Satanismo è un termine generale
che ricopre un'ampia gamma di significati, principalmente letterari,
artistici, poetici, religiosi e filosofici, che hanno come punto di
riferimento la figura di Satana, inteso e rappresentato in numerosi
modi, non necessariamente biblici; talvolta come un simbolo o un
archetipo, altre volte come un personaggio immaginario, e ancora come
un essere realmente esistente.
Originariamente indicava un genere
immaginativo poetico-letterario, con iconografie caratteristiche,
attestato per la prima volta come fenomeno letterario nell'ambito
della letteratura inglese del romanticismo nel XIX secolo; diffusosi
poi in Europa, si ritrova anche in alcuni autori del decadentismo
come P. B. Shelley, Lord Byron, Oscar Wilde, Charles Baudelaire e
vari altri.
Storia
Età antica
(EN)
«Satan's ancestry is the
result of an elaborate cross-breeding of traditions that has
spanned millennia.»
|
(IT)
«L'ascendenza di Satana è
il risultato di un elaborato incrocio di tradizioni che è durato
millenni.»
|
(Chris Mathews,
Modern Satanism: Anatomy of a Radical
Subculture, p.1.)
|
La figura occidentale di Satana o del
demonio risale a numerosi secoli antecedenti rispetto alla nascita
della cultura giudaico-cristiana: si possono ritrovare le sue origini
nella zona del Medio Oriente, in particolare nelle mitologie e
religioni del Vicino Oriente antico, mesopotamiche, egizia,
zoroastriana, caldea e cananea, caratterizzate da un pantheon o dalla
credenza in divinità o spiriti malvagi e crudeli, ma anche neutrali
o associati a catastrofi naturali.
Fu principalmente a causa
dell'influenza zoroastriana sull'élite ebraica di Gerusalemme,
avvenuta durante l'esilio babilonese, che l'ebraismo del Secondo
Tempio iniziò a sviluppare una complessa teologia morale sul
dualismo dell'eterna lotta tra bene e male, le cui tracce si possono
abbondantemente ritrovare nell'apocalittica giudaica e nel giudaismo
enochico (corrente di pensiero ebraica a cui vanno attribuiti
numerosi apocrifi dell'Antico Testamento).
L'influenza zoroastriana e caldea
tuttavia fu molto importante anche per il passaggio dal concetto di
Sheol a quello dell'Inferno (insieme alla visione greca del Regno dei
Morti), del giudizio divino, della punizione per i malvagi,
dell'identificazione del male con il serpente, e, infine, con la
nascita della demonologia nel giudaismo rabbinico.
Nel Tanakh e nell'ebraismo del Secondo Tempio
Il Tanakh o "Bibbia
ebraica" è molto povero di riferimenti a Satana (viene citato
solo quattro volte), e comunque viene relegato ad un ruolo minore nei
pochi libri in cui compare. La maggior parte dei demoni che vengono
citati sono in realtà delle divinità presenti nei pantheon cananei
ed egizi, che sono stati "demonizzati" in seguito alla
divisione degli antichi israeliti dal popolo di Canaan e dalle altre
popolazioni che all'epoca risiedevano in Palestina e nel Levante, per
ragioni di carattere nazionalistico e indipendentista.
Nonostante Satana venisse già citato
nel libro di Zaccaria, il primo manoscritto biblico in cui
Satana fa la sua vera comparsa è il libro
di Giobbe, uno dei testi prodotti dalla corrente del giudaismo
sapienziale, la quale, così come gli apocalittici, cercava un modo
per spiegare l'origine del male e la sofferenza umana.
Satana nel Tanakh svolge sempre
il ruolo di angelo subordinato a Dio ed esegue gli ordini di
quest'ultimo, senza mai ribellarsi. L'interpretazione teologica che
vede Satana nel serpente di Genesi è in realtà molto
tardiva, e non venne formulata dagli ebrei ma dai cristiani, che
ancora oggi utilizzano questo modo di considerare il suddetto animale
nel mito in questione. Sta di fatto però che nella cultura ebraica
il serpente non ha nessun significato particolare.
Dopo la scomparsa della corrente
apocalittica giudaica e la fine del periodo del Secondo Tempio, i cui
unici rimasugli furono le sette del giudeo-cristianesimo e una minore
influenza sull'ebraismo rabbinico, gli ebrei rabbinici abbandonarono
le idee apocalittiche e tornarono a considerare l'esistenza di un
esclusivo Dio benevolente, usando come basi gli insegnamenti dei
rabbini del Talmud, e l'impossibilità di ribellione da parte
degli angeli, in quanto creati senza peccato. Nonostante ciò le
tradizioni ebraiche su Samael, che comprendono racconti, leggende
ecc. riportati nell'Aggadah (ereditate anche dai cristiani) e
le spiegazioni sull'esistenza del male presenti nella Qabbalah
continuarono in momenti diversi a far riemergere la figura di un
angelo ribelle. Ma nell'ebraismo il diavolo (costruito soprattutto su
religioni e tradizioni straniere) rimane un'allegoria delle
inclinazioni o comportamenti negativi che fanno parte della natura
umana.
Nel Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento presenta
Satana, o il diavolo, molto più di frequente rispetto al Tanakh,
in una maniera del tutto nuova e assolutamente negativa di questo
personaggio. Egli acquisisce un ruolo molto importante nelle
narrazioni su Gesù come suo tentatore o accusatore.Viene inoltre
associato a numerosi demoni-divinità straniere del Tanakh,
come Baal o Beelzebub, e a figure mostruose della mitologia ebraica,
come il Leviatano, soprattutto nell'Apocalisse di Giovanni.
Il Nuovo Testamento contiene una
sorprendente agitazione di forze demoniache. Nel cristianesimo,
Satana assume definitivamente il ruolo di spirito maligno e portatore
dell'oscurità, contrapposto al Dio buono della luce, in questo caso
Ahura Mazdā.
Nel giudeo-cristianesimo, prodotto del
giudaismo enochico così come l'essenismo e influenzato anche da
quest'ultimo (cfr. Rotoli del Mar Morto), Satana assume
definitivamente negli scritti evangelici lo stesso ruolo che Angra
Mainyu ricopre nello zoroastrismo, cioè di spirito maligno e
portatore dell'oscurità contrapposto al Dio buono della luce, in
questo caso Ahura Mazdā.
I vangeli hanno contribuito
enormemente a costruire una identità malvagia vera e propria di
Satana, attribuendogli la totalità del male, molto distinta dal suo
ruolo di angelo obbediente inviato da Dio, come invece era
raffigurato nel Tanakh.
Età apostolica e patristica
Il primo scrittore cristiano a
identificare il serpente di Genesi con Satana fu probabilmente
Giustino, nei capitoli 45 e 79 del Dialogo con Trifone. Altri
padri della Chiesa a menzionare questo punto di vista furono
Tertulliano e Teofilo.
Ulteriori interpretazioni errate
cristiane sul Tanakh riguardo alla presenza o riferimenti a
Satana sono ad esempio il passo biblico 14,12-15 del libro di
Isaia, nel quale viene citata la "stella del mattino",
cioè il pianeta Venere, che però in questo contesto diventa una
metafora per la sconfitta del sovrano babilonese Nabucodonosor II,
nemico degli israeliti, presente anche lui nel medesimo capitolo.
Questa interpretazione cristiana e la
sua erroneità va attribuita a san Girolamo, che tradusse, verso il
408, la Bibbia dal greco al latino, quindi dal termine Φωσφόρος
(Phosphoros, cioè "portatore della luce") dedusse
quello di Lucifer ("Lucifero"), il quale era già
ricco di significati e proveniente da una tradizione letteraria e
mitologica greco-romana affermata, che lo metteva in relazione con il
leggendario Prometeo. A causa di questa traduzione, la Vulgata,
ma più che altro della sua interpretazione letterale, nella quale
Girolamo considerava la "stella del mattino" di Isaia
un angelo ribelle che cade dal cielo, egli pensò che si riferisse a
Satana, e non al sovrano Nabucodonosor II, facendo entrare il termine
"Lucifero" nel linguaggio cristiano come uno dei nomi di
Satana.
Allo stesso modo anche altri passi del
Tanakh; ad esempio il 28,14-15 del libro di Ezechiele
viene interpretato dai cristiani come un riferimento a Satana, perché
narra di un cherubino che, nonostante la sua perfezione, cade in
disgrazia. Il passo in questione, insieme all'intero capitolo, è
però riferito al re di Tiro.
La concezione dualistica tra bene e
male del paleocristianesimo venne influenzata anche dal contrasto tra
materia e spirito dell'orfismo e platonismo greci. Già dal 94-97 i
cristiani del Mediterraneo concepivano Satana come un antagonista il
cui obbiettivo è di condurre la cristianità alla dannazione.
Ignazio di Antiochia affermava nelle sue lettere che Satana regna sul
mondo da quando quest'ultimo è nato e che, grazie all'incarnazione
di Gesù e all'imminente parousia, la fine del suo dominio sarebbe
arrivata molto presto.
È chiaro quindi che Ignazio, così
come la stragrande maggioranza dei successivi padri della Chiesa e
leader cristiani, prendeva la Bibbia alla lettera invece di
interpretarla. Ad ogni modo, le opere di Ignazio sono importanti dal
punto di vista linguistico, poiché egli utilizza per primo per
riferirsi a Satana la parola ἄρχων ("arconte"),
termine che avrebbe assunto un particolare significato nello
gnosticismo.
L'insistenza di Ignazio per Satana era
dovuta al suo continuo e incessante pensiero verso il martirio, ed
era tale da considerare persino un'iniziativa ecclesiastica priva
dell'autorizzazione di un vescovo come un atto effettuato da un
adoratore del diavolo. In seguito venne bollata come un'opera di
Satana la comparsa di scismatici ed eretici, contro i quali la Chiesa
pronunciava anatemi sull'impossibilità di raggiungere il regno di
Dio. Dopo il I secolo diventò una misura standard da parte della
Chiesa, accusare gli eretici o gli eterodossi di essere alla mercé
del diavolo.
Età moderna e contemporanea
Le origini dei movimenti culturali e
filosofici aventi come culto la figura di Satana non possono essere
fatte risalire anteriormente al XIX secolo: in particolare, secondo
Dawn Perlmutter, la nascita del Satanismo, inteso come fenomeno
religioso, potrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister
Crowley e ai suoi scritti.
A cominciare dal XV secolo si era
tuttavia diffusa la credenza, in ambito cristiano, dell'esistenza di
fenomeni organizzati di devozione a Satana, che furono pesantemente
condannati in opere sulla stregoneria quali il Malleus maleficarum
(1486 circa) e il Compendium maleficarum (1620 circa). I
movimenti aventi come culto la figura di Satana hanno avuto sorti
alterne di repressione e di revivescenza «a partire dai tempi di
Luigi XIV, alla cui corte vengono celebrate le prime messe nere per
ottenere favori e vantaggi materiali fino al Satanismo contemporaneo,
che nasce con Aleister Crowley, un facoltoso inglese vissuto nella
seconda metà dell'Ottocento, che dedicò la sua vita all'occultismo.
Crowley fondò la prima congregazione satanista della storia, a cui,
nel 1911, fornì un'abbazia in Italia, a Cefalù, dove Crowley visse
per qualche anno.
Nella storia del Satanismo riveste
grande importanza la figura del regista underground di
Hollywood, Kenneth Angaer e il suo amico Anton Szandor LaVey —
pseudonimo di Howard Stanton Levey (1930-1997) — e con il cineasta
underground di Hollywood Kenneth Anger, fondatori del Magic Circle
nel 1961 e della Chiesa di Satana nel 1966».
Nel 1966 il californiano Anton LaVey
fondò a San Francisco la Chiesa di Satana, diffondendo questo culto
prima negli Stati Uniti e, successivamente, in Europa, durante il
periodo della cosiddetta controcultura. In questo contesto venne
proposto il "mito" dell'esistenza di un "Satanismo
antico" che andava recuperato al fine di generare un autentico
"Satanismo moderno". La stessa biografia "leggendaria"
di Anton Lavey è oggi messa in discussione.
Nel 1975 Michael Aquino, il quale aveva
aderito nel 1969 alla Chiesa di Satana fondata da Lavey, se ne
distaccò per fondare un movimento satanista alternativo, il Tempio
di Set. Il tramonto della controcultura ha progressivamente ridotto
il proselitismo delle Chiese sataniche anche se non ha ridotto
l'interesse per il Satanismo. Durante gli anni ottanta negli Stati
Uniti d'America, in Canada e in Europa le autorità pubbliche,
allarmate da una serie di episodi criminali, sospetti o presunti
rinvenimenti di sacrifici umani o animali, nonché da numerose
testimonianze di psicoterapeuti che riferivano di abusi satanici
durante l'infanzia da parte di loro pazienti, nonché testimonianze
di bambini maltrattati, hanno avviato una serie di indagini
coinvolgendo le chiese sataniste e creando "allarme sociale"
intorno ai loro culti. David G. Bromley evidenzia tuttavia che non vi
è alcuna prova del coinvolgimento della Chiesa di Satana e del
Tempio di Set in questi presunti accadimenti, i quali, peraltro, sono
stati frequentemente via via spiegati diversamente. Questi
accadimenti, occorsi negli anni ottanta, hanno ridotto drasticamente,
sempre secondo David G. Bromley, la diffusione delle Chiese di
Satana.
Caratteristiche del Satanismo
Il Satanismo in senso stretto è un
movimento che ha come perno della propria filosofia il culto di
Satana, e ne fa il punto di riferimento principale della sua
ritualità.
Secondo lo scrittore decadente Joris
Karl Huysmans (1848-1907), il Satanismo è un atteggiamento che
«consiste in una pratica sacrilega, in una ribellione morale, in
un'orgia spirituale, in un'aberrazione per nulla ideale e cristiana;
risiede anche in un godimento temperato dal timore... la gioia
proibita di trasferire a Satana gli omaggi e le preghiere dovute a
Dio; consiste nell'inosservanza dei precetti cattolici che vengon
seguiti all'incontrario, commettendo, per oltraggiare più gravemente
Cristo, i peccati che egli ha più espressamente maledetti: la
contaminazione del culto e l'orgia carnale».
Movimenti satanici
Esistono differenti tipi di movimenti
satanici. Massimo Introvigne e il CESNUR hanno classificato diverse
tipologie di Satanismo che recentemente sono state denominate:
tradizionale occultista (o deista), spiritualista (o teista),
razionalista (o ateo), gnostico, luciferiano, acido.
Satana può essere considerato in
diverse maniere: come archetipo di uno stato di coscienza superiore
dell'uomo (Satanismo deista e gnostico) che talora tende verso
l'ateismo militante (Satanismo razionalista); come una divinità
sovrumana da venerare (Satanismo luciferiano e spiritualista), o come
un'entità spirituale preternaturale (Satanismo tradizionale
occultista).
Satanismo tradizionale occultista (o deista)
Il Satanismo tradizionale occultista
rappresenta la corrente più "nera" del Satanismo,
comprendendo quel particolare percorso denominato "via della
mano sinistra" che per secoli è stato concepito, appreso e
trasmesso su base individuale. Il Satanismo tradizionale è
occultista proprio poiché segue il sentiero oscuro tracciato dalla
via della mano sinistra, che è molto legato all'uso della magia
nera, la quale assorbe molti concetti proposti dalle eminenti
dottrine di Eliphas Lévi e Aleister Crowley.
Il Satanismo occultista rappresenta la
corrente più tradizionale ed ha una forte connotazione di stampo
anticlericale. In questa corrente Satana viene considerato in grado
di premiare chi si schiera con lui. Gli adepti tengono ben presente
il racconto riportato dalla Bibbia giudeo-cristiana che descrive
Satana come "principe delle tenebre", "angelo caduto"
o "anticristo", e ne fanno un uso stereotipato del loro
antagonismo. Tra i vari satanisti presenti sul territorio italiano,
soprattutto a Torino, la tendenza comune è quella di venerare Satana
compiendo rituali magici finalizzati ad ottenere il suo aiuto e la
sua protezione.
Il Satanismo tradizionale occultista
rappresenta la corrente più dura ed estrema di Satanismo che
comprende quel particolare percorso della Via della Mano Sinistra che
per secoli è stato insegnato su base individuale. Il Satanismo
tradizionale occultista è sicuramente quello che può contare sul
maggior numero di adepti. In questo ambito Satana è venerato come
un'entità spirituale antica, non malvagia, in grado di dare
conoscenze occulte e poteri terreni ai maghi più preparati. La
ritualistica occultista è molto complessa e ha molte fonti, come ad
esempio la Clavicula Salomonis, il Grimorium Verum, o
la Cabala ermetica occidentale. Questa corrente pratica l'oscura via
dell'Ars goetia. Il Satanismo tradizionale occultista opera anche sul
piano sociale, andando contro le sovrastrutture consuete della
società, dal monoteismo al materialismo, passando per tutti quei
riti, considerati vuoti e inutili, del cerimoniale religioso odierno.
Gli occultisti nei loro rituali trattano con demoni di varia natura,
riconosciuti dalle caratteristiche peculiari di ognuno, che spesso
sono opposte a quelle rivelate dalle religioni monoteiste.
Il panorama italiano dei satanisti si
concentra soprattutto nel torinese, dove tra i tanti, dal 2013, è
presente il Tempio di Satana; una congregazione satanica deista con
alcuni elementi in comune agli spiritualisti, ai luciferiani e agli
gnostici. Il Tempio di Satana, seppur di radice tradizionale
occultista, propone in effetti una sorta di sincretismo satanico, che
cioè, intende includere i seguaci delle varie correnti del
Satanismo, uniti da una forte matrice anticristiana. I "templari"
di Satana lo onorano quale entità trascendentale volta a promuovere
l'indulgenza in luogo dell'astinenza. Satana viene visto quindi
proprio in quest'ottica, come la divinità che "incarna" il
pieno appagamento, sia dello spirito che del corpo. La loro visuale
della struttura "uomo" è simile a quella induista, in cui
ogni esperienza, positiva o negativa, accresce il bagaglio karmico e
partecipa all'accrescimento personale e spirituale. Dai seguaci del
Tempio, Satana viene visto, così, anche come archetipo che
rappresenta gli stati alterati di coscienza dell'individuo. Collegato
al Deismo, il Satanismo è da molti erroneamente visto come ateo.
Mentre il Satanismo deista dei templari di Satana esalta l'ego umano
e la piena espressione della vera volontà umana, che non si fa
piegare dalle influenze moraliste e dogmatiche; rigettate e non
condivise poiché contro la reale natura intrinseca dell'uomo. Ciò
porta i seguaci del Tempio di Satana a riconoscere nel proprio ego
liberato l'intima scintilla satanica divina.
Alla corrente tradizionalista occulta
del Satanismo appartengono, tra gli altri, i noti seguaci del Tempio
di Set di Michael Aquino; il quale, ex sostenitore dell'ateismo
materialista propinato dalla Chiesa di Satana di Anton LaVey, si rese
protagonista di uno scisma da quest'ultima, per concepire una visione
più concreta di Satana, riconoscendolo come essere reale.
A questa corrente di Satanismo fa parte
anche l'Ordine dei Nove Angoli che è stato il primo gruppo a
descrivere il suo occultismo come "Satanismo tradizionale"
nel suo Libro Nero di Satana, pubblicato nel 1984, e che rappresenta
il gruppo più estremo di tale corrente.
I seguaci dell'Ordine seguono un
percorso iniziatico attraverso il "Sistema Settenario", il
"Canto Esoterico" e l'addestramento completo dei novizi
(compreso lo sviluppo del lato fisico), il "Gioco Stellare"
nonché il sistema di magia interna (i "Rituali del Grado",
ecc). L'obiettivo dell'Ordine è quello di creare un nuovo individuo,
più evoluto, attraverso un duro addestramento fisico, magico ed
intellettuale, che prevede esperienza diretta, pratica, tramite
azioni antinomiche e spesso illegali che portanto il praticante ad
assumere un ruolo antagonistico all'interno della società, nonché
ad eseguire alcune cerimonie oscure con l'obiettivo di raggiungere
una comprensione dell'universo occulto noto come l'acausale;
rispetto ad altre correnti più teoretiche che invece si limitano ad
eseguire solo alcuni rituali cerimoniali o a studiare materie
filosofiche e che quindi non contemplano alcuna azione antinomica
all'interno della società. Così, l'Ordine dei Nove Angoli afferma
che il Satanismo tradizionale richiede di avventurarsi nel regno del
proibito e dell'illegale al fine di scuotere il praticante, libero
dal condizionamento culturale e politico; andando ben oltre la
gratificazione del principio del piacere e richiedendo un duro lavoro
per il raggiungimento della padronanza di sé, del superamento di sé
in senso Nietzschiano ed alla fine della saggezza cosmica. È una
concezione del Satanismo più pratica rispetto alle altre
congregazioni, con l'accento sulla crescita individuale nei regni
della tenebra e del pericolo attraverso atti pratici di abilità,
resistenza, e in cui si rischia la vita. La figura di Satana
all'interno dell'Ordine è considereta sia come una vera divinità,
il Principe delle Tenebre, che come un archetipo o simbolo
dell'"oppositore", "avversario". Tuttavia
l'origine del nome Satana non viene fatta risalire all'ebraico
"שָטן" come è
consuetudine negli ambienti satanici, ma alla parola "αἰτία/αἴτιος"
di origine greca antica. Un altro aspetto che contraddistingue
l'Ordine dei Nove Angoli è una visione differente dell'origine del
nome Baphomet, che per i praticanti di questa congrega deriverebbe
dall'antico greco "βαφή μητρίς" con il
significato di "madre del sangue" e che rappresenterebbe
una divinità femminile considerata la Dea Oscura e Signora del
Sangue che gli adepti adorano offrendole dei sacrifici umani in
particolari periodi dell'anno. I seguaci dell'Ordine dei Nove Angoli
sono fortemente critici verso le congregazioni sataniche più in
sovrannumero e più note, come ad esempio la Chiesa di Satana e il
Tempio di Set, che ritengono siano "fintamente sataniste"
poiché abbracciano il "fascino associato al Satanismo" ma
hanno "paura di sperimentarne la tenebra sia all'interno che
all'esterno di loro".
Satanismo razionalista (o ateo)
Il Satanismo razionalista nasce nella
seconda metà del XX secolo per opera del suo fondatore Anton S.
LaVey, che, attraverso La Bibbia Satanica, tentò di dare un
fondamento razionale e compiuto alla sua visione del Satanismo. LaVey
fondò la Chiesa di Satana.
Il Satanismo razionalista è fortemente
ateo ed è concepito in chiave estremamente materialista, edonista,
anticristiana e umanista: i suoi adepti, pur non credendo in alcuna
divinità, adottano il nome "Satana" — considerato il
"ribelle" contro il dio cristiano, e dunque, Satana viene
visto semplicemente come una figura emblematica di ribellione contro
il sistema di valori cristiani — in contrapposizione alla dottrina
cristiana, che ritengono essere oscurantista, in quanto
mortificherebbe l'uomo togliendogli ogni valore. I razionalisti
propongono una visione antropocentrica della realtà.
Satanismo spiritualista (o teista)
Il Satanismo spiritualista è la
corrente teista ed è ritenuta, dagli appartenenti a questa corrente,
la più antica religione di sempre, dato che si rifà ai culti
sumeri-accadici-babilonesi e al pantheon ad essi appartenente; Satana
viene identificato dagli adepti con il dio Ea-Enki e chiamato "padre"
o
"dio delle origini". Secondo la
mitologia sumero-accadico-babilonese, Ea-Enki (Satana), fu colui il
quale "creò" l'umanità attraverso un processo di
ingegneria genetica, le diede la conoscenza e la salvò dal diluvio
universale a seguito di una guerra tra Enki e il fratello Enlil.
Satana è considerato sia un entità, sia una manifestazione del
tutto nella materia. Gli spiritualisti professano una vera e propria
forma di fede religiosa, anche se scevra da imposizioni dogmatiche.
Sono particolarmente avversi alle religioni dei giudeo-cristiani e
alle religioni monoteiste in genere, poiché li ritengono
responsabili di aver infangato le loro divinità, attribuendogli
un'immagine malevola e diabolica, che, nei fatti, gli spiritualisti
non riscontrano minimamente. Alcuni identificano il Dio ebraico
Yahweh con il demiurgo gnostico, considerato il falso Dio creatore
avverso all'umanità, che cerca di osteggiare dal progresso
spirituale e che quindi promulga la prevaricazione della mente
sull'Essere. Il loro ideale di spiritualità è una ricerca
individuale in cui la presa di coscienza personale e il dubbio sono
prerogative fondamentali per la crescita interiore. La vita di un
satanista è concentrata sulle varie pratiche spirituali quali la
meditazione e le invocazioni dei demoni e nello studio esoterico, che
spazia da dottrine come l'alchimia, l'ermetismo, lo gnosticismo, la
cabala, la numerologia, lo yoga ecc. Inoltre credono nella magia,
nella reincarnazione, nel karma e nelle pratiche legate alle energie
dell'universo. Gli spiritualisti non praticano sacrifici umani e
animali: questi sono profondamente osteggiati dal loro clero, e li
ritengono causa di "punizione" da parte del dio e dei
demoni nei confronti di chi li commetta. La più importante
organizzazione internazionale degli spiritualisti è il Joy of Satan,
il cui ministero italiano è la Gioia di Satana.
Un'organizzazione spiritualista
italiana è "Unione Satanisti Italiani".
Satanismo gnostico
Il Satanismo gnostico è una corrente
spesso confusa con il Luciferismo; in questo ambito Satana non è
visto come il malefico descritto nella Bibbia, ma come una divinità
che ha dato all'uomo la capacità di evolversi e tornare al suo stato
divino originario. Prende molti concetti dalle dottrine dello
gnosticismo, anche se rinnega la visione gnostica del mondo materiale
inteso come una prigione da cui fuggire. Il fondatore di questa
corrente, Dean Joseph Martin, riordinò tutta una serie di idee
riferendosi agli aspetti religiosi mistici del pitagorismo, dello
gnosticismo, dell'ermetismo e della Cabala esoterica.
Il tratto distintivo di questo lavoro
di riordino e di unione di idee in apparenza dissimili tra loro è
anche la principale chiave di lettura della corrente gnostica: ovvero
che sia spiegabile anche il cosiddetto "dio" o
"soprannaturale" con lo studio e le leggi scientifiche, in
quanto parte di una realtà superiore, ma non per questo priva di
logica, anzi strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Si
prefigge l'evoluzione dell'uomo fino al ritorno a uno stato di
divinità, da cui proviene, utilizzando gli strumenti di cui è stato
dotato, e che Satana ha contribuito a rendere utilizzabili
concretamente. L'ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, è
vista come un vero e proprio peccato, una condizione da cui l'uomo
deve riscattarsi mediante lo studio e la conoscenza in senso lato,
che si ottengono con il costante ragionamento sia sulle esperienze
spirituali, sia su quelle fisiche. La vita stessa è intesa come una
sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte
inestimabile di conoscenza ed illuminazione. Vita che quindi, secondo
il Satanismo gnostico, va vissuta pienamente, senza condizionamenti
esterni quali superstizioni o convenzioni sociali, ma nel rispetto di
se stessi, degli altri e della legalità. Alcuni di questi principi
del Satanismo gnostico risultano, quindi, molto simili a quelli della
corrente razionalista di LaVey, per il quale Martin ammise sempre di
avere rispetto e ammirazione. L'organizzazione satanista gnostica
mondiale di riferimento è The Satanic Temple che ha la sua
ramificazione italiana a Torino.
Satanismo luciferiano
In questo contesto del Satanismo è più
corretto parlare di "Luciferismo" in quanto qui si
collocano la figura e il culto di Lucifero, considerato nella
dottrina catara, l'angelo che era stato ingiustamente cacciato dal
Cielo e di cui si attendeva il ritorno in Terra. Lucifero viene
venerato come principio del "bene" in opposizione al dio
del male e creatore del mondo: il Demiurgo. Questo perché Dio ha
voluto negare agli uomini la conoscenza, che invece ha offerto
Lucifero sotto forma di serpente dell'Eden. Lucifero, per inciso, non
viene neanche identificato come Satana, bensì come l'Eone della
Conoscenza, chiamato anche Sophia. Gli aderenti a questa
corrente, detti luciferiani, non si definiscono neppure satanisti;
proclamano che la salvezza si raggiunge tramite la conoscenza che
viene ostacolata dai dogmi e dalla "cieca" fede. Un esempio
di Luciferismo venne fornito dalla Process Church of the Final
Judgment fondata a negli anni sessanta dall'inglese Robert De
Grimston (oggi scomparsa). Oggi il Luciferismo è rappresentato da
due congregazioni strutturate: la Greater Church of Lucifer e la
Neo-Luciferian Church.
Satanismo acido
In questo contesto sarebbe più
appropriato e corretto parlare di "Acidismo", poiché più
che una corrente satanica, questo è in realtà un fenomeno del tutto
indipendente dal movimento satanista, da interpretare e connettere
più propriamente alla sottocultura giovanile; ossia a quei gruppi di
giovani disadattati, dediti a episodi criminosi di vario tipo, tra
cui: le azioni violente, la profanazione di cimiteri, l'abuso e lo
spaccio di sostanze stupefacenti, che loro dichiarano di compiere nel
nome di "Satana" e contro il dio cristiano.
In Italia un gruppo di tal natura
furono le cosiddette, famigerate e tristemente note, bestie di
Satana, una banda criminale giovanile dedita alla pratica di
pseudo-messe nere e omicidi rituali, ispirata proprio all'Acidismo (e
a nessuna corrente propriamente appartenente al Satanismo).
Analogamente, negli Stati Uniti e in altri Paesi, criminali solitari
e leader carismatici come Ricky Kasso e Charles Manson rientrano nei
diversi casi di notorietà mediatica dedicati a tale subcultura.
Non essendo quindi l'Acidismo una corrente satanica vera e
propria, gli acidisti sono privi di una filosofia o di un'escatologia
che ne tracci una fisionomia comune; e infatti, a riprova di questo,
a tutt'oggi non hanno mai avuto né saputo organizzarsi in una
congregazione di riferimento.
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