sabato 20 agosto 2022

Chronos

Immagine correlata



Chronos (in greco antico: Χρόνος, «Tempo», in alcune fonti adattato in lingua italiana come Crono, ma da non confondere con Crono/Kronos) è una divinità propria delle teogonie orfiche avente il compito di temporalizzare gli eventi.

Fonti e mitologia
Nella teogonia di stampo orfico attribuita a Ieronimo e a Ellanico di datazione incerta, in seguito riportata nel modo più esauriente da Damascio nel VI secolo d.C., così viene presentata la genesi dell'universo:
  • all'inizio vi è l'acqua (ὕδωρ, hýdōr) e la materia (ὕλη, hýlē); da questi si condensa la terra (γῆ, ghê);
  • prima di questi non c'è nulla, osserva Damascio, forse perché il "prima" è di natura "indicibile" quindi tramandato segretamente;
  • dall'acqua e dalla terra prese origine un serpente (δράκοντα, drákonta) avente la testa di un toro e quella di un leone e in mezzo tra queste il volto di un dio, aveva anche le ali poste dietro le spalle, il suo nome era Tempo (Χρόνος, Chrónos) privo di vecchiaia (ἀγήραος, agḗraos), ma ebbe anche il nome di Eracle (Ἡρακλῆς, Heraklês);
  • a questo serpente era congiunta Ananke (Ἀνάγκη, Anánke, Necessità) incorporea, per natura identica ad Adrastea (Ἀδράστεια, Adrásteia), con le braccia aperte a contenere ("ne raggiunge i limiti", περάτων perátōn) tutto il mondo (κόσμοι, kósmoi);
  • Tempo, il serpente, è padre di Etere umido, di Chaos senza limiti e di Erebo nebbioso; in questa triade Tempo genera l'Uovo;
  • dall'Uovo nasce un essere dall'aspetto sia femminile che maschile, con le ali d'oro, le teste del toro sui fianchi, un enorme serpente sul capo somigliante a tutte le creature selvatiche, questo essere conteneva in sé tutti i semi delle creature future, il nome di questo essere nato dall'Uovo era Protogono (Πρωτογόνος, Prōtogónos), anche chiamato Zeus o Pan (Πάν).
Il cristiano Atenagora di Atene riassume in questo modo, nel II secolo d.C., questa teogonia:

«[...] Omero afferma: "L'Oceano origine degli dèi, e la madre Teti", e Orfeo, che per primo scoprì i loro nomi, narrò dettagliatamente le loro nascite, raccontò tutto quanto è stato compiuto da ognuno ed è ritenuto da loro di parlare di teologia in modo del tutto rispondente al vero; anche Omero lo segue molto da vicino, per lo più anche a proposito degli dèi, e fa derivare anch'egli la loro prima origine dell'acqua: "Oceano che per tutti è l'origine". Infatti, secondo lui, l'acqua era il principio di tutte le cose; dall'acqua, poi, si costituì il fango; da entrambi fu generato un essere vivente, un serpente con aggiunta una testa di leone, con in mezzo il volto di un dio, dal nome Eracle e Tempo. Questo Eracle generò un uovo estremamente grande che pieno della forza di chi l'aveva generato, si spezzò in due per uno sfregamento. La parte della sua sommità finì per diventare Cielo, mentre la parte racchiusa in basso diventò Terra; fuoriuscì anche un dio dal duplice corpo. Cielo, unitosi a Terra, generò come femmine Cloto, Lachesi e Atropo, come maschi i Centomani, Cotto, Gige, Briareo e i Ciclopi, Bronte, Serope e Arge; e dopo averli incatenati, lì precipitò nel Tartaro, avendo appreso che sarebbe stato privato del potere dai suoi figli. Perciò Terra adirata generò i Titani:
E la Terra signora generò come figli i Celesti
a cui danno anche il nome Titani,
in quanto punirono il Cielo stellato»
(Atenagora di Atene. Apologia per i cristiani XVIII; in Orfici. Testimonianze e frammenti nell'edizione di Otto Kern, 28 [1]; traduzione di Elena Verzura. Milano, Bompiani, 2011, p.307)


Un'ulteriore teogonia orfica emerge dai Discorsi sacri (ἱεροί λόγοι hieroí lógoi, in ventiquattro rapsodie detta anche Teogonia rapsodica), di cui diversi autori neoplatonici riportano alcuni passi attribuiti a Orfeo ma probabilmente frutto di una rielaborazione di materiale arcaico avvenuta tra il I e il II secolo d.C..
  • Tempo (Χρόνος, Chronos) genera Etere e quindi un chasma (baratro) grande che si estende qua e là;
  • poi il Tempo per mezzo di Etere forma un "Uovo d'argento";
  • dall'"Uovo d'argento" emerge Phanes (Φάνης, Phánēs), ermafrodito, dotato di quattro occhi, con ali d'oro e munito di diverse teste di animali;
  • Phanes regna con Nyx (Notte) sua paredra, madre e figlia, dal potere mantico;
  • Notte genera Gaia e Urano, trasmettendo il potere regale a quest'ultimo;
  • Gaia e Urano generano Kronos che castra il padre strappandogli il potere regale;
  • il seguito è simile alla Teogonia esiodea fino a Zeus che inghiotte Phanes divenendo il Tutto;
  • Zeus riavvia una nuova teogonia, in questo nuovo processo il re degli dèi sposa Demetra che ha una figlia, Persefone, da Persefone, Zeus ha un nuovo figlio Dioniso che sarà protagonista nella nascita del genere umano:
«Presso Orfeo sono tramandati quattro regni: primo quello di Urano, che ricevette Crono , una volta che ebbe evirato i genitali del padre; dopo Crono regnò Zeus, che scaraventò nel Tartaro il genitore; in seguito, a Zeus successe Dioniso che, dicono, i Titani gravitanti intorno a lui dilaniarono, per una macchinazione di Era, e si cibarono delle sue carni. E Zeus, colto dallo sdegno, li folgorò e, generatasi la materia dalla cenere fumante da essi prodotta nacquero gli uomini; dunque, non bisogna che facciamo morire noi stessi, non solo come sembra dire il mito, perché siamo in un carcere, il corpo (questo infatti è chiaro), e non lo avrebbe detto affinché restasse segreto, ma non bisogna far morire noi stessi, anche perché il nostro corpo è dionisiaco: infatti noi siamo parte di lui, se è vero che siamo formati dalla cenere dei Titani, che ne mangiarono le carni.»
(Olimpiodoro il Giovane. Commento al Fedone di Platone; fr. 220 Orfici. Testimonianze e frammenti nell'edizione di Otto Kern, p.509)

Oltre con Crono, un'altra divinità del Tempo con cui è talvolta confuso è Aion, sebbene quest'ultimo rappresenta il tempo eterno (e lo Zodiaco), mentre Chronos rappresenta lo scorrere del tempo e la temporizzazione degli eventi. La sua funzione ordinatoria nelle teogonie ha delle similitudini col dio Poro descritto da Alcmane. I suoi attributi nelle rappresentazioni orfiche e mitriache lo rendono difficilmente distinguibile da Phanes. Paul Masson-Oursel lo considera equiparabile al più antico dio persiano Zurvān, di cui ripende i principali attribuiti (le ali, la testa di leone e le spire di serpente).


venerdì 19 agosto 2022

Perché la necromanzia fantasy (risuscitare i morti) è sempre negativa?

Perché L'uomo ha sempre avuto paura di poter parlare con i morti, figurati farli tornare in vita. Fantasmi e zombie sono esempi di quanto la cultura horror abbia creato questo tabù.

La necromanzia non serve solo a riportare in vita i morti, ma serve per farli combattere. Questa magia se esistesse veramente sarebbe terribile dato che il cadavere di una persona ha la propria dignità e non può essere usata come arma, per questo è mal visto mangiare i cadaveri o averci rapporti sessuali anche se non puoi ferire nessuno per ovvie ragioni.



giovedì 18 agosto 2022

Aion

Immagine correlata





(GCR)
«Πολλὰ γὰρ τίκτει Μοῖρα τελεσσιδώ/ τειρ' Αἰών τε Χρόνου παῖς»
(IT)
«Molte cose compie Moira, che adempie, e Aion, il figlio Chronos»
(Euripide, Eraclidi, 899-900)
Aion (αἰών; dall'arcaico αἰϝών, aiwón), indica nella lingua greca antica la "forza vitale", la "durata", l'"eternità".
Pierre Chantraine individua il suo significato originario proprio nella nozione di "forza vitale", individuando nel tema arcaico αἰϝ- un collegamento con l'indoeuropeo ricostruito *ai-w- ad esprimere la "forza vitale".
Gilles Deleuze, analizzando la contrapposizione tra Aion e Kronos, scrive: "Secondo Aion soltanto il passato e il futuro insistono e sussistono nel tempo. Invece di un presente che riassorbe il passato e il futuro, un futuro e un passato che dividono ad ogni istante il presente, che lo suddividono all'infinito in passato e futuro, nei due sensi contemporaneamente. O meglio è l'istante senza spessore e senza estensione che suddivide ogni presente in passato e futuro, invece di presenti vasti e spessi che comprendono gli uni rispetto agli altri il futuro e il passato".
Nella tradizione cosmologica greca, era la personificazione del Tempo, insieme a quella più celebre di Chronos, venerato come "Signore della luce", rappresenta l'eternità, il tempo infinito, nonché il susseguirsi delle ere, ma anche il tempo vitale e il destino.
Iconograficamente lo troviamo raffigurato come un uomo con la testa leonina, con uno scettro, una chiave ed un fulmine tra le mani, avvolto da un serpente che intorno al suo corpo compie 7 giri e mezzo, corrispondenti alle sfere celesti, o inscritto nel cerchio dello Zodiaco.
È stato equiparato al dio del tempo persiano Zurvan.
In alcuni culti misterici veniva festeggiata ad Alessandria d'Egitto, il 6 gennaio, la sua nascita in una festa presso il santuario di Kore, alla quale era attribuita la maternità.
In tale occasione l'immagine di un bambino veniva portata in processione dal tempio al Nilo per raccogliere acqua che poi si sarebbe trasformata in vino.
Nella medicina greca antica, come è attestato in Ippocrate, αἰών ha assunto il significato di midollo spinale, considerato la sede del principio vitale che dispensa il "tempo della vita" di ciascun individuo.
Eraclito dice: "Il tempo (Eone) della vita umana è un bimbo che gioca muovendo i suoi pezzi: a un bimbo appartiene il potere sovrano".
Aion è anche il titolo di un'opera dello psicologo Carl Gustav Jung, Aion. Ricerche sul simbolismo del sé, Torino, Bollati Boringhieri, 1997 (edizione originale: Aion: Untersuchungen zur Symbolgeschichte, 1951).

mercoledì 17 agosto 2022

Beltane

Risultati immagini per beltane


Beltane o Beltaine (dal gaelico irlandese Bealtaine o dal gaelico scozzese Bealltuinn; entrambi dall'antico irlandese Beletene, "fuoco luminoso") è un'antica festa pagana gaelica che si celebra attorno al 1º maggio. "Bealtaine" è anche il nome del mese di maggio in irlandese ed è anche tradizionalmente il primo giorno di primavera in Irlanda. È il giorno situato a metà fra l'equinozio di primavera ed il solstizio estivo, astronomicamente il giorno corretto è il 5 maggio.
Fonti gaeliche del X secolo affermano che i druidi accendevano dei falò sulla cima dei colli e che vi conducevano attraverso il bestiame del villaggio per purificarlo ed in segno di buon augurio. Anche le persone attraversavano i fuochi, allo stesso scopo. L'usanza persistette attraverso i secoli e dopo la cristianizzazione (i popolani sostituirono i druidi nell'accendere i fuochi), fino agli anni cinquanta. La celebrazione sopravvive ancora oggi in alcuni luoghi, dove principalmente le persone vengono fatte passare attraverso i fuochi. Una celebrazione di Beltane si tiene ogni anno la notte del 30 aprile a Calton Hill, presso Edimburgo (Scozia), a cui partecipano circa 15.000 persone.
Beltane è una festività prettamente britannica e irlandese, non estesa a tutti i popoli celtici, dato che i Gallesi, i Bretoni ed i Galli non celebravano questa ricorrenza.

Neopaganesimo

Nel Druidismo, Beltane indica una delle otto festività legate al ciclo delle stagioni. Nella Wicca Beltane o Beltaine indica uno degli otto sabbat, celebrato il 1º maggio. Anche se la festività riprende alcuni aspetti della festa gaelica (come i falò), sembra più legata alla celebrazione germanica di Calendimaggio, sia per il significato di festa della fertilità che per i rituali (come la danza attorno a un palo ornato di fiori e stringhe, di cui ogni danzatrice e danzatore tiene un'estremità). Beltaine è celebrato con una rappresentazione rituale del rapporto fra la Dea e il Dio.

Tradizioni italiane

La tradizione endemica europea di accendere fuochi e falò in occasione di festività primaverili o legate ad equinozi e solstizi è la traccia indelebile degli antichissimi riti legati al Dio Belanu ed al Beltaine; in Italia i celtoliguri erano senz'altro tra gli adoratori del dio e celebravano questa festività. Ancora oggi esiste tra l'altro in molte culture contadine, come ad esempio in Piemonte. In alta Val Camonica (BS), la piccola comunità di Pontagna, frazione del comune di Temù, festeggia la notte tra il 15 ed il 16 di agosto (nella tradizione cristiana è la festa di Santa Giulia) con grandi fuochi accesi in alto sui monti, ben visibili da fondo valle. Anche in Valle d'Aosta si usa accendere dei falò sulle vette dei monti nella notte di San Pietro e Paolo tra il 29 ed il 30 giugno. Analogamente, anche nei paesi dell'Aquilano si usa accendere grandi fuochi la notte fra il 23 e il 24 giugno (San Giovanni), in particolare a Coppito anche la notte del 29 giugno san Pietro e Paolo. Nella Marsica ad Avezzano (AQ) la notte del 26 aprile è tradizione accendere i focaracci, fuochi devozionali in onore della Madonna di Pietraquaria, patrona della città. A Sora (FR) nella notte tra il 23 e il 24 giugno si rinnova il rito del falò di san Giovanni Battista sulle rive del fiume Liri.

martedì 16 agosto 2022

Bacio quintuplice

Risultati immagini per Bacio quintuplice


Il bacio quintuplice è una pratica della Wicca che viene attuata nel corso di molti tipi di rituali. Essa prevede cinque baci dati dal sacerdote o dalla sacerdotessa ad un altro sacerdote/sacerdotessa. Dal punto di vista mitologico il rituale richiama i cinque baci che il Dio diede alla Dea quando scese nel regno degli inferi; rappresenta quindi l'omaggio reciproco tra maschile e femminile e viene pertanto comunemente interpretato da un uomo e una donna.

Il rituale

I cinque punti hanno una valenza estremamente simbolica, perciò i cinque baci vengono sempre dati in cinque punti precisi del corpo: i piedi, le ginocchia, l'organo sessuale, il petto e le labbra. Ogni bacio a volte può venire accompagnato anche da una benedizione:
«Siano benedetti i tuoi piedi che ti hanno portato in queste vie
Siano benedette le tue ginocchia che si inginocchieranno al sacro altare
Sia benedetto il tuo organo senza il quale non esisteremmo
Sia benedetto il tuo petto formato nella bellezza/forza
Siano benedette le tue labbra che pronunceranno i sacri nomi.»

Oggi

Questa pratica è utilizzata nelle tradizioni originarie della Wicca, mentre invece viene meno utilizzata rispetto ai primi tempi nella cosiddetta Neowicca.




lunedì 15 agosto 2022

Runa delle Streghe

Risultati immagini per Runa delle Streghe


La Runa delle Streghe (Witches Rune in originale) chiamata anche Cantico delle Streghe è uno dei principali testi sacri della religione wicca. Essa è un brano poetico solitamente recitato e cantato da tutti i partecipanti ai rituali e spesso accompagnato da una Danza a spirale ed usato per innalzare dei cosiddetti coni di potere. La Runa delle Streghe fu scritta a due mani da Doreen Valiente e Gerald Gardner ed inserita nel più antico ed originario Libro delle Ombre della tradizione Gardneriana

domenica 14 agosto 2022

Quali miti mostrati nei film di fantascienza sono decisamente improbabili?

Le invasioni aliene e le battaglie interstellari



La realtà è che lo spazio è così vasto e pieno di pianeti e risorse che attaccare una civiltà è letteralmente il metodo più pericoloso, dispendioso e costoso che si possa immaginare per ottenere qualunque risorsa una civiltà aliena possa desiderare. Nella vita reale non esiste un dannato motivo per combattere.

Se riesci a trovare e raggiungere la Terra attraverso un viaggio interstellare, puoi sicuramente trovare un pianeta disabitato da colonizzare e qualsiasi deposito minerale o acqua di cui potresti aver bisogno. Tutto ciò di cui una civiltà può aver bisogno è là fuori in attesa di essere scoperto senza che sia necessario combattere nessuno per questo. L'universo ha, per tutti gli scopi pratici, una scorta illimitata di praticamente tutto.

Non ci sono scarse risorse quando puoi viaggiare ovunque nella galassia, che ha circa 400.000.000 di stelle. Nel vero universo, le battaglie interstellari sono inutili.

Una civiltà aliena dovrebbe essere inimmaginabilmente stupida per costruire una flotta di invasione e attaccarci. (Il che potrebbe spiegare il motivo per cui in Independence Day il laptop di Jeff Goldblum del 1995, con il suo disco rigido da 8 MB e nessuna funzione wifi è stato in grado di far crollare una flotta aliena.)


L'incredibile somiglianza degli alieni con la razza umana

Alieni fatti cosi:


Sono troppo simili agli umani. Le probabilità che gli alieni (ammesso che esistano) assomiglino alla nostra razza sono estremamente basse.

 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .