Gli Xenobot sono una forma di vita a metà tra naturale ed artificiale di recente creazione: assomigliano come concetto ai robot, ma non lo sono in senso stretto. Il loro codice genetico è stato selezionato a partire da una classe di cellule staminali, con l'aiuto di algoritmi progettati al pc, per svolgere funzioni specifiche combinando le caratteristiche migliori di due o più tessuti biologici eterogenei. Tra i primi che sono stati realizzati, ci sono quelli costituiti da cellule della pelle e cellule del muscolo cardiaco derivate da embrioni di rana; il loro nome "da fantascienza" deriva infatti dal nome scientifico della rana artigliata africana Xenopus laevis. Gli Xenobot sono stati in grado di muovere, spingere o trasportare piccolissimi oggetti, adatti alle loro dimensioni. Possono muoversi autonomamente per circa una settimana senza alimentarsi, sono capaci di ripararsi autonomamente e sono biodegradabili una volta morti. Il futuro li vede impiegati come tecnologia militare, per degradare le microplastiche degli oceani, persino come nanotecnologie per trasportare farmaci all'interno del nostro organismo o per rimuovere placche aterosclerotiche. Ma la novità è un'altra: secondo la fonte indicata a fine post, sono stati osservati riprodursi in un modo diverso da quello osservato finora in qualsiasi cellula studiata.
Il professor Michael Levin, uno degli autori dell'articolo citato, dice "gli assemblaggi multicellulari sintetici possono anche replicarsi cinematicamente spostando e comprimendo le cellule dissociate nel loro ambiente in autocopie funzionali"; in altre parole, possono muoversi e e riplasmare la forma delle cellule che li circondano, in modo da creare delle copie di se stesse.
Secondo Levin questo è un passo avanti verso il trattamento di "lesioni traumatiche, difetti alla nascita, cancro e invecchiamento" se si riesce a mettere a punto la capacità di dire precisamente ai robot cosa fare e quando fermarsi. Secondo uno degli altri autori, Douglas Blackiston, "questa forma di perpetuazione, mai vista prima in nessun organismo, sorge spontaneamente nel corso dei giorni piuttosto che evolversi nei millenni. Questo è qualcosa che non è mai stato osservato prima.
0 commenti:
Posta un commento