sabato 19 febbraio 2022

Paranormale

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Il termine paranormale si applica a quei fenomeni (detti anche anomali) che risultano contrari alle leggi della fisica e agli assunti scientifici e che, se misurati secondo il metodo scientifico, sono risultati inesistenti o, nel caso di fenomeno esistente, comunque spiegabili sulla base delle conoscenze attuali.
Secondo i parapsicologi, invece, esisterebbero fenomeni non spiegabili in base alle leggi scientifiche attuali e la maggioranza dei parapsicologi si aspetta che future ricerche spieghino queste anomalie anche se ritengono che non saranno spiegabili fino a che non verrà operata una rivoluzione nella scienza attuale. La definizione di fenomeno anomalo è data dagli stessi parapsicologi poiché si tratterebbe di fenomeni difficilmente spiegabili sulla base dei modelli scientifici attuali.
La scienza non riconosce l'esistenza del paranormale, i cui fenomeni sono, ad oggi, non provati. Le associazioni che conducono ricerche e operano controlli sui presunti fenomeni paranormali, come l'italiana CICAP, hanno analoga posizione rilevando come ad oggi nessun fenomeno paranormale è mai stato provato come esistente.
Non esiste di fatto una definizione rigorosa e universalmente condivisa del termine. Alcuni lo usano soltanto per indicare il campo di studio della parapsicologia, cioè le cosiddette "percezioni extrasensoriali" come telepatia, chiaroveggenza, precognizione, i presunti "poteri della mente" come telecinesi e pirocinesi e le manifestazioni di fantasmi. In genere, però, la parola "paranormale" viene usata in senso più ampio, per comprendere tutti i fenomeni considerati scientificamente inattendibili o inspiegabili, come le esperienze extracorporee, il triangolo delle Bermude, i miracoli, i poteri dei fachiri, eccetera. Il Journal of Parapsychology definisce come "paranormale" «qualsiasi fenomeno che in uno o più aspetti superi i limiti di ciò che è considerato fisicamente possibile secondo le assunzioni scientifiche del momento».
L'altra caratteristica che accomuna i presunti fenomeni paranormali è la mancanza di prove oggettive a sostegno della loro effettiva esistenza: vengono riferiti numerosissimi esempi di tali anomalie, ma si tratta in genere di testimonianze non documentate oppure di esperimenti eseguiti in modo non abbastanza rigoroso da poter escludere imbrogli o autosuggestione. Le cause per cui molto spesso si parla erroneamente di fenomeni paranormali sono sostanzialmente tre:
  • fenomeni naturali scambiati per soprannaturali: ad esempio, fenomeni atmosferici o velivoli terrestri scambiati per UFO, oppure fenomeni poco noti (come i fulmini globulari) o controintuitivi e quindi considerati erroneamente inspiegabili: ad esempio, le cosiddette salite in discesa
  • autosuggestione: ad esempio, persone che in buona fede si convincono di avere facoltà telepatiche
  • falsi fenomeni paranormali prodotti con l'inganno: ad esempio, i fenomeni di spiritismo prodotti dalle sorelle Fox.
Alcuni fenomeni anomali si collocano all'interno di quella che è stata chiamata scienza patologica, cioè quelle idee delle quali “non ci si riesce a liberare”, anche molto tempo dopo essere state dichiarate erronee dalla maggior parte degli studiosi di un dato settore.
Ricerche sul paranormale sono condotte dai parapsicologi. La parapsicologia iniziò a utilizzare un approccio sperimentale già negli anni trenta con Joseph Rhine. Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta nacquero diversi centri di ricerca anche in seno alle università. Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche sul paranormale è andata via via scemando. Le ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte alla forte opposizione dei loro colleghi accademici. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007.
Le differenze tra paranormale e religione vanno innanzitutto ricerca sul piano empirico: mentre le affermazione relative al paranormale si riferiscono al mondo fisico e quindi possono essere oggetto di indagine scientifica, la religione appartiene al mondo della metafisica e quindi non suscettibile di indagine
Nonostante questo i due campi spesso si toccano senza necessariamente incontrarsi: davanti al rito religioso, ad esempio, dell'eucaristia, nella transustanziazione, la chiesa cattolica afferma « la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue », sebbene «Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le "specie eucaristiche", rimangono inalterate. » (Compendio al catechismo della Chiesa cattolica). L'essenza stessa di tale rito trova in ogni caso il proprio fondamento nella fede, più che nell'analisi scientifica.
In taluni casi tuttavia possono esservi punti di contatto tra paranormale e alcuni fenomeni religiosi (cosiddetto paranormale religioso) come ad esempio i miracoli, in questi casi si tratta di fenomeni empirici (e come tali suscettibili di indagine scientifica) ai quali la religione attribuisce determinate cause e significati
Nel linguaggio corrente si tendono a confondere i fenomeni scientificamente non spiegati con i fenomeni paranormali.
Esiste invece una netta differenza fra questi due concetti. I primi sono quei fenomeni (biologici, fisici eccetera), osservabili anche in condizioni scientificamente controllate, ai quali però la scienza finora non è stata in grado di dare una spiegazione (per esempio: siamo in grado di descrivere i fulmini globulari e il loro comportamento, ma non sappiamo ancora spiegare il modo in cui si formano). I secondi sono invece fenomeni che nonostante le numerosissime affermazioni contrarie, non sono stati mai finora osservati in condizioni scientificamente controllate, soprattutto per quanto riguarda la ripetibilità degli esperimenti.
La differenza non corre affatto, come si crede spesso, tra fenomeni "non ancora spiegati" e fenomeni "inspiegabili tout-court". È proprio l'osservazione di fatti veri non spiegati che ha sempre portato evoluzione nelle teorie scientifiche (si pensi ad esempio alle osservazioni che hanno portato alla formulazione della teoria della Meccanica Quantistica).
Viceversa, numerosissimi fenomeni "paranormali" sono in realtà spiegabilissimi in base alle conoscenza scientifiche (e in certi casi anche banali trucchi di illusionismo). In genere, al crescere del controllo dell'esperimento per prevenire errori o frodi, i fenomeni paranormali diminuiscono di frequenza, fino a scomparire del tutto quando si applica un controllo scientifico rigoroso.
La differenza tra "scientifico" e "non scientifico" corre quindi tra fenomeni osservabili in condizioni scientificamente controllate, e fenomeni non osservabili in tali condizioni, e non tra fenomeni "spiegabili" e "inspiegabili".
Un secondo errore comune consiste nella credenza per cui la scienza rifiuta ciò che non può capire. Al contrario, la scienza esiste per investigare esattamente quel che non si sa (ancora) spiegare. Lo scienziato che riuscisse a riprodurre un fenomeno di telecinesi, o di telepatia, o di precognizione, diverrebbe non solo famoso, ma soprattutto ricchissimo. Non è quindi credibile che esista, come affermano coloro che credono nel paranormale, una "congiura" fra gli scienziati per mettere a tacere i risultati favorevoli alle teorie parapsicologiche.
La tesi di chi crede nei fenomeni paranormali è che tra gli scienziati sia molto diffuso uno scetticismo aprioristico, ossia una tesi preconcetta secondo cui il paranormale non può esistere. Da parte loro gli scettici fanno notare che su taluni effetti (ad es. "Effetto Marte" di Gauquelin) anche gli stessi parapsicologi (dopo anche 15 anni di studi) hanno dovuto convenire sull'assenza di fenomeni anomali. Più semplicemente la scienza non riesce a trovare alcun vero fenomeno paranormale da spiegare [...] la telepatia, la psicocinesi, o la chiaroveggenza non sono 'inspiegabili', sono molto più banalmente non-accaduti, nel senso che tali fenomeni non si sono mai verificati in condizioni di controllo.
Fenomeni ed eventi considerati un tempo "paranormali" (come il fulmine) fanno oggi parte del campo di studio "normale" della scienza, mentre discipline che erano considerate un tempo assolutamente scientifiche sono passate nel campo del "paranormale" nella misura in cui non sono state più in grado di rispondere ai criteri minimi di verificabilità richiesti da nuovi concetti di scienza. Un esempio di tale tipo è l'astrologia.
La scienza non è il sapere tout-court, e l'epistemologia lo afferma con chiarezza. La scienza è una forma di sapere umano: quello che riesce a fondare le sue affermazioni su un preciso metodo, detto metodo scientifico, che richiede che un'affermazione, per essere considerata "vera", sia tra le altre cose verificabile (e secondo Karl Popper, falsificabile).
Il problema con il paranormale sorge perché, secondo gli scettici, chi lo studia afferma di potere aspirare a una verità di tipo scientifico, senza però sottoporsi alle verifiche tipiche del metodo scientifico. Semplificando un poco, in un esperimento scientifico è sempre necessario riuscire a verificare:
  • (a) che una spiegazione più semplice di quella proposta non sia in grado di rendere conto del fenomeno (rasoio di Occam);
  • (b) che sia stato fatto tutto il possibile per escludere manipolazioni, contaminazioni, interferenze (anche e soprattutto involontarie e inconsce) da parte dei soggetti studiati e da parte degli studiosi stessi;
  • (c) che i risultati siano statisticamente significativi, ossia che avvengano con frequenza superiore a quella che si avrebbe in base al semplice caso;
  • (d) che i risultati siano verificabili da altri ricercatori (il successo costante di un unico ricercatore può essere dovuto a errore metodologico ripetuto, ma anche a truffa scientifica e manipolazione dei dati, più frequenti di quanto si pensi);
  • (e) che i risultati siano ripetibili (un singolo successo può essere dovuto al puro caso).
Fra queste altre caratteristiche la più importante è che il campo dell'esperimento deve essere chiaramente delimitato, e che va definito con chiarezza prima di iniziare l'esperimento cosa si consideri una "riuscita" e cosa un "fallimento" dell'esperimento stesso.
Nel caso delle ricerche sul cosiddetto "paranormale", invece, spesso una, talvolta più di una, in qualche caso tutte queste regole non vengono rispettate. I tentativi che i ricercatori di estrazione scettica hanno fatto di porre in condizioni di controllo chi asseriva di avere poteri paranormali si sono, fino ad oggi, conclusi con l'assenza di risultati.
Secondo i sostenitori dell'esistenza del paranormale questo non implicherebbe che il paranormale non esista: potrebbe semplicemente darsi che gli esperimenti non siano ancora adeguati, esattamente come le onde radio esistevano anche prima che gli esseri umani fossero in grado di captarle e misurarle. Secondo tale tesi, se la situazione è questa, la scienza avrebbe bisogno di ampliare il proprio campo di conoscenze scientifiche per poter spiegare i cosiddetti fenomeni paranormali, inspiegabili secondo gli attuali paradigmi.
Quanto detto fin qui, secondo i sostenitori del paranormale, non implicherebbe che i fenomeni paranormali siano "falsi" ma che non esistono le leggi scientifiche entro cui inquadrare un mondo reale, molto più vasto di quello compreso nei confini della scienza o che comunque si tratterebbe di fenomeni per i quali l'indagine tramite metodo scientifico sarebbe inidonea e superata.
La tesi dominante tra i sostenitori del paranormale è che l'atteggiamento scientifico verso questo tipo di fenomeni dovrebbe essere oggi quella di apertura e non di tipo scettico, poiché, a detta loro, il termine "scettico" implicherebbe già di per sé un rifiuto aprioristico e un pre-giudizio, che sarebbe incompatibile con quello di imparzialità nella ricerca. Viene tuttavia fatto notare che scetticismo, per definizione, significa proprio ricercare la verità in assenza di pregiudizi.
Viceversa, la tentazione di annacquare il metodo scientifico, diminuendo il livello e il rigore del controllo e delle verifiche fino a che si ottengono infine risultati, può solo portare discredito a questo campo di ricerca, come dimostra la circostanza che ad oggi il paranormale è ricompreso nell'area delle pseudoscienze.
Esiste un "Premio di un milione di dollari" messo in palio dal prestigiatore e debunker James Randi a chiunque sia in grado di produrre un qualsiasi fenomeno paranormale purché in condizioni di controllo.
Altre sfide volte a provare l'esistenza del paranormale in condizioni di controllo sono quella denominata International Zetetic challenge del Laboratorio di Zetetica e quella da 100.000 dollari dell'associazione Australian Skeptics.

venerdì 18 febbraio 2022

Un'inquietante verità su qualcuno

Nata nel 1987 nella città di Saransk, a 600 chilometri da Mosca (Russia), Natalya Nikolayevna Demkina ha dovuto subire un'operazione all'appendice all'età di 10 anni. Da quando la ragazza si è svegliata dal post operatorio, ha affermato di poter vedere dentro il corpo delle persone "come una radiografia".



"Ero a casa con mia madre quando improvvisamente ho avuto una visione. È stato come un flash. Ho potuto vedere il corpo di mia madre e i suoi organi. Per una frazione di secondo, posso vedere un'immagine a colori e poi comincio ad analizzarla come un esame", ha rivelato Demkina nel 2004 in un documentario di Discovery Channel.

In seguito, Tatyana Vladimovna, la madre della ragazza, la indirizzò all'ospedale locale, dove divenne il centro dell'attenzione. I medici la sottoposero a diversi compiti per scoprire se questa sua nuova capacità fosse qualcosa di genuino o meno.


Per prima cosa, sarebbe stata portata al centro pediatrico, dove era in grado di diagnosticare correttamente le malattie dei bambini usando solo la sua "visione a raggi X".

Ha individuato le ulcere allo stomaco e ha persino corretto una diagnosi di cancro in una donna anziana, dicendo che quello che aveva in realtà era una cisti - cosa che è stata dimostrata dopo ulteriori analisi.



giovedì 17 febbraio 2022

Quanto tempo dopo l'atterraggio sulla Luna dell'Apollo 11 è iniziato il complottismo e negazionismo su questo tema?

Dopo circa 7 anni.

Non dalla scoperta di qualcosa di clamoroso, non da una gola profonda che abbia spifferato verità nascoste: la teoria del complotto più famosa al mondo è soltanto frutto della fervida fantasia e dell'abilità narrativa di uno scrittore.
Il suo nome è Bill Kaysing, noto appunto come "Il padre della teoria complotto lunare".
Nel 1976 pubblica a sue spese "We Never Went to the Moon - America's Thirty Billion Dollar Swindle" (Non siamo mai andati sulla Luna, la Truffa Americana da 30 Miliardi di Dollari). Il libro all'inizio passò inosservato dai lettori ma non dalle emittenti radiofoniche e televisive, che vanno sempre a caccia di personaggi e storie curiose da proporre al pubblico.
Iniziarono così le interviste, gli articoli sui giornali e dal nulla il libro divenne immediatamente un best seller.
Non poteva essere altrimenti perché aveva tutti gli ingredienti giusti.
La novità - Nessuno prima di Kaysing aveva minimamente pensato a fare sparate di questo calibro.
Il coraggio - La sfida di mettere in dubbio qualcosa che non è solo un traguardo eccezionale per l'America, ma per l'umanità.
Il momento storico - In quegli anni tra gli americani montava sempre più la protesta per la politica governativa. Si era appena concluso il fallimento disastroso del Vietnam e, pochi anni prima, c'era stato lo scandalo Watergate . Insinuare il seme del dubbio e fare una denuncia esplicita trovava quindi terreno fertile.
Gli argomenti - Perché, sebbene falsi, erano esposti con furbizia ed erano indubbiamente originali, avvincenti tanto da sembrare credibili.



Bill Kaysing, in un'intervista negli anni '90. La maggior causa della diffusione delle sue teorie compolittistiche sono i riflettori che i media accesero su di lui, con decine di interviste in cui non veniva però mai seriamente incalzato, donandogli una parvenza di credibilità agli occhi del pubblico.
E' deceduto nel 2005.


Kaysing sembrava essere genuinamente convinto che l'uomo, sulla Luna, non ci avesse mai messo piede. Aveva dei semplici dubbi che divennero convinzioni scambiando conversazioni con veterani di guerra del Vietnam disillusi, che gli raccontavano le bugie della propaganda americana .
Parte così ad analizzare foto, video, centinaia di ore di diretta TV, a caccia di qualche dettaglio, un errore che potesse provare quella che per lui era solo una grande bugia.
Le sue conclusioni però furono superficiali e faziose. Credeva che bastassero dei semplici ragionamenti logici per scoprire la verità, che il buon senso fosse sufficiente a capire ma peccava d'ignoranza. Kaysing dopotutto non aveva alcuna formazione tecnico-scientifica e nel libro questa mancanza si avverte tutta.
Era cresciuto con altri interessi, amando la scrittura si era laureato in lingua Inglese e aveva già pubblicato dei libri, come "The First Time Farmer's Guide" (Guida all'Agricoltore Novello), con cui sperava di agganciare il movimento Flower Power che professava il ritorno alla natura e "How to Eat Well for a Dollar a Day" (Come Mangiare Bene con un Dollaro al Giorno).
Sulla scrittura era abile, il suo libro racconta sì un cumulo di tesi errate, ma scorre che è una meraviglia. Kaysing risulta molto convincente a chi è superficiale come lui e ci riesce grazie alla sua abilità narrativa.
Presto però qualcuno fece notare che la preparazione di Kaysing era totalmente priva di conoscenze scientifiche, ma lui aveva un asso nella manica: raccontava che tra i tanti lavori era stato impiegato alla Rocketdyne, l'azienda che aveva realizzato i motori N-1 del Saturn V e per 3 anni aveva avuto modo di apprendere molte nozioni di balistica, missilistica e astronautica.
Era una balla, vero che aveva lavorato alla Rocketdyne…ma per la stesura di testi e manuali usati dal personale interno! Insomma, sempre un lavoro legato allo scrivere, inoltre se n'era andato nel 1964, quando la Nasa in effetti era un po' indietro rispetto alla tabella di marcia prevista dal Programma Apollo. Kaysing forse fece valutazioni errate considerando quel momento, non sapendo che negli anni successvi si riuscì a recuperare i ritardi facendo uno sforzo enorme.
Le accuse scritte in "We Never Went to the Moon" vennero screditate quasi subito. I debunker non fecero gran fatica a dimostrarne la fallacia, in fondo si trattava di ragionamenti semplici costruiti per incantare un pubblico impreparato, ma faticarono a divulgarla. Kaysing era una macchina per far soldi che facilmente avrebbero mollato. Il libro era stato tradotto in varie lingue e l'autore girava il mondo come una star. Kaysing era una gallina dalle uova d'oro ed al suo successo si erano aggrappati in tanti per avere un tornaconto. Si fecero dibatttiti, programmi tv, spuntarono mitomani e falsi testimoni a caccia di denaro facile. E poi fu un fiorire di editoria complottista per sfruttare la moda, tra questi anche persone con pochissimi scrupoli di coscienza come Bart Sibrel, imbroglioni e aggressivi.


Bart Sibrel abbraccia Kaysing per le vi di Tokyo. Sibrel sfruttava Bill Kaysing per guadagnare fama e nel 1997 organizzò un viaggio in estremo oriente con lui in cerca di "prove". In realtà i due si fecero solo una bella vacanza, dopotutto che prove potrai mai trovare in Giappone?


Decenni dopo il libro, ormai pieno di soldi e sbugiardato su ogni fronte,
Kaysing cambiò leggermente versione ammettendo che il Saturn V era veramente decollato con astronauti a bordo, ma questi si erano limitati a circumnavigare la Luna un po' di volte, senza mai atterrare. Il resto era tutto prodotto da Hollywood.
Ovviamente anche questa tesi non reggeva perché i Russi avrebbero scoperto immediatamente il trucco, ridicolizzando gli USA agli occhi del mondo. Molti sono convinti che Kaysing in vecchiaia era cosciente di aver preso una toppa, ma che ormai gli conveniva giocare il ruolo fino in fondo.


mercoledì 16 febbraio 2022

Il paradosso del serpente

Il paradosso del serpente è un paradosso di tipo condizionale basato su un presupposto.

Funziona così:

Se un serpente inizia a mangiare la sua coda e finisce per mangiare tutto il suo corpo, dove sarebbe il serpente se fosse dentro il suo stomaco, che a sua volta è dentro di lui?

Il paradosso del serpente è stato usato fin dall'antichità in diverse parti del mondo, filosoficamente e religiosamente per esprimere l'infinito e il ritorno delle cose; un chiaro esempio è l'Uroboros.




L'uroboro è un simbolo che mostra un animale che ingoia la propria coda e forma un cerchio con il suo corpo.

L'uroboro simboleggia l'eterno ciclo delle cose, anche l'eterno sforzo, l'eterna lotta o lo sforzo inutile, perché il ciclo ricomincia nonostante le azioni per fermarlo. È anche illustrato in modo simile nella mitologia norrena dal serpente di Jormungand.

È anche usato come espressione per illustrare l'idea di quanto si può essere dannosi per se stessi a causa delle proprie caratteristiche o modi di agire.


martedì 15 febbraio 2022

Adamo ha avuto un'altra donna prima di Eva?

Lilith, fu la prima donna e non si sottomise ad Adamo. Per questo motivo, è stata anche la prima femminista. Si dice che si lasciò guidare dai desideri carnali - non c'è cosa migliore - mandò Adamo al pascolo perché non era alla sua altezza e andò a soddisfare i suoi desideri carnali con gli angeli caduti. Ha fatto bene, benedetta!

Il rifiutato Adamo pianse molto e chiese una donna sottomessa - i tipi come lui non hanno la capacità di trattare con donne vere, solo con soprammobili - e poi il capo gli strappò una costola, il povero ragazzo si stancò di urlare, ed ecco che arrivò l'idiota Eva. Dicono che era bella, ma abbastanza stupida, chiedete al serpente!

Infatti una donna grossa come Lilith non è per i denti di nessuno.



lunedì 14 febbraio 2022

Tigre che guarda una dea balneare solitaria - Amore a prima vista

 


La dea Panthoibi durante i primi giorni dopo il matrimonio non aveva intenzione di soggiornare nella casa del marito mortale, il re della dinastia Khaba. Così, nonostante i numerosi avvertimenti dei suoceri, trascorreva le sue giornate da sola nei boschi, facendo il bagno ed esplorando la natura. Ma una volta accadde che il dio Nongpok Ningthou, il divino re della montagna del sole orientale (Montagna Nongmaiching), partì per una delle sue spedizioni di caccia nella stessa foresta in cui la signora sta facendo il bagno. Poiché il destino ha permesso ai due di incontrarsi, ha potuto vedere la signora fare il bagno in mezzo al fiume senza usare un solo panno, rivelando tutta la sua bellezza femminile. E poiché non è un uomo qualunque ma una divinità, si trasformò in una tigre e si avvicinò alla ragazza sola. Con sua sorpresa, Lady Panthoibi, invece di essere terrorizzata, ha osato affrontarlo (sotto forma di una temibile bestia). Quando lo colpì, lo afferrò senza paura per il collo e gli sbatté la testa sulla lastra di pietra, quasi rompendogli la testa.


In seguito le ha rivelato la sua vera identità ed entrambi si sono persi d'animo e sono diventati grandi amanti.

- Riassunto dell'antica mitologia Meitei.

Questa leggenda è menzionata nel famoso testo antico "Panthoibi Khongul".


domenica 13 febbraio 2022

Athame

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L'athame o athamé è un particolare pugnale utilizzato nei rituali neopagani, soprattutto nella wicca. In alcune tradizioni si tratta di un coltello a lama doppia con una corta impugnatura (solitamente nera perché il nero è l'assenza di colore, piuttosto che un colore in sé: si ritiene che il nero possa assorbire le energie negative ed elaborarle, privarle di potere e dissolverle innocuamente nell'universo). Altre tradizioni richiedono che la lama sia senza filo, curva o presenti altre caratteristiche particolari.
L'athame è utilizzato solo per scopi rituali, per dirigere i flussi di energia; se è necessario tagliare fisicamente qualcosa (come erbe che vengono raccolte per i filtri, corde, etc.) si usa un altro coltello: il boline (anche se alcune tradizioni incoraggiano l'uso dell'athame a scopi pratici, per acquisire familiarità con esso). L'athame invoca l'energia e la allontana, controlla le entità e le forze invisibili, tiene a bada gli spiriti negativi impedendo loro di distruggere un incantesimo e attirando ed invitando le entità che possiedono vibrazioni positive.
Molte tradizioni associano l'athame col principio maschile o con l'elemento aria, anche se l'associazione col fuoco non è rara.

Rituale di consacrazione

La consacrazione dell'athame avviene in luna calante ed è piuttosto complessa. Secondo un rituale di consacrazione, la lama deve essere riscaldata ad alta temperatura prima di essere consacrata nel rituale. Al termine del rituale l'athame va sotterrato per settantadue ore; una volta dissotterrato e ripulito, va riposto nel suo fodero in attesa di essere utilizzato. L'athame non deve mai essere usato per incidere la carne o estrarre sangue, nel qual caso lo strumento perderà valore e andrà eliminato. Non va mai mostrato in pubblico, ma va conservato nell'oscurità e trattato con il rispetto e la cura che merita un oggetto rituale.



 
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