venerdì 10 giugno 2022

Planetologia

 


Per planetologia (chiamata anche scienza planetaria, geologia planetaria o astronomia planetaria) si intende lo studio delle proprietà fisiche dei corpi planetari, spesso non limitato ai soli pianeti ma esteso a tutti i corpi celesti non stellari, interni ed esterni al sistema solare; in genere si annoverano tra gli studi di planetologia anche quelli riguardanti le origini dei sistemi planetari e la loro evoluzione dinamica della fisica quantistica.

Per quanto si possano far risalire le sue origini al riconoscimento, da parte di Galileo, di strutture assimilabili a montagne sul suolo lunare, la planetologia è una scienza il cui sviluppo è soprattutto recente. Lo studio dell'ambiente planetario richiede accuratezza di informazioni e precisione.

Alla seconda metà dell'Ottocento risalgono i contributi pionieristici di astronomi come Schiaparelli, con le sue osservazioni dei "canali" di Marte, e Antoniadi.

Ma è l'avvio dell'astronautica e delle prime missioni planetarie degli anni sessanta a consentire il susseguirsi delle scoperte. La faccia nascosta della Luna, la superficie rossa di Marte, l'atmosfera di Venere. Sono poi le missioni Pioneer e Voyager a completare il quadro generale sui pianeti esterni del sistema solare.

Negli ultimi anni il successo delle missioni dirette su Giove, dei rover teleguidati su Marte, del primo contatto con Titano, a chiarire ancor più la meteorologia e l'origine dei pianeti.

Lo studio sistematico del sole e della sua evoluzione si è arricchito negli ultimi anni di strumenti sempre più precisi. Dalle osservazioni da terra tramite telescopi, si è giunti negli ultimi anni ad uno studio accurato in loco. Le sonde interplanetarie (Elenco delle sonde spaziali), veri e propri laboratori vaganti, consentono la rilevazione di dati fondamentali per la conoscenza dei pianeti e dei loro ambienti. Grazie ad esse si è compresa l'atmosfera di Venere, le antiche tracce d'acqua su Marte, la complessa struttura atmosferica dei pianeti gassosi.

Negli ultimi anni, l'esigenza di un costante monitoraggio delle attività atmosferiche dei pianeti, ha risvegliato l'interesse degli astrofili avvantaggiati dalla riduzione dei costi delle attrezzature consentendo in tal modo un aumento notevole della qualità e della quantità delle osservazioni anche con piccoli telescopi.

Il termine "planetologia" si riferisce in particolar modo ai corpi del sistema solare, tuttavia la recente scoperta di pianeti extrasolari, ovvero di pianeti orbitanti attorno a stelle diverse dal Sole, ha aperto un campo di studi completamente nuovo, quello dell'esoplanetologia, trasformando quella che sino a un paio di decenni fa era solo una speculazione in una evidenza osservativa. L'attuale disponibilità di dati, non certo esenti da effetti di selezione ma in quantità sufficiente per ricerca di regolarità, richiede la formulazione di modelli teorici che li giustifichino rendendo quest'area una delle più fertili dell'astrofisica contemporanea.

Le branche della planetologia che si occupano dei singoli corpi celesti hanno nomi specifici:


Corpo celeste

Disciplina

Origine del termine

Sole

Eliologia

Helios, dalla lingua greca

Mercurio

Ermeologia

Hermes, dalla lingua greca

Venere

Citerologia

Cythera, dalla lingua greca

Terra

Geologia

Gea, dalla lingua greca

Luna

Selenologia

Selene, dalla lingua greca

Marte

Areologia

Ares, dalla lingua greca

Giove

Zenologia

Zeus, dalla lingua greca

Saturno

Kronologia

Kronos, dalla lingua greca

Urano

Uranologia

Urano, dalla lingua greca

Nettuno

Poseidologia

Poseidone, dalla lingua greca

Plutone

Adeologia

Ade, dalla lingua greca



Il Sole e la Luna sono inclusi qui per completezza, pur non essendo pianeti. Lo stesso Plutone è in verità un pianeta nano, alla stregua di Cerere ed Eris.

Come si può immaginare, la planetologia è molto citata nella narrativa di fantascienza. Nel celebre romanzo Dune di Frank Herbert riveste un ruolo rilevante il planetologo imperiale Liet-Kynes, che studia l'ecosistema del pianeta desertico Arrakis (Dune) e ne progetta una radicale mutazione. Nell'altrettanto celebre Solaris di Stanisław Lem viene descritta un'intera disciplina scientifica, la solaristica, che si prefigge specificamente di studiare l'enigmatico pianeta su cui è ambientato il romanzo.




giovedì 9 giugno 2022

Junk science

 


Junk science (o scienza spazzatura) è un termine usato nelle controversie politiche e legali negli Stati Uniti, per indicare dati scientifici, di ricerca o di analisi giudicati come falsi o tendenziosi. Il termine è usato per trasmettere una connotazione negativa sul fatto che la ricerca posta in discussione di validità sia stata svolta sotto la guida di interessi politici, ideologici, finanziari, o altri motivazioni non scientifiche. In altre parole il termine indicherebbe una voluta distorsione dei metodi scientifici al fine di raggiungere conclusioni che non sarebbero accettabili o confermate se svolte tramite ricerche scientifiche corrette.

Il termine è stato utilizzato per la prima volta in relazione alle testimonianze di esperti in materia di contenziosi civili.

Più recentemente, è stato utilizzato per criticare e sminuire le ricerche sugli effetti nocivi per l'ambiente (come nei casi in cui vengono contrapposte differenti teorie sull'effetto serra o sulla pericolosità degli OGM) o la salute pubblica (tipico esempio ipotesi sulle possibili modalità di contagio dell'AIDS) causate o indotte dalle attività commerciali, industriali produttive, oppure in risposta a queste critiche. Il termine "junk science" è spesso contrapposto a "sound science", un termine usato per descrivere gli studi che favoriscono il punto di vista dell'accusatore. Entrambi questi termini non hanno una definizione o una applicazione all'interno della comunità scientifica, bensì sono termini utilizzati nell'ambito dei dibattiti politici.

L'utilizzo del termine in dispute aventi come oggetto interessi politici o economici nel dibattito su ricerche o ipotesi scientifiche controverse, è il discriminante che distingue quello che viene categorizzato come junk science da quello che viene valutato come pseudoscienza ed invece discusso in contesti scientifici.




mercoledì 8 giugno 2022

Se è esiste davvero, gli archeologi dove pensano che risieda l'Arca dell'Alleanza?

Nessuno lo sa. Molto probabilmente non esiste più. È probabile che sia stata fusa ormai dopo 1500 anni (poiché fu strappata dal primo tempio ebraico dai babilonesi guidati dal re Nabukhad'netzar).

Dispiace dirlo ma con ogni probabilità l'originale Arca d'Oro è andata persa per sempre.




martedì 7 giugno 2022

Cosa c'è di così segreto nell'Area 51?


Originalmente serviva per lo sviluppo e il test di apparecchiature tecnologicamente all'avanguardia (jet militari sofisticati come l’U-2 e YF-12 ed SR-71, moduli lunari come il LEM per le missioni Apollo ecc.) nella massima segretezza.

Ovviamente l’Area 51 dal 1955 è di proprietà dell’USAF e della CIA, dove insieme collaborano per portare avanti progetti sofisticati tra cui la tecnologia Stealth, dagli anni ‘50 c’è anche un hangar dove ospita la Skunk Works, un sussidiario della Lockheed Martin fondata da Kelly Johnson, dove fu costruito l’U-2, l’intercettore ad alta quota grazie alla sua ampia apertura alare è in grado di volare sulla stratosfera poi nel periodo della Guerra del Vietnam fu costruito un intercettore da Mach 3 l’YF-12 Oxcart nel 1963 seguito poi dal famoso SR-71 Blackbird.

Anche la NASA ha collaborato con l’USAF e la DARPA per lo sviluppo dell’X-37, una navetta senza equipaggio, praticamente un drone spaziale, lanciato grazie all’Atlas V o lo Spacex per poi raggiungere l’orbita bassa.

Di segreto forse ci sono le tecnologie all’avanguardia in chiave futuristica e fantascientifico come i caccia a forma di disco volante, un ex-dipendente veterano dell’USAF confessò in un documentario americano prima di morire che nell’Area 51 ci sono conservati i corpi dell’equipaggio alieno dell’incidente di Roswell, quindi un po’ fa distorcere qual è la vera realtà, mentre alcuni sostengono che nella base segreta non c’è niente di extraterrestre, ma sono solo collaudi di tecnologie sperimentali molto avanzate come armi o motori a propulsione ionico e lo studio di velivoli a levitazione. Forse usano la scusa dell’extraterrestre per distrarre la gente e nascondere i progetti così segreti che se finisce in mani sbagliate come i terroristi dell’ISIS, talebani o paesi nemici degli USA come l’Iran si rischierebbe una guerra catastrofica.


lunedì 6 giugno 2022

Con quali argomenti neghi l'esistenza di Dio?


Alcuni argomenti che, secondo me, dimostrano che Dio (quello cristiano, ma anche gli altri) non esiste:

  • nessuno potrà darti la stessa definizione di Dio, cambia da persona a persona, quindi per una questione linguistica nessuna delle miliardi di definizioni di Dio sarà valida;

  • tutti nasciamo atei;

  • tutti neghiamo almeno 4999 divinità, l'ateo ne nega 5000 (tutti neghiamo Zeus, Odino e Geova);

  • Dio può tutto? Può Dio creare un Dio più potente di lui? Se sì non è onnipotente, se non può, non è onnipotente;

  • Se uno sostiene di vedere un fantasma è pazzo, se sono tanti a sostenerlo è una religione;

  • Dio ha difetti umani come la vendetta e la gelosia;

  • senza scrittura non c'è Dio nella storia…;

  • Dio non è in grado nemmeno oggi con internet di raggiungere tutti gli esseri umani con la sua religione, è un fenomeno geografico, non per nulla non esiste un solo cristiano nell'impero degli Aztechi, prima dell'arrivo degli europei;

  • non esistono nemmeno religioni simili, se troppo distanti geograficamente (per quelli che credono che tutti crediamo in un dio comune);

  • l'uomo non ha gli strumenti per comprendere Dio;

  • L'idea di Dio che hai non è minimamente vicina a quella (nella stessa religione) di 100 anni fa, cosa significa?;

  • le fonti su cui si costruiscono le religioni sono piene di inesattezze, errori scientifici, contraddizioni;

  • è casuale che man mano che la tecnologia ed il benessere avanza meno persone credono in Dio?;

  • non esiste una sole regola morale religiosa che non si possa ottenere da un ragionamento (quindi la religione non è una fonte necessaria per la morale);

  • il fatto che esistano matematici che credono in Dio, non è un argomento, esistevano grandi matematici nazisti;

  • la bellezza del mondo non dimostra l'esistenza di Dio, soprattutto perché è soggettiva, non c'è bellezza in tanti luoghi della terra;

  • cresciamo sempre credendo nel Dio giusto (e gli altri sono in torto)?;

  • c'è chi si dichiara agnostico, io onestamente no come non mi dichiaro agnostico verso i vampiri, so solo che non esistono e che sono frutto di una fantasia;

  • non è un po' arrogante che l'intero universo esista solo per noi 8 miliardi?;

  • se distruggiamo tutti i libri i scienza verrano riscoperte le stesse leggi fisiche, mentre se distruggiamo tutte le Bibbie non ne avremo una uguale;

  • Dio non è donna! Guarda un po' che coincidenza;

  • Dio, la sua concezione, descrizione e caratteristiche variano da popolo a popolo, da periodo storico a periodo storico, nella stessa persona con il passare degli anni.

  • La consistenza della frase "dimostrami che Dio non esiste" ha la stessa consistenza della frase "dimostrami che le fate non esistono" o "dimostrami che un Dio che ha creato Dio non esiste" o "dimostrami che Dio non è donna"

  • Tutti i testi sacri che parlano di Dio descrivono il profilo psicologico di un essere: invidioso, bugiardo, vendicativo, iracondo (sono chiaramente un prodotto umano).

  • Tutti i testi sacri sono pieni di errori storici, geografici, scientifici, psichiatrici e medici (sono chiaramente un prodotto umano).

  • Nessuno nasce credente, tutti la impariamo una religione crescendo.

  • Non esiste un solo esempio di religione che abbia una sua copia perfetta (o anche solo simile) in un'altra parte del mondo (con cui non ci siano stati contatti).

  • Se scoprissimo anche solo un pianeta alieno con forme di vita intelligenti qualsiasi "Dio terrestre" perderebbe di senso e di valore.

  • Infine vi lascio con domande che mettono un po' di dubbi: Dio ha creato un passato finito, ma un futuro infinito? In cosa è contenuto l'universo? Chi ha creato Dio?


domenica 5 giugno 2022

È veramente esistita la confraternita degli assassini, protagonista del video game Assassin's Creed?

Sì, storicamente è esistita davvero la confraternita degli Assassini, ma naturalmente erano molto diversi da quelli del videogioco, anche se sono stati bravi a trasporre molti elementi della loro dottrina.



Gli Assassini erano membri di una setta appartenente all'islam sciita nota come i Nizariti. Il credo dei Nizariti era considerato dagli altri musulmani come un movimento eretico: credevano che non si potesse giungere alla verità divina semplicemente tramite lo studio del Corano, ma attraverso un percorso iniziatico ed esoterico. Di conseguenza seguivano con un fervore fanatico i loro maestri, considerati rappresentanti di Dio sulla terra.

I loro nemici li accusavano di farsi beffe dell'Islam pregando con le spalle rivolte alla Mecca, di non digiunare e soprattutto di essere grandi consumatori di droghe (grave peccato per i musulmani), da cui il termine arabo Hašīšiyyūn ("dediti all'hashish").

La vera e propria setta degli Assassini si formò in Persia nel 1094 attorno alla figura del mistico Ḥasan-i Ṣabbāḥ, infatti si ipotizza che il termine Assassino derivi da una parola persiana che significa "Seguace di Hasan". Gli Assassini scelsero come base principale il castello di Alamut ("Nido dell'aquila" in Persiano), sulle montagne nell'attuale Iran. Per questo Hasan e i successivi capi della setta vennero chiamati il "Vecchio della montagna". Oltre ad Alamut ebbero anche altre basi, tra cui proprio Masyaf, in Siria.

Anche se combatterono anche contro i Crociati i Nizariti agivano principalmente contro altri musulmani, perché volevano stabilire la supremazia della loro dottrina nel mondo islamico.

Non essendo però abbastanza numerosi da sfidare i loro nemici in battaglia gli Assassini si specializzarono nella guerriglia e nell'omicidio politico: uccidevano i capi politici, militari e religiosi delle altre fazioni in modo da destabilizzarli.

Con il tempo svilupparono una vera e propria ritualità legata all'omicidio: si vestivano di bianco (simbolo di purezza) con una cintura rossa (simbolo di coraggio) e come arma usavano solo il pugnale perché ritenuto più onorevole (mai con il veleno o con armi che colpivano a distanza).

Non avevano paura di colpire allo scoperto in luoghi pubblici e affollati come moschee e mercati, se possibile compivano i loro attentati di venerdì. Erano disposti a morire per la loro causa, anche lasciandogli linciare dalla folla dopo aver compiuto la missione.

Tra le loro vittime più illustri (accertate o sospette) figurano il califfo di Baghdad Al-Mustarshid, il suo successore Al-Rashid e il comandante crociato Corrado del Monferrato, anche il re d'Inghilterra Edoardo I rischiò di essere ucciso da loro, ma scampò cavandosela con una ferita.

Anche Saldino ricevette una loro visita come forma di monito: mentre assediava Aleppo un gruppo di assassini si introdusse nella tenda dove dormiva e gli lasciò accanto al letto un pugnale e un messaggio con scritto: "Vieni a prenderci se ci riesci!"

Erano abilissimi nell'infiltrarsi tra le linee nemiche: il già citato Corrado del Monferrato fu ucciso da un gruppo di Assassini travestiti da monaci che gli si avvicinarono parlandogli in francese.



La setta degli Assassini era organizzata secondo una rigida gerarchia in cui si avanzava di grado attraverso lo studio della dottrina di Hasan. Il vecchio della montagna, il gran maestro, godeva di una fedeltà e di una devozione fanatica: si narra infatti che una volta, per impressionare degli ambasciatori inviati dai crociati, il vecchio ordinò ad alcuni dei suoi uomini di uccidersi saltando giù dalle mura del castello. (Il salto della fede è ispirato a questo episodio).


Secondo alcune leggende questa cieca obbedienza e devozione assoluta era dovuta al fatto che gli Assassini erano convinti che il Vecchio della montagna potesse offrire l'accesso al paradiso.

Marco Polo, ad esempio descrive nel Milione la fortezza di Alamut (pur non avendola visitata) e parla degli Assassini. Narra infatti che all'interno del castello si trovassero dei magnifici giardini costruiti secondo le visione islamica del paradiso: erano pieni di piante e animali esotici, vino, ragazzi e ragazze bellissime e ogni sorta di piacere dei sensi.

Secondo Polo i nuovi adepti venivano drogati pesantemente con oppio e hashish in modo da lasciarli addormentati per giorni, venivano portati ancora privi di sensi ad Alamut per la prima volta, in modo che al loro risveglio (ancora confusi e storditi dalla droga) credessero di trovarsi veramente in Paradiso. Dopo essersi potuti godere per un po' i piaceri del "paradiso" veniva assegnata loro una missione e nuovamente fatti addormentare con l'oppio e riportati all'esterno, promettendogli di poter tornare solo a missione compiuta.


La vera fortezza di Alamut, in Iran.


La fine della loro storia avvenne nel 1256, quando i Mongoli assediarono e rasero al suolo Alamut.


sabato 4 giugno 2022

Medusa era davvero un mostro o piuttosto una vittima?

Secondo Ovidio, nella commedia "Metamorfosi" (4.604–5.263) che fu scritta nell'8 d.C., Gorgon era una donna molto bella, sacerdotessa nel tempio della dea Atena.



Poseidone e Atena non erano in buoni rapporti, per questo il dio del mare decise di offenderla. Ovviamente doveva farlo di nascosto, perché Atena era una dea. Così vide la bella sacerdotessa Gorgone, e…


…decise di violentarla all'interno del tempio di Atena (insultando in questo modo sia lei che la sua divinità). Atena, indignata per questo atto scempio, non poté far altro che inveire sulla sacerdotessa, trasformandola nella terribile - e a tutti noi nota - Medusa.


Un mostro abominevole, con il busto da donna, il corpo da serpente e


delle serpi al posto dei capelli. Si dice inoltre che era così brutta che chi la guardava in faccia sarebbe rimasto letteralmente pietrificato.



Tutti sappiamo come andò a finire: la leggenda di come Perseo la uccise e la decapitò, usando uno scudo riflettente, come gli aveva consigliato la dea della saggezza.


La versione del mito di Medusa tramandataci da Ovidio è forse oggi più attuale e necessaria che mai. Simboleggia la lotta delle donne contro le esigenze del patriarcato e la vittimizzazione che, purtroppo, molte donne ancora oggi subiscono quando cadono vittime di molestie sessuali e stupri.

Atena non poteva punire Poseidone perché, oltre ad essere una divinità era anche un uomo. Dovette quindi incolpare la vittima, punendola!

Medusa è un personaggio incompreso. Se ci pensiamo non fece mai nulla di male, quello che le successe era fuori dal suo controllo.


 
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