La trance è uno stato
psicofisiologico caratterizzato da fenomeni quali insensibilità agli
stimoli esterni, perdita o attenuazione della coscienza,
dissociazione psichica, che può essere indotto mediante ipnosi o
autoipnosi. Alcune persone – sensitivi, sciamani, medium ecc. –
riuscirebbero ad ottenerlo spontaneamente.
Nella sua accezione moderna, trance
proviene da un primo significato di "condizione confusa,
semicosciente o insensibile, o stato di paura" dal francese
antico "transe" ("paura del male"), a sua volta
proveniente dal latino transīre ("attraversare",
"passare").
Nel linguaggio sportivo è d'uso comune
la locuzione "trance agonistica", per indicare un momento
nel quale tipicamente un atleta sente in misura minore la fatica e
produce una prestazione al di sopra dei suoi livelli abituali.
Caratteristiche
Si usa definire "trance" in
senso figurato anche lo stato di esaltazione o estasi causato da
stimoli esterni quali la musica e la danza; tali stimoli, tuttavia –
da soli o associati ad altri – possono produrre la trance vera e
propria e tutti i fenomeni pertinenti a tale stato. In diagnosi
medica viene chiamato trance alcoolica, lo stato di dissociazione
mentale causato da abuso di alcolici o di farmaci diversi.
Distinguiamo nei fenomeni della trance
i sintomi e i comportamenti. I principali sintomi della trance sono:
tremito incontrollato, brividi, emotività incongrua, svenimento,
disturbi dell'equilibrio, sonnolenza e letargia e ipersonnia,
convulsioni, incontinenza, paralisi di uno o più arti, disturbi
della sensibilità al calore o al dolore, agitazione motoria,
ipercinesia, tic, respiro affannoso, fissità oculare.
Tra i comportamenti caratteristici si osserva l'emergenza di fenomeni psichici quali: agiti consapevolmente o inconsapevolmente dipendenti dalla volontà inconscia, eventuale perdita della memoria di circostanza, allucinazioni positive e negative, analgesia e controllo della circolazione (vasocostrizione e vasodilatazione). Allo stato di trance vengono anche tradizionalmente associati fenomeni parapsicologici o mistici legati al sistema culturale del soggetto in alterazione di coscienza, alcuni esempi sono la xenoglossia, la comunicazione con entità divine o con gli antenati.
Tra i comportamenti caratteristici si osserva l'emergenza di fenomeni psichici quali: agiti consapevolmente o inconsapevolmente dipendenti dalla volontà inconscia, eventuale perdita della memoria di circostanza, allucinazioni positive e negative, analgesia e controllo della circolazione (vasocostrizione e vasodilatazione). Allo stato di trance vengono anche tradizionalmente associati fenomeni parapsicologici o mistici legati al sistema culturale del soggetto in alterazione di coscienza, alcuni esempi sono la xenoglossia, la comunicazione con entità divine o con gli antenati.
La ricerca individuale della trance può
essere guidata dal desiderio di superamento di sé stessi, di una
intensificazione di doti mentali e fisiche o dalla ricerca
dell'estasi mistica. Nei primi tempi dell'era cristiana, un individuo
in trance era detto «energumeno», poiché si riteneva fosse mosso
da energie sovrannaturali, attribuite a seconda dei casi a divinità,
spiriti o demoni. Nello stesso modo, in Francia nel XVII secolo
venivano indicati i posseduti.
Sinteticamente, nella trance si
riconoscono:
- alterazioni dello stato e del comportamento normali per l'individuo,
- alterazione delle abituali relazioni e delle percezioni della realtà,
- facoltà e doti realmente o immaginariamente modificate;
- agito incongruo,
- amnesia o ipermnesia.
Trance e medianità
La trance viene considerata anche una
tecnica utilizzata da alcuni medium per attivare le proprie facoltà
medianiche, facilitando così il contatto con le cosiddette, nel
gergo dello spiritismo, "entità" dell'Aldilà.
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