martedì 21 novembre 2023

Luna e Argento: La Leggenda del Lupo Mannaro

 


"In attesa che la bestia si risvegli dentro di me, sento la luna squarciarmi il cuore, la mia pelle brucia e sta per trasformarsi, permettendo al pelo di emergere. Le zanne affilate premono contro le gengive, mentre aspetto che il sangue caldo mi scorra nelle vene, agitando i miei sensi e alimentando la furia. Sento le voci della foresta, il battito accelerato dei piccoli animali, i loro respiri portati dal crepuscolo che vedrà le mie zampe fendere l'oscurità. La mia voce diventa il richiamo delle tenebre, spezzando il silenzio della notte, annunciando la mia presenza. L'uomo si trasforma in bestia e la bestia in uomo, nell'argento della maledizione che ci fa temere l'ultima eclissi."

Con queste parole si apre il romanzo di Stephen Laws "I Figli della Notte", un classico della letteratura licantropica degli anni '80 che, come molte altre storie simili, cerca di narrare le origini e la diffusione di questo mito che, nonostante i secoli passati, continua a persistere.

Il Licantropo, noto anche come Lupo Mannaro, è una figura presente nell'immaginario di molti popoli europei sin dall'alba dei tempi. Tuttavia, per comprendere appieno le origini di questa leggendaria figura, dobbiamo rivolgerci alla Scandinavia. Nel cuore della mitologia nordica domina il lupo Fenrir, figlio dell'astuto e crudele dio Loki. Fenrir, con la sua natura demoniaca e brutale, può essere considerato il prototipo del lupo mannaro, con una forza incontenibile e la capacità di ingannare con le parole. Venne imprigionato dagli dei e legato a una catena magica, che si dice sarà spezzata solo alla fine del mondo, il Ragnarøkkr. In quel momento, si narra che Fenrir divorerà persino Odino, il padre degli dei, insieme ad altre creature assimilabili ai lupi mannari.

Dalla mitologia greca, invece, ci viene il termine "licantropo", derivante dalla fusione delle parole greche "lýkos", che significa "lupo", e "ànthropos", che significa "uomo". Una delle leggende greche collega il mito del licantropo a Licaone, re dell'Arcadia, che fu trasformato in lupo da Zeus per aver commesso sacrilegio. Alcuni sostengono che tutti i licantropi abbiano origine dai discendenti di Licaone.

La cultura romana ha anche contribuito al mito del lupo mannaro, con il lupo simbolo di forza e la sua pelle indossata da importanti figure dell'esercito. Roma era anche associata a sacerdoti che veneravano Apollo sotto forma di lupo, secondo le leggende.

Nel Medioevo, i casi di licantropia sembrano aumentare notevolmente. Numerose opere letterarie medievali e rinascimentali, come quelle di Petronio, Ovidio e Apuleio, raccontano storie di licantropi e trasformazioni in lupo. Gervasio di Tilbury fu il primo a collegare la licantropia alle fasi lunari, un'idea che divenne poi un tratto caratteristico delle leggende sui licantropi.

Secondo la tradizione, si può nascere licantropi o diventarlo attraverso un incantesimo o un morso. Esistono varie leggende e credenze su come ciò possa avvenire, con alcune che parlano di nascita da genitori licantropi o di incantesimi lanciati da streghe morenti. Si crede anche che il morso di un licantropo possa trasformare un individuo in un altro licantropo.

Come difendersi da un lupo mannaro?

Il metodo più conosciuto è l'argento, che è considerato letale per i licantropi. Armi o proiettili fatti di argento possono uccidere un licantropo, impedendo la sua resurrezione. Esistono anche altri metodi, come il mozzare la testa e bruciarla separatamente dal corpo, che si dice possa sconfiggere un licantropo.


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