Una capsula del tempo è un
contenitore appositamente preparato per conservare oggetti o
informazioni destinate ad essere ritrovate in un'epoca futura. Si
tratta di un metodo per comunicare in modo unidirezionale con il
futuro e non va confusa con la macchina del tempo.
Molte capsule del tempo sono preparate
da singole persone, altre vengono deposte in cerimonie di
inaugurazione di edifici o eventi importanti. Il contenuto può
comprendere oggetti rappresentativi dell'epoca, giornali,
registrazioni, fotografie, monete ecc.
Cenni storici
Presso l'Università di Oglethorpe, ad
Atlanta, è stata allestita nel 1936 una "cripta della civiltà".
Si tratta di una stanza sigillata contenente un campione
rappresentativo dell'epoca, in gran parte oggetti donati. L'apertura
è prevista per l'anno 8113.
La Cripta contiene fusti nei quali sono
inseriti i più vari oggetti sigillati in gas inerte, prevalentemente
provenienti dagli anni '30: abiti, accendini, radio, grammofoni.
L'idea della cripta della civiltà, nasce nel 1936, per volontà di
Thornwell Jacobs (1877-1956), Rettore della stessa Università di
Oglethorpe, che volle conservare e preservare la civiltà del tempo
per i figli del futuro. Thornwell Jacobs era un sacerdote ed un
educatore, fu anche colui che riuscì a rifondare il Collegio di
Oglethorpe dopo la sua distruzione dopo la prima guerra di
indipendenza. Thornwell Jacobs spiegò il motivo della sua idea in un
articolo pubblicato nel novembre del 1936 sulla rivista Scientific
American magazine, nel quale evidenziò la difficoltà di
conservazione dei documenti per il futuro e la necessità di creare
un sistema per preservare le informazioni di una civiltà.
Presso la stessa università si trova
l'associazione International Time Capsule Society che
raccoglie informazioni sull'ubicazione delle capsule del tempo in
tutto il mondo. Chiunque può registrare la posizione della propria
capsula, il contenuto e la data di apertura prevista.
Caratteristiche
Le capsule del tempo sono contenitori
studiati per durare nel tempo salvaguardando il contenuto. Possono
essere piccoli barattoli oppure intere stanze sigillate. L'atmosfera
interna può essere alterata per ridurre il contenuto di ossigeno e
limitare l'ossidazione. Il posizionamento deve essere fatto in modo
da consentire il ritrovamento in un'epoca prestabilita e all'esterno
possono essere apposte indicazioni sulla data di apertura, tenendo
conto dei possibili cambiamenti nella lingua usata.
Capsule spaziali
Attualmente diverse capsule del tempo
sono "sepolte" nello spazio. Eccone alcune tra le più
importanti:
- una placca metallica montata sul modulo di atterraggio lunare della missione Apollo 11, raffigurante i due emisferi terrestri, un'iscrizione, le firme degli astronauti e del presidente Nixon (1969, destinata a restare sulla luna);
- una placca in alluminio e oro applicata su ciascuna delle sonde Pioneer 10 e Pioneer 11, raffigurante delle illustrazioni pittoriche di un uomo, una donna e alcune informazioni sul sistema solare, per permettere a chi dovesse eventualmente trovarle di risalire al pianeta di origine e al periodo indicativo in cui le sonde sono partite (1972 e 1973, destinate a lasciare il sistema solare);
- un disco per grammofono d'oro inserito in ciascuna delle due sonde Voyager, che, se correttamente usato secondo le "istruzioni" allegate, permette di riprodurre dei suoni e mostrare delle immagini terrestri (1977, anch'esse destinate ad abbandonare il sistema solare);
- una placca contenuta all'interno di ciascuno dei satelliti artificiali LAGEOS, raffigurante le disposizioni dei continenti terrestri nel passato, nel presente e nel futuro (1976 e 1992, destinati a ricadere sulla terra dopo circa 8 milioni di anni).
In tutti questi casi però si tratta
solo di poche informazioni sulla Terra e sull'umanità caricate a
bordo di sonde, satelliti o oggetti destinati ad altri scopi, come ad
esempio l'atterraggio sulla luna o la raccolta di informazioni sui
pianeti esterni del sistema solare: di conseguenza queste "capsule"
costituivano solo un carico accessorio, limitato quindi dalla
necessità di non appesantire il carico per cui il lancio era stato
programmato.
Per il 2017 tuttavia è previsto il
lancio del satellite KEO, appositamente concepito per contenere una
capsula del tempo destinata ai terrestri del 52000 circa, quando la
sua orbita sarà ormai diventata instabile a causa dell'attrito con
l'atmosfera. Poiché il solo obiettivo del lancio è proprio quello
di costituire una capsula del tempo orbitante, la quantità di dati
che essa trasporterà, opportunamente incisi su DVD vetrosi
resistenti alle radiazioni, è notevolmente superiore a quella di
tutti i casi precedenti: ad esempio potranno essere memorizzate fino
a quattro pagine scritte per ogni abitante della Terra.
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