La terza guerra mondiale è un'ipotesi storica di conflitto mondiale esaminata e presentata dai mass media in più occasioni, già a partire dal periodo immediatamente successivo alla fine della seconda guerra mondiale, a causa della Guerra fredda. È un tema spesso dibattuto da giornalisti, scienziati e politici ed è stato narrato, oppure è presente come antefatto, in molte opere di fantascienza apocalittica e post apocalittica, oltre ad essere stata oggetto di studi e pianificazioni sui possibili scenari da parte delle autorità militari e civili.
Il termine viene spesso associato all'utilizzo di un qualche tipo di arma di distruzione di massa, come armi nucleari, armi chimiche o biologiche.
Generalmente si ipotizza che le armi nucleari possano giocare un ruolo decisivo in un'eventuale futura guerra mondiale.
Storia
(EN)
«I do not know how the Third World War will be fought, but I can tell you what they will use in the Fourth: rocks!»
(IT)
«Io non so come sarà combattuta la terza guerra mondiale, ma posso dirvi che cosa useranno nella quarta: pietre!»
(Albert Einstein)
Nella seconda metà del XX secolo si considerò che il confronto militare tra le due superpotenze poneva a rischio la pace mondiale, nei momenti particolari durante la guerra fredda che videro l'acuirsi del confronto tra i due blocchi controllati rispettivamente da Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica. Molti pensavano (nonostante alcuni scettici) che, se tale ostilità fosse peggiorata e si fosse verificata un'escalation che avesse condotto ad una guerra aperta, il conflitto sarebbe sfociato in una "terza guerra mondiale" che si sarebbe potuta probabilmente concludere con la distruzione di gran parte della vita sulla Terra, l'estinzione della specie umana oppure, in definitiva, il collasso parziale della civiltà, con un numero di vittime non inferiore al miliardo di morti, come si evince dalla dottrina politico-militare della distruzione mutua assicurata.
Questo tipo di eventi catastrofici può essere paragonato ai più grossi impatti da asteroide o cometa, alle peggiori pandemie globali ed ai tipi più gravi di catastrofi da mutamento climatico, rendendoli classificabili come eventi di estinzione di massa che potrebbero cancellare l'umanità oppure tutta la vita sulla Terra.
L'espressione "terza guerra mondiale" è sopravvissuta alla fine della Guerra fredda ed è riferita attualmente ad ogni potenziale conflitto globale futuro in cui solitamente sono coinvolte armi nucleari. La possibilità che un terzo conflitto mondiale abbia luogo tra superpotenze è stata sostituita dalla minaccia di un attacco nucleare da parte di una piccola fazione non legata necessariamente ad uno Stato particolare, evento che potrebbe provocare rappresaglie capaci di dare il via ad un distruttivo effetto domino. Questo timore è infatti nutrito dall'elevato numero di armi nucleari ancora in circolazione, sia negli USA che in Russia, e dal sempre maggior rischio di attentati terroristici a seguito degli attentati dell'11 settembre 2001 e della successiva cosiddetta "Guerra al terrorismo" lanciata dagli Stati Uniti contro il regime talebano in Afganistan e Al-Qaida.
Dopo il 2001, la locuzione è stata spesso ripresa per vari conflitti e crisi mondiali. Papa Francesco, nel 2014, riferendosi a vari conflitti in corso nel mondo (guerra civile siriana, crisi della Crimea del 2014, la guerra del Donbass, guerra degli islamisti in Iraq e in Africa, il tutto in una situazione di grave crisi economica, cambiamento climatico, migrazioni di massa e proteste globali) e le operazioni militari in Afghanistan ha dichiarato che, a suo parere, il mondo è già entrato nella terza guerra mondiale. Dopo gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi, in un'intervista al direttore di TV2000 il Papa ha nuovamente affermato che il mondo si trova in una guerra mondiale spezzettata.
Nel febbraio 2017, Robert Kagan, un politologo politico americano e cofondatore del think tank Project for the New American Century, scrive un articolo sulla rivista americana Foreign Policy che è preoccupato per il possibile avvento della Terza guerra mondiale di fronte all'eccessivo espansionismo territoriale, il crescente militarismo e la politica egemonica della Russia (nell'Europa orientale) e della Cina (sulle isole Spratleys, Paracels e Senkaku), assimilati ai "poteri revisionisti" come la Germania nazista o il Giappone responsabili della Seconda guerra mondiale. Per lui, quei poteri insoddisfatti dell'ordinato ordine internazionale approfittano della debolezza e del lassismo delle democrazie occidentali per adottare un atteggiamento nazionalista, militarista e sempre più bellicoso e lamentano la presunta debolezza dell'amministrazione Obama prima dei russi e dei cinesi.
Sull'orlo della terza guerra mondiale
Prima del collasso dell'Unione Sovietica e della fine della Guerra Fredda, un'apocalittica guerra tra gli Stati Uniti e l'URSS era presa seriamente in considerazione. Fra le crisi che misero a repentaglio la pace fra le due superpotenze:
novembre 1950 - aprile 1951; Guerra di Corea: il massiccio intervento delle truppe cinesi in appoggio ai nordcoreani provocò una grave crisi in seno alle forze delle Nazioni Unite, costrette a ripiegare a sud del 38º parallelo. Il 30 novembre il presidente statunitense Harry Truman comunicò l'intenzione degli Stati Uniti di utilizzare qualsiasi mezzo, comprese le armi nucleari, per venire a capo della situazione coreana: la proposta trovò subito l'appoggio del leader sudcoreano Syngman Rhee, di numerosi alti esponenti della sicurezza nazionale americana (tra cui il generale Curtis LeMay), e soprattutto del comandante delle forze ONU in Corea, il generale statunitense Douglas MacArthur, che il 24 dicembre elaborò una lista di 26 obiettivi cinesi da colpire con armi nucleari; al contrario, gli alleati degli Stati Uniti (ed in particolare Regno Unito e Canada) espressero la loro netta contrarietà all'utilizzo di armi nucleari. Pressato dagli alleati, Truman accettò di risolvere la crisi coreana per vie diplomatiche; a causa di ulteriori gravi contrasti con il presidente, l'11 aprile MacArthur fu sollevato dal comando e sostituito con il generale Matthew Ridgway.
26 luglio 1956 – marzo 1957; Crisi di Suez: l'Egitto blocca il passaggio del canale di Suez a danno di Regno Unito, Francia ed Israele. Quando l'URSS minacciò di intervenire al fianco dell'Egitto e di usare armi atomiche contro Londra e Parigi, gli Stati Uniti costrinsero francesi e britannici a ritirarsi. Nikolaj Aleksandrovič Bulganin, l'allora premier dell'Unione Sovietica, ammonì il Primo ministro del Regno Unito Anthony Eden con queste parole: "Se questa guerra non si ferma porta il pericolo di trasformarsi in una terza guerra mondiale".
15 - 28 ottobre 1962; Crisi dei missili di Cuba: la scoperta da parte di ricognitori americani dell'installazione a Cuba di basi per missili sovietici SS-4 Sandal e SS-5 Skean, dotati di testate nucleari ed in grado di colpire gran parte degli Stati Uniti continentali, provocò uno stato di massima tensione tra le due superpotenze. Il 22 ottobre il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy ordinò di istituire una quarantena navale su Cuba allo scopo di impedire l'installazione di ulteriori missili; il 27 ottobre, a seguito dell'abbattimento di un aereo-spia americano U-2, lo Strategic Air Command innalzò, per la prima ed unica volta dalla sua istituzione, il livello DEFCON a DEFCON 2, appena un gradino sotto lo stato di guerra. La crisi venne poi risolta per vie diplomatiche, ed i missili ritirati da Cuba nel novembre seguente.
ottobre 1973; Guerra del Kippur: l'attacco a sorpresa da parte di Egitto e Siria contro Israele provoca una grave crisi in seno alle forze israeliane, che rischiano di essere travolte; il capo di Stato Maggiore israeliano Moshe Dayan chiese ed ottenne il permesso preliminare all'uso di armi nucleari tattiche contro le forze arabe; la comunicazione, intercettata dai sistemi di rilevamento, provocò l'immediato stato d'allerta nucleare in Unione Sovietica e l'innalzamento a DEFCON 3 per le forze americane di stanza nell'area. Le due superpotenze si fecero immediatamente promotrici di pressioni diplomatiche volte a pervenire ad un cessate il fuoco tra i due contendenti.
9 novembre 1979; gli equipaggi dei missili balistici LGM-30 Minuteman americani vennero messi in stato di massima allerta dopo che il computer comunicò il lancio da parte dei sovietici di un massiccio attacco nucleare contro gli Stati Uniti; l'allarme era in realtà generato da un video di esercitazione, erroneamente trasmesso sui computer del sistema di primo allarme americano. L'allarme raggiunse il NORAD, provocando il panico e scatenando reazioni disordinate; solo dopo sei minuti la rete satellitare americana diede conferma che nessun attacco sovietico era in corso.
30 marzo 1981; dopo l'attentato a Ronald Reagan, temendo si trattasse di una cospirazione sovietica, e dal fatto che l'URSS avesse aumentato la presenza di nuovi sottomarini nucleari strategici rispetto ai giorni precedenti, le forze armate rimasero in stato di massima allerta, ma senza innalzare l'allerta DEFCON. Dopo aver scoperto che si trattava del gesto isolato di un folle l'allerta venne tolta.
26 settembre 1983; Incidente dell'equinozio autunnale: a causa di un malfunzionamento, un satellite di pre-allarme sovietico rilevò erroneamente il lancio di cinque missili balistici americani diretti in URSS. Il colonnello Stanislav Petrov, in servizio nel centro di controllo della rete satellitare sovietica, si rifiutò di inoltrare l'allarme ai suoi superiori, dubitando dell'attendibilità di un attacco condotto con soli cinque missili; poco dopo, il guasto venne scoperto e lo stato di emergenza annullato.
8-9 novembre 1983; esercitazione Able Archer 83: l'URSS interpretò un test sulle procedure d'attacco nucleare della NATO come una copertura per un vero attacco e conseguentemente innalzò il proprio livello di allerta. La dinamica della risposta sovietica tuttavia non è chiara: fonti statunitensi riportano che l'URSS mobilitò bombardieri in Germania Est e Polonia, ma alcuni politici e militari sovietici negarono che l'accaduto venne portato all'attenzione del ministero della Difesa o del Politburo.
25 gennaio 1995; Incidente del missile norvegese: il lancio di un razzo norvegese per ricerche scientifiche fu rilevato da un centro di controllo radar russo nei pressi di Pečora e scambiato per il lancio di un missile Trident a testata nucleare, diretto su Mosca; la Norvegia aveva precedentemente avvisato 30 paesi del lancio, Russia inclusa, ma il ministero della difesa russo, negligentemente, non aveva avvisato di questo i tecnici del rilevamento radar. Per la prima ed unica volta vennero attivate le procedure complete per ordinare un lancio di rappresaglia da parte delle forze nucleari russe, che il presidente Boris Eltsin doveva autorizzare facendo uso delle sue "chiavi nucleari" (in russo Cheget). Dopo otto minuti, i satelliti russi confermarono che il razzo era diretto non su Mosca ma sulle isole Svalbard, ed il conto alla rovescia per la rappresaglia nucleare venne annullato.
12-26 giugno 1999; incidente di Pristina: le forze NATO ebbero l'ordine di impossessarsi dell'aeroporto di Pristina (Kosovo), ma vennero precedute dalle truppe russe. In risposta, il comandante statunitense Wesley Clark, capo della missione Allied Force, ordinò al generale inglese Mike Jackson di far intervenire i paracadutisti, ma questi si rifiutò rispondendo: "Non ho intenzione di iniziare la terza guerra mondiale per voi".
Preparativi di guerra
OPLAN (Operations Plan) 1000 era il piano militare standard statunitense per le prime ore o giorni di un'eventuale emergenza nazionale come la terza guerra mondiale. Documenti non classificati includevano l'atterraggio di tutti gli aeromobili civili nel territorio Usa e il controllo di tutti i fari per la navigazione. Negli anni cinquanta e sessanta questo includeva il CONELRAD (Controllo delle radiazioni elettromagnetiche), ovvero che tutte le stazioni radio che trasmettevano negli Stati Uniti operassero in bassa frequenza su due canali predefiniti; questo per impedire che i bombardieri russi le usassero come punti di riferimento per la navigazione. Alcune funzionalità dell'OPLAN 1000 sono state istituite l'11 settembre 2001 durante l'Attacco alle torri gemelle. La reale risposta nucleare statunitense è composta da numerosi singoli piani di operazione integrati preparati dal 1960 fino ad oggi.
Alcune fonti sostengono anche che il sistema interstatale di autostrade di Eisenhower (Interstate highway) è stato progettato per contenere alcuni tratti piani e rettilinei, che possano servire da piste di emergenza per i bombardieri nucleari. Tuttavia il Dipartimento dei Trasporti (United States Department of Transportation) ha negato categoricamente che esista un simile scopo nel sistema interstatale delle autostrade. Nondimeno, alcune altre nazioni come la Finlandia, la Svezia e Taiwan hanno un sistema simile. Le autostrade realizzate in Germania (le Autobahn), in origine, erano state costruite in tal maniera per essere utilizzate a scopo militare.
Rappresentazione nei media
La rappresentazione di una terza guerra mondiale - quasi sempre combattuta con armi atomiche - è il tema principale di vari romanzi apocalittici, scritti principalmente durante la guerra fredda tra la fine degli anni cinquanta e gli anni ottanta e in alcuni casi trasposti in film, di fumetti e di alcune serie televisive.
Varie opere hanno cercato di raccontare con una certa verosimiglianza lo scoppio della guerra nucleare e le sue catastrofiche conseguenze, lanciando di fatto un forte messaggio antimilitarista. Ad esempio nel romanzo L'ultima spiaggia di Nevil Shute del 1957, da cui è tratto l'omonimo film del 1959, si immaginava la fine della vita umana sulla Terra a seguito di una guerra atomica totale, narrata dal punto di vista degli ultimi sopravvissuti non ancora raggiunti dalle radiazioni. Livello 7 (1959) di Mordecai Roshwald, è il diario di uno dei testimoni della distruzione nucleare dell'umanità (un soldato addetto al meccanismo della rappresaglia atomica, in realtà automatica). In Addio, Babilonia (Alas, Babylon, 1959) di Pat Frank, il rapido svolgimento del conflitto atomico è visto da un remoto paesino della Florida che sfugge alla distruzione. Il romanzo L'anno del sole quieto (1970) di Wilson Tucker utilizza l'espediente del viaggio nel tempo per accertare le più pessimistiche previsioni politiche e sociali fatte in quel periodo, un inquietante futuro che il protagonista scopre attraverso successivi balzi temporali.
Nel campo cinematografico è possibile citare il film satirico Il dottor Stranamore (Dr. Strangelove, Stanley Kubrick, 1964), quindi il film per la televisione del 1983 The Day After - Il giorno dopo e il film Alba rossa (1984) in cui è immaginata un'invasione parziale degli Stati Uniti da parte delle truppe sovietiche e suoi alleati centroamericani; ma qui, a differenza degli altri due film, non vengono usate armi nucleari.
Numerose altre opere di fantascienza post apocalittica sono ambientate dopo una ipotetica terza guerra mondiale atomica, nel quadro di una civiltà morente o comunque fortemente regredita.
La terza guerra mondiale è un tema presente anche in vari videogiochi, ad esempio nelle serie di Fallout - ambientata in un futuro alternativo, rimasto con le ideologie e timori degli anni '50 - e nella famosa serie di Metro, nella quale i russi si rifugiano nelle metropolitane sotto Mosca per sopravvivere alla guerra nucleare scoppiata 40 anni prima.
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