martedì 30 novembre 2021

Vetrificazione dei forti

Risultati immagini per Vetrificazione dei forti


La vetrificazione dei forti è un processo chimico-fisico indotto dall'alta temperatura a cui, in epoca preistorica, venivano esposti i muri in pietra delle fortificazioni sommitali europee, secondo un'usanza che si colloca nell'età del ferro nord-europea.
Il fenomeno fu descritto per la prima volta nel 1777 da John Williams, uno dei primi geologi britannici, in base all'evidenza osservabile di grandi residui di roccia vetrificata, colata come dopo un raffreddamento, ma le questioni sollevate da questa osservazione sono oggetto di dibattito e di controversie e rimangono ancora in buona parte inspiegate e aperte alla discussione scientifica. Gli studiosi, ad esempio, concordano sul fatto che la vetrificazione dovette avvenire mediante esposizione a un'intensa fonte di calore già in età preistorica e non in un'epoca successiva, ma rimangono insolute e dibattute le domande sul perché le mura fortificate venissero sottoposte a una "vetrificazione" e sul come questo avvenisse.
In particolare, non è chiaro come venisse prodotta l'esposizione all'alta temperatura necessaria a determinare la parziale o totale fusione dell'opera muraria, paragonabile a quella rinvenibile in un vulcano, i cui effetti si conservano nell'aspetto esteriore di vetro colato e solidificato per raffreddamento: più nello specifico, si è appurato che dovrebbe parlarsi di "alte temperature", al plurale, vista la natura mutevole delle rocce usate, di volta in volta, nella costruzione dei forte (in genere di provenienza locale), da cui conseguivano variazioni anche notevoli nelle temperature da raggiungere, nell'ordine di uno o due centinaia di gradi centigradi.
Il fenomeno delle rocce vetrificate occorre in molti luoghi d'Europa ma la regione in cui doveva essere più diffuso, e nella quale sopravvivono gli esempi più noti è la Scozia, la prima regione d'Europa in cui tali resti archeologici furono rivenuti.
Riguardo alla natura delle rocce, si trattava, a seconda della disponibilità locale, di rocce metamorfiche, rocce ignee, o rocce sedimentarie.

lunedì 29 novembre 2021

C'è qualche prova che le anime esistono?


Abbiamo un'anima? E se sì, è misurabile?

Nel 1907, un medico del Massachusetts di nome Duncan MacDougall dimostrò l'esistenza dell'anima umana. Si chiama teoria dei 21 grammi.

Ha misurato il peso di una persona al momento della morte. Aveva 6 pazienti che hanno sperimentato una perdita di peso con una perdita di peso media di 21 grammi...

Ha registrato non solo l'ora esatta della morte di ogni paziente, ma anche il tempo totale trascorso a letto, nonché eventuali variazioni di peso che si sono verificate intorno al momento dell'espirazione.

Ha anche preso in considerazione le perdite di fluidi corporei come sudore e urina e gas come ossigeno e azoto nei suoi calcoli. La sua conclusione fu che l'anima umana pesava tre quarti di oncia, o 21 grammi.

I risultati dello studio di MacDougall apparvero sul New York Times nel marzo 1907.

L'idea che l'anima pesi 21 grammi è apparsa in romanzi, canzoni e film: è stato anche il titolo del film che Dan Brown ha descritto gli esperimenti di MacDougall in dettaglio nel suo film d'avventura The Lost Symbol.


domenica 28 novembre 2021

Una possessione che ha risolto un errore giudiziario

Un giorno di gennaio del 1939, la diciassettenne Maria Talarico camminava per una via di Catanzaro, in compagna della nonna. Nell’attraversare un ponte, Maria di colpo si fermò, fissò l’argine del fiume e si accasciò a terra.

Riprese i sensi solo quando fu ricondotta a casa e a quel punto lasciò di sasso i familiari rivolgendosi alla madre con voce maschile. “Tu non sei mia madre. Mia madre vive nella casetta di legno, si chiamava Caterina Veraldi. Io sono Pepe”.



Pepe Veraldi si era suicidato gettandosi nel fiume circa tre anni prima, il 13 febbraio 1936 ed il suo corpo era stato ritrovato sotto il ponte dove Maria era svenuta. Le cose presero una piega ancor più strana quando arrivò la madre di Veraldi e Maria dichiarò: “Sono stati i miei amici a uccidermi, spingendomi giù dal ponte. Poi mi hanno colpito con una sbarra di ferro e hanno tentato di far passare il delitto per un suicidio”.

Poi Maria si precipitò fuori di casa, giunse al ponte e saltò dal parapetto, gridando: “Lasciatemi in pace! Perché mi picchiate?” Sull’argine, la ragazza giaceva svenuta nella stessa posizione in cui era stato rinvenuto il cadavere di Veraldi. La madre del morto si avvicinò a Maria e ordinò al figlio di lasciare il corpo della giovane. Ella riaprì gli occhi, si guardò attorno e si rialzò. Pepe se n’era andato.

Il rapporto di polizia sulla morte di Veraldi formulava il sospetto che costui fosse morto proprio nel modo descritto dalla ragazza, ma gli amici del defunto non erano più in Calabria.

Ma nel 1951, Luigi Marchete, uno degli amici di Pepe, scrisse alla madre del giovane confessando l’assassinio: l’aveva aggredito con una sbarra di ferro perché insidiava la compagna, e dopo aver tentato di inscenare un suicidio insieme a tre amici, era fuggito in Argentina.

Per sgravarsi la coscienza, lasciava tutta la fortuna che aveva accumulato alla madre della vittima.


sabato 27 novembre 2021

5 curiosità horror che nessuno conosce

  • San Nicola, da molti conosciuto come Babbo Natale, è il santo patrono degli assassini pentiti


  • L'horror è l'unico genere cinematografico in cui compaiono più donne che uomini:


  • Se il proprietario di un animale muore da solo in casa, il cane aspetterà diversi giorni prima di mangiare il cadavere, mentre il gatto non aspetterà più di due giorni.


  • A Kyoto, in Giappone, ci sono templi con i soffitti macchiati di sangue. Sono stati realizzati con assi di legno prese dal pavimento di un castello ove tempo prima si suicidarono molti guerrieri.


  • La femmina del ragno tessitore di pizzo nero (Amaurobius ferox) martella ripetutamente la propria tela in modo che i suoi piccoli possano raggiungerla e mangiarla viva.


Più che horror sono curiosità "creepy", ma spero vi siano piaciute comunque!


venerdì 26 novembre 2021

Qual è stato uno degli esperimenti scientifici più incredibili della storia?

Ai primi dell’Ottocento, in un antico castello di una remota vallata nella regione occidentale dell’Inghilterra, uno scienziato sta compiendo una serie di complicati esperimenti con l’elettricità. Al di fuori del laboratorio, una ragnatela di fili di rame, sospesa ai pali, si estende per quasi due chilometri nella campagna. All’interno, apparecchiature misteriose colmi di liquidi torbidi, che brillano e lampeggiano.

Un giorno giunge una notizia che conferma i peggiori sospetti: quel sinistro personaggio ha creato la vita in provetta.



Andrew Crosse era un dotto gentiluomo che dedicò la vita allo studio della nuova scienza dell’elettricità. I suoi esperimenti erano iniziati nel 1807, producendo una vasta gamma di cristalli ed ottenendone circa 200 varietà pressoché identiche a quelli riscontrati in natura.

Nel 1837 Crosse iniziò un ennesimo esperimento per ottenere i cristalli usando una pietra elettrificata e una soluzione chimica. Dopo due settimane notò “alcune escrescenze biancastre, che spuntavano dal centro della pietra”.

Nei giorni successivi le escrescenze crebbero finché assunsero “la forma di un insetto perfetto, hanno cominciato a muovere le zampe, per poi staccarsi dalla pietra e cominciare a muoversi liberamente”. Nel giro di qualche settimana, un centinaio di insetti apparvero sulla pietra.

Le creature erano acari. Aveva forse creato egli stesso quegli insetti? Decise perciò di ritentare l’esperimento. Crosse prese sette contenitori di vetro e in ciascuno versò una soluzione chimica diversa. Poi fece passare una corrente elettrica nel liquido e si mise ad aspettare; dopo alcuni mesi la sua pazienza fu ricompensata: i parassiti si erano sviluppati in tutti i contenitori, tranne in due.

Crosse, confuso e spaventato, ne parlò con il fisico Michael Faraday che affermò di aver prodotto insetti seguendone lo stesso metodo. Malgrado il sostegno dei colleghi, la pubblicazione dei risultati non suscitò altro che scherno e ilarità.

Accusato di interferire con l’operato divino, Crosse divenne bersaglio di un’aspra polemica e si ritirò nella solitudine del suo laboratorio. Decise di non riprodurre mai più questo esperimento.



giovedì 25 novembre 2021

Cos'è uno xenobot?

Gli Xenobot sono una forma di vita a metà tra naturale ed artificiale di recente creazione: assomigliano come concetto ai robot, ma non lo sono in senso stretto. Il loro codice genetico è stato selezionato a partire da una classe di cellule staminali, con l'aiuto di algoritmi progettati al pc, per svolgere funzioni specifiche combinando le caratteristiche migliori di due o più tessuti biologici eterogenei. Tra i primi che sono stati realizzati, ci sono quelli costituiti da cellule della pelle e cellule del muscolo cardiaco derivate da embrioni di rana; il loro nome "da fantascienza" deriva infatti dal nome scientifico della rana artigliata africana Xenopus laevis. Gli Xenobot sono stati in grado di muovere, spingere o trasportare piccolissimi oggetti, adatti alle loro dimensioni. Possono muoversi autonomamente per circa una settimana senza alimentarsi, sono capaci di ripararsi autonomamente e sono biodegradabili una volta morti. Il futuro li vede impiegati come tecnologia militare, per degradare le microplastiche degli oceani, persino come nanotecnologie per trasportare farmaci all'interno del nostro organismo o per rimuovere placche aterosclerotiche. Ma la novità è un'altra: secondo la fonte indicata a fine post, sono stati osservati riprodursi in un modo diverso da quello osservato finora in qualsiasi cellula studiata.


Il professor Michael Levin, uno degli autori dell'articolo citato, dice "gli assemblaggi multicellulari sintetici possono anche replicarsi cinematicamente spostando e comprimendo le cellule dissociate nel loro ambiente in autocopie funzionali"; in altre parole, possono muoversi e e riplasmare la forma delle cellule che li circondano, in modo da creare delle copie di se stesse.

Secondo Levin questo è un passo avanti verso il trattamento di "lesioni traumatiche, difetti alla nascita, cancro e invecchiamento" se si riesce a mettere a punto la capacità di dire precisamente ai robot cosa fare e quando fermarsi. Secondo uno degli altri autori, Douglas Blackiston, "questa forma di perpetuazione, mai vista prima in nessun organismo, sorge spontaneamente nel corso dei giorni piuttosto che evolversi nei millenni. Questo è qualcosa che non è mai stato osservato prima.


mercoledì 24 novembre 2021

 

Quale erronea convinzione ci accompagna da millenni?


La mela di Eva:



Benché la mela sia diventata il simbolo della perdita dello stato di grazia da parte dell'uomo, in nessuna parte della Genesi viene menzionata.

Viene semplicemente descritta come "il frutto di un albero che era nel mezzo di un giardino" ed è stato insinuato che, poiché Adamo ed Eva si vestirono con foglie di fico dopo aver mangiato il frutto, l'albero avrebbe più plausibilmente potuto essere un fico!

La mela probabilmente entrò nella storia attraverso la mitologia greca e celtica: in entrambe quel frutto appartiene alle idee dell'amore e simboleggia il desiderio fisico.


martedì 23 novembre 2021

La droga più strana del mondo

La DMT, è una triptammina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani. Viene usata da alcuni popoli tribali per entrare in contatto con altre dimensioni, è considerata una droga. Un gruppo di ricercatori ha voluto testare scientificamente gli effetti di questa particolare molecola, e ha scoperto che tutti quelli che l'avevano assunta avevano provate le stesse sensazioni, affermavano infatti di essere entrati in contatto con esseri extradimensionali e di aver vagato per varie dimensioni,ció che hanno provato è molto simile alle esperienze di pre morte.



Come ho già scritto il nostro cervello la produce naturalmente, ma in piccole quantità, specialmente nella fase rem del sonno. Questo argomento è davvero interessante ma molto ampio e si rischia di perdere il filo del discorso. La domanda era quindi, può permettere il passaggio dell'anima nel corpo? Non si può sapere con certezza, ma gli effetti di questa molecola sono gli stessi che si provano con i viaggi astrali, quindi sì,(mia opinione) magari la dmt è la responsabile di questo passaggio, ma potrebbero anche solo essere allucinazioni. Ció che è abbastanza strano è che quando è che da sempre l'homo sapiens, e forse anche l'homo di neanderthal, in varie parti del mondo a prescindere dall'epoca, le persone con determinate tecniche provano tutte la stessa cosa. Prima o poi lo sapremo con certezza tutti quanti.

La DMT assunta oralmente viene inibita da un'enzima del fegato, e di conseguenza non produce effetti. Tuttavia i popoli dell'Amazzonia - nella notte dei tempi - riuscirono a scoprire nella foresta che il circondava una pianta, simile alla noce moscata, la cui corteccia aumentava e favoriva il rilascio di DMT. Scoprirono altresì un'altra pianta le cui foglie erano in grado di inibire l'enzima del fegato. La bevanda - assunta oralmente - permetteva di allungare l'effetto della DMT fino a circa 3 ore, contro i 15 minuti di un'assunzione per via endovenosa oppure attraverso la combustione (fumata). Questa bevanda è l'ayahuasca. Ad oggi, studiosi di vari campi ancora si chiedono come le tribù amazzoniche - prive delle moderne conoscenze di chimica molecolare - abbiano capito come sintetizzare la bevanda per aumentarne e stabilizzarne gli effetti.

E' un documentario fatto molto bene, che vale la pena di essere visto perchè è basato su un approccio multidisciplinare (che ha coinvolto psichiatri, psicologi, antropologi, neuroscienziati). Fondamentalmente, racconta i risultati di un trial clinico del 2001 - approvato dalla FDA americana - e condotto dal ricercatore americano Rick Strassman


lunedì 22 novembre 2021

Quali sono le cose più pazzesche che dei leaders di sette religiose raccontarono ai loro discepoli?


Il leader di setta Jim Jones è abbastanza noto.

Ha persuaso 900 dei suoi seguaci ad uccidersi. Questo processo divenne noto come massacro di Jonestown.



Ma ha detto ai suoi discepoli anche delle cose così astruse prima che continuo a chiedermi come sia possibile una cosa del genere.

Ha detto nei suoi sermoni che tutti i suoi seguaci erano omosessuali e proibiva il sesso tra i membri del tempio al di fuori del matrimonio.

Un ex sostenitore del tempio ha detto che Johnson affermò che tutti erano omosessuali. Tutti, con una sola eccezione. E quella era lui stesso.

È lui l'unico eterosessuale del pianeta, e le donne erano tutte lesbiche, gli uomini erano tutti gay. E chiunque abbia mostrato interesse per il sesso con il sesso opposto che questa è solo "compensazione".

Cosi diceva,

E Jones avrebbe "guarito" l'omosessualità facendo sesso con seguaci maschi e femmine.

È incredibile ciò in cui le persone credono quando si aspettano salvezza o salute da essa.


domenica 21 novembre 2021

La Ruota della Vita

 Cari Simpatizzanti/Lettori, salve, mi chiamo Riccardo Ferrari.

Vorrei parlarvi del mio libro: “ La Ruota della Vita ”, Edizione 2021, 52 disegni in 160 pagine, in copertina vedrete “Il Serpente Orobus che si morde la coda”, simbolo di un eterno divenire.

Simboleggia l’eterno ritorno al ciclo delle nascite e delle rinascite, della ciclicità delle stagioni, del giorno e della notte, in definitiva di tutto ciò che tende all’infinito, il sogno di una vita eterna.

La Ruota della Vita, è un libro particolarmente indicato per fare un dono originale, da offrire ad una persona cara in occasione delle prossime festività.

< La Ruota della Vita, Tra mito, storia e astrologia >, lo trovi C/O “ Cart de Matt “, Via Ornato 4, angolo V. Passerini nel Borgo di Niguarda in Milano, tel. 02 64 23 435.

Per il formato Kindle: su Amazon, scrivi: La Ruota della Vita: Tra mito, storia e astrologia Riccardo Ferrari o vai . . . https://www.amazon.it/dp/B093J5HX1X/ref=cm_sw_r_wa_apa_glt_HN20N49P1R5X80B9906Y GRAZIE




Perché alcuni corpi umani non si decompongono dopo la morte? Es: Padre Pio?

Il corpo di Padre Pio si è decomposto come qualsiasi corpo umano...

Quando, 20 anni dopo la sua morte, il Vaticano fa riesumare il corpo del defunto, è in uno stato scheletrico di decomposizione come qualsiasi corpo umano morto.

Il suo viso sarà ricoperto di silicone dipinto a mano come parte di una ricostruzione post-mortem da mostrare al pubblico.

L'immagine sotto mostra il volto ricomposto in silicone ma anche le mani scarne di un cadavere decomposto (vedi la mano sul crocifisso).



sabato 20 novembre 2021

La storia di Michele Scoto, mago o ciarlatano?

Alla vivace ed eclettica corte di Federico II, a Palermo, viveva Michele Scoto, una delle figure più conturbanti e misteriose di quegli anni. Sebbene sia spesso ricordato per la sua fama di grnde mago o stregone, Scoto era innanzitutto uno dei più illustri studiosi medievali, le cui estese conoscenze non potevano che affascinare un imperatore curioso come lo Stupor Mundi.

Scopriamo di più su questo personaggio.


Chi era Michele Scoto



Michele Scoto (in inglese Michael Scot) veniva dalla Scozia, come il suo stesso nome suggerisce. Già nella sua terra natia la sua figura era leggendaria, per via di alcuni poteri sovrannaturali che il popolo gli attribuiva, tra cui la capacità di spaccare le montagne e prevedere il futuro.
Al di là delle dicerie che sono giunte sino a noi, Scoto era comunque un personaggio prodigioso. In un’epoca in cui frequentare l’università era il privilegio di un’esigua minoranza, lui studiò in tre delle migliori d’Europa, Oxford, Parigi e Bologna, raccogliendo gran parte delle conoscenze scientifiche, filosofiche e umanistiche disponibili in quell’epoca.

Nonostante il suo grande bagaglio accademico, Michele era insoddisfatto e vagava da una corte all'altra alla ricerca di qualsiasi conoscenza che potesse ampliare la sua ricerca. Alla fine fu attratto dalla corte di Federico II a Palermo, senza dubbio una delle più interessanti per un uomo alla ricerca di conoscenze. Si tratta anche di una testimonianza della posizione della Sicilia nel Medioevo, un polo di grande cultura e scienza in grado di attirare eruditi da ogni parte del mondo.

Il motivo di tale attrattiva, era una corte attiva e stimolante, frequentata da alcuni dei più grandi scienziati e letterati del periodo. La ricerca letteraria portò anche alla fondazione della scuola Poetica Siciliana, la culla della lingua italiana, e il re stesso era un poeta e autore di trattati scientifici.


Federico II di Svevia


Michele Scoto mise tutte le sue conoscenze al servizio di Federico, che lo interpellava per svariate questioni, tra cui le previsioni del futuro. Mediante studi di natura astrologica, infatti, Scoto credeva di poter conoscere in anticipo gli eventi futuri, enunciando profezie su gli esiti delle guerre, i cambiamenti politici e le sorti delle persone.
Tra queste ve ne era una riguardante la morte di Federico, che sarebbe avvenuta in un luogo che aveva il nome di un fiore. Qualche anno dopo il re morì effettivamente in Puglia, a Castel Fiorentino.
Nonostante qualche previsione esatta e qualche fortunata coincidenza, oggi questo tipo di scienza, largamente accettata nel medioevo, ci fa un po’ sorridere. Ciò nonostante le effettive conoscenze, insieme alla fama di grande mago, fecero la fortuna di Michele Scoto.

Oltre alle sue gesta di natura profetica, Scoto si cimentò nella scrittura di alcuni dei testi scientifici più importanti dell’epoca. Nello specifico fu autore del Liber introductorius, che metteva insieme tutto ciò che si sapeva su geografia, medicina, studio dei pianeti e ricerca teologica.
In seguito scrisse il Liber particularis, di natura prettamente religiosa in cui parlava di Dio, del Paradiso e dell’Inferno, e il De secretis naturae, uno dei primi trattati di anatomia e fisiologia umana.

In più a lui si devono le traduzioni in latino dei manoscritti di Averroe', uno dei più noti filosofi arabo-spagnoli, scritte durante un viaggio a Toledo, un altro dei grandi luoghi di aggregazione culturale del medioevo.

Nonostante il suo indiscutibile contributo al progresso scientifico, fu la sua fama di stregone ad essere tramandata ai posteri, forse anche a causa di Dante Alighieri, che nella sua Divina Commedia lo colloca nell’ottavo cerchio dell’Inferno, insieme agli incantatori e ai falsi profeti che affermavano di poter leggere il futuro. Del resto anche l'imperatoreFederico II trova il suo spazio tra gli inferi danteschi.


Gli ultimi anni

Dopo diversi anni trascorsi in Sicilia, a Scoto fu offerto il posto di arivescovo di Cashel in Irlanda che rifiutò con la scusa di non saper parlare l’irlandese. Vista la sua grande propensione per le lingue (parlava correntemente latino, greco, arabo e una lunga serie di dialetti e lingue vernacolari) è probabile che abbia rifiutato il posto per altre ragioni. Il crogiolo culturale che la Sicilia rappresentava, per uno studioso come lui era senza dubbio più stimolante di una remota provincia irlandese.

Alla fine si ritiro' nella sua patria, la Scozia, dove la sua morte rimane ancora avvolta nel mistero. Si racconta che lui stesso predisse la propria fine per mezzo di una “pietra che cade”. Era così grande il suo presentimento che che inizio' ad indossare sempre un casco d'acciaio per proteggersi il cranio. Tuttavia si dice che durante una messa a Melrose si sia tolto rispettosamente l’elmo mentre l’ostia veniva sollevata per la consacrazione. Proprio in quel momento,un pezzo di muratura cadde dal tetto della chiesa, uccidendolo all’istante.

Così finisce la storia di questa figura misteriosa, conosciuta dai grandi autori del medioevo, citata per le sue stregonerie, ma nota a noi soprattutto per il suo contributo alla scienza, sviluppato durante il suo soggiorno a Palermo.


venerdì 19 novembre 2021

Viaggiatori extratemporali

Risultati immagini per Viaggiatori extratemporali


Con il termine viaggiatori extratemporali, sopratemporali oppure extratopici ci si riferisce alla presenza ipotetica o immaginaria di persone, oggetti o fatti "al di fuori della storia", ovvero apparentemente estranei alla dimensione temporale o spaziale alla quale la storiografia o la scienza comunemente li ascrive.
Un esempio - in questo caso una congettura del tutto immaginaria - potrebbe essere costituito dal resoconto di un colloquio tra Napoleone e un faraone dell'antico Egitto.
Molti oggetti archeologici o anche personaggi storici sono stati descritti da autori di romanzi di fantascienza o in opere di fantarcheologia come extratemporali ed hanno anche ispirato vari tipi di teorie. In ogni caso sia le opere letterarie sia le teorie descritte qui di seguito non sono mai state dimostrate e sono quindi da considerarsi a seconda dei casi letteratura fantastica o pseudoscienza.

Gli "oggetti extratemporali"

Il termine "extratemporali" può essere usato anche per indicare quegli oggetti o meccanismi reali oppure ipotetici, che a rigore di logica non potrebbero trovarsi in un dato luogo in una certa data storica, perché o anticipano la storia dello sviluppo e diffusione della tecnologia per come è conosciuta, o perché addirittura sono del tutto inspiegabili con le attuali conoscenze scientifiche, oppure perché superano le più elevate capacità tecnologiche note o ragionevolmente ipotizzabili nei tempi antichi.
Questi vengono definiti "oggetti fuori dal loro tempo" (in inglese Out of Place Artifacts, abbreviato in OOPArt) e vengono interpretati da alcuni come oggetti extratemporali in quanto si troverebbero in un contesto non manipolabile, "congelato nel tempo". Come esempi vengono riportati alcuni relitti sottomarini, oggetti apparentemente moderni trovati in stratificazioni geologiche antiche.
Alcuni di questi oggetti, ad esempio l'antichissima Colonna di ferro inossidabile presente a Qutb in India, potrebbero essere semplicemente delle leghe metalliche ottenute casualmente per la presenza di vene metallifere con le proprietà giuste oppure per la verniciatura con una sostanza che ha conservato la superficie del metallo. Altri sono il risultato di tecnologie avanzate ma non impossibili, ad esempio gli ingranaggi in bronzo della macchina di Anticitera.

Archeologia misteriosa extratemporale

Nel campo dell'archeologia misteriosa (detta anche fantarcheologia) si è spesso immaginata la presenza sulla Terra di civiltà preistoriche molto evolute per i loro tempi, tanto da essere considerate per questo al di fuori del loro tempo. Uno degli esempi più noti è la mitica civiltà di Atlantide.
Le poche ed "enigmatiche" tracce lasciate da queste civilizzazioni sarebbero dovute alla loro distruzione per immani cataclismi, le cui cause vengono variamente indicate: grandi tsunami causati dall'impatto di un asteroide o dal crollo di vulcani sottomarini (come quello storicamente noto che distrusse l'isola di Santorini e la civiltà minoica), e secondo alcuni autori addirittura le distruzioni causate da veri e propri conflitti nucleari.
Vengono inoltre considerati extratemporali le conoscenze che si presumono possedute da alcune popolazioni storicamente esistite, di tipo geografico, storico, tecnologico e scientifico, oppure alcune caratteristiche dei resti che questi hanno lasciato: oggetti e loro lavorazioni, edifici oppure loro particolarità architettoniche e/o ingegneristiche, resti umani con evidenti alterazioni chirurgiche o danni ossei particolari, ecc.
Esempi di presunti oggetti extratemporali, sarebbero l'uomo di Palenque (raffigurazione su una tomba maya che viene immaginosamente interpretata come un uomo alla guida di un'astronave), la Sfinge di Giza (che secondo la fantarcheologia sarebbe più antica della datazione archeologica, a causa del suo orientamento astronomico, considerato allineato con la posizione che la costellazione del Leone aveva 10.000 anni fa), la "Puerta del Sol" della civiltà Tiahuanaco (che anch'essa avrebbe un orientamento astronomico indicante una datazione più antica di quella archeologica).


Ufologia

Alcuni avvistamenti di UFO (oggetti volanti non identificati) sono stati a volte immaginati come prova di viaggi temporali e/o spaziali da parte di civiltà aliene, i cui esploratori avrebbero visitato la Terra in passate epoche storiche, anche remote.
Presenze di UFO nel passato, precedenti ai primi avvistamenti documentati e all'invenzione del volo, secondo i sostenitori dell'ufologia sarebbero testimoniate da dipinti di varie epoche. Si tratta spesso di piccoli particolari sullo sfondo del dipinto, a volte semplici macchie dovute allo stato di conservazione, o di raffigurazioni simboliche della presenza divina, che vengono invece interpretate come oggetti volanti non identificati. Dagli ufologi è talvolta usato il termine clipeologia per indicare lo specifico studio degli UFO del passato.

Esempi di personaggi storici a volte presentati come extratemporali

Il termine extratemporale può riferirsi anche a personaggi dei quali si conosce perfettamente luogo e data di nascita, ma che si immagina dimostrino la conoscenza di fatti o di tecnologie ritenute improbabili per il loro tempo.

Papa Silvestro II

La trasmissione televisiva Voyager ha presentato papa Silvestro II (Gerbert d'Aurillac, nato intorno al 940-950 e morto il 12 maggio 1003) come un "mago", quasi un "viaggiatore nel tempo". Fu il papa che celebrò l'ultima messa dell'anno 999, che secondo le profezie millenaristiche doveva precedere la fine del mondo.
In realtà si trattava semplicemente di un uomo di grande cultura, che era stato precettore dell'imperatore Ottone III. Introdusse la scienza araba in Europa: dall'aritmetica basata sui numeri interi indo-arabici, all'astrologia e all'astronomia. Avendo appreso in Spagna il sistema arabo dei digiti non-zero, poteva effettuare a mente dei calcoli che erano estremamente difficili per quelli che ancora ragionavano in termini di numeri romani. Nella città di Reims, in Francia, costruì un organo idraulico che eccelleva su tutti gli strumenti precedentemente noti.

Mormoni: Gesù presente nel Far-West nel IV secolo

Un'intera religione, quella dei Mormoni, si basa sul racconto di un fatto extratemporale, vale a dire la presenza di Gesù Cristo tra i nativi americani del Nordamerica nel IV secolo.
Secondo i Mormoni, la storia di quell'evento extratemporale sarebbe narrata in una serie di piastre d'oro consegnate nel 1823 dall'angelo Moroni al profeta Joseph Smith; il testo di tali piastre (mai mostrate in pubblico) costituisce quello che è noto come il Libro di Mormon. Secondo gli scettici, in questo caso si rasenterebbe il concetto di leggenda.

Presunte profezie

Codice Genesi di Michael Drosnin

Nel libro di Michael Drosnin Codice Genesi conto alla rovescia (pubblicato nel 2003 da Rizzoli), riprendendo alcuni lavori di studiosi ebraici (Doron Witztum, Eliyahu Rips e Yoav Rosenberg), si immagina che l'intero Pentateuco (la Tanach ebraica), contenga un codice criptato. Il codice potrebbe essere decrittato con un sistema ad estrazione saltatoria, a chiave numerica variabile (ma costante per "sessione") e con possibilità di incrocio e verifica col testo in chiaro.
Il testo sarebbe stato portato da viaggiatori (terrestri o extraterrestri) provenienti dal futuro e l'astronave e/o capsula del tempo, sarebbe tuttora conservata in un'"arca di acciaio", sotto profondissimi ed insondabili strati di sale, a Mazra nella penisola salina di Lisan (satellite) (la lingua), sul Mar Morto, in Giordania vicino al confine con Israele. Nel libro si descrive anche un immaginario "futuro ramificato", con cinque opzioni, e che certi eventi si possano rimandare, ma non per sempre.
In risposta alle numerose critiche sul metodo utilizzato, Michael Drosnin lanciò una sfida: "When my critics find a message about the assassination of a prime minister encrypted in Moby Dick, I'll believe them" ("Quando i miei critici troveranno un messaggio sull'assassinio di un primo ministro criptato in Moby Dick, io crederò loro"). La sfida fu raccolta e con lo stesso metodo utilizzato da Drosin furono trovati riferimenti in Moby Dick alle morti di Indira Gandhi, Leon Trotsky, Martin Luther King, John F. Kennedy, Abraham Lincoln, Yitzhak Rabin ed altri.
Nonostante la dimostrazione dell'inattendibilità del metodo, ci si occupa ancora delle presunte profezie contenute nel testo criptato. Per il 2006, (anno ebraico 5766) il codice decrittato prevedeva una "catastrofe nucleare". La previsione incrocia nel testo in chiaro la frase di Mosè che afferma "la sventura vi colpirà alla Fine dei giorni". Questa è stata messa in relazione da alcuni con la ripresa dell'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran di Mahmud Ahmadinejad e le paure per le possibili reazioni di Israele ed USA.

Codice Vaticinia di Nostradamus

Il manoscritto Vaticinia Michaelis Nostredami de Futuri Christi Vicarii ad Cesarem Filium è un codice illustrato del XVII secolo, scoperto nella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, che secondo alcuni studiosi di Nostradamus preannuncerebbe i papi del futuro ed altri eventi ad essi connessi, come la rivoluzione francese. Su questo argomento l'autore Ottavio Cesare Ramotti ha scritto una elaborata interpretazione pubblicata in un libro distribuito negli USA.
Un disegno del codice sarebbe interpretabile da alcuni come una raffigurazione della reale natura astronomica della Via Lattea, ovvero una galassia a spirale con due grandi braccia contenenti stelle e gas interstellare. Tale conoscenza mancava all'epoca della redazione del codice (le galassie a spirale, modello per la comprensione della nostra, come la galassia di Andromeda vennero accuratamente osservate con i telescopi riflettori soltanto dopo gli anni venti).

Viaggiatori temporali nel cinema e nella letteratura

Il viaggio nel tempo è un elemento utilizzato nei romanzi e nei film di fantascienza per creare situazioni intricate, che sconcertano o rassicurano lo spettatore, spesso già al corrente dell'evoluzione naturale della narrazione. Frequentemente l'espediente del viaggio nel tempo può dar luogo a paradossi, come prevenire il matrimonio dei propri genitori o situazioni simili.

La macchina del tempo

La prima opera di fantascienza ad introdurre il tema del viaggio temporale è il romanzo La macchina del tempo, di Herbert George Wells. In esso, l'inventore di una macchina per viaggiare nel tempo si spinge con essa in un lontano futuro, dove scopre un mondo in cui l'umanità si è nettamente differenziata in due specie che hanno instaurato una cruenta simbiosi.

Il Pianeta delle Scimmie

Nel film Il pianeta delle scimmie di Franklin J. Schaffner (1968), tre astronauti americani ibernati in una capsula spaziale pilotata automaticamente si risvegliano nell'anno 3978, in un mondo (che poi scopriranno essere la Terra dopo una guerra nucleare) dominato da scimmie antropomorfe parlanti, mentre gli esseri umani, muti, sono ridotti al rango di animali (il film è stato interpretato sia in chiave animalista, o antispecista, che antirazzista).
Il film ha avuto quattro sequel (oltre a un remake): nel terzo film della serie (Fuga dal pianeta delle scimmie, 1971) tre scimmie senzienti viaggiano indietro nel tempo, raggiungendo la nostra epoca.

La portaerei americana Nimitz trasportata nel 1941

Nel film Countdown - Dimensione Zero (The Final Countdown) del 1980 si immagina che la portaerei nucleare americana USS Nimitz entri in collisione contro una tempesta innaturale, che porta l'intera nave ed il suo equipaggio dal presente a qualche giorno prima dell'attacco di Pearl Harbor (nel dicembre del 1941). Il capitano (Kirk Douglas) deve decidere se interferire col passato e fermare la flotta giapponese che si avvia all'attacco, oppure lasciare che la storia prenda il suo corso.

Marty McFly e "Doc" in Ritorno al Futuro

I film di fantascienza della serie Ritorno al futuro hanno come tema centrale il viaggio nel tempo, il quale genera tutta una serie di paradossi extratemporali, come il protagonista che incontra sua madre da giovane o il giovane Biff Tannen degli anni cinquanta che vince alle scommesse grazie a un almanacco sportivo pubblicato dopo l'anno 2000, regalatogli dal sé stesso del futuro.

In "The Abyss", gli alieni preannunciano l'apocalisse

Il film The Abyss, diretto nel 1989 da James Cameron, narra dell'incontro tra la squadra di un sommergibile nucleare e una razza extraterrestre acquatica, gelificata e polimorfa. Nel film (in versione director's cut) questi alieni trasmettono immagini dal futuro, che mostrano una sequenza di eventi che portano all'Apocalisse. Il nome di uno dei personaggi, il tenente Hiram Coffey, alluderebbe ad un ipotetico messaggio massonico: secondo la mitologia massonica, Hiram Abif sarebbe stato infatti il costruttore del Tempio di Salomone.

Viaggiatori nella francia medievale in Timeline

Nel film Timeline del 2003, basato su un romanzo di Michael Crichton, un gruppo di giovani archeologi viene mandato nel XIV secolo per studiare la storia di un assedio. La trama è basata sulle avventure di questi giovani e nei complotti in cui vengono coinvolti, sia nel medioevo che nell'epoca moderna. Il film è stato ampiamente criticato per la scarsa accuratezza storica e per le lacune della sceneggiatura.

Terminator

Nel film Terminator viene descritto un futuro in cui l'umanità è in guerra contro i robot che, divenuti senzienti, si sono ribellati ai loro creatori. I robot inviano un cyborg indietro nel tempo per prevenire la nascita di John Connor, capo dell'esercito umano, uccidendone la madre; gli umani a loro volta inviano un uomo per fermarlo. Il film ha avuto tre sequel.



giovedì 18 novembre 2021

Mostro di Flatwoods

Risultati immagini per Mostro di Flatwoods


Il Mostro di Flatwoods, noto anche come Mostro di Braxton Country o Fantasma di Flatwoods, è una presunta entità extraterrestre o creatura criptozoologica avvistata per la prima ed unica volta il 12 settembre 1952 vicino a Flatwoods, cittadina della Braxton Country nella Virginia Occidentale, Stati Uniti.

Aspetto

Varie sono le descrizioni della creatura, ma la maggior parte di esse concorda sul dire fosse alto almeno 7 piedi (circa 2,1 metri), con un corpo nero e un viso rosso scuro. Alcuni hanno descritto la testa allungata a forma di diamante da un lato , con occhi non umani. Dietro la testa una sorta di carenatura. Indossava un esoscheletro a pieghe scure, descritto poi come una sorta di ombra. A causa della sua incredibile velocità la descrissero priva di armi, con braccia lunghe e filamentose e lunghe dita con artigli. Una grande palla rossa di luce aleggiava sopra di essa.

Cronologia dell'avvistamento

Alle 19:15 del 12 settembre 1952, due fratelli, Edward e Fred May, e il loro amico Tommy Hyer (rispettivamente 13, 12 e 10 anni) videro un oggetto luminoso attraversare il cielo che parve precipitare su una collina nel terreno appartenente al contadino G. Bailey Fisher. I ragazzi tornarono dalla madre dei May, Kathleen, dove riferirono dello schianto dell'UFO sulla collina. La signora May, accompagnata da Neil Nunleu (14 anni), Ronnie Shaver (10 anni), i figli, Tommy e una Guardia Nazionale del West Virginia, Eugene "Gene" Lemon di 17 anni, si diressero alla fattoria Fisher per individuare cosa fosse l'oggetto avvistato dai ragazzi.
Il cane di Lemon corse avanti ed improvvisamente cominciò ad abbaiare per poi correre terrorizzato dal gruppo pochi istanti dopo. Percorsi circa 402 metri raggiunsero la cima della collina dove riferirono di aver visto una "palla di fuoco" pulsante a circa 15 metri sulla destra. Rivelarono inoltre la presenza di una pungente nebbia che fece bruciare i loro occhi e il loro naso. Lemon si accorse poi di due piccole luci sulla sinistra dell'oggetto, sotto un vicino albero di quercia. Kathleen puntò in quella direzione la torcia presa da casa, perché cominciava a fare buio quando si diressero sulla collina. La luce rivelò una terrificante creatura che dissero emise un sibilo acuto e sinistro prima di muoversi verso di loro. A questo punto, in preda al panico, fuggirono tutti e sette.
Tornati a casa Kathleen May contattò lo sceriffo locale Robert Carr e il co-proprietario del giornale locale A. Lee Stewert, il quale condusse una serie di interviste e visitò il luogo dell'avvistamento con Lemon quella notte stessa; riferì la presenza di un "odore metallico, nauseante e di bruciato". Lo sceriffo Carr e il suo vice Burnell cercarono separatamente nell'area, ma riferirono di non aver trovato nulla se non di aver sentito quello stesso odore sgradevole. La mattina successiva Stewert tornò nuovamente sul luogo dell'incontro e scoprì due lunghe tracce nel fango e tracce di un liquido nero e denso, segnalandoli come possibili segni di un atterraggio, premettendo come l'area fosse priva di traffico da almeno un anno. Fu però rivelato che con ogni probabilità le tracce erano di un camioncino Chevrolet del 1942 di proprietà di Max Lockard, abitante locale, andato al sito per cercare la creatura alcune ore prima della scoperta di Stewert.
Dopo l'evento William e Donna Smith, associati al Civilian Saucer Investigation, LA, scoprirono avvistamenti di testimoni che riferirono di aver vissuto esperienze simili o correlati. Questi includevano la storia di una madre e della sua figlia ventunenne, le quali affermavano di aver incontrato una creatura con lo stesso aspetto e lo stesso odore una settimana prima dell'incidente del 12 settembre. La madre riferì che la figlia si era talmente spaventata da essere costretta ad un ricovero ospedaliero al Clarksburg Hospital per la durata di tre settimane. Riportarono inoltre la dichiarazione della madre di Lemon, la quale disse di aver sentito la sua casa tremare poco tempo dopo l'incidente e di aver avuto la radio fuori uso per 45 minuti. Anche il locale direttore del Board of Education affermò l'avvistamento di un oggetto volante non identificato alle 6:30 del 13 settembre, la mattina successiva all'avvistamento della creatura.

Problemi fisici

Dopo aver incontrato la creatura, alcuni membri del gruppo del 12 settembre riportarono di soffrire sintomi simili tra loro che persistettero per un po' di tempo, attribuiti all'essere stati esposti alla nebbia emessa dal mostro. I sintomi includevano irritazione al naso e bruciore alla gola; Lemon soffrì di vomito e convulsioni per tutta la notte seguente all'avvistamento ed ebbe problemi alla gola per le settimane successive. Un medico riportò i sintomi come simili a quelli provocati dal gas lacrimogeno, comuni anche in chi soffre di isteria dovuta a un evento scioccante e traumatico.

Controversie

Esaminando il caso 48 anni dopo gli eventi, Joe Nickell del Committee for Skeptical Inquiry (CSI), conosciuto come CSICOP, concluse nel 2000 che la luce avvistata quel 12 settembre dai ragazzini potrebbe essere stata una meteora e la creatura avvistata una civetta o un gufo. Nickell affermò che i due oggetti furono distorti dall'ansia degli osservatori. Le sue conclusioni furono condivise da molti, inclusa l'Air Force, come succederà poi con gli avvistamenti dell'Uomo falena e del Goblin di Kelly-Hopkinsville. Il passaggio di una meteora fu infatti registrato quel 12 settembre attraverso tre stati, Maryland, Pennsylvania e West Virginia.



 
Wordpress Theme by wpthemescreator .
Converted To Blogger Template by Anshul .