sabato 12 giugno 2021

Extraterrestre

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Il termine extraterrestre (detto anche alieno) indica qualsiasi oggetto di provenienza esterna al pianeta Terra. Può essere riferito a materiale come i meteoriti o a forme di vita estranee alla Terra.
L'esistenza (presente o passata) di forme di vita extraterrestre è al momento solo ipotetica, dato che non sono mai state trovate chiare prove di organismi complessi al di fuori della biosfera terrestre, ma l'enorme numero di galassie e quindi pianeti con caratteristiche molto simili al nostro rende statisticamente probabile la loro esistenza. Inoltre in questi anni si sono scoperti molti pianeti attorno a stelle della Via Lattea, di cui parte nella fascia abitabile.
Nella cultura popolare l'extraterrestre è visto soprattutto come un ipotetico essere dotato di intelligenza proveniente da un altro pianeta, ed è un personaggio descritto all'interno di innumerevoli opere di fantascienza, ma anche in resoconti di misteriosi avvistamenti - mai del tutto provati - da parte di persone di ogni nazionalità (si veda la voce UFO). I presunti avvistatori si dividono tra chi considera gli extraterrestri esseri umanoidi di indole pacifica e chi, al contrario, li descrive come creature mostruose e malvagie.

Possibili basi e origini di vita extraterrestre

Tutta la vita sulla Terra è basata su carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno, e questo fatto potrebbe essere una costante anche per quanto riguarda altri pianeti alieni. Ci sono però altri elementi chimici che potrebbero ipoteticamente costituire la base per la vita, come ad esempio il silicio. Il punto di vista secondo il quale il carbonio è necessariamente la base di tutta la vita sugli altri pianeti, in quanto le sue proprietà chimiche e termodinamiche lo rendono di gran lunga superiore a tutti gli altri elementi, è stato soprannominato sciovinismo del carbonio.
Lo studio scientifico sulla possibile base biomeccanica della vita extraterrestre è noto con il nome di esobiologia o xenobiologia. Per alcuni la vita nell'universo è nata e si è evoluta autonomamente in punti diversi, differenziandosi. Mentre per altri, sostenitori della teoria detta panspermia, la vita è stata generata da un unico tipo di spore che hanno provveduto a inseminare dallo spazio ogni pianeta. Una variante della panspermia vuole che il passaggio della vita sia dovuto non solo a schianto su un certo pianeta "vergine" di meteoriti "viventi", ma anche di interi pianeti "viventi".

Sull'esistenza di forme di vita aliene

«Osiamo sperare che verrà il giorno in cui mezzi sconosciuti alla nostra scienza attuale ci daranno testimonianze dirette circa l'esistenza di abitanti di altri mondi.»
(Camille Flammarion, La Planète Mars et ses conditions d'habitabilité, 1892)

La questione dell'esistenza di altri mondi come luoghi abitabili si è dibattuta prevalentemente solo dopo l'invenzione del telescopio e la sua diffusione a partire dal XVII secolo: l'idea generale in precedenza era infatti che le stelle e i pianeti - che apparivano come semplici punti luminosi fissati nel firmamento - non fossero veri e propri corpi fisici. Malgrado questo, già nell'Antica Grecia, nel VII secolo a.C., alcuni filosofi intuirono che nell'infinita estensione dell'universo sarebbe stato possibile imbattersi in altri mondi popolati. Diogene Laerzio riferisce ad esempio come Anassagora ritenesse la Luna abitata. Nella sua opera De Rerum Natura (circa 70 a.C.), Lucrezio speculava apertamente della possibilità di vita su altri mondi:
«Pertanto dobbiamo capire che esistono altri mondi in altre parti dell'Universo, con tipi differenti di uomini e di animali.»
Aristotele e Platone tuttavia propugnavano l'unicità metafisica del mondo (inteso come creato). Dopo che il Cristianesimo ebbe preso piede, sulla scorta di Aristotele l'idea di vita su altri mondi venne prevalentemente rigettata, in quanto era vista in contraddizione con la pretesa centralità dell'uomo nel piano della creazione divina, ma rimase comunque oggetto di dibattito nel corso del tempo. Il vescovo di Parigi Ètienne Tempier nel 1277, nell'intento di portare un po' di quiete nel mondo intellettuale assai vivace e per questo propenso a litigi e agli scontri, nell'elenco di 219 proposizioni da rigettare poneva anche quella - di tradizione aristotelica - che negava a Dio la possibilità di aver creato o di creare altri mondi diversi dal nostro (art 34).
Significativa la testimonianza di Basilio di Cesarea che riteneva gli antichi Egizi essere la progenie di una civiltà proveniente da luoghi collocabili "fuori dalle sfere abitate dagli uomini o dai demoni" alludendo inequivocabilmente a esseri non terrestri né divini, aggiungendo che quella dei faraoni fu una "stirpe non discendente da Adamo" e dotata di poteri superumani ("διὰ ὑπερανθρωπίνης δυνάμεως") grazie ai quali fu possibile edificare le piramidi.
L'ammissione, dunque, di tale possibilità appare indirettamente una condizione per poter operare nell'ambito degli istituti della cultura del tempo. Tommaso d'Aquino, in piena egemonia tolemaica, ventilò l'ipotesi di più mondi abitati e perciò bisognosi di redenzione (cfr. III libro delle Sentenze), negando invece quella di altri universi (diversi dall'unico creato da Dio). Il cardinale e teologo Nicola Cusano, nella sua opera più importante De docta ignorantia del 1440, ammetteva la possibilità che Dio potesse avere creato altri mondi con altri esseri razionali in uno spazio senza limiti. Anche questi esseri razionali, egli scriveva, sono creati ad immagine di Dio ed eredi delle promesse di Cristo.
Il filosofo e frate domenicano Giordano Bruno, condannato come eretico e messo al rogo nel 1600, certamente ammetteva questa possibilità di altri mondi. Bruno in realtà non fu condannato per tale idea (che non è annoverata tra i capi d'accusa della sentenza) che però interessò teologi e filosofi per una certa confusione o identificazione tra mondo e Dio.
La possibilità di vita extraterrestre era un luogo comune del discorso dotto nel XVII secolo, grazie soprattutto alla diffusione del telescopio di Galileo. Nel Sette-Ottocento l'idea che la Luna e gli altri pianeti del sistema solare fossero abitati si era abbastanza diffusa a livello popolare e anche nell'ambito del mondo accademico era una questione seriamente dibattuta, anche da numerosi religiosi e teologi.
Il continuo miglioramento della tecnologia dei telescopi rifrattori, inoltre, faceva presagire nuove imminenti scoperte. L'astronomo francese Camille Flammarion (1842-1925), ad esempio, rimase convinto per tutta la vita che vi fossero altri pianeti abitati, concetto che divulgò nei suoi libri. Flammarion fu anche tra i primi a proporre l'idea che gli esseri extraterrestri fossero davvero alieni, e non semplicemente variazioni delle creature terrestri.
La presunta scoperta dei canali di Marte nel 1877 da parte di Giovanni Virginio Schiaparelli condusse alcuni astronomi, come Percival Lowell, a sostenere la loro origine artificiale e quindi l'esistenza di vita senziente sul pianeta Marte. L'esistenza dei canali venne confutata da osservazioni successive, pur rimanendo viva a livello popolare. Nel 1961 l'astronomo Frank Drake propose, in modo puramente speculativo, l'equazione che prende il suo nome, come tentativo di stimare il numero di civiltà extraterrestri evolute presenti nella Via Lattea.
Dalla fine degli anni quaranta, il dibattito sull'esistenza degli extraterrestri si è ulteriormente diffuso a livello popolare con la nascita dell'ufologia: molti ufologi sostengono infatti che gli alieni visitino regolarmente il nostro pianeta, e gli UFO sarebbero i loro mezzi di trasporto. Le missioni spaziali dalla fine degli anni sessanta hanno mostrato all'opinione pubblica ciò che gli scienziati già sapevano, cioè che la superficie degli altri pianeti del sistema solare è troppo inospitale per sostenere esseri viventi complessi. Più realisticamente l'unico contatto possibile con la vita extraterrestre all'interno del sistema solare sarebbe quello con ipotetici microorganismi su altri pianeti e sulle loro lune. Questo ha spostato il dibattito verso i mondi extrasolari.
Secondo l'ipotesi degli astrobiologi dell'Università Nazionale Australiana, gli alieni non contatterebbero la vita umana perché estinti. Nella teoria pubblicata sulla rivista Astrobiology, si giustifica la mancanza di segnali da parte degli extraterrestri ritenendo che le forme di vita più primitive, una volta comparse, appaiono molto fragili e per questo il coordinatore dello studio Aditya Chopra, pensa che difficilmente queste vite riescano ad evolversi abbastanza velocemente per sopravvivere alle condizioni ambientali in rapido cambiamento.


Ricerca scientifica

Diretta

Gli scienziati sono alla ricerca di una qualche prova dell'esistenza di vita unicellulare sui pianeti del sistema solare, portando avanti gli studi sulla superficie di Marte ed esaminando le meteoriti cadute sulla Terra. È stata proposta anche una missione per Europa, una luna del pianeta Giove, che si ipotizza possa contenere delle riserve liquide sotto la sua superficie; rimane da verificare, oltre alla reale esistenza di queste riserve, se sono costituite da acqua o da componenti gassosi allo stato liquido a causa delle basse temperature (metano o ammoniaca); sono previste spedizioni di sonde nel futuro per cercare di indagare la cosa.
Nel 1996 è stata scoperta all'interno di un meteorite, ALH 84001, proveniente da Marte, la presenza di una struttura fossilizzata che potrebbe essere compatibile con i residui dovuti al metabolismo di qualcosa simile a batteri. Tuttavia la reale natura di questa struttura (residuo di batteri alieni di un lontano passato o semplice configurazione casuale all'interno del meteorite) è tutta da verificare.
Nel maggio del 2001 il geologo Bruno D'Argenio e il biologo molecolare Giuseppe Geraci, accomunati da un progetto svolto per il Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno annunciato di aver scoperto - all'interno di alcuni meteoriti - dei batteri, dalla stampa ribattezzati batteri alieni, i quali, rimasti immobili e inattivi per 2,3 miliardi di anni nelle rocce, una volta estratti si sarebbero risvegliati e riprodotti. L'annuncio ha immediatamente suscitato incertezza nel mondo scientifico in merito all'attendibilità dei risultati del progetto. Tanto vero che parte della stampa ha lealmente rilevato che "la maggioranza degli scienziati ritiene che si tratti di una contaminazione avvenuta sulla Terra. Ed è l' obiezione con cui gli esobiologi hanno accolto l'annuncio".
Nel febbraio del 2005, due scienziati della NASA avevano inizialmente riferito di aver trovato quella che essi definivano una possibile prova della presenza di vita su Marte. In particolare, i due scienziati, Carol Stoker e Larry Lemke, si erano basati sul fatto che alcuni segni spettrografici di metano nell'atmosfera marziana sono molto simili al metano prodotto da alcune forme di vita primitive sulla Terra; tuttavia i vertici della NASA smentirono la notizia, e i due scienziati in seguito ritrattarono le loro affermazioni. Nonostante questo alcuni scienziati considerano ancora plausibile l'ipotesi riportando alcune rilevazioni che potrebbero essere compatibili con un'origine biologica del metano su Marte.

Indiretta

È stato teorizzato che una società altamente tecnologica comunichi attraverso lo spazio grazie alla trasmissione di informazioni in molteplici forme. Progetti come il SETI conducono attualmente ricerche in questo senso, vagliando le informazioni che vengono ricevute dallo spazio attraverso i radiotelescopi, in cerca di onde radio anomale che possano confermare la presenza di vita intelligente. Sia il Seti che il sistema ARCADE in tempi diversi hanno registrato due diversi segnali radio, tra cui il Segnale Wow!, provenienti dallo spazio, entrambi di forma e natura tale da non potere escludere, allo stato attuale delle conoscenze, che non possano provenire da fonte artificiale.

Comunicare con gli extraterrestri

Come ci viene mostrato in opere di fantascienza quali ad esempio Contact di Carl Sagan, se anche incontrassimo una forma di vita intelligente, dovremmo tener conto di alcune difficoltà tra cui:
  • superare la notevole distanza interstellare per scambiare i messaggi (un messaggio impiegherebbe anni, se non secoli, prima di poter raggiungere anche le stelle più vicine, con i mezzi a noi noti: infatti, secondo la teoria della relatività di Einstein, nessun corpo può viaggiare alla velocità della luce, perché a quella velocità la materia viene interamente convertita in energia e lo spazio-tempo si contrae fino ad azzerarsi; e siccome potrebbe essere possibile che non esistano forme di vita intelligente nel raggio di qualche decina di anni luce dalla Terra, un contatto fisico tra due civiltà aliene, alla luce delle conoscenze attuali, appare quantomeno improbabile, se non addirittura impossibile; solo per scambiarci un semplice segnale radio, impiegheremmo millenni, con il verosimile rischio che una delle due civiltà si sia nel frattempo estinta;
  • stabilire se gli alieni siano abbastanza evoluti da poter comunicare con noi (e viceversa);
  • trovare un linguaggio comune per poterci comprendere.

Come potrebbero essere gli alieni?

L'aspetto di ipotetici alieni è stato argomento sia di riflessioni scientifiche sia di moltissima fiction. Attraverso i mezzi di comunicazione di massa, come film e spettacoli televisivi, gli extraterrestri dotati di intelligenza vengono solitamente dipinti come umanoidi, cioè di forma somigliante a quella umana (quattro arti, simmetria, stazione eretta ecc.); un esempio di questo tipo è costituito dagli esseri denominati Grigi, che costituiscono un popolare tipo di ipotetico alieno.
Tuttavia molti scienziati sostengono che ci siano pochissime possibilità che una forma di vita aliena possa somigliare minimamente a noi, considerate tutte le possibili variabili che potrebbero fare la differenza, come quelle ambientali, riferite alla particolare conformazione geologica, atmosferica e meteorologica del pianeta, quelle fisiche (prima fra tutte la forza di gravità differente da quella terrestre), quelle planetarie, ad esempio un pianeta vivibile potrebbe avere un'orbita e una geografia spaziale più complesse di quella terrestre, e quelle biologiche legate al processo evolutivo e alla selezione naturale. Tra gli Anni Sessanta e gli Anni Settanta Carl Sagan e altri calcolarono le condizioni per la formazione di vita macroscopica, basata sugli amminoacidi, relativamente all'atmosfera del pianeta Giove, in base alle osservazioni svolte di detta atmosfera.
Questo ha influenzato a sua volta la fantascienza che è arrivata a immaginare forme di vita non umanoide o persino decisamente esotiche, come nuvole di gas o forme di vita basate sulla chimica del silicio anziché del carbonio.
La fantascienza più tradizionale tende a dare per scontate alcune condizioni improbabili a ripetersi quando raffigura esseri extraterrestri senzienti: la simmetria bilaterale, la presenza di occhi, orecchie, bocca ed altri organi concentrati in una testa, le dimensioni contenute in un range umano (o comunque raramente sotto i 50 cm e sopra i 2,5 m), la presenza di 5 sensi (ed in particolare della vista), la presenza di quattro arti, la respirazione aerobica (e specificatamente in atmosfere dominate dall'ossigeno, mentre, per esempio, anche la stessa atmosfera terrestre negli ultimi 300 milioni di anni ha cambiato diverse volte la propria composizione chimica). Gli alieni più raffigurati nella fantascienza camminano, parlano, manipolano gli strumenti con delle mani, non vivono in acqua o nell'aria, guardano il mondo con gli occhi e sarebbero in grado di vedere leggere questa voce. Viceversa ipotizzando scientificamente forme di vita, anche intelligenti, aliene, è necessario abbandonare tutti i preconcetti antropocentrici ed accettare creature differenti da noi in tutti i parametri. La convergenza è molto diffusa nell'evoluzione, ma difficilmente riproporrebbe tutte queste caratteristiche in un'altra creatura.

Ufologia e incontri ravvicinati

L'ufologia è un variegato movimento d'opinione, sorto dopo la seconda guerra mondiale, i cui sostenitori professano in genere che gli oggetti volanti non identificati (UFO) siano di origine extraterrestre. È stata anche studiata una classificazione per discriminare i diversi tipi di avvistamenti di UFO, chiamata classificazione Hynek (dal nome dell'astrofisico Josef Allen Hynek). Un buon numero tra i sostenitori dell'ufologia credono che si siano verificati vari casi di contatto più o meno ravvicinato tra esseri umani ed entità extraterrestri, e addirittura casi di rapimento.
In base ai racconti di presunti testimoni di incontri ravvicinati e presunti rapiti, sostenitori dell'esistenza degli extraterrestri ne hanno descritto diversi tipi, tra cui: i Grigi provenienti da Zeta Reticuli, esseri umanoidi con la pelle generalmente di colore grigiastro, da cui il nome, ritenuti i primi responsabili dei rapimenti; i Rettiliani, esseri dalle sembianze di rettili, provenienti da Alpha Draconis, muscolosi, costituirebbero una minaccia per l'uomo in quanto avrebbero schiavizzato i Grigi; gli Insettoidi, dalle sembianze di insetti, come l'uomo falena; i Nordici, esseri dalle fattezze umane caucasiche, ma molto più alti. Basandosi su tali descrizioni, alcuni ufologi hanno elaborato classificazioni delle tipologie di extraterrestri. Una delle classificazioni più note è quella dell'ufologo Brad Steiger, che divide le presunte razze extraterrestri in quattro categorie: Alfa, che comprende i Grigi; Beta, che comprende i Nordici; Gamma, che comprende umanoidi dall'aspetto selvaggio, come Yeti e Chupacabras, creati da alieni; Delta, che comprende gli extraterrestri dall'aspetto non umano, tra cui i Rettiliani e gli Insettoidi. Il maggior numero di avvistamenti di razze aliene riguarderebbe le categorie Alfa e Beta. L'astronomo Carl Sagan, studioso di esobiologia, ha espresso scetticismo sui tipi di extraterrestri descritti dall'ufologia, che assomiglierebbero troppo agli esseri umani o ad animali terrestri come gli insetti e i rettili; secondo lo scienziato, è improbabile che la vita su altri mondi si possa sviluppare in maniera così simile a quella del nostro pianeta.

Extraterrestri nella letteratura e nei media

Le rappresentazioni di personaggi extraterrestri compaiono nella letteratura fin dall'antichità, nel racconto Una storia vera di Luciano di Samosata (120-190 d.C.), o più avanti, nel Somnium di Keplero, ne Gli stati e gli imperi della luna di Cyrano de Bergerac, nel Micromégas di Voltaire. È soprattutto a partire dal XVII secolo, con l'invenzione del telescopio, che si crea un interesse diffuso per il tema della vita negli altri mondi.
Con il romanzo del 1898 La guerra dei mondi di H.G. Wells, che rappresenta realisticamente un'invasione della Terra da parte dei marziani, l'idea di abitanti di altri mondi entra prepotentemente a far parte dell'immaginario collettivo. L'elenco dei libri di narrativa che contengono descrizioni di extraterrestri o di forme di vita aliene, da quel momento in poi, è sterminato. Le opere di questo tipo vanno dalla narrativa di anticipazione o di speculazione (Infinito di Olaf Stapledon, La nuvola nera di Fred Hoyle), al racconto filosofico (come in alcune opere di Stanislaw Lem, dove l'alieno è solitamente un enigma: ad esempio Solaris, Il pianeta del silenzio), agli horror (molti dei racconti di Lovecraft) fino alla space opera e alle fiabe per bambini.
Extraterrestri - più o meno pittoreschi - compaiono abitualmente (anche come personaggi principali) in film, serie televisive e fumetti. La prima pellicola cinematografica in cui appaiono extraterrestri (per la precisione si tratta di seleniti) è, con tutta probabilità, il Viaggio nella Luna di Georges Méliès (1902). In questo viaggio fantastico gli abitanti della Luna sono rappresentati come creature grottesche simili a folletti, senza nessuna pretesa di scientificità. Segue il meno noto film danese Himmelskibet di Holger-Madsen (1918), dove compaiono dei marziani, l'inglese The First Men in the Moon di Bruce Gordon and J.L.V. Leigh (1919; abitanti della luna) e il film sovietico Aelita diretto da Jakov Aleksandrovič Protazanov (1924; marziani).
Dagli anni cinquanta in poi la presenza di extraterrestri diventa un tema fisso per il cinema e gli show televisivi, e i film in cui compaiono extraterrestri (anche a scopo parodistico) sono ormai centinaia; così come le serie televisive. Per queste ultime, i primi titoli - in ordine cronologico - sono la serie inglese Doctor Who (dal 1963) e le serie americane Lost in Space (1965 - 1968), Star Trek (dal 1966).

venerdì 11 giugno 2021

Pirocinesi

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La pirocinesi (dal greco πυρ "fuoco" e κίνησις "movimento") è la ipotetica capacità paranormale psicocinetica di controllare il fuoco e/o incendiare un oggetto con la forza del pensiero, senza l'ausilio di alcun mezzo fisico.
Alcuni ritengono che un soggetto che possiede questo "dono" sia in grado di convogliare la propria "energia psichica" in un punto particolare, che può essere un oggetto o anche un essere vivente. L'energia così convogliata si scaricherebbe sprigionando un piccolo incendio. Altri sostengono che la pirocinesi sia la capacità di far vibrare la materia a livello submolecolare, creando un attrito considerevole tra le particelle che la compongono; questo attrito genera calore che si sprigiona, conseguentemente, in un incendio della massa coinvolta (il che spiega in modo più esatto la parola cinesi, movimento, intesa appunto come il movimento degli atomi per mezzo della mente).
La pirocinesi, a volte erroneamente confusa con il fenomeno della combustione spontanea, non è mai stata dimostrata scientificamente e pertanto è solitamente fatta rientrare, assieme alle altre facoltà paranormali, nell'area della pseudoscienza.
L'abilità pirocinetica è sovente utilizzata nella narrativa fantascientifica, come ne L'incendiaria di Stephen King, e nei fumetti, in cui si trovano molti personaggi in grado di generare il fuoco, come la Torcia Umana, e di manipolarlo, come Pyro o Akatsuki Kain (架院 暁 Kain Akatsuki), soprannominato Wild nel manga e anime Vampire Knight o di avere il completo controllo dell'elemento come Portgas D. Ace nel manga e anime ONE PIECE grazie all'abilità del frutto del diavolo Rogia (Mera Mera No Mi). Di questo potere è dotata anche la sirena Rikki nella sit-com per adolescenti H2O. Lo stesso a dirsi per Natasha, sorella di Michele Silenzi, la co-protagonista del sequel de Il ragazzo invisibile, di Gabriele Salvatores, annunciato per l'autunno del 2016. Nei videogame, una dei personaggi principali del popolare e amato Sonic The Hedgehog, Blaze, può usare la pirocinesi, in modo simile a come viene usata nella realtà.

giovedì 10 giugno 2021

Psicocinesi

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La psicocinesi, (dal greco ψυχή psyché "mente" e κίνησις kìnesis "movimento", quindi letteralmente "muovere con la mente") nota anche come telecinesi (dal greco τῆλε "lontano" e κίνησις "movimento", quindi "muovere da lontano") è quel fenomeno paranormale per cui un essere vivente sarebbe in grado di agire sull'ambiente che lo circonda, manipolando oggetti inanimati, attraverso mezzi fisici invisibili e secondo modalità che sarebbero sconosciute alla scienza. La modalità più intuitiva per definire la psicocinesi è la capacità di spostare oggetti con il pensiero.
Ad oggi nessun esperimento, svolto in condizioni rigorosamente controllate, ha mai dimostrato l'esistenza della psicocinesi.

Origine del termine

Il termine psicocinesi deriva dalle radici greche ψυχή- psico- e κίνησις -cinesi che significano, rispettivamente, anima e movimento. Ha soppiantato il vecchio termine telecinesi, ossia "movimento a distanza". Attualmente i fenomeni legati alla psicocinesi vengono identificati dai parapsicologi nella sigla Pk o, a volte, TK (in riferimento a telekinesis).
Il termine telecinesi venne coniato nel 1890 dal ricercatore britannico Frederic William Henry Myers (1843-1901), uno dei fondatori della Society for Psychical Research, in Inghilterra. Tra le altre cose coniò anche il termine telepatia.
Il termine psicocinesi venne usato per la prima volta nel 1914 dall'autore statunitense Henry Holt. Venne presto adottato dal famoso parapsicologo statunitense J. B. Rhine.

Forme di psicocinesi

Secondo i parapsicologi esisterebbero numerose forme diverse di psicocinesi (psicocinesi vera e propria, levitazione, apporto, asporto, ectoplasma, materializzazione, smaterializzazione, poltergeist, psicofonia, psicografia, teleplastia). A differenza di fenomeni quali telepatia e chiaroveggenza, rappresenta una forma di medianità fisica.
La psicocinesi fa parte della numerosa serie di manifestazioni classificate nella parapsicologia, ma si manifesta anche in altri ambiti che non sono sempre naturali. Analoga manifestazione è quella della bilocazione, cioè la contemporanea presenza in più posti nello stesso momento. Gli ambienti mistici a sfondo religioso di matrice non essenzialmente cristiana sono stati interessati da questa fenomenologia.
Esisterebbero due categorie di psicocinesi:
  • Macro-Psicocinesi: interessa fatti che possono essere verificati ad occhio nudo, come la levitazione del medium, lo spostamento di un oggetto.
  • Micro-Psicocinesi: riguarda fenomeni non direttamente osservabili, come deboli modifiche della temperatura di un corpo o di un campo magnetico, o l'intervento in fenomeni probabilistici.

Categorie di Psicocinesi

Psicocinesi è un termine usato per indicare anche vari fenomeni paranormali tra i quali:
  • Telecinesi - facoltà di muovere la materia col pensiero. Suddivisibile in:
  • Attività su macroscala (spostare, sollevare, agitare, girare, piegare, spezzare, o frantumare), tra cui:
  • Deformazione degli Oggetti (soprattutto dei metalli);
  • Levitazione - facoltà di sollevare se stessi (od altri oggetti);
  • Idrocinesi - facoltà di creare e controllare il movimento dell'acqua;
  • Geocinesi - facoltà di controllare la terra;
  • Aerocinesi - facoltà di controllare il movimento dell'aria;
  • Attività su microscala (alterare le vibrazioni atomiche e il livello energetico degli atomi e delle particelle elementari), tra cui:
  • Criocinesi - facoltà di controllare il freddo;
  • Pirocinesi - facoltà di creare e controllare il fuoco;
  • Elettrocinesi - facoltà di creare energia elettrica o di modificarla a piacimento;
  • Magnetismo - controllo sui campi magnetici;
  • Fotocinesi (detta anche Lumocinesi) - controllo sulla luce.
  • Biocinesi - manipolazione della materia organica, tra cui:
  • Floracinesi - facoltà di controllare forme di vita vegetali;
  • Atmocinesi - controllo del clima col pensiero (per esempio la Danza della pioggia degli indiani d'America).
  • Alterazione della Materia (detta anche Alchimia) - alterazione dello stato chimico-fisico della materia.
Altre facoltà correlabili alla psicocinesi sono:
  • Alterazione delle Probabilità.
  • Guarigione.
  • Teletrasporto.
  • Cronocinesi - facoltà di controllare e viaggiare nel tempo.
  • Metacreatività (detta anche Proiezione Mentale) - proiezione nella realtà di un'immagine tridimensionale presente solo nella mente di una persona, per esempio i tulpa tibetani)

Possibili interpretazioni

Esistono almeno due diverse interpretazioni di questo ipotetico fenomeno, da parte di chi crede nella sua esistenza.
  • Secondo quella spiritica, si hanno fenomeni psicocinetici quando un'entità disincarnata prende possesso di un medium, per esempio durante una seduta spiritica.
  • Secondo la parapsicologia, la psicocinesi rappresenterebbe una manifestazione delle "energie mentali" del medium senza bisogno di interventi di entità soprannaturali.
A queste due interpretazioni sarebbe legato il fenomeno dei poltergeist, che, in base alle due teorie, potrebbe essere spiegato come un fenomeno di psicocinesi spontaneo causato da una entità spirituale che agirebbe senza un tramite umano o da un soggetto inconsapevole delle proprie capacità psichiche latenti.

Persone con presunte capacità psicocinetiche

  • Daniel Dunglas Home, spiritista scozzese.
  • Uri Geller, di nazionalità israeliana, famoso per la presunta capacità di piegare un cucchiaio con la mente e di far ripartire orologi fermi.
  • Nina Kulagina, medium sovietica.
  • Raimondo di Sangro, alchimista italiano.
  • Chizuko Mifune (御船千鶴子), chiaroveggente giapponese del periodo Meiji.
  • Aleister Crowley, fondatore dell'Astrum Argentinum.
  • Gustavo Adolfo Rol, sensitivo italiano.

Curiosità

Molti personaggi in vari media usano la telecinesi, tra cui; un personaggio principale della serie Sonic, Silver, uno dei pochi personaggi che usa solo telecinesi e a livelli normali, in modo simile alla realtà.




martedì 8 giugno 2021

Trance

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La trance è uno stato psicofisiologico caratterizzato da fenomeni quali insensibilità agli stimoli esterni, perdita o attenuazione della coscienza, dissociazione psichica, che può essere indotto mediante ipnosi o autoipnosi. Alcune persone – sensitivi, sciamani, medium ecc. – riuscirebbero ad ottenerlo spontaneamente.
Nella sua accezione moderna, trance proviene da un primo significato di "condizione confusa, semicosciente o insensibile, o stato di paura" dal francese antico "transe" ("paura del male"), a sua volta proveniente dal latino transīre ("attraversare", "passare").
Nel linguaggio sportivo è d'uso comune la locuzione "trance agonistica", per indicare un momento nel quale tipicamente un atleta sente in misura minore la fatica e produce una prestazione al di sopra dei suoi livelli abituali.

Caratteristiche

Si usa definire "trance" in senso figurato anche lo stato di esaltazione o estasi causato da stimoli esterni quali la musica e la danza; tali stimoli, tuttavia – da soli o associati ad altri – possono produrre la trance vera e propria e tutti i fenomeni pertinenti a tale stato. In diagnosi medica viene chiamato trance alcoolica, lo stato di dissociazione mentale causato da abuso di alcolici o di farmaci diversi.
Distinguiamo nei fenomeni della trance i sintomi e i comportamenti. I principali sintomi della trance sono: tremito incontrollato, brividi, emotività incongrua, svenimento, disturbi dell'equilibrio, sonnolenza e letargia e ipersonnia, convulsioni, incontinenza, paralisi di uno o più arti, disturbi della sensibilità al calore o al dolore, agitazione motoria, ipercinesia, tic, respiro affannoso, fissità oculare.
Tra i comportamenti caratteristici si osserva l'emergenza di fenomeni psichici quali: agiti consapevolmente o inconsapevolmente dipendenti dalla volontà inconscia, eventuale perdita della memoria di circostanza, allucinazioni positive e negative, analgesia e controllo della circolazione (vasocostrizione e vasodilatazione). Allo stato di trance vengono anche tradizionalmente associati fenomeni parapsicologici o mistici legati al sistema culturale del soggetto in alterazione di coscienza, alcuni esempi sono la xenoglossia, la comunicazione con entità divine o con gli antenati.
La ricerca individuale della trance può essere guidata dal desiderio di superamento di sé stessi, di una intensificazione di doti mentali e fisiche o dalla ricerca dell'estasi mistica. Nei primi tempi dell'era cristiana, un individuo in trance era detto «energumeno», poiché si riteneva fosse mosso da energie sovrannaturali, attribuite a seconda dei casi a divinità, spiriti o demoni. Nello stesso modo, in Francia nel XVII secolo venivano indicati i posseduti.
Sinteticamente, nella trance si riconoscono:
  • alterazioni dello stato e del comportamento normali per l'individuo,
  • alterazione delle abituali relazioni e delle percezioni della realtà,
  • facoltà e doti realmente o immaginariamente modificate;
  • agito incongruo,
  • amnesia o ipermnesia.

Trance e medianità

La trance viene considerata anche una tecnica utilizzata da alcuni medium per attivare le proprie facoltà medianiche, facilitando così il contatto con le cosiddette, nel gergo dello spiritismo, "entità" dell'Aldilà.

lunedì 7 giugno 2021

Oltretomba

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Nello studio comparato di mitologie e religioni, oltretomba è un termine generico, equivalente ad aldilà, per indicare un luogo o una condizione di continuazione dell'esistenza (spesso solo in forma immateriale come anima o spirito) dopo la morte fisica.
Il concetto di oltretomba, nelle culture in cui essa è rinvenibile, si affianca alla cosmologia o più precisamente allo sforzo ordinatore in cui le diverse culture si sono impegnate.
In questo modo, viene assegnato un luogo nel cosmo ai morti e perciò distinto dal regno dei viventi. Si può dire però che il concetto dell'Oltretomba non mira a definire l'aldilà (e la condizione dei morti), ma l'aldiquà (e la condizione dei viventi).
L'oltretomba non costituisce una nozione valida di per sé, ma è un valore che si formula mettendo in relazione la realtà vissuta e valutata sulla Terra, ed è ciò che permette il passaggio dal livello cosmologico (ordinatore in senso spaziale) a quello escatologico (ordinatore in senso etico). Rispetto alla vita, l'oltretomba può essere percepita come una minaccia.
Il concetto di oltretomba acquista una rilevante importanza sia nello sviluppo di diversi sistemi metafisici come teismo, panteismo, deismo, che nella loro critica come quella esercitata da ateismo o agnosticismo.
L'oltretomba può essere intesa di due tipi:
  • L'oltretomba negativo, ovvero un inferno da cui può derivare solo il male.
  • L'oltretomba positivo che rappresenta una fonte di potere straordinario che è proprio di una collocazione diversa da quella umana. Di conseguenza l'oltretomba positivo rappresenta il paradiso, luogo di benessere da cui può derivare solo il bene.
Questa classificazione è valida solo al fine orientativo per poter affrontare meglio le formulazioni delle diverse culture.
Le credenze relative al mondo ultraterreno sono molto varie tra le popolazioni di interesse etnologico in cui l'oltretomba si presenta come un passaggio dalla vita terrena al regno dei morti.
In genere il mondo ultraterreno ha posizioni ben precise come per esempio sotto terra, in un'isola, oltre le stelle ecc., strettamente collegate con le conoscenze geografiche e cosmologiche del popolo.
Quasi ovunque si ritiene che i due mondi siano strettamente interdipendenti: i vivi hanno bisogno dei morti e a loro si rivolgono per ottenere fortuna, abbondanza e fecondità; e anche i morti necessitano dell'aiuto dei viventi, in primo luogo perché vengano celebrati i riti funebri, poiché si crede che le anime delle persone non sepolte siano infelici, vaghino senza meta e in molti casi (Africa, sulka della Nuova Britannia ecc.) si ritiene che gli insepolti non riescano ad accedere all'oltretomba.

Oltretomba nella mitologia e nella religione

  • Culti aborigeni australiani
    1. Beralku
  • Mitologia accadica
    1. Arallu o Kur
  • Mitologia azteca
    1. Mictlan
  • Mitologia babilonese
    1. Kurnugia
  • Buddhismo
    1. Naraka (o Neraka)
    2. Nirvana
  • Mitologia celtica
    1. Annwn
    2. Mag Mell
    3. Tír na Nóg
  • Mitologia cinese
    1. Feng Du
  • Cristianesimo
    1. Paradiso
    2. Inferno
    3. Limbo
    4. Purgatorio
  • Mitologia egizia
    1. Aaru
    2. Duat
    3. Neter-khertet
  • Culti delle Isole Fiji
    1. Nabangatai
  • Culti Tagalog
    1. Kasanaan
  • Mitologia finlandese
    1. Tuonela
  • Mitologia greca
    1. Campi Elisi
    2. Ade
    3. Tartaro
  • Induismo
    1. Amaravati
    2. Svarga
    3. Naraka
    4. Nirvana
  • Religione inca
    1. Uca Pacha
  • Mitologia inuit
    1. Adlivun
  • Islam
    1. Jahannam
    2. Narr
    3. Janna
  • Mitologia indonesiana
    1. Patal
  • Mitologia giapponese
    1. Yomi
  • Mitologia lettone
    1. Aizsaule
  • Mitologia maya
    1. Metnal
  • Culti melanesiani
    1. Tuma
  • Mitologia norrena
    1. Helheim
    2. Niflheimr
    3. Valhalla
  • Culti Oromo
    1. Ekera
  • Culti polinesiani
    1. Avaiki
    2. Bulotu
    3. Bulu
    4. Burotu
    5. Iva
    6. Lua-o-Milu
    7. Murimuria
    8. Nabangatai
    9. Nga-Atua
    10. Pulotu
    11. Rangi Tuarea
    12. Te Toi-o-nga-Ranga
    13. Uranga-o-Te-Ra
  • Culti Pueblo
    1. Shipap
  • Mitologia Romana
    1. Ade
    2. Cuma
  • Mitologia slava
    1. Peklo
  • Mitologia sumera
    1. Kur
  • Vodun
    1. Guinee
  • Culti Wagawaga
    1. Hiyoyoa



Sovrani e guardiani dell'oltretomba

Questo elenco comprende anche le creature poste a guardia o a comando dell'oltretomba.
  • Mitologia aborigena
    1. Baiame (Kamilaroi)
    2. Eingana
  • Mitologia accadica
    1. Allu
    2. Ereshkigal
    3. Etemmu
    4. Namtar
    5. Nergal
  • Mitologia albanese
    1. E bukura e dheut
  • Mitologia armena
    1. Spandaramat
  • Mitologia azteca
    1. Mictlantecuhtli
    2. Mictecacihuatl
    3. Xolotl
  • Mitologia babilonese
    1. Erra
    2. Ereshkigal
    3. Belet Seri
  • Mitologia balinese
    1. Batara Kala
    2. Setesuyara
  • Mitologia bon
    1. gNyan
  • Buddhismo
    1. Emma-O
    2. Yama
  • Mitologia cananea
    1. Mot
  • Mitologia celtica
    1. Arawn
    2. Bean Sidhe
    3. Cernunno
    4. Cwn Annwn
    5. Gwyn ap Nudd
    6. Latiaran
    7. Manannan mac Lir
    8. Midir
    9. Morrigan
    10. Niamh
    11. Pwyll
    12. Sluagh
    13. Tethra
  • Mitologia cinese
    1. Gŭi
    2. Yanluo
  • Cristianesimo
    1. Caronte
    2. Minosse
    3. Satana
    4. San Michele Arcangelo
  • Mitologia egizia
    1. Ammit
    2. Andjety
    3. Anubi
    4. Apep
    5. Iside
    6. Mehen
    7. Mehetueret
    8. Mertseger
    9. Naunet
    10. Nehebkau
    11. Nephthys
    12. Nuit
    13. Osiride
    14. Seker
    15. Thot
  • Mitologia elamita
    1. Jabru
  • Mitologia etrusca
    1. Charun
    2. Culsu
    3. Februus
    4. Mania
    5. Mantus
    6. Tuchulcha
    7. Vanth
  • Mitologia fenicia
    1. Mot
  • Mitologia filippina
    1. Bakonawa
  • Mitologia finlandese
    1. Kalma
    2. Kiu-Tytto
    3. Kivutar
    4. Lovitar
    5. Surma
    6. Tuonen akka
    7. Tuonetar
    8. Tuoni
    9. Vammatar
  • Mitologia frigia
    1. Men
  • Mitologia greca
    1. Ade
    2. Cerbero
    3. Caronte
    4. Minosse
    5. Persefone
    6. Thanatos
  • Mitologia haida
    1. Ta'xet
    2. Tia
  • Induismo
    1. Bali
    2. Chitragupta
    3. Dhumorna
    4. Durgha
    5. Naga
    6. Rudra
    7. Soma
    8. Varuna
    9. Vivasvat
    10. Yama
  • Mitologia Ibo
    1. Ala
  • mitologia inca
    1. Supay
    2. Vichama
  • Mitologia indonesiana
    1. Dewi Shri
    2. Ndara
  • Mitologia Inuit
    1. Pana
  • Islam/Mitologia araba
    1. Hafaza
    2. Huri
    3. Ifrit
    4. Jinn
    5. Mala'ikah
    6. Munkar e Nakir
    7. Peri
  • Mitologia giapponese
    1. Hisa-Me
    2. Hotoke
    3. Ika-Zuchi-no-Kami
    4. Jikininki
    5. Shiko-Me
    6. Shiti Dama
    7. Shi-Ryo
  • Mitologia cassita
    1. Dur
  • Mitologia Khmer
    1. Preas Eyssaur
  • Mitologia lettone
    1. Veli
    2. Velu mate
    3. Zemes mate
  • Mitologia Lunda
    1. Kalunga
  • Mitologia maya
    1. Ah Puch
    2. Carakan
    3. Chamer
    4. Cizin
    5. Hun Came
    6. Vucub Came
  • Mitologia Narragansett
    1. Chepi
  • Mitologia Navajo
    1. Estanatelhi
  • Mitologia Niquiran
    1. Mictantecot
  • Mitologia norrena
    1. Garm
    2. Hella
    3. Rán
  • Mitologia Orokolo
    1. Kiavari
  • Mitologia persiana
    1. Dahaka
    2. Peri
  • Mitologia polinesiana
    1. Auraka
    2. Degei
    3. Hikuleo
    4. Hina
    5. Hine-nui-te-Po
    6. Kanaloa
    7. Kiho
    8. Limu
    9. Makea Tutara
    10. Mahiuki
    11. Mahu-ike
    12. Marama
    13. Mauri
    14. Merau
    15. Milu
    16. Miru
    17. Ratu-mai-mbula
    18. Rimu
    19. Rohi
    20. Samulayo
    21. Tangaroa
    22. Whiro
  • Mitologia prussiana
    1. Picullus
  • Mitologia Pueblo
    1. Iyatiku
  • Mitologia romana
    1. Cerbero
    2. Tacita
    3. Egeste
    4. Fame
    5. Inferii Dii
    6. Larenta
    7. Latona
    8. Libitina
    9. Morte
    10. Plutone
    11. Proserpina
    12. Sibilla cumana
    13. Viduus
  • Mitologia russa
    1. Koshchei
  • Mitologia Saami
    1. Yambe-akka
  • Mitologia Salish
    1. Amotken
  • Mitologia siberiana
    1. Chebeldei
    2. Kul
  • Mitologia slava
    1. Crnobog
    2. Pya
    3. Flins
    4. Marzana
    5. Nyia
  • Mitologia sumera
    1. Endukugga
    2. Enmesarra
    3. Ereshkigal
    4. Gidim
    5. Namtar
    6. Nergal
    7. Nindukugga
    8. Ninlil
  • Mitologia Tamil
    1. Cur
  • Vodun
    1. Baron Cimetière
    2. Baron La Croix
    3. Baron Samedi
    4. Ghede
    5. Maman Brigitte
    6. Marassa Jumeaux
  • Mitologia Wagawaga
    1. Tumudurere
  • Mitologia Yoruba
    1. Oyá
  • Mitologia Yurak
    1. Nga
  • Mitologia zingara
    1. Mulo
  • Mitologia Zuni
    1. Uhepono



 
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