L'esorcismo è un insieme di
pratiche e riti considerati efficaci, in ambito religioso, nello
scacciare una presunta presenza demoniaca o malefica da una persona,
un animale o da un luogo. Queste pratiche sono molto antiche e fanno
parte del credo di varie religioni.
Secondo svariate religioni esseri
naturali possono essere posseduti da esseri soprannaturali. Colui che
è considerato essere sotto il controllo di spiriti malvagi non è
però reputato cosciente delle proprie azioni né diretto
responsabile, ma come tramite per gli spiriti. La persona preposta
agli esorcismi è chiamata esorcista. L'esorcista utilizza
preghiere, formule prestabilite, gesti, simboli e anche icone,
reliquie, oggetti "benedetti".
Cenni storici
Il concetto di possessione malefica e
la pratica dell'esorcismo sono molto antichi e diffusi. Il Nuovo
Testamento annovera tra i miracoli di Gesù Cristo la liberazione di
alcuni indemoniati, come nel caso dell'indemoniato di Gerasa (cfr.
Vangelo secondo Luca, 8,26-39 e Marco 5,1-20}. È inoltre da
ricordare che la liberazione dai demoni è parte integrante del
messaggio evangelico e della missione apostolica della Chiesa nel
mondo (...Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i
lebbrosi, cacciate i demòni, gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date...; Matteo, 10,8). Per questo motivo e per la
tradizione ininterrotta, la possessione diabolica fece parte del
credo del Cristianesimo fin dal suo inizio; l'esorcismo, come pia
pratica di liberazione dal demonio è stata ed è ancora una pratica
riconosciuta e promossa dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa
ortodossa e da varie Chiese protestanti
La pratica dell'esorcismo è diminuita
in tempi recenti in molti gruppi religiosi, anche a motivo di una più
attenta diagnostica di problemi di carattere psichico e psicologico.
Tale diminuzione può anche essere ascritta ad un cambiamento nella
cultura occidentale, dovuta a correnti filosofiche e di pensiero
quali il razionalismo, materialismo o al naturalismo, che hanno
ridotto l'attenzione verso il soprannaturale.
Esorcismo nella religione ebraica
Nella Cabala e nella tradizione
giudaica europea, una persona può essere posseduta da uno spirito
maligno chiamato dybbuk, che si ritiene essere l'anima vagante
di una persona morta e fuggita dalla Geenna (un termine ebraico
tradotto liberamente come "inferno"). Secondo questo credo,
un'anima che non sia riuscita a compiere la sua missione durante la
vita ha una seconda opportunità di compierla trasformandosi in un
dybbuk. Il dybbuk deve essere esorcizzato con un rito religioso
formale.
Esorcismo nella religione cristiana
Chiesa cattolica
Nell'ambito della Chiesa cattolica,
l'esorcismo, fatta eccezione dell'esorcismo ordinario praticato in
occasione del battesimo, è un sacramentale praticabile solo dai
vescovi o da un sacerdote che abbia ottenuto il mandato dal proprio
vescovo. Nel passato l'esorcistato era il terzo ministero annoverato
tra gli ordini minori, ma era solo un titolo formale e fu abolito con
il Concilio Vaticano II.
Nei Vangeli, si trovano riferimenti al
potere divino di esorcizzare i demoni, facoltà donata alla Chiesa ed
esercitata fin dalle prime comunità cristiane ((cf Mt l0, 1. 8; Mc
3, 14-15; 6, 7.13; Lc 9,1; l0, 17. 18-20; At 5, 16; 8, 7; 16, 18; 19,
12).
Il primo scopo dell'esorcismo è
diagnostico, per verificare se la persona sottoposta a esorcismo è
affetta da disturbi naturali o posseduta dal Maligno. La sua durata è
varia, eventualmente in più riprese che si sviluppano in un percorso
che può durare anni per ottenere la completa liberazione.
Oggi la Chiesa procede cautamente nel
praticare l'esorcismo, soprattutto in presenza di malattie che, un
tempo, venivano unicamente ascritte all'azione del Demonio come la
schizofrenia, l'epilessia o altre malattie mentali.
Il sacramentale dell'esorcismo è
disciplinato da un apposito rituale, De exorcismis et
supplicationibus quibusdam (letteralmente "gli esorcismi e
alcune preghiere"), adottato nel 1998 in sostituzione del
precedente più antico (1614) che resta in uso, in forza di un
"indulto", dalla maggior parte degli esorcisti che lo
considerano più completo ed efficace.
Il libro contiene l'Exorcismus in
Satanam et Angelos Apostaticos e la famosa Preghiera a San
Michele, che nella tradizione secolare e popolare è considerata
il più potente esorcismo contro Satana. insieme alle preghiere al
Prezioso Sangue di Gesù, culti condivisi con la Chiesa
Ortodossa.
Il sacerdote esorcista deve indagare
sulla storia del suo paziente, soprattutto sul momento in cui sono
iniziati i sintomi della possessione. Lo schema preposto di questo
tipo di indagini prevederebbe:
- interrogatorio iniziale della persone e dei famigliari;
- studio degli esami medici, ed effettuarne nuovi;
- se necessario preghiere di guarigione e di liberazione da un gruppo guidato da un sacerdote;
L'esorcismo è considerato un ministero
particolarmente delicato e difficile che viene affidato a sacerdoti
dotati di particolare equilibrio psichico e spirituale. Il rituale
suppone che la persona posseduta abbia la libera volontà, sebbene il
demonio può avere il controllo del suo corpo, e prevede preghiere,
benedizioni, invocazioni secondo le indicazioni del rituale. Secondo
la Chiesa cattolica ogni ordinario diocesano conferisce in conformità
al canone 1172, il ministero in modo permanente o temporaneo ad un
sacerdote di cui, per il bene delle anime di cui si dovrà occupare,
deve ben conoscerne le sue doti caratteriali oltre che “ornato di
pietà, di scienza, di prudenza e integrità di vita” secondo la
fede cristiana, consapevole che tanto più l'esorcista vive in
pienezza di fede il suo sacerdozio tanto più sarà efficace la sua
azione contro i demoni contro i quali ai laici riuniti non è neppure
lecito usare la formula dell'esorcismo contro satana e gli angeli
ribelli.
L'interesse popolare per l'esorcismo si
riaccese in seguito all'uscita del film L'esorcista, nel 1973.
In quell'occasione l'arcidiocesi di Chicago fu sommersa di richieste
di esorcismo tanto che si dovettero nominare degli esorcisti.
L'importanza del rito è stata riconfermata anche da papa Giovanni
Paolo II. Nel settembre 2005 papa Benedetto XVI parlò al Congresso
dell'Associazione Italiana degli esorcisti incoraggiandoli a
"proseguire nel loro importante ministero a servizio della
Chiesa, sostenuti dalla vigile attenzione dei loro vescovi e dalla
incessante preghiera della comunità cristiana".
Tra i più grandi esorcisti della
storia la Chiesa cattolica ricorda Sant'Antonio Abate, San Francesco
d'Assisi e San Pio da Pietrelcina, San Filippo d'Agira.
L'Associazione internazionale degli
esorcisti - fondata nel 1990 da padre René Chenesseau, sacerdote ed
esorcista francese, e da padre Gabriele Amorth S.S.P., sacerdote ed
esorcista nella Diocesi di Roma - è l'unico ente in materia
riconosciuto dal Vaticano. Attualmente sono oltre 400 gli esorcisti
soci dell'Aie nel mondo, ai quali si aggiungono 124 ausiliari.
Chiesa protestante
Le Chiese Protestanti ridefiniscono i
concetti di possessione ed esorcismo in chiave di "influenze"
demoniache sulla mente; tali influenze richiedono una "liberazione"
non attraverso complessi rituali ma semplicemente mediante la fede in
Cristo. Questo fatto comporta quindi una pratica molto meno formale.
Alcune Denominazioni Protestanti amministrano la liberazione molto
raramente, mentre altre la considerano parte integrante delle
celebrazioni e dei culti. Secondo quanto scritto sul vangelo di Marco
capitolo 16 versetti 17 e 18, scacciare i demoni è uno dei segni che
accompagnano coloro che hanno creduto che Cristo Gesù è il figlio
di Dio fatto uomo e venuto sulla terra per pagare il debito del
peccato sulla croce. Ne consegue che ogni vero credente che riconosce
in Cristo il suo salvatore ha l'autorità di compiere esorcismi, i
quali, quindi, non sono prerogativa del clero. Chi libera dai demoni,
secondo la Bibbia, è solo Cristo il quale opera attraverso i
credenti.
Lo psichiatra M. Scott Peck, un
fervente credente cristiano, fece degli studi sull'esorcismo
protestante, dapprima con l'intento di dimostrare che la possessione
demoniaca non esiste, e ne amministrò due lui stesso. Concluse che
il concetto cristiano di possessione era un fenomeno reale. Ne derivò
criteri diagnostici sostanzialmente differenti da quelli usati dalla
Chiesa Cattolica. Dichiarò di vedere delle differenze nella
procedura e nello svolgimento degli esorcismi tra protestanti e
cattolici, tali da fargli pensare che si tratti di due distinti
fenomeni.
Chiesa ortodossa
Anche nella Chiesa ortodossa
l'esorcismo è una preghiera sacerdotale che il prete dirige verso
Dio perché siano cacciati i demoni. Come nella Chiesa Cattolica,
anche secondo gli ortodossi la morte, il peccato e la malattia sono
in stretta connessione. Ogni manifestazione negativa (difficoltà,
possessione, malattia ecc.) è dunque considerata come un'azione
diretta del demonio, pertanto è necessario elevare la propria
preghiera per la guarigione-liberazione di ogni persona che ne faccia
richiesta con fede e umiltà, senza ricercarne le cause.
Sono tuttavia richieste due condizioni
indispensabili prima di procedere all'esorcismo:
- non aver tralasciato alcuna cura messa a disposizione dalla scienza medica;
- avere seguito fedelmente il trattamento prescritto dal medico.
La preghiera non dispensa da questi
doveri. Colui che segue fedelmente queste norme può poi ricorrere
alla preghiera della Chiesa.
Mentre la Chiesa cattolica fa eseguire
molte indagini prima di autorizzare un esorcismo, la Chiesa ortodossa
fa esattamente il contrario, ritenendo che poiché il male è opera
del demonio, si deve comunque esorcizzarlo. Nelle Chiese ortodosse ci
si accosta ad un esorcista con la stessa facilità e frequenza con la
quale ci si accosta ad un confessore. Gli esorcisti, come i
confessori, vengono nominati dal vescovo.
Gli esorcismi sono amministrati in un
contesto liturgico, per esempio dopo un ufficio (vespro) o dopo un
ufficio di supplica (paraclisi) a Cristo, agli angeli, ai santi, o
dopo un ufficio per i malati. Le preghiere esorcistiche si trovano
negli Eucologi, o libri sacramentali della Chiesa ortodossa, esse
sono inserite tra il Battesimo e la Confessione. Questa collocazione
indica che l'esorcismo è una preghiera per il cristiano che, dopo il
Battesimo, è stato indotto al peccato o è caduto in possessione e
che questa preghiera è intimamente connessa con il Sacramento della
Confessione del cristiano. Esso viene spesso celebrato davanti ad un
leggio dove vengono esposti il Vangelo e la Croce e il sacerdote deve
indossare l'epitrachilio (o stola), cioè lo stesso abito liturgico
con cui celebra l'esorcismo battesimale e ogni sacramento
penitenziale.
Negli Eucologi si trovano gli
"esorcismi o orazioni di San Basilio Magno sopra gli ossessi dai
demoni e contro qualsiasi infermità" (Eucologio, ed, rom.
pp. 359–366). Vi sono tre brani attribuiti a San Basilio e
quattro a San Giovanni Crisostomo. Nella prima orazione il sacerdote
chiede a Dio di cacciare il demonio, segue una vera dottrina sulla
natura e l'attività dei demoni in cui sono enumerati tutti gli
elementi nei quali si nasconde lo spirito delle tenebre, tutte le
forme che può assumere per ingannare l'uomo e per nuocergli, sia nel
corpo che nell'anima, quindi si ricorda tutta l'economia della
Provvidenza rispetto all'umanità: dalla creazione ai portenti
dell'Antico Testamento, ed all'intervento della divinità nel Nuovo
Testamento. Questi pensieri sono ancora più sviluppati nella terza
orazione; verso la fine di essa sono ricordate la magia,
l'astrologia, la necromanzia, l'orneoscopia e tutte le false scienze
proibite dalla Chiesa.
Nella prima, nella seconda e nella
terza orazione attribuite a san Giovanni Crisostomo, si prega invece
Iddio di cacciare il diavolo dall'anima e dal corpo del cristiano per
renderlo "tempio vivo, animato dallo Spirito Santo" e si
domanda che "l'angelo di pace" prenda il posto dell'angelo
perverso e impuro. Queste formule completano l'insegnamento della
Chiesa contenuto nell'esorcismo di san Basilio. Con maggiori sviluppi
sono nuovamente rammentati tutti i benefici della creazione, della
perseveranza, della redenzione del genere umano, e di nuovo sono
palesate le astuzie del nemico di Dio. A questi esorcismi se ne
aggiungono altri attribuiti a San Cipriano, a san Gregorio Nazianzeno
e a San Nicodemo dell'Athos.
Esorcismo nell'Islam
I veri casi di possessione sono molto
rari e i fedeli devono fare attenzione a quegli esorcisti che fanno
una diagnosi di possessione troppo frettolosamente perché potrebbero
essere semplicemente dei profittatori.
Nell'Islam non esiste un "clero"
vero e proprio, infatti non esistendo i sacramenti non ci può essere
un'ordinazione sacerdotale; ci sono per contro delle figure (come
l'Imam, il Qadi o il Mollah) che, adeguatamente formate o avendo
seguito determinati studi, svolgono delle funzioni religiose.
Come nella Chiesa Cattolica anche le
autorità islamiche negano la possibilità della possessione da parte
delle anime di defunti.
Esorcismo nel Corano e nella Sunna
Un versetto del Corano paragona lo
stato dei peccatori nel giorno del giudizio a quello di coloro che
sono vessati dal demonio:
"Coloro invece che si nutrono di
usura resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana."
(al-Baqara, 275.)
Gli studiosi musulmani come
l'Al-Qurtabi citano questo verso quale prova contro chi nega la
possessione da Jinn, o l'attribuisce a cause naturali, e anche contro
coloro che affermano che satana (Shaitan) non entra negli
uomini né li tocca.
La Sura 114, l'ultima nell'ordine di
trascrizione (la 21° nell'ordine cronologico di rivelazione), detta
“degli esseri umani”, è una vera e propria invocazione
esorcistica: “Cerco rifugio presso il Signore degli esseri umani…
contro il male del tentatore subdolo che si insinua nell'animo delle
creature, siano esse jinn o esseri umani”. È utilizzata in molti
Paesi islamici, soprattutto sciiti, sotto diverse forme e incisa su
diversi materiali, come talismano di protezione.
Anche nella Sunna (la tradizione
del profeta, fonte fondamentale dell'Islam dopo il Corano) il profeta
Maometto e i suoi seguaci cacciarono esseri maligni dai corpi dei
credenti usando versi del Corano, suppliche ad Allah, e acqua
benedetta Zamzam.
Esorcismo in altre religioni
Nell'Induismo l'esorcismo viene
effettuato solo se lo spirito penetrato nel corpo dell'indemoniato,
che viene considerato santo per questo, rifiuta di andarsene dopo
qualche tempo. Spesso il celebrante percuote il posseduto con foglie
di neem durante un esorcismo elaborato e teatrale.
Le culture sciamaniche presentano una
forma di liberazione dagli spiriti. L'antropologo Michael Harner ha
affermato che qualche forma di esorcismo esiste in tutte le culture
sciamaniche.
La Wicca, una religione neopagana, non
prevede la pratica dell'esorcismo poiché ritiene che nessuno
spirito, persona, cosa sia per propria natura "cattiva".
Vari promulgatori della New Age usano
una sorta di liberazione spirituale e autori come Ken Page sono stati
pionieri nel diffonderla e renderla popolare.
Punto di vista psichiatrico e scientifico
«Gli stati di possessione demoniaca corrispondono alle nostre nevrosi.» |
(Sigmund Freud) |
Trattandosi di questioni di carattere
spirituale la scienza non ne può che misurare gli epifenomeni,
pertanto durante le presunte possessioni demoniache gli studiosi
(scienziati o medici) hanno solitamente ricondotto questi casi a
disturbi psichici.
La possessione demoniaca non è una
malattia riconosciuta dalla medicina o dalla psichiatria in quanto
tale. A coloro che si credono preda di una possessione demoniaca sono
stati spesso diagnosticati disturbi mentali quali isteria, mania,
psicosi, schizofrenia ed altri. Nei casi in cui è stato
diagnosticato un disturbo di personalità multiplo (oggi chiamato
disturbo dissociativo dell'identità, DDI), nel 29% dei casi i
soggetti affermavano di identificarsi in un demone.
Secondo la scienza, l'illusione che
l'esorcismo funzioni è da attribuire all'effetto placebo e alla
suggestione.
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