lunedì 19 agosto 2024

Il Caso Enfield: La Vera Storia di Janet Hodgson e La Casa Infestata di Green Street

 


Il Caso Enfield è uno dei più celebri e controversi fenomeni paranormali del XX secolo, diventato famoso grazie agli eventi che avvennero tra il 1977 e il 1979 nella casa della famiglia Hodgson, a Enfield, un quartiere di Londra. Questo caso è noto anche come "Enfield Poltergeist" e ha coinvolto una serie di presunti eventi soprannaturali, tra cui levitazioni, oggetti che si muovevano da soli e voci demoniache provenienti da una delle figlie della famiglia, Janet Hodgson, che ne divenne il principale soggetto.

Il caso è diventato il punto focale di numerosi studi sul paranormale, discussioni mediatiche e persino opere cinematografiche, come il film "The Conjuring 2", che ha ulteriormente alimentato il fascino e l'inquietudine attorno a questi eventi.

La storia inizia nel 1977 nella casa della famiglia Hodgson, al numero 284 di Green Street. La famiglia era composta da Peggy Hodgson, una madre single, e i suoi quattro figli: Margaret (14 anni), Janet (11 anni), Johnny (10 anni) e Billy (7 anni). Peggy viveva una vita modesta, cercando di crescere i suoi figli nel difficile contesto sociale di una Londra in crisi economica.

La notte del 30 agosto 1977, Janet e Johnny si lamentarono con la madre per il fatto che i loro letti si stavano inspiegabilmente muovendo da soli. Peggy, all'inizio, pensava che i figli stessero immaginando cose o scherzando, ma quella notte sarebbe stato solo l'inizio di una serie di eventi spaventosi.

Poco dopo l'incidente dei letti che si muovevano, Peggy cominciò a sentire forti colpi provenienti dalle pareti della casa. Gli oggetti iniziavano a muoversi da soli: i mobili venivano spostati, sedie si ribaltavano senza che nessuno le toccasse, e una cassettiera fu vista scivolare attraverso la stanza come spinta da una forza invisibile.

Spaventata da questi fenomeni, Peggy contattò la polizia. Gli agenti giunti sul posto non riuscirono a spiegare cosa stava accadendo, ma uno di loro riportò di aver visto una sedia muoversi inspiegabilmente da sola. Con il passare dei giorni, i fenomeni divennero sempre più intensi, coinvolgendo in modo particolare Janet, la secondogenita della famiglia, che sembrava essere l’epicentro di queste manifestazioni.

Le esperienze della famiglia includevano:

Oggetti che volavano per la casa: Sedie, giocattoli e altri oggetti venivano scagliati in aria senza una causa apparente.

Voci misteriose: Una delle caratteristiche più inquietanti del caso fu la comparsa di una voce demoniaca che sembrava provenire dalla bocca di Janet. La voce si presentava come quella di un uomo anziano e affermava di essere il precedente abitante della casa, Bill Wilkins, morto anni prima.

Levitazioni: Testimoni, tra cui vicini e membri della famiglia, riportarono di aver visto Janet levitare sopra il letto o addirittura essere spinta attraverso la stanza da una forza invisibile.


A causa della crescente attenzione mediatica, il caso attirò l'interesse di diversi ricercatori del paranormale, tra cui due membri della Society for Psychical Research (SPR), Maurice Grosse e Guy Lyon Playfair, che trascorsero mesi nella casa degli Hodgson documentando gli eventi.

Grosse, in particolare, sviluppò un legame con la famiglia e fu uno dei più accaniti sostenitori dell'autenticità del caso. Raccolse testimonianze, registrazioni audio e foto che documentavano alcuni dei fenomeni più bizzarri. Uno degli episodi più famosi registrati dai due investigatori fu la manifestazione della voce di Bill Wilkins attraverso Janet. La voce, profonda e inquietante, dichiarava di essere lo spirito di un uomo che era morto nella casa anni prima a causa di un'emorragia cerebrale, un dettaglio che sembrava corrispondere a una morte reale avvenuta in quella residenza, come confermato in seguito dalla famiglia Wilkins.

Una delle prove che Maurice Grosse presentò come più forti a sostegno del paranormale fu il fatto che Janet sembrava emettere questa voce senza usare le corde vocali, qualcosa che, secondo alcuni esperti, sarebbe stato estremamente difficile, se non impossibile, da falsificare per una ragazza della sua età.

Nonostante la quantità di prove raccolte, il caso Enfield fu accolto con scetticismo da molti esperti. Alcuni psicologi e scienziati suggerirono che Janet stesse manipolando gli eventi e che il caso fosse un'espressione di tensioni familiari e di un bisogno di attenzione, soprattutto considerando le difficili condizioni di vita della famiglia Hodgson. Alcuni scettici sostennero che Janet avesse imparato a ventriloquizzare la voce di Bill Wilkins e che gli oggetti fossero stati mossi manualmente.

In una delle interviste, Janet stessa ammise che a volte aveva fatto finta di causare alcuni eventi, ma insistette che la maggior parte di ciò che era successo era reale e fuori dal suo controllo. Questa ammissione alimentò ulteriormente il dibattito, poiché portò molti a chiedersi fino a che punto si potesse credere ai fenomeni paranormali riferiti.

Anche Guy Lyon Playfair, uno dei principali investigatori, ammise che alcuni degli episodi erano probabilmente esagerati o manipolati, ma restava convinto che qualcosa di autentico e paranormale fosse avvenuto nella casa degli Hodgson.

Janet Hodgson, che fu la principale vittima o soggetto degli eventi, continuò a vivere con le conseguenze di quel periodo per gran parte della sua vita. Crescendo, cercò di lasciarsi alle spalle l'attenzione mediatica e l'inquietante esperienza, ma non fu mai completamente in grado di sottrarsi al peso del caso Enfield.

In un'intervista del 2012, Janet, ormai adulta, rifletté sugli eventi e dichiarò che gran parte di ciò che era successo era stato reale e che la sua vita fu segnata da quelle esperienze. Descrisse quanto fosse spaventoso sentire una voce estranea provenire dal suo corpo, una sensazione che definì "terrificante".

Janet e sua sorella Margaret, che assistette agli eventi, confermarono che, nonostante alcuni giochi e scherzi tipici dell'età, la maggior parte dei fenomeni che avvennero nella loro casa erano veri. Janet ricordò con particolare angoscia le occasioni in cui si sentiva sollevare dal letto o spinta da forze invisibili.

Il Caso Enfield continua a essere una delle storie di poltergeist più studiate e dibattute nel mondo del paranormale. Ha ispirato libri, documentari e film, alimentando il dibattito tra coloro che credono nell'esistenza di fenomeni soprannaturali e coloro che sono convinti che tutto possa essere spiegato attraverso la psicologia, la scienza o addirittura l'inganno.

Anche se non ci sono state spiegazioni definitive sugli eventi di Enfield, il caso rimane uno dei più documentati nella storia della ricerca paranormale, con ore di registrazioni audio e foto che testimoniano i fenomeni.

Il film "The Conjuring 2", che si basa liberamente sugli eventi di Enfield, ha portato nuova attenzione alla storia, sebbene abbia drammatizzato e modificato molti dettagli per scopi cinematografici. Nella realtà, i coniugi Ed e Lorraine Warren, famosi investigatori del paranormale rappresentati nel film, furono coinvolti solo marginalmente nel caso e non ebbero il ruolo dominante che la pellicola suggerisce.

Il Caso Enfield rimane avvolto nel mistero. Molti dei fenomeni che accaddero nella casa degli Hodgson sfidano ancora oggi spiegazioni razionali, mentre le critiche scettiche continuano a sollevare dubbi su quanto accadde veramente. Che si tratti di un vero poltergeist o di un caso di isteria collettiva, la storia di Janet Hodgson e della sua famiglia è diventata una leggenda urbana moderna, capace di affascinare e spaventare anche dopo decenni.

Janet, che ha ormai fatto pace con quel capitolo oscuro della sua vita, rappresenta per molti un simbolo di forza di fronte all'inspiegabile, e la casa di Green Street continua a essere un punto di riferimento per gli appassionati di fenomeni paranormali e studiosi dell'occulto.

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