mercoledì 17 agosto 2022
Beltane
martedì 16 agosto 2022
Bacio quintuplice
Il rituale
I cinque punti hanno una valenza estremamente simbolica, perciò i cinque baci vengono sempre dati in cinque punti precisi del corpo: i piedi, le ginocchia, l'organo sessuale, il petto e le labbra. Ogni bacio a volte può venire accompagnato anche da una benedizione:
«Siano benedetti i tuoi
piedi che ti hanno portato in queste vie
Siano benedette le tue ginocchia che si inginocchieranno al sacro altare Sia benedetto il tuo organo senza il quale non esisteremmo Sia benedetto il tuo petto formato nella bellezza/forza Siano benedette le tue labbra che pronunceranno i sacri nomi.» |
Oggi
lunedì 15 agosto 2022
Runa delle Streghe
domenica 14 agosto 2022
Quali miti mostrati nei film di fantascienza sono decisamente improbabili?
Le invasioni aliene e le battaglie interstellari
La realtà è che lo spazio è così vasto e pieno di pianeti e risorse che attaccare una civiltà è letteralmente il metodo più pericoloso, dispendioso e costoso che si possa immaginare per ottenere qualunque risorsa una civiltà aliena possa desiderare. Nella vita reale non esiste un dannato motivo per combattere.
Se riesci a trovare e raggiungere la Terra attraverso un viaggio interstellare, puoi sicuramente trovare un pianeta disabitato da colonizzare e qualsiasi deposito minerale o acqua di cui potresti aver bisogno. Tutto ciò di cui una civiltà può aver bisogno è là fuori in attesa di essere scoperto senza che sia necessario combattere nessuno per questo. L'universo ha, per tutti gli scopi pratici, una scorta illimitata di praticamente tutto.
Non ci sono scarse risorse quando puoi viaggiare ovunque nella galassia, che ha circa 400.000.000 di stelle. Nel vero universo, le battaglie interstellari sono inutili.
Una civiltà aliena dovrebbe essere inimmaginabilmente stupida per costruire una flotta di invasione e attaccarci. (Il che potrebbe spiegare il motivo per cui in Independence Day il laptop di Jeff Goldblum del 1995, con il suo disco rigido da 8 MB e nessuna funzione wifi è stato in grado di far crollare una flotta aliena.)
L'incredibile somiglianza degli alieni con la razza umana
Alieni fatti cosi:
Sono troppo simili agli umani. Le probabilità che gli alieni (ammesso che esistano) assomiglino alla nostra razza sono estremamente basse.
sabato 13 agosto 2022
Chi era Cernunno?
Cernunno era una divinità celtica con l'aspetto di un uomo dalle corna di cervo, infatti il suo nome in lingua celtica karnon significa infatti "uomo dalle corna".
Era spesso rappresentato in una posizione seduta e circondato da animali selvatici di ogni tipo. Era infatti una divinità legata alla natura, la fertilità e virilità.
Solitamente era rappresentato con in mano un serpente con le corna (animale della mitologia celtica) e un torques, cioè una collana d'oro.
venerdì 12 agosto 2022
Uomo di medicina
giovedì 11 agosto 2022
Rākṣasa
(SA)
« rātrau śrāddhaṃ
na kurvīta rākṣasī kīrtitā hi sā
saṃdhyayor ubhayoś caiva sūrye caivācirodite » |
(IT)
« Non deve compiere il
rito per i defunti di notte, giacché questa appartiene ai
rākṣasa, e neppure durante i due crepuscoli o subito
dopo il tramonto. »
|
(Manusmṛti,
III, 280; traduzione di Federico Squarcini e Daniele Cuneo.
Torino, Einaudi, 2010, p. 75)
|
Induismo
I Veda / Storie dai Purana
- I figli di Kashyapa concepiti con Danu furono chiamati Danava.
- I figli di Kashyapa concepiti con Diti furono chiamati Daitya.
- I figli di Kashyapa concepiti con Aditi furono chiamati Aditya.
I Rakshasa nei poemi epici hindu
I Rakshasa nel Ramayana
- Ravana, re dei Rakshasa dalle 10 teste, era il nemico mortale di Rama, eroe del Ramayana. Nel Mahabarata, il Saggio Markandeya racconta la storia di come Ravana aveva rapito Sītā, la moglie di Rama, del suo viaggio verso la roccaforte di Lanka, e di come Rama, aiutato dal re delle scimmie Surgriva e dal suo esercito di scimmie, assediarono Lanka, uccisero Ravana e liberarono Sita.
- Vibhishana era il fratello minore di Ravana. Tra i Rakshana rappresentava una vera e propria anomalia, in quanto era di buon cuore, bello, pio e assiduo nelle osservanze religiose. Quando Brahma gli concesse un favore, Vibishana gli chiese di poter mai deviare dal sentiero della rettitudine e di essere illuminato dalla conoscenza divina. Vibhishana si alleò con Rama nella sua campagna contro il fratello Ravana, e aiutò l'esercito di Rama ad attraversare l'oceano tra l'India e Lanka. Quando Rakshasa invisibili, si infiltrarono nel campo di Rama, Vibhishana li smascherò rendendoli visibili, consentendo ai soldati di Rama di ucciderli. Dopo la vittoria finale di Rama su Ravana, il leale Vibhishana fu incoronato re di Lanka.
- Kumbhakarna era l'altro fratello di Ravana. Era un temibile guerriero, maestro dell'illusione, ma per gran parte della battaglia di Lanka dormì a causa di un dono chiesto e ricevuto da parte di Brahma: un lungo sonno, ma si alzò, e scese in campo quando Ravana lo svegliò con notizie allarmanti circa le sorti del conflitto. Una volta fuori città, venne immediatamente circondato dalle scimmie di Rama che lo distrassero e lo fecero ridere, seminando panico e confusione fra le sue truppe. Quando il re delle scimmie Sugriva lo attaccò, Kumbhakarna riuscì ad afferrarlo trascinandolo via. A quel punto Rama e suo fratello Lakshmana lanciarorno sui Rakshasa un'arma segreta chiamata brahmastra ("arma di Brahma") uccidendo Kumbhakarna, così come un fulmine colpisce un albero e lo spezza in due.
Rakshasa nel Mahabharata
- Hidimba era un Rakshasa cannibale ucciso da Bhima. Il Mahabharata lo descrive come un cannibale crudele con denti lunghi ed affilati e dotato di una forza prodigiosa. Quando Hidimba vide le Pandava che dormivano nella sua foresta, decise di cibarsene. Fece l'errore di inviare sua sorella Hidimbi a esplorare l'insediamento, ma la fanciulla si innamorò del bel Bhima, il quale fu avvertito del pericolo. Infuriato, Hidimba si dichiarò pronto a uccidere non solo il Pandava, ma anche sua sorella, ma venne ostacolato dall'eroismo di Bhima, che sconfisse uccidendolo in un duello.
- Ghatotkacha, era il figlio di Bhima e di Hidimbi. Il suo nome si riferisce alla sua testa rotonda calva, formato dalle parole : ghata il cui significato è vaso e la parola utkacha, testa in sanscrito, ossia testa a forma di vaso. Durante l'infanzia Ghatotkacha, visse con sua madre Hidimbi, quando un giorno ebbe un litigio con Abhimanyu, suo cugino, senza sapere che era il figlio di Arjuna. Ghatotkacha era considerata una figura umile e leale. Sia lui che chi i suoi seguaci erano in qualsiasi momento a completa disposizione di suo padre Bhima. Come suo padre, Ghatotkacha combatteva principalmente con la mazza. Sua moglie si chiamava Ahilawati e suo figlio Barbarika.
- Kamsa era fratello di Devaki. Kamsa era un rakshasa così crudele che uccise i figli di sua sorella, perché pensava che in futuro sarebbe morto a causa di uno di essi. Vasudeva, marito di Devaki venuto a conoscenza del complotto, fu in grado di salvare solo uno dei suoi figli, Krishna.
- Bakasura era un cannibale che viveva nella foresta-dimora, uno dei diversi Rakshasa che terrorizza gli uomini, costringendoli a turno a offrigli regolari consegne di prodotti alimentari, comprese vite umane. Sfortunatamente per Bakasura, Bhima, il Pandava, era in viaggio nella zona venendo ospitato da un bramino locale dal quale era giunto per una commissione. Nel momento in cui il bramino e la sua famiglia stavano discutendo chi fra di loro avrebbe dovuto sacrificarsi per Bakasura, il robusto Bhima si offrì di occuparsi della questione. Andò nella foresta a consegnare il cibo, ma si prese l'iniziativa di mangiarlo lungo la strada al fine di provocare il Rakhasa. Lo impegnò così in una lotta feroce, che si concluse con la vittoria di Bhima nel momento in cui gli ruppe la schiena. La gente del paese era stupita e grata al Pandava. Così i Rakshasa locali invocarono a Bhima la sua pietà, che gliela concesse, a condizione che rinunciassero al cannibalismo. Questi accettarono la proposta, facendo ben presto acquisire a Bhima la reputazione di essere benevolo verso gli esseri umani.
- Kirmira è il fratello di Bakasura, cannibale ed maestro illusionista. Il suo luogo di caccia era il bosco di Kamyaka dove si cibava principalmente dei esseri umani. Come prima di lui suo fratello, Kirmira commise l'errore fatale di combattere Bhima, l'eroe Pandava, che lo uccise con le sue stesse mani.
- Jatasura fu un astuto Rakshasa, che, travestito da bramino, tentò di rubare le armi del Pandava e di rapire la moglie di Bhima, Draupadi. Bhima giunse appena in tempo per intervenire, uccidendo Jatasura in un duello. Il figlio Jatasura si chiamava Alamvusha, entrambi combatterono a Kurukshetra, dalla parte dei Kaurava.
- L'eroe Ghatotkacha, combatteva dalla parte dei Pandava: figlio di Bhima e della donna Rakshasa, Hidimbi, sorella di un Rakshasa ucciso dallo stesso Bhima. Dopo molti duelli, combattimenti ed imprese eroiche contro numerosi altri grandi guerrieri (tra cui il Rakshasa Alamvusha, l'elefante condotto dal re Bhagadatta e Aswatthaman, il figlio di Drona), Ghatotkacha fu egli stesso ucciso dall'eroe umano Karna. Per sconfiggere Ghatotkacha, Karna si trovò costretto a usare un'arma segreta, utilizzabile solo una vota, che aveva riservato per sconfiggere il suo acerrimo rivale Arjuna. Fu grazie all'aver precedentemente utilizzato quest'arma segreta che Karna venne sconfitto da Arjuna.
- Alamvusha era un Rakshasa abile nel combattere sia con armi convenzionali che i poteri magici. Secondo il Mahabharata ha combattuto dalla parte dei Kaurava. Sia Arjuna che Abhimanyu lo sconfissero in un duello. Tuttavia, Alamvusha fu in grado di uccidere Iravan, un figlio di Arjuna, avuto da una Naga, la principessa Ulupi, assumendo con la magia la forma di Garuda. Alamvusha fu sconfitto anche da Bhima, ma venne poi ucciso dal Rakshasa Ghatotkacha
I Rakshasa nella tradizione buddhista
Nella letteratura buddista Theravada
I Rakshasa nella letteratura buddhista Mahayana
Raffigurazioni artistiche e folcloristiche dei Rakshasa
Raffigurazioni dei Rakshasa di Angkor in Cambogia
- Gli artisti di Angkor in Cambogia hanno spesso raffigurato Ravana con sculture in pietra e a bassorilievo.
- Il "ponte Naga" si trova all'ingresso della città risalente al XII secolo di Angkor Thom ed è
- fiancheggiata da statue in pietra di grandi dimensioni di Deva e Asura mentre partecipano alla zangolatura e al sollevamento della testa del serpente, fratello di Ravana. Le dieci teste di Ravana vengono visualizzate all'ancoraggio della linea di Asura.
- Analoga figura si può trovare in un bassorilievo del XII secolo situato nel tempio di Angkor Wat.