martedì 28 gennaio 2025

Perché gli spiriti non rivelano i loro nomi o le loro origini quando comunicano tramite una tavola Ouija?

Gli spiriti che comunicano attraverso una tavola Ouija, o altri strumenti simili, spesso non rivelano i loro nomi o le loro origini per una serie di motivi che possono riguardare la natura dell'entità stessa, la dinamica della comunicazione e le leggi metafisiche implicate in tali interazioni. La comunicazione con gli spiriti è un fenomeno che suscita molte domande, e le ragioni dietro la reticenza degli spiriti nel rivelare la loro identità

1. Caratteristiche delle Entità Spiritiche

Gli spiriti che si manifestano attraverso la tavola Ouija potrebbero non avere un'identità definita nel senso umano, soprattutto se appartengono a piani esistenziali più elevati o se si tratta di entità che non hanno più legami con il mondo fisico. Questi spiriti potrebbero non rivelare il loro nome semplicemente perché non sono vincolati dalla stessa concezione di identità che gli esseri umani possiedono. La loro esistenza potrebbe essere più astratta o impersonale, e quindi non sentire la necessità di rivelare dettagli come il nome o la provenienza.

Inoltre, in molte tradizioni spirituali e religiose, gli spiriti possono essere visti come esseri che trascendono il tempo e lo spazio, e di conseguenza non sono legati a un'identità fissa che possiedono nel mondo terreno.

2. Meccanismi di Protezione e Sicurezza

Secondo alcune credenze esoteriche e spirituali, i contatti con gli spiriti attraverso la tavola Ouija o altri strumenti di divinazione possono essere pericolosi, specialmente se si invocano entità sconosciute o non benintenzionate. Gli spiriti potrebbero non rivelare il loro nome o le loro origini come una forma di protezione, sia per sé stessi che per le persone che li evocano. L'idea è che rivelare troppo potrebbe stabilire un legame diretto o un'influenza che potrebbe risultare pericolosa o incontrollabile.

Inoltre, ci sono credenze secondo cui alcune entità maligne o ingannevoli possono mascherarsi come spiriti benigni, assumendo false identità per trarre in inganno i praticanti. Non rivelando il proprio nome o la propria origine, uno spirito potrebbe evitare di essere identificato e potenzialmente esposto come una forza negativa.

3. Le Leggi della Comunicazione Spirituale

In alcune tradizioni spirituali, si ritiene che gli spiriti abbiano il libero arbitrio e non siano obbligati a rispondere o rivelarsi completamente a chi li evoca. Secondo questa visione, un'entità non è tenuta a rispondere alle domande oa rivelare la sua identità se non lo desidera, e la sua decisione di mantenere il mistero può essere una manifestazione del suo potere e del suo controllo sulle interazioni. In altre parole, l'interazione con il mondo spirituale potrebbe essere soggetta a leggi non scritte di rispetto e di equilibrio che limitano ciò che gli spiriti sono disposti a comunicare.

Inoltre, alcuni credono che la comunicazione tra il piano fisico e quello spirituale sia condizionata dalle vibrazioni e dall'energia delle persone coinvolte nel contatto. Se l'evocatore non è abbastanza preparato o non ha le giuste intenzioni, l'entità potrebbe scegliere di non rivelarsi completamente, o addirittura di non rispondere affatto, come forma di autoprotezione.

4. La prova di convinzione e di fiducia

Un altro aspetto psicologico potrebbe essere legato alla fiducia che gli spiriti si stabilizzano con chi li invoca. Non rivelarsi immediatamente potrebbe essere una sorta di prova, sia per chi sta comunicando con l'entità sia per l'entità stessa. In alcuni casi, potrebbe trattarsi di un test di pazienza o di serietà da parte dell'evocatore. In altre parole, lo spirito potrebbe voler osservare le intenzioni e l'approccio dell'invocante prima di rivelare dettagli più intimi come il proprio nome o la propria provenienza.

5. La Natura dell'Oscurità e del Mistero

Infine, è possibile che il mistero stesso sia parte della comunicazione. Molti spiriti, per quanto benintenzionati, potrebbero non desiderare di fornire una rivelazione completa su se stessi, perché la loro presenza e la loro funzione nell'interazione spirituale sono più potenti quando rimangono avvolti nel mistero. In altre parole, la non rivelazione del nome e delle origini potrebbe essere parte della dinamica di potere tra l'entità e l'evocatore. Il mistero crea una sensazione di rispetto o di timore, due emozioni che possono rafforzare il legame e l'efficacia della comunicazione.



Gli spiriti che non rivelano i loro nomi o le loro origini durante una sessione di tavola Ouija possono farlo per motivi legati alla loro natura astratta, alle leggi spirituali, alla protezione da forze esterne o per altre ragioni legate all'equilibrio tra il mondo fisico e quello spirituale. Il mistero stesso diventa una parte fondamentale della loro presenza, un aspetto che può dare potere e significato alla comunicazione, mantenendo il controllo sull'interazione e rafforzando la sensazione di sacralità e di rispetto nei confronti del mondo invisibile.



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