domenica 19 aprile 2020

Adamo

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Adamo (in ebraico: אָדָם, in arabo: آدم, ʾĀdam; ... – ...) è il nome, secondo l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam, del primo uomo e significa "umanità", "uomo", "uomo terreno", "terroso", o "della terra rossa".
È santo della Chiesa cattolica ed è ricordato il 24 dicembre.

Vita

Secondo la Genesi, con la sua donna Eva, Adamo ha dato origine all'umanità; in particolare sono nati da loro Caino, Abele e Set. Adamo visse fino all'età di novecentotrenta anni.

Figli

Con Eva ebbe Caino, Abele, Set e ancora altri figli e figlie. La tradizione narra che i figli furono tra 14 e 140. Caino e Abele sposarono le sorelle gemelle Calmana e Deborah.
Dopo la morte di Abele, Caino sposò sua sorella Awan e generò un figlio, Enoch. Set sposò la sorella Azura, di quattro anni più giovane. Nel 235 AM Azura diede alla luce Enos.

Nella Bibbia

La creazione dei primi uomini viene narrata nel libro della Genesi in due brani: il primo in 1,26-28 ed il secondo in 2,7-22. Secondo i teologi liberali e modernisti, si tratta di due racconti contraddittori, mentre secondo i teologi conservatori, tradizionalisti e fondamentalisti, si tratta dello stesso evento narrato in due modi diversi. Secondo la critica biblica moderna, si tratta di due redazioni che dipendono da fonti diverse.
Nella prima versione la creazione dei primi uomini si inserisce nello schema dei sette giorni ed è visto come l'apice del lavoro di Dio:

«E Dio disse: Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra.
E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro: Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra.»
(Genesi 1,26-28)


Nella seconda versione Adamo viene plasmato con la polvere della terra:

« Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.»
(Genesi 2,7)


La parola ebraica adam, "uomo", presenta infatti la stessa radice della parola ebraica adamà, "terra".
E dalla sua costola venne generata la prima donna, Eva:

«Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.»
(Genesi 2,21-22)



Nuovo Testamento

Anche nel Nuovo Testamento vengono richiamate le figure di Adamo ed Eva. Ad esempio si cita il Vangelo secondo Matteo 19,4-5 oppure la prima lettera ai Corinzi 15,45-47.

La creazione di Eva dalla costola di Adamo

Interpretazione teologica

Nella Summa Theologiae (Prima Pars, Quaestio 92, Articulus 3) San Tommaso d'Aquino spiega che la donna fu convenientemente creata dalla costola di Adamo. La creazione dal fianco simboleggia infatti un'unione sociale nella quale la donna non ha autorità sull'uomo, perciò non fu creata dalla sua testa. Al tempo stesso la donna non deve essere servilmente soggetta all'uomo, in quanto ella non fu creata dai suoi piedi.
Nella stessa sezione Tommaso d'Aquino introduce anche l'interpretazione cristologica dell'episodio. Adamo addormentato, dal quale Dio estrae la costola per creare Eva, simboleggia Gesù morto in croce, dal cui costato, trafitto dalla lancia di un soldato romano, escono sangue e acqua, che simboleggiano i due sacramenti dell'Eucaristia e del Battesimo sui quali fu istituita la Chiesa.

False credenze legate al racconto biblico

Secondo una credenza popolare abbastanza diffusa, gli uomini avrebbero una costola in meno rispetto alle donne, eredità dell'asportazione subita da Adamo. In realtà sia uomini che donne hanno lo stesso numero di costole. È però importante notare che in molti testi di ampia diffusione, soprattutto relativi alla storia della scienza, viene raccontato che in passato questa credenza fosse una vera e propria tesi scientifica accettata e consolidata, derivante dal racconto biblico ed imposta di fatto come dogma dalle autorità religiose.
A questo proposito, a volte viene anche raccontato che Andrea Vesalio, padre della moderna anatomia, sia stato condannato a morte dall'Inquisizione per aver spiegato nelle sue opere che uomini e donne hanno esattamente lo stesso numero di costole. In realtà questo è un falso storico, in quanto Vesalio non venne mai condannato da nessuno né per questo né per altri motivi, né ebbe mai scontri con la Chiesa, né le sue opere vennero mai considerate eretiche.
Del fatto che, anche in passato, la presunta costola mancante fosse solo una credenza popolare e non un dogma né una tesi scientifica, si possono portare molte prove. Uno dei principali teologi ed apologeti cristiani, Origene (185-254), nella sua opera Contra Celsum, spiega che il racconto della creazione di Eva non deve essere preso alla lettera, bensì deve essere interpretato per trovare le verità filosofiche contenute in esso. Lo scolastico Guglielmo di Conches (circa 1080, 1154) suggerisce che Eva fosse stata modellata dall'argilla che era sotto ad Adamo e non letteralmente creata da una sua costola. Il Cardinale Tommaso De Vio (1469, 1534), uno dei più importanti teologi cattolici nel periodo della nascente Riforma protestante, spiegava che il racconto della creazione di Eva deve essere interpretato come una parabola, in quanto qualunque interpretazione letterale sarebbe assurda. Non vi è quindi traccia di alcun dogma sulla costola mancante.
Sul fatto che essa non sia mai stata presa in considerazione come ipotesi scientifica si può citare ad esempio la Pseudodoxia epidemica, pubblicata nel 1646, celebre opera enciclopedica di Thomas Browne sugli errori comuni della sua epoca, in cui c'è un articolo espressamente dedicato alla credenza della costola mancante negli uomini: il fatto viene appunto spiegato essere solo un'errata credenza popolare.
Lo stesso Vesalio, nel suo De Humani Corporis Fabrica, quando si tratta di confutarli, cita espressamente Aristotele, Galeno ed altri studiosi ed anatomisti (anche suoi contemporanei). Ma nel caso della costola di Adamo, egli fa riferimento solo a ciò che crede il volgo ("Quod autem viros costa quapiam in altero latere destituitos, ac viros unius costae numero a muliere superari, vulgus opinatur, ridiculum plane est"). Questa credenza viene quindi definita da Vesalio "semplicemente ridicola" (ridiculum plane est): se essa fosse stata un dogma religioso, egli non si sarebbe mai permesso di utilizzare un'espressione del genere.
È molto probabile che la storia relativa a Vesalio e la costola di Adamo sia stata inventata da Andrew Dickson White nel suo libro del 1896 History of the Warfare of Science with Theology in Christendom (Storia del Conflitto tra Scienza e Teologia nella Cristianità), libro assai famoso e pesantemente criticato ormai da tutti i moderni storici per aver diffuso moltissimi falsi miti sulla storia dei rapporti fra scienza e fede, miti che sono all'origine della cosiddetta Tesi del Conflitto tra fede e ragione.
Sull'aneddoto della condanna di Vesalio infatti sembra non esistere alcuna fonte precedente al 1896 e per quanto riguarda il presunto "dogma" della costola mancante nei maschi si può citare il fatto che, ancora nel 1840, un testo statunitense di anatomia parli solo di credenza popolare ("vulgar notion"); ancora nel 1846 un testo di storia della letteratura europea, descrivendo la Pseudodoxia Epidemica, faccia proprio riferimento alla credenza della costola mancante, definendola una questione superficiale ed insignificante anche per i tempi di Browne; e, ancora nel 1856, nella sua opera Popular errors explained and illustrated, John Timbs riporti pari pari la stessa spiegazione soprammenzionata di Thomas Browne.
Ma a partire dalla pubblicazione del libro di White nel 1896 fino ad oggi, il racconto della condanna di Vesalio e del presunto dogma della costola mancante si diffonde in molti libri di storia della medicina, storia della scienza e storia dei rapporti tra scienza e fede. Inoltre il libro di White, nonostante un enorme impianto bibliografico, non riporta la fonte specifica di queste informazioni.

Nell'Ebraismo

  • Bereshit Rabbah, la raccolta dei Midrashim del primo libro della Bibbia Genesi, riporta che in principio Adamo era ornato con una sorta di coda che poi perse. Prima del peccato originale Adamo ed Eva presentavano sulla superficie del corpo una sostanza celeste madreperlacea e metaforicamente simile alla materia dell'unghia; in merito a ciò si parla anche dell'Avir. Sempre lo stesso testo riporta l'età di Adamo ed Eva al momento della loro creazione: 20 anni; come Noè, Mosè, Giacobbe e Giuseppe Adamo venne creato perfetto (cfr Brit milah).
  • Inizialmente Adamo ed Eva costituivano un essere unico (Talmud Ketubot 18, Rashi), l'Adam, infatti secondo alcune opinioni erano schiena contro schiena mentre per altri Eva si trovava sul lato di Adamo; poi Dio, dopo averli così creati, li separò come primo uomo e prima donna. Precedentemente quindi essi non potevano congiungersi sessualmente.
  • La statura elevata di Adamo dalla Terra arrivava sino al cielo ed egli poteva scorgere da una parte all'altra del Mondo grazie alla luce celeste creata da Dio.
  • Nello Zohar è riportato che Adamo venne creato con la polvere del luogo del Tempio di Gerusalemme e con quelle di tutti i luoghi della Terra: poi Dio mischiò i quattro venti con i quattro elementi e diede vita ad un'opera meravigliosa, appunto Adam; Adamo possiede anche un elemento spirituale celeste, l'anima ricavata appunto dal Tempio Celeste di Gerusalemme del Mondo Superiore: così, anche nella sua formazione, l'uomo possiede elementi del Mondo dell'Alto e del Mondo del Basso. Specificamente Dio utilizzò la terra da tutte le parti del mondo per braccia e gambe, della Babilonia per il tronco e della Terra di Israele per la testa: impastò quindi la terra presa dal monte Moryah con acqua attinta da tutti gli oceani del mondo, dalla cui argilla diede forma all'uomo (Talmud Sanhedrin 38, Rashi; Targum Yonatan 2, 5).
  • Secondo un racconto del Talmud Dio fece addormentare Adamo per creare Eva al fine di evitare che essa venisse vista durante la sua formazione, con vene e sangue, infatti egli l'avrebbe disprezzata ma secondo un'opinione egli inizialmente la vide durante la sua formazione, poi si addormentò e, svegliatosi, la vide completata e l'amò (Talmud Sanhedrin 39 e Midrash Bereshit Rabbah 57, 11).
  • Sempre l'esegesi ebraica dice che Adamo poté vedere in visione divina tutti gli Zaddiqim della storia, i giusti; in questa visione Adamo poté vedere tutte le anime delle generazioni successive, i saggi ed i re del popolo ebraico (Midrash Tankhuma Bereshit 32).
  • Secondo i testi della religione ebraica, come nello Zohar, dopo la morte, l'anima di ciascuno incontra Adamo; ad essa, che sembra rimproverare Adamo del suo primo peccato che causò la morte nel mondo, viene domandato dal primo uomo stesso se ha peccati rispetto a quello solo che egli trasgredì, come è scritto: non c'è morte senza peccato.
  • Così Rashi, come anche l'Arizal, ricorda che, oltre a Caino, Abele e Set, Adamo ed Eva ebbero altri figli maschi e femmine non menzionati nel Tanakh.
  • Nei 130 anni lontano da Eva, Adamo produsse demoni sprecando seme.
  • Secondo la Qabbalah Adamo racchiudeva le anime di tutti gli uomini: più propriamente a ciò si allude parlando dell'Adam haRishon. Per il peccato poi commesso da Adamo le anime degli Zaddiqim ascesero in Alto staccandosi da lui.
  • Le nove maledizioni e la morte contro Adamo (Pirke Derabbi Eliezer 14):
  • forza diminuita;
  • altezza ridotta;
  • impurità per zag;
  • impurità per baal kerì;
  • impurità per i rapporti coniugali;
  • "quando seminerai il frumento raccoglierai delle spine";
  • "mangerai erba come gli animali";
  • "la necessità di procurarti il sostentamento ti procurerà dispiacere";
  • dovere di lavorare per questo, col sudore della propria fronte... faticare per "guadagnarsi da vivere";
- "infine dovrai morire"
  • Dio interpretò un giorno per la morte di Adamo ed Eva per il peccato come 1000 anni infatti "...mille anni (per Dio) sono come il giorno di ieri..." (cfr Re David).
  • Dio si occupò della sepoltura del corpo di Adamo alla sua morte; pur se trasgressore con il peccato originale, Adamo era stato un uomo pio e santo (Talmud Eruvin 18), soprattutto prima di quello.

Adam Qadmon, l'uomo originario

La locuzione Adam Qadmon (אדם קדמון, espressione ebraica) è della sapienza mistica ebraica; assonanza con il nome che ha origini antiche risalenti agli antichi egizi (Qad-Amon).
Nell'accezione originale ebraica significa "uomo delle origini" o "antico" infatti "ha qadmoni" significa "delle origini" ma anche "primordiale", invece "ha rishon" significa "primo" o "del principio".
Il termine "Adam Qadmon" indica un "uomo superno" inteso non come "uomo" in senso fisico ma come modello ancestrale, celeste, metafisico da cui avrà poi origine l'umanità della dimensione terrena.
Nella mistica ebraica la figura dell'Adam Qadmon è associata ai passaggi prima della Creazione, al suo svolgersi ed al significato dell'origine di essa racchiusa negli elementi del suo sviluppo. Secondo l'esegesi ebraica l'uomo, in quanto ultima creatura creata, è la più perfetta e completa del Creato e, come tale, racchiude ontologicamente tutti gli elementi spirituali e materiali di quelle precedenti; per la propria completezza è la creatura più fedele alla totalità della sapienza divina. Secondo questa teoria l'uomo è l'essenza della totalità, espressione del Mondo Superiore e del Mondo Inferiore, ed è così possibile conoscere ogni aspetto della realtà prestando attenzione anche unicamente alla creatura uomo; l'Adam Qadmon è quindi l'archetipo della totalità creativa precedente al completamento della Creazione nonché suggello della stessa, anche per il suo ordine e per le opere di Dio per mantenerne l'esistenza e le cause e gli effetti (138 Aperture di Saggezza, Chaim Luzzatto); per la prima affermazione vi se ne associa la primordialità: affine ed attinente a questo principio è quello delle Sephirot. In particolare, l'Adam Qadmon è il primo tra i partzufim (personificazioni o ipostasi del divino) a manifestarsi nel vuoto del chalal (risultato della contrazione - tzimtzum - dell'"infinita luce di Dio" - Or Ein Sof).
Importante l'accostamento tra l'uomo superno ed il Kohen Gadol: negli insegnamenti della Qabbalah entrambe le figure connotano infatti una natura spirituale speculare, una è corrispettiva all'altra.
L'Adam kadmon cabalistico corrisponde energeticamente all'Albero della Vita (In ebraico Etz Chayim) ovvero rappresenta la manifestazione divina sul piano dimensionale umano (Assiah). Le 10 Sephirot, di cui consta l'Albero della Vita, corrispondono a parti del suo corpo. La prima Sephirah, che cinge la testa dell'Adam Qadmon, in ebraico si chiama Kether, che in italiano significa "corona", e corrisponde cabalisticamente all'arcangelo Metatron.

Cultura persiana

In quella persiana viene indicato come spirito del bene assoluto che fattosi uomo alla fine dei tempi, sconfigge definitivamente l'Adam Belial, incarnazione del male assoluto.

Nell'Islam

L'Islam riserva ad Adamo una posizione del tutto privilegiata, essendo considerato il primo profeta dell'Islam e il primo musulmano, cioè il primo uomo sottomesso alla volontà di Dio.
Nel Corano, è con queste parole che Dio annuncia agli angeli la creazione dell'uomo:
Il giorno che {Allah} decise di crearlo {l'essere umano}, comunicò questa Sua decisione agli angeli. Essi dissero: “Vuoi forse creare chi porterà la corruzione e spargerà il sangue sulla terra?”. {Allah} disse: “In verità, Io so ciò che voi non sapete” (Sura al-Baqara/ La Giovenca, 2:30).
Per dimostrare agli angeli che nell'uomo c'è molto più di quanto loro credano, Dio insegna ad Adamo i nomi di tutte le cose, mostrando così loro le sue grandi capacità intellettive:
Insegnò ad Adamo tutti i nomi {tutte le realtà}. Quindi chiese agli angeli: “Ditemi ora i loro nomi”. Dissero: “Non v'è sapere in noi all'infuori di ciò che Tu Stesso ci hai insegnato {non possiamo imparare ciò che tu stesso non ci hai insegnato}”. Egli disse ad Adamo: “O Adamo, informali dei nomi di queste {cose}”; quando {Adamo} li mise al corrente dei nomi di quelle {cose}, Allah disse agli angeli: “Non vi avevo forse detto che Io conosco l'arcano dei cieli e della terra {conosco ciò che sicuramente non conoscete}, ciò che voi manifestate e ciò che tenevate nascosto?” (Sura al-Baqara, La Giovenca 2:31-33).
Secondo un commentario di Muhammad ibn Jarir al-Tabari, Adamo è stato plasmato con la terra (fango di argilla) fatta raccogliere da Dio dagli angeli nel luogo della attuale Mecca, precisamente dove c'è la Kaʿba. Allah mandò per primo l'arcangelo Gabriele (Jibrīl) ma la terra parlò e giurò in nome di Allah che non le si sarebbe presa della materia, poi andò l'angelo Michele (Mikail), ma non ne prese perché nuovamente la terra giurò nel nome di Allah. Infine l'angelo della Morte (ʿAzrāʾīl) andò e, fedele al comando di Allah, non rispettò il giuramento della terra, prese 40 cubiti di essa e li condusse a Dio per plasmare Adamo. Quindi, una volta plasmato, Adamo restò sulla terra per lungo tempo, come una statua di terracotta, con il suo corpo che risuonava al tocco di Iblis (il diavolo), finché Dio gli mandò il suo soffio dandogli vita. Nel Corano, il processo di creazione dell'uomo e la sua natura duale, cioè materiale e spirituale, è così descritta:
È colui che ha perfezionato ogni cosa creata e dall'argilla ha dato inizio alla creazione dell'uomo, quindi ha tratto la sua discendenza da una goccia d'acqua insignificante, quindi gli ha dato forma e ha insufflato in lui del Suo spirito” (Sura as-Sajdah, 32:7-9).

Altre tradizioni

Nei Veda

Nel Dizionario Filosofico, alla voce "Adamo", Voltaire cita il fatto che negli scritti vedici sia riportata la storia di un uomo chiamato Adimo e di sua moglie Procriti. Questo racconto, spiega Voltaire, sembra essere più antico di quello biblico, ma non si può assumere che la storia di Adamo sia tratta da quella di Adimo, in quanto le due vicende sono completamente diverse. La stessa tradizione brahminica rifiuta ogni possibile contaminazione tra i due testi.

sabato 18 aprile 2020

Qual è il mistero dell'astronauta di Salamanca?



La figura di un astronauta moderno scolpito sulla facciata dell'ingresso della cattedrale di Salamanca in Spagna si distingue da tutte le altre e impressiona tutti i passanti. Questo perché la chiesa, che ha uno stile barocco e gotico, fu costruita tra il 1513 e il 1733.
La figura si trova su una colonna all'ingresso della Cattedrale Nuova, che mostra un astronauta con stivali, casco e quello che sembra essere un sistema di respirazione nel petto.
Ma come ha potuto qualcuno scolpire un astronauta così perfettamente prima della sua esistenza?
L'immagine ha dato origine a diverse teorie che riguardano il viaggio nel tempo o gli eventi soprannaturali. Tuttavia, l'enigmatico astronauta della cattedrale di Salamanca sembra avere una spiegazione molto semplice.
Sembra che questo sarebbe accaduto molto di recente, quando la cattedrale è stata restaurata nel 1992. La scultura dell'astronauta era un'aggiunta allo scultore Miguel Romero, e faceva parte di un'antica tradizione in cui i restauratori spesso includono qualche elemento moderno nelle decorazioni dei monumenti antichi.
E l'astronauta di Puerta de Ramos non è stata l'unica inclusione: non lontano dall'astronauta possiamo vedere un drago che mangia un po' di gelato.




Si sente spesso parlare di come sarà l’uomo tra 100/1000 anni ma volendo pensare più in grande, e ipotizzando che non ci saremmo ancora estinti, come sarà l’uomo tra un milione di anni?


L'unica cosa di cui si sente davvero parlare sono fantasie o titoli suggestivi sulle pagine web per farti clickare.


Sopra, concept art di Civilization Beyond Earth, in cui gli ultimi 3 esempi rappresentano le strade evolutive percorribili nel gioco. C) Umano geneticamente perfezionato. D) Umano con corpo artificiale cibernetico. E) Umano ibradito con alieni per adattarsi ad ambiente extraterrestre.
L'evoluzione avviene continuamente in qualsiasi specie, gli umani non fanno eccezione, ma i cambiamenti che riguardano il genotipo sono troppo graduali e imprevedibili, per poterne fare previsioni.
Tra 100/1000 anni l'unica evoluzione biologica significativa nel genotipo a cui potrai assistere sarà quella che ci concederemo da noi, semmai saremo in grado di farlo. Perché in natura, senza un ipotetico intervento artificiale di editing genetico, 1000 anni sono il minuto che sto impiegando a rispondere qui. I cambiamenti li potresti osservare solo analizzando il DNA di un miliardo di persone, per scoprire che il gene vattelappesca è diffuso nel 29% del campione esaminato, quando 1000 anni prima lo era nel 27%. Ecco tutto il cambiamento che avrai tra 1000 anni.
Gli articoli come quelli citati all'inizio, si concentrano molto sul fenotipo, soprattutto per sottolineare che la selezione in parte diretta da noi stessi per le condizioni ambientali che abbiamo creato e a cui siamo sottoposti, potrebbe determinare tendenze demografiche che porteranno ad una maggiore diffusione di questo o quel tratto, ma non sarebbero previsioni evolutive, ma piuttosto proiezioni demografiche.
Ad esempio la proiezione (artistica) qua sotto, racconta che per via dello stile di vita (e prende in considerazione solo quello occidentale…) gli umani tenderanno ad avere occhi più grandi, mento più piccolo, fronte più ampia.



Non hanno granché fondamento queste previsioni e sono esclusivamente fenotipiche.
Le vere previsioni che è in grado di fornire la biologia evolutiva sono ad esempio: "in che tipo di ambiente e in quali strati rocciosi potrei trovare il fossile di una forma transizionale tra queste due specie di Sarcopterygii?" Questo e poco più potresti prevedere.


Sopra, ricostruzione artistica del Tiktaalik, scoperto grazie alle previsioni della Sintesi dell'Evoluzione.
Soprattutto perché ogni transizione evolutiva avviene in conseguenze di cause che la determinano (e mai per uno scopo): mutazioni (che non puoi prevedere), migrazioni con conseguente ibridazione e gene flowing (che più che prevedere puoi tirare ad indovinare) e, soprattutto, pressione selettiva esercitata dall'ambiente (come sarà stato l'ambiente evolutivo degli umani da qui ad un milione di anni?) e chissà, magari altri fattori che non abbiamo ancora nemmeno compreso appieno.
Dovresti sapere in anticipo tutte queste cose, anche quelle che non sappiamo di dover sapere adesso, per rispondere con un minimo di serietà alla tua domanda. Questo è il motivo per cui nessuno che faccia ricerca seria perde molto tempo a fare "studi" su come sarà l'umanità tra un milione di anni. Se lo facessero sarebbe solo per attirare l'attenzione e fare marketing. Puoi vederlo da te negli articoli che ho citato, tutti finiscono sulla strada del "con la tecnologia ci evolveremo da soli", perché non c'è molto altro da dire.
Queste affermazioni vanno benissimo per la fantascienza, ma non hanno davvero granché di serio.


Nella trilogia Ilium-Olympos, Dan Simmons immagina post-umani con corpi progettati artificialmente, con il DNA che funge da processore in grado di eseguire app come i nostri smartphone.
Chiunque ti risponderà qualcosa di preciso o è un illuso che crede di sapere cosa sta dicendo e vive in un mondo di fantasie, oppure ti sta prendendo in giro.



venerdì 17 aprile 2020

Quanto sarebbe facile per una specie aliena conquistare o eliminare l'intera razza umana?


Se potessero arrivare fin qui? Sarebbe irrilevante per loro.
Non si creerebbe una situazione del genere:


VS questo


Non sarebbe nemmeno una cosa così:


VS questo


Sarebbe più vicino ad una cosa di questo tipo:


contro questo


Assolutamente irrilevante per loro. Saremmo completamente cancellati prima ancora di essere consapevoli di essere in conflitto.


giovedì 16 aprile 2020

ESISTE UN "MISTERO DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE"?


Dati alla mano, un giornalista australiano chiarisce, forse definitivamente, uno dei misteri più amati e temuti dell'ultimo secolo.


Protagonista dei migliori film di mistero, dell’interesse dei più importanti scienziati al mondo e ormai parte dell’immaginario collettivo, il Triangolo delle Bermuda si trova in pieno Oceano Atlantico. Si tratta di una zona proprio a forma di triangolo, caratteristica che gli ha assegnato il nome.
Circoscritta dall’arcipelago delle Bermuda a nord, dall’isola di Porto Rico a sud e dalla Florida a ovest, quest’area marina è ricordata per i numerosi misteri che nasconde dagli anni ’50. Coinvolta in moltissime scomparse di aerei, navi ed equipaggi, il Triangolo delle Bermuda è ancora oggi un mistero che nessun è riuscito a svelare.


La storia
Il Triangolo delle Bermuda, soprannominato anche triangolo maledetto o triangolo del diavolo, inizia a essere al centro dell’interesse internazionale negli anni cinquanta, quando un susseguirsi di articoli e libri sottolineano la sparizione di aerei e navi, tra cui una flotta di cinque navi della United States Navy.
Le idee di un’area avvolta nel soprannaturale viene poi avvalorata dalla scomparsa del Volo 19, ponendo il dubbio che alla base di questi eventi ci fossero individui extraterrestri. Ma le storie che ci hanno fatto più rabbrividire non sono terminate. Nel 1840 scomparve la nave francese Rosalie.
Quest’ultima venne ritrovata carica di merce e nella norma, ma senza equipaggio. L’unico superstite fu un canarino. Nell’81 dello stesso secolo, toccò invece alla nave americana Austin, che si volatilizzò nel nulla. In tutti questi casi sembra che le navi fossero scomparse improvvisamente e dopo un arco di tempo variabile fossero riapparse, ma senza gli uomini che vi erano a bordo.
Tra le storie più sorprendenti, possiamo citare quella che coinvolse nel 1945 cinque aerei da caccia. Con destinazione Bahamas, gli aerei sulla via del ritorno iniziano a inviare alla base aeronautica delle richieste di aiuto dovute al malfunzionamento della strumentazione. Una volta persa la rotta, gli aerei iniziano a vagare nel nulla finendo così il carburante a disposizione.

Il segreto


Ciò che c’è dietro a queste misteriose scomparse rimane ancora sconosciuto, ma diverse teorie sono state avanzate. Una prima idea vede il Triangolo delle Bermuda nell’area in cui sorgeva l’antica civiltà di Atlantide. I resti di quest’ultima sembra creino un campo elettromagnetico. Tuttavia, questa teoria può spiegare solo il parte il mal funzionamento degli strumenti di bordo.
Altri studiosi avanzarono l’idea che tutti gli aerei e le navi sarebbero entrati in un’altra dimensione spazio-temporale, sempre dovuta a pericolosi campi magnetici. Anche Einstein in effetti teorizzò di universi paralleli: ipotesi avvalorata da un fenomeno riscontrato in alcuni voli. Questi ultimi, infatti, sorvolando la zona del Triangolo delle Bermuda atterrerebbero con un anticipo inusuale senza venti di 800Km/h.


martedì 14 aprile 2020

Il "nucleo del demonio"


The Demon core o nucleo del demonio è stato un esperimento degli scienziati americani; era una massa sferica da 6 chilogrammi di plutonio, coinvolta in due incidenti nel 1945 e 1946. Il nucleo era destinato ad essere utilizzato come terza arma nucleare, e rimase in uso per i test, dopo la resa del Giappone.
Gli incidenti sono avvenuti nel laboratorio di Los Alamos; entrambi provocarono l’avvelenamento da radiazioni acute e conseguenti decessi degli scienziati Harry Daghlian e Louis Slotin.


Dopo quegli incidenti, il nucleo sferico di plutonio fu chiamato "nucleo demoniaco".


lunedì 13 aprile 2020

Ci sono delle spiegazioni scientifiche che spiegano il "Martello di London"?


Sì.
Per chi non lo sapesse, il cosiddetto "Martello di London" è stato trovato a London, in Texas, nel 1936 ed è diventato famoso negli anni '80, dopo essere stato acquistato da un giovane seguace del Creazionismo di nome Carl Baugh che sosteneva che il manufatto fosse stato costruito prima della grande Inondazione (quella dell'Arca di Noè per capirci).


Non è affatto così.
Il martello di London, che è lungo 15 centimetri e largo 25 mm con una sezione trasversale ottagonale, è un piccolo martello da fabbro del tipo che avrebbe potuto essere usato per calzare i cavalli. Il contenuto di zolfo del ferro ci dice che è stato prodotto nel XVIII o all'inizio del XIX secolo usando il carbone e con una fucina.
Poiché all'epoca l'America rurale era in qualche modo tecnologicamente arretrata, potrebbe anche essere ancora più recente. E la pietra intorno è ancora più recente. È una concrezione ferrosa del tipo che può formarsi ovunque se il ferro viene lasciato a contatto con terreno, acqua e minerali reattivi.
London, Texas, è nota per il suo calcare Ordoviciano. Il calcare è una roccia morbida e solubile a base di carbonato di calcio, motivo per cui forma grotte naturali. Le acque superficiali in tali aree trasportano minerali lisciviati dalle rocce e quando incontrano la lisciviazione del ferro di uno strumento perduto, reagiscono con esso, cementando il ferro e il terreno circostante in una concrezione.
Le concrezioni possono formarsi abbastanza rapidamente solo dalla precipitazione di un numero qualsiasi di minerali solubili attorno a un nucleo o a una crepa, ma formano croste abbastanza spettacolari quando ossidi di ferro, terreno e altri precipitati si combinano attorno a un pezzo di ferro perso. Questo è un fenomeno comune, noto a chiunque abbia una minima conoscenza della geologia.
Ecco una concrezione formata nell'acqua di mare attorno a un chiodo di navi in ferro:


Ed ecco una concrezione attorno a un paio di calibri:


E intorno alle pompe di zavorra del sottomarino, Hunley:


Tali concrezioni si formano anche sulla terra ferma. Ecco una concrezione attorno a una candela Champion vintage degli anni '20.


Ed eccone un altro:


E un altro:


E un altro:


Insomma, il martello non è antichissimo, pre-inondazione di Noè. Come non lo sono le candele delle auto nelle foto…


 
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