Il paradosso del serpente è un paradosso di tipo condizionale basato su un presupposto.
Funziona così:
Se un serpente inizia a mangiare la sua coda e finisce per mangiare tutto il suo corpo, dove sarebbe il serpente se fosse dentro il suo stomaco, che a sua volta è dentro di lui?
Il paradosso del serpente è stato usato fin dall'antichità in diverse parti del mondo, filosoficamente e religiosamente per esprimere l'infinito e il ritorno delle cose; un chiaro esempio è l'Uroboros.
L'uroboro è un simbolo che mostra un animale che ingoia la propria coda e forma un cerchio con il suo corpo.
L'uroboro simboleggia l'eterno ciclo delle cose, anche l'eterno sforzo, l'eterna lotta o lo sforzo inutile, perché il ciclo ricomincia nonostante le azioni per fermarlo. È anche illustrato in modo simile nella mitologia norrena dal serpente di Jormungand.
È anche usato come espressione per illustrare l'idea di quanto si può essere dannosi per se stessi a causa delle proprie caratteristiche o modi di agire.
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