La DMT, è una triptammina psichedelica endogena, presente in molte piante e nel fluido cerebrospinale degli esseri umani. Viene usata da alcuni popoli tribali per entrare in contatto con altre dimensioni, è considerata una droga. Un gruppo di ricercatori ha voluto testare scientificamente gli effetti di questa particolare molecola, e ha scoperto che tutti quelli che l'avevano assunta avevano provate le stesse sensazioni, affermavano infatti di essere entrati in contatto con esseri extradimensionali e di aver vagato per varie dimensioni,ció che hanno provato è molto simile alle esperienze di pre morte.
Come ho già scritto il nostro cervello la produce naturalmente, ma in piccole quantità, specialmente nella fase rem del sonno. Questo argomento è davvero interessante ma molto ampio e si rischia di perdere il filo del discorso. La domanda era quindi, può permettere il passaggio dell'anima nel corpo? Non si può sapere con certezza, ma gli effetti di questa molecola sono gli stessi che si provano con i viaggi astrali, quindi sì,(mia opinione) magari la dmt è la responsabile di questo passaggio, ma potrebbero anche solo essere allucinazioni. Ció che è abbastanza strano è che quando è che da sempre l'homo sapiens, e forse anche l'homo di neanderthal, in varie parti del mondo a prescindere dall'epoca, le persone con determinate tecniche provano tutte la stessa cosa. Prima o poi lo sapremo con certezza tutti quanti.
La DMT assunta oralmente viene inibita da un'enzima del fegato, e di conseguenza non produce effetti. Tuttavia i popoli dell'Amazzonia - nella notte dei tempi - riuscirono a scoprire nella foresta che il circondava una pianta, simile alla noce moscata, la cui corteccia aumentava e favoriva il rilascio di DMT. Scoprirono altresì un'altra pianta le cui foglie erano in grado di inibire l'enzima del fegato. La bevanda - assunta oralmente - permetteva di allungare l'effetto della DMT fino a circa 3 ore, contro i 15 minuti di un'assunzione per via endovenosa oppure attraverso la combustione (fumata). Questa bevanda è l'ayahuasca. Ad oggi, studiosi di vari campi ancora si chiedono come le tribù amazzoniche - prive delle moderne conoscenze di chimica molecolare - abbiano capito come sintetizzare la bevanda per aumentarne e stabilizzarne gli effetti.
E' un documentario fatto molto bene, che vale la pena di essere visto perchè è basato su un approccio multidisciplinare (che ha coinvolto psichiatri, psicologi, antropologi, neuroscienziati). Fondamentalmente, racconta i risultati di un trial clinico del 2001 - approvato dalla FDA americana - e condotto dal ricercatore americano Rick Strassman
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