Diffusissima la Caccia alle Streghe
fu un fenomeno che solo marginalmente impattò il cosiddetto
Medioevo. Infatti il periodo nel quale la ricerca di presunte streghe
fu tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Seicento, anche
se non mancarono poi episodi più tardi, come le celeberrime "Streghe
di Salem", condannate nel 1692, alla vigilia dell'Illuminismo..
Nei 300 anni che vanno dal 1450 al
1750, in Europa furono uccise per stregoneria circa 30 o 40.000
persone. Parliamo di "persone" perché molto spesso, specie
in alcuni paesi, a finire sul rogo erano gli uomini. Giusto per dare
qualche dato, sappiamo che a Mosca gli uomini rappresentavano il 75%
dei condannati per stregoneria, che arrivavano a 92% in Islanda.
Vi furono in particolare dei picchi in
alcune aree geografiche ben stabilite:
La città di Baden in Germania, ad
esempio, bruciò 200 streghe dal 1627 al 1630, più di tutte le
streghe condannate che perirono in Svezia. La cittadina di Ellwangen,
sempre in Germania, bruciò 393 streghe dal 1611 al 1618, più di
quanto ne abbiano giustiziate Spagna e Portogallo insieme. Il
principe-vescovo cattolico di Würzburg, Germania, bruciò 600
streghe dal 1628 al 1631, più di quante ne siano morte nella
protestante Svezia, Norvegia, Finlandia e Islanda insieme.
L'ultimo omicidio di una strega
italiana (e forse europea) avvenne a Varallo Sesia, nel Vercellese,
nel 1828.
Le streghe erano accusate, tra le altre
cose, di adorare il diavolo, eseguire malefici, praticare incantesimi
ecc.
Il ritrovo da loro prediletto era sotto
un noce (famoso quello di Benevento) dove praticavano i loro riti
satanici, come il Sabba (corruzione dello Shàbbath ebraico), anche
se non mancarono mai varianti locali in merito ai loro presunti
poteri e ritrovi.
Ma come mai ci si accanì contro di
esse per così tanto tempo in tutta Europa?
Va detto che alcune di queste presunte
"streghe" erano persone del tutto innocenti che solo sotto
tortura erano disposte a confessare le assurdità più
incredibili.
Alcune di esse erano però delle erboriste: conoscevano alcune proprietà medicamentose delle erbe, frutto, nella maggior parte dei casi, di conoscenze tramandate da generazioni.
Alcune di esse erano però delle erboriste: conoscevano alcune proprietà medicamentose delle erbe, frutto, nella maggior parte dei casi, di conoscenze tramandate da generazioni.
Per rendere probabilmente più efficaci
molte di esse commettevano effettivamente dei rituali al limite della
superstizione (alcuni di evidente matrice pagana) e ciò le rendeva
invise alla Chiesa ufficiale, specie negli Stati in cui
l'Inquisizione (Romana o Protestante) aveva più potere.
Inoltre è appurato che in momenti di
crisi, quando anche la religione tradizionale non sembra dare il
conforto necessario, le persone tendono a ricercare una via più
spiccia per risolvere i propri problemi e, rivolgersi alle streghe,
maghe, ecc. divenne più frequente.
Non va dimenticato poi che in tutto il
Medioevo (e oltre) la religione ufficiale convisse suo malgrado con
rimasugli delle religioni preesistenti, con tutti le sue credenze e
rituali, a volte appena appena ammantati di cristianesimo. Nelle
campagne questo fenomeno era molto più diffuso e accentuato che
nelle città, basti leggere il capolavoro di Levi: "Cristo si è
fermato a Eboli" per comprendere la portata del fenomeno (e
parliamo del 900 inoltrato!).
Quindi atteggiamenti che, in altre
epoche sarebbero stati tollerati o addirittura giustificati, a un
certo punto non lo furono più. Questo coincise, non per caso,
proprio nel periodo della Riforma Protestante e nei tempi delle
Guerre di Religione il cui nesso con la "Caccia alle Streghe"
non è casuale.
Difatti la loro caccia, processo e
infine morte (al rogo o impiccate) si intensificò proprio in questo
periodo e furono i Paesi Protestanti ad avere il numero più alto di
esecuzioni.
Sia i cattolici che i protestanti (di
diverse confessioni) tendevano ad affermare il loro Credo specifico
che consideravano l'unico ammesso e degno di essere
praticato.
Pertanto, ogni cosa che deviava da una corretta fede e pratica religiosa, finiva nel mirino della Chiesa stessa (o della Comunità) che tendeva a estirpare come un'erbaccia coloro che si allontanavano dalla retta via. Le streghe erano relativamente inermi e quindi diventarono molte volte il bersaglio preferito di ecclesiastici o laici per manifestare la loro forza e ribadire la corretta ortodossia.
Pertanto, ogni cosa che deviava da una corretta fede e pratica religiosa, finiva nel mirino della Chiesa stessa (o della Comunità) che tendeva a estirpare come un'erbaccia coloro che si allontanavano dalla retta via. Le streghe erano relativamente inermi e quindi diventarono molte volte il bersaglio preferito di ecclesiastici o laici per manifestare la loro forza e ribadire la corretta ortodossia.
Si trattava, in pratica, di una
dimostrazione forse più politica che religiosa in senso stretto.
Va da sé che dopo la Guerra dei 30
anni che devastò l'Europa (e che si può considerare come l'ultima
grande guerra di religione europea), la religione perse gradualmente
d'importanza. Iniziarono a circolare idee diverse, di maggior
apertura mentale, si misero in discussione dopo millenni i dogmi
stessi del Cristianesimo e le Sacre Scritture ecc.
In un clima di relativa e maggior
tolleranza, le streghe non vennero più cercate in quanto tali e, di
conseguenza, processate.
Per dirla con Voltaire: "Le
streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di
bruciarle."
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