Dati alla mano, un giornalista
australiano chiarisce, forse definitivamente, uno dei misteri più
amati e temuti dell'ultimo secolo.
Protagonista dei migliori film di
mistero, dell’interesse dei più importanti scienziati al mondo e
ormai parte dell’immaginario collettivo, il
Triangolo
delle Bermuda
si trova in pieno
Oceano Atlantico. Si tratta
di una zona proprio a forma di triangolo, caratteristica che gli ha
assegnato il nome.
Circoscritta dall’arcipelago delle
Bermuda a nord, dall’isola di
Porto Rico
a sud e dalla
Florida
a ovest, quest’area marina è
ricordata per i numerosi misteri che nasconde dagli anni ’50.
Coinvolta in moltissime scomparse di aerei, navi ed equipaggi, il
Triangolo delle Bermuda
è ancora oggi un mistero che
nessun è riuscito a svelare.
La storia
Il
Triangolo delle Bermuda,
soprannominato anche
triangolo maledetto
o
triangolo del diavolo,
inizia a essere al centro dell’interesse internazionale negli anni
cinquanta, quando un susseguirsi di articoli e libri sottolineano la
sparizione di aerei e navi, tra cui una flotta di cinque navi della
United States Navy.
Le idee di un’area avvolta nel
soprannaturale viene poi avvalorata dalla scomparsa del Volo 19,
ponendo il dubbio che alla base di questi eventi ci fossero individui
extraterrestri. Ma le storie che ci hanno fatto più rabbrividire non
sono terminate. Nel 1840 scomparve la nave francese Rosalie.
Quest’ultima venne ritrovata carica
di merce e nella norma, ma senza equipaggio. L’unico superstite fu
un canarino. Nell’81 dello stesso secolo, toccò invece alla
nave americana Austin, che
si volatilizzò nel nulla. In tutti questi casi sembra che le navi
fossero scomparse improvvisamente e dopo un arco di tempo variabile
fossero riapparse, ma senza gli uomini che vi erano a bordo.
Tra le storie più sorprendenti,
possiamo citare quella che coinvolse nel 1945 cinque
aerei da caccia.
Con destinazione
Bahamas, gli aerei sulla
via del ritorno iniziano a inviare alla base aeronautica delle
richieste di aiuto dovute al malfunzionamento della strumentazione.
Una volta persa la rotta, gli aerei iniziano a vagare nel nulla
finendo così il carburante a disposizione.
Il segreto
Ciò che c’è dietro a queste
misteriose scomparse rimane ancora sconosciuto, ma diverse teorie
sono state avanzate. Una prima idea vede il
Triangolo delle Bermuda
nell’area in cui sorgeva
l’antica civiltà di Atlantide.
I resti di quest’ultima sembra
creino un campo elettromagnetico. Tuttavia, questa teoria può
spiegare solo il parte il mal funzionamento degli strumenti di bordo.
Altri studiosi avanzarono l’idea che
tutti gli aerei e le navi sarebbero entrati in un’altra dimensione
spazio-temporale, sempre dovuta a pericolosi campi magnetici. Anche
Einstein
in effetti
teorizzò di universi paralleli: ipotesi avvalorata da un fenomeno
riscontrato in alcuni voli. Questi ultimi, infatti, sorvolando la
zona del
Triangolo delle Bermuda
atterrerebbero con un anticipo
inusuale senza venti di 800Km/h.
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