mercoledì 15 gennaio 2025

Perché molta gente sostiene che le NDE non sono reali?

 


Le esperienze di pre-morte (NDE, Near-Death Experiences) sono eventi affascinanti che hanno suscitato un intenso dibattito tra scienziati, filosofi e teologi. Mentre molte persone che hanno vissuto un'NDE le descrivono come esperienze estremamente vivide e reali, ci sono diversi motivi per cui altre persone, in particolare nella comunità scientifica, tendono a sostenere che queste non sono "reali" nel senso oggettivo del termine. Ecco alcune delle ragioni principali:

Uno dei principali argomenti contro la realtà oggettiva delle NDE è che queste potrebbero essere spiegate come fenomeni neurologici. Studi hanno dimostrato che determinate condizioni fisiche o chimiche, come l'ipossia (mancanza di ossigeno), possono attivare specifiche aree del cervello. Questi fenomeni includono:

  • Attivazione della corteccia visiva : Può spiegare la "luce intensa" o il tunnel spesso riportato.

  • Liberazione di endorfina o serotonina : Potrebbero essere responsabili della sensazione di euforia e pace.

  • Attivazione del sistema limbico : Può creare emozioni intense e visioni di "presenze" o figure familiari.

Alcuni scettici ritengono che le NDE siano proiezioni psicologiche che avvengono quando la mente è sotto stress estremo o in stato di pericolo imminente. La paura della morte o il desiderio di conforto potrebbero indurre visioni rassicuranti, come incontrare con cari defunti o entità divine.

Le NDE includono caratteristiche con esperienze indotte da sostanze psicotrope, come il DMT (dimetiltriptamina). Alcuni esperimenti hanno dimostrato che le persone sotto l'effetto della DMT riportano visioni di tunnel, luci intense, e sensazioni di trascendenza, molto simili a quelle delle NDE. Questo suggerisce che tali esperienze potrebbero derivare da cambiamenti chimici nel cervello piuttosto che da fenomeni soprannaturali.

Anche se ci sono somiglianze generali nei racconti delle NDE (luce, tunnel, pace), ci sono anche discrepanze significative. Alcuni riportano esperienze negative, altri visioni molto personali legati alla loro cultura o religione. Questo pone dubbi sull'universalità e sull'oggettività delle esperienze.

Un altro punto sollevato dagli scettici è che non esiste una prova tangibile o verificabile di ciò che accade durante un'NDE. Anche se le esperienze sono reali per chi le vive, non ci sono dati empirici che confermino che ciò che viene "visto" o "sentito" durante un'NDE abbia una realtà esterna.

Molti scettici ritengono che le NDE siano influenzate dalle credenze culturali e religiose dell'individuo. Ad esempio, persone provenienti da contesti cristiani descrivono spesso visioni di angeli o del paradiso, mentre chi ha un background buddista o induista potrebbe descrivere esperienze diverse. Questo suggerisce che le NDE siano plasmate più dalle aspettative personali che da una realtà universale.

Anche coloro che accettano che le NDE siano esperienze soggettivamente "reali" spesso non le vedono come una prova della vita dopo la morte. Ritengono invece che siano il risultato di meccanismi biologici e psicologici che avvengono durante il processo di morte imminente.

Nonostante lo scetticismo, ci sono anche studi e ricercatori che difendono l'idea che le NDE abbiano una base trascendente o spirituale. Tuttavia, fino a quando non emergeranno prove scientifiche concrete, è probabile che il dibattito continui. La complessità del fenomeno risiede nel fatto che, anche se non possiamo verificarne l'oggettività, l'impatto soggettivo delle NDE è profondo e spesso cambia radicalmente la vita di chi le vive.









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