venerdì 24 novembre 2023

Esploriamo l'Al di là della Vita: Coscienza e Morte

Mi piace svegliarmi alla mattina e non sapere cosa mi capiterà o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Secondo me la vita è un dono, e non ho intenzione di sprecarla, non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano, impari ad accettare la vita come viene… così ogni singolo giorno ha il suo valore!

(Titanic di James Cameron – 1997)



Nel vasto oceano della conoscenza, ci sono misteri che sfidano la nostra comprensione. Tra questi, la coscienza dopo la morte emerge come una delle sfide più intriganti, spingendo scienziati, filosofi e artisti ad esplorare i confini dell'esperienza umana.

Uno studio rivoluzionario condotto dall'Università di Southampton e pubblicato su Resuscitation ha gettato nuova luce su questo argomento. Dopo quattro anni di ricerca, gli studiosi hanno scoperto che quasi il 40% dei sopravvissuti a un arresto cardiaco ha riferito di aver avuto esperienze di consapevolezza durante il periodo in cui erano clinicamente morti, prima che il loro cuore ritornasse a battere. Un caso in particolare ha registrato un uomo che ha ricordato di aver lasciato il suo corpo e di aver assistito alle manovre di rianimazione, descrivendo con precisione le azioni degli infermieri e persino i suoni dei macchinari.ᄂ️

Questo studio suggerisce l'esistenza di una "finestra di consapevolezza" di alcuni minuti dopo che il cuore ha smesso di battere, un fenomeno che sfida le convenzioni scientifiche tradizionali. Nonostante il cervello si "disattivi" 20-30 secondi dopo che il cuore si è fermato, la consapevolezza cosciente continua per più di 3 minuti. Questo non è frutto dell'immaginazione o dell'autosuggestione, ma di esperienze reali documentate.

La scienza, inoltre, sta iniziando ad esplorare la possibilità di un passaggio verso un nuovo stato di vita dopo la morte, in particolare attraverso la fisica quantistica. Il professor Robert Lanza, direttore scientifico presso l'Advanced Cell Technology, sostenendo la Teoria del Biocentrismo, secondo cui la morte come la conosciamo è un'illusione generata dalla nostra coscienza. Secondo lui, la vita è al centro dell'esistenza, e la coscienza stessa è alla base della realtà.

Questo approccio scientifico alla comprensione della vita oltre la morte si contrappone alle credenze religiose e filosofiche tradizionali, che spesso vedono nella morte il passaggio a un'esistenza eterna. La fisica quantistica, con la sua comprensione dell'osservatore come elemento determinante nella formazione della realtà, sembra confermare le teorie dei filosofi idealisti, suggerendo che la realtà sia un prodotto della nostra mente.

La Teoria Quantistica della Coscienza, sviluppata da scienziati come il dottor Stuart Hameroff e Sir Roger Penrose, propone che le nostre anime possano essere contenute in microstrutture chiamate "microtubuli", all'interno delle nostre cellule cerebrali. Questa teoria suggerisce che la coscienza non muore con il corpo, ma torna alla sua sorgente, un concetto che potrebbe spiegare l'esperienza di premorte.

Ma ciò che rimane al centro di queste riflessioni è il senso della vita e della morte. Che la coscienza possa esistere al di fuori del corpo a tempo indeterminato, e che la vita possa trascendere il nostro modo ordinario di pensare, ci porta a riflettere sulla natura dell'esperienza umana.

La morte, così come la vita, è un mistero che ci sfida a dare un senso al nostro esistere. E mentre la scienza ci offre nuove prospettive, è importante ricordare che la comprensione dell'Al di là della Vita è un viaggio che continua, un viaggio che invita a riflettere sulla natura dell'essere umano e sulla sua relazione con l'Universo.





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