Il mito rousseauiano del "Buon Selvaggio".
In breve questa teoria, formulata dal filosofo illuminista J. J. Rousseau, tende a mostrare come la civiltà e il progresso abbiano inciso sull'animo umano rendendolo più cupo e crudele.
Alla civiltà complessa dei suoi tempi, il filosofo svizzero
contrappone gli uomini selvaggi, che vivono ancora allo stato di
natura, ossia primitivo.
Essi vivono pacificamente e in modo
armonioso con l’ambiente che li circonda.
Nonostante queste idee abbiano avuto larghissimo seguito nelle Arti figurative, in Letteratura e, più recentemente, nei film, si tratta di una teoria completamente sballata.
Anzi, come più volte fior fiore di antropologi, archeologi e storici hanno dimostrato, sia le società primitive del passato che quelle di oggi, sono, a loro modo, altrettanto crudeli, vendicative e sanguinarie delle civiltà più complesse.
Prova ne sono i numerosissimi conflitto, scoppiati per motivi futilissimi anche in gruppi molto piccoli e che li hanno portati, in alcuni casi, perfino all'estinzione di alcune tribù.
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