venerdì 26 novembre 2021

Qual è stato uno degli esperimenti scientifici più incredibili della storia?

Ai primi dell’Ottocento, in un antico castello di una remota vallata nella regione occidentale dell’Inghilterra, uno scienziato sta compiendo una serie di complicati esperimenti con l’elettricità. Al di fuori del laboratorio, una ragnatela di fili di rame, sospesa ai pali, si estende per quasi due chilometri nella campagna. All’interno, apparecchiature misteriose colmi di liquidi torbidi, che brillano e lampeggiano.

Un giorno giunge una notizia che conferma i peggiori sospetti: quel sinistro personaggio ha creato la vita in provetta.



Andrew Crosse era un dotto gentiluomo che dedicò la vita allo studio della nuova scienza dell’elettricità. I suoi esperimenti erano iniziati nel 1807, producendo una vasta gamma di cristalli ed ottenendone circa 200 varietà pressoché identiche a quelli riscontrati in natura.

Nel 1837 Crosse iniziò un ennesimo esperimento per ottenere i cristalli usando una pietra elettrificata e una soluzione chimica. Dopo due settimane notò “alcune escrescenze biancastre, che spuntavano dal centro della pietra”.

Nei giorni successivi le escrescenze crebbero finché assunsero “la forma di un insetto perfetto, hanno cominciato a muovere le zampe, per poi staccarsi dalla pietra e cominciare a muoversi liberamente”. Nel giro di qualche settimana, un centinaio di insetti apparvero sulla pietra.

Le creature erano acari. Aveva forse creato egli stesso quegli insetti? Decise perciò di ritentare l’esperimento. Crosse prese sette contenitori di vetro e in ciascuno versò una soluzione chimica diversa. Poi fece passare una corrente elettrica nel liquido e si mise ad aspettare; dopo alcuni mesi la sua pazienza fu ricompensata: i parassiti si erano sviluppati in tutti i contenitori, tranne in due.

Crosse, confuso e spaventato, ne parlò con il fisico Michael Faraday che affermò di aver prodotto insetti seguendone lo stesso metodo. Malgrado il sostegno dei colleghi, la pubblicazione dei risultati non suscitò altro che scherno e ilarità.

Accusato di interferire con l’operato divino, Crosse divenne bersaglio di un’aspra polemica e si ritirò nella solitudine del suo laboratorio. Decise di non riprodurre mai più questo esperimento.



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