martedì 24 settembre 2019

Numbers station

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Con il termine di numbers station o number station si intendono stazioni radio in onde corte di origine sconosciuta. Generalmente le trasmissioni contengono una voce che legge sequenze di numeri, parole o lettere (usando talvolta un alfabeto fonetico).
Possono essere individuati tre tipi di numbers station:
  • stazioni in fonia, dove i numeri vengono pronunciati da una voce o da un sintetizzatore vocale;
  • stazioni che trasmettono in codice Morse;
  • stazioni che trasmettono apparente rumore (chiamate più spesso Noise Stations).
Le voci trasmesse sono spesso prodotte da un sintetizzatore vocale e usano un'ampia varietà di lingue, in particolare negli USA spesso sono udite in spagnolo, mentre in Europa le trasmissioni sono generalmente in inglese, tedesco o francese o ancora in lingue slave. Inoltre sono per la maggior parte femminili, più raramente maschili o infantili.
Le numbers station presentano attività variabile nel tempo (sebbene alcune seguano palinsesti regolari), e le loro operazioni sono leggermente diminuite dall'inizio degli anni novanta.

Classificazione

Alle numbers station gli appassionati hanno talvolta assegnato dei soprannomi, spesso riflettendo alcuni elementi distintivi della stazione. Per esempio, Lincolnshire Poacher, una delle più conosciute stazioni di questo tipo (ritenuta essere gestita dal SIS), riproduceva le prime due righe dell'omonimo canto popolare prima di ogni serie di numeri. Magnetic Fields riproduce musica elettronica francese di Jean Michel Jarre prima e dopo ogni set di numeri. La stazione Atencion inizia invece le sue trasmissioni con la parola spagnola atención!.
La prima classificazione sistematica è stata definita dal gruppo ENIGMA: le stazioni vengono identificate da un codice alfanumerico univoco composto da una lettera, indicante la lingua della stazione e un numero progressivo. La classificazione per lingua distingue quattro gruppi:
  • E (English) lingua inglese
  • G (German) lingua tedesca
  • S (Slavic) lingue slave
  • V altre lingue
Sono stati definiti anche il gruppo M e il gruppo X, rispettivamente per le stazioni Morse e per le stazioni che trasmettono rumore (come per la famosa stazione The Buzzer).

Possibili origini ed utilizzi

Secondo The Conet Project, le numbers station sarebbero state segnalate già dalla prima guerra mondiale. Se le segnalazioni fossero esatte, le numbers station rientrerebbero tra le prime trasmissioni radio.
Secondo questa teoria, i messaggi sarebbero cifrati con un cifrario di Vernam per evitare ogni rischio di decifrazione da parte del nemico. Le numbers station infatti avrebbero cambiato le modalità delle loro trasmissioni o effettuato operazioni fuori programma in concomitanza con grandi eventi politici, come la crisi costituzionale Russa del 1993. Ad ogni modo dal momento che, come detto sopra, la loro attività è aumentata dall'inizio degli anni novanta, non sarebbero unicamente collegate alla guerra fredda.
Sebbene nessun ente o governo abbia ammesso di utilizzare una stazione di questo tipo, un articolo del 1998 sul The Daily Telegraph citava un portavoce del Department of Trade and Industry (l'amministrazione del Regno Unito che si occupa delle regole sulle comunicazioni radio) che affermava riferendosi alle numbers station: "Queste sono ciò che supponete siano. La gente non dovrebbe essere suggestionata da esse. Non sono, dovremmo dire, di pubblico uso".
Nonostante sia dispendioso in termini di tempo e denaro localizzare la sorgente di una trasmissione radio in onde corte, alcuni elementi hanno fornito indizi sulla loro posizione, ad esempio errori di trasmissione, radiolocalizzazione e la propagazione delle onde corte.
Per esempio, si comprese che la stazione Atencion si trovasse a Cuba a causa di un presunto errore che avrebbe permesso a Radio Habana Cuba di essere trasmessa su quella frequenza. Non è chiaro se la frequenza di Radio Habana Cuba e la frequenza della stazione avessero semplicemente interferito reciprocamente o se l'operatore della stazione stesse ascoltando tale radio trasmettendola accidentalmente. Attorno al 2000 la stazione fu ufficialmente identificata come cubana dagli USA e perseguita dalla giustizia statunitense.
Inoltre, un articolo su una rivista radio pubblicato tra gli anni ottanta e novanta trattava di hobbisti che avrebbero localizzato una numbers station in Florida tramite un apparato di radiolocalizzazione portatile. Dall'esterno avrebbero individuato l'antenna della stazione all'interno di un complesso militare. Lo scopritore ipotizzò che il trasmettitore fosse collegato telefonicamente ad una sorgente di numeri pronunciati situata nella zona di Washington DC. L'autore sostenne che la commissione federale per le comunicazioni (Federal Communications Commission) non avesse esternato dichiarazioni a proposito delle pubbliche inchieste riguardo alle numbers station in territorio USA.
In alcune stazioni, possono essere uditi toni di sottofondo. Si suppone che in questi casi la voce possa essere un aiuto per sintonizzare la frequenza corretta, mentre il messaggio codificato sarebbe inviato modulando i toni, forse usando una tecnologia come la trasmissione burst.

Il caso Atención

Il caso della stazione cubana Atención è stato il primo caso di una numbers station ufficialmente e pubblicamente accusata di spionaggio. La stazione è stata il fulcro di un'inchiesta di una corte federale statunitense, seguente l'arresto della rete Wasp di spie cubane nel 1998. Secondo i procuratori, gli imputati avrebbero trascritto una trasmissione ricevuta da Atención, usando un ricevitore portatile, e di averli inseriti in un computer portatile per decifrare alcuni ordini. L'FBI ha testimoniato di aver fatto irruzione in un appartamento di spie nel 1995 e di aver copiato un software di decifratura per i codici numerici della stazione. Il programma è stato quindi usato per la decodifica di alcuni messaggi, usati in sede di giudizio.
I seguenti tre messaggi della stazione erano tra le prove usate nell'inchiesta (non è riportato se i testi originali fossero in spagnolo, anche se la locuzione Day of the Woman lo farebbe presumere):
  • Prioritize and continue to strengthen friendship with Joe and Dennis (68 caratteri).
  • Under no circumstances should [agents] German nor Castor fly with BTTR or another organization on days 24, 25, 26, and 27 (112 caratteri; BTTR è la sigla inglese per indicare il gruppo politico anti-castrista Hermanos al Rescate).
  • Congratulate all the female comrades for International Day of the Woman (71 caratteri; probabilmente un semplice augurio per la Giornata Internazionale della Donna dell'8 marzo).
Considerando una cifra per carattere ogni secondo, ognuna di queste frasi ha impiegato almeno un minuto per essere trasmessa.

Formato di trasmissione

Generalmente, le numbers station seguono uno schema di trasmissione semplice, nonostante vi siano molte differenze nei dettagli tra le stazioni. Le trasmissioni iniziano generalmente allo scoccare dell'ora o della mezz'ora.
L'inizio di una trasmissione (dal quale derivano spesso i soprannomi attribuiti alle stazioni) include un qualche tipo di identificatore riguardo alla stazione stessa e/o al designato destinatario. Questo può presentarsi sotto forma di un nome in codice di tipo fonetico o numerico (ad esempio Charlie India Oscar o 250 250 250), una frase o parola caratteristica (ad esempio Atención, 1234567890), e alcuni suoni musicali elettronici (ad esempio The Lincolnshire Poacher, Magnetic Fields). Talvolta, come nel caso delle stazioni israeliane ad alfabeto fonetico, l'introduzione può anche indicare la natura o la priorità del messaggio che segue (ad esempio Charlie India Oscar-2 indicherebbe che non seguono messaggi. Spesso l'introduzione si ripete per un determinato periodo di tempo prima che inizi il corpo del messaggio.
Solitamente è presente una dichiarazione del numero delle sequenze di cifre nel messaggio, che successivamente vengono pronunciate. Le sequenze sono solitamente di quattro o cinque cifre o lettere fonetiche e sono generalmente ripetute leggendole due volte o ripetendo interamente il messaggio. Queste comunicazioni, come già detto, si suppone siano crittografati tramite un cifrario di Vernam; pertanto il contenuto di queste sequenze sarebbe indistinguibile da un gruppo di numeri o cifre generato casualmente. Alcune stazioni inviano più di un messaggio durante una trasmissione: in questo caso, alcuni o tutti i metodi di cui sopra vengono ripetuti con contenuti differenti.
Infine, dopo la trasmissione di tutti i messaggi, la stazione chiude la trasmissione in una propria modalità; solitamente viene inviata una forma della parola fine nella lingua usata dalla stazione (ad esempio end of message, end of transmission in inglese; ende; fini; final; konec). Alcune stazioni, soprattutto quelle che si presume operino dall'ex-Unione Sovietica, terminano con una serie di zero, ad esempio 000 000; altre invece terminano con musiche o vari suoni.

Tecnologia di trasmissione

La tecnologia usata da queste stazioni per trasmettere le sequenze numeriche è stata sempre abbastanza scontata: comuni trasmettitori in onde corte con potenza da 10 a 100 kilowatt.
I trasmettitori solitamente lavorano in modulazione di ampiezza a frequenza variabile, con amplificazione push-pull in classe B.
La tecnologia di trasmissione potrebbe cambiare in futuro con l'introduzione del sistema Digital Radio Mondiale che permette di trasmettere dati sotto forma di testo in aggiunta alla trasmissione, ad una velocità più che sufficiente per le esigenze di una numbers station.

Riferimenti nella cultura di massa

Discografia e musica

Nel 1997 fu commercializzato The Conet Project: Recordings of Shortwave Numbers Stations, un set di quattro CD contenente registrazioni di numbers station, pubblicato con l'etichetta discografica Irdial-Discs.
Registrazioni di queste stazioni sono state usate da musicisti mediante campionamento audio, come le canzoni Pause degli Stereolab, Even Less dei Porcupine Tree, Even the Waves dei Chroma Key, e vari brani dei Wilco: in particolare le parole del titolo dell'album Yankee Hotel Foxtrot sono nominate alla fine di un reale messaggio di una numbers station che è stato inciso in una canzone. Il gruppo del Regno Unito 65daysofstatic ha incluso alcune registrazioni di numbers station tra cui The Lincolnshire Poacher nella canzone No Station.
La canzone Numbers dei Kraftwerk è tematicamente correlata alle numbers station. Il duo scozzese Boards of Canada è stato influenzato dal fenomeno agli albori della sua carriera, la traccia Gyroscope dell'album Geogaddi contiene una voce infantile che si presume sia stata ottenuta da una registrazione di The Conet Project.

Cinema e televisione

Nel film del 1949 Orfeo di Jean Cocteau, si sente una numbers station quando il poeta Orfeo si trova nella Rolls Royce con autista della principessa "la Morte".
Nel 1984 nel film Alba rossa una banda di guerriglieri ascolta due frasi codificate (ripetute entrambe due volte) trasmesse sopra il suono della radio mentre si stanno nascondendo. Le frasi sono "La sedia è contro il muro" e "John ha una lunga barba" (la seconda fu realmente usata come segnale in codice dalla resistenza francese durante la seconda guerra mondiale).
Nel 1991 il film Toy Soldiers mostra le forze colombiane usare una numbers station per comunicare tra la scuola e la loro base. Ci sono più scene che ritraggono la codifica e la decodifica delle informazioni trasmesse su stazioni portatili.
Cameron Crowe ha usato parti di The Conet Project in alcune scene del film Vanilla Sky del 2001 al fine, come ha affermato, di creare un senso di confusione.
Una trascrizione di numeri da una trasmissione della stazione The Lincolnshire Poacher fu stampata sul set di una serie televisiva nel Regno Unito di Mark Thomas.
I numeri 4, 8, 15, 16, 23 e 42 sono stati trasmessi allo stesso modo di una numbers station nell'isola della serie TV Lost.
La puntata 6955 kHz della serie televisiva Fringe è incentrata sulle numbers stations.
Il videogioco Call of Duty: Black Ops è incentrato proprio sulla decriptazione di un messaggio di una numbers station.
Il film del 2013 The Banshee Chapter diretto da Blair Erickson prende spunto dalle numbers station.
Il film del 2013 Codice fantasma (titolo originale The Numbers Station) con John Cusack e Malin Åkerman racconta la storia di un agente della CIA custode di una number station in Inghilterra.
Nel videogioco Everybody's Gone to the Rapture si trovano spesso delle radio che trasmettono sequenze di numeri.


lunedì 23 settembre 2019

Forza Odica

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La forza Odica (anche detta Od [od], Odyle) è il nome dato a metà del XIX secolo ad una ipotetica energia vitale o forza vitale, dal Barone Karl von Reichenbach, eclettico scienziato tedesco noto per la scoperta di molte sostanze chimiche e di nuovi processi industriali.
Reichenbach stava indagando sul modo in cui il sistema nervoso di persone affette da nevrastenia, sonnambulismo, isteria e fobie fosse influenzato da varie sostanze e dalle fasi lunari. In seguito a ciò, egli fu portato a concepire l'esistenza di una nuova forza affine all'elettricità, magnetismo e calore. Egli ritenne inizialmente che tale forza fosse irradiata da molte sostanze e, in seguito, da tutta la materia in quanto tale, e che l'influenza sul sistema nervoso delle persone è tanto maggiore quanto più queste sono sensibili. Reichenbach la chiamò "forza Odica".
Grazie alla disponibilità economica e alla influenza acquisite con le scoperte di utilità industriale, Reichenbach dedicò tutto il suo tempo ad indagare con metodo e meticolosità la nuova forza da lui ipotizzata. Dopo moltissimi esperimenti eseguiti con l'aiuto di sensitivi che fungevano da "strumenti di rilevazione", Reichenbach pubblicò nel 1840 un ponderoso volume in lingua tedesca dal titolo "Physikalisch-physiologische Untersuchungen über die Dynamide des Magnetismus", successivamente tradotto nel 1851 nell'inglese "Physico-Physiological Researches on the Dynamics of Magnetism, Electricity, Heat, Light, Crystallization, and Chemism, in their Relations to Vital Force". In questa voluminosa opera, Reichenbach rivela che la forza Odica è visibile da tutte le persone che abbiano un minimo di sensitività, a condizione di essere nella più totale oscurità e dopo almeno una o due ore di adattamento della vista al buio totale.
A tale scopo Reichenbach aveva adattato una stanza del suo castello di Reisenberg a camera oscura, schermandola totalmente dalla luce esterna, e in essa sperimentò a lungo con soggetti ritenuti sensitivi in base a determinate caratteristiche da lui notate. Nella succitata opera Rechenbach afferma che in tali condizioni la forza Odica appare ai soggetti sensibili come una tenue luminosità, un'aura che circonda gli esseri viventi, in ogni parte del corpo ma soprattutto da mani, piedi e testa. Tale luminosità promanerebbe anche dai cristalli, e specialmente dalla loro punta, dalla quale sarebbe emanato una sorta di "pennacchio" simile a quello di una fiamma. Anche i magneti secondo Reichenbach emettono allo stesso modo dai loro poli. Osservando diversi materiali e sostanze chimiche i sensitivi riferirono a Reichenbach che anche questi avevano una loro luminosità caratteristica e davano loro sensazioni peculiari e riconoscibili. Egli ci dice che la forza Odica viene liberata inoltre anche dalle reazioni chimiche di ogni genere, dalla vibrazione acustica e dall'attrito, sempre con le stesse caratteristiche.
Reichenbach riporta di aver così scoperto che la forza Odica è polare, si manifesta cioè in un modo duale, essendo visualizzata e percepita dalle persone abbastanza sensibili con due diverse modalità, le quali danno diverse sensazioni. La prima, definita Od-negativo, appare alla vista di colore blu/violetto e al contatto dà una lieve sensazione di piacevole freschezza che si diffonde nella mano e nel braccio. Essa promana dalla punta dei cristalli, dal polo nord dei magneti, dalla maggior parte delle sostanze acide, da tutti i corpi quando vengono riscaldati, dai corpi in intensa vibrazione acustica, dalla luce solare riflessa (specialmente nella componente blu-violetto), e da tutte le reazioni chimiche. La seconda, definita Od-positivo, appare alla vista di colore rosso/giallo e al contatto dà una lieve sensazione di sgradevole tepore. Questa promana invece dalla base dei cristalli, dal polo sud dei magneti, dalla maggior parte delle sostanze alcaline, dalla luce solare rifratta e da quella lunare (specie nella componente rosso-arancione-giallo), e dalla frizione dei corpi (attrito).
Reichenbach ipotizzava, nella sua opera "Physico-Physiological Researches on the Dynamics of Magnetism, Electricity, Heat, Light, Crystallization, and Chemism, in their Relations to Vital Force", che di conseguenza anche la respirazione e la digestione generassero forza Odica, in quanto reazioni chimiche. Con molte osservazioni nella camera oscura, egli ne ebbe conferma. Reichenbach era a conoscenza delle tinozze di "acqua magnetizzata" usate da Franz Anton Mesmer nelle sue "sedute terapeutiche", e da opere dello stesso (Memoires de Mesmer) aveva appreso che si trattava di tini di legno pieni d'acqua, sul cui fondo erano disposti molti strati alternati di varie sostanze putrescibili o comunque reagenti con l'acqua. Questo convinse Reichenbach che in tal modo Mesmer generava in effetti grosse quantità di forza Odica. Dunque, egli si disse, altrettanto avviene nell'intestino crasso, durante la digestione, in aggiunta alle reazioni chimiche della respirazione e di tutto il metabolismo. Così si convinse definitivamente che l'energia Odica osservata dai suoi sensitivi come promanante da tutti gli esseri viventi, detta aura, avesse proprio tale origine.
I fautori della forza Odica dicono che essa è assai simile al concetto orientale di prana e qi. Ma Von Reichenbach non collegò la forza Odica con altre teorie vitalistiche, a parte il citato mesmerismo.

La posizione del mondo scientifico

Il Barone von Reichenbach espose in dettaglio il concetto di forza Odica in un articolo molto lungo, Researches on Magnetism, Electricity, Heat and Light in their Relations to Vital Forces, che inusitatamente comparve in un numero speciale della rispettabile rivista scientifica Annalen der Chemie und Physik.
Era quello un periodo storico denso di nuove scoperte scientifiche, e Reichenbach si aspettava che il suo lavoro sulla ipotetica nuova forza Odica fosse accolto con grande interesse dal mondo scientifico. Invece, probabilmente perché la scienza aveva appena finito di demistificare il mesmerismo, il suo lavoro venne quasi totalmente ignorato, e perfino ne risentì il prestigio personale dello stesso Reichenbach, accumulato con tutte le sue precedenti scoperte chimiche e industriali.
La scienza reagì in tal modo, oltre che per le considerazioni su riportate, anche e soprattutto perché tutto il lavoro di Reichenbach sulla forza Odica non si appoggiava a dati ottenuti con strumenti di rilevazione, anche se innovativi, ma unicamente sulla testimonianza dei sensitivi, per quanto molti di essi appartenessero anche a classi sociali elevate e godessero di pubblica stima.
Ma Reichenbach non si rassegnò mai, e passò gli ultimi anni della sua vita cercando inutilmente di convincere gli scettici, anche attraverso una serie di lettere a giornali e a uomini di scienza, lettere che chiariscono ulteriormente il suo lavoro e le sue ipotesi, e che vennero poi pubblicate nel volume "The Odic Force: Letters on Od and Magnetism".
La forza Odica fu tirata in ballo per spiegare il fenomeno dell'ipnosi. Nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda fu un fiorire di indagini su questo tema, a seguito della traduzione delle "Researches" di Reichenbach, da parte di un professore di chimica dell'Università di Edimburgo. Queste successive ricerche provarono a dimostrare che molti fenomeni Odici erano della stessa natura di quelli descritti da Franz Mesmer, e perfino ancor prima da Emanuel Swedenborg.

giovedì 19 settembre 2019

Tom Delonge dei Blink-182 ha effettivamente scoperto degli UFO

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Ok, la Marina Militare USA non ha ancora detto “gli alieni esistono” come la canzone dei Blink, però ha confermato di non sapere che cosa sono quei cosi volanti.
Così cantava Tom DeLonge in "Aliens Exist" dei Blink-182, contenuta in Enema of the State, un album tanto stupido e tanto epocale che non si capisce se è stata la cultura circostante a influenzare lui o viceversa. Sono passati 20 anni da quella strofa, in cui il chitarrista della band pop punk si dava dello scemo da solo perché credeva alle teorie sugli alieni, e oggi, dopo due decenni di prese per il culo, finalmente qualcuno gli ha dato ragione.
Come riportano tutti i maggiori siti di news, la settimana scorsa la Marina Militare Americana ha confermato che quelli che compaiono in alcuni video ripresi dai loro caccia in volo sono effettivamente Unidentified Aerial Phenomena, quindi UAP, che sarebbe una sigla che usano gli ufficiali per non dire UFO ma che sostanzialmente significa la stessa cosa (Fenomeno Aereo Non Identificato o Oggetto Volante Non Identificato? Per me possiamo tranquillamente chiamarli marziani che è uguale).
I tre video sono stati girati nel 2004 e nel 2015, ma sono stati diffusi su internet tra il 2017 e il 2018 dal New York Times, che li aveva ottenuti da un'organizzazione chiamata To the Stars Academy of Arts and Science, fondata e diretta, appunto, da Tom DeLonge. Lo scopo dell'associazione è "coinvolgere la cittadinanza globale per indagare i confini più lontani della scienze e del pensiero non convenzionale", che suonerebbe come una cosa da matti se non fosse che oggi, almeno per una volta, aveva ragione.
Naturalmente il portavoce ufficiale del vice capo delle operazioni navali per la guerra informatica Joseph Gradisher, che si è occupato di parlare della faccenda con un blog molto seguito chiamato Black Vault, si guarda bene dal pronunciare la parola alieni. "Unidentified Aerial Phenomenon è un termine che usiamo da molto tempo per descrivere avvistamenti/osservazioni di velivoli/oggetti non indentificati/non autorizzati che entrano/operano nello spazio aereo di varie aree controllate dalla Marina Militare", ha detto. "Lo preferiamo al più diffuso termine UFO perché incoraggia i piloti a segnalare anomalie senza sentirsi giudicati come, beh, bizzarri".
Stando alle dichiarazioni del portavoce, le segnalazioni da parte dei piloti sono aumentate sensibilmente a partire dal 2014, secondo lui in relazione alla sempre maggiore diffusione di velivoli privi di equipaggio (tipo i droni). Quelli che si vedono nei video diffusi dall'organizzazione di DeLonge, però, non sembrano proprio droni: sono oggetti di forma allungata, senza angoli, della forma di una caramella Tic Tac, che si muovono con la stessa velocità e gli stessi cambi di direzione di un insetto, ma non sono insetti. E, in sottofondo, ci sono le voci dei piloti che si interrogano agitati: "Whoooo! Che cazzo è quella roba?". Insomma, dai, lo sappiamo cosa sono.


Illuminati

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Gli Illuminati (conosciuti anche come gli Illuminati di Baviera o più precisamente l'Ordine degli Illuminati) sono stati una società segreta nata in Baviera nel XVIII secolo.
Venne istituita a Ingolstadt (Germania) il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt (1748–1830) come alternativa alla massoneria, assumendone una struttura analoga. Sebbene sia in dubbio l'attuale esistenza di tale società, essa è spesso menzionata nell'ambito delle teorie del complotto per indicare presunti gruppi di potere e di pressione che eserciterebbero segretamente o, secondo altre versioni, aspirerebbero al dominio del mondo mediante l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale.

Storia
Predecessori e prodromi
Le origini antecedenti a Weishaupt possono essere trovate negli Alumbrados in Spagna e negli Illuminés in Francia. Questa affermazione è fatta sulla base della somiglianza nel nome o di presunti segreti occulti, ma di fatto non sussiste alcuna solida prova storica che attesti questo legame. Le pratiche mistiche di questi gruppi e il loro tentativo di unirsi a Dio tramite la meditazione, o anche con l'aiuto di pratiche sessuali, e infine l'affermazione - peraltro connaturata a ogni tipo di cammino iniziatico - che l'illuminazione poteva essere raggiunta durante la vita, li fanno certo assomigliare ai gruppi Illuminati successivi, ma le affermazioni che sostengono una connessione stretta con quelle organizzazioni successive restano a tutt'oggi indimostrate.
Vi sono anche altri antecedenti agli Illuminati di Baviera, che presentano una stessa matrice ideologica e che si possono considerare come precursori o come fonte di ispirazione per il pensiero di Weishaupt. Sicuramente certi aspetti dell'opera di Comenius, nome utilizzato da Johan Amos Komenský (1592-1670), sono strettamente legati al pensiero degli Illuminati. Comenius è noto come pedagogo, tuttavia la sua opera pedagogica è inseparabile dal resto del suo sistema, essenzialmente gnostico. Egli stesso lo riconosce quando afferma: "ciò che ho scritto in tema di gioventù, non l'ho scritto come pedagogo, ma come teologo" («Opera Didactica Omnia», IV, 27). Nella sua speculazione si ritrova la matrice mondialista, nella fattispecie l'ideale di un controllo gerarchico, unico e mondiale del sapere e dell'insegnamento.

La fondazione
Molto si sa sulle vicende della prima fase di questa associazione, grazie soprattutto alla tesi di dottorato dello storico e germanista René Le Forestier (1868-1951), che ebbe accesso a parecchi documenti andati persi durante le due guerre mondiali.
La società degli Illuminati, il cui nome completo è Illuminati di Baviera, secondo la storiografia tradizionale, sarebbe nata nel 1776 ad opera di Johann Adam Weishaupt (1748-1830), professore di giurisprudenza all'Università di Ingolstadt, assieme agli studenti Anton von Massenhausen (1758-1815) e Max Merz (1758-1807). Fondata inizialmente con il nome di "Ordine dei Perfettibili" (Bund der perfectbilisten), fu poi cambiato in "Ordine degli Illuminati" (Illuminatenorden). La società si forma come alternativa alla nascente massoneria tedesca, pur mantenendo i caratteri di segretezza e divisione gerarchica su base iniziatica. Per aumentare il prestigio dell'associazione, le si attribuisce un finto passato storico, con un tono autocelebrativo. Ciascun membro assume un nome mitico, e viene creata una prima gerarchia. All'inizio i membri sono solo studenti universitari, con l'intento dichiarato di diffondere le opere dei Lumi all'interno di uno Stato, la Baviera, che proibiva gran parte di tali scritti. Inoltre si propongono di operare un perfezionamento morale dei loro membri, e di riunire la Germania, e poi l'Europa, per ottenere il ritorno allo "stato di natura", in cui gli uomini sarebbero vissuti in pace tra loro.
Adam Weishaupt, per esempio, sosteneva che «ogni uomo capace di trovare in se stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...». Apparentemente l'insegnamento segreto panteista che veniva impartito agli adepti asseriva che «...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa». Weishaupt ancora aggiungeva che «per raggiungere la società ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l'esperienza della società autoritaria». La società divenne più organizzata con l'affiliazione nel 1780 del barone Adolf von Knigge (1752-1796), il quale, conoscendo i rituali massonici, suggerì a Weishaupt una riorganizzazione della società.

Le inchieste giudiziarie ed il declino
Il 22 giugno 1784, proprio quando la società segreta sembrava all'apice, gli Illuminati dovettero superare un periodo critico. Il principe elettore di Baviera Carl Theodor pubblicò l'interdizione assoluta d'ogni comunità, società e confraternita segreta o non approvata dallo Stato". Molti framassoni chiusero le logge ma gli Illuminati, che avevano membri alla Corte, continuarono in segreto. A complicare i piani della setta si era aggiunta anche la defezione di Knigge: Weishaupt lo condannava per la sua ossessione riguardo ai rituali occulti e Knigge accusava il leader di "tirannia" e "gesuitismo".
Knigge finì per lasciare l'ordine il 1º luglio del 1784. Nello stesso anno un professore di Monaco, Babo, scrisse ciò che conosceva degli Illuminati in un libro intitolato "Premier avis sur les francs-maçons" (1784). Nell'aprile del 1786, due ex-membri di basso livello della società, il prete Cosandey e l'abate Renner, professori di lettere a Monaco, furono chiamati a testimoniare per accertare aspetti contrari alla morale e alla religione. Allo stesso modo testimoniarono anche il consigliere aulico Utzschneider e l'accademico Grünberger.
I provvedimenti contro gli Illuminati però non furono efficaci: la setta aveva influenza anche nel Tribunale, e l'unica conseguenza fu la deposizione di Weishaupt dalla sua cattedra di professore ad Ingolstadt. Deposto dal suo ufficio, Weishaupt si era rifugiato a Ratisbona, più deciso che mai a proseguire i suoi piani. Tra i suoi seguaci c'era il prete Lanz (detto "Tamerlane"), che per curiosa fatalità morì colpito da un fulmine proprio mentre ricevette l'incarico di portare gli insegnamenti della setta in Slesia (fatto descritto nell'"Apologie des Illuminés"). L'incidente portò all'attenzione pubblica i piani della setta, i documenti segreti vennero recuperati da un ufficiale di Ratisbona e di conseguenza il principe Elettore della Baviera emise un nuovo bando a tutte le organizzazioni segrete, in particolare all'Ordine degli Illuminati e alla Loggia del Grande Oriente.
L'11 ottobre 1785, alcuni magistrati ispezionarono una casa a Landshut di proprietà di Xavier Zwack, consigliere aulico della reggenza dell'Ordine degli Illuminati e primo reclutatore di nuovi adepti della setta, nonché membro degli "Areopagiti", il consiglio superiore dell'Illuminismo. L'anno seguente venne perquisito il castello di Sanderstorf, di proprietà del barone Tommaso de Bassus "Hannibal". Queste ispezioni misero la giustizia in possesso di tutto l'archivio degli Illuminati. Il sequestro comprese anche dei biglietti, la maggior parte scritti da Massenhausen, consigliere a Monaco, in cui si trovavano delle ricette per comporre l'acqua tofana, per rendere malsana l'aria degli appartamenti, ecc., e una collezione di centotrenta sigilli di sovrani, signori, banchieri e le istruzioni per falsificare i mancanti.
Nel 1787 il principe Elettore di Baviera fece pubblicare della Corte di Monaco gli "Scritti originali dell'ordine e della setta degli Illuminati" con la seguente scritta sul frontespizio: "Coloro che avessero qualche dubbio sull'autenticità di questa collezione, non hanno che ad annunziarsi agli Archivi segreti di Monaco, dove si è dato l'ordine di mostrar loro le carte originali". Questi documenti sono stati riportati anche dall'abate francese Augustin Barruel nelle Memorie per la storia del giacobinismo (Mémoíres pour servir à l'histoire du Jacobinisme, 1796-1798). Sempre nel 1787 in Baviera venne posto l'editto definitivo con pena di morte contro gli Illuminati e il Grande Oriente. Nonostante la durezza della condanna, Weishaupt riuscì a sottrarsi alla giustizia rifugiandosi dal duca Ernst II di Sassonia-Gotha e altri membri della setta al massimo furono esiliati.
In questo periodo Weishaupt, sotto lo pseudonimo di "Spartacus", pubblicò diversi libri sulla sua organizzazione. Il traduttore Johann Joachim Christoph Bode, che già era il primo referente della setta in Turingia, diventò il coordinatore degli Illuminati, anche se Weishaupt ne rimase il vero leader. Bode aveva contatti con la loggia Les Amis réunis, la loggia dei Philalèthes a Parigi. Nel 1787 Bode e il barone von dem Bussche parteciparono al convegno massonico dei Philalèthes. Secondo alcuni Weishaupt morì il 18 novembre del 1830, all'età di 82 anni, mentre altri lo indicano vivo almeno fino al 1840.

Organizzazione
L'organizzazione della setta era simile a quella massonica, aveva struttura piramidale e diversi gradi di iniziazione a cui corrispondeva una consapevolezza progressiva dei segreti della setta e un maggiore potere. Solo gli adepti dei gradi superiori erano a conoscenza dell'ultimo scopo dell'Ordine, del vero Illuminismo; questi capi parlavano di questo scopo agli altri adepti, senza mai dire in che cosa consistesse. Un adepto poteva conoscere quelli della sua classe e quelli dei gradi inferiori; ma a meno che non avesse ricevuto dai superiori la commissione di direttore, di visitatore o di spia, tutti gli altri adepti erano per lui quello che essi chiamavano "invisibili".
Il passaggio ad un grado superiore richiedeva almeno un anno di prove da superare finché colui che seguiva l'adepto tracciava il "quibus licet", che conteneva tutte le indicazioni sufficienti per giudicare se l'adepto fosse degno o meno del passaggio di grado. Il quibus licet era suddiviso in colonne in cui erano riportati: connotati, carattere morale, religione, coscienza, studi favoriti, servigi che può rendere, amicizie, appartenenza ad altre società segrete, passioni dominanti, ricchezze e rendite, famiglia.
Le fasi di iniziazione erano suddivise in tre classi principali:
  • i gradi inferiori del "Vivaio"
    • Fase preparatoria
    • Novizio
    • Minervale
    • Illuminato Minore
  • i gradi classici tratti dalla "framassoneria simbolica" del Rito Scozzese[senza fonte]
    • Apprendista
    • Confratello
    • Maestro
    • Illuminato maggiore (novizio scozzese)
    • Illuminato direttore (cavaliere scozzese)
  • i gradi superiori dei "Misteri"
    • Presbitero, Prete o Epopte
    • Principe o Reggente
    • Mago, Filosofo o Saggio
    • Re o Docente
Uno degli aspetti più innovativi della cosiddetta "massoneria illuminata" era l'aggiunta dei tre gradi inferiori a cui poteva accedere un gran numero di adepti, che in realtà non venivano iniziati sui veri segreti della setta, ma allo stesso tempo costituivano la parte più superficiale, visibile e strumentale dell'organizzazione stessa. L'apertura della setta alla "gente comune" permise di influenzare la società in tutte le sue classi. Questa caratteristica diverrà una delle distinzioni principali tra la massoneria elitaria di tipo inglese e quella più popolare, che poi si identificò nella massoneria del Grande Oriente.

Regole
Il 16 luglio 1782, sotto la protezione e la collaborazione del principe Ferdinando duca di Brunswick "Aaron", capo "formale" della massoneria, fu convocata a Wilhelmsbad (Germania) un'assemblea generale di deputati massonici. Il leader degli Illuminati non partecipò di persona, ma inviò il suo braccio destro Knigge, illustre massone e autore del Véritable Illuminé, il codice degli Illuminati. A sua volta Knigge giudicò più conveniente tenersi in disparte e agire per mezzo del fidato barone Ditfurth detto "Minos", allora consigliere alla Camera imperiale di Wetzlar.

Appartenenze e usi
Gli Illuminati adottavano soprannomi iniziatici ispirati al neoclassicismo: Adam Weishaupt si faceva chiamare Spartacus. Anche ai luoghi vennero attribuiti dei soprannomi con lo stesso principio, per esempio: Monaco era Atene e diventò la sede principale dell'organizzazione, Ingolstadt era Eleusi, Heidelberg Utica, la Baviera Grecia, Francoforte Edessa, la Svevia Pannonia, Vienna Roma. Il nucleo iniziale degli adepti doveva essere di 12, in analogia a Cristo e ai suoi apostoli, fatto non insolito nelle società segrete di matrice anticlericale.
Tra i primi adepti della setta c'erano alcuni studenti di Weishaupt come Hertel, Massenhausen, alias Ajax, futuro consigliere a Monaco e che Weishaupt considerava come il suo Pietro, e Merz, alias Tiberius, poi segretario dell'ambasciatore dell'Impero a Copenaghen. Altri adepti di rilievo furono Adolph Franz Friedrich Ludwig von Knigge, alias Philo (1752-1796), Johann Joachim Christoph Bode, alias Aurelius (1730-1793), Franz Xaver von Zwack, alias Cato, Friedrich Nicolai, alias Lucian (1733-1811), il prof. Westenriedr, alias Pythagoras, il marchese Costanzo di Costanzo, alias Diomedes, il conte Alessandro Savioli-Corbelli (1742-1811), alias Bruto, il Barone von Schroeckenstein, alias Mohammed, il Barone von Meggenhofen, alias Sylla, il Barone F. H. von Bussche, alias Bayard, il Barone Tommaso de Bassus (1742-1815), alias Annibale e il musicista (maestro di Gaetano Donizetti) Johann Simon Mayr (1763-1845), alias Aristotele.
La maggior parte dei membri appartenevano già ad altre società segrete e ricoprivano posizioni di prestigio nel clero, nella nobiltà, nella magistratura, nell'esercito, in ambito culturale, oppure erano rinomati avvocati. Anche molti personaggi illustri si associarono all'Ordine degli Illuminati, come per esempio il principe Carlo d'Assia-Kassel, alias Aaron (1744-1836), il duca Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach (1757-1828), il duca Ernst II, sovrano di Sassonia-Gotha, alias Quintus Severus (1745-1804) Johann Wolfgang von Goethe, alias Abaris (1749-1832) e Johann Gottfried Herder, alias Damasus Pontifex (1744-1803). Fin dai primi giorni della fondazione della sua setta, e forse anche prima, Weishaupt aveva compreso il vantaggio che avrebbe ottenuto dal consenso della moltitudine dei framassoni sparsi in tutto il mondo che contava già diversi milioni di membri.
Dal 1777, Weishaupt venne ammesso a Monaco nella loggia Zur Behutsamkeit. Come Weishaupt anche gli altri membri della setta si infiltrarono velocemente nella rete di logge che alla fine del Settecento si stavano diffondendo un po' in tutta Europa e a queste diedero un forte impulso rivoluzionario. Gli adepti dei gradi intermedi (Cavalieri Scozzesi) erano preposti a deviare e istruire le altre logge. Weishaupt sapeva che i massoni avevano il loro stesso obiettivo, ma si trovavano in posizioni diametralmente opposte: "egli aveva i segreti della framassoneria, ma i framassoni non avevano i suoi" (Barruel).

Le implicazioni nella storia
Oltre agli "Illuminati di Baviera", molte società segrete di matrice occulta o legate alle tradizioni esoteriche sono state a volte associate al termine "Illuminati", sia perché ispirate a princìpi analoghi, sia per il comune riferimento alla discesa nell'individuo della "Luce", sinonimo di conoscenza (o Gnosi) e di ampliamento della visione e del quadro percettivo. Tra il Medioevo e l'età moderna si sono a vario titolo autodefiniti "illuminati" i Confratelli dello Spirito Libero, i Rosacroce, gli Alumbrados, gli Illuminés, i Martinisti, i Palladisti.
Dal XIX secolo in poi, tra i teorici del complotto, il termine "Illuminati" è stato associato generalmente a seguaci di società iniziatiche: Skull & Bones, il movimento del Round Table di Cecil Rhodes, Pilgrims Society, Fabian Society, Royal Institute of International Affairs, Council on Foreign Relations, Bohemian Club, il Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Club di Roma, la Carnegie Foundation, la Fondazione Rockefeller.
In particolare, sul New York Review of Books (1995), Jacob Heilbrunn identificò una delle fonti della presunta prosecuzione degli “Illuminati” in età moderna o contemporanea nella polemica antisemita del telepredicatore evangelista di destra Pat Robertson. Già negli anni Venti del XX secolo, Nesta H. Webster utilizzò la medesima teoria del complotto nel suo libro World Revolution: The Plot Against Civilization and Secret Societies and Subversive Movements. La teoria emerge anche nel libro del teorico conservatore statunitense Eustace Mullins Secrets of the Federal Reserve, del 1952.

Differenze con la massoneria
Secondo la deposizione giuridica del professor Renner durante il processo in Baviera:
«L'Ordine degli illuminati dev'essere ben distinto da quello dei framassoni. Ma questa differenza non è conosciuta né dai semplici framassoni, e neppure dai nuovi iniziati nel grado minervale. Gli illuminati niente più temevano che d'essere riconosciuti sotto questo nome. Essi non si coprono del velo della framassoneria se non perché si credono più sicuri sotto l'egida d'una società riguardata come insignificante.
Le logge massoniche non contengono per essi, secondo la loro espressione, che gente inetta (der tross von leuten) o il grosso dell'esercito, nel quale si trovano pochissimi uomini che devono stimarsi felici, quando dopo lunghe e dure prove, son giudicati degni d'essere segretamente ammessi nel santuario dell'ordine. Tutti gli altri framassoni, apprendisti, compagni, e anche maestri, devono contentarsi delle loro vane cerimonie, e restar sotto il giogo, sia perché i loro occhi troppo deboli non sopporterebbero la luce, sia fors'anche perché non si potrebbe far calcolo abbastanza sul loro amore per l'Ordine e sul loro secreto, due cose essenziali agli adepti. Una volta condannati a rimaner in questa oscurità, non vi è più per loro speranza di giungere ai misteri; il che i Superiori esprimono in questi termini: Ex inferno nulla est redemptio.»

Nell'arte
Letteratura
  • Jordan Maxwell nel suo libro Matrix of Power parla dell'Ordine degli Illuminati come il Nuovo ordine mondiale che si è instaurato a nostra totale insaputa.
  • L'Ordine degli Illuminati è citato nel romanzo Angeli e demoni dello scrittore statunitense Dan Brown, in cui un killer usa la scusa di appartenere agli Illuminati per uccidere quattro cardinali della Chiesa cattolica nello stesso modo in cui venivano uccisi gli Illuminati nel medioevo.
  • L'Ordine degli Illuminati compare in molti libri di David Icke e nel DVD Libertà o Fascismo dell'autore britannico.
  • L'Ordine degli Illuminati appare nella Trilogia degli Illuminati di Robert Anton Wilson e Robert Shea, una serie di romanzi fantastici-umoristici di riferimento per il movimento discordiano.
  • Adam Kadmon nel suo libro Illuminati. Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale del 2013 illustra numerose teorie legate al mondo degli Illuminati e alle loro simbologie.

Cinema e televisione
  • Il programma Adam Kadmon Rivelazioni, trasmesso su Italia 1 in prima serata, e la rubrica Le teorie di Adam Kadmon affrontano vari temi di attualità intervallandoli con l'illustrazione di teorie, alcune note altre inedite, dedicate agli Illuminati.
  • Un altro ordine di fantasia chiamato Illuminati appare nel film, ispirato al videogioco, Lara Croft: Tomb Raider.
  • Nella serie animata Gargoyles - Il risveglio degli eroi, Illuminati è un'organizzazione segreta che vede le proprie radici nel Medioevo e giunge fino all'epoca moderna in parte opponendosi ed in parte aiutando i protagonisti del cartoon.
  • Nel film Non aprite quella porta IV (1994), la famiglia del serial killer Leatherface è manipolata da un uomo che pare essere uno dei leader degli "Illuminati".
  • Nel cartone Gravity Falls è presente un demone chiamato Bill, che di fatto è un triangolo degli Illuminati, giallo, con un cilindro in testa, un papillon ed è privo di bocca, ma parla illuminandosi. Inoltre ha il potere di evocare mostri e di sparare palle di fuoco dalle mani, mutare forma e possedere corpi grazie al suddetto patto di fuoco, che consiste nel prendere corpi o possederli. Può quindi manipolare la mente.

Fumetti
  • Illuminati è anche il nome dato a una sorta di congrega massonica all'interno dell'universo immaginario della Marvel Comics. Composta da Freccia Nera, Dottor Strange, Iron Man, Mister Fantastic, Namor e Professor X, è stata fondata con l'intento di decidere occultamente, dietro le quinte, su alcune questioni di particolare importanza per la comunità supereroica e le sue relazioni con il consorzio umano.
  • Nel manga Ao no Exorcist, Lucifer (uno dei sette Ba'Al) è a capo di una società segreta denominata gli illuminati.


Musica
  • Tupac Shakur denunciò la teoria complottista riguardante gli Illuminati definendola stupida e pericolosa in quanto minava la fiducia del popolo nell'affrontare i problemi reali. Coniò per questa ragione il termine Killuminati ("Kill-Illuminati") proponendosi di combattere lo sconfortante pensiero di essere controllati e senza alcuna speranza che ormai serpeggiava tra la gente comune. Divenne un'icona dei complottisti i quali ancora oggi sostengono che sia stato ucciso dopo la pubblicazione del suo album dagli Illuminati per via delle sue scomode dichiarazioni.
  • ILLUMINATI è una canzone del 1998 della band giapponese MALICE MIZER.
  • Illuminati è una canzone del 2002 della band canadese Kataklysm, contenuta nell'album Shadows and Dust.
  • Order of the Illuminati è un album speed metal del 2003 del gruppo statunitense Agent Steel.
  • Illuminati è una canzone del deejay britannico Fatboy Slim.
  • Illuminati è una canzone del cantante reggae Babaman.
  • Nell'album No World Order del gruppo metal Gamma Ray, il gruppo cita gli Illuminati come il nuovo ordine mondiale.
  • Illuminati è una canzone del gruppo Korn nell'album The Path of Totality del 2011.
  • Illuminati è una canzone del 2015 pubblicata da Madonna nell'album Rebel Heart; è un manifesto attraverso il quale la cantante cerca di smentire le voci che la vedrebbero, insieme ad altre celebrità e personaggi politici, come membro della setta degli Illuminati.
  • Weishaupt è una canzone del rapper e produttore discografico Salmo (contenuta in "Midnite", album uscito nel 2013 per Tanta Roba)
  • Nella canzone Formation della cantante americana Beyonce vengono citati.

Nell'intrattenimento[
Videogiochi
  • Gli Illuminati appaiono come una setta ancora potente nei videogiochi Deus Ex, Deus Ex: Invisible War e Deus Ex: Human Revolution.
  • Nel videogioco Mass Effect, Illuminati è un nome con cui vengono chiamati i Prothean, una razza aliena estinta puramente fantastica a cui viene conferito il merito di aver creato, tra le altre cose, i "portali galattici" che permettono lo spostamento rapido da un sistema solare all'altro.
  • Nel videogioco MMORPG di FunCom The Secret World gli Illuminati sono una delle fazioni giocabili insieme a Templari e Dragoni.
  • Nel videogioco Call of Duty: Black Ops il protagonista della "modalità zombie", Edward Richtofen, è un Illuminato.
  • Nel videogioco Street Fighter III e nei successivi upgrade Street Fighter III 2nd Impact: Giant Attack e Street Fighter III 3rd Strike il boss finale è Gill, un personaggio misterioso, dall'aspetto di un semidio metà rosso e metà blu, dotato di poteri del ghiaccio e del fuoco, leader dell'organizzazione denominata appunto Illuminati.
  • Nel videogioco Resident Evil 4 i nemici fanno parte di un'antica setta denominata Los Illuminados ("Gli Illuminati") ed hanno come obbiettivo il dominio del mondo.
  • Nel videogioco GTA V appaiono molti cartelli/poster riferenti agli illuminati specialmente il personaggio di Lester Crest che pare aver a che fare con gli illuminati.
  • Anche nel videogioco Life Is Strange sono presenti riferimenti agli Illuminati, soprattutto nei graffiti della scuola frequentata dalla protagonista.
  • Nel videogioco post-apocalittico Enslaved: Odyssey to the West il nemico principale del gioco dimora in una piramide lucente ed il suo obiettivo è soggiogare la popolazione umana tramite controllo mentale veicolato da una simulazione virtuale prebellica.


Giochi
  • Illuminati è un gioco da tavolo della Steve Jackson Games, in cui ogni partecipante gioca il ruolo di un particolare gruppo di Illuminati con lo scopo di dominare il mondo.
  • Illuminati: New World Order è un gioco di carte collezionabili, sempre della Steve Jackson Games e derivato dal precedente Illuminati.


mercoledì 18 settembre 2019

Infestazione

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L'infestazione, o fenomeno infestatorio, è classificato dalla moderna concezione parapsicologica, assieme ai fenomeni apparizionali, come evento incanalabile tra i fenomeni PK o psicocinetici.

Origine del fenomeno
Numerose teorie si sono sviluppate al riguardo; secondo una linea nettamente spiritista, l'infestazione è data da un'anima senziente e di conseguenza interagente con l'osservatore, o da meno note entità non umane che per motivi non noti si trovino a vagare in terra strettamente legati a luoghi o dimore.
I fautori di un diverso approccio indagativo tra cui il ghost hunter Andrew Green prediligono basarsi su teorie più incentrate su un'interazione puramente energetica tra l'osservatore e la manifestazione. In questo caso non v' è spirito senziente bensì un'impregnazione ambientale psichica che si trova ad interagire, sotto determinate condizioni, con il cervello umano, provocando quelle visioni che la psichiatria definirebbe allucinazioni in quanto apparentemente sine materia . Tali percezioni non sarebbero altro che "registrazioni ambientali" venutesi a formare o in corrispondenza di una forte impronta emozionale - vedasi un evento delittuoso i cui testimoni hanno vissuto con sgomento - o in seguito a particolari evenienze ambientali come la presenza sul sito di una dimora infestata di una delle cosiddette ley lines o linee di forza telluriche, la cui influenza agirebbe sulla roccia della quale eran costruiti soprattutto i vecchi manieri, rendendoli vere e proprie spugne psichiche. L'impregnazione spiegherebbe così il motivo per cui molti fenomeni apparizionali risultano privi di interazione con l'osservatore, risultando spesso anacronistici e compiendo atti ripetitivi, proprio per la loro natura di "immagine registrata" allo stesso modo in cui si veda in loop parte di una videocassetta.
In presenza di fenomeni infestatori legati non solo ad apparizioni visive e fenomeni uditivi ( tipici i cosiddetti raps, colpi di ignota sorgente la cui origine si riconduce all'interno di pareti, pavimenti o mobili) ma in cui vi siano presenti eventi cinetici, coloro i quali non riconducono la cosa ad entità pensanti ritengono opportuno valutare l'ipotesi poltergeist, in cui un soggetto focus classicamente nell'età dalla pre- alla post-pubere genera inconsciamente fenomeni psicocinetici che di norma cessano al maturare del focus stesso.
Vi sono altresì casi riconducibili a poltergeist ma risultanti fuori dalle norme di comportamento "standard" , come quello de la "strega dei Bell" nella cittadina di Adams, Tennessee.
Ultima teoria si basa sulla mera induzione psicologica di individui facilmente suggestionabili da parte di semplici stimoli ambientali di natura esclusivamente terrena, sino a giungere a casi di isteria collettiva.
Innovativi studi sono in atto sulla ricerca di infrasuoni durante i fenomeni infestatori in quanto, da un'intuizione di Vic Tandy, essi influenzerebbero lo stato psichico umano agendo come promotori di stati emozionali alterati di stimolo estremamente ansiogeno generando altresì vere allucinazioni uditive e visive.

Indagini e metodiche di studio
L'infestazione (haunting in inglese) è oggetto di esame da parte di numerosi studiosi nel mondo che, partendo anche da basi differenti e riunendosi sovente in associazioni, cercano di mettere luce al fenomeno. In Italia sono da menzionare il CSP, Centro Studi Parapsicologici di Bologna con figure del calibro di Massimo Inardi e Piero Cassoli, il CICAP, il Laboratorio di Ricerca Biopsicocibernetica con Enrico Marabini, Daniele Gullà e Michele Dinicastro, il Gruppo di Ricerca Eventi Parafisici di Torino con Fabio Tarantino, ed il Centro di Investigazione Occulta di Pavia con Matteo Stoppini. Tali ricerche si effettuano monitorando variazioni ambientali in ambito elettromagnetico, termico, audiometrico e visivo in corrispondenza dei luoghi oggetto di studio e segnalazione onde verificare, previa documentazione sulla storia del luogo e sullo stato psicofisico dei testimoni, il riscontro di eventuali anomalie che riconducano a fenomeni catalogabili come di tipo infestatorio.


martedì 17 settembre 2019

Idrocinesi

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L'idrocinesi (dal greco ύδωρ "acqua" e κίνησις "movimento") è l'ipotetica capacità di controllare l'acqua, nelle sue diverse forme, con la sola forza della mente, senza bisogno di alcun ausilio fisico. Poiché non si è mai avuto modo di verificarla, viene fatta rientrare nell'ambito della pseudoscienza.
I possessori di questa capacità vengono definiti "idrocineti" e hanno la capacità di muovere l'acqua nei suoi tre stati: gassosa, liquida e solida. Tramite questa capacità si può muovere e creare l'acqua, plasmarla a piacimento, farne vibrare le molecole e quindi cambiare lo stato, come da liquido a solido. Si può addirittura rendere il proprio corpo d'acqua e diventare semi-invulnerabili ai danni fisici. Talvolta gli idrocineti hanno la capacità di creare ghiaccio, e sono quindi anche "criocineti", e viceversa i criocineti sono in grado di creare acqua, poiché le capacità sono collegate.


lunedì 16 settembre 2019

Esperienza extracorporea

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L'espressione esperienza extracorporea, nota anche con le sigle OBE e talvolta OOBE (dall'inglese out of body experience), sta a indicare tutte quelle esperienze, la cui interpretazione rimane controversa, nelle quali una persona percepisce di "uscire" dal proprio corpo fisico, cioè di proiettare la propria coscienza oltre i confini corporei.
Più stringatamente, sta a indicare quella sensazione che taluni provano come se stessero fluttuando all'esterno del proprio corpo e, in taluni casi, percependo la presenza del proprio corpo da un punto esterno ad esso (autoscopia).
Circa una persona su dieci ritiene di aver avuto qualche volta nella vita una di queste esperienze.

Ipotesi sulla natura delle esperienze extracorporee
Medicina e psichiatria
In medicina sono descritti alcuni disturbi della coscienza ("disturbi della coscienza dell'Io" chiamati "depersonalizzazione") che potrebbero essere alla base dell'OBE. Tali disturbi possono derivare da affaticamento o alterazioni organiche.
La sensazione di trovarsi fuori dal corpo è stata riferita durante:
  • Sonno ipnagogico o ipnopompico (le fasi che precedono immediatamente l'addormentamento o il risveglio)
  • Crisi epilettiche
  • Intossicazione da droghe
  • Fasi di psicosi acuta
Secondo l'interpretazione di alcuni, questo potrebbe indicare che ciò che si osserva durante le OBE, appare non essere altro che il frutto della propria mente e la conseguenza di una temporanea iperattività anomala di alcune regioni del cervello.

Esperienze ai confini della morte
Le esperienze extracorporee (OBE) si manifestano frequentemente nei fenomeni più complessi denominati esperienze ai confini della morte (NDE), attualmente oggetto di studio anche in ambito medico, come nei casi di Pim van Lommel e Sam Parnia.

Viaggio astrale e sogno
Un'ipotesi formulata in ambienti mistici è che alcuni sogni lucidi sarebbero presunti viaggi fuori dal corpo, mentre all'inverso talune esperienze che potrebbero sembrare viaggi astrali sarebbero invece soltanto dei sogni o rientrerebbero in quell'altra categoria di fenomeni denominata "onironautica".

Esperimenti scientifici
Uno studio condotto da Bigna Lenggenhager, della Scuola Politecnica Federale di Losanna e da Henrik Ehrsson dell'University College di Londra, primo in assoluto del suo genere, è descritto in due articoli pubblicati su Science.
Nell'esperimento eseguito i partecipanti hanno indossato speciali occhiali utilizzati in visioni tridimensionali attraverso i quali hanno visto, proiettata a una distanza di due metri, la propria immagine mentre la stessa era simultaneamente ripresa da una telecamera posta dietro di loro. Durante le proiezioni, la loro schiena veniva toccata diverse volte con un bastoncino, così che essi hanno potuto osservare ciò che accadeva "in diretta" sull'immagine virtuale. Quando poi ai partecipanti è stato chiesto in quale punto si trovassero della stanza, quasi tutti hanno indicato la posizione virtuale. Gran parte dei volontari, quindi, ha avvertito una dissociazione dal proprio corpo.
Secondo gli autori, questo studio fornisce una possibile spiegazione scientifica dell'origine del fenomeno delle esperienze fuori dal corpo, alla base del quale "potrebbe esserci una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali". Questo esperimento, ha commentato Peter Brugger, dell'University Hospital di Zurigo, dimostra che la coordinazione dei sensi e la prospettiva visuale e visione sono importanti per la sensazione di trovarsi all'interno del proprio corpo.
I ricercatori hanno quindi dedotto che la percezione che una persona ha di se stessa può essere manipolata usando una serie di stimoli multisensoriali in quanto l'unità spaziale e la coscienza del corpo dipendono dai meccanismi del cervello. Tali studi non permettono però di concludere in modo definitivo circa la natura oggettiva o allucinatoria del fenomeno dell'esperienza extracorporea, o di altri fenomeni simili, come quelli di premorte.


 
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