mercoledì 31 marzo 2021
Conte di Saint-Germain
martedì 30 marzo 2021
Titivillus
Storia
Varie
lunedì 29 marzo 2021
La tomba perduta di Gesù
L'effettiva scoperta della tomba
Iscrizioni sull'ossario
- Yeshua bar Yehosef, Aramaico per "Gesù figlio di Giuseppe"
- Maria, scritta in aramaico, ma forma latina del nome ebreo "Miriam" ("Maria")
- Yose, diminutivo di "Giuseppe" menzionato (nella sua forma greca ιωσης "Joses") come nome di uno dei fratelli di Gesù nel Nuovo Testamento (Marco 6:3)
- Yehuda bar Yeshua, Probabilmente aramaico per "Giuda figlio di Gesù"
- Mariamene e Mara. Secondo i realizzatori del film questo è greco per "Maria detta la padrona." Il nome simile "Mariamne" si trova negli Atti di Filippo: Francois Bovon, professore di Storia della Religione all'Università Harvard ha suggerito nel suo studio su quel lavoro che Mariamene, o Mariamne, era il nome effettivo di Maria Maddalena
- Matya, Ebraico per 'Matteo'—non ritenuto Matteo l'Evangelista ma "probabilmente il marito di una delle donne i cui resti si trovavano in uno degli ossari senza iscrizioni." I realizzatori del film affermano che esiste una prova secondo la quale Maria madre di Gesù avesse molti parenti chiamati Matteo.
Rapporti con l'ossario di Giacomo
- "L'ossario di Giacomo, secondo il rapporto dei mercanti di antichità dai quali Oded Golan ebbe l'ossario, viene da Silwan, e non da Talpiot, e presentava tracce di terra che non corrispondono a quella che si trova in quella zona di Gerusalemme."
- "Inoltre, Eusebio riferisce che il segno della sepoltura di Giacomo si trovava vicino al punto in cui Giacomo venne martirizzato cioè vicino al colle del tempio, quindi in prossimità delle famose tombe della Valle Kidron come la cosiddetta Tomba di Assalonne. Talpiot non si trova affatto in quella zona."
Rapporto statistico
- La Maria di uno degli ossari è la madre del Gesù trovato in un altro ossario,
- Mariamne è sua moglie
- Giuseppe (che appare con il nomignolo Jose) è suo fratello
- Mariamne è il nome greco di Maria.
- Si ritiene che Maria Maddalena parlasse e predicasse in greco.
- Jose era il diminutivo usato per indicare il fratello minore di Gesù.
- La Tomba Talpiot è l'unico luogo in cui degli ossari siano mai stati trovati con i nomi Mariamne e Jose, anche se le radici dei nomi erano molto popolari e migliaia di ossari siano stati estratti.
- Il Catalogo Rahmani degli Ossari Giudaici nella Collezione dello Stato di Israele.
- Lessico di Tal Ilan dei Nomi Giudaici nell'Antichità Tardiva.
Gesù figlio di Giuseppe | Mariamne | Yosah | Maria | Prodotto |
---|---|---|---|---|
1/190 | 1/160 | 1/20 | 1/4 | = 1/2.432.000 |
0,53% | 0,625% | 5% | 25% |
- Secondo alcuni, moltiplicare le probabilità dei nomi individuali è sbagliato perché molte permutazioni degli stessi nomi sono possibili.
- L'inclusione del nome Mariamne nel calcolo si basa su due assunti:
- Maria Maddalena nel Nuovo Testamento era la moglie di Gesù. (Non esiste prova storica di ciò.)
- Il vero nome di Maria Maddalena era Mariamne. (Questo assunto viene messo in discussione da alcuni esperti.)
- Il calcolo prende in considerazione solo le 1.000 tombe trovate a Gerusalemme invece dell'intera popolazione Giudaica vivente nella regione. Si assume aprioristicamente che la famiglia di Gesù avesse una tomba di famiglia nel Nuovo Testamento e che questa fosse tra le 1.000 tombe trovate nella regione di Gerusalemme. Non esiste prova storica per questo assunto. Alcuni esperti, compreso l'archeologo Amos Kloner (l'unico che scavò le tombe) non ritiene possibile che una famiglia povera di Nazareth possedesse una tomba di famiglia a Gerusalemme.
- L'iscrizione “Giuda figlio di Gesù” viene ignorata nel calcolo. Dato che non esiste prova storica che Gesù ebbe figli, alcune persone credono che questa iscrizione debba essere inclusa nel calcolo per ridurre la probabilità che la tomba appartenga alla famiglia di Gesù.
- Quello che essi chiamarono uno 'storico tipico', essi calcolarono, darebbero 1 a 19,000 che questa è la vera tomba di Gesù.
- Uno storico che volesse a tutti i costi che questa fosse la vera tomba farebbe degli assunti che abbasserebbero le probabilità a 1 a 18.
- Uno storico che propendesse per la genuinità della tomba ma che volesse "mantenersi all'interno della ragionevolezza storica" avanzerebbe degli assunti che abbasserebbero le probabilità a 1 a 1.100.
- Un altro storico che fosse contro la genuinità della tomba, ma mantenendosi all'interno degli stessi confini, stimerebbe le probabilità a 1 a 5 milioni.
- E, ovviamente, un Cristiano che insistesse che Gesù ascese al Cielo direbbe che è impossibile che questa sia la tomba vera di Gesù.
- .La tomba di Gesù non esiste. Se è vero che è resuscitato il suo corpo non c'è, se non è vero che è resuscitato il corpo è stato occultato il 3 giorno in modo da non ritrovarlo più e continuando così a dire che è resuscitato.
Parere degli esperti
Nel gennaio del 2008 si è tenuto un convegno internazionale sulla tomba di Talpiot. Al termine, fu emesso un comunicato, nel quale si affermava che "la maggior parte degli studiosi che hanno partecipato ai lavori - inclusi tutti gli archeologi e gli epigrafisti che hanno presentato dei paper sulla tomba di Talpiot - escludono che la tomba appartenesse alla famiglia di Gesù Cristo o ritengono questa conclusione altamente speculativa".domenica 28 marzo 2021
Esorcismi e possessioni.
I Casi Di Esorcismo Più Agghiaccianti Di Sempre.
La possessione di Clara Germana Cele
Un fatto che risale ai primi del ‘900, quando una studentessa della Missione di San Michele in Sud Africa dichiarò di essere stata posseduta dal demonio. Clara Germana Cele rimase vittima del demonio durante una preghiera, che provocò in lei alcune reazioni tipiche dei posseduti: conoscenza di lingue antiche, repulsione verso simboli religiosi ed episodi di chiaroveggenza.
La giovane donna venne sottoposta alla pratica dell’esorcismo, durante la quale produceva suoni inumani, levitando a tre metri d’altezza, per poi tentare di strangolare uno dei sacerdoti presenti.
Il vero esorcismo di Emily Rose
Il celebre film di Scott Derrickson è ispirato ad un controverso episodio di cronaca. La sedicenne Anneliese Michel, dopo una lunga degenza in ospedale psichiatrico per epilessia e disturbi mentali, cominciò a esibire comportamenti da possessione demoniaca, tanto che i genitori decisero di sottoporla a un esorcismo.
La ragazza morì nel giro di un anno, dopo essere stata sottoposta ad oltre 70 esorcismi, mentre i sacerdoti e i genitori furono accusati di omicidio colposo.
Il caso Roland Doe
Uno degli episodi di possessione più famosi di sempre, tanto che avrebbe ispirato il regista William Friedkin nella realizzazione del film-cult “L’esorcista”.
Intorno al 1940 il giovane Roland Doe, pseudonimo assegnatogli dalla Chiesa per preservare la sua vera identità, sarebbe entrato in contatto col diavolo attraverso una tavola ouija, strumento utilizzato per le comunicazioni medianiche.
Il ragazzo venne ricoverato in seguito all’insorgere di strani fenomeni: il suo corpo si ricopriva di strane ferite e graffi, mentre dalla bocca emetteva suoni animaleschi e, si racconta, riuscisse a levitare a mezz’aria. Prima di riuscire, il rituale dell’esorcismo venne eseguito più di trenta volte e, alla fine dell’atto, l’intero ospedale dove il giovane si trovava ricoverato venne invaso da un infernale odore di zolfo.
Processo al demonio assassino
Il processo ad Arne Cheyenne Johnson, noto alle cronache come il “Demon Murder Trial”, è stato un noto caso giudiziario del 1981 seguito dalla Corte Superiore del Connecticut contro Arne Johnson, reo confesso dell’omicidio del suo padrone di casa Alan Bono.
Una scena del film “The Vatican Tapes”.
L’avvocato costruì la difesa in tribunale basandosi sulle presunte prove di una condizione di influenzamento psicologico, dovuta ad una possessione demoniaca al momento dell’omicidio. Prima di compiere il delitto Johnson venne visitato dagli investigatori del paranormale Edward e Lorraine Warren che ne accertarono la possessione.
Padre Amorth, l’esorcista più famoso d’Italia
Nel libro “L’ultimo esorcista”, scritto insieme al vaticanista de Il Foglio Paolo Rodari, Padre Gabriele Amorth racconta la sua lunga esperienza come esorcista. Il rito viene descritto come una pratica lunghissima ed estenuante, che il religioso compie su almeno 5 persone al giorno.
Le reazioni estreme e brutali dei posseduti vengono descritte con dovizia di particolari: una lettura agghiacciante, che toglierà il sonno anche ai più scettici.
sabato 27 marzo 2021
Trigono dello zodiaco
venerdì 26 marzo 2021
7 crude verità che tutti dovrebbero sapere
Le persone che cambiano sesso sono le persone più coraggiose che tu possa incontrare.
Siamo ad un passo dall'immortalità e la nostra sarà una delle ultime generazioni a morire.
Decrescere è più salutare che crescere.
La giornata lavorativa di 8 ore è da ridurre a 4.
Amazon distruggerà il commercio al dettaglio in pochi anni.
L'anima non esiste, dio non esiste.
La società ci ha educato ad un rapporto malsano con il sesso e con l'autoerotismo.
giovedì 25 marzo 2021
Qual è il più antico riferimento storico ai vampiri?
Lamashtu, una demone donna della mitologia Babilonese (ca. 1770 aC).
Tormentava le donne in gravidanza, causava aborti spontanei e attacava i neonati per bere il loro sangue, come le lamie e le strigi dell’antica Grecia (anche, vecchi riferimenti ai vampiri).
Le strigi avevano le sembianze di uccelli — ebbero origine da miti legati ai gufi. Anche l’aspetto dei Lamashtu è parecchio particolare.
Negli incantesimi la Lamaštu è descritta con una testa di leone, i denti d’asino, i seni nudi e un corpo peloso, le mani macchiate di sangue con lunghe dita e unghie, con i piedi artigliati simili agli artigli del demone con fattezze d’uccelo Anzû (Imdugud ). Le raffigurazioni iconografiche di Lamaštu nei secoli IX-VII aC la ritraggono con orecchie dritte, come quelle di un asino, mentre un maialino e un cucciolo le succhiano il seno. Spesso si erge o si inginocchia sulla figura di un asino e tiene dei serpenti in entrambe le mani. La sua particolare bestia era l'asino e il suo oggetto associato una barca, con cui si pensava che Lamaštu navigasse nel fiume degli Inferi.
Lamaštu (Lamashtu)
I riferimenti alla testa di leone e al corpo peloso mi fanno pensare che i miti antichi sui vampiri fossero un mix di ciò che crediamo ora su di loro, sui licantropi e persino sugli stregoni (come succede con i brucolaci greci).
E per i piedi simili ad artigli, Lamashtu è legata a un'altra dea babilonese, Lilithu (Lilith, un demone nella Bibbia). Per molto tempo Lilithu è stata identificata con la figura simile ad un uccello, anche se ora è dubbio chi sia:
La cosa più interessante su Lamashtu, è che le madri per proteggersi da lei invocavano un altro demone, Pazuzu, portatore di peste e siccità. Ciò che si direbbe, combattere il fuoco con il fuoco.