mercoledì 6 gennaio 2021

Antivaccinismo

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Il termine antivaccinismo indica la posizione di coloro che sono contrari alla somministrazione dei vaccini, assumendo in tal modo una posizione contraria all'indirizzo consolidato nella comunità scientifica che invece ne sottolinea l'assoluta efficacia e sicurezza.

Storia

La scoperta della vaccinazione come tecnica per sconfiggere le malattie infettive risale al 1796 ad opera del medico di campagna britannico Edward Jenner (1749-1823). Fin dall'epoca di Jenner, la vaccinazione è stata sempre oggetto di discussione tra sostenitori ed oppositori. Le motivazioni dei primi contrari alla vaccinazione furono di carattere ideologico (essa implicava di fatto l'inserimento di materia "animale" nel corpo umano) e di carattere religioso: entravano in gioco, infatti, la concezione del male, della predestinazione e del diritto di opporsi alla natura. Tali convinzioni permanevano nonostante la percentuali di morti di vaiolo variassero tra il 30 e il 40% contro il 3% di coloro che venivano vaccinati, evidenziandone gli indubbi vantaggi.
Nel 1853, in Inghilterra, venne introdotto l'obbligo di vaccinare contro il vaiolo i bambini di tre mesi: in risposta a tale provvedimento sorsero associazioni di oppositori alla vaccinazione (anti-vaxxers in inglese) che riuscirono, dopo varie proteste, a ottenere l'eliminazione della vaccinazione obbligatoria. In seguito a questa decisione il numero dei vaccinati si ridusse della metà ed aumentarono i casi di malattia e di morte per malattia infettiva. Il movimento degli antivaccinisti trovò un consenso tanto alto che nel 1863, a Londra, fu fondata un'associazione internazionale contro la vaccinazione, la Societas Universa contra Vaccinum Virus; nel 1885 a Leicester ci fu una grande manifestazione antivaccinista con oltre 80.000 partecipanti. Secondo gli oppositori la vaccinazione, oltre ad essere inutile e dannosa, era una violazione della libertà personale che lo Stato non aveva il diritto di imporre e pertanto paragonabile ad un crimine intollerabile.
Anche in Germania nel 1834 il medico tedesco J. L. Casper in un articolo pubblicato nel libro Wochenschrift fuer die gesammte Heilkunde enunciò una serie di ragioni per le quali non si deve imporre la vaccinazione di massa per il vaiolo.
L'antroposofo Rudolf Steiner, tra i fondatori delle medicine alternative, sin dai primi anni del Novecento nelle sue teorie (prive tuttavia di alcun valore scientifico) mise in guardia dall'uso dei vaccini ritenendoli dannosi se non supportati da un adeguato irrobustimento "spirituale", prevedendo che in un lontano futuro le vaccinazioni sarebbero pericolosamente diventate uno strumento di controllo delle masse. Sosteneva infatti che le malattie, in particolare quelle esantematiche, sono il modo che il bambino ha di riassestare il proprio corpo, per cercare di prevalere come individuo spirituale sulle leggi fisiche dell'ereditarietà.
Subendo le vaccinazioni, invece, secondo Steiner il bambino verrebbe privato del confronto con queste importanti occasioni di maturazione personale rappresentate dalle malattie infantili, restandone indebolito sia nella vitalità del proprio organismo, sia nella volontà del carattere. Crescendo senza forza di volontà, i giovani diventerebbero così sempre più simili ad automi,e secondo Steiner sarebbe proprio questo l'obiettivo occulto dei governanti:
«...gli spiriti delle tenebre ispireranno le vittime di cui si nutrono, gli uomini che abiteranno, persino ad inventare un vaccino per deviare verso la fisicità, fin dalla primissima infanzia, la tendenza delle anime verso la spiritualità. [...] Come oggi si vaccinano i corpi contro questo e quello, così in futuro si vaccineranno i bambini con una sostanza preparata in modo che, attraverso la vaccinazione, queste persone saranno immuni dallo sviluppare in sé la "follia" della vita spirituale, follia, ovviamente, dal punto di vista materialistico. [...] Così, come dagli impulsi che la medicina ha tratto dall'inclinazione all'inganno – ops, scusate – ha tratto dalla tubercolosi oggi vaccina contro la tubercolosi, così domani si vaccinerà contro la disposizione verso la spiritualità.»
(Rudolf Steiner, O.O. 177, conferenza del 27 Ottobre 1917)

Possibili cause dell'antivaccinismo

Sin dagli albori delle manifestazioni antivacciniste, i propugnatori di queste idee si mostrano poco ricettivi ai dati scientifici ed empirici. Se nel remoto passato il timore nasceva da una componente ideologica quale la derivazione animale del farmaco, in tempi più recenti alcuni studi mostrano che i motivi degli oppositori odierni sono analoghi ai motivi degli oppositori di cinquant'anni fa, ovvero che si tratti di un pratica dannosa per la salute, che siano nascoste le reazioni avverse e che tale pratica sia disposta solo per fare arricchire le aziende produttrici di vaccini. Tale contesto è stato da alcuni attribuito ad una sorta di disadattamento alla modernità, ovvero alla difficoltà di alcuni individui a calcolare rischi e benefici di una cosa, data l'enorme mole di informazioni attualmente disponibili.
Tra le cause dell'antivaccinismo vi sono anche: motivazioni religiose, l'errata convinzione, da parte di alcuni individui, dell'avvenuta scomparsa delle malattie, che renderebbe inutile la vaccinazione o la mancanza di consapevolezza riguardo alla pericolosità delle malattie oggetto di prevenzione tramite vaccini.
Molte tesi sostenute dagli antivaccinisti si basano anche su teorie del complotto o si alimentano con la circolazione di fake news e bufale.

Interessi economici

Sebbene molti sostenitori delle teorie antivacciniste possano essere ritenuti in buona fede, vi sono stati dei casi in cui alcune persone (tra cui medici, ricercatori ed esperti del settore) abbiano ricevuto somme di denaro per portarle a sostenere un nesso causale tra vaccini e varie patologie. Fu proprio perché venne pagato da un avvocato che si occupava di risarcimenti per danni da vaccino (così da avere una ricerca su cui appoggiare le sue richieste di denaro) che Andrew Wakefield iniziò a diffondere l'ipotesi di un nesso vaccini-autismo (falsificando i dati delle sue ricerche).

Principali critiche da parte del movimento antivaccinista

Nel tempo vi sono state diverse campagne volte a mettere in dubbio l'efficacia o la sicurezza dei vaccini. Ad esempio, i vaccini o i loro eccipienti sono stati accusati di essere possibili cause di autismo, ADHD, SIDS, sindromi autoimmuni e altri tipi di patologie. Tuttavia, vari studi nel corso degli anni hanno smentito queste supposizioni.

Sicurezza dei vaccini

Uno dei principali punti avanzati dalla comunità antivaccinista sostiene che i vaccini, al contrario di quanto affermato dalla maggior parte della comunità scientifica, non avrebbero un profilo di sicurezza sufficiente o adeguato.
Molteplici studi hanno tuttavia escluso o fortemente limitato queste affermazioni.
Va inoltre considerato che la ridottissima probabilità di sviluppare reazioni avverse potenzialmente ricollegabili ai vaccini non va a inficiare la validità e importanza della vaccinazione, come affermato anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Volendo fare un esempio, si stima che in seguito a infezione da morbillo la probabilità di sviluppare complicanze gravi e potenzialmente letali (come l'encefalite) sia del 5%, mentre la probabilità di effetti avversi dopo l'inoculazione del vaccino anti-morbillo è di circa lo 0.0001-0.0002%. La percentuale di decessi in caso di infezione da difterite e tetano è rispettivamente del 5% e 20%, mentre le probabilità di sviluppare reazioni avverse importanti dopo vaccinazione contro queste due malattie è sull'ordine dello 0.0005-0.007%.

Il caso MPR e la frode scientifica sulla correlazione con l'autismo

Il vaccino MPR è uno dei vaccini che vengono somministrati di routine in età infantile. Nel 1998 nel Regno Unito venne pubblicato un articolo, a firma di Andrew Wakefield, che sosteneva un'associazione fra la vaccinazione MPR e lo sviluppo di autismo e alcune patologie croniche intestinali. Sebbene questo studio si sia dimostrato in seguito essere un falso e fosse stato quindi ritirato dalla rivista che lo aveva pubblicato esso portò ad un calo della vaccinazione per parecchi anni e conseguentemente al diffondersi di un'epidemia di morbillo dovuta alla diminuzione dell'immunità di gruppo.

Critiche sull'utilizzo del Thimerosal

Il Thimerosal, un composto contenente mercurio (un metallo pesante) nella forma chimica di sodio-etilmercurio-tiosalicilato, utilizzato in alcuni vaccini come conservante, è stato accusato a più riprese di essere l'agente causale di sindromi dello spettro autistico in alcuni bambini sottoposti a vaccinazione.
Allo stato attuale tuttavia non vi sono prove sufficienti a dimostrare questa associazione, che viene pertanto esclusa dalla comunità scientifica.
Ciò nonostante, questo prodotto venne via via rimosso dai vaccini nei primi anni del 2000 in risposta alle paure e ai dubbi mossi dall'opinione pubblica.

Accuse verso le case farmaceutiche

Tra le osservazioni del movimento antivaccinista vi è quella che i vaccini costituiscano un'importante fonte di reddito per le case farmaceutiche (spesso chiamate con il nomignolo a riferimento lobbistico di Big Pharma) e che pertanto l'istituzione di un importante piano vaccinale con svariate vaccinazioni obbligatorie non farebbe altro che aumentarne i profitti a spese del sistema sanitario.
Tuttavia va evidenziato come, ad esempio in Italia, nel 2015 il Sistema Sanitario Nazionale abbia speso per l'acquisto dei vaccini "solo" 317,9 milioni di euro (l'1,4% delle spese totali sostenute per l'intero comparto farmaci), a fronte dei due miliardi e 126 milioni per gli antipertensivi e farmaci per lo scompenso cardiaco (il 9,4% del totale), un miliardo e 23 milioni per la categoria antiacidi (4,6% del totale) e un miliardo e 8 milioni per farmaci ipolipemizzanti (4,6% del totale).
Comunque, tenendo unicamente presente il rapporto costi-benefici (sul piano economico) relativo alle vaccinazioni, esso è dalle 10 alle 100 volte più economico rispetto ai costi medici per il ricovero, le terapie e le cure nei confronti della suddetta malattia.
Si può peraltro ragionevolmente affermare che il costo delle cure per l'infezione in corso e quelle croniche in caso di invalidità permanente post-infettiva siano sensibilmente maggiori (e quindi maggiori anche i conseguenti guadagni per le case farmaceutiche) rispetto al costo di una dose di vaccino.

Numero eccessivo di vaccini e loro inutilità in relazione ai pochi mesi di vita dei vaccinandi

Diversi antivaccinisti ritengono che il numero di vaccini per un infante sia eccessivo a causa di quella che ritengono una immaturità del sistema immunitario del piccolo. Tali timori tuttavia sono infondati poiché il numero di antigeni che un neonato può affrontare e normalmente affronta è nettamente superiore al numero di antigeni iniettati con i vaccini, in particolar modo quelli odierni.
Molti vaccinisti reputano inoltre inutile vaccinare bambini di pochi mesi per malattie a cui (a loro dire) difficilmente possono essere esposti data la loro età, come tetano ed epatite B.
Nondimeno va considerato che, ad esempio, il virus dell'epatite B può essere trasmesso oltre che per via parenterale anche tramite le secrezioni mucose, lo sperma e la saliva, e che il virus è in grado di sopravvivere al di fuori del corpo per almeno 7 giorni. Pertanto, non si può escludere a priori che un bambino venga in contatto col virus (ad esempio toccando un fazzoletto contaminato usato da un soggetto infetto).

L'asserita inesistenza dell'immunità di gregge

Uno dei punti chiave della propaganda antivaccinista sostiene l'inesistenza della cosiddetta "immunità di gregge" o "effetto gregge" (in inglese herd immunity).
La teoria dell'immunità di gregge afferma che il raggiungimento di una percentuale significativa di vaccinazione all'interno di una popolazione (generalmente il 95%) permette la drastica riduzione della circolazione al suo interno dell'agente patogeno, fornendo inoltre copertura a tutti quegli individui che per vari motivi (immunocompromissione, età troppo giovane, ecc) non possono essere sottoposti a vaccinazione.
Secondo gli antivaccinisti l'effetto gregge non esisterebbe e la riduzione degli agenti patogeni all'interno della popolazione sarebbe riconducibile al miglioramento delle condizioni igieniche nel corso dei decenni.
Per quanto, data la sua natura, l'effetto gregge non sia direttamente dimostrabile, la sua plausibilità è stata documentata in molteplici occasioni, come quello dell'eradicazione della rabbia nella fauna selvatica in Germania. In questo caso, la scomparsa della rabbia tra gli animali selvatici non è ovviamente riconducibile al miglioramento delle condizioni igieniche all'interno delle foreste.

Fattore allergenico

Una critica ai vaccini fatta dal movimento antivaccinista è che essi porterebbero, o comunque favorirebbero, allergie nelle persone.
Tale nesso è stato smentito dallo studio tedesco del 1994 Prevalence of asthma and atopy in two areas of West and East Germany in cui venivano comparate le allergie della popolazione (geneticamente simile) delle due Germanie dopo la riunificazione. Si è infatti riscontrato che nella popolazione vissuta nella Germania Est, dove il vaccino era obbligatorio, le allergie erano molto meno presenti rispetto alla popolazione cresciuta nella Germania Ovest, dove il vaccino era facoltativo. L'aumento delle allergie nella Germania Ovest è stato associato alla maggiore igiene presente tra la popolazione (quindi a un minor utilizzo del sistema immunitario) riscontrabile in ogni paese benestante del mondo.

Diffusione dell'antivaccinismo

Stando ai dati riscontrati tramite una ricerca condotta da Vaccine Confidence Project nel 2016 lo scetticismo nei confronti dei vaccini risulta estremamente variabile per regione geografica, con percentuali maggiori in Europa: si passa dalla Francia, dove il 41% della popolazione nutre dubbi in particolare sulla loro sicurezza, alla Russia e all'Italia dove le percentuali sono rispettivamente il 27% e il 21%. In USA (13%), Germania (10%), Regno Unito (9%) le percentuali sono pari o inferiori alla media mondiale, che si assesta intorno al 12%.
Alcune note personalità si sono apertamente schierate contro i vaccini e/o le vaccinazioni di massa, tra cui i politici Donald Trump, Michelle Bachmann e Robert Fitzgerald Kennedy Jr, gli attori Robert de Niro, Jim Carrey, Adam Baldwin e Jenny McCarthy e lo scrittore e teorico del complotto David Icke.

USA

Il 30 giugno 2015 il governatore della California, Jerry Brown, firmò una legge che rimosse la facoltà di non vaccinarsi per motivazioni personali (mantenendo tuttavia tale eventualità in caso di motivazioni mediche), divenendo così il terzo Stato, dopo Mississippi e West Virginia, a obbligare le vaccinazioni. La scelta di tale legge avvenne dopo un'epidemia di morbillo scoppiata alla fine dell'anno precedente nello Stato. Ciò diede avvio a una serie di proteste da parte del movimento antivaccinista, tra le quali s'inserì anche Wakefield, il quale affermò, durante una conferenza, che la popolazione californiana avrebbe dovuto marciare su Sacramento (capitale dello Stato) in difesa dei propri diritti.
Idee antivacciniste sono state promosse da vari politici americani. Nel 2012, la allora candidata alle primarie repubblicane Michele Bachmann affermò durante un dibattito televisivo che la figlia di una sua sostenitrice avrebbe accusato ritardo mentale a seguito della vaccinazione contro l'HPV. Nel 2015 i candidati alle primarie repubblicane Chris Christie, Rand Paul e Carly Fiorina espressero posizioni a favore del rendere totalmente volontarie le vaccinazioni, entrando in contrasto con varie associazioni di medici. Nel 2014, il futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump sostenne che vi siano stati vari casi di autismo legati alle vaccinazioni.

Italia

Nel 2017 in Italia l'argomento vaccinazione divenne di particolare interesse a causa di un decreto legge del governo Gentiloni, approvato il 19 maggio ed entrato in vigore l'8 giugno di quell'anno, che reintrodusse l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola per la fascia di età tra 0 e 6 anni, e aggiunse oltre alle quattro vaccinazioni obbligatorie per legge (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B) quelle per morbillo, parotite e rosolia (la trivalente MPR), pertosse ed Haemophilus B, varicella e meningococco B e C, nonché successivamente alla radiazione da parte dell'ordine dei medici del cardiologo e omeopata Roberto Gava e del medico legale Dario Miedico a causa delle loro posizioni critiche sull'utilizzo dei vaccini.
Il 28 luglio 2017 il decreto venne convertito in legge dalla Camera con 296 voti a favore, 92 contrari e 15 astenuti.
Successivamente alla promulgazione di tale decreto nacque un movimento definito Free vax, avente come obiettivo la lotta all'obbligatorietà dei vaccini per legge. Tuttavia, secondo alcuni critici, il loro dichiararsi in favore della "libertà di vaccinare" sarebbe un espediente per non essere accusati di antivaccinismo, avendo tale termine una connotazione negativa nel linguaggio comune. Sono altresì nati movimenti cosiddetti No Vax dichiaratamente contrari ai vaccini.

Minacce ed episodi di violenza

A seguito del decreto del 2017 sull'obbligatorietà delle vaccinazioni si sono riscontrati (in Italia) diversi episodi di violenza ad esso legati:
  • Nel giugno del 2017 il gruppo neonazista bergamasco MAB (Manipolo Avanguardia Bergamo) ha effettuato dei blitz contro 2 ambulatori con delle torce (i cui resti erano stati inizialmente considerati quelli di alcune bombe carta) sostenendo il "progresso scientifico contro la dittatura medica" e la "libertà di scelta vaccinale".
  • Il 28 luglio 2017 (giorno della conversione del decreto per l'obbligatorietà vaccinale in legge) 3 deputati, che avevano votato favorevolmente alla proposta, vennero aggrediti fisicamente e verbalmente da molti manifestanti Free vax.



Posizioni politiche

Posizioni a favore di una riduzione o eliminazione dei vaccini o della loro pericolosità sono state sostenute da vari politici, tra cui vari membri del Movimento 5 Stelle, tra i quali Beppe Grillo, Paola Taverna, Carlo Sibilia e Bartolomeo Pepe (sebbene il Movimento 5 Stelle abbia poi divulgato una posizione ufficiale più sfumata, in cui, ad esempio, si indica come percorribile la strada delle vaccinazioni raccomandate, mentre l'obbligatorietà sarebbe prevista solo in determinate circostanze, come, ad esempio, recrudescenze di malattie o cali eccessivi delle coperture vaccinali). Il senatore del Partito Democratico Giovanni Burtone propose di istituire la "giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa dei vaccini". Il Commissario europeo alla sanità, Vytenis Andriukaitis, ha duramente criticato la posizione tenuta da tutti i movimenti denominati "no vax", rilevando come tali associazioni riportino all'oscurantismo e che hanno una responsabilità morale nella morte di diversi bambini. Ha inoltre invitato i simpatizzanti di tali movimenti a visitare i cimiteri europei, in cui sono ancora presenti le tombe di chi è morto a causa di malattie ora debellate dai vaccini.

Pakistan

Nel 2015 le autorità pakistane arrestarono circa 500 genitori che si erano rifiutati di far vaccinare i figli contro la polio, in risposta alle resistenze della popolazione e a varie minacce giunte dai Talebani. Nel paese, a partire dal 2012, sono morte più di sessanta persone facenti parte di team per la vaccinazione antipolio. Il Pakistan nel 2014 è stato il paese con il maggior numero di nuovi casi di polio al mondo, 327 sui 413 totali. Nel gennaio del 2016, un attentato suicida con un'autobomba presso un centro di vaccinazione presso Quetta causò 15 vittime.

Conseguenze dell'antivaccinismo

La diffusione delle idee antivacciniste ha avuto una serie di conseguenze a livello globale.
Come accennato, a seguito della circolazione dello studio (poi smentito) di Andrew Wakefield sulla correlazione tra vaccino MPR e autismo, vi fu un'epidemia di morbillo tra la fine del 1999 e la metà del 2000 dovuta al calo di vaccinazioni, la cui copertura raggiunse appena l'80%. A Dublino vennero segnalati 300 nuovi casi, di cui 100 richiesero il ricovero in ospedale, per molti si dovette ricorrere alla ventilazione meccanica e vi furono 3 decessi.
Nel 1974, nel Regno Unito, venne pubblicato uno studio che evidenziava 36 presunte reazioni avverse al vaccino per la pertosse, mettendone in dubbio l'efficacia costi/benefici. In tutta risposta, la copertura per il vaccino della pertosse calò dall'81% al 31%, provocando un'epidemia di pertosse che causò la morte di alcuni bambini.
Nel 2016 in Romania, a causa del crollo delle vaccinazioni, nel giro di un solo anno si passò dai 7 casi registrati di morbillo a livello nazionale nel 2015 ai 675 casi e 3 decessi accertati nei primi 8 mesi del 2016.
È stato dimostrato che nel 2015 negli Stati Uniti l'assenza di una ottimale copertura vaccinale della popolazione adulta ha determinato un calo di produttività a livello nazionale per circa 7,1 miliardi di dollari a causa del tempo e denaro spesi a combattere varie infezioni (morbillo, varicella, epatiti e così via) che si sarebbero potute prevenire con la vaccinazione.

Negazionismo degli antivaccinisti riguardo alle conseguenze

I morti o i danni provocati dall'assenza di vaccinazioni o dalla mancanza dell'immunità di gregge vengono classificati come bufale da parte dei movimenti e dalle persone contrarie alle vaccinazioni. Molti antepongono queste notizie dei danni dell'antivaccinismo a un modo artificioso per costringere la popolazione a vaccinarsi in massa.
Lo stesso Andrew Wakefield ha negato, nonostante le evidenze oggettive, che il morbillo, la rosolia, la parotite e le altre malattie prevenibili con le vaccinazioni abbiano portato alla morte di molti bambini.

martedì 5 gennaio 2021

Esoterismo in Germania e Austria

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La storia dell'esoterismo in Germania e Austria è stata molto ricca e prolifica, soprattutto nel corso del periodo 1880-1945, presentando movimenti quali la Società Teosofica, l'Antroposofia e l'Ariosofia i quali si contrapposero, dando così una ventata di rinnovamento, a tutto il precedente ambiente esoterico europeo.

Influenze pre-1880

Templari e occulto

L'ordine monastico-militare originario del Cavalieri Templari viene fondato intorno al 1119, durante l'epoca delle Crociate; da un certo punto in poi venne sempre più a distinguersi per la creazione di una fitta rete finanziaria che collegava vari stati europei del tempo. Nel 1307 il re Filippo IV di Francia monta contro di loro una violenta "campagna diffamatoria" nel tentativo di espropriare l'ordine di tutta l'influenza economica e politica accumulata sempre più velocemente nei 2 secoli della sua storia. I Templari furono così accusati di satanismo, omosessualità e bestemmia e spietatamente soppressi; i loro capi sono stati condotti alla morte sul rogo il 18 marzo 1314.
Le circostanze, mai del tutto completamente chiarite, riguardanti la loro caduta hanno ben presto dato origine ad una selva di leggende sui Templari. In Germania, "dove la crescita dei riti massonici devianti era maggiore", l'eredità dei Templari è stata adottata dalla Massoneria irregolare (ufficialmente, la massoneria viene fondata in Inghilterra solo nel 1717). L'ideale di una massoneria cavalleresca si è sviluppata per la prima volta nel Regno di Francia attorno al 1737.
Nel 1775 il barone tedesco Karl Gotthelf von Hund fonda l'ordine o rito della stretta osservanza, rivendicando il possesso di documenti segreti templari i quali avrebbero dimostrato inequivocabilmente che il rito da lui introdotto rappresentava la legittima successione dei cavalieri templari originari.

Rosacrocianesimo

Nel XVII° e XVIII° secolo le idee dei Rosacroce fiorirono in varie gradazioni sul suolo tedesco; il movimento segreto risale gli inizi del '600, quando vennero fatte stampare a Kassel le tre opere di Johann Valentin Andreae. Una di queste, Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz (1616), pare essere un trattato di Alchimia, mentre gli altri due (per i quali la paternità di Valentin Andreae non stata mai fuor di dubbio dimostrata) annunciano l'esistenza dei "Rosa+Croce"; organizzazione questa che chiede e vuole una "riforma universale e generale di tutto il mondo". putativamente questo ordine si dice fu fondato da Christian Rosenkreutz, che si suppone sia vissuto tra il 1378-1484.
Nel 1747 o 1757 un ordine rosacrociano-massonico chiamato "Gold- und Rosenkreuz" viene fondato a Berlino, con una gerarchia a 9 gradi basata sull'Albero della vita della Cabala ebraica Quest'organizzazione comprendeva in qualità di suoi membri più illustri il re Federico Guglielmo II di Prussia e il suo più alto consigliere Johann Christoph von Wöllner.

Rinascita tedesca dell'occulto

La rinascita moderna dell'occultismo in terra tedesca si deve principalmente grazie alla popolarità assunta dall'opera della Società teosofica nel mondo anglosassone negli anni '80 dell'800.

Teosofia

Il primo distaccamento teosofico tedesco viene fondato nel luglio 1884 sotto la presidenza di Wilhelm Hübbe-Schleiden, un nazionalista tedesco conservatore nonché ricercatore spirituale, che ha cercato di dimostrare la teosofia su una base più prettamente scientifica. Tra il 1886 e il 1895 Hübbe-Schleiden ha pubblicato il periodico mensile "Die Sphinx".
A Vienna un'associazione teosofica è stata fondata nel 1887 e il suo presidente era Friedrich Eckstein (amico e collaboratore di Sigmund Freud). Nella cerchia degli adepti vi è anche Franz Hartmann (autore di opere di Geomanzia e Astrologia), uno dei leader teosofici che più hanno sottolineato l'importanza ed il valore dell'esperienza spirituale personale; anche il giovane Rudolf Steiner era uno dei suoi affiliati.
Una "Società Teosofica Tedesca", come ramo della "Fratellanza Internazionale Teosofica", è stata fondata nel 1896 quando un nutrito gruppo di teosofi nordamericani vicini a William Quan Judge, Katherine Tingley, E. T. Hargrove and C. F. Wright hanno compiuto un lungo viaggio attraverso l'Europa. Il suo presidente è stato Hartmann, che ha poi anche fondato un monastero teosofico-laico ad Ascona nel 1889.
Il suo periodico "Lotusblüten" (1892-1900) è stata la prima pubblicazione tedesca ad utilizzare nella sua copertina la svastica (lo swastika) teosofica. L'esempio dato da Hartmann ha fornito l'impulso a Paul Zillmann per fondare la "Metaphysische Rundschau" nel 1896.
Steiner è diventato segretario generale della Società Teosofica Tedesca nel 1902; egli, che stava cercando di sviluppare un percorso esoterico adatto per l'era moderna e con l'impegno dichiarato di utilizzare una metodologia scientifica, era ancora in questo periodo orientato verso il risveglio autonomo delle esperienze spirituali in ogni singolo individuo, piuttosto che a seguire pedissequamente le indicazioni date da una qualche autorità o guru. Ha anche pubblicato il periodico "Luzifer" a Berlino tra il 1903-1908.
A Vienna esisteva inoltre un'Associazione per l'Occultismo, collegata ad una persona di nome Philipp Maschlufsky; a partire dal 1903 pubblicò una rivista chiamata "Die Gnosis" la quale venne in seguita assorbita dal "Luzifer" di Steiner per essere quindi ribattezzato "Lucifer-Gnosis".
Potrebbe essere stato il desiderio di contrastare l'influenza di Steiner nella sottocultura occulta ad aver portato Hartmann a favorire la pubblicazione di diversi nuovi periodici a lui più idealmente vicini. La "Casa Editrice Teosofica" è stata fondata dall'astrologo Hugo Vollrath a Lipsia nel 1906. Tra le riviste dell'occulto pubblicate vi è stata "Prana" (1909-1919), inizialmente a cura di Karl-Brandler Pracht e più tardi a cura di Johannes Balzli . Prima di allora, l'editore e filologo Wilhelm Friedrich Ritschl aveva già pubblicato le opere di Hartmann e Hübbe-Schleiden, così come varie traduzioni dei teosofi inglesi a Lipsia.
W.F. Ritschl aveva anche pubblicato i lavori occulti di Max Ferdinand Sebaldt von Werth (1859-1916). Inizialmente, questo autore aveva collaborato con Moritz von Egidy padre, un pensatore moralista, sul periodico "Das angewande Christentum", ma in seguito avrebbe scritto di libri sulla "religione sessuale degli ariani" anticipando in tal modo almeno in parte l'Ariosofia.

Antroposofia

Al più tardi dal 1907 in poi le tensioni tra Rudolf Steiner e la Società teosofica cominciarono a crescere in maniera costante e progressiva, fino a sfociare nel 1912 col distacco definitivo di Steiner e la creazione dell'Antroposofia.
Vi erano due cause principali per la rottura insanabile tra le due visioni; uno era l'orientamento verso il cristianesimo europeo da parte Steiner, rispetto alla visione più fortemente basata sull'Induismo di Annie Besant ed il maggior interesse orientale-asiatico dei teosofi sotto la sua guida; ma più nell'immediato Steiner aveva pubblicamente preso le distanze dalla promozione che stava facendo la Besant di Jiddu Krishnamurti come nuovo presunto messia universale.
A questo punto Steiner ed un gruppo di teosofi tedeschi di primo piano fonda ufficialmente la "Società Antroposofica" nel mese di dicembre del 1913; presto la stragrande maggioranza dei membri tedeschi della "Società Teosofica" li segue nel nuovo gruppo; i transfughi vengono esclusi definitivamente dalla Società Teosofica nel gennaio 1914.


Guido von List e Jörg Lanz von Liebenfels

Guido von List a Vienna è stato attivo inizialmente in qualità di giornalista e scrittore, in seguito si volse verso l'esoterismo, diventando così poco alla volta il primo autore popolare ad aver combinato l'ideologia del movimento völkisch e l'occultismo nel tipo di una dottrina esoterica che ora collettivamente viene etichettata col nome di "Ariosofia".
Nel settembre 1903 il periodico occulto "Die Gnosis" include tra le sue pagine un articolo di List in cui egli, riferendosi a Sebaldt von Werth, inizia ad articolare un discorso riguardante "una religione occulta germanica" originale (e quindi precedente alla venuta del cristianesimo). Nel decennio successivo, List ha continuato a lavorare su questo argomento, facendo anche riferimenti alle opere di Madame Blavatsky e William Scott- Elliot. Nel suo concetto di Armanesimo, a suo dire la religione della élite teocratica dell'arcaico passato germanico, List ha preso in prestito gran parte del materiale filosofico-letterario utilizzato direttamente dalla Massoneria e dai Rosacroce.
Dal momento che il suo manoscritto, che propone la ricerca sull'antico alfabeto runico quale "mezzo di conoscenza occulta", viene respinto dall'Accademia Imperiale delle Scienze di Vienna, i sostenitori di List formarono "Guido-von-List-Gesellschaft" (Società von List) per finanziare la sua ricerca. La Società è stata fondata ufficialmente il 2 marzo 1908; i suoi membri includevano sia autori völkisch che occultisti (per esempio Franz Hartmann e i membri della Società Teosofica viennese al gran completo. Alcuni membri interni della Società List hanno anche partecipato alle attività del "Hoher Armanen-Orden". Questo ordine, però, non ha raggiunto alcun significato come organizzazione oltre che in qualità di appoggio al lavoro di List.
Jörg Lanz (von Liebenfels) era stato monaco dell'ordine cistercense tra i 19 e i 25 anni, quando ne venne espulso per imprecisate immoralità di tipo sessuale (o relazioni intime con giovani donne o omosessualità, non è mai stato del tutto chiarito) Nel 1903 ha pubblicato un lungo articolo intitolato "Anthropozoon Biblicum" nel "Vierteljahrsschrift für Bibelkunde", un periodico per la ricerca biblica.
Nel 1905 i suoi studi su questo argomento si erano accumulati e raccolti nel libro "Theozoologie", un amalgama di fonti giudaico-cristiane tradizionali e scienze della vita contemporanee. Tra le altre cose, Lanz ha anche proposto un'interpretazione spesso molto radicale e considerata eretica del testo e delle fonti bibliche, in base alla quale afferma tra l'altro che lo scopo del Vecchio Testamento era stato quello di mettere in guardia la razza ariana dall'incrocio (realizzato dal meticcio) con i Pigmei.
Nel 1905 Lanz ha creato una propria rivista chiamata Ostara (rivista); uno dei pochi altri collaboratori di questa rivista accanto a Lanz stesso era il teosofo Harald Gravell von Jostenoode (1856-1932), che ha anche curato una serie di numeri della rivista di Hatmann "Lotusblüten".

Astrologia

Tra i teosofi l'astrologia ha goduto di un forte ritorno di popolarità; testi astrologici di Karl Brandler-Pracht, Otto Pöllner, Ernst Tiede e Albert Knief apparvero stampati dalla Casa Editrice Teosofica a Lipsia: Pracht aveva anche fondato la prima società astrologica viennese nel 1907.
Erik Jan Hanussen, un ebreo cecoslovacco che in seguito sarebbe diventato il più famoso esperto di chiaroveggenza di tutta l'area germanica (grazie anche alle predizioni di successo fatte ad Adolf Hitler), ha dato la sua prima sessione occulta con E. K. Hermann a Vienna nel 1911.

Altri sviluppi

La sottocultura occultista tedesca a Vienna era molto ben ramificata al momento dello scoppio della prima guerra mondiale.
L'Ordo Templi Orientis (OTO, di cui uno dei membri più noti ed influenti sarà Aleister Crowley)) è nato dalle attività massoniche irregolari di Theodor Reuss, Franz Hartmann e Karl Kellner tra il 1895 e il 1906. Reuss era stato in contatto con il mago William Wynn Wescott, uno dei membri fondatori della Golden Dawn. Nel 1928 la "Fraternitas Saturni" tedesca è nata per scissione dall'OTO.
Ernst Wachler è stato uno degli autori völkisch ad aver sostenuto la "Società von List"; egli aveva fondato un teatro germanico a cielo aperto nelle montagne di Harz: questo teatro, chiamato verde stadio (Grüne Bühne), è stato poi chiuso nel 1937.
Il "Germanische Glaubens-Gemeinschaft" fondato nel 1907, è sostenuto dagli attuali gruppi che si rifanno all'Etenismo come diretto predecessore. Fondato e guidato dal pittore Ludwig Fahrenkrog, a partire dal 1908 il gruppo ha usato la svastica come uno dei suoi simboli distintivi. Dopo il 1938 l'uso della svastica gli venne proibito e al gruppo non era più permesso di tenere riunioni pubbliche. Tuttavia, a differenza di molti altri gruppi esoterici nella Germania nazista, il GGG non è stato costretto a sciogliersi, in parte a causa della posizione internazionale di Fahrenkrog come artista riconosciuto.

Tra le due guerre (Repubblica di Weimar)

Ariosofia, Ordo Novi Templi, e Lumenclub

Lanz aveva coniato già nel 1915 il termine "Ariosofia" la quale doveva rappresentare ed essere la saggezza occulta per quanto riguardava la razza ariana; a partire dal 1920 ha poi utilizzato questo nome per indicare la propria personale dottrina. Sia List che Lanz hanno salutato lo scoppio della prima guerra mondiale come evento che avrebbe iniziato una lotta millenaria.
List scrisse i suoi rapporti di ricerca sugli ario-germanici tra il 1908-13, ma ancora nel 1917 apparvero due suoi articoli in successione sulla rivista "Prana" (morì a Berlino nel 1919). La "Società List", costituitasi in suo onore, ha continuato ad operare anche dopo la morte del maestro, ma non si conosce molto né con esattezza delle attività svolte. Al contrario un'organizzazione fondata attorno al 1907 da Lanz acquisì presto più importanza e notorietà; si tratta dell'Ordo Novi Templi (ONT) o Ordine dei Nuovi Templari.
Nel 1932, influenzato dai concetti espressi dall'Ariosofia, un industriale tedesco membro dell'ONT di nome Johann Walthari Wölfl fonda a Vienna un'associazione chiamata "Lumenclub", i cui membri si sovrapposero in parte a quelli dell'ONT. La forte simpatia ideologica espressa dal club per il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori è fuori discussione, agendo come suo centro di propaganda, raccolta di aderenti e sviluppo in Austria (ove dal 1934 era stato messo fuorilegge). Ha finito poi tuttavia, assieme ad altri gruppi esoterici, con l'essere soppresso: il Lumenclub cessa di esistere nel 1942 per ordine della Gestapo, in applicazione dell'editto emanato alla fine del 1938 e rivolto contro molti gruppi settari.
Intanto, dopo l'Anschluss del marzo 1938, a Lanz venne proibito di continuare a pubblicare e i suoi scritti vietati
Anche gli ariosofi Werner von Bülow e Herbert Reichstein avevano applaudito a gran voce l'avvento del Terzo Reich nelle loro riviste esoteriche.

Occultismo runico

Influenzato sia da List che da Lanz, nel 1918 in Germania Rudolf John Gorsleben dà il via ad un nuovo movimento ariano occultista
Dal momento che l'importanza esoterica delle rune (inizialmente sviluppata da List attraverso le cosiddette rune armaniste) è stata al centro della sua visione del mondo, Goodrick-Clarke parla in questo contesto di un vero e proprio occultismo delle rune.
Due autori si distinguono, in quanto impegnati in un'interpretazione delle rune in "un senso e contesto meno esplicitamente ariano-razzista": Friedrich Bernhard Marby e Siegfried Adolf Kummer si sono concentrati più sul lato pratico dell'occultismo runico. Nel 1936 Friedrich Bernhard Marby è stato arrestato e mandato in un campo di concentramento (prima a Flossenbürg e poi a Dachau); egli è sopravvissuto, riprendendo la sua ricerca occulta dopo la guerra.
Responsabile della sua incarcerazione potrebbe essere stato Karl Maria Wiligut, che era consigliere particolare di Heinrich Himmler nel campo dell'occulto. Willigut era del parere che Marby (e anche Kummer) stessero portando "il santo patrimonio ariano in discredito e al ridicolo". Wiligut aveva anche identificato l'Irminismo wiligutiano come la vera religione ancestrale, affermando che l'Odinismo e lo studio runico di Guido von List fosse in realtà nient'altro che una falsa religione scismatica; tutto questo non sembra essere estraneo all'arresto di Marby.
Altre misure contro i gruppi esoterici erano probabilmente il risultato della politica nazista generale di soppressione violenta di tutte le organizzazioni segrete e logge massoniche all'interno dei confini del Reich millenario.

Altro

Negli anni immediatamente successivi alla sconfitta militare del 1918 ci fu un movimento occulto molto fiorente sia in Germania che in Austria; esempi significativi dell'atmosfera che aleggiava in questo ambiente si possono trovare negli scrittori e intellettuali Gustav Meyrink, Franz Spunda e Peryt Shou.

L'esoterismo nella Germania nazista

Il movimento per la fede tedesca

Il movimento per la fede tedesca guidato negli anni 1933-45 da Jakob Wilhelm Hauer, studioso di indologia e appassionato di storia delle religioni, ha propagato e promosso un allontanamento dal cristianesimo per dirigersi verso una nuovissima religione ariano-nordica ispirata in parte anche dall'Induismo

Soppressione di Massoneria ed esoterismo

Il bando della Massoneria nel Terzo Reich ha raggiunto da un certo momento in poi il livello di una autentica persecuzione. Si stima che possano essere stati tra gli 80 e i 100 mila i massoni fatti assassinare durante il regime nazista. La loggia "Liberté chérie" è uno dei rarissimi casi di raggruppamento massonico fondato all'interno di un campo di concentramento: i massoni sono stati inviati nei campi di concentramento in qualità di prigionieri politici, e di conseguenza sono stati costretti ad indossare un triangolo rosso rovesciato.
All'interno dell'ideologia nazista è stato affermato che la massoneria era parte integrante del "complotto ebraico". Dal momento che molti gruppi esoterici emulavano apertamente la struttura a logge della Massoneria, sono stati fatti arrestare tramite la legge anti-massonica nazionalsocialista del 1935".
Anche "l'Ordine tedesco dei Druidi" è stato chiuso con questa motivazione, nonostante le vibranti proteste dei suoi aderenti che fino all'ultimo si dichiaravano come esser non massoni, bensì buoni Druidi tedeschi.
Nella sua biografia di Richard Walther Darré, la storica Anna Bramwell osserva inoltre che una società segreta chiamata "Skald Order" è stata vietata dai nazisti dopo il 1933 a causa del suo preteso carattere massonico.
Diversi membri della Skald duravano ufficialmente nelle loro cariche durante il periodo del Reich, tra essi il dottor Ludolf Haase (membro fondatore del Skald), Herbert Backe e Theo Gross; tutto sembra essersi svolto sotto inchiesta segreta, anche se Backe si dice abbia avuto difficoltà causategli da Reinhard Heydrich, che ne aveva messo in dubbio la lealtà poco prima di morire.
Se l'ideologia nazista avesse un punto di vista una visione speciale nei riguardi delle varie dottrine esoteriche (a parte il confonderle con la Massoneria) non è ancora del tutto chiaro. Per quanto riguarda l'antroposofia, un libro che è pubblicato da Gregor Schwartz-Bostunitsch nel 1930 aveva denunciato Rudolf Steiner di frode e di essere nient'altro che un falso profeta. Schwartz-Bostunitsch era stato un entusiasta sostenitore dell'Antroposofia" dal 1923, ma ne divenne ostile a partire dal 1929 in seguito alla sua adesione alle SS.
L'astrologia è stata ufficialmente interdetta nella Germania nazista dopo il 1938. Tuttavia molti nazisti simpatizzavano ed avevano assidue frequentazioni con astrologi, fino al punto da far scrivere loro interpretazioni favorevoli di Nostradamus come forma di guerra psicologica e più tardi, nel 1936 Hitler stesso inviò personalmente un telegramma di saluto al congresso internazionale di astrologia che si stava tenendo a Düsseldorf.
L'attenzione dello stato non era rivolto però a quei gruppi più eminentemente religiosi, almeno fino al 9 Giugno 1941 quando Heydrich, il capo della polizia di sicurezza, vietò tutte le organizzazioni massoniche e i gruppi esoterici sulla scia del volo in Scozia computo da Rudolf Hess, che pare fosse stato attratto ed influenzato nella sua decisione, oltre che dagli astrologi anche dalle teorie steineriane e antroposofiche dell'agricoltura biodinamica. Tuttavia, la soppressione delle organizzazioni esoteriche è iniziata molto presto, subito dopo che i nazisti ebbero acquisito il pieno potere governativo. La dottoressa Anna Bramwell sottolinea che i "razzisti occultisti sono stati banditi già nel 1934".
Presumibilmente il mago del palcoscenico, esperto di illusionismo ed occultista Franz Bardon aveva attirato l'attenzione di Adolf Hitler, così come gli altri "lavoratori per la Luce" ed è stato incarcerato in un campo di concentramento per tre mesi e mezzo nel 1945.

Presa di distanza nazista dal precedente esoterismo

Rudolf von Sebottendorff era stato ampiamente coinvolto nella Società Thule. Nel gennaio 1933 ha pubblicato "Bevor Hitler kam: Urkundlich aus der Frühzeit der Nationalsozialistischen Bewegung" (Prima che Hitler venisse: I documenti dei primi giorni del Movimento nazionalsocialista). Alle autorità naziste non piacque il libro, che è stato bandito l'anno successivo; Sebottendorff è stato arrestato ma riuscì fortunosamente a fuggire in Turchia.

Esoteristi operanti nella Germania nazista

  • Karl Spiesberger
  • Ludwig Straniak
  • Wilhelm Wulff
  • A. Frank Glahn
  • Karl Reichenbach
  • Hellmut Wolff
  • Thomas Charles Lethbridge
  • Karl Ernst Krafft

lunedì 4 gennaio 2021

Apollo

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Apollo (in greco antico: Ἀπόλλων, Apóllōn; in latino: Apollo) è una divinità della religione greca.
Dio del Sole (di cui traina il carro), di tutte le arti, della musica, della profezia, della poesia, delle arti mediche (il dio della medicina è infatti suo figlio Asclepio), delle pestilenze e della scienza che illumina l'intelletto, il suo simbolo principale è il Sole o la lira. In seguito fu venerato anche nella Religione romana.
In quanto Dio della poesia, è il capo delle Muse. Viene anche descritto come un provetto arciere in grado di infliggere, con la sua arma, terribili pestilenze ai popoli che lo osteggiavano. In quanto protettore della città e del tempio di Delfi, Apollo è anche venerato come Dio oracolare capace di svelare, tramite la sacerdotessa, detta Pizia, il futuro agli esseri umani; anche per questo era adorato nell'antichità come uno degli dei più importanti del Dodekatheon.


Culto di Apollo

Apollo in Grecia

Apollo era uno degli Dèi più celebri ed influenti nell'antica Grecia; ed erano due le città che si contendevano il titolo di luoghi di culto principali del dio: Delfi, sede del già citato oracolo, e Delo. L'importanza attribuita al dio è testimoniata anche da nomi teoforici come Apollonio o Apollodoro, comuni nell'antica Grecia, dalle molte città che portavano il nome di Apollonia, dall'ideale del koûros (κόρος, "giovane"), che gli appartiene e dà il "suo carattere peculiare alla cultura greca nel suo complesso". Il Dio delle arti veniva inoltre adorato in numerosi siti di culto sparsi, oltre che sul territorio greco, anche nelle colonie disseminate sulle rive africane del Mediterraneo, nell'esapoli dorica in Caria, in Sicilia e in Magna Grecia.
Come divinità greca, Apollo è figlio di Zeus e di Leto (Latona per i Romani) e fratello gemello di Artemide (per i Romani Diana), dea della caccia e più tardi una delle tre personificazioni della Luna (Luna crescente), insieme a Selene (Luna piena) ed Ecate (Luna calante).
Nella tarda antichità greca Apollo venne anche identificato come dio del Sole, ed in molti casi soppiantò Helios quale portatore di luce e auriga del cocchio solare. Nella Religione romana, non aveva nessuna controparte, ed il suo culto venne introdotto a Roma circa nel 421 a.C. In ogni caso, presso i Greci Apollo ed Helios rimasero entità separate e distinte nei testi letterari e mitologici dell'epoca, ma non nel culto, dove Apollo era ormai stato assimilato con Helios.

Apollo a Roma

A differenza di altri Dèi, Apollo non aveva un equivalente romano diretto: il suo culto venne importato a Roma dal mondo greco, ma fu mediato anche dalla presenza nei pantheon etrusco di un dio analogo, Apulu. Ciò avvenne in tempi piuttosto antichi nella storia romana, infatti fonti tradizionali riferiscono che il culto era presente già in epoca regia. Nel 431 a.C. ad Apollo fu intitolato un tempio in una località dove già sorgeva un sacello od un'area sacra di nome Apollinar come scrive Livio III, 63, 7, in occasione di una pestilenza che afflisse la città. Durante la seconda guerra punica, invece, vennero istituiti i Ludi Apollinares, giochi in onore del Dio. Il culto venne incentivato poi, in epoca imperiale, dall'imperatore Augusto, che per consolidare la propria autorità asserì di essere un protetto del dio, che avrebbe anche lanciato un fulmine nell'atrio della sua casa come presagio fausto per la sua lotta contro Antonio; tramite la sua influenza Apollo divenne uno degli Dèi romani più influenti. Dopo la battaglia di Azio l'imperatore fece rinnovare e ingrandire l'antico tempio di Apollo Sosiano, istituì dei giochi quinquennali in suo onore e finanziò anche la costruzione del tempio di Apollo Palatino sull'omonimo colle dove fu conservata la raccolta di oracoli detta Libri Sibillini. In onore del Dio, e per compiacere il suo imperatore, il poeta romano Orazio compose inoltre il celebre carmen saeculare.


Apollo presso gli Etruschi

Nella religione etrusca è possibile trovare un corrispettivo di Apollo nel Dio dei tuoni Aplu o Apulo. Tuttavia non è ancora chiaro se l'immagine del Dio etrusco sia derivata dal Dio greco. Quale dio della profezia presso gli Etruschi però trovava un corrispettivo anche in Suri.

Origini del culto

Le origini del culto apollineo si perdono nella notte dei tempi. È comunque opinione comune e consolidata tra gli studiosi che il culto del Dio sia relativamente recente e che, precedentemente ad Apollo, il santuario di Pito avesse una sua antichissima religione ctonia, legata al culto della Dea Madre. Lo stesso racconto di Eschilo su Apollo che riceve il santuario da Gea, Febe e Temi, tenderebbe a confermarlo. Una teoria però, basata sulla decifrazione degli enigmatici e tanto discussi documenti greci di Glozel (Vichy, Francia), tenderebbe ad ampliare il quadro mitico-storico interessante l'oracolo e collegherebbe la nuova, non identificata divinità, alla vicenda cadmea di Europa e a quella dell'alfabeto portato dallo stesso Cadmo in Beozia in periodo premiceneo. Divinità semitica che di quell'alfabeto, di provenienza siro-palestinese, era l'assoluta detentrice. Il santuario ctonio di Pito era stato dunque occupato, in qualche modo, da una divinità non greca (yh: da cui il noto successivo grido di IE, per Apollo "IEIOS") la quale però, a sua volta, venne grecizzata, secondo quanto fa intendere il noto racconto erodoteo (Historiae, I,61-62) sulla cacciata dei Cadmei, ovvero dei semiti, da parte degli Argivi. Tuttavia la divinità inglobata nella sfera della cultura greca manteneva alcuni dei caratteri orientali della divinità, come ad esempio l'ineffabilità, la figura androgina, l'aspetto di Dio cacciatore ed inseguitore del lupo (da cui Apollo Liceo), le qualità di Dio ambiguo od obliquo (Lossia) ma, per chi sapeva capirlo rettamente, salvatore e liberatore. Con la calata dei Dori (XII -XI secolo a.C.), una volta annientati i Micenei, il santuario, verosimilmente, subì l'umiliazione e la distruzione dei vincitori e solo verso il IX - VIII secolo a.C. fu riaperto e si risollevò, ma con un Lossia del tutto trasformato e in linea con la nuova Religione. Il potentissimo Dio androgino di origine semitica entrerebbe così a far parte della sacra famiglia olimpica, sdoppiandosi in Apollo e Artemide e diventando figlio di Zeus e di Leto. Sempre secondo questa teoria, supportata da accertati documenti, la famosa E apud Delphos (la lettera alfabetica epsilon posta tra le colonne nell'ingresso del santuario apollineo) di cui scrive Plutarco, la "E" che stava alla base dell'epifonema esprimente 'acuto dolore' (Esichio) dei fedeli, potrebbe fornire la prova che il nome di Apollo (mai sufficientemente compreso e spiegato dagli studiosi: Farnell, Kern, Hrozny, Nilsson, Cassola, ecc.) fosse derivato da un A/E -pollòn (il grido di dolore "ah!,eh!" esclamato più volte, così come testimoniano la letteratura greca tragica e paratragica).
Nell'età del bronzo greca non esistono attestazioni (almeno nelle tavolette di lineare B note) ad Apollo. Ne esistono invece numerose per il dio Paean (Παιών-Παιήων), un epiteto di Apollo in età classica, noto in Acheo come pa-ja-wo-ne (e collegato con numerosi santuari antichi di Apollo). Paean è il guaritore degli Dèi, ed il Dio della magia e del canto (da cui peana) magico-profetico. Come Dio della cura Paean compare anche nell'Iliade, dove, significativamente, non è completamente sovrapposto con Apollo (che parteggia esclusivamente per i troiani).
Infatti esisteva un importante Dio anatolico, (forse connesso con l'antica religione indoeuropea, e simile al Dio vedico Rudra o meglio alla coppia Rudra-Shiba) noto come Aplu (stranamente lo stesso nome dell'Apollo etrusco) che è un Dio terribile, legato alla malattia, ma anche alla cura, ed un potente arciere, forse anche un protettore della caccia e degli animali selvatici. Per gli Ittiti e gli Hurriti Aplu era il Dio della peste e della fine della pestilenza (come nell'Iliade). Per gli Hurriti soprattutto andava collegato agli Dèi mesopotamici Nergal e Šamaš. Molti culti anatolici sono legati alla profezia ed alle sacerdotesse (od anche ai sacerdoti) che cadono in trance mistica per profetizzare, proprio come le sacerdotesse di Apollo a Delfi. Apollo, come già ricordato, è uno degli Dèi che parteggiano per l'asiatica ed anatolica città di Troia nell'Iliade, forse elemento che nasconde una reminiscenza micenea, ovvero un Dio che durante la fine dell'età del bronzo non sarebbe ancora greco, ma decisamente anatolico, e sarebbe aggiunto agli olimpi solo in un momento successivo a quella guerra (si veda anche di seguito).
Sempre in età arcaica, con probabili connessioni al periodo miceneo, esistono dei riferimenti ad Apollo Smintheus, il Dio "ratto" legato all'agricoltura (forse una divinità pre-indeuropea, assunta a epiteto del Dio Apollo), ed in particolare ad Apollo Delfino. Questo epiteto di Apollo, molto venerato a Creta ed in alcune isole egee, potrebbe essere un Dio marino minoico. Ma Apollo poteva trasformarsi in tutti gli animali, fra cui proprio nei delfini, sovente raffigurati nell'arte minoica. Delfino (Delphinios) è un'etimologia alternativa a grembo (Delphyne) per il principale santuario del dio a Delfi. Sempre nella, per ora pressoché sconosciuta, Religione minoica esisteva una signora degli animali, collegabile ad Artemide-Diana, od anche a Britomarti/Diktynna (nome a sua volta presumibilmente di etimologia minoica), che presumibilmente avrebbe dovuto avere un doppio maschile. E se la divinità femminile è antesignana di Artemide, quella maschile è da porsi in riferimento ad Apollo. Inoltre i sacerdoti di Apollo a Delfi si definivano Labryaden, nome che a sua volta rimanda alla doppia ascia ed al labirinto, simboli religiosi importanti per i Cretesi. Tutti questi riferimenti secondo questa meticolosa ma discutibile analisi portano ad ipotizzare che nell'Apollo classico siano confluiti uno o più Dèi minoici o comunque pre-indeuropei della Grecia ed almeno un Dio anatolico.

Attributi ed epiteti

Apollo è normalmente raffigurato coronato di alloro, pianta simbolo di vittoria, sotto la quale alcune leggende volevano che il Dio fosse nato e anche in virtù dell'epilogo del suo infatuamento per Dafne (che in greco significa lauro, alloro). Suoi attributi tipici sono l'arco, con le sue portentose frecce, e la cetra. Altro suo emblema caratteristico è il tripode sacrificale, simbolo dei suoi poteri profetici. Animali sacri al dio sono i cigni (simbolo di bellezza), i lupi, le cicale (a simboleggiare la musica ed il canto), ed ancora i falchi, i corvi, i delfini, in cui spesso il dio amava trasformarsi ed i serpenti, questi ultimi con riferimento ai suoi poteri oracolari. E ancora il gallo, come simbolo dell'amore omosessuale, diversi, infatti, gli uomini di cui il Dio s'innamorò. Altro simbolo di Apollo è il grifone, animale mitologico di lontana origine orientale.
Come molti altri Dèi greci, Apollo ha numerosi epiteti, atti a riflettere i diversi ruoli, poteri ed aspetti della personalità del Dio stesso. Il titolo di gran lunga maggiormente attributo ad Apollo (e spesso condiviso dalla sorella Artemide) era quello di Febo, letteralmente "splendente" o "lucente", riferito sia alla sua bellezza sia al suo legame con il sole (o con la luna nel caso di Artemide). Quest'appellativo venne mutuato ed utilizzato anche dai Romani.
Altri epiteti del Dio sono:
  • Akesios o Iatros, dal comune significato di guaritore e riferiti al suo ruolo di protettore della medicina, in quanto padre di Esculapio. In questo senso, i Romani gli diedero invece l'epiteto di Medicus, ed un tempio della Roma antica era dedicato appunto all'Apollo Medico.
  • Alexikakos' o Apotropaeos, entrambi significanti "colui che scaccia - o tiene lontano - il male". Un simile significato ha anche l'appellativo di Averruncus che gli diedero i Romani. Questi appellativi si riferivano, oltre che al suo già citato ruolo di patrono dei medici, al suo potere di scatenare - e dunque anche di tener lontane - malattie e pestilenze.
  • Aphetoros (dio dell'arco) ed Argurotoxos (dio dall'arco d'argento), in quanto patrono degli arcieri e provetto tiratore lui stesso. I Romani lo definivano invece Articenens, "colui che porta l'arco".
  • Archegetes, "colui che guida la fondazione", in quanto patrono di molte colonie greche oltremare.
  • Lyceios e Lykegenes, che possono essere sia un riferimento al lupo, animale a lui sacro, che alla terra di Licia, la regione nella quale alcune leggende riportavano che Apollo fosse nato.
  • Loxias (l'oscuro) e Coelispex (colui che scruta i cieli) con riferimento alle sue capacità oracolari.
  • Musagete (guida delle Muse) in quanto fu lui a convincerle ad abbandonare la loro antica dimora, il monte Elicona, portandole a Delfi e divenendo il loro protettore.
  • Targelio in quanto apportatore del fecondo calore che matura i prodotti della terra.

Mitologia

Vengono di seguito riportati i fatti più rilevanti riferiti ad Apollo dai miti tradizionali greci.

Nascita

Apollo nacque, come sua sorella gemella Artemide, dall'unione extraconiugale di Zeus con Leto. Quando Era seppe di questa relazione, desiderosa di vendetta proibì alla partoriente di dare alla luce suo figlio su qualsiasi terra, fosse essa un continente o un'isola. Disperata, la donna vagò fino a giungere sull'isola di Delo, appena sorta dalle acque e, stando al mito, ancora galleggiante sulle onde e non ancorata al suolo. Essendo perciò Delo non ancora una vera isola, Leto poté darvi alla luce Apollo ed Artemide, precisamente ai piedi del Monte Cinto.
Altri miti riportano che la vendicativa Era, pur di impedirne la nascita, giunse a rapire Ilizia, dea del parto. Solo l'intervento degli altri Dèi, che offrirono alla regina dell'Olimpo una collana di ambra lunga nove metri, riuscì a convincere Era a desistere dal suo intento. I miti riportano che Artemide fu la prima dei gemelli a nascere, e che abbia in seguito aiutato la madre nel parto di Apollo. Questi nacque in una notte di plenilunio, che fu da allora il giorno del mese a lui consacrato, nel momento in cui nacque il dio, cigni sacri vennero a volare sopra l'isola, facendone sette volte il giro, poiché era il settimo giorno del mese.
Ancora altri dicono che Era avesse mandato un serpente sulla Terra per seguire Leto tutta la vita impedendo così a chiunque di ospitarla e darle un rifugio. Leto vagò per molto tempo ma Poseidone, impietosito dalla sua situazione, lasciò che si rifugiasse in mare (dato che letteralmente non era terra) visto che lui, essendo il fratello di Zeus, poteva permettersi di sfidare Era.

Giovinezza: L'uccisione di Pitone e istituzione dell'Oracolo di Delfi

Poco più che bambino, Apollo si cimentò nell'impresa di uccidere il drago Pitone, colpevole di aver tentato di stuprare Leto mentre questa era incinta del dio. Partito da Delo, Apollo subito si diresse verso il monte Parnaso, dove si celava il serpente Pitone, nemico di sua madre, e lo ferì gravemente con le sue frecce forgiate da Efesto. Pitone si rifugiò presso l'oracolo della Madre Terra a Delfi, città così chiamata in onore del mostro Delfine, compagna di Pitone; ma Apollo osò inseguirlo anche nel tempio e lo finì dinanzi al sacro crepaccio. La Madre Terra, oltraggiata, ricorse a Zeus che non soltanto ordinò ad Apollo di farsi purificare a Tempe, ma istituì i giochi Pitici in onore di Pitone, e costrinse Apollo a presiederli per penitenza. Apollo, invece di recarsi a Tempe, andò a Egialia in compagnia della sorella Artemide, per purificarsi; e poiché il luogo non gli piacque, salpò per Tarra in Creta, dove re Carmanore eseguì la cerimonia di purificazione. Al suo ritorno in Grecia, Apollo andò a cercare Pan, il dio arcade dalle gambe di capra e dalla dubbia reputazione, e dopo avergli strappato con blandizie i segreti dell'arte divinatoria, si impadronì dell'oracolo delfico e ne costrinse la sacerdotessa, detta pitonessa o la Pitia, a servirlo.

Apollo e Tizio

Leto si era recata con Artemide a Delfi, dove si appartò in un sacro boschetto per adempiere a certi riti. Era, per vendicarsi di Leto suscitò un forte desiderio al gigante Tizio, che stava tentando di violentarla, quando Apollo e Artemide, udite le grida della madre, accorsero e uccisero Tizio con nugolo di frecce: una vendetta che Zeus, padre di Tizio, giudicò atto di giustizia. Nel Tartaro Tizio fu condannato alla tortura con le braccia e le gambe solidamente fissate al suolo e due avvoltoi gli mangiavano il fegato.

Apollo, Marsia e i figli di Niobe

Altre azioni che gli sono state attribuite dai miti durante la giovinezza, non furono così nobili: il Dio sfidò il satiro Marsia (o, secondo altre fonti, venne da questi sfidato) in una gara musicale di flauto; in seguito alla vittoria, per punire l'ardire del satiro, che si era impudentemente vantato di essere più bravo di lui, lo fece legare a un albero e scorticare vivo. Un altro mito racconta invece come si vendicò terribilmente di Niobe, regina di Tebe, la quale, eccessivamente fiera dei suoi quattordici figli (sette maschi e sette femmine), aveva deriso Leto per averne avuti solo due. Per salvare l'onore della madre, Apollo, insieme a sua sorella Artemide, utilizzò il suo terribile arco per uccidere la donna ed i suoi figli, risparmiandone solo due.

Apollo ed Admeto

Quando Zeus uccise Asclepio, figlio di Apollo, come punizione per aver osato resuscitare i morti con il suo talento medico, il dio per vendetta massacrò i ciclopi, che avevano forgiato i fulmini di Zeus. Stando alla tragedia di Euripide Alcesti, come punizione per questo suo gesto Apollo venne costretto dal padre degli dèi a servire l'umano Admeto, re di Fere, per nove anni. Apollo lavorò dunque presso il re come pastore, e venne da costui trattato in modo tanto gentile che, allo scadere dei nove anni, gli concesse un dono: fece sì che le sue mucche partorissero solo figli gemelli. In seguito, il Dio aiutò Admeto a ottenere la mano di Alcesti, che per volere del padre sarebbe potuta andare in sposa solo a chi fosse riuscito a mettere il giogo a due bestie feroci: Apollo gli regalò dunque un carro trainato da un leone ed un cinghiale.

Apollo ed Orfeo

Orfeo era un suonatore di cetra. Perse sua moglie Euridice, per cui tentò di salvarla dagli Inferi ma non ci riuscì. Sedusse Persefone con la sua musica e in cambio chiese di riportare in vita Euridice e lei acconsentì ad un solo prezzo: non dovette guardare sua moglie finché non fossero stati all'uscita degli Inferi. Ma lui, quasi alla fine del corridoio che conduceva alla salvezza, si girò e lei morì per sempre. Disperato tentò il suicidio e distrusse la sua cetra. Così Apollo, lo prese con sé e lo portò sull'Olimpo.

Apollo ed Ermes

Un mito degli inni omerici racconta dell'incontro tra il giovane Ermes e Apollo. Il Dio dei ladri, appena nato, sfuggì infatti alla custodia della madre Maia ed iniziò a vagabondare per la Tessaglia, fino a imbattersi nel gregge di Admeto, custodito da Apollo. Ermes riuscì con uno stratagemma a rubare gli animali e, dopo essersi nascosto in una grotta, usò gli intestini di alcuni di essi per confezionarsi una lira; un'altra leggenda a questo proposito parla invece di un guscio di tartaruga. Quando Apollo, infuriato, riuscì a rintracciare Ermes e a pretendere, con l'appoggio di Zeus, la restituzione del bestiame, non poté fare a meno di innamorarsi dello strumento e del suo suono, ed accettò infine di lasciare ad Ermes il maltolto, in cambio della lira, che sarebbe diventata da allora uno dei suoi simboli sacri. Divenne quindi il Dio della musica, mentre Ermes venne considerato anche come il Dio del commercio. La lira poi passò a Orfeo; alla morte di questi, Apollo decise di tramutarla in cielo nell'omonima costellazione.

Apollo ed Oreste

Apollo ordinò a Oreste, tramite il suo oracolo di Delfi, di uccidere sua madre Clitennestra; per questo suo crimine Oreste venne a lungo perseguitato dalle Erinni.

Apollo durante la guerra di Troia

L'inizio del'Iliade di Omero vede Apollo schierato a fianco dei Troiani, durante la guerra di Troia. Il Dio era infatti infuriato con i Greci, ed in particolare con il loro capo Agamennone, per il rapimento da questi perpetrato di Criseide, giovane figlia di Crise, sacerdote di Apollo. Per vendicare l'affronto, il Dio decimò le schiere achee con le sue terribili frecce, fino a che il capo dei greci non acconsentì a rilasciare la prigioniera, pretendendo in cambio Briseide, schiava di Achille. Questo fatto provocò l'ira dell'eroe mirmidone, che è uno dei temi centrali del poema.
Apollo continuò comunque a parteggiare per i Troiani durante la guerra: in un'occasione salvò la vita a Enea, ingaggiato in duello da Diomede. Da non dimenticare, infine, l'importantissimo aiuto che il Dio offrì ad Ettore e ad Euforbo nel combattimento che li vedeva avversari del potente Patroclo, amico intimissimo ed allievo del valoroso Achille; il Dio infatti, oltre ad aver stordito il giovane, che i Troiani avevano scambiato per il re mirmidone, vista l'armatura che indossava, lo privò di quest'ultima sciogliendola come neve al sole. Distrusse perfino la punta della lancia con cui Patroclo stava mietendo vittime tra le file troiane. Fu infine Apollo a guidare la freccia scoccata da Paride che colpì Achille al tallone, l'unico suo punto debole, uccidendolo.

Amori di Apollo

Apollo e Daphne

Un giorno, Cupido, stanco delle continue derisioni di Apollo, che vantava il titolo di dio più bello, di essere il dio della poesia nonché un arciere migliore di lui, colpì il dio con una delle sue frecce d'oro, facendolo cadere perdutamente innamorato della ninfa Daphne. Allo stesso tempo però, colpì anche la ninfa con una freccia di piombo arrugginita e spuntata in modo che rifiutasse l'amore di Apollo e addirittura rabbrividisse per l'orrore alla sua vista. Perseguitata dal dio innamorato, la ninfa, piangendo e gridando, chiese aiuto al padre Penéo, dio del fiume omonimo, che la tramutò in una pianta di lauro (alloro). Apollo pianse abbracciando il tronco di Daphne che ormai era un albero. Per questo il lauro divenne la pianta prediletta da Apollo con la quale era solito far ornare i suoi templi e anche i suoi capelli.

Apollo e Giacinto

Uno dei miti più conosciuti riferiti al Dio è quello della sua triste storia d'amore con il principe spartano Giacinto, mito narrato, fra gli altri, da Ovidio nelle sue Metamorfosi. I due si amavano profondamente, quando un giorno, mentre si stavano allenando nel lancio del disco, il giovane venne colpito alla testa dall'attrezzo lanciato da Apollo, spintogli contro da Zefiro, geloso dell'amore fra i due. Ferito a morte, Giacinto non poté che accasciarsi tra le braccia del compagno che, impotente, lo trasformò nel rosso fiore che porta il suo nome, e con le sue lacrime tracciò sui suoi petali le lettere άί (ai), che in greco è un'esclamazione di dolore. Saputo che Tamiri, un pretendente "scartato" da Giacinto, reputava di superare le muse nelle loro arti, il Dio andò dalle sue allieve per riferire tali parole. Le muse, allora, privarono Tamiri, reo di presunzione, della vista, della voce e della memoria.

Apollo e Cassandra

Per sedurre Cassandra, figlia del re di Troia Priamo, Apollo le promise il dono della profezia. Tuttavia, dopo aver accettato il patto, la donna si tirò indietro, rimangiandosi la parola data. Il Dio allora, sputandole sulle labbra, le diede sì il dono di vedere il futuro, ma la condannò a non venir mai creduta per le sue previsioni. La previsione più tragica ed inascoltata di Cassandra fu la caduta di Troia.

Apollo e Marpessa

Apollo amò anche una donna chiamata Marpessa, che era contesa fra il Dio e l'umano chiamato Ida. Per dirimere la contesa tra i due intervenne addirittura Zeus che decise di lasciare la donna libera di decidere; questa scelse Ida, perché consapevole del fatto che Apollo, essendo immortale, si sarebbe stancato di lei quando l'avesse vista invecchiare.

Apollo e Melissa

Secondo un altro mito, Apollo s'innamorò della ninfa Melissa. Fu un amore profondo ed incondizionato, ed il dio lasciò spazio soltanto alla fedele e totale devozione per la fanciulla piuttosto che adempiere i suoi doveri da divinità del Sole. Il carro del Sole venne quindi sempre meno guidato e trasportato, e il mondo cadeva sempre più nelle tenebre. Allora, per un decreto di entità superiori, Apollo venne punito e la ninfa venne trasformata in un'ape regina. Fu così che la meschina ragione infranse il cuore del dio.

Figli di Apollo

Come tutti gli Dèi greci, le leggende riportano come Apollo ebbe molti figli, da unioni con donne mortali e non.
Da Cirene, ebbe un figlio di nome Aristeo.
Da Ecuba, moglie di Priamo e regina di Troia, ebbe un figlio di nome Troilo, che venne ucciso da Achille
Il figlio più noto di Apollo è però certamente Asclepio, Dio della medicina presso i Greci. Asclepio nacque dall'unione fra il dio e Coronide; quest'ultima però, mentre portava in grembo il bambino, si innamorò di Ischi e fuggì con lui. Quando un corvo andò a riferire l'accaduto ad Apollo, questi dapprima pensò a una menzogna, e fece diventare il corvo nero come la pece, da bianco che era. Scoperta poi la verità, il dio chiese a sua sorella Artemide di uccidere la donna. Apollo salvò comunque il bambino, e lo affidò al centauro Chirone, perché lo istruisse alle arti mediche. Come ricompensa per la sua lealtà, il corvo divenne animale sacro del dio e venne dotato da Apollo del potere di prevedere le morti imminenti. In seguito Flegias, padre di Coronide, per vendicare la figlia diede fuoco al tempio di Apollo a Delfi, e venne per questo ucciso dal Dio e scaraventato nel Tartaro.

Amanti e figli di Apollo


  1. Acacallide - Figlia di Minosse
    1. Nasso - Insediato nell'isola
    2. Mileto - Fondatore della città
    3. Anfitemi - Pastore libico
  2. Azia maggiore - Donna romana
    1. Augusto - Imperatore romano
  3. Calliope - Musa della Poesia epica
    1. Orfeo - Celebre musico
    2. Ialemo - Dio del canto nuziale
    3. Imeneo - Dio del matrimonio
  4. Cirene[7] - Ninfa tessala
    1. Aristeo[7] - Custode di mandrie
  5. Coricia - Ninfa del Parnaso
    1. Licoreo - Re di Licorea
  6. Coronide[7] - Ninfa Lapita
    1. Asclepio[7] - Dio della medicina
  7. Creusa - Violentata dal dio
    1. Ione - Sacerdote di Delfi
  8. Danaide - Ninfa
    1. Cureti - Popolo Etolo
  9. Dia - Figlia di Licaone
    1. Driope - Re dell'Arcadia
  10. Driope - Amadriade
    1. Anfisso - Fondatore di Ela
  11. Ecuba - Regina troiana
    1. Ettore - Eroe troiano
    2. Polidoro - Ucciso da Polimestore
    3. Troilo - ucciso da Achille
  12. Ftia - Eponima della regione
    1. Doro
    2. Laodoco
    3. Polipete - Ucciso da Etolo
  13. Manto - Indovina, figlia di Tiresia
    1. Mopso - Celebre indovino
  14. Procleia - Troiana
    1. Tenete - Eroe di Tenedo
    2. Emitea - Principessa di Tenedo
  15. Psamate - Principessa di Argo
    1. Lino - Sbranato da cani
  16. Reo - Discendente di Dioniso
    1. Anio - Sovrano di Delfi
  17. Rodope - Ninfa
    1. Cicone - Capostipite dei Ciconi
  18. Talia - Musa della Commedia
    1. Coribanti - Seguaci di Dioniso
  19. Tiria - Figlia di Anfinomo
    1. Cicno - Abitante dell'Etolia
  20. Urania[7] - Musa dell'Astronomia e della geometria
    1. Lino[7] - Notevole musico

Influenza culturale

Il celebre progetto spaziale Apollo della NASA, che negli anni sessanta portò l'uomo sulla luna, deve il suo nome proprio al dio greco, in quanto protettore delle colonie e dei pionieri.
Famosa è la filastrocca popolare dedicata ad Apollo e al suo fantomatico "figlio" Apelle (tra l'altro, un pittore realmente esistito):


Apelle, figlio di Apollo,

fece una palla di pelle di pollo,

tutti i pesci vennero a galla

per vedere la palla di pelle di pollo
fatta da Apelle, figlio di Apollo.




domenica 3 gennaio 2021

Escludendo gli alieni cosa possono essere gli u.f.o?

 



Veicoli sperimentali, umani che vengono da un futuro cosí distante che il loro aspetto é diverso dal nostro o da una realtà parallela, esseri di un'altra dimensione (ultraterrestri). Se sono umani del futuro si spiegherebbe il loro aspetto diverso ma simile al nostro (i famosi grigi) mentre se vengono da realtà parallele o da altre dimensioni si spiegherebbe il perché di certe anomalie come: l'essere invisibili all'occhio umano ma comparire nelle foto o perché nei casi di avvistamenti del secondo tipo (con evidenza fisica) appaiono in modo diverso ai testimoni presenti. Anni fa il giornalista John Keel, sorpreso dalle analogie tra il fenomeno UFO e i fenomeni psichici elaborò la teoria del superspettro. Secondo essa gli UFO non sarebbero altro che la manifestazione fisica nel nostro mondo di esseri di un'altra dimensione o di esseri che vivono insieme a noi da sempre ma che non possiamo vedere perché siamo limitati dai nostri sensi. Secondo Keel alla vista di un essere simile il nostro cervello per non impazzire elaborerebbe un autoinganno, facendocelo apparire in una forma a noi piú familiare. Per questo in molti casi i testimoni di un avvistamento danno versioni diverse degli UFO o gli extraterrestri appaiono nelle foto ma risultano invisibili ad occhio nudo. Keel si spinse a dire che nei secoli gli uomini hanno scambiato questi esseri a seconda delle epoche per: fantasmi, demoni, fate, gnomi o piú di recente per spiriti o extraterrestri. Questo spiegherebbe anche perché gli extraterrestri appaiono cosí diversi a seconda delle epoche, da quelli di aspetto nordico degli anni '50 a quelli rettiliani di oggi.


 
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