martedì 5 novembre 2019

Esperimento di Filadelfia

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L'esperimento di Filadelfia sarebbe un presunto esperimento scientifico con finalità militari dalla United States Navy durante la seconda guerra mondiale.
Esso sarebbe avvenuto il 28 ottobre del 1943 sotto la guida di un certo Franklin Reno (a volte indicato anche come "Dott. Rinehart") al quale avrebbero partecipato anche diversi scienziati tra i quali Albert Einstein. La vicenda viene ritenuta una bufala ed è oggetto di dibattito solo nell'ambito delle diverse teorie del complotto.

Storia
L'ideazione e l'avvenimento
Si sarebbe cominciato a parlare del progetto agli inizi degli anni '30, ma esso avrebbe avuto un impulso decisivo durante la seconda guerra mondiale poiché i sommergibili tedeschi avevano affondato un numero considerevole di navi da guerra statunitensi.
Il 28 ottobre del 1943 alle ore 17:15 il cacciatorpediniere USS Eldridge (DE-173) ormeggiato nei pressi del molo di Filadelfia sarebbe svanito nel nulla per diversi istanti, ricomparendo dopo pochi minuti a Norfolk in Virginia. Dopo pochi minuti la nave sarebbe scomparsa di nuovo e sarebbe tornata nel molo di Filadelfia, nello stesso punto in cui si trovava.

Il ruolo di Jessup e Carlos Miguel Allende
Nel 1955, Morris K. Jessup, un astronomo dilettante, avanzò un'ipotesi sull'uso delle forze elettromagnetiche nella propulsione spaziale degli UFO che egli stesso dichiarò aver osservato. Egli criticava pubblicamente l'uso dei razzi come propulsori per la conquista dello spazio, poiché il loro sviluppo avrebbe distolto risorse da altri campi di ricerca secondo lui più promettenti.
Nello stesso anno, Jessup affermò di aver ricevuto tre lettere firmate da un certo Carlos Miguel Allende, nelle quali l'autore avrebbe citato l'esperimento di Filadelfia, riferendosi ad una serie di articoli di giornali scandalistici che ne parlavano senza però riportare alcuna fonte o elemento verificabile. Secondo quanto riferito da Jessup, Allende avrebbe raccontato nelle lettere di essere stato testimone oculare dell'esperimento mentre si trovava su una nave nelle vicinanze, la SS Andrew Furuseth. Inoltre Jessup riferì che Allende sarebbe stato a conoscenza della scomparsa e del destino di alcuni membri dell'equipaggio della Eldridge.
Sempre da quanto fu riferito da Jessup riguardo alla corrispondenza che aveva ricevuto all'epoca da Allende, a una richiesta di approfondimento da parte sua, Allende avrebbe risposto solo dopo mesi identificandosi questa volta col nome di Carl M. Allen, dichiarando di non poter fornire ulteriori prove, ma che le stesse sarebbero emerse tramite ipnosi di altre persone coinvolte se si fosse cercato a fondo. A questo punto ritenendo di non poter procedere nella sua indagine Morris K. Jessup riferì di aver deciso di interrompere questa corrispondenza. Nonostante apparentemente la questione dell'esperimento fosse stata nel frattempo accantonata anche da parte di Jessup, nella primavera del 1957 egli riferì di essere stato contattato dall'Office of Naval Research di Washington D.C.
Secondo quanto affermatoda Jessup, l'ente aveva ricevuto una copia del suo libro: The Case for the UFO del 1955, con numerose annotazioni da parte di tre persone che trattavano di due tipi di creature che avrebbero vissuto nello spazio.[6] Tra tali annotazioni ve ne sarebbero state alcune che alludevano all'esperimento di Filadelfia, come se chi scrivesse ne fosse a conoscenza. Tali affermazioni da parte di Jessup riportarono all'attenzione dell'opinione pubblica l'argomento dell'esperimento Filadelfia, facendo circolare diverse ipotesi alcune delle quali ipotizzavano persino che gli autori di queste annotazioni potessero essere stati degli extraterrestri.
Ad un confronto calligrafico, sembrò comunque che uno degli autori delle note risultasse essere senza dubbio Allende/Allen, e anche le altre sarebbero state scritte dalla stessa persona, ma con penne diverse. L'indirizzo del mittente corrispondeva ad una fattoria abbandonata. In seguito venne pubblicata un'edizione limitata del libro di Jessup col testo annotato, e questi tentò di continuare a scrivere su altri misteri con poco successo. Jessup fu trovato morto nel 1959 nella sua autovettura. La sera precedente alla sua morte aveva fissato un appuntamento per il mattino successivo, al quale non arrivò mai. Nell'incontro si proponeva appunto di divulgare ulteriori prove e retroscena che aveva trovato del suddetto esperimento. Benché non siano mai state accertate le circostanze della morte, gli investigatori sostennero l'ipotesi del suicidio, dovuto al crollo di notorietà, mentre per i sostenitori della teoria del complotto Jessup fu assassinato per metterlo a tacere.

Le opere letterarie e le speculazioni
Nel 1965, Vincent Gaddis pubblicò Invisible Horizons: True Mysteries of the Sea, dove citava alcune parti del testo annotato di Jessup. Tuttavia già attorno al 1977 l'intera faccenda era stata quasi dimenticata, ma venne ripresa in seguito da Charles Berlitz, che la incluse nel suo Senza traccia (Without a Trace: New Information from the Triangle, 1977), il seguito di Bermuda, il triangolo maledetto (The Bermuda Triangle, 1974), libro che creò il mito del triangolo delle Bermude.
Il testo di Berlitz conteneva numerose imprecisioni, manipolazioni volontarie di dati e divagazioni per dare un aspetto scientifico alla pubblicazione, e il recupero dell'esperimento di Filadelfia sarebbe stato tra questi. L'esperimento viene infatti incluso tra i misteri del Triangolo, nonostante Filadelfia si trovi a centinaia di chilometri da questo e non abbia nulla a che fare con le Bermude.
Il libro di Berlitz ebbe molto successo, grazie anche all'ascesa della moda della letteratura di misteri e del complottismo. Nel 1978 George E. Simpson e Neal R. Burger pubblicarono Thin Air, un romanzo basato vagamente sulla vicenda dell'esperimento di Filadelfia.
Berlitz, cavalcando il successo del libro del 1977, nel 1979 pubblicò insieme a William Moore The Philadelphia Experiment: Project Invisibility, che riprendeva alcuni spunti narrativi da Thin Air, raccontandoli come fatti reali o trascrizioni di interviste. Berlitz si ispirò talmente al romanzo, copiandone intere parti, da essere accusato di plagio. Dal libro di Berlitz, ma soprattutto da Thin Air, furono tratti i due film di fantascienza: The Philadelphia Experiment del 1984, e il seguito Philadelphia Experiment 2 del 1993.

La testimonianza di Alfred Bielek
Nel 1990, durante una conferenza stampa Alfred Bielek, un marinaio a bordo della nave, confermò l'avvenimento dell'esperimento dichiarando di avervi partecipato, e di esserne uno dei pochi sopravvissuti. Egli affermò di essersi trovato catapultato nel futuro, in particolare di aver vissuto per circa 6 settimane nell'anno 2137 e poi per 2 anni circa nel 2749, affermando di aver visto il mondo completamente diverso, e poi nel 1983, venendo poi fatto tornare nel passato da John Von Neumann - uno degli scienziati che prese parte al progetto e che Bielek sostenne di aver incontrato nel futuro - per tentare di spegnere l'apparecchiatura a bordo della nave. Tuttavia lo stesso Bielek sostenne che le incoerenze del suo racconto siano dovute al processo di recupero della memoria a causa del lavaggio del cervello a cui fu sottoposto, ed è proprio per tale motivo che i suoi ricordi sono confusi.
Ad una verifica da parte di alcuni studiosi ed appassionati, emerse rapidamente che Bielek non si trovava nemmeno nelle vicinanze di Filadelfia, che aveva cambiato la propria versione dei fatti decine di volte, che i fatti riportati non coincidevano con altri dati verificabili e che aveva già in passato prodotto documentazione falsa per supportare i propri discorsi. Ciononostante, Bielek ottenne una discreta esposizione mediatica per quasi un decennio, intraprendendo una redditizia attività di conferenziere e creandosi un piccolo seguito.

Le dichiarazioni dei reduci della Eldridge e la SS Andrew Furuseth
Nel 1999, durante un incontro tra veterani, l'equipaggio della USS Eldridge venne intervistato dal giornale Philadelphia Inquirer. La nave, varata il 27 agosto 1943, era rimasta in porto a New York fino a metà settembre, e nell'ottobre dello stesso anno era partita per il suo viaggio inaugurale alle Bahamas rientrando a Long Island il 18 ottobre.
Secondo i dati del giornale di bordo del 1943 la Eldridge non è mai stata a Filadelfia. La nave, inoltre, è documentata in servizio regolare sino al 1951 per la US Navy, e in seguito risulta venduta alla marina greca per cui ha operato fino al 1977; in nessun momento della sua vita la nave avrebbe sofferto di sparizioni di componenti dell'equipaggio.
Sempre secondo i diari di bordo, la SS Andrew Furuseth, la nave da cui Allende/Allen avrebbe osservato l'esperimento, si trovava in crociera nel Mar Mediterraneo fino al gennaio dell'anno seguente.

Le ricerche ed il dibattito
Secondo alcune testimonianze, la USS Eldridge sarebbe coinvolta in un esperimento di teletrasporto, l'imbarcazione ormeggiata nel porto di Filadelfia sarebbe svanita nel nulla dopo aver emesso un lampo di colore verde, materializzandosi misteriosamente in Virginia per poi riapparire dopo qualche minuto nuovamente nel molo di Filadelfia. Inoltre, sempre secondo i sostenitori di tale tesi, in accordo con alcune testimonianze da loro raccolte, al termine dell'esperimento alcuni marinai scomparvero, mentre cinque furono ritrovati fusi con il metallo della struttura della nave.
Einstein in realtà lavorò per la marina militare degli Stati uniti d'America negli anni '40, ma solo riguardo ad alcuni progetti relativi a ricerche teoriche sulle esplosioni. L'apparato teorico citato nell'esperimento sarebbe pura pseudoscienza, e avrebbe solo vaghi collegamenti con la teoria dei campi unificati, o con gli studi di Nikola Tesla. Nel 1980 Robert Goerman scrisse un articolo per la rivista Fate Magazine identificando Allende/Allen come Carl Meredith Allen, uno studioso di New Kensington, Pennsylvania, brillante ma sofferente di un grave disturbo mentale che lo portava a costruirsi un proprio mondo di fatti inventati, in uno stato simile a quello allucinatorio. Solo nell'ottobre del 2006 alla Duke University si sarebbe riusciti ad ottenere un effetto simile a quello presupposto dall'esperimento, su scala molto ridotta e solo per quanto riguarda alcuni tipi di microonde elettromagnetiche.
Nonostante l'insistenza con la quale alcuni sostennero tale tesi, a tutt'oggi non è stato possibile trovare alcun documento che confermi l'evento e tanto meno è stato possibile rintracciare i presunti testimoni. Inoltre, sempre secondo coloro che sostengono l'ipotesi del teletrasporto, nel corso dell'esperimento sarebbero state anche teletrasportate ben 1.900 tonnellate di acqua per colmare il vuoto lasciato dalla nave, con il risultato di creare un'onda di una certa rilevanza; ma anche di quest'ultima non esistono documentazioni attendibili. Gli approfondimenti dell'avvenimento hanno portato a considerarlo come leggenda metropolitana in una serie di pubblicazioni su giornali sensazionalistici, unite alle esperienze di personale di marina che avrebbe assistito all'uso di bobine elettromagnetiche nei porti dove si stavano costruendo le installazioni necessarie alla nascente pratica della demagnetizzazione degli scafi navali. Nonostante diverse persone abbiano successivamente condotto delle ricerche, non furono mai pubblicate ricerche con fonti verificabili sulla vicenda. Tutti i racconti sono rimaneggiamenti delle pubblicazioni precedenti, originate da trafiletti comparsi su giornali d'epoca, a loro volta privi di documentazione.

Nell'arte
Cinema
  • Philadelphia Experiment
  • Philadelphia Experiment 2
  • The Philadelphia Experiment - film tv del 2012
  • 100 Million BC - La guerra dei dinosauri
  • Devil's Pass

Narrativa
Nel 1963 Vincent Gaddis pubblicò un libro di forteana, intitolato Invisible Horizons: True Mysteries of the Sea. In esso rinarra la storia dell'esperimento basandosi sugli appunti di Varo.
George E. Simpson e Neal R. Burger pubblicarono nel 1978 il romanzo La nave invisibile (Thin Air). Nel romanzo, ambientato al tempo presente, un ufficiale del servizio investigativo della Marina degli Stati Uniti indaga su numerosi temi e collega gli esperimenti bellici sull'invisibilità a una cospirazione che coinvolge il teletrasporto di materia.
Il romanzo Miraggio di Clive Cussler tratta di una misteriosa sparizione basata sull'esperimento di Filadelfia, ritenuto frutto degli studi di Nikola Tesla.


lunedì 4 novembre 2019

Teoria del complotto sugli UFO

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La teoria del complotto riguardante gli UFO è un'indimostrata teoria del complotto che sostiene che le prove dell'esistenza degli oggetti volanti non identificati e della presenza di alieni sulla terra, siano state occultate da vari governi in tutto il mondo, tra i quali i più attivi sarebbero gli Stati Uniti d'America. Questa teoria complottistica ha numerose varianti a seconda degli autori, che vanno dal semplice recupero di UFO che si sarebbero schiantati al suolo uccidendo l'equipaggio alieno all'idea che i governi sarebbero effettivamente in comunicazione o cooperazione con ipotetiche entità extraterrestri.
Secondo quanto riferito da David Morrison, membro del Committee for Skeptical Inquiry queste teorie sono sostenute da poche o nessuna prova. Uno dei membri fondatori del SETI, Carl Sagan sottolinea nella sua serie Cosmos che «affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie» (citando Marcello Truzzi). Ad ogni modo, moltissime persone affermano che vi sarebbe un generale insabbiamento attuato da alcuni soggetti del Governo degli Stati Uniti. L'ex-senatore statunitense Mike Gravel, ha affermato che la Casa Bianca ha ripetutamente soppresso, ignorato e/o minimizzato le prove. Alcuni generali, piloti e funzionari governativi hanno dichiarato a verbale la medesima cosa.
Alcune di queste teorie arrivano a sostenere che i governi starebbero esplicitamente permettendo presunti rapimenti alieni in cambio di non meglio specificata tecnologia superiore. Altre teorie sospettano che alcuni Stati, segnatamente gli Stati Uniti d'America sono in comunicazione e/o in cooperazione con gli extraterrestri, nonostante le affermazioni pubbliche contrarie. Secondo altri, gli extraterrestri influenzerebbero addirittura le politiche dei governi (esopolitica). Fin dal suo esordio, il concetto del complotto è entrato a far parte della cultura di massa (specialmente statunitense) ed è diventato un topos delle opere di fiction, la più famosa delle quali è probabilmente la serie televisiva X-Files. Ricerche britanniche avrebbero trovato prove della soppressione di incidenti di UFO da parte delle autorità durante la guerra fredda, ma non sarebbe mai stata trovata alcuna prova del carattere cospiratorio. Il motivo è riferito al desiderio dei governi di evitare di dover ammettere l'esistenza del fenomeno ufologico senza poterlo spiegare e per contenere l'isteria causata da queste notizie nel particolare periodo storico.
In questo contesto, il termine UFO (Unidentified Flying Object) è utilizzato impropriamente, perché esso si riferisce a qualsiasi oggetto volante che sia stato avvistato otticamente e/o a mezzo radar e non sia stato possibile ricondurre a un oggetto o fenomeno noto (velivolo civile o militare, aerostato, satellite artificiale, pianeta, meteora, nuvola, fulmine globulare, ecc.), e non a macchine volanti dichiaratamente di origine extraterrestre.

Le origini
Nel suo Libro dei Dannati del 1919 Charles Fort fece conoscere ad un piccolo ma influente gruppo di lettori le sue ampie documentazioni sul fenomeno UFO. Fort criticò il consesso scientifico e il suo libro conteneva, a suo dire, numerose prove riferite a fatti che chiamava "dannati", cioè ignorati dalla scienza ufficiale.
La Fortean Society fu fondata nel 1931 per promuovere il suo lavoro e i suoi membri hanno incluso H. L. Mencken, R. Buckminster Fuller e Frank Lloyd Wright.

Cultura popolare ed opinioni
Diverse idee cospirative in materia sono fiorite negli ultimi anni attraverso internet ed anche in diversi programmi televisivi anche in Italia, ad esempio il programma Squadra Speciale Ufo del canale National Geographic Italia o il programma Alieni: nuove rivelazioni del canale Focus.
Anche l'intrattenimento televisivo è ricco di serie a tema (X-Files e Stargate), di film (Men in Black e Independence Day) e molte altre storie hanno alla base le teorie cospiratorie sugli UFO. Elementi romanzati possono includere agenti governativi di agenzie sconosciute come i Men in Black, le basi segrete come l'Area 51, la base R.A.F. di Rudloe Manor o la base di Porton Down, riferimenti al caso della cittadina di Roswell, l'incidente della foresta di Rendlesham, un comitato politico segreto, noto come "Majestic 12", o lo studio ufficiale sugli UFO del Ministero della difesa inglese ‘Flying Saucer Working Party' (FSWP).
Alcuni civili riferiscono di essere stati rapiti, addotti dagli alieni; alcuni tra di essi dicendo di essere stati sottoposti ad intensivi ed invasivi esami medici ed altri aggiungendo anche che sperma ed uova gli venivano estratti. L'ipotesi che vi sia una estesa copertura delle informazioni in materia ufologica non è limitata agli studiosi della materia o più in generale alla pubblica opinione. Per esempio, nel 1971 un'indagine di una rivista di sviluppo e ricerca industriale ha rilevato che il 76% dei partecipanti al sondaggio ritiene che il governo non ha mai rivelato tutto ciò che conosceva in materia di UFO, il 54% pensa che gli UFO definitivamente o almeno probabilmente esistano, e il 32% pensa che gli UFO provengono dallo spazio.
Personaggi di rilievo hanno pubblicamente dichiarato che le prove sugli UFO sono state deliberatamente cancellate, incluso il senatore Barry Goldwater, l'ammiraglio Lord Hill-Norton (ex-comandante NATO e capo dello Stato Maggiore della difesa britannico), il generale Arthur Exon (ex-ufficiale di comando della Base Aerea di Wright-Patterson), il vice ammiraglio Roscoe H. Hillenkoetter (primo direttore della CIA), gli astronauti Gordon Cooper e Edgar Mitchell, l'ex-ministro della Difesa canadese Paul Hellyer, il rapporto COMETA francese del 1999 da parte di vari generali francesi ed esperti aerospaziali. Al di là delle loro testimonianze e relazioni, nessuna prova è stata presentata per sostenere le loro dichiarazioni e conclusioni. In accordo con il ‘Committee for Skeptical Inquiry' esiste poca o nessuna prova a loro sostegno, nonostante una significativa ricerca sul tema da parte di agenzie scientifiche non governative.

Elementi tipici
Gli elementi tipici di questo genere di teorie del complotto sono:
  • l'esistenza di un presunto governo ombra o di un Nuovo ordine mondiale (New World Order), che controllerebbe segretamente le sorti del mondo;
  • una ipotetica congiura del silenzio finalizzata a nascondere all'opinione pubblica l'esistenza degli UFO e degli alieni;
  • una sorta di accordo o alleanza di qualche tipo tra il governo (o i governi) e gli extraterrestri (volto, per esempio, a celare i presunti casi di rapimento alieno);
  • l'impiego di speciali agenti governativi (i cosiddetti uomini in nero) per nascondere le prove dell'esistenza degli UFO;
  • elementi tratti dall'ufologia, come l'incidente di Roswell e l'Area 51.
Sostenitori e critiche
Non sono mai emerse prove credibili su UFO di origine extraterrestre. L'astronomo Carl Sagan, già consulente scientifico del Progetto Blue Book, ritiene veritiere le conclusioni del Progetto stesso, secondo cui per i casi non spiegati di UFO non ci sono prove di un'origine extraterrestre. In proposito, James Oberg, ex-ingegnere della NASA, ha aggiunto che i casi non spiegati di UFO non possono costituire evidenza per qualsiasi ipotesi.
Secondo i sostenitori delle ipotesi complottistiche, queste prove esisterebbero, ma sarebbero insabbiate sistematicamente da militari o governi. Ciò avverrebbe essenzialmente per evitare alla popolazione uno shock culturale con probabile diffusione di preoccupazione, panico e sfiducia nelle istituzioni politiche, religiose e scientifiche. Secondo altri, il segreto verrebbe mantenuto per le pressioni degli ambienti militari, per il timore della fine dei nazionalismi o addirittura per richiesta degli stessi alieni.
Gli scettici, ispirandosi al principio del rasoio di Ockham (secondo cui, a priori, la spiegazione più semplice è anche la più probabile), osservano invece che se le prove non si trovano è perché non esistono. Essi fanno notare che le affermazioni dei sostenitori della teoria del complotto non solo non possono essere provate, ma sono anche inconfutabili e perciò, in base al principio di falsificabilità, non sono scientifiche. Viene obiettato anche che non vi sarebbero serie motivazioni per nascondere l'origine extraterrestre degli UFO, poiché lo shock culturale paventato da certi ufologi non sarebbe in realtà così grave: la religione, che è sopravvissuta alle scoperte di Copernico, Galileo e Darwin, accoglierebbe anche questa novità e così farebbe anche la scienza ufficiale. Quanto al possibile atteggiamento della popolazione, si fa notare che oggi molte persone credono già negli UFO e negli extraterrestri e si ritiene che la rivelazione della loro esistenza, passato il clamore iniziale, dopo un po' di tempo non farebbe più notizia.

Sostenitori
L'idea che le autorità stessero occultando prove sugli UFO si è fatta strada già nei primi anni dopo la nascita dell'ufologia. Donald Keyhoe, ex-maggiore del marines, affermò in un libro che a suo avviso l'Aeronautica Militare sapeva che gli UFO erano di origine extraterrestre, ma cercava di nasconderlo, minimizzando i rapporti degli avvistamenti. Il capitano Edward J. Ruppelt smentì quest'ipotesi, affermando che l'Aeronautica non aveva cercato di insabbiare rapporti; semmai li aveva esaminati in maniera organizzata, ma confusa. Anche Carl Sagan ritiene che dietro le spiegazioni superficiali o forzate di alcuni avvistamenti di UFO non c'era l'intenzione di nascondere qualcosa, ma solo la volontà da parte dell'Aeronautica di dimostrare al pubblico che si interessava al problema UFO ed era in grado di spiegarlo. Nonostante, tuttavia, le smentite e i pareri contrari, l'ipotesi dell'insabbiamento di prove sull'origine extraterrestre degli UFO ha trovato nel tempo vari sostenitori.
Tra i sostenitori del complotto UFO (almeno in alcune sue parti) vi sono anche due ex-astronauti della NASA: Edgar Mitchell (il sesto uomo a porre il suo piede sulla Luna nel corso della missione spaziale Apollo 14) e Gordon Cooper; quest'ultimo avrebbe avvistato personalmente degli UFO, mentre Mitchell avrebbe avuto delle confidenze da fonti che non ha rivelato. La NASA si è dissociata dai due ex-astronauti, sostenendo di non condividere tali opinioni. Occorre poi segnalare che da parte dell'ente spaziale non esiste alcuna attività di ricerca sugli UFO, ritenuto fenomeno molto difficile da studiare scientificamente in quanto non ripetibile.
Tra gli scienziati, l'idea che governi e militari nascondano informazioni sugli UFO ha trovato favorevoli il fisico nucleare Stanton Friedman e il docente universitario di ingegneria James Harder. L'ipotesi del complotto è sostenuta anche da alcuni ex-militari statunitensi tra cui Robert Dean e Philip Corso. Dean sostiene che esisterebbe un rapporto segreto della NATO in cui si direbbe che la Terra è stata visitata da almeno quattro razze aliene (una razza praticamente identica agli umani -Alieni nordici-, una seconda razza differente dagli umani solo per il colore della pelle, poi i grigi e i rettiliani). Corso, autore del libro The Day After Roswell, sostiene invece che gli USA avrebbero ricavato preziose informazioni tecnologiche dall'UFO caduto a Roswell.
Tra i politici che sostengono la tesi del complotto sugli UFO si segnala la figura dell'ex-ministro della difesa canadese Paul Hellyer, il quale ha parlato di questa presunta "congiura del silenzio". La posizione ufficiale dei governi in merito a queste dichiarazioni è che non ci sia nulla da coprire sugli UFO.

Critiche
Carl Sagan ha fatto osservare che i militari prosperano sull'esistenza di nemici reali o potenziali, pertanto è poco probabile che proprio l'istituzione che trarrebbe maggiore beneficio dall'arrivo di alieni con intenzioni sconosciute faccia pressione per tacerne l'esistenza, come sostengono i fautori della teoria del complotto sugli UFO. Secondo lo scienziato, l'impostazione dei programmi militari e di quelli spaziali effettuata dagli USA e dalla Russia dopo la fine della guerra fredda contraddice l'idea che sulla Terra siano realmente arrivati gli alieni e le grandi potenze ne siano segretamente a conoscenza.
Critiche alla teoria del complotto UFO o ad alcune sue parti sono state peraltro avanzate non solo dagli scettici, ma anche da esponenti dell'ambiente ufologico. Jerome Clark pensa che le storie sensazionali di certi militari si basano più su dicerie che su elementi concreti mentre Kevin Randle, che crede nell'origine extraterrestre dell'UFO di Roswell, non ritiene credibili certe posizioni estreme, come i contatti tra governi e alieni, nonché altri temi ben noti ai complottisti, tra cui l'esistenza del Majestic 12. Altri ufologi ritengono possibili episodi di insabbiamento e discredito dei fenomeni ufologici, ma ne danno spiegazioni meno sensazionalistiche. Essi ritengono che l'atmosfera di mistero che circonda gli UFO si concilia male con la mentalità gerarchica e rigida degli ambienti militari che perciò, temendo possibili destabilizzazioni, cercano di minimizzare e ricondurre a spiegazioni convenzionali le esperienze insolite vissute da piloti e altri appartenenti alle Forze Armate. Inoltre, in ambienti governativi ci sarebbe la consapevolezza che i gruppi privati di ricerca ufologica sarebbero difficilmente controllabili e che le discussioni sull'origine extraterrestre degli UFO potrebbero prestarsi in alcuni casi a veicolare messaggi di sfiducia verso le istituzioni.

Teorie sugli avvistamenti da parte di astronauti
Alcuni affermano che nel tempo si sarebbero succeduti una serie di presunti avvistamenti di UFO da parte di vari astronauti impegnati in missioni nello spazio; tali avvistamenti sarebbero stati occultati dalla NASA. James Oberg, giornalista scientifico ed ex-ingegnere dell'ente spaziale statunitense, si dichiara scettico, affermando che in alcuni casi si tratterebbe di dicerie prive di fondamento, in altri di satelliti non identificati, mancando qualsiasi prova che si tratti di veicoli extraterrestri.

La teoria del complotto alieno secondo David Icke
Una teoria indimostrata che tenta di riassumere la maggior parte degli elementi delle varie ipotesi cospirazioniste sugli alieni è quella che ha fruttato fortuna e popolarità al giornalista britannico David Icke, il quale, alla fine degli anni novanta, ha introdotto la sua tesi personale secondo cui il mondo sarebbe segretamente governato dai rettiliani, una presunta specie aliena proveniente da Alpha Draconis.
Nel 1999 Icke pubblicò un libro in cui sviluppava una sua ipotesi secondo la quale una razza di rettili umanoidi, chiamata la Fratellanza Babilonese, avrebbe conquistato il mondo, e alcuni tra i più illustri personaggi storici sarebbero in realtà di questa razza. Tra questi, secondo Icke, ci sarebbero George H.W. Bush, Bill Clinton, la Regina Madre e Kris Kristofferson.
Icke, facendo riferimento a documenti (peraltro già dimostrati come falsi) come i Protocolli dei Savi di Sion, sostiene inoltre che un gruppo di ebrei, in particolare la famiglia Rothschild, avrebbe finanziato Adolf Hitler e favorito l'Olocausto. Queste teorie gli hanno valso l'attenzione sia di alcuni gruppi affini al neonazismo, in particolare Combat 18, sia di alcuni ebrei attivisti contro il razzismo. In risposta a queste affermazioni, Icke ha fortemente negato di essere antisemita, e ha addirittura affermato che gli "illuminati" come la famiglia Rothschild sarebbero lucertole, non ebrei.
Secondo il Political Research Associates, un gruppo di ricerca statunitense attento agli estremisti di destra, le idee di Icke (definite come paranoiche) si sono saldate in vari paesi con le attività di gruppi di estrema destra, anche in nazioni come il Canada dove l'aspetto New Age della sua filosofia mette in secondo piano gli elementi più controversi e improbabili delle sue affermazioni.


domenica 3 novembre 2019

Illuminati

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Gli Illuminati (conosciuti anche come gli Illuminati di Baviera o più precisamente l'Ordine degli Illuminati) sono stati una società segreta nata in Baviera nel XVIII secolo.
Venne istituita a Ingolstadt (Germania) il 1º maggio del 1776 da Johann Adam Weishaupt (1748–1830) come alternativa alla massoneria, assumendone una struttura analoga. Sebbene sia in dubbio l'attuale esistenza di tale società, essa è spesso menzionata nell'ambito delle teorie del complotto per indicare presunti gruppi di potere e di pressione che eserciterebbero segretamente o, secondo altre versioni, aspirerebbero al dominio del mondo mediante l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale.

Storia
Predecessori e prodromi
Le origini antecedenti a Weishaupt possono essere trovate negli Alumbrados in Spagna e negli Illuminés in Francia. Questa affermazione è fatta sulla base della somiglianza nel nome o di presunti segreti occulti, ma di fatto non sussiste alcuna solida prova storica che attesti questo legame. Le pratiche mistiche di questi gruppi e il loro tentativo di unirsi a Dio tramite la meditazione, o anche con l'aiuto di pratiche sessuali, e infine l'affermazione - peraltro connaturata a ogni tipo di cammino iniziatico - che l'illuminazione poteva essere raggiunta durante la vita, li fanno certo assomigliare ai gruppi Illuminati successivi, ma le affermazioni che sostengono una connessione stretta con quelle organizzazioni successive restano a tutt'oggi indimostrate.
Vi sono anche altri antecedenti agli Illuminati di Baviera, che presentano una stessa matrice ideologica e che si possono considerare come precursori o come fonte di ispirazione per il pensiero di Weishaupt. Sicuramente certi aspetti dell'opera di Comenius, nome utilizzato da Johan Amos Komenský (1592-1670), sono strettamente legati al pensiero degli Illuminati. Comenius è noto come pedagogo, tuttavia la sua opera pedagogica è inseparabile dal resto del suo sistema, essenzialmente gnostico. Egli stesso lo riconosce quando afferma: "ciò che ho scritto in tema di gioventù, non l'ho scritto come pedagogo, ma come teologo" («Opera Didactica Omnia», IV, 27). Nella sua speculazione si ritrova la matrice mondialista, nella fattispecie l'ideale di un controllo gerarchico, unico e mondiale del sapere e dell'insegnamento.

La fondazione
Molto si sa sulle vicende della prima fase di questa associazione, grazie soprattutto alla tesi di dottorato dello storico e germanista René Le Forestier (1868-1951), che ebbe accesso a parecchi documenti andati persi durante le due guerre mondiali.
La società degli Illuminati, il cui nome completo è Illuminati di Baviera, secondo la storiografia tradizionale, sarebbe nata nel 1776 ad opera di Johann Adam Weishaupt (1748-1830), professore di giurisprudenza all'Università di Ingolstadt, assieme agli studenti Anton von Massenhausen (1758-1815) e Max Merz (1758-1807). Fondata inizialmente con il nome di "Ordine dei Perfettibili" (Bund der perfectbilisten), fu poi cambiato in "Ordine degli Illuminati" (Illuminatenorden). La società si forma come alternativa alla nascente massoneria tedesca, pur mantenendo i caratteri di segretezza e divisione gerarchica su base iniziatica. Per aumentare il prestigio dell'associazione, le si attribuisce un finto passato storico, con un tono autocelebrativo. Ciascun membro assume un nome mitico, e viene creata una prima gerarchia. All'inizio i membri sono solo studenti universitari, con l'intento dichiarato di diffondere le opere dei Lumi all'interno di uno Stato, la Baviera, che proibiva gran parte di tali scritti. Inoltre si propongono di operare un perfezionamento morale dei loro membri, e di riunire la Germania, e poi l'Europa, per ottenere il ritorno allo "stato di natura", in cui gli uomini sarebbero vissuti in pace tra loro.
Adam Weishaupt, per esempio, sosteneva che «ogni uomo capace di trovare in se stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...». Apparentemente l'insegnamento segreto panteista che veniva impartito agli adepti asseriva che «...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa». Weishaupt ancora aggiungeva che «per raggiungere la società ideale si deve passare, per parecchie generazioni, attraverso l'esperienza della società autoritaria». La società divenne più organizzata con l'affiliazione nel 1780 del barone Adolf von Knigge (1752-1796), il quale, conoscendo i rituali massonici, suggerì a Weishaupt una riorganizzazione della società.

Le inchieste giudiziarie ed il declino
Il 22 giugno 1784, proprio quando la società segreta sembrava all'apice, gli Illuminati dovettero superare un periodo critico. Il principe elettore di Baviera Carl Theodor pubblicò l'interdizione assoluta d'ogni comunità, società e confraternita segreta o non approvata dallo Stato". Molti framassoni chiusero le logge ma gli Illuminati, che avevano membri alla Corte, continuarono in segreto. A complicare i piani della setta si era aggiunta anche la defezione di Knigge: Weishaupt lo condannava per la sua ossessione riguardo ai rituali occulti e Knigge accusava il leader di "tirannia" e "gesuitismo".
Knigge finì per lasciare l'ordine il 1º luglio del 1784. Nello stesso anno un professore di Monaco, Babo, scrisse ciò che conosceva degli Illuminati in un libro intitolato "Premier avis sur les francs-maçons" (1784). Nell'aprile del 1786, due ex-membri di basso livello della società, il prete Cosandey e l'abate Renner, professori di lettere a Monaco, furono chiamati a testimoniare per accertare aspetti contrari alla morale e alla religione. Allo stesso modo testimoniarono anche il consigliere aulico Utzschneider e l'accademico Grünberger.
I provvedimenti contro gli Illuminati però non furono efficaci: la setta aveva influenza anche nel Tribunale, e l'unica conseguenza fu la deposizione di Weishaupt dalla sua cattedra di professore ad Ingolstadt. Deposto dal suo ufficio, Weishaupt si era rifugiato a Ratisbona, più deciso che mai a proseguire i suoi piani. Tra i suoi seguaci c'era il prete Lanz (detto "Tamerlane"), che per curiosa fatalità morì colpito da un fulmine proprio mentre ricevette l'incarico di portare gli insegnamenti della setta in Slesia (fatto descritto nell'"Apologie des Illuminés"). L'incidente portò all'attenzione pubblica i piani della setta, i documenti segreti vennero recuperati da un ufficiale di Ratisbona e di conseguenza il principe Elettore della Baviera emise un nuovo bando a tutte le organizzazioni segrete, in particolare all'Ordine degli Illuminati e alla Loggia del Grande Oriente.
L'11 ottobre 1785, alcuni magistrati ispezionarono una casa a Landshut di proprietà di Xavier Zwack, consigliere aulico della reggenza dell'Ordine degli Illuminati e primo reclutatore di nuovi adepti della setta, nonché membro degli "Areopagiti", il consiglio superiore dell'Illuminismo. L'anno seguente venne perquisito il castello di Sanderstorf, di proprietà del barone Tommaso de Bassus "Hannibal". Queste ispezioni misero la giustizia in possesso di tutto l'archivio degli Illuminati. Il sequestro comprese anche dei biglietti, la maggior parte scritti da Massenhausen, consigliere a Monaco, in cui si trovavano delle ricette per comporre l'acqua tofana, per rendere malsana l'aria degli appartamenti, ecc., e una collezione di centotrenta sigilli di sovrani, signori, banchieri e le istruzioni per falsificare i mancanti.
Nel 1787 il principe Elettore di Baviera fece pubblicare della Corte di Monaco gli "Scritti originali dell'ordine e della setta degli Illuminati" con la seguente scritta sul frontespizio: "Coloro che avessero qualche dubbio sull'autenticità di questa collezione, non hanno che ad annunziarsi agli Archivi segreti di Monaco, dove si è dato l'ordine di mostrar loro le carte originali". Questi documenti sono stati riportati anche dall'abate francese Augustin Barruel nelle Memorie per la storia del giacobinismo (Mémoíres pour servir à l'histoire du Jacobinisme, 1796-1798). Sempre nel 1787 in Baviera venne posto l'editto definitivo con pena di morte contro gli Illuminati e il Grande Oriente. Nonostante la durezza della condanna, Weishaupt riuscì a sottrarsi alla giustizia rifugiandosi dal duca Ernst II di Sassonia-Gotha e altri membri della setta al massimo furono esiliati.
In questo periodo Weishaupt, sotto lo pseudonimo di "Spartacus", pubblicò diversi libri sulla sua organizzazione. Il traduttore Johann Joachim Christoph Bode, che già era il primo referente della setta in Turingia, diventò il coordinatore degli Illuminati, anche se Weishaupt ne rimase il vero leader. Bode aveva contatti con la loggia Les Amis réunis, la loggia dei Philalèthes a Parigi. Nel 1787 Bode e il barone von dem Bussche parteciparono al convegno massonico dei Philalèthes. Secondo alcuni Weishaupt morì il 18 novembre del 1830, all'età di 82 anni, mentre altri lo indicano vivo almeno fino al 1840.

Organizzazione
L'organizzazione della setta era simile a quella massonica, aveva struttura piramidale e diversi gradi di iniziazione a cui corrispondeva una consapevolezza progressiva dei segreti della setta e un maggiore potere. Solo gli adepti dei gradi superiori erano a conoscenza dell'ultimo scopo dell'Ordine, del vero Illuminismo; questi capi parlavano di questo scopo agli altri adepti, senza mai dire in che cosa consistesse. Un adepto poteva conoscere quelli della sua classe e quelli dei gradi inferiori; ma a meno che non avesse ricevuto dai superiori la commissione di direttore, di visitatore o di spia, tutti gli altri adepti erano per lui quello che essi chiamavano "invisibili".
Il passaggio ad un grado superiore richiedeva almeno un anno di prove da superare finché colui che seguiva l'adepto tracciava il "quibus licet", che conteneva tutte le indicazioni sufficienti per giudicare se l'adepto fosse degno o meno del passaggio di grado. Il quibus licet era suddiviso in colonne in cui erano riportati: connotati, carattere morale, religione, coscienza, studi favoriti, servigi che può rendere, amicizie, appartenenza ad altre società segrete, passioni dominanti, ricchezze e rendite, famiglia.
Le fasi di iniziazione erano suddivise in tre classi principali:
  • i gradi inferiori del "Vivaio"
    • Fase preparatoria
    • Novizio
    • Minervale
    • Illuminato Minore
  • i gradi classici tratti dalla "framassoneria simbolica" del Rito Scozzese[senza fonte]
    • Apprendista
    • Confratello
    • Maestro
    • Illuminato maggiore (novizio scozzese)
    • Illuminato direttore (cavaliere scozzese)
  • i gradi superiori dei "Misteri"
    • Presbitero, Prete o Epopte
    • Principe o Reggente
    • Mago, Filosofo o Saggio
    • Re o Docente
Uno degli aspetti più innovativi della cosiddetta "massoneria illuminata" era l'aggiunta dei tre gradi inferiori a cui poteva accedere un gran numero di adepti, che in realtà non venivano iniziati sui veri segreti della setta, ma allo stesso tempo costituivano la parte più superficiale, visibile e strumentale dell'organizzazione stessa. L'apertura della setta alla "gente comune" permise di influenzare la società in tutte le sue classi. Questa caratteristica diverrà una delle distinzioni principali tra la massoneria elitaria di tipo inglese e quella più popolare, che poi si identificò nella massoneria del Grande Oriente.

Regole
Il 16 luglio 1782, sotto la protezione e la collaborazione del principe Ferdinando duca di Brunswick "Aaron", capo "formale" della massoneria, fu convocata a Wilhelmsbad (Germania) un'assemblea generale di deputati massonici. Il leader degli Illuminati non partecipò di persona, ma inviò il suo braccio destro Knigge, illustre massone e autore del Véritable Illuminé, il codice degli Illuminati. A sua volta Knigge giudicò più conveniente tenersi in disparte e agire per mezzo del fidato barone Ditfurth detto "Minos", allora consigliere alla Camera imperiale di Wetzlar.

Appartenenze e usi
Gli Illuminati adottavano soprannomi iniziatici ispirati al neoclassicismo: Adam Weishaupt si faceva chiamare Spartacus. Anche ai luoghi vennero attribuiti dei soprannomi con lo stesso principio, per esempio: Monaco era Atene e diventò la sede principale dell'organizzazione, Ingolstadt era Eleusi, Heidelberg Utica, la Baviera Grecia, Francoforte Edessa, la Svevia Pannonia, Vienna Roma. Il nucleo iniziale degli adepti doveva essere di 12, in analogia a Cristo e ai suoi apostoli, fatto non insolito nelle società segrete di matrice anticlericale.
Tra i primi adepti della setta c'erano alcuni studenti di Weishaupt come Hertel, Massenhausen, alias Ajax, futuro consigliere a Monaco e che Weishaupt considerava come il suo Pietro, e Merz, alias Tiberius, poi segretario dell'ambasciatore dell'Impero a Copenaghen. Altri adepti di rilievo furono Adolph Franz Friedrich Ludwig von Knigge, alias Philo (1752-1796), Johann Joachim Christoph Bode, alias Aurelius (1730-1793), Franz Xaver von Zwack, alias Cato, Friedrich Nicolai, alias Lucian (1733-1811), il prof. Westenriedr, alias Pythagoras, il marchese Costanzo di Costanzo, alias Diomedes, il conte Alessandro Savioli-Corbelli (1742-1811), alias Bruto, il Barone von Schroeckenstein, alias Mohammed, il Barone von Meggenhofen, alias Sylla, il Barone F. H. von Bussche, alias Bayard, il Barone Tommaso de Bassus (1742-1815), alias Annibale e il musicista (maestro di Gaetano Donizetti) Johann Simon Mayr (1763-1845), alias Aristotele.
La maggior parte dei membri appartenevano già ad altre società segrete e ricoprivano posizioni di prestigio nel clero, nella nobiltà, nella magistratura, nell'esercito, in ambito culturale, oppure erano rinomati avvocati. Anche molti personaggi illustri si associarono all'Ordine degli Illuminati, come per esempio il principe Carlo d'Assia-Kassel, alias Aaron (1744-1836), il duca Carlo Augusto di Sassonia-Weimar-Eisenach (1757-1828), il duca Ernst II, sovrano di Sassonia-Gotha, alias Quintus Severus (1745-1804) Johann Wolfgang von Goethe, alias Abaris (1749-1832) e Johann Gottfried Herder, alias Damasus Pontifex (1744-1803). Fin dai primi giorni della fondazione della sua setta, e forse anche prima, Weishaupt aveva compreso il vantaggio che avrebbe ottenuto dal consenso della moltitudine dei framassoni sparsi in tutto il mondo che contava già diversi milioni di membri.
Dal 1777, Weishaupt venne ammesso a Monaco nella loggia Zur Behutsamkeit. Come Weishaupt anche gli altri membri della setta si infiltrarono velocemente nella rete di logge che alla fine del Settecento si stavano diffondendo un po' in tutta Europa e a queste diedero un forte impulso rivoluzionario. Gli adepti dei gradi intermedi (Cavalieri Scozzesi) erano preposti a deviare e istruire le altre logge. Weishaupt sapeva che i massoni avevano il loro stesso obiettivo, ma si trovavano in posizioni diametralmente opposte: "egli aveva i segreti della framassoneria, ma i framassoni non avevano i suoi" (Barruel).

Le implicazioni nella storia
Oltre agli "Illuminati di Baviera", molte società segrete di matrice occulta o legate alle tradizioni esoteriche sono state a volte associate al termine "Illuminati", sia perché ispirate a princìpi analoghi, sia per il comune riferimento alla discesa nell'individuo della "Luce", sinonimo di conoscenza (o Gnosi) e di ampliamento della visione e del quadro percettivo. Tra il Medioevo e l'età moderna si sono a vario titolo autodefiniti "illuminati" i Confratelli dello Spirito Libero, i Rosacroce, gli Alumbrados, gli Illuminés, i Martinisti, i Palladisti.
Dal XIX secolo in poi, tra i teorici del complotto, il termine "Illuminati" è stato associato generalmente a seguaci di società iniziatiche: Skull & Bones, il movimento del Round Table di Cecil Rhodes, Pilgrims Society, Fabian Society, Royal Institute of International Affairs, Council on Foreign Relations, Bohemian Club, il Bilderberg, la Commissione Trilaterale, il Club di Roma, la Carnegie Foundation, la Fondazione Rockefeller.
In particolare, sul New York Review of Books (1995), Jacob Heilbrunn identificò una delle fonti della presunta prosecuzione degli “Illuminati” in età moderna o contemporanea nella polemica antisemita del telepredicatore evangelista di destra Pat Robertson. Già negli anni Venti del XX secolo, Nesta H. Webster utilizzò la medesima teoria del complotto nel suo libro World Revolution: The Plot Against Civilization and Secret Societies and Subversive Movements. La teoria emerge anche nel libro del teorico conservatore statunitense Eustace Mullins Secrets of the Federal Reserve, del 1952.

Differenze con la massoneria
Secondo la deposizione giuridica del professor Renner durante il processo in Baviera:
«L'Ordine degli illuminati dev'essere ben distinto da quello dei framassoni. Ma questa differenza non è conosciuta né dai semplici framassoni, e neppure dai nuovi iniziati nel grado minervale. Gli illuminati niente più temevano che d'essere riconosciuti sotto questo nome. Essi non si coprono del velo della framassoneria se non perché si credono più sicuri sotto l'egida d'una società riguardata come insignificante.
Le logge massoniche non contengono per essi, secondo la loro espressione, che gente inetta (der tross von leuten) o il grosso dell'esercito, nel quale si trovano pochissimi uomini che devono stimarsi felici, quando dopo lunghe e dure prove, son giudicati degni d'essere segretamente ammessi nel santuario dell'ordine. Tutti gli altri framassoni, apprendisti, compagni, e anche maestri, devono contentarsi delle loro vane cerimonie, e restar sotto il giogo, sia perché i loro occhi troppo deboli non sopporterebbero la luce, sia fors'anche perché non si potrebbe far calcolo abbastanza sul loro amore per l'Ordine e sul loro secreto, due cose essenziali agli adepti. Una volta condannati a rimaner in questa oscurità, non vi è più per loro speranza di giungere ai misteri; il che i Superiori esprimono in questi termini: Ex inferno nulla est redemptio.»

Nell'arte
Letteratura
  • Jordan Maxwell nel suo libro Matrix of Power parla dell'Ordine degli Illuminati come il Nuovo ordine mondiale che si è instaurato a nostra totale insaputa.
  • L'Ordine degli Illuminati è citato nel romanzo Angeli e demoni dello scrittore statunitense Dan Brown, in cui un killer usa la scusa di appartenere agli Illuminati per uccidere quattro cardinali della Chiesa cattolica nello stesso modo in cui venivano uccisi gli Illuminati nel medioevo.
  • L'Ordine degli Illuminati compare in molti libri di David Icke e nel DVD Libertà o Fascismo dell'autore britannico.
  • L'Ordine degli Illuminati appare nella Trilogia degli Illuminati di Robert Anton Wilson e Robert Shea, una serie di romanzi fantastici-umoristici di riferimento per il movimento discordiano.
  • Adam Kadmon nel suo libro Illuminati. Viaggio nel cuore nero della cospirazione mondiale del 2013 illustra numerose teorie legate al mondo degli Illuminati e alle loro simbologie.

Cinema e televisione
  • Il programma Adam Kadmon Rivelazioni, trasmesso su Italia 1 in prima serata, e la rubrica Le teorie di Adam Kadmon affrontano vari temi di attualità intervallandoli con l'illustrazione di teorie, alcune note altre inedite, dedicate agli Illuminati.
  • Un altro ordine di fantasia chiamato Illuminati appare nel film, ispirato al videogioco, Lara Croft: Tomb Raider.
  • Nella serie animata Gargoyles - Il risveglio degli eroi, Illuminati è un'organizzazione segreta che vede le proprie radici nel Medioevo e giunge fino all'epoca moderna in parte opponendosi ed in parte aiutando i protagonisti del cartoon.
  • Nel film Non aprite quella porta IV (1994), la famiglia del serial killer Leatherface è manipolata da un uomo che pare essere uno dei leader degli "Illuminati".
  • Nel cartone Gravity Falls è presente un demone chiamato Bill, che di fatto è un triangolo degli Illuminati, giallo, con un cilindro in testa, un papillon ed è privo di bocca, ma parla illuminandosi. Inoltre ha il potere di evocare mostri e di sparare palle di fuoco dalle mani, mutare forma e possedere corpi grazie al suddetto patto di fuoco, che consiste nel prendere corpi o possederli. Può quindi manipolare la mente.

Fumetti
  • Illuminati è anche il nome dato a una sorta di congrega massonica all'interno dell'universo immaginario della Marvel Comics. Composta da Freccia Nera, Dottor Strange, Iron Man, Mister Fantastic, Namor e Professor X, è stata fondata con l'intento di decidere occultamente, dietro le quinte, su alcune questioni di particolare importanza per la comunità supereroica e le sue relazioni con il consorzio umano.
  • Nel manga Ao no Exorcist, Lucifer (uno dei sette Ba'Al) è a capo di una società segreta denominata gli illuminati.


Musica
  • Tupac Shakur denunciò la teoria complottista riguardante gli Illuminati definendola stupida e pericolosa in quanto minava la fiducia del popolo nell'affrontare i problemi reali. Coniò per questa ragione il termine Killuminati ("Kill-Illuminati") proponendosi di combattere lo sconfortante pensiero di essere controllati e senza alcuna speranza che ormai serpeggiava tra la gente comune. Divenne un'icona dei complottisti i quali ancora oggi sostengono che sia stato ucciso dopo la pubblicazione del suo album dagli Illuminati per via delle sue scomode dichiarazioni.
  • ILLUMINATI è una canzone del 1998 della band giapponese MALICE MIZER.
  • Illuminati è una canzone del 2002 della band canadese Kataklysm, contenuta nell'album Shadows and Dust.
  • Order of the Illuminati è un album speed metal del 2003 del gruppo statunitense Agent Steel.
  • Illuminati è una canzone del deejay britannico Fatboy Slim.
  • Illuminati è una canzone del cantante reggae Babaman.
  • Nell'album No World Order del gruppo metal Gamma Ray, il gruppo cita gli Illuminati come il nuovo ordine mondiale.
  • Illuminati è una canzone del gruppo Korn nell'album The Path of Totality del 2011.
  • Illuminati è una canzone del 2015 pubblicata da Madonna nell'album Rebel Heart; è un manifesto attraverso il quale la cantante cerca di smentire le voci che la vedrebbero, insieme ad altre celebrità e personaggi politici, come membro della setta degli Illuminati.
  • Weishaupt è una canzone del rapper e produttore discografico Salmo (contenuta in "Midnite", album uscito nel 2013 per Tanta Roba)
  • Nella canzone Formation della cantante americana Beyonce vengono citati.

Nell'intrattenimento[
Videogiochi
  • Gli Illuminati appaiono come una setta ancora potente nei videogiochi Deus Ex, Deus Ex: Invisible War e Deus Ex: Human Revolution.
  • Nel videogioco Mass Effect, Illuminati è un nome con cui vengono chiamati i Prothean, una razza aliena estinta puramente fantastica a cui viene conferito il merito di aver creato, tra le altre cose, i "portali galattici" che permettono lo spostamento rapido da un sistema solare all'altro.
  • Nel videogioco MMORPG di FunCom The Secret World gli Illuminati sono una delle fazioni giocabili insieme a Templari e Dragoni.
  • Nel videogioco Call of Duty: Black Ops il protagonista della "modalità zombie", Edward Richtofen, è un Illuminato.
  • Nel videogioco Street Fighter III e nei successivi upgrade Street Fighter III 2nd Impact: Giant Attack e Street Fighter III 3rd Strike il boss finale è Gill, un personaggio misterioso, dall'aspetto di un semidio metà rosso e metà blu, dotato di poteri del ghiaccio e del fuoco, leader dell'organizzazione denominata appunto Illuminati.
  • Nel videogioco Resident Evil 4 i nemici fanno parte di un'antica setta denominata Los Illuminados ("Gli Illuminati") ed hanno come obbiettivo il dominio del mondo.
  • Nel videogioco GTA V appaiono molti cartelli/poster riferenti agli illuminati specialmente il personaggio di Lester Crest che pare aver a che fare con gli illuminati.
  • Anche nel videogioco Life Is Strange sono presenti riferimenti agli Illuminati, soprattutto nei graffiti della scuola frequentata dalla protagonista.
  • Nel videogioco post-apocalittico Enslaved: Odyssey to the West il nemico principale del gioco dimora in una piramide lucente ed il suo obiettivo è soggiogare la popolazione umana tramite controllo mentale veicolato da una simulazione virtuale prebellica.


Giochi
  • Illuminati è un gioco da tavolo della Steve Jackson Games, in cui ogni partecipante gioca il ruolo di un particolare gruppo di Illuminati con lo scopo di dominare il mondo.
  • Illuminati: New World Order è un gioco di carte collezionabili, sempre della Steve Jackson Games e derivato dal precedente Illuminati.


 
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