venerdì 25 febbraio 2022

Vimana

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Il termine vimāna (in sanscrito विमान) indica un generico e mitologico oggetto volante, descritto in numerosi testi religiosi indiani. Non sono state individuate prove fisiche dell'esistenza di tali oggetti, ma la loro descrizione è diffusa, e viene persino descritto il loro uso nelle guerre mitologiche del Mahābhārata e del Ramayana. Secondo le descrizioni di questi testi sacri, i vimāna sono in grado sia di volare nell'aria, nello spazio e di immergersi sott'acqua.
Nei Veda, si menzionano diversi tipi di Vimāna, con diverse forme e dimensioni:
  • Il sole e carri volanti che ruotano tirati da animali, di solito cavalli (anche se il carro della divinità vedica Pūṣan è trainato da alcune capre)
  • Il agnihotra-vimāna, con due motori (agnir in sanscrito significa "fuoco")
  • Il gaja-vimāna, con più motori (gaja in sanscrito significa "elefante")
Il Vaimanika Shastra è un vero e proprio manuale che descrive, non solo come pilotare un vimāna, ma anche le sue caratteristiche tecniche. Vengono anche descritte altre tipologie: il martin pescatore, l'ibis, e altri animali.
Pare che l'etimologia della parola Vimāna derivi da vi-māna, ossia "Luogo di cui sono state prese le misure"(?). La parola ha anche il significato di tempio indù. Un'altra teoria etimologica plausibile è quella che farebbe provenire la parola "vimāna" dall'unione di "vi" (vocabolo che sta a significare "uccello", o più genericamente qualcosa di volante) e māna (parola che indica qualcosa di artificiale e di abitato). Come spiega D. W. Davenport nel 1979, sul proprio libro 2000 a.C.: distruzione atomica, dove dà una sua interpretazione della traduzione in inglese del Vaimanika Shastra. L'ufologo Roberto Malini nel suo dizionario enciclopedico fa notare che, secondo alcuni ricercatori, il termine Vimāna potrebbe derivare da Vamana, il quinto avatar del dio Vishnu.
Probabilmente con il tempo il significato della parola è traslitterato nei seguenti significati:
  • Area delimitata e destinata a scopi sacri;
  • tempio;
  • luogo di Dio.
Nelle ultime scritture sono descritti altri veicoli volanti, e qualche volta vengono fatti riferimenti poetici persino a veicoli terrestri. In alcuni moderne lingue indiane, per esempio in gujarati, la parola vimāna viene utilizzata per indicare un moderno aeroplano.
Nel libro buddhista Vimanavatthu (in lingua pali: "Storie di Vimāna") si usa la parola vimāna per indicare un breve testo usato come ispirazione o un sermone buddhista.

giovedì 24 febbraio 2022

Segreti di Fátima

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I Segreti di Fátima sono, secondo la Chiesa cattolica, tre messaggi rivelati dalla Madonna a tre pastorelli nel corso di alcune apparizioni iniziatesi il 13 maggio 1917 a Fátima in Portogallo. I pastorelli erano i bambini Lucia dos Santos di 10 anni, Francisco Marto di 9 anni e Giacinta Marto di 7 anni.
Bisogna precisare che, nonostante si parli sempre di tre segreti, il Segreto di Fatima è considerato dai credenti un'unica rivelazione, divisa in tre parti. Secondo la dottrina cattolica questo fenomeno appartiene alla categoria delle rivelazioni private.
La storia dei Segreti di Fátima inizia il 13 luglio 1917, quando i tre bambini riferirono di aver incontrato per la terza volta la Madonna. Nel 1919 morì Francisco, seguito da sua sorella Giacinta, nel 1920, a causa dell'influenza spagnola, cosicché Lucia divenne l'unica testimone vivente. Nel 1941, a 24 anni dalle apparizioni, suor Lucia, su invito del vescovo monsignor Josè Alves Correia da Silva, scrisse che l'unico segreto che le era stato rivelato il 13 luglio di 24 anni prima, era in realtà diviso in tre parti, di cui la terza non poteva essere ancora svelata. Di conseguenza Lucia comunicò al vescovo solo le prime due parti del segreto, che furono rese pubbliche da Pio XII nel 1942, in occasione della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. La terza parte del segreto venne poi scritta da suor Lucia il 3 gennaio 1944, per essere poi affidata in busta chiusa al vescovo di Leiria, che la consegnò a Pio XII. Il terzo segreto avrebbe dovuto essere letto e rivelato solo dopo il 1960, ma Giovanni XXIII, che lo lesse nell'agosto del 1959, ritenne opportuno non rivelarlo; la stessa decisione fu presa da Paolo VI, che lesse il testo nel 1965. Giovanni Paolo II, il 13 maggio 2000, in occasione della beatificazione di Giacinta e Francisco, annunciò di volerne divulgare il contenuto.
I tre segreti sarebbero un unico messaggio, diviso in tre parti.
Riguardo al primo, suor Lucia scrive che la Madonna mostrò ai tre pastorelli:
«...un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell'incendio[...]. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.»
In pratica, la prima parte del segreto parla della visione dell'inferno. Suor Lucia, scrive di "un grande mare di fuoco, con demoni e anime", citando le parole della Madonna:
«Avete visto l'inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un'altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.»
Suor Lucia disse di riconoscere il "grande segno" nella straordinaria aurora boreale che illuminò il cielo nella notte fra il 25 e il 26 gennaio del 1938 (dalle 20:45 all'1:15, con brevi intervalli), inoltre identificò il secondo conflitto mondiale con quello annunciato nella visione, descrivendolo come
«Una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio e il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: "la salvezza viene dai giudei"»
In effetti la Seconda Guerra Mondiale scoppiò (1º settembre 1939) durante il pontificato di papa Pio XII, essendo il suo predecessore Pio XI, nominato nella profezia, morto il 10 febbraio 1939. Inoltre la profezia fu rivelata da suor Lucia nel 1941, dopo l'inizio del conflitto stesso. Ma suor Lucia affermò che la Seconda Guerra Mondiale era iniziata, in realtà, durante il regno di Pio XI, con l'annessione dell'Austria.
Il terzo segreto venne scritto separatamente da suor Lucia, nella lettera consegnata nel 1944 al vescovo di Leiria:
«Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, ("qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti") un vescovo vestito di bianco, ("abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre") insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.»

Il terzo segreto, rivelato solo nel 2000, secondo l'allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Joseph Ratzinger, si riferirebbe alla Penitenza e al sacrificio dei martiri della Chiesa.
Suor Lucia avrebbe ricevuto, dopo il 1917, altre rivelazioni. Nel suo scritto "Memorie di Suor Lucia", lei stessa rivela i dettagli, ricevuti il 13 giugno 1929: "Poi la Madonna mi disse: «È arrivato il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i Vescovi del Mondo, la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato, promettendo di salvarla con questo mezzo. Sono tante le anime che la giustizia di Dio condanna per i peccati commessi contro di Me, che vengo a chiedere riparazione: sacrificati per questa intenzione e prega». Informai di tutto il confessore, che mi ordinò di scrivere ciò che la Madonna voleva che si facesse."
Successivamente suor Lucia rivela anche che, ma la data non è specificata e non sappiamo se ciò sarebbe avvenuto giorni o anni dopo, la Madonna le avrebbe detto lamentandosi: «Non hanno voluto soddisfare la Mia richiesta!...Come il re di Francia, si pentiranno e la faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori per il mondo, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre avrà molto da soffrire».
Nel 1963 la rivista tedesca Neues Europa pubblicò una versione del testo in cui erano presenti riferimenti ad una guerra nucleare su vasta scala e ad una grave crisi della Chiesa cattolica. L'editore della rivista, Louis Emrich, disse di avere avuto il testo da un esponente della diplomazia; secondo la fonte, papa Giovanni XXIII avrebbe incaricato il cardinale Alfredo Ottaviani di preparare un estratto del testo originale per inviarlo ai vertici delle grandi potenze mondiali allo scopo di scongiurare lo scoppio di una nuova guerra mondiale. Il testo dell'articolo, ripreso da altri giornali, ebbe una grande diffusione e in riferimento alla presunta fonte fu definito "versione diplomatica". Diversi studiosi hanno messo in rilievo numerose incongruenze riguardanti la struttura e il contenuto del testo, arrivando alla conclusione che si trattava di un falso. Nessun commento ufficiale sul testo divulgato da Neues Europa venne effettuato dalla Santa Sede, tuttavia una smentita indiretta giunse dal cardinale Ottaviani, che nel 1967 affermò che non aveva senso discutere dei contenuti del Terzo segreto di Fatima poiché nessuna parte di questo era stata rivelata.
Alcuni studiosi delle apparizioni di Fatima, fra cui il sacerdote Padre Nicholas Gruner, il giornalista italiano Antonio Socci e l'avvocato americano Christopher A. Ferrara, sostengono la tesi che non tutto del Terzo segreto di Fatima sia stato ancora rivelato. In particolare ritengono che dopo la frase di suor Lucia, contenuta nella sua quarta memoria: "In Portogallo, si conserverà sempre il dogma della fede", ci debba essere dell'altro. Il terzo segreto è infatti una visione, e così come la Madonna spiega nella seconda parte del segreto la visione contenuta nella prima parte, analogamente ritengono che debba esistere una quarta parte che spiega la visione contenuta nel terzo segreto. Inoltre il movimento fatimita, guidato da Padre N. Gruner, sostiene fermamente che la consacrazione della Russia richiesta dalla Madonna a suor Lucia non sia stata compiuta nei termini e nei modi richiesti, e quindi sarebbe ancora da fare.
Papa Paolo VI, chiudendo la III Sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, “affidò il genere umano” al Cuore Immacolato di Maria, nella stessa cerimonia in cui, applaudito in piedi dai Padri Conciliari, proclamò la Madonna “Mater Ecclesiae” (cfr. Insegnamenti di Paolo VI, vol. II, 1964, p. 678).
Giovanni Paolo II fece due consacrazioni del mondo al Cuore Immacolato di Maria, una a Fatima, il 13 maggio 1982, e l'altra a Roma, il 25 marzo 1984.
Nel villaggio di Hrushiw (Grushew, o Gruscevo), in Ucraina, il 12 maggio 1914 (il 13 maggio ricorre l'apparizione di Fatima) la Vergine sarebbe apparsa a 22 contadini per un giorno, profetizzando che l'Ucraina avrebbe perso la sovranità e che per otto decenni ci sarebbero state sofferenze e persecuzioni, al termine delle quali la cristianità avrebbe trionfato e l'Ucraina sarebbe tornata libera; predicendo inoltre che lo scoppio della guerra mondiale era imminente e che la Russia sarebbe diventata un paese senza Dio. Il 26 aprile 1987 sarebbe avvenuta, in una cappella sconsacrata dal 1957, l'apparizione della Madonna a Maria Kyzyn, visibile per un mese ai pellegrini che giungevano al villaggio al ritmo di 80.000 al giorno. Nella apparizioni alla Kyzin, la Madonna invita la Russia a convertirsi al cristianesimo, senza accennare a una mancata consacrazione papale della Russia al Cuore di Maria.
"È per tramite vostro e del sangue dei martiri che avverrà la conversione della Russia. Pentitevi e amatevi gli uni e gli altri. Stanno per arrivare i tempi che sono stati preannunciati come quelli della fine del tempo; guardate la desolazione che circonda il mondo: i peccati, l'accidia, il genocidio...Se per la Russia non c'è ritorno al cristianesimo, ci sarà una terza guerra mondiale e il mondo intero si troverà davanti alla rovina".


mercoledì 23 febbraio 2022

Ahuizotl

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L'ahuizotl (o ahuitzotl) è una creatura leggendaria tipica della religione azteca. Viene descritto come un essere simile ad una lontra, con mani prensili ed una mano aggiuntiva sulla coda. L'ahuizotl era un essere temuto per il fatto che adorava la carne umana, soprattutto unghie, occhi e denti. Si dice che amasse vivere in acqua o nei suoi pressi, e che usasse la mano alla fine della coda per catturare le prede.
L'ahuizotl di cui si parla nel Libro 11 del Codice fiorentino viene descritto così:
«"...è simile ad un piccolo cane; piccolo e liscio, lucido. Ha piccole orecchie a punta, come un cagnolino. È nero, come la gomma; liscio, scivoloso, molto liscio, con una lunga coda. E la sua coda è dotata di una mano all'estremità; proprio come una mano umana è il capo della sua coda. Le sue mani somigliano a quelle di procioni o di scimmie. Abita caverne sott'acqua, nelle profondità acquatiche. Se qualcuno arriva all'entrata, o nell'acqua dove sta, ve lo trascina. Si dice che trascini sotto le persone, portandole a casa propria, le porta nelle profondità; li trattiene con la coda, in questo modo li imprigiona... [Quando viene recuperato il corpo] gli ha estratto occhi, denti ed unghie; gli sono stati strappati. Ma il suo corpo è completamente privo di macchie, la sua pelle intatta. Il suo corpo è perfettamente scivoloso ed umido; come se qualcuno l'avesse conciato con una pietra; come se gli avesse inflitto piccoli lividi... Quando si annoia - non ha catturato nessuno, non ha fatto annegare nessuno di noi cittadini - allora si sente come se un neonato piangesse. E chi lo sente pensa si tratti davvero di un ragazzo che piange, forse un bambino, forse abbandonato. Per questo motivo si avvicina a guardare. E in questo modo finisce nelle mani dell'auítzotl, che lo trascina sotto...»
(Libro 11 del Codice fiorentino)




martedì 22 febbraio 2022

Praticare la Magia Nera

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C'è forse qualcuno che ti sta ostacolando, che ti impedisce di realizzare i tuoi sogni o di ottenere ciò che vuoi? Quando tutte le altre tattiche falliscono, puoi usare la magia nera per raggiungere il risultato desiderato. La magia nera è alimentata da spiriti e forze potenti, quindi è importante sapere che cosa vuoi ottenere prima di iniziare a lanciare incantesimi o eseguire malefici, altrimenti potresti essere tu quello che viene danneggiato. Se vuoi imparare a usare la magia nera per cambiare il corso del tuo futuro, continua a leggere.

Capire la Magia Nera

1 Valuta il risultato che vuoi ottenere. Quali problemi ti stanno influenzando così tanto da voler usare la magia nera per porvi rimedio? La magia nera è considerata un'arte oscura perché viene praticata per ottenere ciò che si desidera attraverso il controllo di qualcun altro. Se il tuo scopo è quello di aiutare gli altri o arrivare a qualche forma di pace e di giustizia, informati in merito alla magia bianca. Se invece vuoi praticare la magia per ottenere un guadagno personale, la magia nera è ciò che fa per te. Ecco alcuni motivi per cui le persone usano la magia nera.
Per mantenere qualcuno al suo posto. Se qualcuno ti sta danneggiando e vuoi fermarlo, puoi fare un incantesimo per bloccare le sue azioni.
Per indurre qualcuno a essere attratto da te. Gli incantesimi d'amore sono tra i più popolari quando si tratta di magia nera.
Per raggiungere l'immortalità o migliorare la salute.
Per comunicare con i morti.

2 Impara gli elementi di base di un rituale di magia nera. Il rituale da eseguire per la magia nera dipende dipende da ciò che vuoi ottenere. Ne esistono diversi per ogni cosa, dal lanciare un incantesimo per diventare ricco, o per resuscitare i morti. Quasi tutti, comunque, prevedono i seguenti elementi:
La scelta di un sito per lanciare una maledizione o un incantesimo.
Un cerchio disegnato sul sito scelto e un pentacolo raffigurato all'interno. Viene anche chiamato "cerchio del potere".
Candele, erbe, cristalli, ciondoli e altri materiali che vengono usati per aiutare a evocare gli spiriti.
Parole potenti (rilevanti per il particolare risultato che desideri ottenere) che vengono ripetute 3 volte.

3 Comprendi gli incantesimi e le maledizioni. A parte il classico rituale, ci sono altri modi per eseguire la magia nera. Lo scopo di una maledizione o di un incantesimo è quello di portare sfortuna a un'altra persona o di farle fare ciò che vuoi tu. Fai molta attenzione quando li esegui. Devi decidere tu se le ragioni per voler portare sfortuna a un'altra persona sono davvero valide. Devi usare il tuo potere con saggezza.

4 Assicurati di essere disposto ad affrontare le conseguenze. Risvegliare le forze delle tenebre può essere una cosa molto seria e non dovrebbe essere fatta con leggerezza. La triplice legge (la Rede Wicca) afferma che ciò che fai agli altri torna a te 3 volte. Sei davvero così motivato a praticare la magia nera da essere disposto ad accettare che ti si ritorca contro? Assicurati che il risultato che speri di ottenere valga davvero la pena.

Eseguire il Rituale

1 Disegna un cerchio con un pentacolo all'interno. Questo potente simbolo è presente nella maggior parte dei rituali di magia nera. Tradizionalmente viene disegnato nella terra con una bacchetta ricavata da legno di nocciolo. Puoi usare un bastoncino o un altro strumento per disegnare il simbolo, se non riesci a procurartene uno in legno di nocciolo. Scegli un luogo strategico in modo che il tuo incantesimo abbia le migliori possibilità di essere efficace.
Gli spiriti hanno maggiori difficoltà a visitare un luogo popolato da molta gente, quindi scegli un posto nei boschi o in un'altra zona isolata.
Il cimitero è il tipico luogo che viene scelto quando si vogliono evocare i morti.

2 Entra nel cerchio del potere. Una volta dentro, raccogli tutta la concentrazione e l'energia possibile. Hai bisogno di tutte le tue forze interiori per riuscire a completare l'incantesimo. Non lasciarti distrarre.

3 Recita le parole associate all'incantesimo che desideri fare. Ogni rituale ha diverse parole di potere che vengono recitate per ottenere ciò che si vuole. Se evochi un demone o qualche altro spirito, devi conoscere il suo vero nome per fare in modo che l'incantesimo funzioni.
Sappi che non c'è alcuna magia che funziona per portarti il vero amore, o per darti l'immortalità, o cose simili. Fai le tue ricerche per trovare un incantesimo, o scrivine uno tu, se vuoi.

4 Scrivi l'incantesimo nel tuo grimorio. Il grimorio è una sorta di libro di testo per gli incantesimi, con le istruzioni su come usare la magia nera.

5 Preparati ai risultati che otterrai. Se l'incantesimo funziona, il risultato desiderato avrà effetto. Preparati per questo e anche per il male che potrebbe arrivare.
Se hai evocato un demonio o uno spirito del male, trattalo con rispetto. Queste creature non sono necessariamente leali con chi le ha riportate alla luce.

Fare un Maleficio

1 Prepara un pupazzo. Scegli del tessuto nero e tagliane due strati dandogli la forma di una piccola persona. La forma dovrebbe essere vagamente simile alla persona a cui vuoi fare la stregoneria. Cuci i bordi tra loro, ma lascia la parte superiore della testa aperta.
Un tessuto nero è meglio, ma se non ne hai a disposizione puoi usarne uno di un altro colore.
Il fantoccio deve essere realizzato solo con materiali naturali. Non usare poliestere o altri tessuti sintetici; l'energia della magia nera non si conduce facilmente attraverso materiali artificiali.

2 Riempi il pupazzo. Riempilo con terra, alcuni cristalli potenti e i capelli e i ritagli di unghie della persona a cui vuoi lanciare la maledizione. Infine cuci la cima della testa e chiudi il fantoccio.

3 Prepara un cerchio sacro. Traccia un cerchio con il gesso o un bastone, quindi disegnaci all'interno un pentacolo. In alternativa puoi disegnare un cerchio sacro su un pezzo di carta grande abbastanza da poterci stare sopra in piedi. Accendi delle candele tutto intorno al cerchio prima di entrarci.

4 Mettiti nel cerchio e pronuncia le parole del tuo incantesimo verso il pupazzo. Ripeti le parole di potere 3 volte. Ecco alcuni esempi di frasi che puoi recitare per fare il tuo maleficio:
Per lanciare un incantesimo vincolante e impedire alla persona di prendere iniziative, ripeti: "Lego i tuoi piedi che vogliono venire da me per farmi del male. Lego le tue mani che vogliono raggiungermi per farmi del male. Chiudo la tua bocca che vuole dire cose che mi danneggiano. Blocco la tua mente che vuole inviare energie per farmi del male". Pronuncia queste frasi mentre avvolgi il pupazzo in un nastro nero.
Per lanciare un incantesimo d'amore su qualcuno che desideri, pronuncia le parole: "Illumina la fiamma. Accendi il fuoco. Il rosso è il colore del desiderio".

5 Lascia bruciare le candele. Una volta bruciate completamente, l'incantesimo è stato lanciato.

Consigli
Consulta un esperto professionista di magia nera.
Sii coerente e rispetta le tue credenze e tradizioni.
Per divertirti puoi creare le tue proprie magie. Questo le rende molto più personali, anche se a volte risulteranno inefficaci.

Avvertenze
Potresti non essere in grado di fermare ciò che hai avviato: procedi con cautela! Non avere nessun rimpianto delle tue azioni, altrimenti ti porteranno alla distruzione.
Sii preparato al fatto che il male potrebbe venire a bussare alla tua porta.

lunedì 21 febbraio 2022

Superstizione

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La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria. Generalmente si concreta nel convincimento che gli eventi futuri possano essere influenzati da particolari comportamenti senza che si possa dimostrare o anche solo ragionevolmente desumere una relazione causale.
Il termine deriva dal latino superstitiònem, composto da sùper (sopra) e stìtio (stato), sulla base di "stàre" o "sìstere"; venne impiegato da Cicerone nel De natura deorum per indicare la devozione patologica di chi trascorre le giornate rivolgendo alla divinità preghiere, voti e sacrifici, affinché serbi i suoi figli "superstiti" (cioè sani e salvi). Da qui il termine, come espressione di atteggiamento di pavido uso del soprannaturale con lo scopo di scamparla.
Dalle varie dottrine religiose vengono normalmente bollate come superstizioni le teorie e credenze non condivise, oppure desuete o divenute palesemente inaccettabili.
Albert Einstein, ad esempio, partendo dalla religione ebraica, affermò quanto segue sulle religioni in generale:
«La religione ebraica, come tutte le altre, è un'incarnazione delle più puerili superstizioni»
I termini religione e superstizione hanno portato, in alcuni casi anche a problematiche di tipo traduttivo. Ad esempio, nel De Rerum Natura di Lucrezio – che la considerava un instrumentum regni – è presente il seguente passo:
«Humana ante oculos foede cum vita iaceret in terris, oppressa gravi sub religione quae caput a caeli regionibus ostendebat
Trad. Mentre l’umanità vergognosamente giaceva sulla terra davanti agli occhi (di tutti) oppressa sotto il grave peso della superstizione, che dalle regioni del cielo mostrava il suo capo»
Mentre secondo alcuni la traduzione corretta è quella più fedele alle parole del testo originale, pertanto “religione”, per altri la parola sarebbe da tradurre col termine “superstizione” sostenendo che per l'autore le religioni equivalgono a superstizioni. Tradurre la parola con superstizione, tuttavia, farebbe perdere il rapporto originale tra il significante “religione” e il significato che l'autore attribuiva alla stessa. Spesso nelle superstizioni è possibile riconoscere il persistere (eventualmente in forma modificata) di credenze pseudoscientifiche non più compatibili con le conoscenze scientifiche. Questa persistenza dà l'idea della forza della superstizione e dei modi in cui si radica nelle credenze popolari.
A partire dal XIX secolo la superstizione è divenuta terreno di una serie di studi psicologici. La cosiddetta “superstizione eccessiva” diviene sintomo del disturbo ossessivo-compulsivo, un disordine psichico e comportamentale.
Inoltre, da uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia Generale, Università degli Studi di Padova, si deduce che la superstizione potrebbe offrire un'inefficiente strategia di coping nel fronteggiare incertezze e pericoli e, dunque, agisca in maniera sinergica con nozioni alterate e ipertrofiche di responsabilità, ipervalutazione del rischio e intolleranza verso l'eventuale mancanza di certezze.
Le superstizioni percorrono i millenni e hanno interessato tutti i popoli antichi. Per quanto riguarda i Romani, Marco Tullio Cicerone così scriveva nel De divinatione (II, XXIV):
«Assai spiritoso è il vecchio motto di Catone che affermava di meravigliarsi che un aruspice non si mettesse a ridere ogni volta che vedeva un altro aruspice. Quante sono le cose predette da essi che sono poi accadute? E se qualcuna si è verificata, quali prove ci sono contro l'eventualità che essa sia accaduta per caso? Il re Prusia, allorché Annibale, esule presso di lui, lo esortava a far guerra a oltranza, diceva di non volersi arrischiare, perché l'esame delle viscere lo dissuadeva. “Dici sul serio?” esclamò Annibale, ”preferisci dar retta a un pezzetto di carne di vitella che a un vecchio condottiero?”. Anche Cesare, dissuaso dal grande aruspice dall'imbarcarsi per l'Africa prima del solstizio d'inverno, non si imbarcò egualmente? Se non l'avesse fatto le truppe dei suoi nemici avrebbero avuto il tempo di concentrarsi in un solo luogo. Dovrei mettermi a fare l'elenco (che sarebbe davvero infinito) dei responsi degli aruspici senza alcun effetto o addirittura opposto alle previsioni?»

Nonostante la condanna implicita della cultura moderna verso la superstizione, molte credenze di questo genere sono estremamente diffuse anche nella società occidentale e persino favorite dai mezzi di comunicazione di massa. È il caso, ad esempio, dell'astrologia dell'oroscopo, una pratica divinatoria.
La superstizione è anche molto diffusa, in genere, nella pratica del gioco d'azzardo, in particolare di quelli basati esclusivamente sul caso, dalla roulette alle lotterie. Anche in questo caso la cultura dei media (e non solo) non contrasta la superstizione, anzi, spesso la coltiva. Si può citare per esempio il caso dei numeri "ritardatari" nel gioco del lotto, che vengono ampiamente segnalati dai media con l'implicita (talvolta esplicita) indicazione che siano i numeri che hanno maggiori probabilità di essere estratti, il che va apertamente contro le leggi del calcolo delle probabilità e la semplice logica (significherebbe riconoscere che i bussolotti conserverebbero memoria delle estrazioni pregresse). In casi del genere, tali credenze superstiziose vengono rivestite di credibilità attraverso il riferimento improprio a leggi matematiche e scientifiche (come la legge dei grandi numeri).

domenica 20 febbraio 2022

Usare la Magia e Addentrarsi nell'Occulto

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Nella nostra società, il mondo dell'occulto viene contemporaneamente vituperato e riverito. Pieno di misteri, il mondo occulto è stato esposto per migliaia di anni alle proteste dogmatiche delle religioni intolleranti e della scienza. Grazie a questo post, anche tu potrai finalmente entrare nel misterioso mondo della magia e dell'occulto.

1 Entra in sintonia. Per avere successo nel mondo della magia, devi essere in completa sintonia con il tuo corpo e con la tua mente. Se possibile, medita quotidianamente per calmare la mente.

2 Sviluppa le tue percezioni magiche. Per muoverti correttamente nel mondo della magia, devi acquisire una comprensione delle forze con cui ti stai confrontando. Informati in merito ad alcuni concetti importanti come il chi, i chakras , Od Ob e Aur, la luce astrale e la forza vitale, e cerca di acuire le tue intuizioni in merito. A lungo termine, punta a sviluppare le facoltà psichiche della chiaroveggenza, chiaroudienza e chiarosentenza per essere certo di riuscire a padroneggiare le forze metafisiche. Medita.

3 Decidi quello che desideri. Un buon incantesimo dovrebbe avere un intento ben formato per essere pienamente consci dei possibili risultati. Pensa chiaramente a cosa desideri che accada, ed assicurati che sia un desiderio realizzabile. Nei primi mesi di pratica non occuparti di cose troppo grandi per la tua preparazione pretendendo ad esempio di dar vita ai tuoni.

4 Crea un piano. Crea una descrizione generale dei passaggi necessari all'esecuzione del tuo incantesimo. Generalmente dovrai includere l'acquisizione dell'energia, la focalizzazione della volontà, e la canalizzazione dell'energia verso la volontà. Tuttavia potrai inserire anche un'evocazione di spiriti, demoni, angeli e esseri divini, ed il disegno di circoli protettivi per gli atti più pericolosi.

5 Sintetizza il tuo piano. Applica il principio del Rasoio di Occam al piano del tuo incantesimo o del tuo rituale. Elimina ciò che non è necessario. Assicurati che ogni cosa che fai abbia uno scopo per non lasciarti distrarre ed accertati che i passaggi del tuo piano siano specifici per evitare di tralasciare qualcosa di importante.

6 Procurati il materiale. Alcuni rituali prevedono l'uso di oggetti significativi come punto di focalizzazione per la mente o come simbolo della presenza di forze superiori. Altri incantesimi invece, richiedono la sola concentrazione della volontà (potrebbe trattarsi di un grado di difficoltà maggiore). Assicurati di procurarti con anticipo tutto il materiale e gli oggetti necessari.
Gli oggetti cerimoniali possono includere: candele, spade, bacchette, coppe, dischi, ciondoli, carte e toghe speciali.

7 Esegui l'incantesimo. Segui meticolosamente e con fiducia i passaggi descritti nel tuo piano, ed attendi la manifestazione dei risultati. Non lasciarti frustrare se non accade qualcosa immediatamente, anche gli incantesimi più semplici possono richiedere giorni di pratica da parte di un principiante e perfino manifestarsi in forme inaspettate.

8 Tieni un diario e registra il procedimento, l'esecuzione e gli eventuali risultati dei tuoi incantesimi. Diventerà il tuo "Libro delle ombre."

9 Fai pratica. I più grandi maghi esistiti hanno dedicato le loro vite al mondo dell'occulto. I più grandi maghi hanno trascorso le loro vita praticando la magia. Dedica alle pratiche magiche almeno un'ora al giorno.

10 Valuta e correggi. Di tanto in tanto, osserva con occhio critico te stesso e le tue credenze e pratiche metafisiche. Datti l'obiettivo di affinare e perfezionare continuamente le tue capacità per diventare una persona meritevole delle pratiche magiche, per garantire efficacia e semplicità alle tue tecniche e alle tue pratiche e per non soccombere mai alla delusione o all'ossessione.

Consigli
Dormi a sufficienza ed annota i tuoi sogni.
Registra sempre incantesimi e rituali nel tuo libro. In questo modo potrai perfezionarli nel tempo.
Bevi molta acqua, è salutare e ti chiarirà mente e corpo.
Prova ad instillare un'ampia varietà di simboli nel tuo subconscio leggendo i dizionari dei simboli dall'inizio alla fine. Ti aiuteranno ad interpretare ogni evento strano ed ogni impressione ricevuta.
Se possibile, valuta di unirti ad un gruppo di pratiche magiche. In questo caso assicurati di condividerne i principi ed i fondamenti per non essere mal rappresentato.
Anche se nei tuoi rituali magici non fai uso di oggetti (anche se fai un uso diretto della magia), può essere utile iniziare utilizzando un punto su cui concentrare l'energia, come una bacchetta magica.
Potresti pensare che sia fantastico parlare a chiunque di occulto e magia, ma è più producente rifletterci nella tua intimità o condividere i tuoi pensieri con coloro che sapranno prenderti sul serio.
Avvertenze
Valuta di imparare diversi mantra per calmare le emozioni negative, in special modo la paura, che può apparire piuttosto frequentemente e senza preavviso per le persone inesperte.
Considera la possibilità del Karma, ed astieniti dalle cattiverie evidenti.
Impara a bandire le forze specifiche prima di eseguire evocazioni, invocazioni o altri riti magici che includano il contatto con un'entità. Il "Rituale di Bando del Pentagramma Minore" è uno dei più comuni e, secondo alcuni, più efficaci.
Stai sempre attento alla possibilità di essere vittima di delusioni o ossessioni. Un mago ideale vede la Verità, quindi evita a tutti i costi di mentire a te stesso. Rileggi il passaggio 10.
Non tentare di eseguire rituali magici fuori dalla tua portata, lo sforzo potrebbe sfinirti emotivamente, mentalmente ed anche fisicamente.

Non permettere che le entità invocate ti scappino di mano. Ricorda che detieni sempre il controllo.

sabato 19 febbraio 2022

Paranormale

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Il termine paranormale si applica a quei fenomeni (detti anche anomali) che risultano contrari alle leggi della fisica e agli assunti scientifici e che, se misurati secondo il metodo scientifico, sono risultati inesistenti o, nel caso di fenomeno esistente, comunque spiegabili sulla base delle conoscenze attuali.
Secondo i parapsicologi, invece, esisterebbero fenomeni non spiegabili in base alle leggi scientifiche attuali e la maggioranza dei parapsicologi si aspetta che future ricerche spieghino queste anomalie anche se ritengono che non saranno spiegabili fino a che non verrà operata una rivoluzione nella scienza attuale. La definizione di fenomeno anomalo è data dagli stessi parapsicologi poiché si tratterebbe di fenomeni difficilmente spiegabili sulla base dei modelli scientifici attuali.
La scienza non riconosce l'esistenza del paranormale, i cui fenomeni sono, ad oggi, non provati. Le associazioni che conducono ricerche e operano controlli sui presunti fenomeni paranormali, come l'italiana CICAP, hanno analoga posizione rilevando come ad oggi nessun fenomeno paranormale è mai stato provato come esistente.
Non esiste di fatto una definizione rigorosa e universalmente condivisa del termine. Alcuni lo usano soltanto per indicare il campo di studio della parapsicologia, cioè le cosiddette "percezioni extrasensoriali" come telepatia, chiaroveggenza, precognizione, i presunti "poteri della mente" come telecinesi e pirocinesi e le manifestazioni di fantasmi. In genere, però, la parola "paranormale" viene usata in senso più ampio, per comprendere tutti i fenomeni considerati scientificamente inattendibili o inspiegabili, come le esperienze extracorporee, il triangolo delle Bermude, i miracoli, i poteri dei fachiri, eccetera. Il Journal of Parapsychology definisce come "paranormale" «qualsiasi fenomeno che in uno o più aspetti superi i limiti di ciò che è considerato fisicamente possibile secondo le assunzioni scientifiche del momento».
L'altra caratteristica che accomuna i presunti fenomeni paranormali è la mancanza di prove oggettive a sostegno della loro effettiva esistenza: vengono riferiti numerosissimi esempi di tali anomalie, ma si tratta in genere di testimonianze non documentate oppure di esperimenti eseguiti in modo non abbastanza rigoroso da poter escludere imbrogli o autosuggestione. Le cause per cui molto spesso si parla erroneamente di fenomeni paranormali sono sostanzialmente tre:
  • fenomeni naturali scambiati per soprannaturali: ad esempio, fenomeni atmosferici o velivoli terrestri scambiati per UFO, oppure fenomeni poco noti (come i fulmini globulari) o controintuitivi e quindi considerati erroneamente inspiegabili: ad esempio, le cosiddette salite in discesa
  • autosuggestione: ad esempio, persone che in buona fede si convincono di avere facoltà telepatiche
  • falsi fenomeni paranormali prodotti con l'inganno: ad esempio, i fenomeni di spiritismo prodotti dalle sorelle Fox.
Alcuni fenomeni anomali si collocano all'interno di quella che è stata chiamata scienza patologica, cioè quelle idee delle quali “non ci si riesce a liberare”, anche molto tempo dopo essere state dichiarate erronee dalla maggior parte degli studiosi di un dato settore.
Ricerche sul paranormale sono condotte dai parapsicologi. La parapsicologia iniziò a utilizzare un approccio sperimentale già negli anni trenta con Joseph Rhine. Tra gli anni cinquanta e gli anni settanta nacquero diversi centri di ricerca anche in seno alle università. Dagli anni settanta in poi la considerazione per le ricerche sul paranormale è andata via via scemando. Le ricerche furono considerate inconcludenti e i parapsicologi si trovarono di fronte alla forte opposizione dei loro colleghi accademici. Alcuni effetti che sembravano essere paranormali, ad esempio l'effetto Kirlian, scomparvero quando furono testati sotto stretti controllo. Molti laboratori di ricerca statunitensi furono chiusi. Dopo ventotto anni di ricerche il Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory ha chiuso i propri laboratori nel 2007.
Le differenze tra paranormale e religione vanno innanzitutto ricerca sul piano empirico: mentre le affermazione relative al paranormale si riferiscono al mondo fisico e quindi possono essere oggetto di indagine scientifica, la religione appartiene al mondo della metafisica e quindi non suscettibile di indagine
Nonostante questo i due campi spesso si toccano senza necessariamente incontrarsi: davanti al rito religioso, ad esempio, dell'eucaristia, nella transustanziazione, la chiesa cattolica afferma « la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del Suo Sangue », sebbene «Tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino, cioè le "specie eucaristiche", rimangono inalterate. » (Compendio al catechismo della Chiesa cattolica). L'essenza stessa di tale rito trova in ogni caso il proprio fondamento nella fede, più che nell'analisi scientifica.
In taluni casi tuttavia possono esservi punti di contatto tra paranormale e alcuni fenomeni religiosi (cosiddetto paranormale religioso) come ad esempio i miracoli, in questi casi si tratta di fenomeni empirici (e come tali suscettibili di indagine scientifica) ai quali la religione attribuisce determinate cause e significati
Nel linguaggio corrente si tendono a confondere i fenomeni scientificamente non spiegati con i fenomeni paranormali.
Esiste invece una netta differenza fra questi due concetti. I primi sono quei fenomeni (biologici, fisici eccetera), osservabili anche in condizioni scientificamente controllate, ai quali però la scienza finora non è stata in grado di dare una spiegazione (per esempio: siamo in grado di descrivere i fulmini globulari e il loro comportamento, ma non sappiamo ancora spiegare il modo in cui si formano). I secondi sono invece fenomeni che nonostante le numerosissime affermazioni contrarie, non sono stati mai finora osservati in condizioni scientificamente controllate, soprattutto per quanto riguarda la ripetibilità degli esperimenti.
La differenza non corre affatto, come si crede spesso, tra fenomeni "non ancora spiegati" e fenomeni "inspiegabili tout-court". È proprio l'osservazione di fatti veri non spiegati che ha sempre portato evoluzione nelle teorie scientifiche (si pensi ad esempio alle osservazioni che hanno portato alla formulazione della teoria della Meccanica Quantistica).
Viceversa, numerosissimi fenomeni "paranormali" sono in realtà spiegabilissimi in base alle conoscenza scientifiche (e in certi casi anche banali trucchi di illusionismo). In genere, al crescere del controllo dell'esperimento per prevenire errori o frodi, i fenomeni paranormali diminuiscono di frequenza, fino a scomparire del tutto quando si applica un controllo scientifico rigoroso.
La differenza tra "scientifico" e "non scientifico" corre quindi tra fenomeni osservabili in condizioni scientificamente controllate, e fenomeni non osservabili in tali condizioni, e non tra fenomeni "spiegabili" e "inspiegabili".
Un secondo errore comune consiste nella credenza per cui la scienza rifiuta ciò che non può capire. Al contrario, la scienza esiste per investigare esattamente quel che non si sa (ancora) spiegare. Lo scienziato che riuscisse a riprodurre un fenomeno di telecinesi, o di telepatia, o di precognizione, diverrebbe non solo famoso, ma soprattutto ricchissimo. Non è quindi credibile che esista, come affermano coloro che credono nel paranormale, una "congiura" fra gli scienziati per mettere a tacere i risultati favorevoli alle teorie parapsicologiche.
La tesi di chi crede nei fenomeni paranormali è che tra gli scienziati sia molto diffuso uno scetticismo aprioristico, ossia una tesi preconcetta secondo cui il paranormale non può esistere. Da parte loro gli scettici fanno notare che su taluni effetti (ad es. "Effetto Marte" di Gauquelin) anche gli stessi parapsicologi (dopo anche 15 anni di studi) hanno dovuto convenire sull'assenza di fenomeni anomali. Più semplicemente la scienza non riesce a trovare alcun vero fenomeno paranormale da spiegare [...] la telepatia, la psicocinesi, o la chiaroveggenza non sono 'inspiegabili', sono molto più banalmente non-accaduti, nel senso che tali fenomeni non si sono mai verificati in condizioni di controllo.
Fenomeni ed eventi considerati un tempo "paranormali" (come il fulmine) fanno oggi parte del campo di studio "normale" della scienza, mentre discipline che erano considerate un tempo assolutamente scientifiche sono passate nel campo del "paranormale" nella misura in cui non sono state più in grado di rispondere ai criteri minimi di verificabilità richiesti da nuovi concetti di scienza. Un esempio di tale tipo è l'astrologia.
La scienza non è il sapere tout-court, e l'epistemologia lo afferma con chiarezza. La scienza è una forma di sapere umano: quello che riesce a fondare le sue affermazioni su un preciso metodo, detto metodo scientifico, che richiede che un'affermazione, per essere considerata "vera", sia tra le altre cose verificabile (e secondo Karl Popper, falsificabile).
Il problema con il paranormale sorge perché, secondo gli scettici, chi lo studia afferma di potere aspirare a una verità di tipo scientifico, senza però sottoporsi alle verifiche tipiche del metodo scientifico. Semplificando un poco, in un esperimento scientifico è sempre necessario riuscire a verificare:
  • (a) che una spiegazione più semplice di quella proposta non sia in grado di rendere conto del fenomeno (rasoio di Occam);
  • (b) che sia stato fatto tutto il possibile per escludere manipolazioni, contaminazioni, interferenze (anche e soprattutto involontarie e inconsce) da parte dei soggetti studiati e da parte degli studiosi stessi;
  • (c) che i risultati siano statisticamente significativi, ossia che avvengano con frequenza superiore a quella che si avrebbe in base al semplice caso;
  • (d) che i risultati siano verificabili da altri ricercatori (il successo costante di un unico ricercatore può essere dovuto a errore metodologico ripetuto, ma anche a truffa scientifica e manipolazione dei dati, più frequenti di quanto si pensi);
  • (e) che i risultati siano ripetibili (un singolo successo può essere dovuto al puro caso).
Fra queste altre caratteristiche la più importante è che il campo dell'esperimento deve essere chiaramente delimitato, e che va definito con chiarezza prima di iniziare l'esperimento cosa si consideri una "riuscita" e cosa un "fallimento" dell'esperimento stesso.
Nel caso delle ricerche sul cosiddetto "paranormale", invece, spesso una, talvolta più di una, in qualche caso tutte queste regole non vengono rispettate. I tentativi che i ricercatori di estrazione scettica hanno fatto di porre in condizioni di controllo chi asseriva di avere poteri paranormali si sono, fino ad oggi, conclusi con l'assenza di risultati.
Secondo i sostenitori dell'esistenza del paranormale questo non implicherebbe che il paranormale non esista: potrebbe semplicemente darsi che gli esperimenti non siano ancora adeguati, esattamente come le onde radio esistevano anche prima che gli esseri umani fossero in grado di captarle e misurarle. Secondo tale tesi, se la situazione è questa, la scienza avrebbe bisogno di ampliare il proprio campo di conoscenze scientifiche per poter spiegare i cosiddetti fenomeni paranormali, inspiegabili secondo gli attuali paradigmi.
Quanto detto fin qui, secondo i sostenitori del paranormale, non implicherebbe che i fenomeni paranormali siano "falsi" ma che non esistono le leggi scientifiche entro cui inquadrare un mondo reale, molto più vasto di quello compreso nei confini della scienza o che comunque si tratterebbe di fenomeni per i quali l'indagine tramite metodo scientifico sarebbe inidonea e superata.
La tesi dominante tra i sostenitori del paranormale è che l'atteggiamento scientifico verso questo tipo di fenomeni dovrebbe essere oggi quella di apertura e non di tipo scettico, poiché, a detta loro, il termine "scettico" implicherebbe già di per sé un rifiuto aprioristico e un pre-giudizio, che sarebbe incompatibile con quello di imparzialità nella ricerca. Viene tuttavia fatto notare che scetticismo, per definizione, significa proprio ricercare la verità in assenza di pregiudizi.
Viceversa, la tentazione di annacquare il metodo scientifico, diminuendo il livello e il rigore del controllo e delle verifiche fino a che si ottengono infine risultati, può solo portare discredito a questo campo di ricerca, come dimostra la circostanza che ad oggi il paranormale è ricompreso nell'area delle pseudoscienze.
Esiste un "Premio di un milione di dollari" messo in palio dal prestigiatore e debunker James Randi a chiunque sia in grado di produrre un qualsiasi fenomeno paranormale purché in condizioni di controllo.
Altre sfide volte a provare l'esistenza del paranormale in condizioni di controllo sono quella denominata International Zetetic challenge del Laboratorio di Zetetica e quella da 100.000 dollari dell'associazione Australian Skeptics.

 
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