domenica 5 novembre 2023

Storie di Vampiri e Misteri nell'Istria Antica ?

 


Nel cuore dell'Istria, tra i secoli XVII e XVIII, si nasconde una storia che sfida la logica e affascina l'immaginazione: quella di Giure Grando, l'aspirante "vampiro" di Coriddigo, oggi conosciuta come Kringa.

Secondo antichi resoconti, Giure Grando fu sepolto nel 1656, ma la sua storia non finisce con la sua morte. Per sedici lunghi anni, il suo spirito vagò tra i vivi, terrorizzando il villaggio e spingendo anche i suoi compaesani alla tomba.

Raccontano che il suo aspetto non fosse affatto attraente, ma ciò non lo impedì di cercare compagnia tra i vivi, incluso il tentativo di sedurre la sua inconsolata consorte. Tuttavia, gli anni trascorsi come "non-morto" lo avevano reso ormai poco allettante persino per lei.

Fu così che il Balivo locale, Mihio Radetich, radunò un gruppo di coraggiosi aspiranti "ammazzavampiri" per porre fine alle sue oscure attività. Armati di crocifissi e paletti consacrati, si recarono al cimitero di notte, pronti a compiere il loro dovere.

Ma la storia prende una piega inaspettata quando, aprendo la tomba di Giure Grando, si trovarono di fronte a un sorriso beffardo sul suo volto decomposto. Presi dal terrore, i coraggiosi aspiranti fuggirono precipitosamente, ma il Balivo non si arrese.

Con determinazione, organizzò un nuovo tentativo, questa volta con armi ancora più efficaci. E così, con un colpo di ascia ben assestato, la testa di Giure Grando rotolò via, mettendo finalmente fine alla sua esistenza "non-morta".

Ma quali erano le radici di queste storie di vampiri che spaventavano così tanto gli abitanti dell'Istria? Molti credono che fossero solo frutto della superstizione e della paura, alimentate da un'epoca segnata da epidemie, guerre e condizioni di vita difficili.

Tuttavia, le leggende sui vampiri non si limitavano all'Istria. In tutta Europa, si diffondevano storie di revenants che apparivano di notte per succhiare il sangue dei vivi. Ma quanto c'era di vero in queste storie?

Alcuni studiosi, come il dottor Andreas Wolf, cercarono di spiegare razionalmente questi fenomeni, collegandoli a casi di morte apparente, prematura sepoltura e malattie come la porfiria. Secondo le loro teorie, i presunti vampiri non erano che vittime di condizioni mediche poco comprese all'epoca.

Ma mentre la scienza cercava di spiegare questi fenomeni, le leggende dei vampiri continuavano a vivere nell'immaginario collettivo, alimentate da racconti popolari, libri e leggende.

Oggi, le storie di Giure Grando e dei suoi simili possono sembrare solo antichi racconti superstiziosi, ma ci ricordano quanto fosse potente il potere della paura e della superstizione nel plasmare le credenze e le azioni delle persone nel passato.



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