venerdì 22 gennaio 2021

Escapologia

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L'escapologia è la capacità di un mago di sapersi liberare da costrizioni fisiche (camicie di forza, bauli, gabbie, ecc.) e ambientali (stanze cieche, celle ecc.). La parola deriva dall'inglese to escape, che significa "scappare, sfuggire". Molte volte viene confuso con l'illusionismo, un altro gruppo di tecniche utilizzate dai maghi e sceneggiatori.

Descrizione

Più genericamente chiamate evasioni, le escapologie hanno come massimo esperto di ogni tempo l'illusionista Harry Houdini. I numeri di escapologia sono sempre legati alla fuga da qualcosa o da un ambiente. Tipiche sono le esibizioni nelle quali il mago riesce a liberarsi da una camicia di forza, da un baule, da una gabbia, riapparendo a volte in luoghi distanti dal palco principale. Spesso i numeri vengono aumentati di difficoltà e resi più spettacolari attraverso l'utilizzo di situazioni rischiose come l'immersione totale del soggetto in acqua, in un cerchio di fuoco o in un luogo dove non può respirare.

Escapologi famosi

  • Harry Houdini
  • James Randi
  • David Copperfield
  • David Blaine
  • Criss Angel

Escapologi italiani

  • Andrew Basso
  • David Merlini
  • Marco Berry

giovedì 21 gennaio 2021

Scienziato pazzo

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Lo scienziato pazzo è un personaggio stereotipato della narrativa popolare e delle opere di fiction. Sia esso malvagio oppure buono, ma sbandato, folle, eccentrico o semplicemente maldestro, lo scienziato pazzo lavora spesso con tecnologia del tutto immaginaria allo scopo di portare avanti i suoi piani più o meno perversi o, in alternativa, non nota l'immoralità che deriva dall'hýbris, l'arroganza di "giocare a essere un dio".
Uno scienziato pazzo non è necessariamente un genio del male, malgrado i due stereotipi spesso si sovrappongano. È semplicemente uno scienziato che è ossessivamente coinvolto dai propri studi, e ha sviluppato deviazioni comportamentali, giudicate come eccentricità secondo i canoni comuni. Un genio del male è invece chi usa le proprie doti per scopi esplicitamente, consapevolmente malvagi e, in aggiunta, tende a sviluppare ambizioni su larga, larghissima scala (megalomania). Lo scienziato pazzo può spesso rappresentare il perfetto alleato per il genio del male, il quale gli promette fondi illimitati per condurre le proprie ricerche. Lo scienziato, malgrado la sua ovvia intelligenza, è considerato in genere un intelletto molto specializzato e non necessariamente in grado di comprendere in una prospettiva etica l'uso che verrà fatto delle sue invenzioni.
A causa della recente diffusione della cultura geek, le rappresentazioni moderne di scienziati pazzi sono spesso satiriche e umoristiche, invece che critiche. Alcuni sono addirittura dei protagonisti, come Dexter nella serie di cartoni animati Il laboratorio di Dexter.

Caratteristiche distintive

Gli scienziati pazzi sono solitamente caratterizzati da un comportamento ossessivo e dall'impiego di metodi estremamente pericolosi o assai poco ortodossi. Sono spesso motivati dalla vendetta, nel tentativo di lavare un'onta reale o immaginaria, tipicamente connessa alle loro ricerche non ortodosse.
I loro laboratori spesso pullulano di bobine di Tesla, generatori di Van de Graaf, generatori di moto perpetuo e altre strani congegni elettronici dall'aspetto impressionante, o sono disseminati di provette e complicati apparati di distillazione, contenenti strani liquidi colorati la cui utilità è sconosciuta.
Altre peculiarità includono:
  • Perseguire la ricerca scientifica senza curarsi delle implicazioni distruttive o addirittura etiche (come il violare il Codice di Norimberga)
  • L'autosperimentazione
  • L'atteggiarsi a divinità, giocando con la natura
  • La mancanza di relazioni interpersonali normali, spesso al punto di essere considerati eremiti o essere ostracizzati
  • Il perpetuo modo di apparire non curato, o la deformità fisica, inclusa la negligenza verso mansioni basilari ma non interessanti
  • Parlare con un accento tedesco o est-europeo. Questo, per le opere successive agli anni trenta, derivava dal fatto che molti scienziati dalla Germania e dall'Europa dell'est emigrarono negli Stati Uniti in due ondate: una prima della seconda guerra mondiale, comprendente rifugiati dal nazismo (come Albert Einstein), e l'altra dopo la guerra, comprendente rifugiati dall'Unione Sovietica ed in seguito all'Operazione Paperclip che portò negli Stati Uniti scienziati e tecnologie del III Reich (come Wernher von Braun).
  • Nei cattivi, la risata maniacale, messa in scena specialmente quando i loro esperimenti raggiungono il climax
  • La presenza di un qualche titolo accademico, normalmente Dottore o Professore
  • Sono, quasi immancabilmente, maschi bianchi; sono spesso avanti con l'età.
Come archetipo narrativo, lo scienziato pazzo può essere visto come la rappresentazione della paura dell'ignoto, delle conseguenze che risultano quando l'umanità osa immischiarsi in "cose che è meglio lasciare dove stanno". Similarmente, la tendenza degli scienziati pazzi di arrogarsi il ruolo di Dio può essere un'estensione delle differenze tra la religione e la scienza, come esemplificato da argomenti come il dibattito sull'evoluzione, che è uno degli argomenti cari agli scienziati pazzi, che spesso creano bestie e mostri fantastici nei loro laboratori. Quando il mostro di Frankenstein fu creato, il suo artefice, Victor Frankenstein gridò: "Ora so come ci si sente ad essere Dio!". Questa frase fu considerata sufficientemente controversa da essere censurata dalla versione cinematografica del 1931 della storia.

Storia

Precursori

Fin dall'antichità, l'immaginazione popolare è ruotata attorno a figure archetipiche di chi aveva a che fare con conoscenze esoteriche. Sciamani e guaritori erano trattati con riverenza e paura per le loro supposte abilità di evocare belve e creare demoni. Condividevano molte delle caratteristiche percepite che sono state trasferite agli scienziati pazzi, come il comportamento eccentrico, l'esistenza da eremiti e l'abilità di creare la vita.
Nella mitologia occidentale la figura più vicina a quella di uno scienziato pazzo è forse quella di Dedalo, creatore del labirinto, in cui fu imprigionato dal re Minosse. Per sfuggire inventò due paia d'ali fatte di penne e cera d'api, una per sé ed una per il figlio Icaro. Mentre Dedalo era impegnato a raggiungere la salvezza, Icaro volò troppo vicino al sole, che sciolse la cera delle ali e lo precipitò in mare.
Si può individuare un prototipo più capriccioso dello scienziato pazzo nella commedia di Aristofane Le nuvole. In esso Socrate, un contemporaneo di Aristofane, è rappresentato mentre si trastulla con strani congegni ed esegue esperimenti incoerenti per determinare la natura di nuvole e cielo; egli presenta il suo metodo filosofico come mezzo per ingannare gli altri ed evitare le colpe, più vicino alle successive descrizioni dei suoi avversari, i Sofisti, che a quanto gli viene attribuito. Benché sia in disaccordo con le descrizioni fatte da Platone e Senofonte, due degli studenti di Socrate, è plausibile che la parodia di Socrate fatta da Aristofane sia più accurata dei loro panegirici. Uno degli studenti di Platone, Aristotele, è noto per essere stato uno sperimentalista, e potrebbe avere tratto il concetto dal maestro del proprio maestro. Si può trovare una parodia analoga di sperimentazione insana senza scopo nell'Accademia di Lagado ne I viaggi di Gulliver.
In seguito all'avvento del Cristianesimo, le credenze animistiche si indebolirono o sparirono nella cultura occidentale e nacque una nuova disciplina che si proponeva di manipolare la natura: l'alchimia. Gli alchimisti erano noti per il loro comportamento bizzarro, spesso generato da avvelenamento da mercurio come nel caso di Isaac Newton. Ambizioni a loro attribuite erano quella di creare l'homunculus, un essere artificiale antesignano dell'androide, e la pietra filosofale, una misteriosa sostanza in grado di trasmutare altri metalli in oro, oltre che conferire l'immortalità e l'onniscienza. L'alchimia decadde con l'avvento della scienza moderna e del metodo scientifico durante l'illuminismo.
Può essere considerato un precursore dello scienziato pazzo l'apprendista stregone (protagonista di una ballata scritta da Goethe nel 1797), che nel lessico letterario e giornalistico è una persona irresponsabile che applica metodi o tecniche che non è in grado di padroneggiare, col rischio di provocare danni irreparabili per la collettività.

Nascita di scienza e fantascienza

Dal XIX secolo, le rappresentazioni immaginarie della scienza hanno vacillato tra le nozioni di scienza come salvatrice della società e quelle della sua rovina. Conseguentemente, le rappresentazioni degli scienziati nella narrativa variavano tra il virtuoso ed il degenerato, tra il sobrio e il folle. Nel XX secolo, l'ottimismo per il progresso era l'attitudine più comune verso la scienza, ma sarebbero sorte delle ansietà latenti circa lo scomodare "i segreti della natura" per via del ruolo sempre più di primo piano che la scienza si stava conquistando nelle tecnologie legate alla guerra.
Lo scienziato pazzo per antonomasia nella narrativa fu il dottor Victor Frankenstein, creatore del cosiddetto mostro di Frankenstein (la creatura), che fece la sua prima apparizione nel 1818 nel romanzo Frankenstein, o il Prometeo moderno di Mary Wollstonecraft Shelley. Sebbene Victor Frankenstein fosse un personaggio positivo, nel romanzo della Shelley è presente l'elemento critico del condurre esperimenti proibiti che valicano "limiti che non dovrebbero essere valicati". Frankenstein inoltre era stato educato sia come alchimista che come scienziato moderno, rendendolo l'anello di congiunzione tra due ere di un archetipo in evoluzione. Il suo mostro è, essenzialmente, l'homunculus di una nuova forma di letteratura, la fantascienza.
Jules Verne nel romanzo I cinquecento milioni della Bégum del 1879 rappresenta un conflitto senza esclusione di colpi tra due scienziati, entrambi impegnati a costruire la propria città ideale: un medico filantropo francese e un tecnocrate militarista tedesco; quest'ultimo inventa vere e proprie armi di distruzione di massa e anticipa molte caratteristiche che saranno tipiche del villain cinematografico.
Lo stereotipo dello scienziato che sperimenta su se stesso, provocando la propria rovina, è ben rappresentato ne L'uomo invisibile, un classico racconto di Herbert George Wells pubblicato nel 1895. In esso un promettente fisico del XIX secolo, ignorato dai suoi conterranei, si dedica anima e corpo a realizzare il suo sogno: sviluppare una nuova scoperta che gli dia la ricchezza e il rispetto che non possiede. Inventato un procedimento per donare l'invisibilità, lo applica anche su se stesso, scoprendo presto che essere invisibile a tutti comporta una serie di insospettabili problemi. Spintosi ormai troppo oltre ogni remora etica, vittima di un delirio criminale, l'uomo invisibile è destinato ad essere braccato e infine ucciso.
Analogo è Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1886) che viene considerata l'opera più importante di Robert Louis Stevenson ed uno dei classici della letteratura fantastica. Narra di uno scienziato che sperimenta su se stesso una pozione in grado di separare le due nature dell'animo umano, la buona e la malvagia. La sua personalità diventa così scissa in due metà speculari che alternativamente, bevendo la pozione o l'antidoto, prendono possesso del suo corpo e ne trasfigurano l'aspetto. Una sfida contro la natura, quindi, quella di Jekyll, il quale era fermamente ed erroneamente convinto di riuscire a controllare la situazione, ma anche un peso troppo grande, che né la sua anima né il suo corpo, entrambi vittime di continue e incontrollabili trasformazioni, riusciranno a sopportare.
Un'altra figura sinistra di scienziato ideata da Herbert G. Wells è il brillante chirurgo dottor Moreau nel romanzo L'isola del dottor Moreau (The Island of Doctor Moreau, 1896), che in una remota isola del Pacifico si dedica a spericolati esperimenti di vivisezione creando sfortunati esseri ibridi tra animali e uomini, rimanendo infine anch'egli vittima delle sue creazioni. Dal romanzo furono tratti tre film, il più noto dei quali è il classico fantahorror L'isola delle anime perdute (Island of Lost Souls) del 1932 di Erle C. Kenton.
Il film del 1927 Metropolis, diretto dal regista espressionista austriaco Fritz Lang, portò nel cinema l'archetipo dello scienziato pazzo con il personaggio di Rotwang, il genio maligno le cui macchine danno vita alla città distopica che dà il titolo alla pellicola. Il laboratorio di Rotwang influenzò molti dei successivi set cinematografici con i suoi archi elettrici, apparati ribollenti e con file bizzarramente complicate di indicatori e manopole. Interpretato dall'attore Rudolf Klein-Rogge, Rotwang è il prototipo dello scienziato pazzo in conflitto con sé stesso; benché sia padrone di un potere scientifico quasi mistico, egli rimane schiavo dei suoi desideri di potere e vendetta. Anche l'aspetto di Rotwang ebbe la sua influenza: i capelli scompigliati, lo sguardo spiritato e la sua tenuta da laboratorio sono state caratteristiche tutte immediatamente adottate per descrivere l'aspetto dello scienziato pazzo. Persino la sua mano destra meccanica è diventata un marchio del potere scientifico distorto e viene riecheggiata nel Dottor Stranamore di Stanley Kubrick e nel romanzo Le tre stimmate di Palmer Eldritch (1965) dello scrittore statunitense Philip K. Dick.
Cionondimeno, l'impressione essenzialmente benigna e progressista della scienza nella mente del pubblico continuò immutata, esemplificata dall'ottimistica esposizione "Century of Progress" ("secolo del progresso") di Chicago nel 1933 e nell'Esposizione Universale "Building the World of Tomorrow" ("Costruire il mondo di domani") di New York nel 1939. Dopo la prima guerra mondiale, comunque, l'atteggiamento del pubblico iniziò a mutare, almeno un poco, quando la guerra chimica e l'aeroplano divennero le armi più temibili dell'epoca. Ad esempio, di tutta la fantascienza prima del 1914 che trattava della fine del mondo, due terzi riguardava cause naturali (come la collisione con un asteroide), e l'altro terzo era dedicato ad una fine causata dagli esseri umani (di cui metà accidentali e metà volontarie). Dopo il 1914, l'idea di un essere umano che eliminasse il resto dell'umanità divenne una fantasia più immaginabile (anche se era ancora irrealizzabile), e la proporzione passò a due terzi di tutti gli scenari che prevedevano la fine del mondo come prodotti dell'errore o della cattiva intenzione umana. Benché ancora sovrastati dai sentimenti ottimistici, i semi dell'ansietà erano stati piantati.
L'alleato più comune degli scienziati pazzi di quest'epoca era l'elettricità, vista dal pubblico incolto del tempo come forza semi-mistica con proprietà caotiche e imprevedibili, paragonabile alla magia nera, come nel film L'uomo elettrico (Man-Made Monster, 1941).
Una ricerca del 2005 su 1000 film horror distribuiti nel Regno Unito tra gli anni trenta e gli anni ottanta rivela che gli scienziati pazzi o le loro creazioni hanno rappresentato il 30% degli antagonisti nei film; la ricerca scientifica ha prodotto il 39% dei "cattivi"; gli scienziati, all'opposto, hanno rappresentato gli eroi solo nell'11% dei casi.

Dal 1945

Gli scienziati pazzi ebbero la loro primavera nella cultura popolare nel periodo che seguì la seconda guerra mondiale. I sadici esperimenti medici nazisti su esseri umani e l'invenzione della bomba atomica diedero luogo ad autentiche paure che la scienza e la tecnologia fossero fuori controllo.
L'accumulo scientifico e tecnologico durante la guerra fredda, con le sue sempre maggiori minacce di distruzione ineguagliata, non aiutarono a ridurre questa impressione. Gli scienziati pazzi comparivano frequentemente nella fantascienza e nelle pellicole dell'epoca. Il film Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, nel quale Peter Sellers recita la parte del dottor Stranamore, è forse l'espressione ultima di questa paura del potere della scienza, o del cattivo uso di tale potere.
Le tecniche degli scienziati pazzi cambiarono anche dopo il bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki. L'elettricità fu rimpiazzata dalle radiazioni, che diventarono il nuovo mezzo per creare, ingrandire o deformare la vita (si veda ad esempio Godzilla). L'obiettivo dello scienziato pazzo divenne spesso il dominio o la distruzione del mondo attraverso la creazione di un'arma finale come una macchina del giudizio universale, in grado di distruggere il pianeta o almeno sterminare l'umanità. Man mano che il livello di istruzione del pubblico cresceva, entrarono in scena l'ingegneria genetica e l'intelligenza artificiale.
In anni più recenti lo scienziato pazzo, visto come investigatore solitario dello sconosciuto e del vietato, ha teso ad essere sostituito dal personaggio del dirigente aziendale pazzo che progetta di trarre profitto, sconfiggendo le leggi della natura e dell'umanità, indipendentemente dalle sofferenze altrui; questi personaggi assumono del personale scientifico stipendiato per dar vita ai propri sogni distorti. Tale spostamento è ben evidenziato dalla storia rivisitata dell'arcinemico di Superman, Lex Luthor: fu concepito in origine negli anni trenta come il tipico scienziato pazzo solitario. Dopo la riscrittura della continuity delle saghe targate DC Comics in seguito a Crisi sulle Terre Infinite, a metà degli anni ottanta fu trasformato nel capo di una multinazionale con un ruolo di primo piano nel suo dipartimento di ricerca e sviluppo. Anche il Dottor Male, macchietta parodistica inventata dall'attore canadese Mike Myers, rientra nella categoria degli scienziati pazzi, visti però nella loro veste tragicamente comica.
Gli scienziati pazzi e la relazione tra l'uomo e la tecnologia in generale sono analizzati dal webcomic A Miracle of Science. Nella serie, gli scienziati pazzi sono in realtà vittime del Disordine memetico correlato alla scienza, una malattia memetica contagiosa che provoca un comportamento ossessivo concentrato su alcune forme di tecnologico. Nel 2008 viene prodotta Fringe serie Tv con al centro delle vicende un gruppo di scienziati pazzi senza scrupoli che utilizza il mondo come laboratorio di esperimenti rientranti nella Fringe science. Walter Bishop uno dei protagonisti è lui stesso un'esplicita caricatura dello stereotipo di scienziato pazzo.

Campi di ricerca degli scienziati pazzi

  • Algebra
  • Archeologia, se ciò coinvolge manufatti fantascientifici riferibili ad antiche civiltà.
  • Astrofisica
  • Biochimica
  • Biologia, in particolare genetica ed eugenetica
  • Botanica
  • Chimica
  • Chirurgia
  • Criptozoologia
  • Entomologia
  • Fisica, in particolare fisica nucleare
  • Ingegneria elettrica
  • Robotica e Informatica, con enfasi particolare sull'intelligenza artificiale
  • Ingegneria meccanica e meccatronica
  • Psicologia, in particolare le sue applicazioni sul controllo della mente e simili, come l'ipnosi
  • Teoria della relatività, con particolare enfasi sul viaggio nel tempo

Campi non studiati

Campi che vengono abbondantemente trascurati dagli scienziati pazzi comprendono:
  • Economia, dato che le loro spaventose invenzioni hanno in genere un costo esorbitante.
  • Filosofia, che spesso non studiano seriamente, essendo convinti della superiorità della propria etica rispetto a quella comune; possibili eccezioni una personale interpretazione del superuomo di Nietzsche e di particolari correnti filosofiche incentrate sulla scienza (come transumanesimo, cosmismo e singolaritanismo).
  • Geologia, eccetto quando cercano di distruggere il mondo, nel qual caso la fisica è più coinvolta della geologia vera e propria.
  • Ingegneria civile, eccetto le demolizioni.
  • Metallurgia, a meno che non si cerchi di costruire armamenti e simili, dove vengono impiegati metalli dalla resistenza implausibile.
  • Matematica pura, sebbene il protagonista del film π - Il teorema del delirio impersoni alcuni aspetti di questo archetipo.
  • Religione, dal momento che sono tipicamente positivisti e materialisti; ma anche perché, in fondo, l'unica cosa che ritengono degna di adorazione, dopo la scienza, è il proprio ego.
  • Scienze sociali in generale.

Prototipi reali

«Le credenze e i comportamenti popolari sono più influenzati dalle immagini che dai fatti dimostrabili.»
(Roslynn Doris Haynes - 1994)
Gli scienziati della letteratura e dell'immaginazione popolare hanno meglio definito la nostra immagine di "scienziato pazzo" più di quanto non abbiano fatto i veri scienziati, perché questa è la loro funzione, rispecchiare i nostri pregiudizi.
Alcuni scienziati reali, non necessariamente pazzi, la cui personalità (e talvolta l'aspetto) o le ricerche di confine hanno contribuito allo stereotipo sono stati:
  • Giovanni Aldini, ispiratore del personaggio Frankenstein.
  • Hobet
  • Jeremy Bentham, filosofo britannico che si fece mummificare
  • Wernher von Braun, sviluppatore della tecnologia missilistica nella Germania nazista e poi negli Stati Uniti
  • Gerald Bull, ingegnere
  • Horace Donisthorpe, mirmecologo
  • Thomas Alva Edison, "Il mago di Menlo Park", inventore
  • Albert Einstein, fisico, sanissimo di mente, ma la cui pettinatura viene comunemente associata allo scienziato pazzo
  • Paul Erdős, ungherese, uno dei matematici più prolifici ed eccentrici della storia
  • Philo Farnsworth, inventore della televisione e del primo congegno per la fusione nucleare
  • Francis Galton, scienziato britannico che sviluppò la statistica e l'eugenetica
  • Trofim Lysenko, biologo sovietico che teorizzò la genetica russa
  • Ilya Ivanovic Ivanov, biologo, autore di tentativi, finanziati dal governo sovietico, per realizzare «un nuovo, invincibile essere umano», come ibrido tra donne e uomini volontari e scimmie antropomorfe coatte
  • Stanley Milgram, psicologo pioniere degli studi sull'obbedienza
  • Harry Harlow, psicologo che voleva studiare l'amore tramite la sua deprivazione
  • Oliver Heaviside, scienziato britannico che sostituì i suoi mobili con grandi blocchi di granito
  • Herman Kahn, futurologo che articolò la politica della distruzione mutua assicurata
  • Timothy Leary, psicologo americano e promotore delle esperienze psichedeliche, definito da Richard Nixon "l'uomo più pericoloso d'America".
  • Dott. Josef Mengele, medico nazista, l'"angelo della morte" di Auschwitz
  • Prof. Julius Sumner Miller, un divulgatore scientifico popolare nella tv americana
  • Patrick Moore, astronomo britannico
  • Jack Parsons, ricercatore missilistico
  • Ivan Petrovich Pavlov, fisiologo, per i suoi studi sul riflesso condizionato
  • Shirō Ishii, Tenente Generale dell'Unità 731 dell'esercito imperiale giapponese
  • Burrhus Skinner, comportamentista e utopista
  • Edward Teller, fisico nucleare che lavorò allo sviluppo della bomba all'idrogeno
  • Nikola Tesla, fisico, matematico, inventore e ingegnere elettrico
  • Philipp von Lenard, fisico, nazista, teorico della fisica razziale e critico per pura prevenzione personale al premio Nobel a Wilhelm Röntgen, senza mai dimostrare di aver scoperto i raggi X prima di lui
  • John von Neumann, matematico, la cui figura è tra gli spunti del dott. Stranamore
  • Wilhelm Reich, medico psichiatra e psicoanalista, inventore dell'orgone, una presunta nuova forma di energia
Da notare che John Forbes Nash, al quale è stato dedicato il film A Beautiful Mind, rispondeva alla definizione di "scienziato pazzo", ma non corrispondeva affatto allo stereotipo. Infatti fu affetto da schizofrenia, si occupava di matematica ed economia ed il suo aspetto cinematografico è semmai quello di un uomo attraente piuttosto che del pazzo. Spesso storicamente si è trattato di figure singolari, fuori dall'ordinario, introverse e tendenzialmente solitarie; ad oggi nel mondo della scienza moderna tale figura di genio solitario di fatto non esiste più e la ricerca scientifica sempre più spinta e sofisticata è portata avanti da gruppi o team di ricerca più o meno grandi nei maggiori laboratori scientifici al mondo.



mercoledì 20 gennaio 2021

Un mistero irrisolto di cui la maggior parte delle persone non ha sentito parlare

 


Grandi quantità di mercurio liquido sono state rinvenute nel cuore delle rovine precolombiane di Teotihuacan, in Messico, a 18 metri di profondità sotto alla Piramide del Serpente Piumato, alla fine di un tunnel lungo 91 metri.



Il mercurio è un elemento raro nella crosta terrestre; viene estratto soprattutto dal cinabro, di cui vediamo un pezzo di minerale nell'immagine.



Il mercurio è fortemente tossico; per quanto riguarda il metallo liquido, il rischio maggiore di intossicazione acuta è legato ai vapori. La domanda quindi è: che scopo aveva questo che è stato definito un piccolo lago di mercurio? Come sono riusciti ad estrarne in quella quantità?

Un'ipotesi è che potesse simboleggiare un lago o un fiume infernale al pari dello Stige, ed essere considerato una sorta di via di accesso privilegiata per l'Aldilà. Il metallo è già stato trovato in passato in diversi siti Maya più a sud, e potrebbe aver avuto una valenza sacra per le civiltà precolombiane.

Il mercurio è un metallo pesante, bianco-argenteo. Rispetto ad altri metalli, è un cattivo conduttore di calore, ma un buon conduttore di elettricità; è l’unico metallo noto per fondere a una temperatura generalmente fredda; molto raro nell’antico Messico, alcuni ricercatori ritengono che le sue caratteristiche avrebbero potuto conferire caratteristiche soprannaturali ai governanti.


martedì 19 gennaio 2021

Tecnologia immaginaria

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La tecnologia immaginaria è proposta o descritta in diversi differenti contesti e per varie ragioni differenti:
  • L'ingegneria esplorativa cerca di identificare se una tecnologia futura può essere progettata in dettaglio, e simulata anche se non può essere ancora costruita; questo è spesso un prerequisito per il capitale di rischio o per l'investigazione nella ricerca sulle armi.
  • La propaganda pro-tecnologia enfatizza spesso l'ipotetico potenziale di una specifica tecnologia, allo scopo di stimolare investimenti in essa, o in una contro-tecnologia. Questa è una motivazione diffusa in qualsiasi società dominata da un complesso militare-industriale come l'impero britannico del XIX secolo o gli Stati Uniti d'America del XX secolo
  • Nella pubblicità, che enfatizza un qualche meraviglioso potenziale di fantomatica tecnologia che sia "in sviluppo" (solitamente senza nessuna data di uscita prevista), fatte da compagnie che cercano semplicemente di presentarsi come concorrenti di una data tecnologia
  • Nella fantascienza, che esplora l'impatto sociale, politico o personale di una tecnologia attraverso la narrativa.
Alcuni esempi di tecnologie immaginarie:
  • Assemblatore molecolare
  • Laboratorio chimico fisico trasportabile MALP di Stargate
  • Oggetti più grandi all'interno, come il Tardis di Doctor Who
  • Produzione di energia con macchina del moto perpetuo (che viola il secondo principio della termodinamica)
  • Rigenerazione fisica con sarcofago Stargate
  • Traduttore universale
  • Televisione con macchina dei sogni
  • Teletrasporto (o Portale)
  • Teletrasporto con dispositivo Star Trek
  • Teletrasporto con dispositivo Stargate
  • Teletrasporto con dispositivi alieni di Stargate
  • Trasporto con Macchina del tempo
  • Trasporto con propulsione più veloce della luce
  • Trasporto con raggio traente
  • Trasporto con veicolo antigravità
  • Trapianto di cervello
  • Trasferimento mentale
Molte tecnologie sono rimaste immaginarie per un buon periodo di tempo, prima che diventassero realtà. Alcuni esempi:
  • Aereo invisibile alle onde radar
  • Arma da difesa con corrente elettrica Taser
  • Arma da stordimento acustico Long Range Acoustic Device
  • Arma da stordimento acustico e accecamento temporaneo Flashbang
  • Body scanner televisione non invasiva all'interno del corpo umano
  • Bomba atomica arma di distruzione di massa
  • Clonazione rigenerazione di animali e piante
  • Clonazione umana rigenerazione del corpo umano
  • Laboratorio fisico chimico trasportabile su Marte Mars
  • Laboratorio di esplorazione automatica su Marte Spirit
  • Laboratorio fotografico automatico Viking 1
  • Ingegneria genetica generazione di nuovi animali e piante
  • Ipertesto nuovo tipo di libro (diffusosi largamente con il World Wide Web)
  • Navigatore satellitare
  • Scansione casalinga di una fotografia, zoom e stampa, a comando vocale (da Blade Runner)
  • Sottomarino
  • sistemi esperti intelligenza artificiale
  • Telefono cellulare
  • Televisione
  • Videochiamata
  • Zaino a razzo (jet pack o rocket pack)
Ci sono anche tecnologie che si sono dimostrate senza dubbio costruibili, ma non pratiche considerate le alternative odierne, vale a dire che esiste una tecnologia più appropriata per il dato compito:
  • Arma ad antimateria (con la tecnologia attuale, non si può produrre antimateria in quantità sufficiente per usarla nelle armi)
  • Arma con Raggio della morte (è più facile uccidere la gente in altro modo)
  • Robot tuttofare (i robot specializzati sono invece largamente impiegati nell'industria)
  • Zaino a reazione o jet pack (mentre gli zaini a razzo sono utili nello spazio, quelli a reazione sono utili solo nell'atmosfera, dove ci sono mezzi migliori e più comodi per spostarsi che non sopportano peso sulla schiena)

lunedì 18 gennaio 2021

Anello temporale

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Un anello temporale, o loop temporale, è un espediente narrativo in cui dei personaggi sono costretti a ripetere esperienze o a rivivere in continuazione vicende già avvenute, in un ciclo continuo che si ripete all'infinito. Il tema è stato frequentemente trattato nella fantascienza.
La validità scientifica dei loop temporali e la loro ammissibilità teorica è stata ipotizzata nel 1937 dal matematico Willem Jacob van Stockum nei risultati delle equazioni di campo della relatività generale, teorizzata nei lavori del matematico Kurt Gödel nel 1949 e successivamente dal fisico Frank Tipler.

Variazioni narrative

Cambiare gli eventi

L'idea di base del loop temporale permette alcuni sviluppi narrativi spesso uilizzati in letteratura o nella cinematografia; se i personaggi imprigionati nel circuito riescono a mantenere la memoria delle esperienze vissute, hanno la possibilità di alterare il flusso degli eventi con il loro comportamento e a volte di interrompere il circuito. Esempi sono i film Ricomincio da capo (Groundhog Day, 1993) e il remake italiano È già ieri oppure il film per la tv 12:01 (1990) o la versione americana in chiave goliardica e adolescenziale Io vengo ogni giorno, o ancora la serie animata Looped - È sempre lunedì, in cui i protagonisti finiscono in un loop temporale che sfrutteranno per divertirsi.

Paranormale

In alcuni casi il loop temporale è causato da eventi paranormali, come la maledizione che colpisce il protagonista del racconto di Stephen King 1408 e dell'omonimo film, costretto per l'eternità in una stanza d'albergo.

Resurrezione

A volte i protagonisti muoiono per risvegliarsi subito dopo, costretti a rivivere nuovamente lo stesso periodo di tempo in un ciclo continuo senza apparente via di uscita, come nel film Nirvana di Gabriele Salvatores dove il protagonista perde la vita, risorge e muore di continuo, poiché personaggio di un videogioco. Altro esempio è il film Edge of Tomorrow - Senza domani, tratto dal manga All You Need Is Kill, dove il protagonista viene ucciso dagli alieni, ma ritorna indietro nel tempo fino a quando non troverà il modo di sopravvivere. Un esempio più recente è il film Auguri per la tua morte, in cui la protagonista muore la sera del suo compleanno e si risveglia "il giorno dopo", in un ciclo continuo che ha lo scopo di farle scoprire l'identità del suo assassino.

Legge universale

Una variazione del tema ipotizza che l'intero universo sia regolato da leggi che impongono la ciclicità: questa è l'idea centrale di romanzi come La legge della creazione (The Ring of Ritornel, 1968) di Charles L. Harness e A Tale of Time City (1987) e Archer's Goon (1984), entrambi scritti da Diana Wynne Jones.




domenica 17 gennaio 2021

Mehen



Mehen è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, il benefico dio-serpente, guardiano della barca solare di Ra e il cui nome significa "colui che è arrotolato".
Con le sue spire proteggeva il dio sole avvolgendolo, come uno scudo, nel viaggio notturno nella Duat oppure lo salvava dal malvagio dio Apopi che, serpeggiando, circondava ma senza mai poterlo uccidere perché entrambi rappresentavano l'eterna lotta tra bene e male.
Se Apopi fosse riuscito a fermare la barca di Ra e a rovesciarla il mondo sarebbe finito, tornando nelle tenebre.
Almeno in un'occasione però il guardiano della barca solare fallì il suo compito ed Apopi ingoiò il sole. Ma con l'aiuto di divinità protettrici, Mehen fece uscire Ra da un buco nell'addome di Apopi, come illustrato nella tomba di Ramses IX, consentendo così al dio-sole di terminare il suo tragitto e rinascere.
Del primordiale dio si hanno tracce nei Testi delle piramidi, nei Testi dei sarcofagi e nei papiri fin dall'Antico Regno ma è molto probabile che il suo culto nasca anche prima del Periodo Predinastico.
Nel Nuovo Regno nacque la regola secondo la quale, nel viaggio notturno di Ra poteva partecipare anche il defunto ma solo se esso si trovasse seppellito nelle profondità della terra: nacquero così gli ipogei.
Nelle tombe della Valle dei Re, il dio-serpente, è raffigurato nelle scene dell'Amduat e ancor più in quelle del Libro delle Porte. Queste delimitano le ore della notte, che sono dodici e il testo recita il percorso del dio-sole, accompagnato dal sovrano, nel cielo della notte.
Nell'iconografia annoveriamo le seguenti tombe:
  • Ramses I vi è rappresentata la barca solare di Ra con testa d'ariete, chiamato Auf-Ra, nella III ora del Libro delle Porte. Entrambi sono protetti dal dio Mehen e dalle minori divinità Sia e Heqa;
  • Horemheb anche qui, essendo ben illustrato il Libro delle Porte pur se incompleto, sono numerose le raffigurazioni del serpente Mehen;
  • Seti I splendidamente decorata con i Libri, ha numerose raffigurazioni tratte dal Libro delle Porte tra cui quella in cui Mehen e altre divinità impediscono ad Apopi di ostacolare Ra;
  • Ramses VI dipinta con immagini dalla tecnica perfetta, ha numerose rappresentazioni di Mehen. Nella tomba infatti i testi dei Libri delle Porte, dei Cieli e delle Caverne sono completi;
  • Thutmose III ove sono rappresentate le dodici ore notturne dell'Amduat con la barca di Ra protetta da Mehen.
Quest'ultimo è stato spesso raffigurato perché il viaggio notturno del sole divenne il tema magico-religioso più ricorrente nelle rappresentazioni funerarie.
Il sacro serpente Mehen doveva accuratamente proteggere il viaggio di Ra poiché la fine del mondo era estremamente temuta dagli egizi ed essi, inoltre, viaggiando con il sole, sarebbero rinati sconfiggendo, così, la morte.
E mentre il sovrano, con il dio Ra e le divinità protettrici, si avviava trionfante verso la rinascita sua e dei suoi antenati, altri uomini, nella terra di Kemet, continuavano solo a morire.

Gioco egizio

All'Antico Regno risale anche il gioco "del serpente attorcigliato" che era così strettamente connesso al dio Mehen, da ipotizzare più una funzione religiosa che un passatempo, si pensa infatti fosse un rituale dove tra il dio mehen e il defunto che se avesse vinto la partita si sarebbe salvato dal morso velenoso. Svolgimento del gioco: per scegliere chi dovesse iniziare si lanciavano i dadi e chi faceva il numero maggiore iniziava. Si procede dalla coda alla testa del serpente lanciando i dadi. Arrivati alla testa ci si trasforma in leone o in leonessa a questo punto si ritorna alla coda (trasformandosi il lancio dei dadi vale doppio), il primo ad arrivare alla coda vince.



sabato 16 gennaio 2021

Padre Pio si procurava le stimmate usando acido fenico

 


Ordinava in segreto acido fenico dal farmacista attraverso alcuni bigliettini, chiedeva flaconi di acido fenico e veratrina, sostanze caustiche in grado di procurare bruciature e lesioni sulla pelle. Quando il Santo Uffizio mandò a San Giovanni Rotondo monsignor Raffaele Carlo Rossi per indagare sui sospetti che circondavano le sue stigmate, Padre Pio si difese sostenendo che in realtà intendeva usare tali sostanze per fare uno scherzo ai confratelli, mischiandole al tabacco in modo da farli starnutire.



Agostino Gemelli (foto sopra), il fondatore dell’Università Cattolica di Milano, fu inviato dal Sant’Uffizio per indagare sul frate, si conosce poco dell'incontro, avvenuto nel 1920, le fonti che riferiscono del colloquio narrano di un dialogo teso tra i due, ma tali fonti risalgono ad alcuni anni dopo l'accaduto. Nell'imminenza, invece, nessuno sollevò clamori. Nella prima lettera al Sant'Uffizio Gemelli disse che padre Pio era un uomo di vita encomiabile, ma non gli pareva un mistico. Gemelli suggerì dunque alcuni accertamenti con un metodo di lavoro innovativo per il tempo, ossia con la composizione di una équipe di esperti in teologia, medicina e psicologia. Nel 1926, dopo essere stato raggiunto da alcuni devoti di padre Pio, Gemelli scrisse una nuova lettera al Sant'Uffizio. Questa volta affermò che per lui Padre Pio era "uno psicopatico ignorante e che indulgeva in automutilazione e si procurava artificialmente le stigmate allo scopo di sfruttare la credulità della gente".


 
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