mercoledì 13 marzo 2024

Alla Scoperta dello Squonk: Mistero e Magia tra le Foreste della Pennsylvania

 


Facendo un salto dalle parti della Pennsylvania, benché non tutti sappiano cosa sia lo squonk, pare che nelle cicutaie di questo paese sia abbastanza facile trovarne. Ebbene, si tratterebbe di una misteriosa creatura che abita nelle foreste di conifere, dall’orribile aspetto, che piange in continuazione, lasciando alle proprie spalle una lunga scia di lacrime.

Lo squonk, dice J.L. Borges “ è di tinta molto cupa e in genere viaggia all’ora del crepuscolo. La pelle, che è coperta di nei e di verruche, non gli calza bene; a giudizio dei competenti è il più sfortunato fra tutti gli animali”.

In realtà le leggende su questo essere dovrebbero essersi sviluppate a partire dal XIX secolo, probabilmente come forma di celebrazione dei pericoli con cui i boscaioli avevano a che fare nelle regioni isolate e selvagge della Pennsylvania settentrionale.

William T. Cox autore di Fearsome Creatures of the Lumberwoods, with a Few Desert and Mountain Beasts ossia “Creature spaventose dei boschi da legname, con alcune bestie del deserto e da montagna”, pubblicato nel 1910, ci fornisce la descrizione originaria dello squonk, la stessa alla quale si rifà Borges, nella quale troviamo ancora scritto: « Quando lo serrano e non può più fuggire, o quando lo sorprendono e lo spaventano, si dissolve in lacrime. I cacciatori di squonk hanno più fortuna nelle notti di freddo e di luna quando le lacrime cadono e all’animale non piace muoversi; il suo pianto si ode sotto gli oscuri alberi di cicuta».

Nell’immaginario collettivo questo squonk ha assunto varie fattezze, tanto che Mario Bava ha pensato bene di inserirlo in uno dei suoi film del 1971 dal titolo “Reazione e Catena”, considerato uno dei primi slasher movie della storia del cinema.

Lo squonk continua a intrigare e affascinare gli appassionati di mitologia e criptozoologia, offrendo uno spunto di riflessione sulla relazione tra l'uomo e la natura, nonché sulle paure e le credenze che permeano le culture popolari.

La sua figura, con il suo aspetto strano e la sua abitudine di piangere ininterrottamente, evoca sentimenti di pietà e compassione, mescolati con una sorta di terrore reverenziale. Ciò che rende lo squonk così affascinante è il fatto che, nonostante la sua presunta esistenza sia stata confutata dalla scienza moderna, la sua leggenda persiste ancora oggi nelle storie popolari e nelle rappresentazioni artistiche.

Ma cosa potrebbe simboleggiare lo squonk oltre la sua natura enigmatica? Al di là della sua apparizione fisica, potrebbe essere interpretato come una metafora per le fragilità umane e per la tristezza che affligge il cuore umano. Il suo continuo pianto potrebbe riflettere il senso di disperazione e solitudine che molti individui provano nel loro viaggio attraverso la vita.

Inoltre, la caccia allo squonk, come descritto nella leggenda, solleva questioni etiche sulla relazione tra l'uomo e il mondo naturale. La sua cattura e la sua scomparsa in lacrime potrebbero essere interpretate come una rappresentazione della vulnerabilità e della sofferenza degli esseri viventi, e ciò potrebbe indurre alla riflessione sulla necessità di un rapporto più rispettoso e compassionevole con gli altri esseri viventi che condividono il nostro pianeta.

Infine, la presenza dello squonk nei racconti popolari e nelle opere d'arte contemporanee ci ricorda l'importanza delle storie nella costruzione della nostra comprensione del mondo. Anche se lo squonk potrebbe essere una creatura fantastica, la sua leggenda ci spinge a esplorare le profondità della nostra immaginazione e a considerare il potere delle narrazioni mitiche nel plasmare le nostre percezioni e le nostre esperienze.

Lo squonk è molto più di una semplice leggenda: è un simbolo carico di significato, che ci invita a esplorare i confini tra realtà e fantasia, umanità e natura, paura e compassione. La sua storia ci ricorda che, anche di fronte all'ignoto e all'incomprensibile, è importante mantenere aperta la mente e il cuore all'incanto e alla meraviglia del mondo che ci circonda.


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