domenica 17 novembre 2024

Gli zombie esistono davvero?

 

Gli zombi sono reali, ma non nel senso che molti potrebbero immaginare.

Niente a che fare con creature che si trascinano, mangiano carne umana e camminano a fatica come nei film horror. No, quando parlo di "zombi" mi riferisco a una tradizione unica e affascinante che si trova in Indonesia, nella regione di Tana Toraja, situata nel Sulawesi meridionale. Qui, le credenze e le pratiche riguardanti la morte sono straordinariamente diverse rispetto a quelle di molte altre culture.

Il popolo Toraja ha una concezione della morte che va oltre il semplice concetto di fine della vita. Per loro, la morte è considerata una transizione, un passaggio che prepara l'anima a entrare nell'aldilà. La cultura Toraja non si limita a seppellire i propri defunti immediatamente dopo il decesso. Invece, praticano un tipo di mummificazione, conservando i corpi dei defunti per mesi o addirittura anni. I cadaveri vengono trattati con formalina e una serie di erbe, per preservarli, e vengono custoditi all'interno delle case familiari. Durante questo periodo di conservazione, i defunti non vengono considerati come semplici corpi senza vita, ma come membri della famiglia ancora presenti. I familiari parlano con loro, li nutrono, li vestono, come se fossero ancora in vita.

Questo periodo di attesa culmina in una cerimonia di sepoltura che è tanto grandiosa quanto sacra. Si tratta di un evento che coinvolge sacrifici rituali di animali come bufali e maiali, animali che vengono uccisi per accompagnare l'anima del defunto nel suo viaggio verso l'aldilà. Dopo i sacrifici, i corpi vengono posti in bare di legno e sepolti in luoghi particolari, come grotte, scogliere o camere di pietra scolpita, ma non tutti i defunti vengono sepolti. Alcuni vengono esposti in gallerie all’aperto, dove i corpi mummificati sono lasciati in vista, a contatto con gli elementi naturali.



Ma ciò che rende questa tradizione ancora più affascinante è il rituale che si svolge ogni pochi anni, chiamato Ma'nene o "la cerimonia della pulizia dei cadaveri". Durante questo evento, le famiglie Toraja esumano i propri antenati dalle tombe. I corpi vengono lavati, vestiti con nuovi abiti e fatti sfilare per il villaggio. Questo non è solo un atto di cura fisica, ma una celebrazione della vita e della memoria degli antenati. È un momento di riflessione, di rispetto e di riconnessione con il passato.

Quindi, sebbene questi "zombi" non siano le creature che popolano le storie dell'orrore, sono una parte fondamentale di una cultura che li onora e li ricorda con grande rispetto. Questi corpi non sono abbandonati nel dimenticatoio, ma continuano a vivere nelle pratiche quotidiane, nelle tradizioni e nei ricordi collettivi, come simboli tangibili del legame tra passato e presente.


In un certo senso, i "zombi" dei Toraja sono vivi, attraverso la memoria, l'onore e il rispetto che la comunità continua a riversare su di loro.


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