Una casa
lunare è un segmento dell'eclittica
(spesso chiamata stazione o dimora) attraverso il quale la luna si
muove nella sua orbita intorno alla terra, spesso usata dalle antiche
culture come parte del loro sistema di calendari. In generale, benché
non sempre, lo zodiaco è diviso in 27 o 28 segmenti relativi alle
stelle fisse - uno per ciascun giorno del mese lunare, che è lungo
27,3 - e la posizione della luna è mappata rispetto a quei segmenti
fissi. Poiché la posizione della luna a un determinato stadio
varierà secondo la posizione della terra nella sua orbita, le case
della luna sono un sistema efficace per tenere traccia del passaggio
delle stagioni.
Varie culture hanno usato
astrologicamente serie di case lunari; ad esempio le nakshatra
astrologiche della cultura indù, le manzil arabe (manazil
al-qamar), le ventotto case dell'astronomia cinese e i 36 decani
dell'astronomia egizia. Altre case sono raggruppate insieme:
nell'astrologia occidentale ciascun segno dello zodiaco copre 2-3
case, mentre il sistema cinese raggruppa le case in quattro gruppi
legati alle stagioni.
Il concetto di case lunari è
considerato di origine babilonese. Jim Tester, nella sua Storia
dell'astrologia occidentale spiega che esse appaiono
nell'astrologia ellenistica con la lista di stelle fisse redatta nel
II secolo da Massimo di Tiro, nelle liste arabe di Alchandri e
Albohazen Haly, nonché in una lista copta simile con nomi greci, e
che benché esse fossero note nell'India vedica, tutte le liste
«sembrano tradire» la trasmissione attraverso fonti greche. Pur
evidenziando che i Babilonesi avevano ben stabilito i raggruppamenti
lunari verso il VI secolo d.C., Tester nota anche che «lo schema
delle ventotto case era derivato attraverso la magia egiziana legando
le liste dei giorni fortunati e sfortunati del mese lunare alle
emerologie e allo zodiaco».
Case cinesi
Le 28 Case Lunari (cinese:
二十|八|宿,
Èrshí-Bā Xiù) sono la forma cinese e est-asiatica delle
case lunari. Possono essere considerate come l'equivalente dello
zodiaco occidentale, sebbene le 28 Case riflettano il movimento della
Luna attraverso un mese siderale piuttosto quello del Sole in un anno
solare. Nella loro forma finale, esse incorporavano le forme astrali
dei Quattro Simboli: Dragone Azzurro dell'Est, Tartaruga Nera del
Nord, Tigre Bianca dell'Ovest e Uccello Vermiglio del Sud. Si tratta
di due animali reali e due leggendari assai importanti nella cultura
cinese tradizionale come il fengshui.
Case Indiane
Le Nakshatra o Nákṣatra
(lit. "stelle") sono la forma indiana
delle case lunari. Esse di solito ammontano a 27, ma a volte 28 e i
loro nomi sono legati alle più importanti costellazioni in ciascun
settore. Esse partono da un punto sull'eclittica precisamente opposto
alla stella Spica (sanscrito: Chitrā) e si sviluppano verso
est. Nella mitologia indiana classica, la creazione delle nakshatra
è attribuita a Daksha. Esse erano le spose di Chandra, il dio della
luna. Le nakshatra dell'astronomia bhartiya tradizionale sono
basate su una lista di a list of 28 asterismi trovati
nell'Atharvaveda (AVŚ 19.7) e anche nelle Shatapatha
Brahmana. Il primo testo astronomico che le elenca è il Vedanga
Jyotisha. Le case sono una parte importante dell'astrologia
indiana.
Case arabe
L'astrologia araba utilizzava un
sistema di 28 case lunari chiamato Manāzil al-qamar.
In questo sistema si riteneva che la luna si muovesse attraverso 28
distinte manazil (singolare: manzil = casa) durante il
normale anno solare, ciascuna delle quali durava, perciò, circa 13
giorni. Una o più manazil erano poi raggruppate in una nawaa
e l'insieme delle anwaa (forma plurale di nawaa)
componeva l'anno. In altre parole, lo schema era il seguente: un anno
era diviso in anwaa, ciascuna delle quali era fatta di una o
più manazil, che erano associate a una stella o costellazione
dominante.
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