sabato 22 agosto 2020

Quali sono le basi scientifiche che hanno prodotto la leggenda dei vampiri?


Se é vero che la figura del vampiro si origina in Mesopotamia, il vampiro mesopotamico é molto diverso da quello che conosciamo dai film e dalla letteratura. Il personaggio 'chiave' per l'immaginario comune é basato su un uomo esistito realmente, Vlad III di Valacchia, altrimenti noto come Vlad Tepes dell'ordine del Drago (Vlad Tepes Dracului) da cui il nome Dracula.


Pochi sanno però che circa 80 anni prima di Stocker un italo-inglese, John Polidori, creò la prima figura di Vampiro letterario: Lord Ruthven Conte di Marsden.


Scientificamente il mito del vampiro é basato su una condizione medica rara e grave: la porfiria, caratterizzata dalla bassa produzione di gruppo eme sanguigno.
In realtà dovremmo parlare 'porfirie' e di 'insieme di condizioni mediche' poichè esistono diverse manifestazioni, dovute all'accumularsi di sostanze chiamate porfirine - una classe di composti chimici la cui molecola è caratterizzata da uno scheletro eterociclico costituito da quattro molecole di pirrolo unite tramite i ponti metinici nella posizione alfa - delle quali fanno parte la clorofilla e il gruppo eme, fondamentali per lo svolgimento delle funzioni vitali degli organismi.


Le porfirie hanno diverse manifestazioni a seconda del tipo, ad esempio:
  • la Porfiria Cutanea Tarda si manifesta con ipersensibilità cutanea, ed é alla base dell' idea che il vampiro non può stare al sole;
  • la Porfiria Eritropoietica Congenita (chiamata anche Morbo di Gunther) si manifesta con anemia emolitica, dalla quale l' idea del vampiro che deve succhiare sangue per ricreare il suo equilibrio di globuli rossi


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