martedì 2 febbraio 2021
Niuhi
lunedì 1 febbraio 2021
La leggenda del teatro Massimo di Palermo
La leggenda del teatro Massimo di Palermo
La storia é questa: per costruirlo vennero abbattuti una porta storica della città, quattro chiese e due monasteri, precisamente Porta Maqueda, la chiesa di Santa Marta, di Sant'Agata di Scorrugi delle mura, il monastero delle stimmate di San Francesco, il monastero delle vergini teatine dell'Immacolata Concezione e le chiese a loro connessi. Poiché all'epoca i morti erano seppelliti sotto le chiese, nell'abbatterle vennero alla luce i cimiteri. Secondo la leggenda la prima madre superiora di uno dei due monasteri, venendo disturbata dal sonno eterno maledisse il teatro e promise di perseguitare chi vi avesse lavorato, dagli attrezzisti ai cantanti. La leggenda dice che il suo fantasma é ancora lí, pronto a punire chi ci lavora; si racconta di una cantante d'opera che perse la voce dopo averlo visto, di persone che hanno visto la "monachella" mentre passavano vicino al teatro. Si dice anche che chi non creda alla storia entrando nel teatro inciampi in un gradino, detto "il gradino della suora". Forse proprio per calmare la sua ira che fu fatto incidere sul frontale dell'edificio la frase "Vano delle scene é il diletto…". Al suo fantasma i palermitani attribuiscono anche i 23 anni necessari per costruirlo e gli altri 23 anni per i restauri.
domenica 31 gennaio 2021
Un evento storico particolarmente curioso e poco conosciuto
Nel 1518 circa 400 abitanti di Strasburgo danzarono per un mese in preda ad una trance inspiegabile e molti morirono di sfiancamento. Si ipotizza che si trattò di un'intossicazione con il fungo ergot, da cui si sintetizza l'LSD.
Nel luglio del 1518, sotto gli occhi dei suoi vicini, Frau Troffea iniziò a ballare per le strade della città di Strasburgo, in Francia. Non c'era musica e il suo viso non tradiva alcuna espressione di gioia. Sembrava incapace di fermarsi dalla sua frenesia.
La peste danzante del 1518 era iniziata.
Se questo fosse rimasto un incidente isolato, gli anziani della città potrebbero attribuirlo alla follia o alla possessione demoniaca. Ma subito dopo che Troffea iniziò a ballare, si uni una vicina. E poi un'altra. Alla fine di una settimana, più di 30 persone ballavano notte e giorno per le strade della città. E non si è fermato qui.
Passato un mese, almeno 400 cittadini di Strasburgo erano stati travolti dal fenomeno. Le autorità mediche e civiche sono chiamate quando alcuni dei ballerini iniziarono a morire per infarti, stanchezza o ictus. Per qualche inspiegabile ragione, questi uomini credevano che la cura per la danza fosse ballare di più. Così hanno eretto un palco di legno per i ballerini e sono stati chiamati i musicisti.
I ricercatori moderni studiano attentamente per sviluppare teorie su abbia causato questo. Una teoria è che sia dovuto all'agricoltura. La condizione chiamata ergotismo si verifica quando i chicchi di segale vengono attaccati muffa specifica. Mangiare la segale infetta può portare a convulsioni, anche se i movimenti degli afflitti di Strasburgo assomigliavano molto più a danze tradizionali che a convulsioni di qualsiasi tipo.
sabato 30 gennaio 2021
Perché Satana vuole semplicemente distruggere tutto? Non ha senso?
Condividerò un'analisi (logica e atea) di Satana e analizzerò le sue filosofie, psicologia e logica. Perchè Satana distrugge tutto e uccide tutti apparentemente senza un motivo ?
Ti sorprenderà molto ma esiste una ragione perfettamente logica dietro al comportamento del mito di Satana.
Premetto che stò analizzando l'archetipo di Satana il distruttore e non le altre versioni diverse di Satana di alcune religioni che lo dipingono diversamente. Prima di rispondere ecco l'indice della lunga risposta che stò per dare.
Il concetto di essere e la sua sofferenza intrinsica
Il motivo e l'origine di tale sofferenza intrinsica
L'oscillazione tra costruttivo e distruttivo
L'annientamento totale del concetto di essere
Il concetto di essere e la sua sofferenza intrinseca
Essere vuol dire pensare, avere sensi, essere senzienti e avere la consapevolezza della realtà intorno a noi. Essere vuol dire quindi ricevere costante input dall'esterno senza la possibilità di interrompere questo input e quindi si è vittima di tutto ciò che ci viene trasmesso dall'esterno. La realtà in cui viviamo è principalmente maligna, negativa e trasmette dolore. Intorno a noi è pieno di predatori in cerca di prede, prede che provano un dolore immenso nell'essere divorate, prede che devono avere terrore perpetuo di essere divorate e che devono stare in perpetua cautela dalla nascita fino alla morte. Siamo legati da un corpo che si deve alimentare perpetuamente per poter sopravvivere e come schiavi siamo costretti a difenderci, cercare prede, lavorare, costruire e preoccuparci contro la nostra volontà ogni singolo giorno della nostra esistenza fino alla morte. Se tale sofferenza e scocciatura non viene soddisfatta eternamente allora il mondo intorno a noi ci causerà una sofferenza molto peggiore come conseguenza, povertà e malattia. Siamo legati a una sofferenza perpetua in entrambi i casi. Anche il nostro stesso essere, il nostro corpo, solo per il fatto che esiste, causa continua sofferenza e input negativi a cui siamo abituati. La fame, il dolore, il freddo, il caldo, i costanti impulsi eterni di respirare, i bisogni corporei, il sonno, la stanchezza, i pensieri perpetui e le emozioni negative. Siamo perpetuamente legati ad essi contro la nostra volontà. Dalla nascita fino alla morte si è sepelliti di sofferenza e di doveri vuoti senza meta. Fin da bambini si va a costruire il proprio individuo attraverso la scuola dove si lotta e soffre per dei risultati contro la propria volontà che si è costretti ad ottenere per poi avere i presupposti migliori per continuare a soffrire e lottare da adulti a lavoro per fare in modo di poter soppravvivere solo per poter evitare sofferenze ancora maggiori nel caso in cui si fallisca in questo intento. Durante la fase finale della nostra vita il nostro stesso corpo incrementa le sofferenze attraverso malattia programmata dallo stesso. Tutta la nostra esistenza gira intorno a costrizioni, sofferenza e tentativi perpetui di evitare ulteriore sofferenza. Tutto questo lo viviamo contro la nostra volontà essendo stati catapultati nell'esperienza senziente senza averlo scelto e senza uno scopo se non quello unico e universale di evitare ulteriore sofferenza. Esistono anche cose positive nella vita ma è innegabile che le negative siano enormemente di più. Questo rende la vita una sofferenza perpetua basata su costrizioni che non abbiamo scelto, senza un fine se non quello di evitare ulteriore sofferenza. Mi sveglio, lavoro per il cibo per alimemtarmi. Mi sveglio lavoro per il cibo per alimentarmi per potermi svegliare. Perchè? Cosa mi ha legato a questo ? Non ero legato a nulla nel buio…
Essere = sofferenza intrinsica
2. Il motivo e l'origine di tale sofferenza intrinsica
Noi siamo essere e in quanto esistenti siamo limitati. Nulla può esistere a meno che non sia limitato. I limiti esistono per poter definire qualcosa. Immaginate un oggetto senza limiti in tutti i suoi aspetti. Qualsiasi aspetto di questo oggetto sarebbe infinito e ingloberebbe tutta la realtà, diventando quindi il nulla, non sarebbe definito e non potrebbe diventare una sostanza con un'identità propria. Noi sappiamo che un sasso è diverso da un foglio di carta perchè entrambi hanno limiti che definiscono e rendono questi oggetti diversi, distinguibili e questo causa la loro esistenza. Sappiamo dove inizzia il foglio e dove finisce, sappiamo che forma ha e vale lo stesso per la pietra. Tutto per esistere deve avere limite. Anche noi abbiamo limiti ma i nostri limiti ci rendono inpotenti di fronte alla realtà e ci rendono succubi delle sue infinite sofferenze. Non possiamo curare tutte le malattie perchè siamo limitati, non possiamo resuscitare i nostri cari perchè siamo limitati, non possiamo resistere a tutte le minaccie esterne, non possiamo riparare gli errori del passato, non possiamo ottenere tutto ciò che volgiamo, non possiamo evitare la sofferenza perchè siamo limitati. Il motivo stesso della nostra sofferenza è l'essere perchè l'essere è limite. Sono la stessa cosa. L' essere è d'unque sofferenza intrinsicamente.
Limiti = causa sofferenza intrinsica
3. L'oscillazione tra costruttivo e distruttivo
L'esistenza è meccanicamente basata su equilibrio tra forze costruttive e distruttive. L'agricoltore anaffia il suo orto e poi è lui stesso a tagliarlo. Questo crea poi il raccolto, crea un qualcosa di significato. Costruzione dell'orto, distruzione dell'orto, da capo. Il povero salta di gioia per il suo euro perchè un minimo di costruttivo fa la differenza e significa qualcosa solo quando sei distrutto. Mentre un ricco non si accorge nemmeno dei milioni che ha perchè gli manca la distruzione, quindi non è in grado di trarre qualcosa dal suo immenso positivo. Il positivo non significa nulla senza negativo. Ci si può divertire solo perchè esiste la noia. Si è più sodisfatti dopo un lungo, stressante e difficile lavoro e meno sodisfatti dopo un lavoro semplice. C'è il piacere perchè c'è il dolore. Per ogni peso serve un contrapeso. Nella natura, mangi e vieni mangiato per mantenere l'equilibrio. Il sole si espande per le fusioni nucleari ma la gravità lo restringe e lo mantiene compatto e funzionante. Gli esempi sono infiniti a tutti i livelli più intrinseci. Dal livello atomico, alla natura, alla mente umana, alla società e a livello cosmologico è sempre lo stesso processo. Forze opposte che si scontrano, è un concetto olistico. Ogni forza che sia costruttiva o distruttiva è vitale per mantenere equilibrio ed è dall'equilibrio che viene fuori tutto ciò che è di valore che sia fisico o astratto. Non esistono forze malvage, esistono solo forze in opposizione. Non esiste immorale. Tutte le forze costruttive, distruttive sono necessarie e parti fondamentali della realtà.
4. L'annientamento totale del concetto di essere
Come si ricollegano questi punti a Satana e come giustificano il suo desiderio di totale anientamento della realtà e dell'essere?
Nel punto 1 e 2 abbiamo visto come l'essere non sia altro che sofferenza intrinsica senza fine e senza scopo. Un'esistenza che non abbiamo scelto fatta di costrizioni che non vogliamo dove l'unica cosa che possiamo fare è evitare sofferenze più grandi. Nel punto 3 abbiamo visto che il bene e il male non esistono ma che sono solo due forze in opposizione e che quindi nessuna delle due ha universalmente ragione o torto in quello che fa perchè il loro scontro porta all'equilibrio.
Quindi qual'è l'unico modo per fermare la sofferenza di tutto e tutti ? Morte e distruzione (punto 1 e 2)
È immorale o malvagio ? No (punto 3)
Lo scontro tra il costruttivo e distruttivo porta equilibrio ma sai cosa porta un'equilibrio ancora più perfetto ? Il nulla. Il non essere. La non esistenza. Non esiste equilibrio più perfetto di qualcosa che non necessita equilibrio.
Era tutto tranquillo nel buio, non mancava niente a nessuno, non c'era sofferenza, c'era l'equilibrio perfetto, tutti erano realizzati perchè non c'era nulla da realizzare, e nessuno temeva perchè non c'era niente da temere. Poi è arrivata la luce, Dio, l'essere. Ha interrotto la pace e l'armonia eterna legandoci a un'esistenza orribile destinata comunque a finire, quindi perchè ? L'orrore innecessario dell'esistenza senziente.
Da li in poi c'è Satana, il nemico dell'essere. Colui che vuole riportare tutti alla pace del buio, lontani dall'orrore senziente.
Aggiungo una nota dello psicologo Jordan Peterson in termini simili ai suoi: "Cosa passa per la testa di un asassino che fa una strage contro persone innocenti prima di togliersi la vita ? Alcuni lo fanno con in mente di ribellarsi a Dio, alcuni di ribellarsi al destino, alcuni al karma, alcuni alla società, ma una cosa sembrano avere in comune tutti quanti. Si sono tutti ribellati a qualcosa di più grande. La loro ribellione era contro il concetto di essere. Non volevano essere e hanno portato anche gli altri con se nel buio come ribellione, queste persone erano diventate Satana".
venerdì 29 gennaio 2021
Nisser
giovedì 28 gennaio 2021
Omini verdi
Descrizione
Storia
Omini verdi nella fantascienza
mercoledì 27 gennaio 2021
Possiamo realizzare viaggi interstellari usando solo la fisica conosciuta?
Sì. Ovviamente.
Ma puoi dimenticare quello che hai visto in Star Trek o Star Wars.
Utilizzando la fisica conosciuta e la tecnologia attuale, la nostra unica possibilità di viaggiare interstellari richiederebbe un'astronave di generazione.
Sarebbero enormi astronavi, con idroponica, case, scuole e molte altre merci, dove le persone vivrebbero, si riprodurranno e moriranno.
L'obiettivo sarebbe che i tuoi discendenti arrivassero a destinazione, ma non tu.
Affinché le persone possano arrivare a destinazione, sarà fondamentale una tecnologia di animazione criogenica o sospesa. In questo modo le persone possono dormire per tutto il tempo del viaggio, andando a dormire e poi svegliarsi diversi anni, decenni o secoli dopo.
E ovviamente questo presenta un enorme problema, perché una nave del genere avrebbe bisogno di sistemi che funzionassero perfettamente, per il tempo necessario a compiere il viaggio.
Il che sarebbe problematico, considerando che anche ora non possiamo far funzionare la nostra tecnologia in modo impeccabile per così tanto tempo.
Inoltre, non dimenticare che sarebbe un viaggio di sola andata. Indipendentemente dal fatto che tu sia arrivato a destinazione o meno, rimarrebbe comunque il fatto che tutte le persone che hai lasciato sulla Terra non ti rivedranno mai più.
Il viaggio interstellare con la tecnologia attuale sarebbe un viaggio di sola andata, che richiederebbe tutto al suo equipaggio e qualsiasi guasto a un sistema critico significherebbe la morte di tutti a bordo.