L'Amrita
(in sanscrito «immortale, non morto») nella mitologia induista è
l'acqua della vita eterna. Equivalente dell'Haoma dell'antico Iran,
l'Amrita era il premio più ambito da demoni e dèi. Essa è
etimologicamente assimilabile all'ambrosia del mondo greco e romano.
Il mito
Il dio celeste Indra venne maledetto da
un saggio collerico di nome Durvasa, a causa di un'offerta che la
divinità aveva trattato con disprezzo. La maledizione indebolì così
tutti gli dèi, che divennero vulnerabili ad un attacco degli Asura,
i demoni. Il grande Viṣṇu sotto le fattezze di Kurma la tartaruga
accorse in aiuto degli dèi, promettendo di ripristinare il loro
potere all'unica condizione che seguissero il suo piano.
Anzitutto era necessario abbandonare
l'antica rivalità coi demoni e chiedere loro aiuto per creare una
bevanda preziosa. Vennero così raccolte erbe e piante che vennero
gettate in un mare di latte. Poi venne afferrato il grande serpente
Vasuki, arrotolato intorno a una montagna posta sopra il guscio di
Viṣṇu - Kurma e tirato con violenza di modo che la montagna, come
una zangola, ruotasse su sé stessa e potesse rimestare l'oceano di
latte e le erbe. Per la sofferenza il serpente sputò un enorme
fiotto di veleno: Viṣṇu, in una versione del mito chiede a Śiva
di bere il veleno sino all'ultima goccia prima che tocchi il suolo,
in modo da salvare il mondo.
Dopo tutto questo, il mare portò alla
luce i suoi preziosi doni. Emersero Surabhi, la vacca sacra in grado
di realizzare i desideri, Varuni la dea del vino, l'albero del
paradiso Parijata che profumò il mondo, il dio lunare Soma nel
sembiante della luna, che successivamente venne ritenuta la dispensa
divina per l'Amrita. Inoltre apparvero Lakshmi, assisa sul loto, dea
della bellezza, dell'amore e della buona sorte, futura moglie di
Viṣṇu e il divino dottore Dhanvantari che reggeva in mano
l'Amrita.
Il demone Rahu strappò di mano ad
Dhanvantari l'amrita con lo scopo di berla tutta, al fine di essere
unico per forza e potenza. Viṣṇu intervenne mentre Rahu
sorseggiava il primo sorso: decapitandolo prima che il nettare
scendesse nel suo corpo riuscì ad impedire che il demone diventasse
invulnerabile.
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