sabato 10 settembre 2022

Canguro fantasma

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Il canguro fantasma (nell'originale inglese Phantom Kangaroo) è una creatura leggendaria americana. Le apparizioni di questi ipotetici marsupiali sono state descritte in numerosi racconti ed hanno arricchito il fantastico mondo folkloristico urbano e rurale di quello che una volta era chiamato il "Selvaggio West" (o Wild West).
Queste entità, descritte il più delle volte come particolarmente ostili, sarebbero alte tra i 3,5 e i 5,5 piedi (= tra 1 e 1,67 metri), con occhi emittenti luce e con la principale caratteristica di scomparire senza lasciare la minima traccia. Quella che da alcuni viene definita un'entità biologica anomala (EBA) è stata incolpata dei numerosi attacchi ad animali domestici, come cani, gatti, conigli e uccelli.

Avvistamenti
Stando a quanto afferma lo statunitense W. Haden Blackman, un esperto di "mostri" nordamericani, i primi casi dell'apparizione del Phantom Kangaroo risalirebbe addirittura al XIX secolo, e precisamente al 12 giugno del 1899, quando venne avvistato intorno a Richmond, nel Wisconsin.
Parecchi testimoni a Pittsburgh, nel Tennessee del Sud, come il reverendo W. J. Hancock, avrebbero avvistato il canguro fantasma nel gennaio del 1934. Tali avvistamenti sarebbero coincisi con le misteriose uccisioni di cani e di parecchi polli, oltre a causare la perdita di alcune greggi di pecore.
Tra il 1957 e il 1967 il canguro fantasma sarebbe stato avvistato più volte e a più riprese presso la cittadina di Rapids nel Minnesota. Numerosi testimoni riferirono il 18 ottobre del 1974 di aver avvistato numerose volte un canguro fantasma nei pressi di Chicago nell'Illinois. In quel frangente la creatura sarebbe riuscita a scomparire e a far perdere le proprie tracce dopo aver saltato una recinzione, un attimo prima che la polizia, chiamata dai testimoni, potesse bloccarla.
Il giorno dopo sarebbe stato avvistato nel parco della quercia di Belmont, in un faccia a faccia con un ragazzo; dopo essersi scrutati per qualche interminabile attimo, il canguro si dileguò in un battibaleno. Poi il 23 ottobre veniva avvistato presso Schiller-Woods, una località vicina a Chicago, nei pressi del parco di Irving. E il 1º novembre veniva avvistato da un ufficiale della polizia di Plano, una zona ai limiti della città di Chicago. L'ufficiale dichiarava in seguito che tale entità aveva saltato il fianco di una carreggiata che risultava alto oltre 8 metri. L'entità veniva avvistata ancora la notte seguente. Sarebbe poi risultato che l'entità veniva segnalata, mezz'ora dopo l'avvistamento dell'ufficiale della polizia di Plano, a circa 50 miglia di distanza. Il 3 novembre l'entità veniva segnalata da un certo Frank Kocherver in una foresta. Il 4 novembre l'autista di un camion lo osservava insieme a un cervo. Il 6 novembre un altro autista di camion lo vedeva vicino a Lansing. Nel mese di luglio del 1975 un marsupiale veniva avvistato vicino a Decatur. La sig.ra Rosemary Hapwood, la testimone, racconterà che mentre stava viaggiando lungo la strada 128, nei pressi della cittadina di Dalton, vedeva una di queste entità lungo il lato della strada. Tre giorni dopo, parecchi testimoni rimasti nell'anonimato, segnalavano alle autorità di averne visto almeno uno. Nel 1980 un altro canguro fantasma veniva avvistato più volte nel Golden Gate Park di San Francisco.
Addirittura esisterebbe una foto, a dire il vero piuttosto sfocata, scattata il 24 aprile del 1978, che mostra una strana figura di "slumping", molto somigliante a un canguro, scattata nei pressi di Waukesha nel Wisconsin.

Possibili spiegazioni
I canguri fantasma potrebbero essere delle apparizioni di fauna selvatica australiana, animali fuggiti da qualche allevamento o da qualche zoo. In qualche caso si potrebbe trattare di trovate pubblicitarie da parte di commercianti locali che usano fotografie dall'Australia.
Un'altra possibile spiegazione, che chiama in causa la Criptozoologia, ricondurrebbe tali apparizioni ad un animale dalle insolite caratteristiche. Molti viaggiatori ed esploratori avrebbero raccontato di un animale simile ad un coniglio, ma molto più grande, lungo tra i 2 e i 3 metri, presente nelle vaste e desolate lande dell'Australia. Infatti nella tradizione orale delle popolazioni aborigene si parla spesso e volentieri di una strana entità chiamata "Kadikamara" o "Gyedarra" dall'aspetto somigliante proprio a un grosso coniglio, che però alcuni paragonerebbero ad un canguro dalla taglia più grande di quello attuale, mentre altri lo raffronterebbero ad un Diprotodon, un marsupiale dal corpo massiccio che visse in Australia fino ad almeno 10.000 anni fa. Altri ancora lo accosterebbero al Procoptodon, un super canguro alto fino a 3 metri: la sua testa, in verità, era molto simile a quella dell'odierno canguro e la bocca era caratterizzata da due grandi incisivi superiori coperti dal caratteristico labbro che hanno i conigli. Un animale del genere in definitiva darebbe l'impressione di un coniglio dalla stazza di un bue.


venerdì 9 settembre 2022

Cosa è successo di strano a Strasburgo nel 1518?

La ‘dancing plague’ (letteralmente ‘peste danzante’).



Trattasi con ogni probabilità del più grande, allucinante e disturbante episodio di isteria di massa della storia umana.



La follia partì quando una donna, in pieno giorno, cominciò a ballare, nel bel mezzo nella piazza. Ballava, ballava, ballava, fino alla sfinimento. La stranezza? Innanzitutto non c’era musica, ma soprattutto nel viso della donna si leggeva un’espressione di folle sofferenza, quasi che la sventurata fosse costretta da una qualche entità a ballare, controvoglia.


Pian piano i danzanti crebbero: da decine, passarono a centinaia, migliaia di persone che ballavano allo sfinimento con un fare a metà tra il folle ed il grottesco.

Per anni ci si interrogò sulla ragione che portò una tale mole di esseri umani a fare esattamente la stessa cosa, con le stesse modalità, senza poter controllare il movimento del proprio corpo.



L’unica fragile ipotesi che emerse fu quella di un’infezione allucinogena dovuta ai gas tossici rilasciati in zona da una particolare specie fungina. Pista poi scartata per mancanza di basi scientifiche empiriche.

Penso che questo rimanga uno degli episodi più inquietanti, inspiegabili, disturbanti della storia umana. E non di poco.


giovedì 8 settembre 2022

In quale santuario tutti i visitatori devono togliersi la maglia?

Nella città ghanese di Bolgatanga c’è il santuario di Tengzug in cui è obbligatorio togliersi la maglia.



Solo in tal caso è possibile percorrere quei luoghi sacri per i Talensi, un gruppo etnico africano.

I sacrifici animali sono una parte importante dello stile di vita della tribù, e mentre passeggiate per il villaggio noterete che le case di fango hanno santuari coperti di sangue e carcasse.


Il santuario principale è una grotta sopra un mucchio di massi.

I visitatori, sia uomini che donne, devono entrare a torso nudo. Dentro ci sono mucchi di piume, attrezzi per il sacrificio e resti assortiti di animali amati e perduti.

La vista e l’odore sono insopportabili.


mercoledì 7 settembre 2022

Il fatto che non vediamo i viaggiatori nel tempo apparire ovunque non è la prova perfetta che il viaggio nel tempo rimarrà per sempre impossibile?

Questa è effettivamente la prova più solida che nega i viaggi nel passato. Ma ci sono delle possibili soluzioni.

Multiverso: ci devono essere universi dove nessuno ha fatto viaggi nel tempo, e noi siamo in quelli.

Estinzione: Il viaggio nel passato è possibile, ma l'umanità si è estinta troppo presto per scoprirla.

Macchina del tempo: c'e chi sostiene che una macchina del tempo non possa portarti dopo la sua distruzione e non prima della sua creazione, e dato che nel 2022 non ci sono macchine del tempo nessuno potrà mai andarci.





martedì 6 settembre 2022

Quale bufala resiste da oltre un secolo?

Nel 1883 Henry Ziegland annulla il suo matrimonio il giorno prima dalle nozze.



Per la ragazza è un’onta terribile e si toglie la vita. Il fratello della giovane accusa il fidanzato come responsabile dell’insano gesto. Dopo le esequie, l’uomo aspetta Henry fuori dalla sua abitazione e gli spara, poi si suicida.

Henry non è morto: è stato colpito allo zigomo e la pallottola ha continuato il suo percorso conficcandosi in un albero della sua proprietà.

Vent’anni dopo l’uomo decide di abbattere alcuni alberi del suo giardino e uno di essi si rivela particolarmente difficile da tagliare. Sì, era proprio l’albero con il proiettile conficcato al suo interno.

Decidono di farlo esplodere e durante la deflagrazione il proiettile colpisce Ziegland, uccidendolo. La vendetta era compiuta.


È ovviamente una clamorosa bufala, eppure ancora oggi molte persone considerano attendibile questa storia. È proprio vero che le bufale, una volta arrivate ad una fonte percepita affidabile, anche falsamente, diventano immortali.


lunedì 5 settembre 2022

Caboclo d'água

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Il caboclo d'água è una creatura leggendaria del folclore brasiliano.
È descritto come un essere di forma umana, tarchiato e muscoloso, agile in acqua, dotato di un solo occhio. Vive nel Rio São Francisco ed è in grado di rovesciare le imbarcazioni. Per ingraziarselo, pescatori e barcaioli, buttano in acqua del tabacco.





domenica 4 settembre 2022

Aura

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Nel contesto della parapsicologia e della spiritualità, l'aura o alone luminoso, parola che deriva dal greco alos («corona»), denota un sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonderebbe e animerebbe tutti gli esseri viventi (persone, animali e piante) come una sorta di bozzolo o alone, capace di riflettere l'anima dell'individuo cui tale aura appartiene, e di sopravvivere al decadimento della sua vita biologica. Non esistono prove scientifiche a supporto di tali credenze, che restano al momento non dimostrabili e ritenute oggetto della pseudoscienza.


Descrizioni dell'aura

Le descrizioni a noi pervenute dell'aura provengono da popoli appartenenti anche a culture molto diverse, antiche e moderne, presso le quali sono presenti raffigurazioni dei corpi umani avvolti da ovoidi luminosi; dall'aspetto di questi ultimi sarebbe stato possibile capire persino un eventuale stato di malattia del corpo.
Si tratterebbe di un'"emanazione luminosa" che solo alcuni individui sensitivi sarebbero in grado di percepire. Charles Webster Leadbeater la descrive come «una nube a forma d'uovo di nebbia diafana». Joseph Jastrow sostiene in proposito che «tutti gli oggetti esalano dalla loro periferia una sorta di vapore o nube». Secondo il Manuale Rosacrociano, questa sorta di spirito, la cui essenza corrisponde al Mercurio degli alchimisti, ossia alla materia prima, «quando viene sottoposta a certe condizioni, si raccoglie in punti focali molto piccoli di carica elettrica», cioè negli elettroni; in tal modo avrebbe luogo la materia per come la vediamo.
La nozione dell'aura, o di un involucro energetico avvolgente il corpo umano, compare già nelle descrizioni dei Veda, nel Libro di Dzyan, o nei geroglifici egiziani. Sin dall'antichità essa rappresentava «una luminosità, o simbolica oppure reale, presente attorno al capo o al corpo di uomini illustri, come santi e capi carismatici». Anche nei dipinti di epoca cristiana, ad esempio di Tiziano o Raffaello, si nota spesso un alone luminoso intorno ai personaggi dotati di sacralità.
Nell'Europa moderna, si deve a Johann Georg Gichtel, allievo del filosofo Jakob Böhme, una descrizione dei centri energetici dell'aura, meglio noti nella scrittura sancrita indiana come chakra, illustrati nella sua Theosophia Practica del 1696. Nell'Ottocento, alcuni studi sulle emanazioni auriche dell'essere umano furono condotti dal barone austriaco Carl Von Reichenbach, teorizzatore della forza Odica, e in seguito dalla comunità teosofica fondata da Helena Petrovna Blavatsky.
Agli inizi del Novecento, Charles Webster Leadbeater intese divulgare al grande pubblico la descrizione dell'aura col suo libro L'uomo visibile e l'uomo invisibile, mentre Rudolf Steiner accoglieva l'indagine sull'aura nella sua medicina antroposofica.

Visualizzazione

Per spiegare tali visioni, tra le cause naturali proposte in ambito parapsicologico, ma scientificamente indimostrabili, potrebbe esservi un'emissione di onde elettromagnetiche d'una lunghezza d'onda troppo lunga per essere elaborate dai coni della retina ma sensibili invece ai bastoncelli, responsabili della visione laterale; questi ultimi, quando si assume una particolare posizione, ad esempio con il capo roteato e gli occhi socchiusi, sarebbero in grado di recepire tali onde; in tal modo, infatti, interverrebbe nella visione soltanto la parte periferica della retina.
Trattandosi di onde, si ritiene che queste possano essere percepibili anche da apparecchiature tecniche, in particolare mediante strumenti di tipo termografico, in grado di eseguire foto a colori delle radiazioni di calore presenti sul corpo umano, ma non percepibili ad occhio nudo a causa della loro lunghezza d'onda. In proposito, hanno raggiunto una certa notorietà le presunte fotografie dell'aura scattate con un procedimento fotografico noto come «effetto Kirlian», dal nome dei coniugi loro ideatori, da cui anche il nome di aura Kirlian. Secondo la ricerca scientifica, questo tipo di fotografia non ritrarrebbe in realtà l'aura, ma semplicemente normali effetti fisici quali l'umidità, il calore o generici fenomeni elettromagnetici tipicamente presenti in tutti i corpi, anche in quelli inanimati.
Gli stessi coniugi Kirlian tracciarono la mappa dei punti del corpo umano che secondo loro avrebbero emanato questa luce e ritennero, in un secondo tempo, di individuare corrispondenze con i punti fondamentali per l'agopuntura. Un'analoga corrispondenza è stata oggetto di studio del naturopata Peter Mandel.

Patologie dell'aura e rimedi

Poiché l'aura non è che il riflesso dei pensieri e degli atteggiamenti di una persona, essa ne riflette anche le eventuali disarmonie e comportamenti errati, che possono dare luogo a patologie tendenti a trasferirsi progressivamente dal piano più sottile, attraverso i vari corpi intermedi, fino a quello materiale. Il legame tra psiche e malattia era noto del resto già nelle epoche pre-moderne, presso le quali il medico era anche sacerdote. La disarmonia tra l'anima, intesa come la forma o il modello che la personalità è chiamata a realizzare, e la psiche, si esprime come una frattura del campo sottile che può andare da un semplice assottigliamento a una sorta di buco dell'aura, spesso di colore scuro. Attraverso i buchi dell'aura si determinano fuoriuscite di energia che vengono generalmente vissute come spossatezza e svuotamento.
Quali forme di rimedio, oltre ad una presa di coscienza delle problematiche scatenanti, tra le più antiche vi sono le terapie energetiche come l'agopuntura o la cura dei colori della medicina tradizionale cinese. A livello eterico agisce anche l'omeopatia. Rimedi che agiscono invece al livello astrale o emozionale sono i fiori di Bach, i quali, apportando una specifica energia ad alta frequenza, inondano l'aura di vibrazioni armoniche in grado di riequilibrarne le eventuali disarmonie.


 

 
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