Amomongo è una creatura
scimmiesca appartenente al folklore filippino. L'etimo è
probabilmente da ricercarsi nella lingua hiligaynon, in cui la parola
Amó vuol significare "scimmia".
Descritto nei racconti dei nativi come
un essere ricoperto di peluria bruna, con delle unghie affilate e
molto lunghe, dalle fattezze umane e scimmiesche tali da renderlo un
uomo scimmia.
I più scettici, soprattutto immigranti
dal Sud-Est asiatico e nuove generazioni di filippini, credono sia
solo una leggenda dovuta al fatto che nelle foreste inesplorate non è
facile trovare scimmie molto feroci che attaccano l'uomo.
Gli abitanti di La Castellana e del
Negros Occidental si rifanno ad alcuni racconti popolari narrando di
una creatura scimmiesca selvaggia che vivrebbe nelle grotte del Monte
Kanlaon.
Fatti di cronaca
A supporto dell'esistenza di questa
creatura v'è stata un'aggressione molto cruenta e feroce ai danni di
due contadini nei pressi di una foresta in compagnia delle loro capre
e pollame. La testimonianza è stata shoccante, i due uomini hanno
asserito di essere stati attaccati proprio dall'Amomongo, che una
volta contusi avrebbe preso il loro bestiame squartandolo per
mangiarne le interiora.
L'aggressione avvenuta nella provincia
di Visayas non è stata la prima. Per un breve periodo si ricorda
infatti di un primate molto grosso e feroce non bene identificato che
attaccò alcune fattorie facendo sparire il bestiame.
A Barangay Camalubalo, dopo l'uccisione
di 126 papere nei cui cadaveri erano state trovate ferite laceranti e
interiora mancanti, si era parlato di Amomongo. Allarme anche
lanciato dalle autorità locali, che però al cessare delle uccisioni
smentirono la versione iniziale sulla creatura avendo la prova
tramite alcune autopsie che il misterioso predatore era un cane
randagio.
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