mercoledì 22 aprile 2020

Black Metal Inner Circle

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«Prima di tutto il cosiddetto Black Circle era qualcosa creato da Euronymous per far credere alla gente che ci fosse qualcosa, ma era una fandonia e non è mai esistito. Dall'altra parte i media credettero alla sua esistenza per un attimo, ma velocemente smisero di parlarne quando capirono che era una voce falsa.»
(Varg Vikernes)


Black Metal Inner Circle (in inglese: cerchia interna del black metal) è il nome con il quale viene identificato un gruppo di persone che, si crede, abbia formato una organizzazione criminale di matrice anti-cristiana nata in Norvegia, di cui facevano parte vari musicisti della scena black metal scandinava. Comunemente viene chiamato Inner Circle; altri nomi dati sono Black Circle e Svarte Sirkel (entrambi significano cerchia nera, rispettivamente in lingue inglese e norvegese), mentre alcune testate giornalistiche usarono il nome Black Metal Mafia per identificare il gruppo. L'Inner Circle è nota in quanto ritenuta la responsabile di numerosi crimini ai danni di luoghi cristiani, intimidazioni nei confronti di altri gruppi musicali e alcuni omicidi, che sconvolsero la Scandinavia (nella fattispecie, la Norvegia) durante i primi anni novanta. Gli ideali del gruppo si rifacevano a una confusa commistione di idee riferite a satanismo, isolazionismo, paganesimo norreno. La componente satanica, che era l'ideologia predominante (probabilmente perché la più "teatrale" vista dall'esterno) non era certo ispirata a quella di Anton LaVey (che Euronymous, chitarrista e fondatore dei Mayhem apertamente disprezzava), ma era improntata a un satanismo di tipo vendicativo.

Storia

Le origini

L'origine dell'Inner circle risalirebbe a quando Euronymous aprì un negozio di dischi chiamato Helvete ("Inferno", in norvegese), agli inizi degli anni novanta a Oslo. Lo spazio affittato al fine di avviare la sua attività era però largamente sovradimensionato quindi si decise di usare i locali in eccesso per svolgere "feste" sanguinarie e al limite del delirante. I frequentatori di questi raduni, sei ragazzi tutti poco più che adolescenti, si definivano appartenenti ad un "Inner Circle", ed erano colpiti dal carisma di Euronymous, definito da molti un abile oratore, che era venerato come nuovo messia delle forze del male. In poco tempo, il movimento raggiunse un cospicuo numero di frequentatori, molti dei quali suonavano in altri gruppi black metal, come Emperor, Dissection e Darkthrone. Oltre a Euronymous tra i membri più rappresentativi figuravano Bård Faust e Samoth degli Emperor, Jørn degli Hades, Varg Vikernes di Burzum. Quest'ultimo si fece notare subito: il ragazzo ammirava molto Euronymous e la sua incredibile determinazione nel compiere vandalismi lo fece diventare a breve uno dei maggiori (se non il principale) responsabili dei crimini commessi dal gruppo.

I crimini

Incendi di chiese

Intorno al 1992, 52 chiese vennero bruciate, furono presi di mira numerosi cimiteri, ove più di 15 000 tombe vennero profanate e imbrattate con simbologie occulte. I proventi di simili atti (arredi sacri e croci ad esempio) venivano a volte portati come trofei per addobbare l'Helvete. Autori di tali gesti furono principalmente Vikernes, Faust, Samoth ed alcuni membri di gruppi minori, quali Hades, Einherjer e Ildjarn.
Tra le strutture religiose distrutte una tra le più note fu la medievale stavkirke di Fantoft nei pressi di Bergen, che venne data alle fiamme il 6 giugno del 1992 da Varg Vikernes; una foto di ciò che rimase della struttura (le travi portanti) diventò la copertina di Aske, EP di Burzum. Tale atto, già di per sé grave, nei progetti doveva essere ben peggiore: gli appartenenti all'Inner circle avrebbero voluto sacrificare qualcuno dentro la chiesa prima di appiccare il fuoco ma poi l'idea venne accantonata, probabilmente per la mancanza di passanti vista la tarda ora; il sangue comunque non mancò: venne scelto come surrogato un coniglio. Un altro rogo famoso fu quello che interessò la cappella di Holmenkollen, ossia, la chiesa dei Reali di Norvegia. Oltre a questi gesti piromani ben presto l'Inner circle si trovò indirettamente responsabile di una morte: a Sarpsborg, infatti, lo spegnimento di un incendio costò la vita a un pompiere.
Fu segnalato qualche incendio anche nella vicina Svezia, dietro al quale si sospettò esserci la mano di It degli Abruptum ma le accuse non vennero mai provate.

Scontri con altri gruppi

Nel mirino dell'Inner Circle finirono anche gruppi heavy metal, considerati "incoerenti" e succubi delle mode musicali. Nel luglio 1992, Maria, una ragazza diciottenne militante nell'Inner Circle, cosparse di acetone la porta d'ingresso e le finestre della casa di Christofer Johnsson, il leader dei Therion, e poi ne incendiò l'abitazione (anche se Vikernes sostenne di aver compiuto lui stesso questo atto). Prima di allontanarsi Maria piantò un grosso coltello sulla porta d'ingresso insieme a un messaggio: "Il Conte è stato qui e ritornerà".
Johnsson e la sua famiglia riuscirono a salvarsi fuggendo dall'abitazione in fiamme e le indagini dopo poco portarono all'arresto di Maria, che venne poi ricoverata in un ospedale psichiatrico. Dai suoi diari si risalì velocemente a Varg Vikernes descritto come il "Conte" (a quei tempi usava infatti lo pseudonimo Count Grishnackh); quattro giorni dopo l'incendio, Johnsson ricevette una presunta missiva di Vikernes:
«Salve, vittime! Sono il Conte Grishnackh dei Burzum. Sono appena tornato da un viaggetto in Svezia, più precisamente in un posto a nord-ovest di Stoccolma e penso di aver perso un fiammifero e un disco firmato Burzum, ha ha! Ritornerò molto presto e forse, questa volta, non vi sveglierete nel mezzo della notte. Vi darò una lezione di paura. Siamo davvero molto pazzi, i nostri metodi sono la morte e la tortura. Le nostre vittime moriranno lentamente, devono morire lentamente.»
Altre azioni minatorie ebbero come bersaglio gruppi come Paradise Lost e Deicide. Per quanto riguarda i primi, i risultati furono la distruzione del loro autobus preso a sassate da una folla invasata di ragazzini durante il loro tour a Oslo, mentre i secondi vennero disturbati durante il loro tour europeo nel 1992. Durante una performance live al "Fryshuset" di Stoccolma, una bomba scoppiò durante l'esibizione dei Therion, ma si scoprì che avrebbe dovuto detonare durante la performance dei Deicide, vero bersaglio dell'attentato. Ci fu tuttavia solo qualche ferito non grave.
I Deicide furono minacciati anche durante la tappa di Manchester con i Gorefest di supporto, quando un soggetto non identificato lanciò una finta bomba sul palco, creando scompiglio e panico, ma fu solo un falso allarme. Certi ritengono che questi attentati furono architettati da alcuni animalisti ostili nei confronti della band, per via delle loro dichiarazioni e dei loro testi sul sacrificio di animali. Glen Benton, invece, ritiene che sia stata opera dei fanatici del black metal.

Le morti

In aggiunta agli incendi e alle aggressioni, una serie di infausti avvenimenti ebbe inizio nel 1991: in questa data, infatti, il cantante dei Mayhem, Dead, si suicidò in circostanze che Euronymous sfruttò abilmente per insinuare il sospetto che fosse stato assassinato da lui stesso; va da sé che era soltanto una trovata pubblicitaria ed Aarseth non venne mai incriminato. Venne inoltre messa in giro la diceria secondo cui alcune parti del cervello e del cranio del cadavere furono sottratte e conservate o mangiate da Euronymous, dagli Abruptum e persino da alcuni elementi dei Marduk.
Recentemente 'Morgan Steinmeyer Håkansson', chitarrista dei Marduk, ha confermato di avere pezzi di cervello e di cranio di Dead, ricevuti per posta da Euronymous.
Alcuni appartenenti all'Inner circle si macchiarono anche di efferati omicidi: nell'agosto 1992, Bård Faust venne adescato da un omosessuale, Magne Andreassen, mentre camminava nell'Olimpic Park di Lillehammer. Fingendo di assecondarlo, Faust cedette alle sue lusinghe, lo seguì nel bosco e lo uccise a coltellate; dopo di che, come se non fosse successo nulla, tornò a casa, si fece una doccia e andò a dormire. Venne arrestato un anno dopo e condannato a quattordici anni di carcere.
L'episodio centrale, che fu assieme il culmine e la fine di questo fenomeno, fu l'omicidio del leader del movimento, Euronymous, ucciso a coltellate nella sua abitazione per mano di Varg Vikernes. Vikernes era a conoscenza del fatto che Euronymous avesse pianificato di ucciderlo torturandolo a morte, come Euronymous stesso aveva confidato a molti suoi amici tra i quali Snorre W. Ruch che all'epoca dei fatti viveva con Vikernes. Vikernes infatti afferma di aver ascoltato una telefonata tra Euronymous e Snorre W. Ruch nella quale Euronymous (ignorando la presenza di Vikernes) avrebbe spiegato nel dettaglio il suo piano per rapire e uccidere Vikernes quando quest'ultimo si fosse recato presso casa sua per firmare il contratto discografico. Dopo poco tempo Vikernes fu contattato da Euronymous per la firma del contratto e quando si recò a casa di Euronymous per consegnarglielo anticipatamente venne aggredito da quest'ultimo spingendo Vikernes a tenere per la sua incolumità e a difendersi.
Altre cause del pessimo rapporto tra i due sono:
  • Euronymous doveva a Vikernes 36 000 corone norvegesi (ai tempi circa 5000 $) che quest'ultimo aveva anticipato per la registrazione di Burzum.
  • Questioni politico-religiose: la vittima aveva idee filo-comuniste e non celava le sue dottrine sataniste, mentre il suo carnefice seguiva ideologie nazionaliste e credeva nella religione pagana.
  • Questioni culturali: Euronymous aveva infatti origini lapponi e questo fatto faceva infastidire Varg
Vikernes fu condannato a 21 di carcere per omicidio, detenzione illegale di armi ed esplosivi e per aver dato fuoco a tre chiese, la corte ritenne che Vikernes non potesse essere a conoscenza del piano di Euronymous per assassinarlo. Durante le indagini la polizia interrogò tutti gli appartenenti all'Inner Circle ottenendo anche informazioni sui crimini perpetrati in passato, in questo modo l'"organizzazione" crollò come un castello di carte portando alla condanna tra l'altro di Bard Faust (per omicidio), Snorre W. Ruch (complicità nell'omicidio di Euronymous) e Samoth (incendio). Nonostante il pesante giro di vite delle autorità i misfatti non cessarono del tutto; per esempio il giorno della pronuncia della sentenza andarono a fuoco due chiese e più di un mese dopo la stessa sorte toccò ad un'altra.
Un altro fatto di sangue venne compiuto da Jon Nödtveidt (leader degli svedesi Dissection) e il suo amico Vlad, ancora una volta ai danni di un omosessuale: nel luglio 1997, mentre i due facevano ritorno a casa dopo aver assunto anfetamine, uccisero Josef Ben Meddaour, un algerino di 38 anni. Inizialmente le forze dell'ordine credevano che l'assassino fosse l'ex compagno della vittima ma nel dicembre 1997 scoprirono i veri responsabili. Vlad venne arrestato dopo la confessione della ragazza alla quale aveva raccontato l'accaduto: questa, dopo essere stata picchiata, corse dalla polizia a denunciarlo per entrambi i reati e nel luglio 1998, i due assassini furono condannati a 10 anni di carcere; Vlad ebbe uno sconto della pena avendo meno di 21 anni e Jon venne incriminato solo per concorso in omicidio. Nödtveidt si suiciderà anni dopo il 13 agosto 2006.

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