La seduta
spiritica, detta anche seduta
medianica, è una delle pratiche più
famose usate nello spiritismo. È una riunione di persone che hanno
in comune il desiderio di entrare in contatto con entità spirituali,
allo scopo di rivolgere loro domande specifiche. Presume in concreto
una manifestazione degli spiriti e implica uno scambio di pensieri
con i mortali.
Finalizzata al contatto e al colloquio
con gli spiriti grazie all'intervento di un medium (letteralmente
"tramite"), la seduta spiritica solitamente si svolge al
chiuso seguendo particolari rituali, accorgimenti complessi e
tecniche di evocazione.
Medium
Medium è una parola latina che
significa mezzo, tramite. Tale termine indica quelle persone o quegli
individui che affermano di far da tramite alle comunicazioni degli
spiriti.
Il mezzo, grazie al quale il medium
sostiene di mettersi in comunicazione con il mondo degli spiriti,
sarebbe uno stato alterato della sua coscienza che viene chiamato
"trance medianica". In tali circostanze di mutamento
psicologico, il medium predisporrebbe la sua mente e condizionerebbe
il suo corpo fisico a recepire le sollecitazioni dei presunti spiriti
e consentirebbe, in tal modo, l'esplicazione dei fenomeni paranormali
di natura psichica o fisica, a seconda delle sue caratteristiche
precipue e particolari.
L'ambiente il numero dei partecipanti alla seduta
L'ambiente più adatto è solitamente
rappresentato da una stanza tranquilla, con pochi rumori esterni che
impedirebbero la concentrazione, oppure all'aria aperta.
Gli spiritisti affermano che le
presunte comunicazioni di livello più elevato si otterrebbero sempre
nelle sedute con pochi partecipanti.
Le tecniche
Seduta spiritica con il tavolino
I partecipanti alla seduta, riuniti
attorno al tavolo, si pongono in silenzio e concentrazione, tentando
di stabilire uno stato di tensione mentale ed emotiva che
permetterebbe al medium di utilizzare l'energia del gruppo per
richiamare a sé le forze necessarie ad un "contatto" con
l'aldilà. I presenti formano una catena, tenendosi per mano o con
altre modalità, e, dopo qualche tempo, il tavolino, secondo gli
spiritisti, dovrebbe fremere, scricchiolare o addirittura alzarsi
leggermente da una parte. Quel momento rappresenterebbe l'inizio
della comunicazione con l'entità: il dialogo si svolgerebbe
attraverso i classici colpi che andranno richiesti allo spirito come
risposta alle domande formulate dai partecipanti secondo un codice
predeterminato. Con la tecnica della trance invece il medium, una
volta aggiunto il grado desiderato di concentrazione, ritiene di
"dare voce" a defunti o altre entità spirituali che
lancerebbero messaggi di vario genere parlando per conto dell'entità
evocata.
Seduta spiritica con la tavola ouija
Un tipico sistema di interrogazione è
quello della tavola ouija. Questo strumento consiste in una piccola
tavola con le lettere dell'alfabeto e con i primi dieci numeri (da 0
a 9 o da 1 a 0). Sulla tavola o quadrante si colloca un piccolo pezzo
di legno triangolare, che poggia su tre sfere di cristallo in modo
che possa scorrere facilmente. Il medium e i partecipanti pongono il
dito indice sul triangolo mobile e questo indicherebbe in successione
le lettere e le cifre scritte formando parole, date, cifre e frasi di
senso compiuto. Secondo gli scettici in realtà il fenomeno è dovuto
ai movimenti ideomotori dei presenti che non sono in grado di
mantenere il dito perfettamente fermo, le frasi composte sono il
frutto delle aspettative inconsce di chi la muove: è sufficiente
capovolgere le lettere e mischiarle perché la planchette inizi a
comporre frasi completamente prive di senso.
La tavola OuiJa è anche più
semplicemente sostituita da lettere e numeri ritagliati e disposti a
cerchio su di un tavolo, usando poi come planchette una moneta o un
bicchiere.
La fine della seduta
Al termine delle comunicazioni
occorrerebbe ringraziare lo spirito intervenuto e lasciarlo libero di
andarsene perché, secondo gli spiritisti, l'entità non accomiatata
potrebbe restare per un certo tempo prigioniera nel luogo di
evocazione e provocare strani fenomeni, come oggetti che si
muoverebbero da soli o rumori arcani.
I possibili fenomeni fisici della seduta medianica
Le sedute spiritiche non hanno nessun
tipo di riconoscimento scientifico, e così anche i presunti fenomeni
spesso a loro legati, come:
- levitazione di oggetti
- apporto e asporto di oggetti (dentro e fuori da un locale opportunamente chiuso)
- rumori e voci non ben identificabili, dal terreno;
- improvvise folate di vento freddo.
Credenze
Fra le credenze legate a queste
pratiche:
- i presenti devono restare uniti tenendosi per mano intorno al tavolo qualsiasi cosa accada;
- se anche uno solo dei presenti (pure se un terzo prende il suo posto) abbandona il tavolo e interrompe la catena, lo spirito resta intrappolato e non può fare ritorno al luogo di provenienza. Nei giorni successivi alla seduta, si verificano casi di poltergeist in cui l'entità tenta di ottenere una seconda seduta spiritica per rimettere le cose a posto, ovvero vendicarsi;
- la disposizione a cerchio e tenersi per mano proteggono i presenti, in primis il medium, così come l'uso di simboli e tatuaggi;
- la sua energia e medianità fluiscono per mano a tutti presenti. Se i medium sono più di uno, le medianità si sommano. La medianità si trasmette per contatto fisico, e dopo alcune sedute anche i presenti potrebbero avere manifestazioni paranormali;
- è interessato dal fenomeno anche chi è presente, non restando al tavolo.
- a seconda delle convinzioni personali, le entità possono
essere persone defunte, oppure angeli, demoni, larve astrali, ecc. e
parlano da una dimensione esterna alla nostra. Nella pratica
esoterica non vi sono garanzie che le entità invocate siano
effettivamente i propri cari, nemmeno se forniscono
informazioni personali che soltanto loro potevano conoscere in vita,
ovvero se predicono eventi futuri, manifestando un'attenzione e
amore particolari verso i presenti.
Le entità vivono in una dimensione
trascendente senza spazio, da cui segue che:
- se possono manifestarsi, possono farlo ovunque nella Terra siano chiamati e al limite in sedute spiritiche in più luoghi differenti contemporaneamente;
- a tutti è noto e sempre visibile il passato e futuro di ognuno di noi.
Ad opinione di alcuni domina su tutto
la presenza di una divinità con la sua legge che vieta alle entità
di interferire col libero arbitrio dell'uomo, fornendo informazioni
che pure hanno e potrebbero essere utili tanto al progresso materiale
o spirituale del singolo (per arricchirsi, evitare dolori o la
morte), che della collettività dando la soluzione a problemi
irrisolti della scienza.
Per alcuni è una sola dimensione
trascendente dove non esiste neanche il tempo, per altri esiste un
piano eterico intermedio tra quello fisico e quello puramente
spirituale.
La comunità scientifica ritiene che
tutti questi fenomeni abbiano spiegazioni naturali, come
l'"autosuggestione" collettiva, o la pura e semplice frode,
che è stata talvolta dimostrata anche da parte di medium famosi.
L'interpretazione di Steiner
Secondo Rudolf Steiner nelle sedute
spiritiche viene spesso fatta confusione sull'idea si parlare
realmente con la persona morta, mentre si parla con la proiezione
dell'akasha.
«L'immagine dell'akasha è così viva che continua ad agire secondo il carattere originario dell'uomo, tanto da poter essere confusa con la persona stessa. I medium credono di parlare col morto che sopravvive in spirito, ma si tratta soltanto della sua immagine astrale dell'akasha. Lo spirito di Cesare si sarà già reincarnato sulla Terra, e la sua immagine astrale continuerà ancora a rispondere nelle sedute spiritiche. Non si tratterà però dell'individualità di Cesare, ma soltanto della sua durevole impronta lasciata nella cronaca dell'akasha. Gli errori di molte sedute spiritiche derivano da questo fatto. Dobbiamo distinguere fra il residuo dell'uomo nella sua immagine dell'akasha e la sua individualità che continua nell'evoluzione.» |
(Rudolf
Steiner)
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Casi celebri
Il caso Moro
Durante il sequestro di Aldo Moro,
Romano Prodi, Mario Baldassarri e Alberto Clò ebbero un ruolo mai
del tutto chiarito nel reperimento delle indicazioni su un possibile
luogo di detenzione dello statista. Secondo quanto riferito dai tre
economisti (al tempo vicini politicamente alla Democrazia Cristiana)
durante una presunta seduta spiritica effettuata il 2 aprile 1978 il
"piattino" avrebbe formato le parole Viterbo, Bolsena e
Gradoli, quest'ultima ("Gradoli") coincideva con il
nome della strada in cui si trovava un covo impiegato dal brigatista
Mario Moretti, che aveva guidato l'operazione in via Fani (ma in cui
Moro non era stato tenuto prigioniero).
Il messaggio di Houdini
Il famoso prestigiatore Harry Houdini
partecipò a diverse sedute spiritiche per cercare di entrare in
contatto con la madre morta. Avendo scoperto alcuni trucchi, grazie
alla sua conoscenza delle tecniche di illusionismo, decise di mettere
alla prova sistematicamente i medium della sua epoca, sconfessandoli
pubblicamente. La sua sfida ai medium continuò anche dopo la morte,
perché lasciò alla moglie una frase segreta di dieci parole che i
medium avrebbero dovuto ripetere come prova d'essere entrati in
contatto con lui. Sebbene numerosi medium affermassero di aver
parlato con Houdini, nessuno di loro trovò la frase segreta.
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