lunedì 24 maggio 2021

Zodiaco

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Lo zodiaco è una fascia della volta celeste che si estende per 9° da entrambi i lati dell'eclittica (il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo) e comprendente anche i percorsi apparenti della luna e dei pianeti.
Le stelle dello zodiaco sono state raggruppate in costellazioni, alle quali da tempo immemorabile sono stati assegnati nomi di esseri viventi, reali o fantastici. Ciò spiega l'etimologia del nome, derivato dal greco ζῳδιακός, "zōdiakòs", parola a sua volta composta da ζῷον, zòon, "animale, essere vivente" e ὁδός, hodòs, "strada, percorso". A causa del moto di rotazione della Terra, infatti, le costellazioni zodiacali sembrano percorrere lo zodiaco.

Suddivisioni dello zodiaco

Le stelle della fascia zodiacale erano utilizzate dagli astronomi mesopotamici come punti di riferimento per registrare la posizione del Sole, della Luna e dei pianeti. A questo scopo nel MUL.APIN, una coppia di tavolette risalenti al 700 a.C. ma di contenuto molto più antico, vengono elencate diciassette stelle/costellazioni poste nel "sentiero della Luna".
Nel V secolo (o poco prima) col perfezionarsi degli strumenti di osservazione i babilonesi preferirono dividere lo zodiaco in dodici segmenti di 30° ciascuno, assegnando convenzionalmente ad ognuno il nome di una costellazione.
In epoca seleucide, infine, ogni segmento venne suddiviso in dodicesimi di 2,5° ognuno, che successivamente i greci chiamarono dodecatemoria (cioè appunto dodici parti), nome tuttora utilizzato. Ogni dodicesimo poi era diviso in cinque parti di mezzo grado, attribuite ai cinque pianeti. Di queste suddivisioni parla ad esempio il poeta-astrologo romano Marco Manilio nel suo libro "Astronomica".
I babilonesi denominarono ancora convenzionalmente questi dodicesimi secondo le dodici costellazioni, creando dodici "microzodiaci", che in questo caso non avevano più nulla a che fare con la loro posizione astronomica vera. Il primo dodicesimo era indicato con lo stesso nome del segno zodiacale di cui faceva parte, seguivano gli altri dodicesimi contrassegnati con i segni zodiacali successivi. Ad esempio il primo dodicesimo del segno del Leone era contrassegnato ancora con il Leone. Ad esso faceva seguito la Vergine del Leone e così via. Questi dodicesimi corrispondono al percorso del Sole lungo lo zodiaco mentre la Luna attraversa un intero segno zodiacale (da cui il nome del corrispondente dodecatemorion) nel suo percorso mensile attorno alla Terra.
In Egitto, invece, ogni segmento era diviso in tre parti, dette decani, perché hanno un'ampiezza di dieci gradi. Le suddivisioni dello zodiaco sono dette costellazioni in astronomia e segni zodiacali in astrologia. I segni dello zodiaco utilizzati in occidente sono quelli descritti dall'astronomo e astrologo alessandrino Tolomeo nel II secolo d.C. Oltre ai segni dell'astrologia occidentale ce ne sono altri, definiti nell'astrologia vedica e nell'astrologia cinese, in cui lo zodiaco viene suddiviso in 27/28 case.

Zodiaco, equatore celeste e precessione

A causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, la stessa che determina l'alternanza delle stagioni, la cintura dello Zodiaco non coincide con l'equatore celeste, ma risulta inclinata rispetto ad esso, intersecandolo in due punti. Assumendo come riferimento il modello geocentrico, il cerchio zodiacale appare dunque obliquo, come viene ad esempio descritto da Dante, che su di esso vedeva transitare i pianeti, richiamati dalla Terra per soddisfare le sue esigenze:
«Vedi come da indi si dirama
l'oblico cerchio che i pianeti porta,
per sodisfare al mondo che li chiama.»
(Divina Commedia, Paradiso, X, 13-15)
Le due intersezioni dello zodiaco (e più precisamente dell'eclittica) col piano equatoriale cosmico, dette "punto gamma" e "punto omega", corrispondono agli equinozi e le loro date furono spesso utilizzate come capodanno sin dall'antichità. A causa della precessione degli equinozi il punto gamma e il punto omega sembrano scorrere lungo lo zodiaco di un grado ogni 70 anni circa. Perciò ogni 2100 anni circa i due punti si sono spostati di 30° e si vengono a trovare in un segno zodiacale diverso. Questi periodi, privi di valore scientifico ma molto comuni in astrologia e soprattutto testi New Age, sono detti ere zodiacali e prendono il nome dal segno; per esempio "era del Toro" o "era dell'Aquario".
Il punto gamma è considerato il punto iniziale dello zodiaco ed è tuttora chiamato anche "primo punto d'Ariete", perché questo nome fu stabilito quando l'equinozio di primavera coincideva con l'ingresso del Sole nella costellazione dell'Ariete.

Astronomia

Lo zodiaco è una regione della volta celeste utile da individuare per le sue implicazioni pratiche: tutti i pianeti e la maggior parte degli altri corpi celesti del sistema solare sono visibili solo nella regione dello zodiaco. Un osservatore che vedesse un oggetto molto luminoso al di fuori della regione zodiacale sa che non può trattarsi di un pianeta. Gli osservatori vicini ai poli terrestri non possono osservare facilmente i pianeti perché lo zodiaco è troppo vicino all'orizzonte.
L'astronomia moderna continua per comodità a suddividere la volta celeste in una serie di costellazioni, ossia in diversi raggruppamenti di stelle che però non sono affatto vicine fra loro nello spazio tridimensionale, ma anzi in alcuni casi risultano separate da enormi distanze, nonostante appaiano vicine nella nostra percezione bidimensionale dello spazio.
Le costellazioni introdotte dagli antichi astronomi/astrologi (tutte, non solo quelle dello zodiaco) sono state definite con precisione nel 1930 dall'Unione Astronomica Internazionale in modo che ogni punto della volta celeste appartenga ad una e una sola costellazione. I confini sono disegnati con segmenti rettilinei, seguendo linee di ascensione retta e declinazione valide per l'epoca B1875,0, cioè secondo la posizione della volta celeste nel 1875 (tale posizione varia a causa della precessione degli equinozi).
In astronomia lo zodiaco comprende anche l'Ofiuco, costellazione effettivamente presente nella fascia zodiacale, ma trascurata in passato per ridurre a dodici il numero dei segni zodiacali. L'eclittica passa molto vicina all'estremità nordoccidentale della Balena, perciò alcuni pianeti e la Luna possono transitarvi brevemente. La Balena, tuttavia, non deve essere considerata una costellazione zodiacale.

Astrologia

(LA)
« Sunt Aries, Taurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo,
Libraque, Scorpius, Arcitenens, Caper, Amphora, Pisces
. »
(IT)
« Essi sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine;
e Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci. »
(Versi in esametri dal Computus manualis magistri Aniani, dell'astrologo Aniano, 1488)

Nell'astrologia occidentale, lo zodiaco è suddiviso in dodici parti uguali, di 30° di ampiezza ciascuna, dette segni zodiacali. I segni zodiacali ricevono il nome da dodici costellazioni situate lungo l'eclittica, ma per il resto queste ultime sono del tutto ignorate dall'astrologia occidentale tradizionale. Infatti:
  • l'astrologia occidentale prende in considerazione solo le componenti mobili del cielo, ossia Sole, Luna e pianeti.
  • l'Ariete è il primo segno dello zodiaco perché anticamente iniziava proprio quando il Sole transitava per il punto in cui il piano dell'eclittica interseca il piano equatoriale terrestre, al momento cioè dell'equinozio di primavera. Tale punto è detto vernale o anche primo punto d'Ariete o punto gamma, e vede l'eclittica entrare nell'emisfero boreale della Terra.
  • Anche oggi il periodo del primo segno zodiacale, l'Ariete, inizia il giorno dell'equinozio di primavera, il 21 marzo, ma il Sole è ancora nella costellazione dei Pesci, dove rimane fino a metà aprile. A causa, infatti, della precessione degli equinozi, le costellazioni sono sempre meno sovrapposte alle omonime suddivisioni dello zodiaco, e si discostano da queste di circa un grado ogni 72 anni. Essendo la precessione un fenomeno ciclico, la corrispondenza approssimativa tra segni e costellazioni si ripresenta dopo 25.800 anni circa.
Nell'astrologia occidentale tradizionale, detta "tropica", si fa riferimento alla posizione del punto gamma valida circa all'inizio dell'era cristiana, ma ancora utilizzata all'epoca del primo ampio manuale astrologico, il Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, in modo che le previsioni restino ancorate al ciclo delle stagioni. In altre tradizioni astrologiche, come quella indiana, detta "siderale", si fa invece riferimento alla posizione attuale del punto vernale: le previsioni, in questo caso, sono ancorate alla posizione reale delle costellazioni zodiacali.

Differenza di date del percorso del Sole tra zodiaco astronomico e astrologico

La tabella seguente mostra le differenze del percorso del sole, visto dalla terra, nello zodiaco astronomico, che coincide con le costellazioni reali, e nello zodiaco astrologico, esclusivamente basato su calcoli matematici. Le date riportate sono calcolate sul meridiano di Greenwich e sono solo indicative, in quanto il passaggio da un segno all'altro non solo non cade alla mezzanotte, ma di anno in anno varia di circa 6 ore (18 ore nei 12 mesi successivi al 29 febbraio negli anni bisestili). Per un'analisi più precisa vanno consultate le effemeridi.
Segno Simbolo Date astrologiche
Date astronomiche(J2000)
Tropicale Siderale
Ariete ariete 21 marzo – 20 aprile 14 aprile – 14 maggio 19 aprile – 13 maggio
Toro toro 21 aprile – 20 maggio 15 maggio – 14 giugno 14 maggio – 19 giugno
Gemelli gemelli 21 maggio – 21 giugno 15 giugno – 16 luglio 20 giugno – 20 luglio
Cancro granchio 22 giugno – 22 luglio 17 luglio – 16 agosto 21 luglio – 9 agosto
Leone leone 23 luglio – 23 agosto 17 agosto – 16 settembre 10 agosto – 15 settembre
Vergine giovane donna 24 agosto – 22 settembre 17 settembre – 17 ottobre 16 settembre – 30 ottobre
Bilancia bilancia 23 settembre – 22 ottobre 18 ottobre – 16 novembre 31 ottobre – 22 novembre
Scorpione scorpione 23 ottobre – 22 novembre 17 novembre – 15 dicembre 23 novembre – 29 novembre
Ofiuco serpentario

30 novembre – 17 dicembre
Sagittario arciere 23 novembre – 21 dicembre 16 dicembre – 14 gennaio 18 dicembre – 18 gennaio
Capricorno mostro marino 22 dicembre – 20 gennaio 15 gennaio – 12 febbraio 19 gennaio – 15 febbraio
Acquario portatore d'acqua 21 gennaio – 19 febbraio 13 febbraio – 14 marzo 16 febbraio – 11 marzo
Pesci pesci 20 febbraio – 20 marzo 15 marzo – 13 aprile 12 marzo – 18 aprile



Le date "tropicali" (che dividono lo zodiaco a partire dall'equinozio di primavera) sono usate nell'astrologia occidentale; le date "siderali" (che dividono lo zodiaco a partire dall'allineamento del sole con il punto della sfera celeste detto d'Ariete o gamma, e non risentono direttamente della precessione degli equinozi citata prima) sono usate in altre tradizioni astrologiche.

I segni dello zodiaco come calendario stagionale

Molti simboli (animali) attribuiti alle costellazioni zodiacali, ancora oggi in uso, sono di origine sumerica.
I simboli più antichi come Toro, Scorpione, Leone e Acquario indicavano i quadranti del cielo corrispondenti agli equinozi e ai solstizi, com'erano localizzati nell'Era del Toro (IV-III millennio a.C.). Con la precessione degli equinozi la funzione passò alle costellazioni successive, cioè rispettivamente ad Ariete, Bilancia, Cancro e Capricorno. Toro e Ariete corrispondono all'equinozio di primavera, quando le greggi ricominciano a figliare. La Bilancia corrisponde all'equilibrio tra notte e giorno nell'equinozio d'autunno; il declino del potere del sole è ricordato dallo Scorpione, simbolo di oscurità. Il Leone, simbolo del fuoco, rappresenta il caldo estivo, mentre il Cancro (=gambero), che procede indietreggiando, rappresenta la ritirata del sole dal suo punto più settentrionale nel solstizio d'estate. L'Aquario, infine, portatore d'acqua corrisponde alla stagione piovosa; i Pesci simboleggiano il ritorno della vita e il nuovo inizio dell'agricoltura.

Iconologia dello zodiaco

Il mondo giudeo-cristiano ereditò dalla tradizione antica anche l'uso della simbologia zodiacale. Pur essendo ideologicamente contrari all'astrologia, l'ebraismo e il cristianesimo si appropriarono del repertorio di immagini fornito dallo zodiaco, conservandone e replicandone le rappresentazioni soprattutto in funzione calendariale, e, in tal caso, associandole alla sequenza stagionale dei lavori agricoli.
In questo modo la rappresentazione dello zodiaco non uscì mai completamente né dal sistema di segni ebraico né da quello cristiano, e anzi compare in sinagoghe, cattedrali, chiese e monasteri tardo-antiche, medievali e moderne.
Alla fine del Medioevo l'intreccio tra le conoscenze provenienti dal mondo islamico e il risorgere della cultura antica consentì all'astrologia di rifiorire vigorosamente, e al repertorio delle immagini zodiacali di recuperare complessità e raffinatezza, e di uscire dai limiti dell'uso in edifici religiosi per entrare anche nella decorazione degli edifici civili, sia pubblici che signorili.
Tra le molte rappresentazioni si ricordano le sculture del Portale dello Zodiaco nella Sacra di San Michele in Piemonte e i numerosi cicli di affreschi tra cui quelli del Salone dei Mesi nel Palazzo Schifanoia a Ferrara, della Sala di Opi nel Palazzo Vecchio a Firenze, del Palazzo della Ragione a Padova, del Palazzo D'Arco e del Palazzo Ducale a Mantova.



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