Condividerò un'analisi (logica e atea) di Satana e analizzerò le sue filosofie, psicologia e logica. Perchè Satana distrugge tutto e uccide tutti apparentemente senza un motivo ?
Ti sorprenderà molto ma esiste una ragione perfettamente logica dietro al comportamento del mito di Satana.
Premetto che stò analizzando l'archetipo di Satana il distruttore e non le altre versioni diverse di Satana di alcune religioni che lo dipingono diversamente. Prima di rispondere ecco l'indice della lunga risposta che stò per dare.
Il concetto di essere e la sua sofferenza intrinsica
Il motivo e l'origine di tale sofferenza intrinsica
L'oscillazione tra costruttivo e distruttivo
L'annientamento totale del concetto di essere
Il concetto di essere e la sua sofferenza intrinseca
Essere vuol dire pensare, avere sensi, essere senzienti e avere la consapevolezza della realtà intorno a noi. Essere vuol dire quindi ricevere costante input dall'esterno senza la possibilità di interrompere questo input e quindi si è vittima di tutto ciò che ci viene trasmesso dall'esterno. La realtà in cui viviamo è principalmente maligna, negativa e trasmette dolore. Intorno a noi è pieno di predatori in cerca di prede, prede che provano un dolore immenso nell'essere divorate, prede che devono avere terrore perpetuo di essere divorate e che devono stare in perpetua cautela dalla nascita fino alla morte. Siamo legati da un corpo che si deve alimentare perpetuamente per poter sopravvivere e come schiavi siamo costretti a difenderci, cercare prede, lavorare, costruire e preoccuparci contro la nostra volontà ogni singolo giorno della nostra esistenza fino alla morte. Se tale sofferenza e scocciatura non viene soddisfatta eternamente allora il mondo intorno a noi ci causerà una sofferenza molto peggiore come conseguenza, povertà e malattia. Siamo legati a una sofferenza perpetua in entrambi i casi. Anche il nostro stesso essere, il nostro corpo, solo per il fatto che esiste, causa continua sofferenza e input negativi a cui siamo abituati. La fame, il dolore, il freddo, il caldo, i costanti impulsi eterni di respirare, i bisogni corporei, il sonno, la stanchezza, i pensieri perpetui e le emozioni negative. Siamo perpetuamente legati ad essi contro la nostra volontà. Dalla nascita fino alla morte si è sepelliti di sofferenza e di doveri vuoti senza meta. Fin da bambini si va a costruire il proprio individuo attraverso la scuola dove si lotta e soffre per dei risultati contro la propria volontà che si è costretti ad ottenere per poi avere i presupposti migliori per continuare a soffrire e lottare da adulti a lavoro per fare in modo di poter soppravvivere solo per poter evitare sofferenze ancora maggiori nel caso in cui si fallisca in questo intento. Durante la fase finale della nostra vita il nostro stesso corpo incrementa le sofferenze attraverso malattia programmata dallo stesso. Tutta la nostra esistenza gira intorno a costrizioni, sofferenza e tentativi perpetui di evitare ulteriore sofferenza. Tutto questo lo viviamo contro la nostra volontà essendo stati catapultati nell'esperienza senziente senza averlo scelto e senza uno scopo se non quello unico e universale di evitare ulteriore sofferenza. Esistono anche cose positive nella vita ma è innegabile che le negative siano enormemente di più. Questo rende la vita una sofferenza perpetua basata su costrizioni che non abbiamo scelto, senza un fine se non quello di evitare ulteriore sofferenza. Mi sveglio, lavoro per il cibo per alimemtarmi. Mi sveglio lavoro per il cibo per alimentarmi per potermi svegliare. Perchè? Cosa mi ha legato a questo ? Non ero legato a nulla nel buio…
Essere = sofferenza intrinsica
2. Il motivo e l'origine di tale sofferenza intrinsica
Noi siamo essere e in quanto esistenti siamo limitati. Nulla può esistere a meno che non sia limitato. I limiti esistono per poter definire qualcosa. Immaginate un oggetto senza limiti in tutti i suoi aspetti. Qualsiasi aspetto di questo oggetto sarebbe infinito e ingloberebbe tutta la realtà, diventando quindi il nulla, non sarebbe definito e non potrebbe diventare una sostanza con un'identità propria. Noi sappiamo che un sasso è diverso da un foglio di carta perchè entrambi hanno limiti che definiscono e rendono questi oggetti diversi, distinguibili e questo causa la loro esistenza. Sappiamo dove inizzia il foglio e dove finisce, sappiamo che forma ha e vale lo stesso per la pietra. Tutto per esistere deve avere limite. Anche noi abbiamo limiti ma i nostri limiti ci rendono inpotenti di fronte alla realtà e ci rendono succubi delle sue infinite sofferenze. Non possiamo curare tutte le malattie perchè siamo limitati, non possiamo resuscitare i nostri cari perchè siamo limitati, non possiamo resistere a tutte le minaccie esterne, non possiamo riparare gli errori del passato, non possiamo ottenere tutto ciò che volgiamo, non possiamo evitare la sofferenza perchè siamo limitati. Il motivo stesso della nostra sofferenza è l'essere perchè l'essere è limite. Sono la stessa cosa. L' essere è d'unque sofferenza intrinsicamente.
Limiti = causa sofferenza intrinsica
3. L'oscillazione tra costruttivo e distruttivo
L'esistenza è meccanicamente basata su equilibrio tra forze costruttive e distruttive. L'agricoltore anaffia il suo orto e poi è lui stesso a tagliarlo. Questo crea poi il raccolto, crea un qualcosa di significato. Costruzione dell'orto, distruzione dell'orto, da capo. Il povero salta di gioia per il suo euro perchè un minimo di costruttivo fa la differenza e significa qualcosa solo quando sei distrutto. Mentre un ricco non si accorge nemmeno dei milioni che ha perchè gli manca la distruzione, quindi non è in grado di trarre qualcosa dal suo immenso positivo. Il positivo non significa nulla senza negativo. Ci si può divertire solo perchè esiste la noia. Si è più sodisfatti dopo un lungo, stressante e difficile lavoro e meno sodisfatti dopo un lavoro semplice. C'è il piacere perchè c'è il dolore. Per ogni peso serve un contrapeso. Nella natura, mangi e vieni mangiato per mantenere l'equilibrio. Il sole si espande per le fusioni nucleari ma la gravità lo restringe e lo mantiene compatto e funzionante. Gli esempi sono infiniti a tutti i livelli più intrinseci. Dal livello atomico, alla natura, alla mente umana, alla società e a livello cosmologico è sempre lo stesso processo. Forze opposte che si scontrano, è un concetto olistico. Ogni forza che sia costruttiva o distruttiva è vitale per mantenere equilibrio ed è dall'equilibrio che viene fuori tutto ciò che è di valore che sia fisico o astratto. Non esistono forze malvage, esistono solo forze in opposizione. Non esiste immorale. Tutte le forze costruttive, distruttive sono necessarie e parti fondamentali della realtà.
4. L'annientamento totale del concetto di essere
Come si ricollegano questi punti a Satana e come giustificano il suo desiderio di totale anientamento della realtà e dell'essere?
Nel punto 1 e 2 abbiamo visto come l'essere non sia altro che sofferenza intrinsica senza fine e senza scopo. Un'esistenza che non abbiamo scelto fatta di costrizioni che non vogliamo dove l'unica cosa che possiamo fare è evitare sofferenze più grandi. Nel punto 3 abbiamo visto che il bene e il male non esistono ma che sono solo due forze in opposizione e che quindi nessuna delle due ha universalmente ragione o torto in quello che fa perchè il loro scontro porta all'equilibrio.
Quindi qual'è l'unico modo per fermare la sofferenza di tutto e tutti ? Morte e distruzione (punto 1 e 2)
È immorale o malvagio ? No (punto 3)
Lo scontro tra il costruttivo e distruttivo porta equilibrio ma sai cosa porta un'equilibrio ancora più perfetto ? Il nulla. Il non essere. La non esistenza. Non esiste equilibrio più perfetto di qualcosa che non necessita equilibrio.
Era tutto tranquillo nel buio, non mancava niente a nessuno, non c'era sofferenza, c'era l'equilibrio perfetto, tutti erano realizzati perchè non c'era nulla da realizzare, e nessuno temeva perchè non c'era niente da temere. Poi è arrivata la luce, Dio, l'essere. Ha interrotto la pace e l'armonia eterna legandoci a un'esistenza orribile destinata comunque a finire, quindi perchè ? L'orrore innecessario dell'esistenza senziente.
Da li in poi c'è Satana, il nemico dell'essere. Colui che vuole riportare tutti alla pace del buio, lontani dall'orrore senziente.
Aggiungo una nota dello psicologo Jordan Peterson in termini simili ai suoi: "Cosa passa per la testa di un asassino che fa una strage contro persone innocenti prima di togliersi la vita ? Alcuni lo fanno con in mente di ribellarsi a Dio, alcuni di ribellarsi al destino, alcuni al karma, alcuni alla società, ma una cosa sembrano avere in comune tutti quanti. Si sono tutti ribellati a qualcosa di più grande. La loro ribellione era contro il concetto di essere. Non volevano essere e hanno portato anche gli altri con se nel buio come ribellione, queste persone erano diventate Satana".
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