lunedì 15 marzo 2021

Che relazioni c'erano tra il nazismo e l'occulto?

Ci sono una serie di motivazioni, alcune non dimostrabili da documentazione scritta, ma solo orale. Lascerebbero intendere vari presunti legami, o del tentativo di ottenerli, con ambienti esoterici, occulti, misticisti e paranormali.




  • Ideologia: Il nazismo nella sua essenza non era semplicemente un partito politico, era una vera e propria religione neopagana, e fu concettualizzato ben prima dell'avvento di Adolf Hilter.

L'ideale nazista fondeva la ricerca di un nuovo ordine mondiale di stampo massonico, con un'ideologia fortemente razzista dedita a rituali magico-alchemici. Voleva recuperare l'antica tradizione germanica e riunire di tutti i popoli aventi questa origine, tramite il movimento del pangermanesimo.

Il III Reich invece era il frutto di un movimento politico comandato da Hitler, che in realtà era una società segreta di occultisti, medium, astrologi e cultori di esoterismo applicato alla biologia razziale e all’eugenetica con lo scopo dichiarato esplicitamente di eliminare le sovranità nazionali per imporre un unico governo mondiale guidato dalla razza germanica.

La cellula embrionale del partito nazional-socialista, fu la misteriosa ed occulta "Thule", raggruppamento antisemita di estrema destra. Era una setta che si ricollegava agli insegnamenti del professore di geo-politica Haushofer, convinto sostenitore della necessità per il popolo ariano di conquistare lo spazio vitale ad est, a danno dei popoli slavi. Questa setta si basava sulle idee della medium Helena Petrovna Blavatsky, che sosteneva di essere in contatto telepatico con i sopravvissuti della razza eletta, che sarebbe vissuta in Tibet. Da qui deriva l'adozione come immagine di partito della svastica, per i poteri legati all'esoterismo e alla magia, e per la convinzione dell'origine ariana del simbolo.

Secondo questa teoria sulla scienza occulta, poi ripresa del monaco ripudiato Jorg Lanz Von Liebenfels, gli dei sarebbero stati forme di vita superiori, dotati di straordinari poteri, ormai perduti a causa della contaminazione della razza divina con gli altri esseri umani. Questo oscuro personaggio predicava la possibilità, per l’etnia ariana, la più vicina discendente degli uomini dei, di recuperare il potere e di dominare il mondo reale, dopo aver preservato la purezza della razza ed eliminato il Cristianesimo, distruttore dell’antico culto ariano, con la sua politica di tutela del debole, che, viceversa, andava soppresso, per impedire una pericolosa contaminazione nei confronti del più forte.



In merito Himmler istituì anche la Ahnenerbe, una speciale unità d'elite addetta alle ricerche scientifiche sulla storia antica, che si occupò di varie ricerche archeologiche, molte delle quali proprio nel Tibet, oppure della ricerca del Santo Graal, vera ossessione di Hitler.




  • Astrologia: Da quello che riportano varie testimonianze, i gerarchi nazisti erano soliti consultare astrologi prima di prendere importanti decisioni, cosa che fecero fino agli ultimi giorni di guerra all'interno del bunker.



Sembra che l'astrologa personale di Hilter, Elsbeth Ebertin, gli avesse predetto il favore degli astri fino all'anno 1942. Periodo dopo il quale l'ascendente nazista sull'Europa effettivamente crollò. Questo spiegherebbe in parte la frenesia con cui iniziò la guerra, aprendo sostanzionalmente le ostilità in tutti i fronti, Oriente, Occidente, Nord e Sud.


  • Extraterrestri: Maria Osic era la leader di un gruppo di medium di una società chiamata "Vril", composta proverbialmente da donne di rara bellezza, che portavano capelli lunghissimi. Sosteneva di essere in contatto psichico con una popolazione aliena che abitava la mesopotamia nell'antichità, che le si interfacciava con una lingua sconosciuta, l'antico sumero.



Questo era un ambito da cui erano attratti Hitler, Himmler e Goebbels. La facero trasferire nel Castello di Wewelsburg per sfruttarne suo malgrado le capacità per fini militari e lavorare al progetto di costruzione di una strana macchina circolare volante, decifrando le indicazioni che riceveva, con l'aiuto della altre sensitive del gruppo.

Quando verso il termine della guerra gli alleati arrivarono al castello, tutte le prove furono distrutte prima di abbandonarlo per ordine di Goebbels, e della dame della Vril non si seppe più nulla.



domenica 14 marzo 2021

Cosa si intende per "eggregora"?

E' un termine usato nel mondo dell’esoterismo e occultismo - dove la convergenza di un gruppo su di un dato argomento - può produrre una suggestione tanto forte da creare una entità o creatura spirituale.

Una entità quindi creata dal pensiero collettivo del gruppo e poi evocata a vegliare e sorreggere il rito occulto in opera.



sabato 13 marzo 2021

Come funziona la tavola Ouija? Perché sembra che il cursore si muova da solo?

 


Quando tu e i tuoi amici mettete le dita sul cursore di una tavola Ouija, la piccola freccia inizierà a muoversi; non è frutto della vostra immaginazione, sta accadendo veramente. Non serve che sia qualcuno a spingerla, la piccola freccia di plastica si muove davvero, e le persone che la toccano non credono di muoverla. Non se ne rendono conto. È qualcosa chiamato "effetto ideomotorio" e c'è un esperimento interessante che puoi fare a casa per provarlo anche da solo.


Appendi un piccolo peso, come un anello, a una corda. Tieni l'estremità della corda con il braccio davanti a te, in modo che il peso penzoli liberamente. Cerca di tenere il braccio completamente immobile. Il peso inizierà ad oscillare in senso orario o antiorario descrivendo piccoli cerchi. Non avviare questo movimento da solo. Invece, inizia a porre qualche domanda - qualsiasi domanda - e dì che il peso oscillerà in senso orario per rispondere "Sì" e in senso antiorario per rispondere "No". Tieni a mente la domanda e quasi immediatamente, anche se stai cercando di non fare alcun movimento, il peso inizierà a oscillare in risposta alla tua domanda. Crederai davvero di non essere tu a farlo muovere.

Funziona perché il nostro corpo fa dei piccoli movimenti inconsci. Quando ti fai una domanda, il tuo subconscio risponde e muove delicatamente i muscoli senza che tu te ne accorga. I piccoli muscoli tra le dita si muoveranno per rispondere alle tue domande e ti sembrerà che il peso si stia muovendo da solo. La stessa cosa accade quando usi una tavola Ouija. Il tuo subconscio muove dolcemente la piccola freccia di plastica e, a te e a tutti i tuoi amici, sembrerà che si stia muovendo da sola.




venerdì 12 marzo 2021

Cos'è il mutus liber?

Una breve riflessione a preambolo. Il Mutus Liber è un elogio all’immagine; l’autore possedeva senz’altro una conoscenza esoterica della fisiologia umana. Le immagini infatti hanno un impatto sul cervello molto superiore delle parole.

Con la tecnica di neuroimaging funzionale infatti, risulta che le immagini impattano i due lobi frontali del cervello, interessando quindi un’area molto più vasta di quanto non facciano le parole, come a dire: “Occhio alle immagini mute, perchè sono più importanti delle parole”. Una raffinatezza, per quei tempi, da veri intenditori.

C’è poi un aspetto che richiama il valore dei contrasti – coincidentia o conjuntio oppositorum dei filosofi. Nelle uniche due frasi del libro, i riferimenti biblici sono capovolti come vedremo, come a dire: “Bene e male sempre in perenne lotta”. “Occhio quindi agli estremi - perchè fan pensare al contrario”, come ha scritto Carl Gustav Jing. E vengo al libro.

Mutus liber o Libro muto, è il capolavoro dell’alchimia secentesca francese; è la formula alchemica per far crescere gli zecchini; come quella usata in alchimia per tramutare i metalli in oro.

È costituito unicamente da immagini che descrivono la realizzazione della Grande Opera in quindici tavole:

Vi sono rappresentati un uomo e una donna che lavorano sia all'interno di un laboratorio, davanti all'athanor - forno a forma di torre - sia all'aperto, nei campi, per raccogliervi i preziosi influssi cosmici. È da notare come gli alchimisti impegnati nel lavoro siano sempre due - un uomo e una donna - ad indicare e rimarcare la legge degli opposti, sempre presente in ogni aspetto della realtà:



Nel corso dei secoli, molti autori hanno tentato di interpretare il Mutus liber, ma le loro spiegazioni sono spesso contrastanti, al punto da non poter essere considerate definitive.

Ad un primo livello di lettura, alle fasi della Grande Opera, si sovrappone un articolato simbolismo il quale - come tutta l'Arte alchemica - richiede intuizione, riflessione e ricerca profonda; nessuna parola potrebbe mai spiegare l'illuminazione che si sviluppa dalla fusione tra uomo e natura.

Ad un secondo livello di lettura, il Mutus liber si configura come una sintesi di alchimia spirituale - animistica e fisica - che si svolge su una molteplicità di livelli interpretativi.

Mentre l'intero segreto del processo fisico non viene mai interamente rivelato, sono comunque offerte preziose informazioni per porre insieme i dettagli del modus operandi; grandi alchimisti francesi come Canseliet e Barbault - trassero dalla lettura, ispirazione e indizi per il compimento dell'opera.

Canseliet infatti scrive: “Nessun libro di simbolismo ermetico può essere comparato al Mutus Liber per interesse e rarità; in esso tutta la Filosofia ermetica è rappresentata in figure geroglifiche ed è consacrato: al Dio misericordioso, tre volte buonissimo e grandissimo e ai soli figli dell'arte - dall'autore il cui nome è “Altus”.

Pubblicato a La Rochelle nel 1677 da un autore nascosto sotto lo pseudonimo di "Altus", il Mutus Liber è ormai introvabile nella sua edizione originale e completa, di cui esiste un solo esemplare nella Biblioteca Municipale di La Rochelle.

È un libro alchemico che si legge con il cuore, con le sensazioni e il ragionamento, visto che non possiede parole ma solo immagini, come espresso dal titolo stesso: Mutus Liber - Libro Muto. Le uniche frasi si trovano nella prima, nella penultima e nell'ultima pagina.

Queste le parole sulla prima pagina: "Mutus liber, in quo tamen tota Philosophia ermetica figuris hierogliphicis depingitur, ter optimo maximo Deo misericordi consecratus, solisque filiis artis dedicatus, autore eius nomen est Altus".

E cioè: "Il libro muto, nel quale l'intera filosofia Ermetica viene rappresentata in forma di immagini geroglifiche, consacrato a Dio misericordioso, tre volte massimo ottimo e dedicato ai soli figli dell'Arte, il cui autore ha nome Altus."

21.11.82. Neg

93.82.72. Neg

82.81.33. Tued.

Questa serie di numeri sono dei riferimenti al testo biblico e cioè 21.11. 82 Neg si riferisce al genesi; genesi abbreviata Gen e la sigla è poi capovolta, così come i numeri equivalgono ai versetti indicati capovolti e quindi: 21.11. 82 diviene 28,11,12 - 93.82.72 Neg corrisponde al Genesi 27,28,39 - 82.81.33 Tued corrisponde al Deuteronomio 33,18,28.

L'autore fa riferimento a tre specifici passi della Bibbia in cui si sottolinea anche la presenza della rugiada celeste; un ingrediente indicato come essenziale per il raggiungimento dell'opera. Nella penultima raffigurazione invece troviamo la scritta:

"Ora, lege, lege, lege, rilege, labora et inveniens"...che tradotto dal latino diventa: "Prega, leggi, leggi, leggi, rileggi, lavora e troverai”.

Nel frontespizio viene indicato lo stato che deve possedere colui che vuol "trasformare i vili metalli in oro"; dalla pietra grezza, alla purezza di cuore. La figura rappresenta due angeli che tentano con la loro tromba di risvegliare Giacobbe, fisso nel suo letargo:



La scala è il simbolo delle varie fasi che si susseguono (i 12 gradini) e che conduce verso la materia sublimata, distaccata dal caos.

Anche nell'ultima tavola vediamo la scala ma, mentre nella prima, con i suoi 12 gradini rappresentanti le 12 fasi (1- calcinazione 2- congelazione 3- fissazione 4- soluzione 5- digestione 6- distillazione 7- sublimazione 8- separazione 9- cerazione 10- fermentazione 11- moltiplicazione 12- proiezione e i 12 segni dello zodiaco - è posta all'impiedi come ad indicare la salita verso la sublimazione - nell'ultima tavola - la numero 15 - ritroviamo la scala adagiata a terra ad indicare che l'opera è stata compiuta e il fine raggiunto:


L'uomo non ha più bisogno della scala e si trova sorretto da due angeli in ascesa verso il sole splendente per la sua vittoria. I due filatteri che escono dalla bocca dell'uomo e della donna - inginocchiati di fronte alla gloria dell'alchimista - recano le parole: "Oculatus abis", ovvero: "Dotato di occhi (oh! chiaroveggente) te ne vai".

L’ultima Tavola conclude il Libro acclamando la felice riuscita del processo alchemico.

Quindici raffigurazioni o tavole quindi, nelle quali vengono descritte le varie fasi dell'opera alchemica. Chiudo citando e consigliando un libro molto bello di un filosofo moderno:

Le orecchie della strada mortificate da parole vane; cerco diligentemente i miei pensieri sui sassi di antica memoria - molti li trovano subito nel fango”. Dal libro:

Così mi parlano le cose mute” del compianto Prof. Michele Sciacca.


giovedì 11 marzo 2021

Infestazione

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L'infestazione, o fenomeno infestatorio, è classificato dalla moderna concezione parapsicologica, assieme ai fenomeni apparizionali, come evento incanalabile tra i fenomeni PK o psicocinetici.

Origine del fenomeno

Numerose teorie si sono sviluppate al riguardo; secondo una linea nettamente spiritista, l'infestazione è data da un'anima senziente e di conseguenza interagente con l'osservatore, o da meno note entità non umane che per motivi non noti si trovino a vagare in terra strettamente legati a luoghi o dimore.
I fautori di un diverso approccio indagativo tra cui il ghost hunter Andrew Green prediligono basarsi su teorie più incentrate su un'interazione puramente energetica tra l'osservatore e la manifestazione. In questo caso non v'è spirito senziente bensì un'impregnazione ambientale psichica che si trova ad interagire, sotto determinate condizioni, con il cervello umano, provocando quelle visioni che la psichiatria definirebbe allucinazioni in quanto apparentemente sine materia . Tali percezioni non sarebbero altro che "registrazioni ambientali" venutesi a formare o in corrispondenza di una forte impronta emozionale - vedasi un evento delittuoso i cui testimoni hanno vissuto con sgomento - o in seguito a particolari evenienze ambientali come la presenza sul sito di una dimora infestata di una delle cosiddette ley lines o linee di forza telluriche, la cui influenza agirebbe sulla roccia della quale eran costruiti soprattutto i vecchi manieri, rendendoli vere e proprie spugne psichiche. L'impregnazione spiegherebbe così il motivo per cui molti fenomeni apparizionali risultano privi di interazione con l'osservatore, risultando spesso anacronistici e compiendo atti ripetitivi, proprio per la loro natura di "immagine registrata" allo stesso modo in cui si veda in loop parte di una videocassetta.
In presenza di fenomeni infestatori legati non solo ad apparizioni visive e fenomeni uditivi ( tipici i cosiddetti raps, colpi di ignota sorgente la cui origine si riconduce all'interno di pareti,pavimenti o mobili) ma in cui vi siano presenti eventi cinetici, coloro i quali non riconducono la cosa ad entità pensanti ritengono opportuno valuare l'ipotesi poltergeist, in cui un soggetto focus classicamente nell'età dalla pre- alla post-pubere genera inconsciamente fenomeni psicocinetici che di norma cessano al maturare del focus stesso.
Vi sono altresì casi riconducibili a poltergeist ma risultanti fuori dalle norme di comportamento "standard" , come quello de la "strega dei Bell" nella cittadina di Adams, Tennessee.
Ultima teoria si basa sulla mera induzione psicologica di individui facilmente suggestionabili da parte di semplici stimoli ambientali di natura esclusivamente terrena, sino a giungere a casi di isteria collettiva.
Innovativi studi sono in atto sulla ricerca di infrasuoni durante i fenomeni infestatori in quanto, da un'intuizione di Vic Tandy, essi influenzerebbero lo stato psichico umano agendo come promotori di stati emozionali alterati di stimolo estremamente ansiogeno generando altresì vere allucinazioni uditive e visive.

Indagini e metodiche di studio

L'infestazione (haunting in inglese) è oggetto di esame da parte di numerosi studiosi nel mondo che, partendo anche da basi differenti e riunendosi sovente in associazioni, cercano di mettere luce al fenomeno. In Italia sono da menzionare il CSP, Centro Studi Parapsicologici di Bologna con figure del calibro di Massimo Inardi e Piero Cassoli, il CICAP, il Laboratorio di Ricerca Biopsicocibernetica con Enrico Marabini, Daniele Gullà e Michele Dinicastro, il Gruppo di Ricerca Eventi Parafisici di Torino con Fabio Tarantino, ed il Centro di Investigazione Occulta di Pavia con Matteo Stoppini. Tali ricerche si effettuano monitorando variazioni ambientali in ambito elettromagnetico, termico, audiometrico e visivo in corrispondenza dei luoghi oggetto di studio e segnalazione onde verificare, previa documentazione sulla storia del luogo e sullo stato psicofisico dei testimoni, il riscontro di eventuali anomalie che riconducano a fenomeni catalogabili come di tipo infestatorio.

mercoledì 10 marzo 2021

Satanismo

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Satanismo è un termine generale che ricopre un'ampia gamma di significati, principalmente letterari, artistici, poetici, religiosi e filosofici, che hanno come punto di riferimento la figura di Satana, inteso e rappresentato in numerosi modi, non necessariamente biblici; talvolta come un simbolo o un archetipo, altre volte come un personaggio immaginario, e ancora come un essere realmente esistente.
Originariamente indicava un genere immaginativo poetico-letterario, con iconografie caratteristiche, attestato per la prima volta come fenomeno letterario nell'ambito della letteratura inglese del romanticismo nel XIX secolo; diffusosi poi in Europa, si ritrova anche in alcuni autori del decadentismo come P. B. Shelley, Lord Byron, Oscar Wilde, Charles Baudelaire e vari altri.

Storia

Età antica

(EN)
«Satan's ancestry is the result of an elaborate cross-breeding of traditions that has spanned millennia.»
(IT)
«L'ascendenza di Satana è il risultato di un elaborato incrocio di tradizioni che è durato millenni.»
(Chris Mathews, Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture, p.1.)


La figura occidentale di Satana o del demonio risale a numerosi secoli antecedenti rispetto alla nascita della cultura giudaico-cristiana: si possono ritrovare le sue origini nella zona del Medio Oriente, in particolare nelle mitologie e religioni del Vicino Oriente antico, mesopotamiche, egizia, zoroastriana, caldea e cananea, caratterizzate da un pantheon o dalla credenza in divinità o spiriti malvagi e crudeli, ma anche neutrali o associati a catastrofi naturali.
Fu principalmente a causa dell'influenza zoroastriana sull'élite ebraica di Gerusalemme, avvenuta durante l'esilio babilonese, che l'ebraismo del Secondo Tempio iniziò a sviluppare una complessa teologia morale sul dualismo dell'eterna lotta tra bene e male, le cui tracce si possono abbondantemente ritrovare nell'apocalittica giudaica e nel giudaismo enochico (corrente di pensiero ebraica a cui vanno attribuiti numerosi apocrifi dell'Antico Testamento).
L'influenza zoroastriana e caldea tuttavia fu molto importante anche per il passaggio dal concetto di Sheol a quello dell'Inferno (insieme alla visione greca del Regno dei Morti), del giudizio divino, della punizione per i malvagi, dell'identificazione del male con il serpente, e, infine, con la nascita della demonologia nel giudaismo rabbinico.

Nel Tanakh e nell'ebraismo del Secondo Tempio

Il Tanakh o "Bibbia ebraica" è molto povero di riferimenti a Satana (viene citato solo quattro volte), e comunque viene relegato ad un ruolo minore nei pochi libri in cui compare. La maggior parte dei demoni che vengono citati sono in realtà delle divinità presenti nei pantheon cananei ed egizi, che sono stati "demonizzati" in seguito alla divisione degli antichi israeliti dal popolo di Canaan e dalle altre popolazioni che all'epoca risiedevano in Palestina e nel Levante, per ragioni di carattere nazionalistico e indipendentista.
Nonostante Satana venisse già citato nel libro di Zaccaria, il primo manoscritto biblico in cui Satana fa la sua vera comparsa è il libro di Giobbe, uno dei testi prodotti dalla corrente del giudaismo sapienziale, la quale, così come gli apocalittici, cercava un modo per spiegare l'origine del male e la sofferenza umana.
Satana nel Tanakh svolge sempre il ruolo di angelo subordinato a Dio ed esegue gli ordini di quest'ultimo, senza mai ribellarsi. L'interpretazione teologica che vede Satana nel serpente di Genesi è in realtà molto tardiva, e non venne formulata dagli ebrei ma dai cristiani, che ancora oggi utilizzano questo modo di considerare il suddetto animale nel mito in questione. Sta di fatto però che nella cultura ebraica il serpente non ha nessun significato particolare.
Dopo la scomparsa della corrente apocalittica giudaica e la fine del periodo del Secondo Tempio, i cui unici rimasugli furono le sette del giudeo-cristianesimo e una minore influenza sull'ebraismo rabbinico, gli ebrei rabbinici abbandonarono le idee apocalittiche e tornarono a considerare l'esistenza di un esclusivo Dio benevolente, usando come basi gli insegnamenti dei rabbini del Talmud, e l'impossibilità di ribellione da parte degli angeli, in quanto creati senza peccato. Nonostante ciò le tradizioni ebraiche su Samael, che comprendono racconti, leggende ecc. riportati nell'Aggadah (ereditate anche dai cristiani) e le spiegazioni sull'esistenza del male presenti nella Qabbalah continuarono in momenti diversi a far riemergere la figura di un angelo ribelle. Ma nell'ebraismo il diavolo (costruito soprattutto su religioni e tradizioni straniere) rimane un'allegoria delle inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura umana.

Nel Nuovo Testamento

Il Nuovo Testamento presenta Satana, o il diavolo, molto più di frequente rispetto al Tanakh, in una maniera del tutto nuova e assolutamente negativa di questo personaggio. Egli acquisisce un ruolo molto importante nelle narrazioni su Gesù come suo tentatore o accusatore.Viene inoltre associato a numerosi demoni-divinità straniere del Tanakh, come Baal o Beelzebub, e a figure mostruose della mitologia ebraica, come il Leviatano, soprattutto nell'Apocalisse di Giovanni.
Il Nuovo Testamento contiene una sorprendente agitazione di forze demoniache. Nel cristianesimo, Satana assume definitivamente il ruolo di spirito maligno e portatore dell'oscurità, contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā.
Nel giudeo-cristianesimo, prodotto del giudaismo enochico così come l'essenismo e influenzato anche da quest'ultimo (cfr. Rotoli del Mar Morto), Satana assume definitivamente negli scritti evangelici lo stesso ruolo che Angra Mainyu ricopre nello zoroastrismo, cioè di spirito maligno e portatore dell'oscurità contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā.
I vangeli hanno contribuito enormemente a costruire una identità malvagia vera e propria di Satana, attribuendogli la totalità del male, molto distinta dal suo ruolo di angelo obbediente inviato da Dio, come invece era raffigurato nel Tanakh.

Età apostolica e patristica

Il primo scrittore cristiano a identificare il serpente di Genesi con Satana fu probabilmente Giustino, nei capitoli 45 e 79 del Dialogo con Trifone. Altri padri della Chiesa a menzionare questo punto di vista furono Tertulliano e Teofilo.
Ulteriori interpretazioni errate cristiane sul Tanakh riguardo alla presenza o riferimenti a Satana sono ad esempio il passo biblico 14,12-15 del libro di Isaia, nel quale viene citata la "stella del mattino", cioè il pianeta Venere, che però in questo contesto diventa una metafora per la sconfitta del sovrano babilonese Nabucodonosor II, nemico degli israeliti, presente anche lui nel medesimo capitolo.
Questa interpretazione cristiana e la sua erroneità va attribuita a san Girolamo, che tradusse, verso il 408, la Bibbia dal greco al latino, quindi dal termine Φωσφόρος (Phosphoros, cioè "portatore della luce") dedusse quello di Lucifer ("Lucifero"), il quale era già ricco di significati e proveniente da una tradizione letteraria e mitologica greco-romana affermata, che lo metteva in relazione con il leggendario Prometeo. A causa di questa traduzione, la Vulgata, ma più che altro della sua interpretazione letterale, nella quale Girolamo considerava la "stella del mattino" di Isaia un angelo ribelle che cade dal cielo, egli pensò che si riferisse a Satana, e non al sovrano Nabucodonosor II, facendo entrare il termine "Lucifero" nel linguaggio cristiano come uno dei nomi di Satana.
Allo stesso modo anche altri passi del Tanakh; ad esempio il 28,14-15 del libro di Ezechiele viene interpretato dai cristiani come un riferimento a Satana, perché narra di un cherubino che, nonostante la sua perfezione, cade in disgrazia. Il passo in questione, insieme all'intero capitolo, è però riferito al re di Tiro.
La concezione dualistica tra bene e male del paleocristianesimo venne influenzata anche dal contrasto tra materia e spirito dell'orfismo e platonismo greci. Già dal 94-97 i cristiani del Mediterraneo concepivano Satana come un antagonista il cui obbiettivo è di condurre la cristianità alla dannazione. Ignazio di Antiochia affermava nelle sue lettere che Satana regna sul mondo da quando quest'ultimo è nato e che, grazie all'incarnazione di Gesù e all'imminente parousia, la fine del suo dominio sarebbe arrivata molto presto.
È chiaro quindi che Ignazio, così come la stragrande maggioranza dei successivi padri della Chiesa e leader cristiani, prendeva la Bibbia alla lettera invece di interpretarla. Ad ogni modo, le opere di Ignazio sono importanti dal punto di vista linguistico, poiché egli utilizza per primo per riferirsi a Satana la parola ἄρχων ("arconte"), termine che avrebbe assunto un particolare significato nello gnosticismo.
L'insistenza di Ignazio per Satana era dovuta al suo continuo e incessante pensiero verso il martirio, ed era tale da considerare persino un'iniziativa ecclesiastica priva dell'autorizzazione di un vescovo come un atto effettuato da un adoratore del diavolo. In seguito venne bollata come un'opera di Satana la comparsa di scismatici ed eretici, contro i quali la Chiesa pronunciava anatemi sull'impossibilità di raggiungere il regno di Dio. Dopo il I secolo diventò una misura standard da parte della Chiesa, accusare gli eretici o gli eterodossi di essere alla mercé del diavolo.

Età moderna e contemporanea

Le origini dei movimenti culturali e filosofici aventi come culto la figura di Satana non possono essere fatte risalire anteriormente al XIX secolo: in particolare, secondo Dawn Perlmutter, la nascita del Satanismo, inteso come fenomeno religioso, potrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister Crowley e ai suoi scritti.
A cominciare dal XV secolo si era tuttavia diffusa la credenza, in ambito cristiano, dell'esistenza di fenomeni organizzati di devozione a Satana, che furono pesantemente condannati in opere sulla stregoneria quali il Malleus maleficarum (1486 circa) e il Compendium maleficarum (1620 circa). I movimenti aventi come culto la figura di Satana hanno avuto sorti alterne di repressione e di revivescenza «a partire dai tempi di Luigi XIV, alla cui corte vengono celebrate le prime messe nere per ottenere favori e vantaggi materiali fino al Satanismo contemporaneo, che nasce con Aleister Crowley, un facoltoso inglese vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, che dedicò la sua vita all'occultismo. Crowley fondò la prima congregazione satanista della storia, a cui, nel 1911, fornì un'abbazia in Italia, a Cefalù, dove Crowley visse per qualche anno.
Nella storia del Satanismo riveste grande importanza la figura del regista underground di Hollywood, Kenneth Angaer e il suo amico Anton Szandor LaVey — pseudonimo di Howard Stanton Levey (1930-1997) — e con il cineasta underground di Hollywood Kenneth Anger, fondatori del Magic Circle nel 1961 e della Chiesa di Satana nel 1966».
Nel 1966 il californiano Anton LaVey fondò a San Francisco la Chiesa di Satana, diffondendo questo culto prima negli Stati Uniti e, successivamente, in Europa, durante il periodo della cosiddetta controcultura. In questo contesto venne proposto il "mito" dell'esistenza di un "Satanismo antico" che andava recuperato al fine di generare un autentico "Satanismo moderno". La stessa biografia "leggendaria" di Anton Lavey è oggi messa in discussione.
Nel 1975 Michael Aquino, il quale aveva aderito nel 1969 alla Chiesa di Satana fondata da Lavey, se ne distaccò per fondare un movimento satanista alternativo, il Tempio di Set. Il tramonto della controcultura ha progressivamente ridotto il proselitismo delle Chiese sataniche anche se non ha ridotto l'interesse per il Satanismo. Durante gli anni ottanta negli Stati Uniti d'America, in Canada e in Europa le autorità pubbliche, allarmate da una serie di episodi criminali, sospetti o presunti rinvenimenti di sacrifici umani o animali, nonché da numerose testimonianze di psicoterapeuti che riferivano di abusi satanici durante l'infanzia da parte di loro pazienti, nonché testimonianze di bambini maltrattati, hanno avviato una serie di indagini coinvolgendo le chiese sataniste e creando "allarme sociale" intorno ai loro culti. David G. Bromley evidenzia tuttavia che non vi è alcuna prova del coinvolgimento della Chiesa di Satana e del Tempio di Set in questi presunti accadimenti, i quali, peraltro, sono stati frequentemente via via spiegati diversamente. Questi accadimenti, occorsi negli anni ottanta, hanno ridotto drasticamente, sempre secondo David G. Bromley, la diffusione delle Chiese di Satana.

Caratteristiche del Satanismo

Il Satanismo in senso stretto è un movimento che ha come perno della propria filosofia il culto di Satana, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualità.
Secondo lo scrittore decadente Joris Karl Huysmans (1848-1907), il Satanismo è un atteggiamento che «consiste in una pratica sacrilega, in una ribellione morale, in un'orgia spirituale, in un'aberrazione per nulla ideale e cristiana; risiede anche in un godimento temperato dal timore... la gioia proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a Dio; consiste nell'inosservanza dei precetti cattolici che vengon seguiti all'incontrario, commettendo, per oltraggiare più gravemente Cristo, i peccati che egli ha più espressamente maledetti: la contaminazione del culto e l'orgia carnale».

Movimenti satanici

Esistono differenti tipi di movimenti satanici. Massimo Introvigne e il CESNUR hanno classificato diverse tipologie di Satanismo che recentemente sono state denominate: tradizionale occultista (o deista), spiritualista (o teista), razionalista (o ateo), gnostico, luciferiano, acido.
Satana può essere considerato in diverse maniere: come archetipo di uno stato di coscienza superiore dell'uomo (Satanismo deista e gnostico) che talora tende verso l'ateismo militante (Satanismo razionalista); come una divinità sovrumana da venerare (Satanismo luciferiano e spiritualista), o come un'entità spirituale preternaturale (Satanismo tradizionale occultista).

Satanismo tradizionale occultista (o deista)

Il Satanismo tradizionale occultista rappresenta la corrente più "nera" del Satanismo, comprendendo quel particolare percorso denominato "via della mano sinistra" che per secoli è stato concepito, appreso e trasmesso su base individuale. Il Satanismo tradizionale è occultista proprio poiché segue il sentiero oscuro tracciato dalla via della mano sinistra, che è molto legato all'uso della magia nera, la quale assorbe molti concetti proposti dalle eminenti dottrine di Eliphas Lévi e Aleister Crowley.
Il Satanismo occultista rappresenta la corrente più tradizionale ed ha una forte connotazione di stampo anticlericale. In questa corrente Satana viene considerato in grado di premiare chi si schiera con lui. Gli adepti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia giudeo-cristiana che descrive Satana come "principe delle tenebre", "angelo caduto" o "anticristo", e ne fanno un uso stereotipato del loro antagonismo. Tra i vari satanisti presenti sul territorio italiano, soprattutto a Torino, la tendenza comune è quella di venerare Satana compiendo rituali magici finalizzati ad ottenere il suo aiuto e la sua protezione.
Il Satanismo tradizionale occultista rappresenta la corrente più dura ed estrema di Satanismo che comprende quel particolare percorso della Via della Mano Sinistra che per secoli è stato insegnato su base individuale. Il Satanismo tradizionale occultista è sicuramente quello che può contare sul maggior numero di adepti. In questo ambito Satana è venerato come un'entità spirituale antica, non malvagia, in grado di dare conoscenze occulte e poteri terreni ai maghi più preparati. La ritualistica occultista è molto complessa e ha molte fonti, come ad esempio la Clavicula Salomonis, il Grimorium Verum, o la Cabala ermetica occidentale. Questa corrente pratica l'oscura via dell'Ars goetia. Il Satanismo tradizionale occultista opera anche sul piano sociale, andando contro le sovrastrutture consuete della società, dal monoteismo al materialismo, passando per tutti quei riti, considerati vuoti e inutili, del cerimoniale religioso odierno. Gli occultisti nei loro rituali trattano con demoni di varia natura, riconosciuti dalle caratteristiche peculiari di ognuno, che spesso sono opposte a quelle rivelate dalle religioni monoteiste.
Il panorama italiano dei satanisti si concentra soprattutto nel torinese, dove tra i tanti, dal 2013, è presente il Tempio di Satana; una congregazione satanica deista con alcuni elementi in comune agli spiritualisti, ai luciferiani e agli gnostici. Il Tempio di Satana, seppur di radice tradizionale occultista, propone in effetti una sorta di sincretismo satanico, che cioè, intende includere i seguaci delle varie correnti del Satanismo, uniti da una forte matrice anticristiana. I "templari" di Satana lo onorano quale entità trascendentale volta a promuovere l'indulgenza in luogo dell'astinenza. Satana viene visto quindi proprio in quest'ottica, come la divinità che "incarna" il pieno appagamento, sia dello spirito che del corpo. La loro visuale della struttura "uomo" è simile a quella induista, in cui ogni esperienza, positiva o negativa, accresce il bagaglio karmico e partecipa all'accrescimento personale e spirituale. Dai seguaci del Tempio, Satana viene visto, così, anche come archetipo che rappresenta gli stati alterati di coscienza dell'individuo. Collegato al Deismo, il Satanismo è da molti erroneamente visto come ateo. Mentre il Satanismo deista dei templari di Satana esalta l'ego umano e la piena espressione della vera volontà umana, che non si fa piegare dalle influenze moraliste e dogmatiche; rigettate e non condivise poiché contro la reale natura intrinseca dell'uomo. Ciò porta i seguaci del Tempio di Satana a riconoscere nel proprio ego liberato l'intima scintilla satanica divina.
Alla corrente tradizionalista occulta del Satanismo appartengono, tra gli altri, i noti seguaci del Tempio di Set di Michael Aquino; il quale, ex sostenitore dell'ateismo materialista propinato dalla Chiesa di Satana di Anton LaVey, si rese protagonista di uno scisma da quest'ultima, per concepire una visione più concreta di Satana, riconoscendolo come essere reale.
A questa corrente di Satanismo fa parte anche l'Ordine dei Nove Angoli che è stato il primo gruppo a descrivere il suo occultismo come "Satanismo tradizionale" nel suo Libro Nero di Satana, pubblicato nel 1984, e che rappresenta il gruppo più estremo di tale corrente.
I seguaci dell'Ordine seguono un percorso iniziatico attraverso il "Sistema Settenario", il "Canto Esoterico" e l'addestramento completo dei novizi (compreso lo sviluppo del lato fisico), il "Gioco Stellare" nonché il sistema di magia interna (i "Rituali del Grado", ecc). L'obiettivo dell'Ordine è quello di creare un nuovo individuo, più evoluto, attraverso un duro addestramento fisico, magico ed intellettuale, che prevede esperienza diretta, pratica, tramite azioni antinomiche e spesso illegali che portanto il praticante ad assumere un ruolo antagonistico all'interno della società, nonché ad eseguire alcune cerimonie oscure con l'obiettivo di raggiungere una comprensione dell'universo occulto noto come l'acausale; rispetto ad altre correnti più teoretiche che invece si limitano ad eseguire solo alcuni rituali cerimoniali o a studiare materie filosofiche e che quindi non contemplano alcuna azione antinomica all'interno della società. Così, l'Ordine dei Nove Angoli afferma che il Satanismo tradizionale richiede di avventurarsi nel regno del proibito e dell'illegale al fine di scuotere il praticante, libero dal condizionamento culturale e politico; andando ben oltre la gratificazione del principio del piacere e richiedendo un duro lavoro per il raggiungimento della padronanza di sé, del superamento di sé in senso Nietzschiano ed alla fine della saggezza cosmica. È una concezione del Satanismo più pratica rispetto alle altre congregazioni, con l'accento sulla crescita individuale nei regni della tenebra e del pericolo attraverso atti pratici di abilità, resistenza, e in cui si rischia la vita. La figura di Satana all'interno dell'Ordine è considereta sia come una vera divinità, il Principe delle Tenebre, che come un archetipo o simbolo dell'"oppositore", "avversario". Tuttavia l'origine del nome Satana non viene fatta risalire all'ebraico "‫שָטן‬" come è consuetudine negli ambienti satanici, ma alla parola "αἰτία/αἴτιος" di origine greca antica. Un altro aspetto che contraddistingue l'Ordine dei Nove Angoli è una visione differente dell'origine del nome Baphomet, che per i praticanti di questa congrega deriverebbe dall'antico greco "βαφή μητρίς" con il significato di "madre del sangue" e che rappresenterebbe una divinità femminile considerata la Dea Oscura e Signora del Sangue che gli adepti adorano offrendole dei sacrifici umani in particolari periodi dell'anno. I seguaci dell'Ordine dei Nove Angoli sono fortemente critici verso le congregazioni sataniche più in sovrannumero e più note, come ad esempio la Chiesa di Satana e il Tempio di Set, che ritengono siano "fintamente sataniste" poiché abbracciano il "fascino associato al Satanismo" ma hanno "paura di sperimentarne la tenebra sia all'interno che all'esterno di loro".

Satanismo razionalista (o ateo)

Il Satanismo razionalista nasce nella seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore Anton S. LaVey, che, attraverso La Bibbia Satanica, tentò di dare un fondamento razionale e compiuto alla sua visione del Satanismo. LaVey fondò la Chiesa di Satana.
Il Satanismo razionalista è fortemente ateo ed è concepito in chiave estremamente materialista, edonista, anticristiana e umanista: i suoi adepti, pur non credendo in alcuna divinità, adottano il nome "Satana" — considerato il "ribelle" contro il dio cristiano, e dunque, Satana viene visto semplicemente come una figura emblematica di ribellione contro il sistema di valori cristiani — in contrapposizione alla dottrina cristiana, che ritengono essere oscurantista, in quanto mortificherebbe l'uomo togliendogli ogni valore. I razionalisti propongono una visione antropocentrica della realtà.

Satanismo spiritualista (o teista)

Il Satanismo spiritualista è la corrente teista ed è ritenuta, dagli appartenenti a questa corrente, la più antica religione di sempre, dato che si rifà ai culti sumeri-accadici-babilonesi e al pantheon ad essi appartenente; Satana viene identificato dagli adepti con il dio Ea-Enki e chiamato "padre" o "dio delle origini". Secondo la mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il quale "creò" l'umanità attraverso un processo di ingegneria genetica, le diede la conoscenza e la salvò dal diluvio universale a seguito di una guerra tra Enki e il fratello Enlil. Satana è considerato sia un entità, sia una manifestazione del tutto nella materia. Gli spiritualisti professano una vera e propria forma di fede religiosa, anche se scevra da imposizioni dogmatiche. Sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani e alle religioni monoteiste in genere, poiché li ritengono responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti non riscontrano minimamente. Alcuni identificano il Dio ebraico Yahweh con il demiurgo gnostico, considerato il falso Dio creatore avverso all'umanità, che cerca di osteggiare dal progresso spirituale e che quindi promulga la prevaricazione della mente sull'Essere. Il loro ideale di spiritualità è una ricerca individuale in cui la presa di coscienza personale e il dubbio sono prerogative fondamentali per la crescita interiore. La vita di un satanista è concentrata sulle varie pratiche spirituali quali la meditazione e le invocazioni dei demoni e nello studio esoterico, che spazia da dottrine come l'alchimia, l'ermetismo, lo gnosticismo, la cabala, la numerologia, lo yoga ecc. Inoltre credono nella magia, nella reincarnazione, nel karma e nelle pratiche legate alle energie dell'universo. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro clero, e li ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei demoni nei confronti di chi li commetta. La più importante organizzazione internazionale degli spiritualisti è il Joy of Satan, il cui ministero italiano è la Gioia di Satana.
Un'organizzazione spiritualista italiana è "Unione Satanisti Italiani".

Satanismo gnostico

Il Satanismo gnostico è una corrente spesso confusa con il Luciferismo; in questo ambito Satana non è visto come il malefico descritto nella Bibbia, ma come una divinità che ha dato all'uomo la capacità di evolversi e tornare al suo stato divino originario. Prende molti concetti dalle dottrine dello gnosticismo, anche se rinnega la visione gnostica del mondo materiale inteso come una prigione da cui fuggire. Il fondatore di questa corrente, Dean Joseph Martin, riordinò tutta una serie di idee riferendosi agli aspetti religiosi mistici del pitagorismo, dello gnosticismo, dell'ermetismo e della Cabala esoterica.
Il tratto distintivo di questo lavoro di riordino e di unione di idee in apparenza dissimili tra loro è anche la principale chiave di lettura della corrente gnostica: ovvero che sia spiegabile anche il cosiddetto "dio" o "soprannaturale" con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto parte di una realtà superiore, ma non per questo priva di logica, anzi strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Si prefigge l'evoluzione dell'uomo fino al ritorno a uno stato di divinità, da cui proviene, utilizzando gli strumenti di cui è stato dotato, e che Satana ha contribuito a rendere utilizzabili concretamente. L'ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, è vista come un vero e proprio peccato, una condizione da cui l'uomo deve riscattarsi mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, che si ottengono con il costante ragionamento sia sulle esperienze spirituali, sia su quelle fisiche. La vita stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione. Vita che quindi, secondo il Satanismo gnostico, va vissuta pienamente, senza condizionamenti esterni quali superstizioni o convenzioni sociali, ma nel rispetto di se stessi, degli altri e della legalità. Alcuni di questi principi del Satanismo gnostico risultano, quindi, molto simili a quelli della corrente razionalista di LaVey, per il quale Martin ammise sempre di avere rispetto e ammirazione. L'organizzazione satanista gnostica mondiale di riferimento è The Satanic Temple che ha la sua ramificazione italiana a Torino.

Satanismo luciferiano

In questo contesto del Satanismo è più corretto parlare di "Luciferismo" in quanto qui si collocano la figura e il culto di Lucifero, considerato nella dottrina catara, l'angelo che era stato ingiustamente cacciato dal Cielo e di cui si attendeva il ritorno in Terra. Lucifero viene venerato come principio del "bene" in opposizione al dio del male e creatore del mondo: il Demiurgo. Questo perché Dio ha voluto negare agli uomini la conoscenza, che invece ha offerto Lucifero sotto forma di serpente dell'Eden. Lucifero, per inciso, non viene neanche identificato come Satana, bensì come l'Eone della Conoscenza, chiamato anche Sophia. Gli aderenti a questa corrente, detti luciferiani, non si definiscono neppure satanisti; proclamano che la salvezza si raggiunge tramite la conoscenza che viene ostacolata dai dogmi e dalla "cieca" fede. Un esempio di Luciferismo venne fornito dalla Process Church of the Final Judgment fondata a negli anni sessanta dall'inglese Robert De Grimston (oggi scomparsa). Oggi il Luciferismo è rappresentato da due congregazioni strutturate: la Greater Church of Lucifer e la Neo-Luciferian Church.

Satanismo acido

In questo contesto sarebbe più appropriato e corretto parlare di "Acidismo", poiché più che una corrente satanica, questo è in realtà un fenomeno del tutto indipendente dal movimento satanista, da interpretare e connettere più propriamente alla sottocultura giovanile; ossia a quei gruppi di giovani disadattati, dediti a episodi criminosi di vario tipo, tra cui: le azioni violente, la profanazione di cimiteri, l'abuso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che loro dichiarano di compiere nel nome di "Satana" e contro il dio cristiano.
In Italia un gruppo di tal natura furono le cosiddette, famigerate e tristemente note, bestie di Satana, una banda criminale giovanile dedita alla pratica di pseudo-messe nere e omicidi rituali, ispirata proprio all'Acidismo (e a nessuna corrente propriamente appartenente al Satanismo). Analogamente, negli Stati Uniti e in altri Paesi, criminali solitari e leader carismatici come Ricky Kasso e Charles Manson rientrano nei diversi casi di notorietà mediatica dedicati a tale subcultura.
Non essendo quindi l'Acidismo una corrente satanica vera e propria, gli acidisti sono privi di una filosofia o di un'escatologia che ne tracci una fisionomia comune; e infatti, a riprova di questo, a tutt'oggi non hanno mai avuto né saputo organizzarsi in una congregazione di riferimento.

martedì 9 marzo 2021

Esorcismo

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L'esorcismo è un insieme di pratiche e riti considerati efficaci, in ambito religioso, nello scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona, un animale o da un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno parte del credo di varie religioni.
Secondo svariate religioni esseri naturali possono essere posseduti da esseri soprannaturali. Colui che è considerato essere sotto il controllo di spiriti malvagi non è però reputato cosciente delle proprie azioni né diretto responsabile, ma come tramite per gli spiriti. La persona preposta agli esorcismi è chiamata esorcista. L'esorcista utilizza preghiere, formule prestabilite, gesti, simboli e anche icone, reliquie, oggetti "benedetti".

Cenni storici

Il concetto di possessione malefica e la pratica dell'esorcismo sono molto antichi e diffusi. Il Nuovo Testamento annovera tra i miracoli di Gesù Cristo la liberazione di alcuni indemoniati, come nel caso dell'indemoniato di Gerasa (cfr. Vangelo secondo Luca, 8,26-39 e Marco 5,1-20}. È inoltre da ricordare che la liberazione dai demoni è parte integrante del messaggio evangelico e della missione apostolica della Chiesa nel mondo (...Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni, gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date...; Matteo, 10,8). Per questo motivo e per la tradizione ininterrotta, la possessione diabolica fece parte del credo del Cristianesimo fin dal suo inizio; l'esorcismo, come pia pratica di liberazione dal demonio è stata ed è ancora una pratica riconosciuta e promossa dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da varie Chiese protestanti
La pratica dell'esorcismo è diminuita in tempi recenti in molti gruppi religiosi, anche a motivo di una più attenta diagnostica di problemi di carattere psichico e psicologico. Tale diminuzione può anche essere ascritta ad un cambiamento nella cultura occidentale, dovuta a correnti filosofiche e di pensiero quali il razionalismo, materialismo o al naturalismo, che hanno ridotto l'attenzione verso il soprannaturale.

Esorcismo nella religione ebraica

Nella Cabala e nella tradizione giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito maligno chiamato dybbuk, che si ritiene essere l'anima vagante di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo, un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un dybbuk. Il dybbuk deve essere esorcizzato con un rito religioso formale.

Esorcismo nella religione cristiana

Chiesa cattolica

Nell'ambito della Chiesa cattolica, l'esorcismo, fatta eccezione dell'esorcismo ordinario praticato in occasione del battesimo, è un sacramentale praticabile solo dai vescovi o da un sacerdote che abbia ottenuto il mandato dal proprio vescovo. Nel passato l'esorcistato era il terzo ministero annoverato tra gli ordini minori, ma era solo un titolo formale e fu abolito con il Concilio Vaticano II.
Nei Vangeli, si trovano riferimenti al potere divino di esorcizzare i demoni, facoltà donata alla Chiesa ed esercitata fin dalle prime comunità cristiane ((cf Mt l0, 1. 8; Mc 3, 14-15; 6, 7.13; Lc 9,1; l0, 17. 18-20; At 5, 16; 8, 7; 16, 18; 19, 12).
Il primo scopo dell'esorcismo è diagnostico, per verificare se la persona sottoposta a esorcismo è affetta da disturbi naturali o posseduta dal Maligno. La sua durata è varia, eventualmente in più riprese che si sviluppano in un percorso che può durare anni per ottenere la completa liberazione.
Oggi la Chiesa procede cautamente nel praticare l'esorcismo, soprattutto in presenza di malattie che, un tempo, venivano unicamente ascritte all'azione del Demonio come la schizofrenia, l'epilessia o altre malattie mentali.
Il sacramentale dell'esorcismo è disciplinato da un apposito rituale, De exorcismis et supplicationibus quibusdam (letteralmente "gli esorcismi e alcune preghiere"), adottato nel 1998 in sostituzione del precedente più antico (1614) che resta in uso, in forza di un "indulto", dalla maggior parte degli esorcisti che lo considerano più completo ed efficace.
Il libro contiene l'Exorcismus in Satanam et Angelos Apostaticos e la famosa Preghiera a San Michele, che nella tradizione secolare e popolare è considerata il più potente esorcismo contro Satana. insieme alle preghiere al Prezioso Sangue di Gesù, culti condivisi con la Chiesa Ortodossa.
Il sacerdote esorcista deve indagare sulla storia del suo paziente, soprattutto sul momento in cui sono iniziati i sintomi della possessione. Lo schema preposto di questo tipo di indagini prevederebbe:
  • interrogatorio iniziale della persone e dei famigliari;
  • studio degli esami medici, ed effettuarne nuovi;
  • se necessario preghiere di guarigione e di liberazione da un gruppo guidato da un sacerdote;
L'esorcismo è considerato un ministero particolarmente delicato e difficile che viene affidato a sacerdoti dotati di particolare equilibrio psichico e spirituale. Il rituale suppone che la persona posseduta abbia la libera volontà, sebbene il demonio può avere il controllo del suo corpo, e prevede preghiere, benedizioni, invocazioni secondo le indicazioni del rituale. Secondo la Chiesa cattolica ogni ordinario diocesano conferisce in conformità al canone 1172, il ministero in modo permanente o temporaneo ad un sacerdote di cui, per il bene delle anime di cui si dovrà occupare, deve ben conoscerne le sue doti caratteriali oltre che “ornato di pietà, di scienza, di prudenza e integrità di vita” secondo la fede cristiana, consapevole che tanto più l'esorcista vive in pienezza di fede il suo sacerdozio tanto più sarà efficace la sua azione contro i demoni contro i quali ai laici riuniti non è neppure lecito usare la formula dell'esorcismo contro satana e gli angeli ribelli.
L'interesse popolare per l'esorcismo si riaccese in seguito all'uscita del film L'esorcista, nel 1973. In quell'occasione l'arcidiocesi di Chicago fu sommersa di richieste di esorcismo tanto che si dovettero nominare degli esorcisti. L'importanza del rito è stata riconfermata anche da papa Giovanni Paolo II. Nel settembre 2005 papa Benedetto XVI parlò al Congresso dell'Associazione Italiana degli esorcisti incoraggiandoli a "proseguire nel loro importante ministero a servizio della Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla incessante preghiera della comunità cristiana".
Tra i più grandi esorcisti della storia la Chiesa cattolica ricorda Sant'Antonio Abate, San Francesco d'Assisi e San Pio da Pietrelcina, San Filippo d'Agira.
L'Associazione internazionale degli esorcisti - fondata nel 1990 da padre René Chenesseau, sacerdote ed esorcista francese, e da padre Gabriele Amorth S.S.P., sacerdote ed esorcista nella Diocesi di Roma - è l'unico ente in materia riconosciuto dal Vaticano. Attualmente sono oltre 400 gli esorcisti soci dell'Aie nel mondo, ai quali si aggiungono 124 ausiliari.

Chiesa protestante

Le Chiese Protestanti ridefiniscono i concetti di possessione ed esorcismo in chiave di "influenze" demoniache sulla mente; tali influenze richiedono una "liberazione" non attraverso complessi rituali ma semplicemente mediante la fede in Cristo. Questo fatto comporta quindi una pratica molto meno formale. Alcune Denominazioni Protestanti amministrano la liberazione molto raramente, mentre altre la considerano parte integrante delle celebrazioni e dei culti. Secondo quanto scritto sul vangelo di Marco capitolo 16 versetti 17 e 18, scacciare i demoni è uno dei segni che accompagnano coloro che hanno creduto che Cristo Gesù è il figlio di Dio fatto uomo e venuto sulla terra per pagare il debito del peccato sulla croce. Ne consegue che ogni vero credente che riconosce in Cristo il suo salvatore ha l'autorità di compiere esorcismi, i quali, quindi, non sono prerogativa del clero. Chi libera dai demoni, secondo la Bibbia, è solo Cristo il quale opera attraverso i credenti.
Lo psichiatra M. Scott Peck, un fervente credente cristiano, fece degli studi sull'esorcismo protestante, dapprima con l'intento di dimostrare che la possessione demoniaca non esiste, e ne amministrò due lui stesso. Concluse che il concetto cristiano di possessione era un fenomeno reale. Ne derivò criteri diagnostici sostanzialmente differenti da quelli usati dalla Chiesa Cattolica. Dichiarò di vedere delle differenze nella procedura e nello svolgimento degli esorcismi tra protestanti e cattolici, tali da fargli pensare che si tratti di due distinti fenomeni.

Chiesa ortodossa

Anche nella Chiesa ortodossa l'esorcismo è una preghiera sacerdotale che il prete dirige verso Dio perché siano cacciati i demoni. Come nella Chiesa Cattolica, anche secondo gli ortodossi la morte, il peccato e la malattia sono in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà, possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un'azione diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.
Sono tuttavia richieste due condizioni indispensabili prima di procedere all'esorcismo:
  • non aver tralasciato alcuna cura messa a disposizione dalla scienza medica;
  • avere seguito fedelmente il trattamento prescritto dal medico.
La preghiera non dispensa da questi doveri. Colui che segue fedelmente queste norme può poi ricorrere alla preghiera della Chiesa.
Mentre la Chiesa cattolica fa eseguire molte indagini prima di autorizzare un esorcismo, la Chiesa ortodossa fa esattamente il contrario, ritenendo che poiché il male è opera del demonio, si deve comunque esorcizzarlo. Nelle Chiese ortodosse ci si accosta ad un esorcista con la stessa facilità e frequenza con la quale ci si accosta ad un confessore. Gli esorcisti, come i confessori, vengono nominati dal vescovo.
Gli esorcismi sono amministrati in un contesto liturgico, per esempio dopo un ufficio (vespro) o dopo un ufficio di supplica (paraclisi) a Cristo, agli angeli, ai santi, o dopo un ufficio per i malati. Le preghiere esorcistiche si trovano negli Eucologi, o libri sacramentali della Chiesa ortodossa, esse sono inserite tra il Battesimo e la Confessione. Questa collocazione indica che l'esorcismo è una preghiera per il cristiano che, dopo il Battesimo, è stato indotto al peccato o è caduto in possessione e che questa preghiera è intimamente connessa con il Sacramento della Confessione del cristiano. Esso viene spesso celebrato davanti ad un leggio dove vengono esposti il Vangelo e la Croce e il sacerdote deve indossare l'epitrachilio (o stola), cioè lo stesso abito liturgico con cui celebra l'esorcismo battesimale e ogni sacramento penitenziale.
Negli Eucologi si trovano gli "esorcismi o orazioni di San Basilio Magno sopra gli ossessi dai demoni e contro qualsiasi infermità" (Eucologio, ed, rom. pp. 359–366). Vi sono tre brani attribuiti a San Basilio e quattro a San Giovanni Crisostomo. Nella prima orazione il sacerdote chiede a Dio di cacciare il demonio, segue una vera dottrina sulla natura e l'attività dei demoni in cui sono enumerati tutti gli elementi nei quali si nasconde lo spirito delle tenebre, tutte le forme che può assumere per ingannare l'uomo e per nuocergli, sia nel corpo che nell'anima, quindi si ricorda tutta l'economia della Provvidenza rispetto all'umanità: dalla creazione ai portenti dell'Antico Testamento, ed all'intervento della divinità nel Nuovo Testamento. Questi pensieri sono ancora più sviluppati nella terza orazione; verso la fine di essa sono ricordate la magia, l'astrologia, la necromanzia, l'orneoscopia e tutte le false scienze proibite dalla Chiesa.
Nella prima, nella seconda e nella terza orazione attribuite a san Giovanni Crisostomo, si prega invece Iddio di cacciare il diavolo dall'anima e dal corpo del cristiano per renderlo "tempio vivo, animato dallo Spirito Santo" e si domanda che "l'angelo di pace" prenda il posto dell'angelo perverso e impuro. Queste formule completano l'insegnamento della Chiesa contenuto nell'esorcismo di san Basilio. Con maggiori sviluppi sono nuovamente rammentati tutti i benefici della creazione, della perseveranza, della redenzione del genere umano, e di nuovo sono palesate le astuzie del nemico di Dio. A questi esorcismi se ne aggiungono altri attribuiti a San Cipriano, a san Gregorio Nazianzeno e a San Nicodemo dell'Athos.

Esorcismo nell'Islam

I veri casi di possessione sono molto rari e i fedeli devono fare attenzione a quegli esorcisti che fanno una diagnosi di possessione troppo frettolosamente perché potrebbero essere semplicemente dei profittatori.
Nell'Islam non esiste un "clero" vero e proprio, infatti non esistendo i sacramenti non ci può essere un'ordinazione sacerdotale; ci sono per contro delle figure (come l'Imam, il Qadi o il Mollah) che, adeguatamente formate o avendo seguito determinati studi, svolgono delle funzioni religiose.
Come nella Chiesa Cattolica anche le autorità islamiche negano la possibilità della possessione da parte delle anime di defunti.

Esorcismo nel Corano e nella Sunna

Un versetto del Corano paragona lo stato dei peccatori nel giorno del giudizio a quello di coloro che sono vessati dal demonio:
"Coloro invece che si nutrono di usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana." (al-Baqara, 275.)
Gli studiosi musulmani come l'Al-Qurtabi citano questo verso quale prova contro chi nega la possessione da Jinn, o l'attribuisce a cause naturali, e anche contro coloro che affermano che satana (Shaitan) non entra negli uomini né li tocca.
La Sura 114, l'ultima nell'ordine di trascrizione (la 21° nell'ordine cronologico di rivelazione), detta “degli esseri umani”, è una vera e propria invocazione esorcistica: “Cerco rifugio presso il Signore degli esseri umani… contro il male del tentatore subdolo che si insinua nell'animo delle creature, siano esse jinn o esseri umani”. È utilizzata in molti Paesi islamici, soprattutto sciiti, sotto diverse forme e incisa su diversi materiali, come talismano di protezione.
Anche nella Sunna (la tradizione del profeta, fonte fondamentale dell'Islam dopo il Corano) il profeta Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah, e acqua benedetta Zamzam.

Esorcismo in altre religioni

Nell'Induismo l'esorcismo viene effettuato solo se lo spirito penetrato nel corpo dell'indemoniato, che viene considerato santo per questo, rifiuta di andarsene dopo qualche tempo. Spesso il celebrante percuote il posseduto con foglie di neem durante un esorcismo elaborato e teatrale.
Le culture sciamaniche presentano una forma di liberazione dagli spiriti. L'antropologo Michael Harner ha affermato che qualche forma di esorcismo esiste in tutte le culture sciamaniche.
La Wicca, una religione neopagana, non prevede la pratica dell'esorcismo poiché ritiene che nessuno spirito, persona, cosa sia per propria natura "cattiva".
Vari promulgatori della New Age usano una sorta di liberazione spirituale e autori come Ken Page sono stati pionieri nel diffonderla e renderla popolare.

Punto di vista psichiatrico e scientifico

«Gli stati di possessione demoniaca corrispondono alle nostre nevrosi.»
(Sigmund Freud)



Trattandosi di questioni di carattere spirituale la scienza non ne può che misurare gli epifenomeni, pertanto durante le presunte possessioni demoniache gli studiosi (scienziati o medici) hanno solitamente ricondotto questi casi a disturbi psichici.
La possessione demoniaca non è una malattia riconosciuta dalla medicina o dalla psichiatria in quanto tale. A coloro che si credono preda di una possessione demoniaca sono stati spesso diagnosticati disturbi mentali quali isteria, mania, psicosi, schizofrenia ed altri. Nei casi in cui è stato diagnosticato un disturbo di personalità multiplo (oggi chiamato disturbo dissociativo dell'identità, DDI), nel 29% dei casi i soggetti affermavano di identificarsi in un demone.
Secondo la scienza, l'illusione che l'esorcismo funzioni è da attribuire all'effetto placebo e alla suggestione.



 
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