Per UFO crash (letteralmente in
italiano schianto di UFO nel senso di "UFO precipitato")
si intende lo schianto al suolo di un oggetto volante non
identificato (UFO), sia esso di presunta matrice extraterrestre o
terrestre. Il termine fu coniato per definire l'incidente di Roswell
(Nuovo Messico, USA) del 1947. Da un punto di vista letterale, la
parola "UFO" non riguarda necessariamente presunti velivoli
avanzati di origine aliena: un meteorite, i resti di un pallone sonda
o i vettori di un missile, di fatto, sono "oggetti volanti non
identificati" finché non se ne appuri la natura e la
provenienza. Tuttavia, tra il grande pubblico, il termine "UFO"
è ormai spesso associato all'origine aliena; di conseguenza, anche
l'espressione "UFO crash" è utilizzata, quasi
esclusivamente, per indicare lo schianto di un velivolo alieno.
Vero e proprio "esperto"
degli UFO crash fu Leonard Stringfield che pubblicò vari libri
sull'argomento, il più famoso dei quali è Assedio UFO
(1978).
Teorie e ipotesi sul fenomeno
Tra le teorie più diffuse nel campo
ufologico relative agli UFO crash (intesi come schianti di velivoli
extraterrestri), vi sono quelle che vogliono i governi degli Stati
delle principali nazioni al corrente dell'esistenza degli alieni e
l'ipotesi che gli stessi governi abbiano già stretto contatti e/o
acquisito tecnologia evoluta di origine extraterrestre proprio grazie
a questo tipo di avvenimenti. Tra gli ufologi che seguono le teorie
cospirazioniste si ritiene che gli stati cerchino di tenere nascosta
l'esistenza degli alieni, compresa quindi ovviamente la caduta di
navi aliene, grazie all'intervento di gruppi speciali conosciuti, per
il loro abbigliamento scuro, come Uomini in nero.
Queste teorie, soprattutto quelle
relative all'ingegneria inversa di navi aliene precipitate durante
gli anni della guerra fredda, sono state impiegate da ufologi e
sostenitori di teorie scientifiche non convenzionali per giustificare
gli avanzamenti tecnologici delle due superpotenze mondiali (Stati
Uniti d'America e Russia): i progressi di quegli anni
nell'esplorazione spaziale e nel campo degli armamenti sarebbero
stati resi possibili grazie allo studio e all'interpretazione della
tecnologia avanzata recuperata sulle aeronavi precipitate, di volta
in volta o in anni precedenti, nelle rispettive aree di competenza.
Una delle maggiori contestazioni che
vengono fatte a chi ritiene che, in un determinato incidente aereo,
possano effettivamente essere coinvolti velivoli di natura
extraterrestre è proprio il fatto stesso che questi ultimi sarebbero
precipitati: se simili mezzi sono così avanzati da essere in grado
di attraversare lo spazio interstellare, ipoteticamente anche a
velocità di molto superiori a quella della luce, sembra poco
realistico che non siano poi in grado di gestire il volo atmosferico
e che precipitino in numero così elevato.
Dopo la nascita dell'ufologia nel XX
secolo, diversi studiosi hanno cercato di reinterpretare avvenimenti
passati che potevano rappresentare degli schianti di UFO (o supposti
tali) in chiave extraterrestre (per esempio l'evento di Tunguska).
Teoria del complotto negli USA
In seguito alla promulgazione negli
Stati Uniti del FOIA (Freedom of Information Act), che
imponeva agli enti governativi di pubblicare numerosi documenti fino
ad allora mantenuti segreti, risultò che anche FBI e CIA avevano
indagato sui fenomeni UFO, ritenendoli di possibile provenienza
sovietica. A partire dai primi anni 80, alcune associazioni di
ufologi americani arrivarono quindi a teorizzare l'esistenza di una
sorta di cospirazione da parte del governo statunitense che, dopo
alcuni "Ufo Crash", avrebbe preso contatto con una
specie aliena che aveva il proposito di colonizzare la Terra. Di tale
teoria non è stata portata però alcuna prova convincente; queste
affermazioni vanno quindi considerate fantasiose e non scientifiche.
UFO crash riconosciuti dal CSETI
Il Center for the Study of
Extraterrestrial Intelligence (CSETI) ha elaborato un elenco dei
presunti UFO crash avvenuti sul nostro pianeta dei quali è
disponibile una qualche forma di evidenza storica. Alcuni di essi si
sono rivelati burle; su altri, invece (come il già citato evento di
Tunguska), le ricerche scientifiche stanno elaborando spiegazioni che
negano del tutto l'intervento di fenomeni di tipo alieno. Quella che
segue è una sintesi della lista che, nell'originale, comprende oltre
un centinaio di episodi. Gli eventi ormai ritenuti quasi sicuramente
non UFO hanno lo sfondo azzurro.
UFO crash in Italia
Nell'anno 2000 l'ufologo Roberto
Pinotti e altri collaboratori del Centro ufologico nazionale
avrebbero rinvenuto documenti risalenti al ventennio fascista,
secondo i quali in Italia si verificò la caduta di un aeromobile
sconosciuto il 13 giugno del 1933. La notizia dello schianto,
inizialmente diffusa, sarebbe poi stata celermente insabbiata grazie
alla censura operata dal regime, che avrebbe attivato uno speciale
gruppo di ricerca, denominato Gabinetto RS/33, per studiare i resti
rinvenuti. Le informazioni di questo gruppo, giunte (o cedute) ai
tedeschi, avrebbero portato alla creazione di "UFO nazisti"
(sulla cui esistenza vi sono molti dubbi) e ispirato la forma di
mezzi come l'Horten Ho 229.
UFO crash nei media e nella cultura di massa
UFO crash come espediente narrativo
La caduta di velivoli alieni, e spesso
il tentativo di riutilizzare le avanzate tecnologie che li fanno
funzionare, sono tematiche molto frequenti nell'ambito della
fantascienza, fin quasi dai suoi esordi. Il ritrovamento di
un'astronave aliena precipitata e ricoperta tra i ghiacci è, per
esempio, l'evento da cui parte il celebre racconto La cosa da un
altro mondo (Who Goes There?, 1938) di John W. Campbell,
da cui nei decenni sono poi stati tratti diversi film (La cosa da
un altro mondo del 1951, La cosa del 1982). Tematiche
relative agli UFO ricorrono spesso anche nel mondo dei fumetti, dei
cartoni animati e dei videogiochi.
L'incidente di Roswell, forse uno dei
più noti al grande pubblico a partire dagli anni novanta, ha
raggiunto questa fama anche grazie al fatto di essere citato in
centinaia di opere, con film, videogiochi e serie televisive dedicate
quasi esclusivamente all'evento e alle sue ipotetiche conseguenze.
Tra i temi che sono state sfruttati più
spesso vi è il conflitto o la semplice interazione tra l'occupante e
gli esseri umani (oltre a La cosa da un altro mondo si può
ricordare Starman di John Carpenter); in altri casi, la nave
aliena porta un gruppo numeroso, che si troverà a convivere più o
meno pacificamente con gli abitanti del pianeta Terra (District 9)
o, a volte, portando sul nostro pianeta eventuali lotte interne
(Transformers G1). In alcuni casi l'UFO caduto e la sua
tecnologia permettono agli umani di affrontare pericoli successivi (è
il caso del manga e anime Macross o del film Independence
Day dove proprio l'UFO precipitato a Roswell, modificato dagli
umani, permette di sconfiggere gli alieni e bloccare il loro
tentativo di invasione).
A volte l'origine del velivolo
schiantato si rivela non aliena, con un capovolgimento delle
aspettative dei protagonisti: nel fumetto Martin Mystère, per
esempio, oltre agli "UFO crash tradizionali" presenti in
numerose storie, un velivolo della perduta civiltà di Atlantide,
dopo aver raggiunto Marte, torna sulla Terra, schiantandosi durante
l'atterraggio, con a bordo esseri umani mutati dalle condizioni del
pianeta rosso, che daranno origine agli Yeti.
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