domenica 30 giugno 2024

È Esistito Davvero il Dottor Frankenstein? Più o Meno.

 


Il personaggio del dottor Victor Frankenstein, creatore del celebre mostro nel romanzo "Frankenstein" di Mary Shelley, è uno dei più iconici nella letteratura gotica. Sebbene Victor Frankenstein sia un personaggio di fantasia, la sua storia è stata ispirata da figure e concetti reali che hanno influenzato Mary Shelley durante la stesura del suo romanzo. In questo articolo, esploreremo le radici storiche e scientifiche che hanno contribuito alla nascita di Frankenstein e il modo in cui queste influenze hanno dato vita a uno dei miti più duraturi della cultura popolare.

Mary Shelley scrisse "Frankenstein, o il moderno Prometeo" nel 1816, pubblicandolo nel 1818. La storia narra di Victor Frankenstein, un giovane scienziato che, spinto dalla sete di conoscenza e dall'ambizione, crea un essere vivente assemblando parti di cadaveri e infondendogli la vita attraverso metodi sconosciuti.

Shelley trasse ispirazione da una varietà di fonti, tra cui la letteratura gotica, le discussioni filosofiche dell'epoca e gli avanzamenti scientifici nel campo dell'elettricità e della biologia.

La storia di Frankenstein nasce in un'epoca di grande fermento intellettuale. L'Illuminismo aveva portato un'enfasi sulla ragione e sulla scienza, mentre il Romanticismo, che stava emergendo, reagiva contro questa visione, enfatizzando l'emozione, la natura e il mistero.

Shelley era circondata da influenze intellettuali significative: suo padre, William Godwin, era un noto filosofo, e sua madre, Mary Wollstonecraft, una pioniera del femminismo. Suo marito, Percy Bysshe Shelley, era un poeta romantico con un grande interesse per la scienza e la filosofia.

Uno degli elementi scientifici più rilevanti nel romanzo di Shelley è il concetto di galvanismo. Luigi Galvani, un medico e fisico italiano, aveva scoperto nel tardo XVIII secolo che le zampe di una rana potevano essere fatte muovere tramite l'applicazione di correnti elettriche. Questo fenomeno suggeriva che l'elettricità potesse avere il potere di animare il tessuto vivente.

Il lavoro di Galvani fu ulteriormente esplorato e divulgato da suo nipote, Giovanni Aldini, che eseguì esperimenti pubblici utilizzando l'elettricità su cadaveri umani. Questi esperimenti, sebbene macabri, catturarono l'immaginazione pubblica e probabilmente influenzarono Shelley.

Victor Frankenstein è descritto nel romanzo come un appassionato lettore degli scritti di alchimisti e scienziati medievali come Paracelso e Cornelius Agrippa. Paracelso, un alchimista svizzero del XVI secolo, credeva che fosse possibile creare la vita artificiale, un concetto noto come "homunculus".

Sebbene le idee di Paracelso fossero considerate pseudoscientifiche dai contemporanei di Shelley, esse riflettevano il fascino per il mistero della vita e il desiderio di comprendere e manipolare i segreti della natura.

Una figura storica spesso citata come possibile ispirazione per Victor Frankenstein è Johann Konrad Dippel, un alchimista tedesco nato nel castello di Frankenstein in Germania. Dippel era noto per i suoi esperimenti in alchimia e anatomia, e si diceva che cercasse di trasferire le anime da un corpo all'altro. Sebbene non vi siano prove concrete che Shelley fosse a conoscenza di Dippel, la coincidenza del nome e degli interessi è suggestiva.

Andrew Crosse, un elettricista e scienziato britannico, è un'altra figura che potrebbe aver influenzato Shelley. Crosse condusse esperimenti con l'elettricità e, nel 1837, affermò di aver accidentalmente creato forme di vita inorganiche. Sebbene questi esperimenti avvennero dopo la pubblicazione del romanzo di Shelley, essi dimostrano il clima di speculazione scientifica dell'epoca.

Il mito di Frankenstein continua a essere rilevante grazie ai suoi temi universali: la creazione e la responsabilità, l'etica della scienza e la ricerca del sapere. La storia di un creatore che diventa schiavo della sua stessa creazione risuona profondamente in un'epoca di rapidissimi avanzamenti tecnologici e scientifici.

"Frankenstein" è stato adattato in innumerevoli film, spettacoli teatrali, fumetti e altre opere culturali. Ogni nuova interpretazione riflette le preoccupazioni e le paure della sua epoca, assicurando che il mito rimanga vivo e rilevante. Dalle interpretazioni horror classiche alle moderne rielaborazioni fantascientifiche, il dottor Frankenstein e il suo mostro continuano a affascinare e spaventare.

Sebbene il dottor Victor Frankenstein non sia mai esistito, il personaggio è profondamente radicato nella storia e nella scienza dell'epoca di Mary Shelley. Le influenze di scienziati, alchimisti e pensatori del passato, unite alla vivida immaginazione di Shelley, hanno creato una figura immortale che continua a esplorare i limiti della conoscenza e dell'umanità. In un mondo in cui la scienza e la tecnologia avanzano a ritmi vertiginosi, le lezioni di Frankenstein rimangono pertinenti e provocatorie, ricordandoci sempre di considerare le conseguenze delle nostre scoperte.

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