domenica 2 ottobre 2022

Il Viaggio Sciamanico: Un'Esplorazione delle Dimensioni Spirituali

 


Il viaggio sciamanico è una pratica spirituale antica e profonda, utilizzata da sciamani di varie culture per connettersi con il mondo degli spiriti, ottenere conoscenza e guarigione, e portare equilibrio e armonia nelle comunità. Questa esperienza trasformativa permette di esplorare realtà alternative e di interagire con guide spirituali, animali di potere e antenati. Attraverso tecniche specifiche e rituali, il viaggio sciamanico offre un'opportunità unica di espansione della coscienza e di crescita personale.

Lo sciamanesimo è una delle pratiche spirituali più antiche dell'umanità, risalente a decine di migliaia di anni fa. È presente in varie forme in tutto il mondo, dai popoli indigeni delle Americhe ai Sami del Nord Europa, dai Mongoli della Siberia ai popoli aborigeni dell'Australia. Nonostante le differenze culturali, vi sono molti elementi comuni nelle pratiche sciamaniche, tra cui l'uso del tamburo, la danza, il canto e il viaggio spirituale.

Lo sciamano è visto come un intermediario tra il mondo fisico e quello spirituale. Attraverso il viaggio sciamanico, lo sciamano entra in uno stato alterato di coscienza per comunicare con gli spiriti e portare informazioni e guarigioni al suo popolo. Questo processo implica una profonda connessione con la natura e il riconoscimento dell'interconnessione di tutte le cose.

Il viaggio sciamanico inizia con l'induzione di uno stato alterato di coscienza, spesso attraverso il ritmo monotono del tamburo o del sonaglio. Questo ritmo induce onde cerebrali theta, simili a quelle che sperimentiamo durante la meditazione profonda o il sogno lucido. Lo sciamano o il praticante si sdraia in un ambiente tranquillo e sicuro, chiudendo gli occhi e concentrandosi sul battito del tamburo.

Una volta in uno stato di trance, il viaggiatore immagina di attraversare un portale o un passaggio, come una caverna, un tunnel, o una scala, che lo conduce a uno dei tre mondi sciamanici:

Il Mondo Inferiore: Qui risiedono gli spiriti degli animali guida e della natura. È un luogo di guarigione e di saggezza ancestrale, dove si può ricevere supporto e protezione.

Il Mondo di Mezzo: È il riflesso spirituale del mondo fisico, dove si trovano gli spiriti della natura e delle entità che abitano luoghi specifici. È anche il luogo dove si possono incontrare spiriti dispersi o intrappolati.

Il Mondo Superiore: Qui risiedono gli spiriti guida e i maestri spirituali. È un luogo di elevata saggezza e illuminazione, dove si può ricevere insegnamenti spirituali e visioni.


Durante il viaggio sciamanico, il praticante può incontrare spiriti guida e animali di potere. Gli spiriti guida sono entità benevole che offrono saggezza, protezione e insegnamenti. Possono apparire sotto forma umana, animale o come esseri luminosi. Gli animali di potere, in particolare, sono considerati alleati spirituali che rappresentano qualità specifiche e forze della natura.

Per esempio, un orso come animale di potere può simboleggiare forza, protezione e guarigione, mentre un'aquila può rappresentare visione, libertà e connessione con il divino. Stabilire una relazione con questi spiriti e animali guida è fondamentale per il viaggio sciamanico, poiché offrono supporto e direzione lungo il cammino.

Il viaggio sciamanico può essere intrapreso per vari scopi, tra cui:

Guarigione: Lo sciamano può viaggiare per recuperare l'anima frammentata di una persona, rimuovere energie negative o ottenere indicazioni su come curare malattie fisiche o spirituali.

Consulenza e Guida: Il viaggio può fornire risposte a domande personali o collettive, offrendo chiarezza e direzione.

Connessione Spirituale: Esplorare i mondi spirituali può rafforzare la connessione con la propria essenza divina e con il cosmo.

Risoluzione dei Problemi: Attraverso la saggezza e la prospettiva degli spiriti guida, è possibile trovare soluzioni creative a problemi complessi.

Crescita Personale e Spirituale: Il viaggio sciamanico promuove l'espansione della coscienza e l'evoluzione personale, aiutando a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del proprio ruolo nell'universo.

Il viaggio sciamanico è una pratica potente e trasformativa che offre una profonda connessione con il mondo spirituale e con la propria anima. Attraverso questa esperienza, è possibile ottenere guarigione, saggezza e crescita personale, scoprendo nuove dimensioni dell'esistenza e esplorando la ricchezza del proprio essere interiore. Lo sciamanismo ci invita a riscoprire la nostra connessione con la natura e con l'universo, riconoscendo l'interconnessione di tutte le cose e il potere che risiede dentro di noi.







sabato 1 ottobre 2022

Quali sono i simboli tipici del Satanismo?

 


Il Satanismo, una filosofia religiosa che ha diverse sfaccettature e interpretazioni, utilizza vari simboli che sono diventati riconoscibili e associati con esso. Alcuni dei simboli tipici del Satanismo includono:

Pentacolo rovesciato (o Pentagramma inverso): Questo simbolo, una stella a cinque punte con la punta rivolta verso il basso, è uno dei simboli più riconoscibili associati al Satanismo. Rappresenta spesso la ribellione contro l'ordine tradizionale e il rifiuto delle convenzioni religiose dominanti.

Bafometto: Una figura con testa di capra spesso raffigurata all'interno di un pentacolo rovesciato. È un simbolo di sapienza, equilibrio e dualità, che mescola elementi maschili e femminili, bene e male, sopra e sotto.

Croce rovesciata: Spesso interpretata come un simbolo anti-cristiano, è utilizzata per rappresentare la ribellione contro la Chiesa cattolica e i suoi insegnamenti. Tuttavia, è importante notare che in alcuni contesti storici e religiosi, la croce rovesciata (Croce di San Pietro) ha un significato diverso e non negativo.

666: Il "numero della bestia" citato nel libro dell'Apocalisse della Bibbia cristiana. È utilizzato come simbolo di opposizione al cristianesimo e come emblema di potere satanico.

Sigillo di Lucifero: Un simbolo che rappresenta Lucifero, spesso usato nei riti satanici e nei testi esoterici. È composto da vari elementi grafici che simboleggiano l'illuminazione e la conoscenza.


Perché così tante immagini, parole, simboli e frasi sembrano volutamente inquietanti?

Ci sono diverse ragioni per cui le immagini, le parole, i simboli e le frasi utilizzate nel Satanismo possono apparire volutamente inquietanti:

Ribellione e provocazione: Molti simboli satanici sono progettati per provocare e sfidare le norme sociali e religiose. Il Satanismo si presenta spesso come una forma di ribellione contro le istituzioni tradizionali, in particolare quelle religiose, e l'uso di simboli inquietanti è un modo per esprimere questa sfida.

Antinomianismo: Questo è il rifiuto delle norme morali e sociali prevalenti. Utilizzare simboli e immagini che vanno controcorrente è un modo per incarnare l'antinomianismo e dimostrare il rifiuto delle convenzioni imposte dalla società e dalle religioni dominanti.

Empowerment personale: Per alcuni, adottare simboli inquietanti è un modo per affermare la propria autonomia e potere personale. Abbracciare ciò che è considerato tabù o spaventoso può essere un modo per superare le proprie paure e limitazioni.

Attrazione dell'occulto: L'uso di simboli misteriosi e oscuri può attrarre coloro che sono affascinati dall'occulto e dal soprannaturale. Questi simboli evocano un senso di mistero e potere nascosto che può essere molto attrattivo per alcune persone.


Il Satanismo utilizza tali simboli per alienarsi dalla maggior parte delle persone?

Non necessariamente. Sebbene alcuni satanisti possano utilizzare simboli inquietanti per distinguersi e alienarsi deliberatamente dalle masse, non tutti i satanisti adottano questa strategia. Esistono diverse correnti nel Satanismo, ciascuna con i propri obiettivi e filosofie.

Satanismo LaVeyano: Fondato da Anton LaVey, questa forma di Satanismo è spesso più filosofica che teistica. Utilizza simboli e rituali per enfatizzare la ribellione contro la conformità sociale e religiosa, ma non necessariamente per alienare gli altri. Molti LaVeyani vedono il Satanismo come una celebrazione dell'individualismo e della libertà personale.

Satanismo Teista: Alcuni gruppi di satanisti teisti credono realmente in Satana come entità spirituale e usano simboli per onorare questa figura. Anche in questo caso, l'obiettivo non è necessariamente alienarsi dalle persone, ma piuttosto celebrare la propria fede e filosofia.

Satanismo Razionalista: Alcuni satanisti non credono in alcuna entità sovrannaturale e vedono il Satanismo come una metafora per la ribellione intellettuale e l'empowerment personale. I simboli sono usati in modo più simbolico e meno letterale.


L'uso di simboli inquietanti nel Satanismo serve una varietà di scopi, dalla provocazione e ribellione al rafforzamento personale e all'attrazione verso l'occulto. Sebbene possa alienare alcune persone, per molti satanisti, questi simboli rappresentano un modo per esprimere la propria identità e filosofia in un modo che sfida le convenzioni tradizionali.



venerdì 30 settembre 2022

La Magia Come Via Di Liberazione: Un Viaggio Spirituale e Trasformativo

 


La magia, in molte culture e tradizioni, è stata considerata una pratica potente e misteriosa, spesso associata a riti, incantesimi e cerimonie esoteriche. Tuttavia, al di là dei suoi aspetti più appariscenti, la magia può essere vista come una via di liberazione spirituale e personale. Questo viaggio non riguarda solo la manipolazione delle forze invisibili, ma anche la trasformazione interiore e la scoperta del proprio potenziale nascosto. La magia, in questo contesto, diventa uno strumento di emancipazione, consentendo agli individui di superare limiti, paure e restrizioni autoimposte.

La magia ha radici profonde nelle antiche civiltà, dove veniva praticata come parte integrante della vita quotidiana e spirituale. In Egitto, Mesopotamia, Grecia e Roma, i maghi e le sacerdotesse erano visti come intermediari tra il mondo umano e quello divino. Essi utilizzavano formule magiche, talismani e rituali per influenzare il destino, guarire malattie e proteggere le comunità.

Nelle tradizioni sciamaniche, la magia era un mezzo per comunicare con gli spiriti della natura e gli antenati, cercando saggezza e guida. Lo sciamano, attraverso viaggi estatici e visioni, esplorava regni spirituali, portando conoscenza e guarigione alla sua tribù. Questo tipo di magia era intrinsecamente legato alla comprensione del proprio posto nell'universo e all'equilibrio tra il mondo materiale e quello spirituale.

Oggi, la magia può essere reinterpretata come una via di crescita personale e liberazione. Attraverso la pratica magica, gli individui possono riscoprire la propria forza interiore e connettersi con aspetti di sé stessi che erano stati repressi o dimenticati. Questa trasformazione inizia con la consapevolezza e l'intenzione. La magia richiede un approccio riflessivo e meditativo, in cui si esplorano le proprie motivazioni, desideri e paure.

Uno degli strumenti principali della magia moderna è la visualizzazione. Attraverso l'immaginazione creativa, si può manifestare la realtà desiderata, visualizzando obiettivi e successi con chiarezza e determinazione. Questo processo non è solo un esercizio mentale, ma coinvolge anche l'energia emotiva e spirituale. La visualizzazione magica permette di rompere le catene delle credenze limitanti e di aprirsi a nuove possibilità.

I rituali magici e i simboli giocano un ruolo cruciale nella pratica della magia come via di liberazione. I rituali creano uno spazio sacro e un tempo fuori dall'ordinario, dove le leggi della realtà quotidiana possono essere sospese. Questi momenti di sacralità consentono di entrare in uno stato di coscienza alterato, in cui si può accedere a livelli più profondi della psiche e dell'anima.

I simboli, d'altra parte, agiscono come chiavi di accesso agli archetipi e alle energie universali. Un pentacolo, una candela, un cristallo: ogni elemento ha un significato specifico e una vibrazione che risuona con certe qualità e poteri. Utilizzare questi simboli nei rituali permette di focalizzare l'intenzione e di canalizzare l'energia verso l'obiettivo desiderato.

Ad esempio, accendere una candela durante un rito può rappresentare l'illuminazione e la chiarezza. Tenere un cristallo può amplificare le vibrazioni positive e proteggere da influenze negative. Questi atti simbolici aiutano a materializzare il cambiamento interno ed esterno, trasformando la percezione e la realtà dell'individuo.

Integrare la magia nella vita quotidiana non significa necessariamente eseguire complessi rituali ogni giorno. Può essere un processo semplice e naturale, come praticare la gratitudine, meditare, o semplicemente essere consapevoli delle proprie intenzioni. La magia quotidiana riguarda la connessione con il momento presente e la valorizzazione delle piccole meraviglie della vita.







giovedì 29 settembre 2022

Esplorando le Vite Passate, le Vite Future e la Natura del Tempo: Un Viaggio Metafisico nell'Esistenza Umana

 


L'umanità è stata affascinata dall'idea del tempo e della sua relazione con l'esistenza umana fin dall'alba della coscienza. Il concetto di vite passate e future, insieme alla natura stessa del tempo, ha suscitato interesse e speculazioni tra filosofi, religiosi e pensatori per secoli. Questo viaggio metafisico esplorerà le profondità di queste tematiche, esaminando le teorie, le credenze e le possibilità che circondano le vite passate, le vite future e la complessa natura del tempo stesso.

Le credenze riguardanti le vite passate e future hanno radici antiche in molte tradizioni spirituali e religiose in tutto il mondo. Nella filosofia induista, ad esempio, si trova il concetto di reincarnazione, secondo cui ogni anima passa attraverso molte vite in un ciclo senza fine di morte e rinascita, determinato dalle azioni (karma) di vite precedenti. Anche il Buddhismo condivide una visione simile della reincarnazione, sebbene con alcune sfumature dottrinali diverse.

Allo stesso modo, molte tradizioni spirituali occidentali hanno abbracciato l'idea di vite passate e future. Il concetto di karma, anche se con interpretazioni diverse, si è diffuso anche in molte culture occidentali, influenzando le credenze sulla ricompensa e sulla punizione attraverso le varie vite. Inoltre, l'idea di vite future è stata oggetto di speculazioni filosofiche e religiose, spesso legate alla concezione di una giustizia divina o di un destino predeterminato.

Se consideriamo l'ipotesi che le vite passate e future siano reali, ciò solleva la questione dei poteri metafisici coinvolti. Secondo molte credenze spirituali, l'anima è immortale e conserva la memoria delle esperienze attraverso le varie incarnazioni. Ciò suggerisce l'esistenza di una sorta di energia o forza metafisica che collega queste vite tra loro.

Alcuni individui sostengono di avere esperienze di vite passate attraverso pratiche come l'ipnosi regressiva, in cui affermano di essere stati in grado di recuperare ricordi di eventi e persone di vite precedenti. Tuttavia, tali affermazioni sono oggetto di dibattito tra i professionisti del settore, con alcuni che le considerano il risultato di suggestione o fantasia.

Inoltre, se esistono vite future, si potrebbe ipotizzare l'esistenza di poteri precognitivi, che consentono a certe persone di avere visioni o intuizioni riguardanti eventi che avverranno nelle loro vite successive. Anche questo concetto solleva questioni complesse sulla natura del tempo e sulla nostra comprensione della causalità e del libero arbitrio.

La concezione umana del tempo è stata oggetto di studio e riflessione da parte di filosofi, scienziati e mistici per secoli. Il tempo è spesso considerato una dimensione lineare, in cui il passato, il presente e il futuro si succedono in un flusso irreversibile. Tuttavia, alcune teorie scientifiche e metafisiche suggeriscono una visione più complessa del tempo.

Secondo la relatività generale di Einstein, il tempo è flessibile e può essere influenzato dalla gravità e dalla velocità. Ciò suggerisce che il tempo non è una costante assoluta, ma piuttosto dipende dalle condizioni del sistema in cui ci troviamo. Questa idea apre la possibilità di un tempo non lineare, in cui il passato, il presente e il futuro possono coesistere simultaneamente.

Allo stesso modo, alcune teorie fisiche avanzate, come la teoria delle stringhe e la teoria dei multiversi, suggeriscono l'esistenza di realtà parallele e universi alternativi in cui il tempo potrebbe avere forme completamente diverse da quello che sperimentiamo. Queste ipotesi offrono una prospettiva affascinante sulla natura del tempo e sulle sue implicazioni per la nostra comprensione dell'esistenza.

Esplorare le vite passate, le vite future e la natura del tempo ci porta in un territorio ricco di speculazioni e possibilità. Sebbene non esista una prova definitiva dell'esistenza delle vite passate o future, né una comprensione completa della vera natura del tempo, le varie teorie e credenze offrono uno spunto interessante per la riflessione e la contemplazione.

Forse, alla fine, la verità su queste questioni sfuggirà alla nostra comprensione razionale e sarà accessibile solo attraverso esperienze personali o illuminazioni spirituali. Tuttavia, il processo di esplorazione e interrogazione ci permette di approfondire la nostra comprensione di noi stessi, dell'universo e del mistero dell'esistenza stessa.

Che si tratti di credere nelle vite passate e future come parte di un ciclo eterno di esperienze dell'anima o di concepire il tempo come una dimensione fluida e multidimensionale, il nostro rapporto con queste idee ci invita a esplorare la vastità del cosmo e la profondità della nostra coscienza umana.

mercoledì 28 settembre 2022

Il Satanismo È La Religione Originale Dell’Umanità?


La domanda su quale sia la religione originale dell'umanità ha sempre affascinato studiosi, storici e appassionati di esoterismo. Una teoria controversa ma interessante sostiene che il satanismo possa essere la religione primordiale dell'uomo. Per comprendere questa ipotesi, è essenziale esplorare le origini del satanismo, i suoi poteri e come esso si relaziona con le credenze antiche.

Il satanismo, come viene compreso oggi, è spesso visto attraverso la lente delle credenze cristiane, dove Satana è considerato l'incarnazione del male. Tuttavia, le radici di questa figura sono molto più complesse e risalgono a tempi antichi.

Nelle culture mesopotamiche, figure simili a Satana esistevano sotto diversi nomi e incarnavano aspetti del caos e della ribellione contro l'ordine divino. Ad esempio, nella mitologia sumera, ci sono racconti di demoni e spiriti che sfidavano gli dèi. Questi racconti spesso riflettevano le lotte umane contro le forze della natura e l'inevitabilità della morte.

Con l'avvento delle religioni abramitiche, la figura di Satana è stata ulteriormente definita e demonizzata. Nell'Antico Testamento, Satana appare come un avversario, un essere che mette alla prova la fede e l'obbedienza degli uomini a Dio. Col passare del tempo, il Nuovo Testamento e i primi scritti cristiani hanno ulteriormente sviluppato questa figura, trasformandola nel principe delle tenebre, oppositore del bene supremo rappresentato da Dio.

Tuttavia, l'idea che il satanismo possa essere la religione originale dell'umanità si basa sulla reinterpretazione di antichi culti e pratiche pre-cristiane. Molti studiosi sostengono che le divinità e gli spiriti adorati nelle prime civiltà spesso rappresentavano sia aspetti positivi che negativi della vita. In questo senso, l'adorazione di entità che incarnavano il caos o la ribellione non era vista come malvagia, ma come parte di un ciclo naturale dell'esistenza.

Nel satanismo moderno, ci sono diverse correnti di pensiero che attribuiscono vari poteri a Satana e alle pratiche sataniche. Uno degli aspetti fondamentali del satanismo è l'accento posto sull'individualismo e sulla liberazione personale. Satana è visto non solo come un simbolo di ribellione contro l'oppressione religiosa e sociale, ma anche come un archetipo di conoscenza e auto-realizzazione.

Le pratiche rituali nel satanismo possono variare notevolmente, ma spesso includono elementi di magia cerimoniale, meditazione e invocazioni. Questi rituali sono progettati per mettere in contatto l'individuo con poteri superiori, che possono essere interpretati come manifestazioni di forze naturali o come entità spirituali.

La magia nel satanismo non è vista come un atto di pura superstizione, ma come un mezzo per canalizzare le energie interiori e dell'universo verso obiettivi specifici. Anton LaVey, fondatore della Chiesa di Satana e autore della Bibbia Satanica, descrive la magia come una forma di psicodramma che aiuta gli individui a liberarsi dalle costrizioni psicologiche e a ottenere il controllo sulle proprie vite.

Inoltre, il satanismo enfatizza la ricerca della verità attraverso l'esperienza diretta e la conoscenza personale. Questo approccio contrasta con le religioni tradizionali che spesso richiedono fede cieca in dogmi prestabiliti. Per molti satanisti, la verità è qualcosa che deve essere scoperta personalmente, attraverso l'esplorazione delle proprie capacità e potenzialità.

L'idea che il satanismo possa essere la religione originale dell'umanità è, senza dubbio, provocatoria e sfida molte delle nostre concezioni tradizionali sulla spiritualità e la storia delle religioni. Tuttavia, esaminando le origini e i poteri associati a questa corrente di pensiero, possiamo vedere come essa rappresenti un ritorno a un tempo in cui le divinità erano complesse e multifaceted, e la ricerca della verità e della conoscenza era centrale per l'esperienza umana.








martedì 27 settembre 2022

L’Aldilà Secondo Le Grandi Religioni: Una Panoramica dei Concetti di Vita Dopo la Morte

 


Le grandi religioni del mondo offrono una varietà di interpretazioni e credenze riguardo l’aldilà, ognuna con le proprie visioni di ciò che accade dopo la morte. Questi concetti variano notevolmente tra le diverse tradizioni religiose, influenzando profondamente la cultura, i valori e le pratiche spirituali dei loro seguaci. Esploriamo come le principali religioni del mondo concepiscono l'aldilà.


Cristianesimo

Nel Cristianesimo, l'aldilà è strettamente legato al giudizio divino e alla resurrezione. I cristiani credono che dopo la morte, le anime siano giudicate da Dio. Coloro che hanno vissuto una vita di fede e buone azioni entrano in Paradiso, un luogo di eterna felicità e comunione con Dio. Al contrario, coloro che hanno rifiutato Dio e vissuto nel peccato sono destinati all'Inferno, un luogo di punizione e sofferenza eterna. Alcune tradizioni cristiane, come il Cattolicesimo, credono anche nel Purgatorio, uno stato temporaneo di purificazione per le anime non ancora pronte per il Paradiso.


Islam

L'Islam insegna che dopo la morte, le anime attendono il Giorno del Giudizio, quando Allah deciderà il loro destino eterno. I musulmani credono che le anime dei defunti attendano nel Barzakh, una sorta di barriera o fase intermedia tra la vita terrena e l'aldilà finale. Nel Giorno del Giudizio, le azioni di ciascun individuo saranno pesate su una bilancia. I giusti entreranno in Paradiso (Jannah), un luogo di delizie e beatitudine eterna, mentre i malvagi saranno inviati all'Inferno (Jahannam), un luogo di tormento eterno. La misericordia di Allah gioca un ruolo centrale, e la fede in Allah e nel Profeta Maometto è fondamentale per la salvezza.


Ebraismo

Le credenze ebraiche sull'aldilà sono meno definite e variano tra le diverse correnti del giudaismo. La Torah, il testo sacro ebraico, non offre dettagli espliciti sull'aldilà, concentrandosi piuttosto sulla vita terrena e sull'osservanza delle leggi di Dio. Tuttavia, alcune tradizioni rabbiniche parlano del Olam Ha-Ba (il Mondo a Venire), un luogo di ricompensa per i giusti. Esiste anche il concetto di Sheol, un luogo oscuro dove le anime vanno dopo la morte. Nel giudaismo, la resurrezione dei morti è un tema che appare in alcuni testi, indicando una possibile vita futura per i giusti.


Induismo

L'Induismo crede nel ciclo di reincarnazione (samsara), in cui l'anima rinasce in una nuova forma dopo la morte. Questo ciclo continua fino a quando l'anima raggiunge la liberazione (moksha), liberandosi del ciclo di nascita, morte e rinascita. La qualità della nuova vita è determinata dal karma, le azioni compiute nelle vite precedenti. I testi sacri induisti, come i Veda e le Upanishad, descrivono vari regni dell'aldilà, dove le anime possono risiedere temporaneamente prima di rinascere.


Buddismo

Simile all'Induismo, il Buddismo insegna il concetto di samsara e la rinascita. Tuttavia, il Buddismo si concentra sul superamento della sofferenza attraverso l'illuminazione (nirvana). Dopo la morte, le anime rinascono in un nuovo corpo in base al loro karma. Il Nirvana rappresenta la fine del ciclo di rinascite e la liberazione dalla sofferenza e dall'attaccamento. I Buddisti credono anche in vari regni di esistenza, inclusi regni celesti e infernali, dove le anime possono sperimentare gioia o dolore in base al loro karma accumulato.


Le visioni dell'aldilà nelle grandi religioni del mondo riflettono profonde differenze filosofiche e teologiche, influenzando il modo in cui i fedeli vivono la loro vita terrena e la loro spiritualità. Queste credenze sull'aldilà non solo forniscono consolazione e speranza, ma anche un framework etico e morale che guida i comportamenti e le pratiche religiose. Ogni religione, con la sua unica interpretazione dell'aldilà, contribuisce a una comprensione più ampia e diversificata del significato della vita e della morte.







lunedì 26 settembre 2022

Ma Che Cos’è Il Satanismo Spirituale?

 


Il Satanismo Spirituale è una corrente religiosa che si concentra sulla venerazione di Satana come figura spirituale e simbolo di libertà personale, indipendenza e auto-determinazione. Questa forma di Satanismo non è monolitica, e le sue credenze e pratiche possono variare ampiamente tra i diversi gruppi e individui. Tuttavia, ci sono alcuni principi comuni che caratterizzano il Satanismo Spirituale e lo distinguono dalle altre forme di Satanismo e dalle religioni tradizionali.

Il Satanismo, come movimento organizzato, è emerso principalmente nella seconda metà del XX secolo, con figure chiave come Anton LaVey che fondò la Chiesa di Satana nel 1966. Tuttavia, il Satanismo Spirituale si differenzia dal Satanismo LaVeyano per la sua enfasi su Satana come entità reale e divina piuttosto che come simbolo archetipico.

Le radici del Satanismo Spirituale possono essere rintracciate in vari movimenti esoterici e occultisti che hanno preceduto il XX secolo, tra cui il Romanticismo, che spesso celebrava l'individualismo e la ribellione contro le convenzioni sociali e religiose. Personaggi come Aleister Crowley, con la sua filosofia del Thelema, hanno anche influenzato profondamente molte delle idee che sarebbero poi state integrate nel Satanismo Spirituale.

Uno dei principi fondamentali del Satanismo Spirituale è la venerazione di Satana come un'entità reale. I seguaci vedono Satana non come il male assoluto, ma come un simbolo di illuminazione, conoscenza, e potere personale. Per loro, Satana rappresenta la ribellione contro l'autorità oppressiva e la ricerca della verità attraverso l'esplorazione personale e spirituale.

I praticanti del Satanismo Spirituale spesso si impegnano in rituali e meditazioni che cercano di connetterli con Satana e altre entità demoniache. Questi rituali possono variare notevolmente in termini di complessità e significato, ma spesso includono elementi come la recitazione di incantesimi, la meditazione, e l'uso di simboli satanici.

Molti satanisti spirituali credono anche nella magia, sia cerimoniale che pratica, e la utilizzano come strumento per raggiungere i propri obiettivi personali e spirituali. La magia, in questo contesto, è vista come una forma di manipolazione delle energie naturali e spirituali per influenzare il mondo esterno e quello interno del praticante.

Contrariamente a molte credenze popolari, il Satanismo Spirituale non promuove necessariamente comportamenti antisociali o immorali. Molti seguaci aderiscono a un codice etico che valorizza l'onestà, l'integrità, e il rispetto per la libertà altrui. La differenza principale rispetto ad altre religioni è l'enfasi sull'auto-determinazione e la responsabilità personale, piuttosto che sull'adesione a un sistema di credenze imposto dall'alto.

I satanisti spirituali vedono la moralità come qualcosa di soggettivo e personale, piuttosto che assoluto e universale. Credono che ogni individuo abbia il diritto di determinare il proprio percorso morale basato sulla propria comprensione e esperienza del mondo.

Il Satanismo Spirituale è spesso frainteso e stigmatizzato a causa della sua associazione con Satana, una figura comunemente percepita come malvagia nella tradizione giudaico-cristiana. Tuttavia, molti di questi miti sono basati su incomprensioni e paure infondate. Il Satanismo Spirituale non promuove la violenza, il sacrificio umano, o altre pratiche dannose. Al contrario, si concentra sulla crescita personale, la conoscenza, e la liberazione spirituale.

Il Satanismo Spirituale è una religione complessa e diversificata che sfida le nozioni tradizionali di spiritualità e moralità. Sebbene possa sembrare controverso e provocatorio, per i suoi seguaci offre un percorso di auto-scoperta, empowerment e connessione con forze spirituali che ritengono liberatorie e illuminanti.

domenica 25 settembre 2022

Quale funzione avevano le "VRIL Damen" durante il periodo nazista?

VRIL DAMEN: belle, bionde e pericolose



Per parlarvi di Maria, e delle altre bellissime e potenti signore del Vril, bisogna che faccia un passo indietro. Per prima cosa questa storia ha un filo conduttore… i capelli. Da sempre essi rappresentano la Forza, come nella storia biblica di Sansone. In alcune tradizioni esoteriche, si ritiene che essi siano in realtà delle antenne indispensabili per percepire e canalizzare le energie sottili. E di queste energie, e della fonte da cui scaturiscono, sembra che fossero alla ricerca febbrile Hitler e i suoi sostenitori. Tutti sanno che, oltre al Nazismo “politico” veniva coltivato, in cerchie più ristrette e selezionate, un Nazismo di tipo “esoterico”, la cui importanza, per Hitler era assolutamente prioritaria. Ecco quindi fiorire, all’ombra della svastica, una Società segreta, strutturata ed organizzata, la Thule Gesellschaft, dei cui riti si è ampiamente parlato. Quello che non tutti sanno, è che i membri della Thule si avvalevano della collaborazione di alcune Medium, facenti parte del segretissimo Ordo Templis Secretum, dove operavano ritualmente le Dame del Vril.




Occorre dire che, la filosofia che sottende l’operato di queste medium, attinge a piene mani dagli scritti di Sir Edward Bulwer- Lytton, scrittore inglese della prima metà dell’800, il quale nel suo romanzo “The coming race”, descriveva una razza di superuomini che popolavano un mondo sotterraneo, esseri alati di incredibile potenza, i quali dovevano i loro straordinari poteri ad un’energia inesauribile e invincibile, denominata appunto Vril. Il termine Vril, deriverebbe dall’accadico Vri – il, cioè “simili gli dei”. Dunque le nostre Signore del Vril, si basano su una filosofia che auspica la venuta di una “razza nuova”, di uomini superiori dal lignaggio puro e dai poteri sovrannaturali. Di queste Dame si sa che erano avvenenti tanto quanto erano sfuggenti e misteriose. Esistono poche immagini e tutte raffigurano donne di straordinaria bellezza, tutte con meravigliosi, lunghissimi capelli, tutte con severi nomi nordici: Traute, Sigrun, Gudrun, Heike.

L’esponente più potente e guida indiscussa delle Dame del Vril, era dunque Maria Orsitsch. Di madre viennese e padre croato, alto funzionario ministeriale dell’impero austroungarico, Maria viene contattata a Zagabria da Von Sebottendorf, fondatore della Thule, informato da alcuni suoi collaboratori delle doti straordinarie della donna. L’incontro tra i due fu folgorante e diede inizio ad una strettissima collaborazione. La medium dai lunghi capelli durante le sue sedute di canalizzazione profonda, parlò del nuovo Sargon, un nuovo “messia”, in grado di restituire alla razza atlantidea il suo antico splendore. Nemmeno a dirlo, l’essere designato era Adolf Hitler. Maria pare ricevette messaggi e disegni da parte degli Alieni Ariani di Alpha Tauri, nel sistema binario di di Aldebaran. Questi alieni, secondo i “contatti” della medium, avrebbero stabilito un impero intergalattico, guidato dal Sargon I, ed alcuni di loro, i più evoluti e puri, gli alieni ariani, in seguito ad una degenerazione del loro pianeta natale, sarebbero partiti alla volta di nuovi pianeti allo scopo di colonizzarli. Il particolare singolare ed inquietante dei resoconti della Orsitsch, è che i presunti Alieni Ariani parlano di Aldebaran come di una stella doppia. Solo nel 1997, si scoprirà che Aldebaran è un sistema binario. La stella ha infatti una compagna, una nana bruna.
Pare che le canalizzazioni di Maria Orsitsch e delle sue Dame, portarono ad uno sviluppo della tecnologia militare nazista e contribuirono significativamente alla creazione delle “macchine” naziste sulla base delle rivelazioni extraterrestri.



Il punto è che queste donne, qualche potere straordinario lo possedevano senza ombra di dubbio. Un potere sottile e invincibile. Eppure così delicato e sfuggente. Nell’ombra, eppure venerate come dee. Lontane dai riflettori, eppure ben salde alla regia. Il primo reale potere che sicuramente esercitavano, era costituito dalla profonda intuizione femminile, della grazia e del fascino. Il fascino di lunghi capelli biondi….

Due sono le riflessioni che scaturiscono da questo breve e incompleto racconto.

La prima riguarda la capacità sottile e caparbia delle donne, di conquistare potere e prestigio in modo del tutto segreto e defilato. Senza apparire, anzi, nascondendosi piuttosto, riescono a manovrare uomini ignari e disarmati, vinti dal giogo dolce del loro fascino.

Il balenare di una ciocca bionda sul collo di Maria, e le priorità si sovvertono, il modo si confonde… gli Alieni parlano… e gli ufficiali nazisti, che conquistano nazione dopo nazione, sono pronti a credere a tutto, persino di aver preso decisioni autonome…

La seconda riflessione deriva dalla prima. Se una donna può fare questo, cosa può fare una donna con una coscienza evoluta? Se questo potere fosse utilizzato per scopi elevati, per comunicare, ad esempio con mondi i cui abitanti non conquistano l’universo attraverso macchine da guerra, ma promuovono la crescita personale attraverso il risveglio della coscienza? Se una donna usasse la comprensione e la dolcezza non per manipolare, ma per accogliere, perdonare, comprendere? Se usasse la sua naturale medianicità per sviluppare quelle speciali facoltà che hanno a che fare con l’Essenza?

Forse davvero in quel caso le donne governerebbero il Vril e saprebbero esserne davvero le vestali.

Piccolo pensiero a lato…..

Mentre svolgevo le mie ricerche per questo piccolo articolo, mi sono soffermata a riflettere su un particolare, banale forse, ma evidente …il biondo dei capelli. Come se questo colore sottintendesse una qualche superiorità di rango, un sigillo di nobiltà. Forse perché relativamente raro, chi lo sa, ma se dobbiamo pensare ad una principessa, ad una fata…… Cenerentola, Aurora, Rapunzel…. Gli angeli biondi, Gli Alieni Ariani di Aldebaran….I Nordici della tradizione ufologica… e così mi sono imbattuta in una storia davvero surreale…. Ma di questo, può darsi, vi parlerò la prossima volta… appena avrò scoperto di chi è il lungo, lunghissimo capello biondo, che ho trovato sul sedile della mia auto…

Altrimenti… fidatevi.



Provare, per credere!


sabato 24 settembre 2022

6 dati reali su Aladino che (forse) non conosci .

La versione originale del racconto orientale è molto diversa dalla fiaba che è giunta fino a noi grazie al cinema e alla letteratura moderna.

La storia di Aladino e la lampada meravigliosa è senza dubbio uno dei racconti più noti della letteratura orientale. Ma il cartone animato della Disney — che risale al 1992 — e i remake con attori in carne ed ossa hanno contribuito ad intorbidire i dettagli della narrazione originale, modificando la storia fino a trasformarla in un racconto sostanzialmente diverso da quello che giunse in Europa nel XVIII secolo. Vi riportiamo alcuni dettagli dell’opera originale sconosciuti ai più.


La storia fa parte di 'Le mille e una notte'

Aladino e la lampada meravigliosa forma parte di Le mille e una notte, una famosa antologia medievale in lingua araba di racconti tradizionali, raccolti e scritti a partire dal IX secolo. Il titolo all’inizio voleva indicare che si trattava di un gran numero di storie che avevano come filo conduttore il racconto di Sherazade, la sposa del sultano che lascia la narrazione incompleta all’alba per riprenderla al tramonto e avere così salva la vita. Nel corso dei secoli però sono stati aggiunti altri racconti fino a raggiungere il numero indicato nel titolo. La provenienza geografica di queste storie è molto ampia e comprende tradizioni orali di India e Cina, fino all’Egitto e alla Turchia. La prima versione europea, del francese Antoine Galland, risale al XVIII secolo e si basa su una traduzione di un manoscritto sirio composto da quattro volumi. Fu un successo letterario immenso e registrò un altissimo numero di vendite.



Aladino è un’aggiunta recente

I racconti di Le mille e una notte furono aggiunti in modo disordinato alla raccolta araba tra il IX e il XVI secolo. Il numero e i titoli integrati in ciascuna versione variano notevolmente a seconda della collezione consultata. Ma i racconti più famosi in Occidente, Sinbad il marinaioAlì Babá e i quaranta ladroni, o Aladino e la lampada meravigliosa, sono aggiunte molto più recenti al corpus originale. Aladino, in particolare, non appariva in nessuna versione fino a quella di Galland (nella foto). Sembra che questi fosse venuto a conoscenza della storia grazie ai racconti di un cristiano siriano, che gli narrò questa ed altre quindici fiabe, tra cui quella di Alì Babá, e che il francese decise di includere nell’ultimo volume della sua edizione.



Aladino era cinese

Il racconto classico ha un incipit diverso da quello che conosciamo noi: “In una città tra le città della Cina”, si spiega, viveva un povero sarto. Suo figlio, Aladino, “era un bambino poco istruito e che fin dalla più tenera età dimostrò di possedere un carattere irruento”. Il giovane era uno scavezzacollo e con il suo comportamento e il rifiuto di frequentare la sartoria di famiglia provocò la morte di suo padre, afflitto dal futuro che attendeva il figlio. Imperterrito, Aladino continuava a vagare per le strade e i vicoli del quartiere in compagnia di altri ragazzi della stessa risma.

Nell'immagine, un'illustrazione di Edmund Dulac per il volume The Arabian Nights, pubblicato nel 1938.


Aladino viveva con sua madre

La storia racconta che suo padre, Chin Fu, morì quando il ragazzo era adolescente. Ma Aladino aveva ancora la mamma, che lo amava così tanto da perdonargli i comportamenti più bizzarri. La donna faceva enormi sacrifici e lavorava giorno e notte per guadagnare i pochi soldi che suo figlio spendeva così incoscientemente, ma ad Aladino non mancava mai un buon piatto di cibo. Nonostante il suo carattere, Aladino portava inoltre un nome benedetto, che deriva dall’arabo Allah al-Din: Altezza o Gloria di Allah.

Nell'immagine, acquerello di Arthur Rackham inserito nel suo 'Fairy Book', pubblicato nel 1933.



I geni erano due

E non solo: al contrario di quanto riportano le versioni moderne della fiaba, il ragazzo non aveva limite al numero di desideri che poteva esprimere. Nella storia originale il primo genio è descritto come “simile un uomo nero come il catrame, con una testa come un calderone, una faccia orribile ed enormi occhi rossi fiammeggianti" e viene fuori da un anello. Il secondo è proprio il genio della lampada del titolo, così brutto che la madre di Aladino, non potendo sopportare "un viso repellente e spaventoso come quello, cadde svenuta". E, a scanso di equivoci, nessuno dei due geni aveva la pelle blu.

Illustrazione di H.J. Ford per il libro Aladino e la lampada meravigliosa.


Aladino deve combattere contro tre avversari

La povera Sherazade doveva allungare la storia per non perdere la vita. Quindi è normale che il racconto di Aladino fosse molto lungo: la versione giunta fino a noi è molto semplificata. Nella storia originale però il protagonista affronta tre nemici. Il primo è un mago malvagio che lo convince a cercare una lampada a olio per regalargliela. Ma Aladino decide di tenersela, appropriandosi anche di un anello e, soprattutto, dei geni contenuti da questi due oggetti. Grazie a loro, riesce a sposare la figlia del sultano, avendo la meglio sul figlio del suo secondo avversario, il gran visir. Dopo alcuni anni di felicità coniugale, il suo primo rivale, il mago, fa ritorno per riprendersi la lampada ma finisce vittima dell'ingegno (e dei geni) di Aladino. Infine, il fratello del mago ormai defunto, si reca in Cina per vendicarsi, ma Aladino e i suoi magici servitori hanno di nuovo la meglio. Dopo molte peripezie il futuro sultano e sua moglie possono vivere felici e governare il loro regno con giustizia.


venerdì 23 settembre 2022

I cristiani mangiano carne di maiale, ma nella Bibbia è proibito mangiarla come mai?

Nel Vecchio Testamento è proibita, essendo il maiale uno dei cibi non kosher (non puri) assieme al coniglio, alla lepre, al cavallo, alle aragoste, ecc.

Dato che all'inizio i primi cristiani, a cominciare dagli apostoli e discepoli di Cristo, erano tutti ebrei, queste proibizioni rimasero in vigore per loro.

Si può discutere moltissimo sul perché questi cibi fossero proibiti. Si sono in effetti tirate in ballo motivazioni igieniche (la carne di maiale si deteriora più facilmente nei luoghi molto caldi rispetto alle altre) piuttosto che culturali (gli Egiziani, coi quali gli Ebrei a lungo confinarono, non mangiavano quasi mai il maiale in quanto associato al dio Seth) ma nessuna ha mai soddisfatto pienamente storici e biblisti.

In ogni caso il cambiamento ci fu quando il cristianesimo venne propagato anche a non ebrei. Secondo gli Atti fu Cornelio, un tribuno romano, il primo pagano (ossia che praticava la religione greco-romana) a convertirsi al cristianesimo.

A lui ne seguirono altri. A un certo punto, nella Chiesa primitiva, si sollevò un grosso dibattito: i pagani che si convertivano al cristianesimo, dovevano sottostare anche a tutte le norme relative al cibo e al culto degli Ebrei o no? Dovevano pure circoncidersi?

Ci furono diverse posizioni. Giacomo, "fratello del Signore", che era diventato il capo della comunità di Gerusalemme pensava di sì. Saulo/Paulo, che invece stava convertendo moltissimi pagani, diceva di no: che Gesù portava un nuovo messaggio che liberava dalla Legge Antica e dai suoi vincoli.

Alla fine Simon Pietro trovò una soluzione intermedia: gli Ebrei che si fossero convertiti al cristianesimo avrebbero dovuto continuare a seguire i rituali ebraici (inclusi quelli relativi al cibo), mentre per quelli provenienti dal paganesimo no.

Fu una posizione in verità molto più favorevole a San Paolo, visto che il gran numero di convertiti verrà proprio dal Mondo greco-romano.

Fu quindi grazie a San Paolo che i cristiani possono mangiare anche carne di maiale.




giovedì 22 settembre 2022

Il Natale è basato sulla festa romana dei Saturnalia?

No, i Saturnalia erano celebrati prima del nostro Natale (1-23 dicembre) e si celebrava l'età di Saturno, ossia la mitica età dell'oro. Piú che al Natale era molto simile al Carnevale con grandi banchetti e sacrifici, coi plebei che si travestivano da nobili e gli schiavi che durante questo periodo erano esenti dai loro obblighi comportandosi da uomini liberi. Veniva anche eletto un princeps, un antesignano del re Carnevale dei secoli successivi.



Il Natale si basa sull'antica festa del Sol Invictus e sulla festa celtica di Yule, entrambe festeggiate il 25 dicembre. La prima raggruppava le feste di Apollo, Mitra, Helios e El-Gabal in un'unico giorno ed era una festività solare legata all'antico culto del Sole, in particolare la vittoria della luce sulle tenebre. Si discute se in origine fosse un'antica festa italica o provenisse dall'Oriente, forse dalla Persia.



Yule era un'antica festa germanica e norrena volta a festeggiare il solstizio d'inverno e la rinascita della vita. Di questa festa rimangono nel Natale cristiano le decorazioni in agrifoglio e vischio, piante sacre al dio norreno dell'abbondanza Freyr e l'uso di mangiare carne di maiale.




mercoledì 21 settembre 2022

7 luoghi antichi che alcuni credono di origine aliena

Il fatto che quasi sicuramente gli alieni non c’entrino nulla, non rende questi luoghi meno speciali e misteriosi.



Le nuvole sovrastano le statue monolitiche dell’Isola di Pasqua.

Il nostro pianeta ospita spettacolari resti del passato, opere che sembrano sfidare le competenze tecnologiche della propria epoca perché troppo grandi, troppo pesanti o troppo complesse.

Per questo, c’è chi ipotizza che chi abbia costruito le piramidi egizie, tracciato le linee di Nazca e realizzato altre opere simili, stesse seguendo un manuale di istruzioni extraterrestre. Forse le mani che hanno plasmato questi luoghi davvero non erano di questo mondo?

Certo, può essere divertente chiedersi se gli alieni siano mai arrivati sulla Terra. Dopotutto, noi esseri umani siamo sul punto di arrivare dove non pensavamo fosse possibile, come su Marte ad esempio. Ma la verità è che non abbiamo prove che gli alieni siano stati qui. E andare alla ricerca di una spiegazione soprannaturale per alcune delle imprese umane più imponenti, significa non soffermarsi sui modi meravigliosi in cui le civiltà preistoriche riuscirono a dar vita ad alcune delle opere più grandi ed enigmatiche della Terra.


Sacsayhuamán


L’antica fortezza di Sacsayhuamán, in netto contrasto con la modernità degli edifici di Cuzco.

La fortezza di Sacsayhuamán si trova sulle Ande peruviane, appena fuori l’antica capitale Inca di Cuzco. Costruita con enormi massi di pietra intagliati e incastrati come in un puzzle, secondo alcuni potrebbe essere opera di un’antica civiltà che l’avrebbe realizzata con un piccolo aiuto di amici provenienti dallo spazio.

Le cinte murarie della fortezza, tutte collegate tra loro, risalgono a un migliaio di anni fa e sono state realizzate con massi che potevano pesare fino a 360 tonnellate l’uno e che dovevano essere trasportati per oltre 30 chilometri prima di essere sollevati e collocati con una precisione millimetrica.

Come abbia potuto una civiltà antica compiere una tale impresa di ingegneria è un mistero. A quanto pare gli Inca non erano solo degli esperti nell’osservazione del cielo e nella progettazione di calendari, ma anche nella costruzione di case e di complessi fortificati. Tanto è vero che Sacsayhuamán non è l’unico esempio di questa edilizia complessa: strutture murarie simili si trovano in tutto l’Impero Inca. A Cuzco, ad esempio, c’è un muro in cui una pietra con 12 angoli è stata perfettamente incastrata tra le altre.

Recentemente, gli archeologi hanno scoperto tracce del sistema di carrucole che gli Inca usavano per trasportare le pietre dalle cave alle città, un metodo che faceva sicuramente più affidamento su forza e ingegno che su fantomatici architetti alieni.


Le linee di Nazca


Un aeroplano sorvola un antico geoglifo raffigurante un ragno nel deserto peruviano.

Nel deserto peruviano, su un arido altopiano a circa 320 chilometri a sud-est di Lima, sono state tracciate oltre 800 linee lunghe, bianche e diritte apparentemente senza una logica. Ma proprio con l’unione di queste linee si ottengono 300 figure geometriche e 70 disegni di animali, tra cui un ragno, una scimmia e un colibrì.

La linea più lunga si estende per chilometri, dritta come una freccia. Le figure più grandi arrivano a misurare quasi 370 metri e sono ben visibili dall’alto. Gli scienziati ipotizzano che i disegni di Nazca risalgano a circa 2000 anni fa, e per via di dimensioni, visibilità dall’alto e, soprattutto, per via della loro natura misteriosa, vengono spesso citati come uno dei migliori esempi di reperti alieni sulla Terra. Se così non fosse, come avrebbe fatto una civiltà antica a realizzare disegni di tali dimensioni in mezzo al deserto senza essere in grado di volare? E perché?

In realtà, capire come siano stati fatti è abbastanza semplice. I geoglifi, questo è il nome dei misteriosi disegni, vennero realizzati asportando dal terreno lo strato superficiale di ciottoli color ruggine, dando così risalto alla sabbia bianca al di sotto.

Comprenderne il motivo, invece, è un po’ più complicato. Quando furono condotti i primi studi agli inizi del 1900, si pensò che i disegni fossero allineati alle costellazioni o ai solstizi. Tuttavia, studi più recenti ipotizzano che le linee di Nazca indichino i luoghi in cui avvenivano i rituali legati alla fertilità e al culto dell’acqua. Inoltre, le figure non sono visibili solo dal cielo, ma anche dalla cima delle colline circostanti. Una visione a portata di umano.


Le piramidi egizie


Il sole tramonta sulla necropoli di Giza alla periferia del Cairo, in Egitto.

Nel deserto appena fuori dal Cairo, a Giza, più di 4500 anni fa vennero costruite le piramidi più famose d’Egitto. Tombe monumentali, luoghi di sepoltura di faraoni e regine egizie: le Piramidi di Giza.

Ma come fecero gli antichi Egizi a realizzare queste opere mastodontiche? La Grande Piramide è fatta di milioni di blocchi di pietra che pesano due tonnellate ciascuno. Persino con le attrezzature moderne costruire una piramide grande come quella del faraone Cheope sarebbe una sfida immensa.

Ci sarebbe poi la configurazione astronomica delle piramidi, che alcuni dicono essere allineate con le stelle che formano la Cintura di Orione. Inoltre, i sostenitori della teoria aliena sottolineano come queste tre piramidi si siano conservate meglio di altre costruite secoli dopo (senza però considerare tutto il lavoro svolto negli ultimi secoli per preservarle).

Quindi le piramidi egizie sarebbero opera degli alieni? Se è vero che gli scienziati non siano del tutto sicuri di come gli antichi Egizi le abbiano costruite — e soprattutto di come siano riusciti a farlo così in fretta — ci sono prove concrete del fatto che queste tombe siano il risultato del lavoro di migliaia di “mani umane”.


Stonehenge


Il cielo di Stonehenge striato di rosa e viola all’alba.

Un enorme cerchio di pietre, alcune del peso di circa 50 tonnellate, si erge nella campagna inglese alla periferia di Salisbury. Conosciuto come stonehenge, il monumento neolitico spinse lo scrittore svizzero Erich von Däniken a teorizzare un modello del sistema solare usato persino come area di atterraggio dagli alieni. Dopotutto, come avrebbero fatto degli enormi massi di pietra a finire a centinaia di chilometri di distanza dalla loro cava di origine?

Nessuno sa interpretare con esattezza il motivo per cui fu realizzato. Tuttavia, come per tutti gli altri siti archeologici di questo tipo, la spiegazione di Stonehenge non è negli alieni. Gli scienziati hanno infatti dimostrato che è del tutto possibile realizzare una struttura simile sfruttando tecnologie di circa 5000 anni fa, l’epoca a cui risalgono le prime costruzioni in quest’area.

E a quanto pare, i massi di pietra sarebbero allineati con i solstizi e le eclissi: anche se non venivano dallo spazio, i costruttori di Stonehenge avevano grande considerazione dell’argomento.


Teotihuacán


La Piramide del Sole di Teotihuacán si staglia contro il cielo cobalto di Città del Messico.

Teotihuacán, che significa “città degli dei”, è una grande e antica città del Messico famosa per i suoi templi piramidali e allineamenti astronomici. Costruita più di 2000 anni fa, Teotihuacán potrebbe sembrare una città ultraterrena per antichità, complessità e dimensioni. In realtà è solo il risultato del lavoro dell’uomo.

Gli scienziati ipotizzano che questa città, che poteva accogliere oltre 100.000 persone, fu costruita nel corso dei secoli da un “mix di civiltà”, tra cui i Maya, gli Zapotechi e i Mixtechi. Per i suoi murales, gli strumenti, i sistemi di trasporto e le testimonianze di pratiche agricole all’avanguardia, Teotihuacán viene spesso considerata molto più tecnologicamente sviluppata di quanto fosse possibile nel Messico pre-azteco.

L’edificio più famoso di Teotihuacán è la massiccia Piramide del Sole. Una delle costruzioni più grandi nel suo genere nell’emisfero occidentale, la struttura ha un orientamento curioso probabilmente basato sui cicli del calendario.


L’Isola di Pasqua


I moai si stagliano sulle colline erbose dell’Isola di Pasqua, un territorio cileno nel sud-est del Pacifico.

Il mistero che circonda i moai, le grandi statue monolitiche dell’Isola di Pasqua, è simile agli altri appena descritti: come riuscirono i Rapa Nui a realizzare queste opere più di 1000 anni fa, e come arrivarono i moai sull'Isola di Pasqua?

Ricavate dalla pietra, le quasi 900 figure umane sono sparse intorno all’isola ai fianchi dei vulcani spenti. Hanno un’altezza media di 4 metri, un peso di 14 tonnellate e sembra siano state intagliate nel morbido tufo vulcanico della cava di Rano Raraku. Qui si trovano ancora più di 400 statue, alcune non ultimate e altre pronte per essere trasportate nel luogo scelto per ospitarle.

Perché siano stati realizzati i moai è un mistero, anche se è probabile che i motivi siano di origine religiosa o rituale. Non è neanche del tutto chiaro cosa sia accaduto ai tagliapietre di Rapa Nui: secondo la teoria più accreditata, la loro civiltà sarebbe stata spazzata via da un disastro naturale causato proprio da loro stessi… cosa che probabilmente non sarebbe accaduta se gli antichi alieni avessero donato la loro infinita saggezza a quella civiltà.


Il Volto su Marte


La sonda spaziale Viking 1 della NASA ha scattato questa fotografia di Marte nel 1976. Il gioco d’ombre sulla formazione rocciosa crea l’illusione della presenza di un volto umano.

Avvistato dalla sonda spaziale Viking 1 nel 1976, il cosiddetto “Volto su Marte” è lungo approssimativamente 3 chilometri e si trova in una regione chiamata Cydonia, che separa le pianure levigate del nord del pianeta dal terreno disseminato di crateri nel sud. Se a quei tempi gli scienziati accantonarono la questione del volto come un semplice gioco d’ombre, nei decenni successivi diventò l’esempio preferito tra chi sostiene che alcuni alieni particolarmente creativi abbiano visitato il sistema solare.

Nel 2006, L'ESA (Agenzia Spaziale Europea) grazie alle spattacolari immagini ottenute con la sonda Mars Express, ha confermato quanto emerso dalle precedenti analisi: quello che sembrava essere un volto impresso nella superficie marziana, non è altro che un gioco di luci e ombre dovuto alla particolare prospettiva di ripresa della Viking 1.

Questo però non significa che non sarebbe bello poterci fare un salto per andare a vederlo.


martedì 20 settembre 2022

Come fanno i casinò a vincere sempre ?

Non sempre, c'è un modo per far perdere il casinò, ma ci sono due problemi.

1) Bisogna essere un genio della matematica.

2) È illegale.

Vi faccio l'esempio di Edward O. Thorp, si può dire che sia considerato il padre del conteggio delle carte, questo matematico era interessato alla statistica applicata ai giochi da casinò, credeva che esistesse un metodo per aumentare la fortuna dello scommettitore.



Egli stesso applicò per anni questo metodo, che gli permise di accumulare una grande fortuna in pochissimo tempo e poiché nessun casinò conosceva il conteggio delle carte, non fu mai perseguitato o imprigionato.


In realtà, solo quando scrisse il libro "Beat the Dealer", in cui raccontava la sua strategia, i casinò si resero conto di ciò che stava accadendo.

Oggi l'eredità di Edward continua a vivere, ma i casinò sono riusciti a individuare praticamente tutte le varianti del metodo citato.

Quindi almeno c'è stato qualcuno che ha battuto il casinò, ma in ogni caso, con l'ammontare delle entrate che un casinò ha ogni giorno, alla fine vincono loro.


lunedì 19 settembre 2022

Esiste una prova concreta dell'esistenza di una vita ultraterrena?

Sì.

Eben Alexander, neuroscienziato dell'Università di Harvard, nel suo libro Proof of Heaven: A Neurosurgeons' Journey to the Afterlife (Viaggio di un neurochirurgo nell'aldilà), pubblicato nel 2012, in cui ha incontrato Dio dopo che un'infezione cerebrale ha causato la completa cessazione dell'attività del suo cervello;

Dottor Eben Alexander.


"Durante il coma il mio cervello non funzionava in modo improprio, ma non funzionava affatto. Nel mio caso, la neocorteccia era fuori gioco. Stavo incontrando la realtà di un mondo di coscienza che esisteva completamente libero dalle limitazioni del mio cervello fisico".

"La mia è stata per certi versi una tempesta perfetta di esperienze di pre-morte. Come neurochirurgo praticante, con decenni di ricerca e di lavoro pratico in sala operatoria alle spalle, ero in una posizione migliore della media per giudicare non solo la realtà ma anche le implicazioni di ciò che mi era accaduto".


"Queste implicazioni sono enormi, al di là di ogni descrizione. La mia esperienza mi ha mostrato che la morte del corpo e del cervello non è la fine della coscienza, che l'esperienza umana continua oltre la tomba. E, cosa ancora più importante, continua sotto lo sguardo di un Dio che ama e si preoccupa di ciascuno di noi e di dove l'universo stesso e tutti gli esseri al suo interno stanno andando in ultima analisi".


Infine, la fisica moderna ha dimostrato che la coscienza (la mente) esiste indipendentemente dalla materia. "Ovviamente" questo significa che non c'è alcuna base scientifica per negare l'esistenza di esseri coscienti immateriali.

Come l'anima degli esseri umani e Dio.


domenica 18 settembre 2022

Qual è la più alta forma di devozione religiosa?

L’ascetismo.



In foto un eremita indiano pratica una particolare forma di ascetismo: ha un collare in ferro legato attorno al collo che non gli permette in alcun modo di sdraiarsi per riposare o dormire, dovendo trascorrere il resto della sua esistenza con un tale peso al collo. Ci troviamo negli altopiani indiani del 1870 circa.



sabato 17 settembre 2022

In quale mito la gente continua a credere nonostante sia tutta una completa assurdità?

Il mito rousseauiano del "Buon Selvaggio".

In breve questa teoria, formulata dal filosofo illuminista J. J. Rousseau, tende a mostrare come la civiltà e il progresso abbiano inciso sull'animo umano rendendolo più cupo e crudele.

Alla civiltà complessa dei suoi tempi, il filosofo svizzero contrappone gli uomini selvaggi, che vivono ancora allo stato di natura, ossia primitivo.
Essi vivono pacificamente e in modo armonioso con l’ambiente che li circonda.

Nonostante queste idee abbiano avuto larghissimo seguito nelle Arti figurative, in Letteratura e, più recentemente, nei film, si tratta di una teoria completamente sballata.




Anzi, come più volte fior fiore di antropologi, archeologi e storici hanno dimostrato, sia le società primitive del passato che quelle di oggi, sono, a loro modo, altrettanto crudeli, vendicative e sanguinarie delle civiltà più complesse.

Prova ne sono i numerosissimi conflitto, scoppiati per motivi futilissimi anche in gruppi molto piccoli e che li hanno portati, in alcuni casi, perfino all'estinzione di alcune tribù.


venerdì 16 settembre 2022

Come riuscì David Copperfield a levitare o a far sparire la Statua della Libertà? Quali furono i suoi trucchi?

Sei davvero sicuro di volerlo sapere? Bada bene che i trucchi magici, anche quelli più impressionanti, possono diventare piuttosto deludenti quando il trucco viene rivelato.

Per quanto riguarda la levitazione, esistono diversi modi per simularla.



Il più comune è quello di utilizzare dei fili e una struttura aerea. La maggior parte delle illusioni di levitazione che si vedono utilizzano una qualche variante di questo metodo.

Per quanto riguarda la Statua della Libertà, ovviamente non l'ha mai fatta sparire. Ha solo spostato il palco. L'intero pubblico era montato su una piattaforma rotante che ruotava leggermente mentre il sipario era chiuso. Quando lo riapriva, la statua era nascosta dietro uno dei pali che tenevano su il sipario. Aveva anche fatto montare una seconda serie di luci che illuminavano lo spazio vuoto.



Per alcuni sembra una cosa piuttosto banale. Per altri geniale. Bisogna dire, però, che allestire un impianto così elaborato da far muovere un intero pubblico senza che questo se ne accorga, tanto da sovvertire le aspettative più elementari, è un'incredibile opera di illusionismo. Ed è proprio questo, in fondo, il senso dell'abilità nella "magia": trovare modi sempre più impressionanti e complessi per ingannare le persone senza che se ne rendano conto.


giovedì 15 settembre 2022

Quali sono delle credenze assurde riguardanti il nostro pianeta?

Un gruppo di terrapiattisti, ha deciso di raggiungere l'Antartide circumnavigare il continente al fine di misurare la lunghezza esatta del perimetro terrestre e dimostrare come la terra sia piatta.

Inutile ricordare che l'Antartide è stato ampiamente esplorato per oltre un secolo e molto sono state le persone che l'hanno attraversata.



mercoledì 14 settembre 2022

Una leggenda urbana che mi fa accapponare la pelle in modo impressionante?

Tra le tante leggende urbane di cui mi sono appassionato, quella che, da sempre, mi disturba maggiormente è il Mothman.

Conosciuto in Italia come ‘Uomo Falena’, il Mothman è



una creatura leggendaria (o meglio, un criptide, creatura della cui esistenza si hanno foto e testimonianze ma non conferme scientifiche) diffusa nel folklore americano.

Si tratta di un essere antropomorfo alto circa 2 metri, con un’enorme apertura alare (4–6 metri), occhi rossi luminosi da 10 centimetri di diametro, capace di toccare altissime velocità (si narra stesse tranquillamente al passo di automobili che procedevano ad oltre 100 km/h) emettendo ronzii metallici mentre è in volo.


Il primo avvistamento è datato novembre 1966, USA, West Virginia, nella cittadina di Point Pleasant alcuni ragazzi di zona avvistarono un enorme uomo dagli occhi rossi e luminosi dotato di ali ripiegate sulla schiena. Lo sceriffo del luogo credette subito alla testimonianza dei giovani poiché ritenuti ragazzi onesti e dal comportamento esemplare, molto ben voluti in città.

Di lì a poco negli States si scatenò una sorta di isteria di massa con centinaia di avvistamenti della creatura in particolare nel Mid West, segnatamente di notte ed in zona isolate, dove spesso i ragazzi si appartavano con i propri mezzi, ed infatti è proprio dai più giovani che partivano la maggior parte delle segnalazioni.


Tutt’ora nessuna autorità governativa americana è riuscita a spiegare il fenomeno.


martedì 13 settembre 2022

Quali antichi misteri sono stati brillantemente risolti?

La più grande esplosione del mondo - un'esplosione in Russia delle dimensioni di 185 bombe di Hiroshima che è stata avvertita fino alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti - rimane un mistero dopo che gli esperti hanno smentito la "prova" che si trattasse di un meteorite. Una grande palla di fuoco fu vista attraversare il cielo siberiano il 20 giugno 1908 prima che un'eruzione a sei miglia da terra rase al suolo 80 milioni di alberi e lasciò le carcasse di renne carbonizzate.



Scienziati italiani hanno trascorso 21 anni a ricercare il cosiddetto evento Tunguska, sostenendo che il lago Cheko d'acqua blu ha riempito un cratere da impatto "mancante", dando origine alla teoria che il fenomeno sia stato causato da un meteorite. Ma un nuovo studio di geologi russi suggerisce che l'idea è errata, il che significa che l'enorme esplosione - che ha illuminato il cielo notturno in Europa e persino in America - è ancora un mistero, secondo i rapporti a Mosca.

Qualunque cosa abbia causato l'evento probabilmente è entrata nell'atmosfera a 9-19 miglia al secondo e sarebbe stata estremamente fragile, distruggendosi a circa sei miglia sopra la Terra.

La possibilità di un'esplosione di un asteroide fu proposta per la prima volta nel 1927 da Leonid Kulik, 20 anni dopo l'evento. Altri hanno suggerito che l'oggetto spaziale potrebbe invece essere stato una cometa, composta da ghiaccio anziché roccia, il che significa che sarebbe evaporata quando è entrata nell'atmosfera terrestre.

Ma alcuni scienziati avvertono che questi risultati non spiegano in modo definitivo la bizzarra esplosione: poiché gli sciami meteorici sono frequenti, questi campioni potrebbero essere i resti di un evento molto più piccolo e inosservato. In una certa misura, l'evento di Tunguska rimane ancora un mistero, che gli scienziati stanno continuamente lavorando per risolvere, ma, che si tratti di una cometa o di un asteroide, la maggior parte concorda sul fatto che l'esplosione sia stata causata da un grande corpo cosmico che si è schiantato contro l'atmosfera terrestre.



lunedì 12 settembre 2022

Goblin di Kelly-Hopkinsville

Risultati immagini per Goblin di Kelly-Hopkinsville




Il Goblin di Hopkinsville, ricordato anche come caso degli uomini verdi o incontro di Kelly-Hopkinsville, fu un presunto incontro ravvicinato con creature extraterrestri avvenuto nel 1955 vicino a Kelly e Hopkinsville in Christian Country, Kentucky. Gli ufologi lo considerano uno dei casi più significativi e ben documentati nella storia di incidenti UFO, sebbene alcuni scettici ritengano sia dovuto ad effetti di eccitazione ed errori di identificazione di fenomeni naturali quali comete o gufi. Molti psicologi utilizzarono il caso come esempio di pseudoscienza per aiutare gli studenti a distinguere verità e finzione.

Cronologia
La sera del 21 agosto 1955, cinque adulti e sette bambini arrivarono alla stazione di polizia di Hopkinsville affermando di aver subito l'attacco di alcune creature aliene nella loro fattoria. Esse erano scese da una navicella spaziale e li avevano costretti a difendersi con armi da fuoco per quasi quattro ore. Due degli adulti, Elmer Sutton e Billy Ray Taylor, sostennero di aver sparato a dodici o quindici piccoli esseri scuri, le quali più volte si erano affacciati alla finestra e alla porta.
Temendo uno scontro a fuoco tra cittadini locali, quattro vigili urbani, cinque membri della polizia di stato, tre vice-sceriffi e quattro poliziotti militari della vicina base della US Army di Fort Campbell, portarono avanti le indagini, non trovando nulla se non i fori prodotti dagli spari in porte e finestre.
I residenti affermarono un ritorno delle creature alle 3:30 del mattino.

Il caso nei media e possibili spiegazioni
Le dichiarazioni della famiglia ricevettero attenzione dalla stampa locale e nazionale; nei primi articoli non si fa riferimento al colore verde delle creature, ripreso in seguito. La dimensione stimata variava da due a quattro piedi. Altri dettagli come le grandi orecchie a punta, le mani con artigli, gli occhi che brillavano e le zampe gialle e sottili apparvero in seguito in svariati articoli.
Alcuni psicologi come Rodney Schmaltz e Scott Lilinfeld citarono l'incidente come esempio di pseudoscienza, affermando che le creature avessero origini "terrestri", trattandosi di gufi reali scambiati dai residenti della fattoria per alieni.

Il goblin di Hopkinsville nella cultura di massa
La comunità di Kelly celebra l'anniversario dell'avvistamento il terzo fine settimana di ogni mese di agosto con un evento chiamato le "Giornate Kelly Little Green Men".
Il Pokémon Sableye, introdotto in Pokémon Rubino e Zaffiro, si basa sui goblin descritti nell'incontro Kelly-Hopkinsville. La loro animazione si basa sull'andamento ondeggiante descritto dai testimoni come tipico delle creature.
Nel gioco di ruolo Pathfinder, gli "hobkins", un tipo di gremlin dal Bestiario del 5° libro, si basa sui goblin descritti nell'incontro.
L'avvistamento di Hopkinsville è stato la base per un musical messo in scena a Chicago.


 
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