L'incidente di Maury Island
è un caso controverso di
osservazione di UFO avvenuto in USA tre giorni prima del famoso
avvistamento da parte di Kenneth Arnold. L'opinione sul caso è
divisa tra chi lo ritiene una bufala e chi un caso di insabbiamento.
Il 21 giugno 1947, nel primo
pomeriggio, il marinaio Harold Dahl si trovava in navigazione nei
pressi di Maury Island. A bordo del battello erano presenti un altro
marinaio, il figlio di Dahl e un cane. Ad un certo punto 6 UFO
circolari dal diametro di una trentina di metri, di forma simile ad
una ciambella con un foro al centro, sorvolarono il battello senza
rumore. Uno di questi sembrava in difficoltà e si abbassò di quota
finché, secondo la testimonianza di Dahl, la formazione si trovò a
circa 200 metri di altezza. L'UFO in difficoltà avrebbe allora perso
pezzi di metallo incandescente che cadendo uccisero un gabbiano, il
cane di Dahl e ferirono suo figlio ad un braccio. Successivamente,
gli UFO avrebbero accelerato la velocità e sarebbero spariti
all'orizzonte, verso ovest. Dahl scattò alcune foto degli UFO.
Il giorno successivo Dahl ricevette la
visita di un personaggio misterioso, che lo invitò a colazione in un
locale vicino. Il misterioso visitatore era un uomo alto e robusto,
indossava un completo nero e guidava una Buick del 1947. Dahl pensò
che si trattasse di un agente del governo o dell'esercito. Mentre
mangiavano, egli raccontò a Dahl alcuni dettagli dell'avvistamento e
lo invitò a tacere, affermando che se avesse parlato la sua famiglia
sarebbe stata messa in pericolo. Dahl raccontò l'accaduto al suo
socio Fred Crisman, che lo invitò ad ignorare la minaccia.
Crisman raccontò i fatti ad un suo
conoscente, Ray Palmer, editore di una rivista di fantascienza, che
contattò Kenneth Arnold invitandolo ad indagare. Arnold incontrò
Crisman e Dahl; quest'ultimo, presentandosi come ufficiale della
Guardia Costiera, gli raccontò l'accaduto e gli consegnò i detriti
metallici che aveva raccolto ma non le fotografie, che a suo dire
erano velate e inutilizzabili e successivamente erano state smarrite
da Crisman. Arnold contattò un ufficiale dell'Army Air Force, il
tenente Brown, che insieme al capitano Davidson si recò ad
incontrarlo, ascoltando a sua volta il racconto e prendendo in
consegna il materiale caduto dall'UFO. Sulla via del ritorno, l'aereo
che trasportava Brown e Davidson precipitò e i due ufficiali
rimasero uccisi. Per alcuni ufologi, il governo americano aveva
manovrato per fare tacere Dahl ed eliminare le prove.
Sul caso venne condotta un'indagine da
parte dell'USAF e dell'FBI. In base ai risultati delle indagini, il
capitano Edward J. Ruppelt rivelò nuovi elementi che consentirono di
fare luce sul caso. Anzitutto venne fuori che Dahl non era un
ufficiale della Guardia Costiera come aveva detto ad Arnold, ma il
semplice proprietario di un barcone per il trasporto del legname;
inoltre i detriti metallici che aveva consegnato erano semplice
lamiera aeronautica, che Brown e Davidson avevano riconosciuto, senza
tuttavia dire niente ad Arnold per non metterlo in imbarazzo.
Venne poi accertato che l'aereo che
trasportava i due ufficiali non era caduto per sabotaggio ma per
cause accidentali. Alla fine Dahl ammise che la storia era
un'invenzione e che non c'era stato alcun avvistamento né alcuna
visita di personaggi misteriosi vestiti di nero. Nonostante ciò,
alcuni ufologi continuano a ritenere che l'avvistamento è stato
veritiero e che Dahl ha ritrattato per paura.
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