mercoledì 10 marzo 2021

Satanismo

Risultati immagini per Satanismo


Satanismo è un termine generale che ricopre un'ampia gamma di significati, principalmente letterari, artistici, poetici, religiosi e filosofici, che hanno come punto di riferimento la figura di Satana, inteso e rappresentato in numerosi modi, non necessariamente biblici; talvolta come un simbolo o un archetipo, altre volte come un personaggio immaginario, e ancora come un essere realmente esistente.
Originariamente indicava un genere immaginativo poetico-letterario, con iconografie caratteristiche, attestato per la prima volta come fenomeno letterario nell'ambito della letteratura inglese del romanticismo nel XIX secolo; diffusosi poi in Europa, si ritrova anche in alcuni autori del decadentismo come P. B. Shelley, Lord Byron, Oscar Wilde, Charles Baudelaire e vari altri.

Storia

Età antica

(EN)
«Satan's ancestry is the result of an elaborate cross-breeding of traditions that has spanned millennia.»
(IT)
«L'ascendenza di Satana è il risultato di un elaborato incrocio di tradizioni che è durato millenni.»
(Chris Mathews, Modern Satanism: Anatomy of a Radical Subculture, p.1.)


La figura occidentale di Satana o del demonio risale a numerosi secoli antecedenti rispetto alla nascita della cultura giudaico-cristiana: si possono ritrovare le sue origini nella zona del Medio Oriente, in particolare nelle mitologie e religioni del Vicino Oriente antico, mesopotamiche, egizia, zoroastriana, caldea e cananea, caratterizzate da un pantheon o dalla credenza in divinità o spiriti malvagi e crudeli, ma anche neutrali o associati a catastrofi naturali.
Fu principalmente a causa dell'influenza zoroastriana sull'élite ebraica di Gerusalemme, avvenuta durante l'esilio babilonese, che l'ebraismo del Secondo Tempio iniziò a sviluppare una complessa teologia morale sul dualismo dell'eterna lotta tra bene e male, le cui tracce si possono abbondantemente ritrovare nell'apocalittica giudaica e nel giudaismo enochico (corrente di pensiero ebraica a cui vanno attribuiti numerosi apocrifi dell'Antico Testamento).
L'influenza zoroastriana e caldea tuttavia fu molto importante anche per il passaggio dal concetto di Sheol a quello dell'Inferno (insieme alla visione greca del Regno dei Morti), del giudizio divino, della punizione per i malvagi, dell'identificazione del male con il serpente, e, infine, con la nascita della demonologia nel giudaismo rabbinico.

Nel Tanakh e nell'ebraismo del Secondo Tempio

Il Tanakh o "Bibbia ebraica" è molto povero di riferimenti a Satana (viene citato solo quattro volte), e comunque viene relegato ad un ruolo minore nei pochi libri in cui compare. La maggior parte dei demoni che vengono citati sono in realtà delle divinità presenti nei pantheon cananei ed egizi, che sono stati "demonizzati" in seguito alla divisione degli antichi israeliti dal popolo di Canaan e dalle altre popolazioni che all'epoca risiedevano in Palestina e nel Levante, per ragioni di carattere nazionalistico e indipendentista.
Nonostante Satana venisse già citato nel libro di Zaccaria, il primo manoscritto biblico in cui Satana fa la sua vera comparsa è il libro di Giobbe, uno dei testi prodotti dalla corrente del giudaismo sapienziale, la quale, così come gli apocalittici, cercava un modo per spiegare l'origine del male e la sofferenza umana.
Satana nel Tanakh svolge sempre il ruolo di angelo subordinato a Dio ed esegue gli ordini di quest'ultimo, senza mai ribellarsi. L'interpretazione teologica che vede Satana nel serpente di Genesi è in realtà molto tardiva, e non venne formulata dagli ebrei ma dai cristiani, che ancora oggi utilizzano questo modo di considerare il suddetto animale nel mito in questione. Sta di fatto però che nella cultura ebraica il serpente non ha nessun significato particolare.
Dopo la scomparsa della corrente apocalittica giudaica e la fine del periodo del Secondo Tempio, i cui unici rimasugli furono le sette del giudeo-cristianesimo e una minore influenza sull'ebraismo rabbinico, gli ebrei rabbinici abbandonarono le idee apocalittiche e tornarono a considerare l'esistenza di un esclusivo Dio benevolente, usando come basi gli insegnamenti dei rabbini del Talmud, e l'impossibilità di ribellione da parte degli angeli, in quanto creati senza peccato. Nonostante ciò le tradizioni ebraiche su Samael, che comprendono racconti, leggende ecc. riportati nell'Aggadah (ereditate anche dai cristiani) e le spiegazioni sull'esistenza del male presenti nella Qabbalah continuarono in momenti diversi a far riemergere la figura di un angelo ribelle. Ma nell'ebraismo il diavolo (costruito soprattutto su religioni e tradizioni straniere) rimane un'allegoria delle inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura umana.

Nel Nuovo Testamento

Il Nuovo Testamento presenta Satana, o il diavolo, molto più di frequente rispetto al Tanakh, in una maniera del tutto nuova e assolutamente negativa di questo personaggio. Egli acquisisce un ruolo molto importante nelle narrazioni su Gesù come suo tentatore o accusatore.Viene inoltre associato a numerosi demoni-divinità straniere del Tanakh, come Baal o Beelzebub, e a figure mostruose della mitologia ebraica, come il Leviatano, soprattutto nell'Apocalisse di Giovanni.
Il Nuovo Testamento contiene una sorprendente agitazione di forze demoniache. Nel cristianesimo, Satana assume definitivamente il ruolo di spirito maligno e portatore dell'oscurità, contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā.
Nel giudeo-cristianesimo, prodotto del giudaismo enochico così come l'essenismo e influenzato anche da quest'ultimo (cfr. Rotoli del Mar Morto), Satana assume definitivamente negli scritti evangelici lo stesso ruolo che Angra Mainyu ricopre nello zoroastrismo, cioè di spirito maligno e portatore dell'oscurità contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso Ahura Mazdā.
I vangeli hanno contribuito enormemente a costruire una identità malvagia vera e propria di Satana, attribuendogli la totalità del male, molto distinta dal suo ruolo di angelo obbediente inviato da Dio, come invece era raffigurato nel Tanakh.

Età apostolica e patristica

Il primo scrittore cristiano a identificare il serpente di Genesi con Satana fu probabilmente Giustino, nei capitoli 45 e 79 del Dialogo con Trifone. Altri padri della Chiesa a menzionare questo punto di vista furono Tertulliano e Teofilo.
Ulteriori interpretazioni errate cristiane sul Tanakh riguardo alla presenza o riferimenti a Satana sono ad esempio il passo biblico 14,12-15 del libro di Isaia, nel quale viene citata la "stella del mattino", cioè il pianeta Venere, che però in questo contesto diventa una metafora per la sconfitta del sovrano babilonese Nabucodonosor II, nemico degli israeliti, presente anche lui nel medesimo capitolo.
Questa interpretazione cristiana e la sua erroneità va attribuita a san Girolamo, che tradusse, verso il 408, la Bibbia dal greco al latino, quindi dal termine Φωσφόρος (Phosphoros, cioè "portatore della luce") dedusse quello di Lucifer ("Lucifero"), il quale era già ricco di significati e proveniente da una tradizione letteraria e mitologica greco-romana affermata, che lo metteva in relazione con il leggendario Prometeo. A causa di questa traduzione, la Vulgata, ma più che altro della sua interpretazione letterale, nella quale Girolamo considerava la "stella del mattino" di Isaia un angelo ribelle che cade dal cielo, egli pensò che si riferisse a Satana, e non al sovrano Nabucodonosor II, facendo entrare il termine "Lucifero" nel linguaggio cristiano come uno dei nomi di Satana.
Allo stesso modo anche altri passi del Tanakh; ad esempio il 28,14-15 del libro di Ezechiele viene interpretato dai cristiani come un riferimento a Satana, perché narra di un cherubino che, nonostante la sua perfezione, cade in disgrazia. Il passo in questione, insieme all'intero capitolo, è però riferito al re di Tiro.
La concezione dualistica tra bene e male del paleocristianesimo venne influenzata anche dal contrasto tra materia e spirito dell'orfismo e platonismo greci. Già dal 94-97 i cristiani del Mediterraneo concepivano Satana come un antagonista il cui obbiettivo è di condurre la cristianità alla dannazione. Ignazio di Antiochia affermava nelle sue lettere che Satana regna sul mondo da quando quest'ultimo è nato e che, grazie all'incarnazione di Gesù e all'imminente parousia, la fine del suo dominio sarebbe arrivata molto presto.
È chiaro quindi che Ignazio, così come la stragrande maggioranza dei successivi padri della Chiesa e leader cristiani, prendeva la Bibbia alla lettera invece di interpretarla. Ad ogni modo, le opere di Ignazio sono importanti dal punto di vista linguistico, poiché egli utilizza per primo per riferirsi a Satana la parola ἄρχων ("arconte"), termine che avrebbe assunto un particolare significato nello gnosticismo.
L'insistenza di Ignazio per Satana era dovuta al suo continuo e incessante pensiero verso il martirio, ed era tale da considerare persino un'iniziativa ecclesiastica priva dell'autorizzazione di un vescovo come un atto effettuato da un adoratore del diavolo. In seguito venne bollata come un'opera di Satana la comparsa di scismatici ed eretici, contro i quali la Chiesa pronunciava anatemi sull'impossibilità di raggiungere il regno di Dio. Dopo il I secolo diventò una misura standard da parte della Chiesa, accusare gli eretici o gli eterodossi di essere alla mercé del diavolo.

Età moderna e contemporanea

Le origini dei movimenti culturali e filosofici aventi come culto la figura di Satana non possono essere fatte risalire anteriormente al XIX secolo: in particolare, secondo Dawn Perlmutter, la nascita del Satanismo, inteso come fenomeno religioso, potrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister Crowley e ai suoi scritti.
A cominciare dal XV secolo si era tuttavia diffusa la credenza, in ambito cristiano, dell'esistenza di fenomeni organizzati di devozione a Satana, che furono pesantemente condannati in opere sulla stregoneria quali il Malleus maleficarum (1486 circa) e il Compendium maleficarum (1620 circa). I movimenti aventi come culto la figura di Satana hanno avuto sorti alterne di repressione e di revivescenza «a partire dai tempi di Luigi XIV, alla cui corte vengono celebrate le prime messe nere per ottenere favori e vantaggi materiali fino al Satanismo contemporaneo, che nasce con Aleister Crowley, un facoltoso inglese vissuto nella seconda metà dell'Ottocento, che dedicò la sua vita all'occultismo. Crowley fondò la prima congregazione satanista della storia, a cui, nel 1911, fornì un'abbazia in Italia, a Cefalù, dove Crowley visse per qualche anno.
Nella storia del Satanismo riveste grande importanza la figura del regista underground di Hollywood, Kenneth Angaer e il suo amico Anton Szandor LaVey — pseudonimo di Howard Stanton Levey (1930-1997) — e con il cineasta underground di Hollywood Kenneth Anger, fondatori del Magic Circle nel 1961 e della Chiesa di Satana nel 1966».
Nel 1966 il californiano Anton LaVey fondò a San Francisco la Chiesa di Satana, diffondendo questo culto prima negli Stati Uniti e, successivamente, in Europa, durante il periodo della cosiddetta controcultura. In questo contesto venne proposto il "mito" dell'esistenza di un "Satanismo antico" che andava recuperato al fine di generare un autentico "Satanismo moderno". La stessa biografia "leggendaria" di Anton Lavey è oggi messa in discussione.
Nel 1975 Michael Aquino, il quale aveva aderito nel 1969 alla Chiesa di Satana fondata da Lavey, se ne distaccò per fondare un movimento satanista alternativo, il Tempio di Set. Il tramonto della controcultura ha progressivamente ridotto il proselitismo delle Chiese sataniche anche se non ha ridotto l'interesse per il Satanismo. Durante gli anni ottanta negli Stati Uniti d'America, in Canada e in Europa le autorità pubbliche, allarmate da una serie di episodi criminali, sospetti o presunti rinvenimenti di sacrifici umani o animali, nonché da numerose testimonianze di psicoterapeuti che riferivano di abusi satanici durante l'infanzia da parte di loro pazienti, nonché testimonianze di bambini maltrattati, hanno avviato una serie di indagini coinvolgendo le chiese sataniste e creando "allarme sociale" intorno ai loro culti. David G. Bromley evidenzia tuttavia che non vi è alcuna prova del coinvolgimento della Chiesa di Satana e del Tempio di Set in questi presunti accadimenti, i quali, peraltro, sono stati frequentemente via via spiegati diversamente. Questi accadimenti, occorsi negli anni ottanta, hanno ridotto drasticamente, sempre secondo David G. Bromley, la diffusione delle Chiese di Satana.

Caratteristiche del Satanismo

Il Satanismo in senso stretto è un movimento che ha come perno della propria filosofia il culto di Satana, e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualità.
Secondo lo scrittore decadente Joris Karl Huysmans (1848-1907), il Satanismo è un atteggiamento che «consiste in una pratica sacrilega, in una ribellione morale, in un'orgia spirituale, in un'aberrazione per nulla ideale e cristiana; risiede anche in un godimento temperato dal timore... la gioia proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a Dio; consiste nell'inosservanza dei precetti cattolici che vengon seguiti all'incontrario, commettendo, per oltraggiare più gravemente Cristo, i peccati che egli ha più espressamente maledetti: la contaminazione del culto e l'orgia carnale».

Movimenti satanici

Esistono differenti tipi di movimenti satanici. Massimo Introvigne e il CESNUR hanno classificato diverse tipologie di Satanismo che recentemente sono state denominate: tradizionale occultista (o deista), spiritualista (o teista), razionalista (o ateo), gnostico, luciferiano, acido.
Satana può essere considerato in diverse maniere: come archetipo di uno stato di coscienza superiore dell'uomo (Satanismo deista e gnostico) che talora tende verso l'ateismo militante (Satanismo razionalista); come una divinità sovrumana da venerare (Satanismo luciferiano e spiritualista), o come un'entità spirituale preternaturale (Satanismo tradizionale occultista).

Satanismo tradizionale occultista (o deista)

Il Satanismo tradizionale occultista rappresenta la corrente più "nera" del Satanismo, comprendendo quel particolare percorso denominato "via della mano sinistra" che per secoli è stato concepito, appreso e trasmesso su base individuale. Il Satanismo tradizionale è occultista proprio poiché segue il sentiero oscuro tracciato dalla via della mano sinistra, che è molto legato all'uso della magia nera, la quale assorbe molti concetti proposti dalle eminenti dottrine di Eliphas Lévi e Aleister Crowley.
Il Satanismo occultista rappresenta la corrente più tradizionale ed ha una forte connotazione di stampo anticlericale. In questa corrente Satana viene considerato in grado di premiare chi si schiera con lui. Gli adepti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia giudeo-cristiana che descrive Satana come "principe delle tenebre", "angelo caduto" o "anticristo", e ne fanno un uso stereotipato del loro antagonismo. Tra i vari satanisti presenti sul territorio italiano, soprattutto a Torino, la tendenza comune è quella di venerare Satana compiendo rituali magici finalizzati ad ottenere il suo aiuto e la sua protezione.
Il Satanismo tradizionale occultista rappresenta la corrente più dura ed estrema di Satanismo che comprende quel particolare percorso della Via della Mano Sinistra che per secoli è stato insegnato su base individuale. Il Satanismo tradizionale occultista è sicuramente quello che può contare sul maggior numero di adepti. In questo ambito Satana è venerato come un'entità spirituale antica, non malvagia, in grado di dare conoscenze occulte e poteri terreni ai maghi più preparati. La ritualistica occultista è molto complessa e ha molte fonti, come ad esempio la Clavicula Salomonis, il Grimorium Verum, o la Cabala ermetica occidentale. Questa corrente pratica l'oscura via dell'Ars goetia. Il Satanismo tradizionale occultista opera anche sul piano sociale, andando contro le sovrastrutture consuete della società, dal monoteismo al materialismo, passando per tutti quei riti, considerati vuoti e inutili, del cerimoniale religioso odierno. Gli occultisti nei loro rituali trattano con demoni di varia natura, riconosciuti dalle caratteristiche peculiari di ognuno, che spesso sono opposte a quelle rivelate dalle religioni monoteiste.
Il panorama italiano dei satanisti si concentra soprattutto nel torinese, dove tra i tanti, dal 2013, è presente il Tempio di Satana; una congregazione satanica deista con alcuni elementi in comune agli spiritualisti, ai luciferiani e agli gnostici. Il Tempio di Satana, seppur di radice tradizionale occultista, propone in effetti una sorta di sincretismo satanico, che cioè, intende includere i seguaci delle varie correnti del Satanismo, uniti da una forte matrice anticristiana. I "templari" di Satana lo onorano quale entità trascendentale volta a promuovere l'indulgenza in luogo dell'astinenza. Satana viene visto quindi proprio in quest'ottica, come la divinità che "incarna" il pieno appagamento, sia dello spirito che del corpo. La loro visuale della struttura "uomo" è simile a quella induista, in cui ogni esperienza, positiva o negativa, accresce il bagaglio karmico e partecipa all'accrescimento personale e spirituale. Dai seguaci del Tempio, Satana viene visto, così, anche come archetipo che rappresenta gli stati alterati di coscienza dell'individuo. Collegato al Deismo, il Satanismo è da molti erroneamente visto come ateo. Mentre il Satanismo deista dei templari di Satana esalta l'ego umano e la piena espressione della vera volontà umana, che non si fa piegare dalle influenze moraliste e dogmatiche; rigettate e non condivise poiché contro la reale natura intrinseca dell'uomo. Ciò porta i seguaci del Tempio di Satana a riconoscere nel proprio ego liberato l'intima scintilla satanica divina.
Alla corrente tradizionalista occulta del Satanismo appartengono, tra gli altri, i noti seguaci del Tempio di Set di Michael Aquino; il quale, ex sostenitore dell'ateismo materialista propinato dalla Chiesa di Satana di Anton LaVey, si rese protagonista di uno scisma da quest'ultima, per concepire una visione più concreta di Satana, riconoscendolo come essere reale.
A questa corrente di Satanismo fa parte anche l'Ordine dei Nove Angoli che è stato il primo gruppo a descrivere il suo occultismo come "Satanismo tradizionale" nel suo Libro Nero di Satana, pubblicato nel 1984, e che rappresenta il gruppo più estremo di tale corrente.
I seguaci dell'Ordine seguono un percorso iniziatico attraverso il "Sistema Settenario", il "Canto Esoterico" e l'addestramento completo dei novizi (compreso lo sviluppo del lato fisico), il "Gioco Stellare" nonché il sistema di magia interna (i "Rituali del Grado", ecc). L'obiettivo dell'Ordine è quello di creare un nuovo individuo, più evoluto, attraverso un duro addestramento fisico, magico ed intellettuale, che prevede esperienza diretta, pratica, tramite azioni antinomiche e spesso illegali che portanto il praticante ad assumere un ruolo antagonistico all'interno della società, nonché ad eseguire alcune cerimonie oscure con l'obiettivo di raggiungere una comprensione dell'universo occulto noto come l'acausale; rispetto ad altre correnti più teoretiche che invece si limitano ad eseguire solo alcuni rituali cerimoniali o a studiare materie filosofiche e che quindi non contemplano alcuna azione antinomica all'interno della società. Così, l'Ordine dei Nove Angoli afferma che il Satanismo tradizionale richiede di avventurarsi nel regno del proibito e dell'illegale al fine di scuotere il praticante, libero dal condizionamento culturale e politico; andando ben oltre la gratificazione del principio del piacere e richiedendo un duro lavoro per il raggiungimento della padronanza di sé, del superamento di sé in senso Nietzschiano ed alla fine della saggezza cosmica. È una concezione del Satanismo più pratica rispetto alle altre congregazioni, con l'accento sulla crescita individuale nei regni della tenebra e del pericolo attraverso atti pratici di abilità, resistenza, e in cui si rischia la vita. La figura di Satana all'interno dell'Ordine è considereta sia come una vera divinità, il Principe delle Tenebre, che come un archetipo o simbolo dell'"oppositore", "avversario". Tuttavia l'origine del nome Satana non viene fatta risalire all'ebraico "‫שָטן‬" come è consuetudine negli ambienti satanici, ma alla parola "αἰτία/αἴτιος" di origine greca antica. Un altro aspetto che contraddistingue l'Ordine dei Nove Angoli è una visione differente dell'origine del nome Baphomet, che per i praticanti di questa congrega deriverebbe dall'antico greco "βαφή μητρίς" con il significato di "madre del sangue" e che rappresenterebbe una divinità femminile considerata la Dea Oscura e Signora del Sangue che gli adepti adorano offrendole dei sacrifici umani in particolari periodi dell'anno. I seguaci dell'Ordine dei Nove Angoli sono fortemente critici verso le congregazioni sataniche più in sovrannumero e più note, come ad esempio la Chiesa di Satana e il Tempio di Set, che ritengono siano "fintamente sataniste" poiché abbracciano il "fascino associato al Satanismo" ma hanno "paura di sperimentarne la tenebra sia all'interno che all'esterno di loro".

Satanismo razionalista (o ateo)

Il Satanismo razionalista nasce nella seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore Anton S. LaVey, che, attraverso La Bibbia Satanica, tentò di dare un fondamento razionale e compiuto alla sua visione del Satanismo. LaVey fondò la Chiesa di Satana.
Il Satanismo razionalista è fortemente ateo ed è concepito in chiave estremamente materialista, edonista, anticristiana e umanista: i suoi adepti, pur non credendo in alcuna divinità, adottano il nome "Satana" — considerato il "ribelle" contro il dio cristiano, e dunque, Satana viene visto semplicemente come una figura emblematica di ribellione contro il sistema di valori cristiani — in contrapposizione alla dottrina cristiana, che ritengono essere oscurantista, in quanto mortificherebbe l'uomo togliendogli ogni valore. I razionalisti propongono una visione antropocentrica della realtà.

Satanismo spiritualista (o teista)

Il Satanismo spiritualista è la corrente teista ed è ritenuta, dagli appartenenti a questa corrente, la più antica religione di sempre, dato che si rifà ai culti sumeri-accadici-babilonesi e al pantheon ad essi appartenente; Satana viene identificato dagli adepti con il dio Ea-Enki e chiamato "padre" o "dio delle origini". Secondo la mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il quale "creò" l'umanità attraverso un processo di ingegneria genetica, le diede la conoscenza e la salvò dal diluvio universale a seguito di una guerra tra Enki e il fratello Enlil. Satana è considerato sia un entità, sia una manifestazione del tutto nella materia. Gli spiritualisti professano una vera e propria forma di fede religiosa, anche se scevra da imposizioni dogmatiche. Sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani e alle religioni monoteiste in genere, poiché li ritengono responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti non riscontrano minimamente. Alcuni identificano il Dio ebraico Yahweh con il demiurgo gnostico, considerato il falso Dio creatore avverso all'umanità, che cerca di osteggiare dal progresso spirituale e che quindi promulga la prevaricazione della mente sull'Essere. Il loro ideale di spiritualità è una ricerca individuale in cui la presa di coscienza personale e il dubbio sono prerogative fondamentali per la crescita interiore. La vita di un satanista è concentrata sulle varie pratiche spirituali quali la meditazione e le invocazioni dei demoni e nello studio esoterico, che spazia da dottrine come l'alchimia, l'ermetismo, lo gnosticismo, la cabala, la numerologia, lo yoga ecc. Inoltre credono nella magia, nella reincarnazione, nel karma e nelle pratiche legate alle energie dell'universo. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro clero, e li ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei demoni nei confronti di chi li commetta. La più importante organizzazione internazionale degli spiritualisti è il Joy of Satan, il cui ministero italiano è la Gioia di Satana.
Un'organizzazione spiritualista italiana è "Unione Satanisti Italiani".

Satanismo gnostico

Il Satanismo gnostico è una corrente spesso confusa con il Luciferismo; in questo ambito Satana non è visto come il malefico descritto nella Bibbia, ma come una divinità che ha dato all'uomo la capacità di evolversi e tornare al suo stato divino originario. Prende molti concetti dalle dottrine dello gnosticismo, anche se rinnega la visione gnostica del mondo materiale inteso come una prigione da cui fuggire. Il fondatore di questa corrente, Dean Joseph Martin, riordinò tutta una serie di idee riferendosi agli aspetti religiosi mistici del pitagorismo, dello gnosticismo, dell'ermetismo e della Cabala esoterica.
Il tratto distintivo di questo lavoro di riordino e di unione di idee in apparenza dissimili tra loro è anche la principale chiave di lettura della corrente gnostica: ovvero che sia spiegabile anche il cosiddetto "dio" o "soprannaturale" con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto parte di una realtà superiore, ma non per questo priva di logica, anzi strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Si prefigge l'evoluzione dell'uomo fino al ritorno a uno stato di divinità, da cui proviene, utilizzando gli strumenti di cui è stato dotato, e che Satana ha contribuito a rendere utilizzabili concretamente. L'ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, è vista come un vero e proprio peccato, una condizione da cui l'uomo deve riscattarsi mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, che si ottengono con il costante ragionamento sia sulle esperienze spirituali, sia su quelle fisiche. La vita stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione. Vita che quindi, secondo il Satanismo gnostico, va vissuta pienamente, senza condizionamenti esterni quali superstizioni o convenzioni sociali, ma nel rispetto di se stessi, degli altri e della legalità. Alcuni di questi principi del Satanismo gnostico risultano, quindi, molto simili a quelli della corrente razionalista di LaVey, per il quale Martin ammise sempre di avere rispetto e ammirazione. L'organizzazione satanista gnostica mondiale di riferimento è The Satanic Temple che ha la sua ramificazione italiana a Torino.

Satanismo luciferiano

In questo contesto del Satanismo è più corretto parlare di "Luciferismo" in quanto qui si collocano la figura e il culto di Lucifero, considerato nella dottrina catara, l'angelo che era stato ingiustamente cacciato dal Cielo e di cui si attendeva il ritorno in Terra. Lucifero viene venerato come principio del "bene" in opposizione al dio del male e creatore del mondo: il Demiurgo. Questo perché Dio ha voluto negare agli uomini la conoscenza, che invece ha offerto Lucifero sotto forma di serpente dell'Eden. Lucifero, per inciso, non viene neanche identificato come Satana, bensì come l'Eone della Conoscenza, chiamato anche Sophia. Gli aderenti a questa corrente, detti luciferiani, non si definiscono neppure satanisti; proclamano che la salvezza si raggiunge tramite la conoscenza che viene ostacolata dai dogmi e dalla "cieca" fede. Un esempio di Luciferismo venne fornito dalla Process Church of the Final Judgment fondata a negli anni sessanta dall'inglese Robert De Grimston (oggi scomparsa). Oggi il Luciferismo è rappresentato da due congregazioni strutturate: la Greater Church of Lucifer e la Neo-Luciferian Church.

Satanismo acido

In questo contesto sarebbe più appropriato e corretto parlare di "Acidismo", poiché più che una corrente satanica, questo è in realtà un fenomeno del tutto indipendente dal movimento satanista, da interpretare e connettere più propriamente alla sottocultura giovanile; ossia a quei gruppi di giovani disadattati, dediti a episodi criminosi di vario tipo, tra cui: le azioni violente, la profanazione di cimiteri, l'abuso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che loro dichiarano di compiere nel nome di "Satana" e contro il dio cristiano.
In Italia un gruppo di tal natura furono le cosiddette, famigerate e tristemente note, bestie di Satana, una banda criminale giovanile dedita alla pratica di pseudo-messe nere e omicidi rituali, ispirata proprio all'Acidismo (e a nessuna corrente propriamente appartenente al Satanismo). Analogamente, negli Stati Uniti e in altri Paesi, criminali solitari e leader carismatici come Ricky Kasso e Charles Manson rientrano nei diversi casi di notorietà mediatica dedicati a tale subcultura.
Non essendo quindi l'Acidismo una corrente satanica vera e propria, gli acidisti sono privi di una filosofia o di un'escatologia che ne tracci una fisionomia comune; e infatti, a riprova di questo, a tutt'oggi non hanno mai avuto né saputo organizzarsi in una congregazione di riferimento.

0 commenti:

Posta un commento

 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .