Il termine antivaccinismo indica
la posizione di coloro che sono contrari alla somministrazione dei
vaccini, assumendo in tal modo una posizione contraria all'indirizzo
consolidato nella comunità scientifica che invece ne sottolinea
l'assoluta efficacia e sicurezza.
Storia
La scoperta della vaccinazione come
tecnica per sconfiggere le malattie infettive risale al 1796 ad opera
del medico di campagna britannico Edward Jenner (1749-1823). Fin
dall'epoca di Jenner, la vaccinazione è stata sempre oggetto di
discussione tra sostenitori ed oppositori. Le motivazioni dei primi
contrari alla vaccinazione furono di carattere ideologico (essa
implicava di fatto l'inserimento di materia "animale" nel
corpo umano) e di carattere religioso: entravano in gioco, infatti,
la concezione del male, della predestinazione e del diritto di
opporsi alla natura. Tali convinzioni permanevano nonostante la
percentuali di morti di vaiolo variassero tra il 30 e il 40% contro
il 3% di coloro che venivano vaccinati, evidenziandone gli indubbi
vantaggi.
Nel 1853, in Inghilterra, venne
introdotto l'obbligo di vaccinare contro il vaiolo i bambini di tre
mesi: in risposta a tale provvedimento sorsero associazioni di
oppositori alla vaccinazione (anti-vaxxers in inglese) che
riuscirono, dopo varie proteste, a ottenere l'eliminazione della
vaccinazione obbligatoria. In seguito a questa decisione il numero
dei vaccinati si ridusse della metà ed aumentarono i casi di
malattia e di morte per malattia infettiva. Il movimento degli
antivaccinisti trovò un consenso tanto alto che nel 1863, a Londra,
fu fondata un'associazione internazionale contro la vaccinazione, la
Societas Universa contra Vaccinum Virus; nel 1885 a Leicester
ci fu una grande manifestazione antivaccinista con oltre 80.000
partecipanti. Secondo gli oppositori la vaccinazione, oltre ad essere
inutile e dannosa, era una violazione della libertà personale che lo
Stato non aveva il diritto di imporre e pertanto paragonabile ad un
crimine intollerabile.
Anche in Germania nel 1834 il medico
tedesco J. L. Casper in un articolo pubblicato nel libro
Wochenschrift fuer die gesammte Heilkunde enunciò una serie
di ragioni per le quali non si deve imporre la vaccinazione di massa
per il vaiolo.
L'antroposofo Rudolf Steiner, tra i
fondatori delle medicine alternative, sin dai primi anni del
Novecento nelle sue teorie (prive tuttavia di alcun valore
scientifico) mise in guardia dall'uso dei vaccini ritenendoli dannosi
se non supportati da un adeguato irrobustimento "spirituale",
prevedendo che in un lontano futuro le vaccinazioni sarebbero
pericolosamente diventate uno strumento di controllo delle masse.
Sosteneva infatti che le malattie, in particolare quelle
esantematiche, sono il modo che il bambino ha di riassestare il
proprio corpo, per cercare di prevalere come individuo spirituale
sulle leggi fisiche dell'ereditarietà.
Subendo le vaccinazioni, invece, secondo Steiner il bambino
verrebbe privato del confronto con queste importanti occasioni di
maturazione personale rappresentate dalle malattie infantili,
restandone indebolito sia nella vitalità del proprio organismo, sia
nella volontà del carattere. Crescendo senza forza di volontà, i
giovani diventerebbero così sempre più simili ad automi,e secondo
Steiner sarebbe proprio questo l'obiettivo occulto dei governanti:
«...gli spiriti delle tenebre ispireranno le vittime di cui si
nutrono, gli uomini che abiteranno, persino ad inventare un
vaccino per deviare verso la fisicità, fin dalla primissima
infanzia, la tendenza delle anime verso la spiritualità. [...]
Come oggi si vaccinano i corpi contro questo e quello, così in
futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza preparata in
modo che, attraverso la vaccinazione, queste persone saranno
immuni dallo sviluppare in sé la "follia" della vita
spirituale, follia, ovviamente, dal punto di vista materialistico.
[...] Così, come dagli impulsi che la medicina ha tratto
dall'inclinazione all'inganno – ops, scusate – ha
tratto dalla tubercolosi oggi vaccina contro la tubercolosi, così
domani si vaccinerà contro la disposizione verso la
spiritualità.»
|
(Rudolf
Steiner, O.O. 177, conferenza del 27 Ottobre 1917)
|
Possibili cause dell'antivaccinismo
Sin dagli albori delle manifestazioni
antivacciniste, i propugnatori di queste idee si mostrano poco
ricettivi ai dati scientifici ed empirici. Se nel remoto passato il
timore nasceva da una componente ideologica quale la derivazione
animale del farmaco, in tempi più recenti alcuni studi mostrano che
i motivi degli oppositori odierni sono analoghi ai motivi degli
oppositori di cinquant'anni fa, ovvero che si tratti di un pratica
dannosa per la salute, che siano nascoste le reazioni avverse e che
tale pratica sia disposta solo per fare arricchire le aziende
produttrici di vaccini. Tale contesto è stato da alcuni attribuito
ad una sorta di disadattamento alla modernità, ovvero alla
difficoltà di alcuni individui a calcolare rischi e benefici di una
cosa, data l'enorme mole di informazioni attualmente disponibili.
Tra le cause dell'antivaccinismo vi
sono anche: motivazioni religiose, l'errata convinzione, da parte di
alcuni individui, dell'avvenuta scomparsa delle malattie, che
renderebbe inutile la vaccinazione o la mancanza di consapevolezza
riguardo alla pericolosità delle malattie oggetto di prevenzione
tramite vaccini.
Molte tesi sostenute dagli
antivaccinisti si basano anche su teorie del complotto o si
alimentano con la circolazione di fake news e bufale.
Interessi economici
Sebbene molti sostenitori delle teorie
antivacciniste possano essere ritenuti in buona fede, vi sono stati
dei casi in cui alcune persone (tra cui medici, ricercatori ed
esperti del settore) abbiano ricevuto somme di denaro per portarle a
sostenere un nesso causale tra vaccini e varie patologie. Fu proprio
perché venne pagato da un avvocato che si occupava di risarcimenti
per danni da vaccino (così da avere una ricerca su cui appoggiare le
sue richieste di denaro) che Andrew Wakefield iniziò a diffondere
l'ipotesi di un nesso vaccini-autismo (falsificando i dati delle sue
ricerche).
Principali critiche da parte del movimento antivaccinista
Nel tempo vi sono state diverse
campagne volte a mettere in dubbio l'efficacia o la sicurezza dei
vaccini. Ad esempio, i vaccini o i loro eccipienti sono stati
accusati di essere possibili cause di autismo, ADHD, SIDS, sindromi
autoimmuni e altri tipi di patologie. Tuttavia, vari studi nel corso
degli anni hanno smentito queste supposizioni.
Sicurezza dei vaccini
Uno dei principali punti avanzati dalla
comunità antivaccinista sostiene che i vaccini, al contrario di
quanto affermato dalla maggior parte della comunità scientifica, non
avrebbero un profilo di sicurezza sufficiente o adeguato.
Molteplici studi hanno tuttavia escluso
o fortemente limitato queste affermazioni.
Va inoltre considerato che la
ridottissima probabilità di sviluppare reazioni avverse
potenzialmente ricollegabili ai vaccini non va a inficiare la
validità e importanza della vaccinazione, come affermato anche
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Volendo fare un esempio,
si stima che in seguito a infezione da morbillo la probabilità di
sviluppare complicanze gravi e potenzialmente letali (come
l'encefalite) sia del 5%, mentre la probabilità di effetti avversi
dopo l'inoculazione del vaccino anti-morbillo è di circa lo
0.0001-0.0002%. La percentuale di decessi in caso di infezione da
difterite e tetano è rispettivamente del 5% e 20%, mentre le
probabilità di sviluppare reazioni avverse importanti dopo
vaccinazione contro queste due malattie è sull'ordine dello
0.0005-0.007%.
Il caso MPR e la frode scientifica sulla correlazione con l'autismo
Il vaccino MPR è uno dei vaccini che
vengono somministrati di routine in età infantile. Nel 1998
nel Regno Unito venne pubblicato un articolo, a firma di Andrew
Wakefield, che sosteneva un'associazione fra la vaccinazione MPR e lo
sviluppo di autismo e alcune patologie croniche intestinali. Sebbene
questo studio si sia dimostrato in seguito essere un falso e fosse
stato quindi ritirato dalla rivista che lo aveva pubblicato esso
portò ad un calo della vaccinazione per parecchi anni e
conseguentemente al diffondersi di un'epidemia di morbillo dovuta
alla diminuzione dell'immunità di gruppo.
Critiche sull'utilizzo del Thimerosal
Il Thimerosal, un composto contenente
mercurio (un metallo pesante) nella forma chimica di
sodio-etilmercurio-tiosalicilato, utilizzato in alcuni vaccini come
conservante, è stato accusato a più riprese di essere l'agente
causale di sindromi dello spettro autistico in alcuni bambini
sottoposti a vaccinazione.
Allo stato attuale tuttavia non vi sono
prove sufficienti a dimostrare questa associazione, che viene
pertanto esclusa dalla comunità scientifica.
Ciò nonostante, questo prodotto venne
via via rimosso dai vaccini nei primi anni del 2000 in risposta alle
paure e ai dubbi mossi dall'opinione pubblica.
Accuse verso le case farmaceutiche
Tra le osservazioni del movimento
antivaccinista vi è quella che i vaccini costituiscano un'importante
fonte di reddito per le case farmaceutiche (spesso chiamate con il
nomignolo a riferimento lobbistico di Big Pharma) e che
pertanto l'istituzione di un importante piano vaccinale con svariate
vaccinazioni obbligatorie non farebbe altro che aumentarne i profitti
a spese del sistema sanitario.
Tuttavia va evidenziato come, ad
esempio in Italia, nel 2015 il Sistema Sanitario Nazionale abbia
speso per l'acquisto dei vaccini "solo" 317,9 milioni di
euro (l'1,4% delle spese totali sostenute per l'intero comparto
farmaci), a fronte dei due miliardi e 126 milioni per gli
antipertensivi e farmaci per lo scompenso cardiaco (il 9,4% del
totale), un miliardo e 23 milioni per la categoria antiacidi (4,6%
del totale) e un miliardo e 8 milioni per farmaci ipolipemizzanti
(4,6% del totale).
Comunque, tenendo unicamente presente
il rapporto costi-benefici (sul piano economico) relativo alle
vaccinazioni, esso è dalle 10 alle 100 volte più economico rispetto
ai costi medici per il ricovero, le terapie e le cure nei confronti
della suddetta malattia.
Si può peraltro ragionevolmente
affermare che il costo delle cure per l'infezione in corso e quelle
croniche in caso di invalidità permanente post-infettiva siano
sensibilmente maggiori (e quindi maggiori anche i conseguenti
guadagni per le case farmaceutiche) rispetto al costo di una dose di
vaccino.
Numero eccessivo di vaccini e loro inutilità in relazione ai pochi mesi di vita dei vaccinandi
Diversi antivaccinisti ritengono che il
numero di vaccini per un infante sia eccessivo a causa di quella che
ritengono una immaturità del sistema immunitario del piccolo. Tali
timori tuttavia sono infondati poiché il numero di antigeni che un
neonato può affrontare e normalmente affronta è nettamente
superiore al numero di antigeni iniettati con i vaccini, in
particolar modo quelli odierni.
Molti vaccinisti reputano inoltre
inutile vaccinare bambini di pochi mesi per malattie a cui (a loro
dire) difficilmente possono essere esposti data la loro età, come
tetano ed epatite B.
Nondimeno va considerato che, ad
esempio, il virus dell'epatite B può essere trasmesso oltre che per
via parenterale anche tramite le secrezioni mucose, lo sperma e la
saliva, e che il virus è in grado di sopravvivere al di fuori del
corpo per almeno 7 giorni. Pertanto, non si può escludere a priori
che un bambino venga in contatto col virus (ad esempio toccando un
fazzoletto contaminato usato da un soggetto infetto).
L'asserita inesistenza dell'immunità di gregge
Uno dei punti chiave della propaganda
antivaccinista sostiene l'inesistenza della cosiddetta "immunità
di gregge" o "effetto gregge" (in inglese herd
immunity).
La teoria dell'immunità di gregge
afferma che il raggiungimento di una percentuale significativa di
vaccinazione all'interno di una popolazione (generalmente il 95%)
permette la drastica riduzione della circolazione al suo interno
dell'agente patogeno, fornendo inoltre copertura a tutti quegli
individui che per vari motivi (immunocompromissione, età troppo
giovane, ecc) non possono essere sottoposti a vaccinazione.
Secondo gli antivaccinisti l'effetto
gregge non esisterebbe e la riduzione degli agenti patogeni
all'interno della popolazione sarebbe riconducibile al miglioramento
delle condizioni igieniche nel corso dei decenni.
Per quanto, data la sua natura,
l'effetto gregge non sia direttamente dimostrabile, la sua
plausibilità è stata documentata in molteplici occasioni, come
quello dell'eradicazione della rabbia nella fauna selvatica in
Germania. In questo caso, la scomparsa della rabbia tra gli animali
selvatici non è ovviamente riconducibile al miglioramento delle
condizioni igieniche all'interno delle foreste.
Fattore allergenico
Una critica ai vaccini fatta dal
movimento antivaccinista è che essi porterebbero, o comunque
favorirebbero, allergie nelle persone.
Tale nesso è stato smentito dallo
studio tedesco del 1994 Prevalence of asthma and atopy in two
areas of West and East Germany in cui venivano comparate le
allergie della popolazione (geneticamente simile) delle due Germanie
dopo la riunificazione. Si è infatti riscontrato che nella
popolazione vissuta nella Germania Est, dove il vaccino era
obbligatorio, le allergie erano molto meno presenti rispetto alla
popolazione cresciuta nella Germania Ovest, dove il vaccino era
facoltativo. L'aumento delle allergie nella Germania Ovest è stato
associato alla maggiore igiene presente tra la popolazione (quindi a
un minor utilizzo del sistema immunitario) riscontrabile in ogni
paese benestante del mondo.
Diffusione dell'antivaccinismo
Stando ai dati riscontrati tramite una
ricerca condotta da Vaccine Confidence Project nel 2016 lo
scetticismo nei confronti dei vaccini risulta estremamente variabile
per regione geografica, con percentuali maggiori in Europa: si passa
dalla Francia, dove il 41% della popolazione nutre dubbi in
particolare sulla loro sicurezza, alla Russia e all'Italia dove le
percentuali sono rispettivamente il 27% e il 21%. In USA (13%),
Germania (10%), Regno Unito (9%) le percentuali sono pari o inferiori
alla media mondiale, che si assesta intorno al 12%.
Alcune note personalità si sono
apertamente schierate contro i vaccini e/o le vaccinazioni di massa,
tra cui i politici Donald Trump, Michelle Bachmann e Robert
Fitzgerald Kennedy Jr, gli attori Robert de Niro, Jim Carrey, Adam
Baldwin e Jenny McCarthy e lo scrittore e teorico del complotto David
Icke.
USA
Il 30 giugno 2015 il governatore della
California, Jerry Brown, firmò una legge che rimosse la facoltà di
non vaccinarsi per motivazioni personali (mantenendo tuttavia tale
eventualità in caso di motivazioni mediche), divenendo così il
terzo Stato, dopo Mississippi e West Virginia, a obbligare le
vaccinazioni. La scelta di tale legge avvenne dopo un'epidemia di
morbillo scoppiata alla fine dell'anno precedente nello Stato. Ciò
diede avvio a una serie di proteste da parte del movimento
antivaccinista, tra le quali s'inserì anche Wakefield, il quale
affermò, durante una conferenza, che la popolazione californiana
avrebbe dovuto marciare su Sacramento (capitale dello Stato) in
difesa dei propri diritti.
Idee antivacciniste sono state promosse
da vari politici americani. Nel 2012, la allora candidata alle
primarie repubblicane Michele Bachmann affermò durante un dibattito
televisivo che la figlia di una sua sostenitrice avrebbe accusato
ritardo mentale a seguito della vaccinazione contro l'HPV. Nel 2015 i
candidati alle primarie repubblicane Chris Christie, Rand Paul e
Carly Fiorina espressero posizioni a favore del rendere totalmente
volontarie le vaccinazioni, entrando in contrasto con varie
associazioni di medici. Nel 2014, il futuro presidente degli Stati
Uniti, Donald Trump sostenne che vi siano stati vari casi di autismo
legati alle vaccinazioni.
Italia
Nel 2017 in Italia l'argomento
vaccinazione divenne di particolare interesse a causa di un decreto
legge del governo Gentiloni, approvato il 19 maggio ed entrato in
vigore l'8 giugno di quell'anno, che reintrodusse l'obbligatorietà
delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola per la fascia di età
tra 0 e 6 anni, e aggiunse oltre alle quattro vaccinazioni
obbligatorie per legge (difterite, tetano, poliomielite ed
epatite B) quelle per morbillo, parotite e rosolia (la
trivalente MPR), pertosse ed Haemophilus B, varicella e
meningococco B e C, nonché successivamente alla radiazione da parte
dell'ordine dei medici del cardiologo e omeopata Roberto Gava e del
medico legale Dario Miedico a causa delle loro posizioni critiche
sull'utilizzo dei vaccini.
Il 28 luglio 2017 il decreto venne
convertito in legge dalla Camera con 296 voti a favore, 92 contrari e
15 astenuti.
Successivamente alla promulgazione di
tale decreto nacque un movimento definito Free vax, avente
come obiettivo la lotta all'obbligatorietà dei vaccini per legge.
Tuttavia, secondo alcuni critici, il loro dichiararsi in favore della
"libertà di vaccinare" sarebbe un espediente per non
essere accusati di antivaccinismo, avendo tale termine una
connotazione negativa nel linguaggio comune. Sono altresì nati
movimenti cosiddetti No Vax dichiaratamente contrari ai
vaccini.
Minacce ed episodi di violenza
A seguito del decreto del 2017
sull'obbligatorietà delle vaccinazioni si sono riscontrati (in
Italia) diversi episodi di violenza ad esso legati:
- Nel giugno del 2017 il gruppo neonazista bergamasco MAB (Manipolo Avanguardia Bergamo) ha effettuato dei blitz contro 2 ambulatori con delle torce (i cui resti erano stati inizialmente considerati quelli di alcune bombe carta) sostenendo il "progresso scientifico contro la dittatura medica" e la "libertà di scelta vaccinale".
- Il 28 luglio 2017 (giorno della conversione del decreto per
l'obbligatorietà vaccinale in legge) 3 deputati, che avevano votato
favorevolmente alla proposta, vennero aggrediti fisicamente e
verbalmente da molti manifestanti Free vax.
Posizioni politiche
Posizioni a favore di una riduzione o
eliminazione dei vaccini o della loro pericolosità sono state
sostenute da vari politici, tra cui vari membri del Movimento 5
Stelle, tra i quali Beppe Grillo, Paola Taverna, Carlo Sibilia e
Bartolomeo Pepe (sebbene il Movimento 5 Stelle abbia poi divulgato
una posizione ufficiale più sfumata, in cui, ad esempio, si indica
come percorribile la strada delle vaccinazioni raccomandate, mentre
l'obbligatorietà sarebbe prevista solo in determinate circostanze,
come, ad esempio, recrudescenze di malattie o cali eccessivi delle
coperture vaccinali). Il senatore del Partito Democratico Giovanni
Burtone propose di istituire la "giornata in ricordo delle
persone decedute o rese disabili a causa dei vaccini". Il
Commissario europeo alla sanità, Vytenis Andriukaitis, ha duramente
criticato la posizione tenuta da tutti i movimenti denominati "no
vax", rilevando come tali associazioni riportino
all'oscurantismo e che hanno una responsabilità morale nella morte
di diversi bambini. Ha inoltre invitato i simpatizzanti di tali
movimenti a visitare i cimiteri europei, in cui sono ancora presenti
le tombe di chi è morto a causa di malattie ora debellate dai
vaccini.
Pakistan
Nel 2015 le autorità pakistane
arrestarono circa 500 genitori che si erano rifiutati di far
vaccinare i figli contro la polio, in risposta alle resistenze della
popolazione e a varie minacce giunte dai Talebani. Nel paese, a
partire dal 2012, sono morte più di sessanta persone facenti parte
di team per la vaccinazione antipolio. Il Pakistan nel 2014 è
stato il paese con il maggior numero di nuovi casi di polio al mondo,
327 sui 413 totali. Nel gennaio del 2016, un attentato suicida con
un'autobomba presso un centro di vaccinazione presso Quetta causò 15
vittime.
Conseguenze dell'antivaccinismo
La diffusione delle idee antivacciniste
ha avuto una serie di conseguenze a livello globale.
Come accennato, a seguito della
circolazione dello studio (poi smentito) di Andrew Wakefield sulla
correlazione tra vaccino MPR e autismo, vi fu un'epidemia di morbillo
tra la fine del 1999 e la metà del 2000 dovuta al calo di
vaccinazioni, la cui copertura raggiunse appena l'80%. A Dublino
vennero segnalati 300 nuovi casi, di cui 100 richiesero il ricovero
in ospedale, per molti si dovette ricorrere alla ventilazione
meccanica e vi furono 3 decessi.
Nel 1974, nel Regno Unito, venne
pubblicato uno studio che evidenziava 36 presunte reazioni avverse al
vaccino per la pertosse, mettendone in dubbio l'efficacia
costi/benefici. In tutta risposta, la copertura per il vaccino della
pertosse calò dall'81% al 31%, provocando un'epidemia di pertosse
che causò la morte di alcuni bambini.
Nel 2016 in Romania, a causa del crollo
delle vaccinazioni, nel giro di un solo anno si passò dai 7 casi
registrati di morbillo a livello nazionale nel 2015 ai 675 casi e 3
decessi accertati nei primi 8 mesi del 2016.
È stato dimostrato che nel 2015 negli
Stati Uniti l'assenza di una ottimale copertura vaccinale della
popolazione adulta ha determinato un calo di produttività a livello
nazionale per circa 7,1 miliardi di dollari a causa del tempo e
denaro spesi a combattere varie infezioni (morbillo, varicella,
epatiti e così via) che si sarebbero potute prevenire con la
vaccinazione.
Negazionismo degli antivaccinisti riguardo alle conseguenze
I morti o i danni provocati
dall'assenza di vaccinazioni o dalla mancanza dell'immunità di
gregge vengono classificati come bufale da parte dei movimenti e
dalle persone contrarie alle vaccinazioni. Molti antepongono queste
notizie dei danni dell'antivaccinismo a un modo artificioso per
costringere la popolazione a vaccinarsi in massa.
Lo stesso Andrew Wakefield ha negato,
nonostante le evidenze oggettive, che il morbillo, la rosolia, la
parotite e le altre malattie prevenibili con le vaccinazioni abbiano
portato alla morte di molti bambini.
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