Atlante (in greco antico: Ἄτλας,
Atlas) è un personaggio della mitologia greca.
Figlio di Giapeto e di Climene, secondo
una versione alternativa, invece, sarebbe figlio di Zeus e di Climene
mentre secondo Platone sarebbe figlio di Poseidone e di Clito.
Esiodo narra che Atlante fu costretto
da Zeus a tenere sulle spalle l'intera volta celeste per punirlo di
essersi alleato col padre di Zeus, Crono, che guidò i titani contro
gli dèi dell'Olimpo.
Nell'Odissea (libro I) viene descritto
poeticamente come uno dei pilastri del cielo. Sempre nell'Odissea,
viene indicato come padre di Calipso.
Atlante riuscì a convincere Eracle a
sostituirlo temporaneamente nella sua punizione, a patto che quegli
andasse a raccogliere i pomi d'oro delle Esperidi. Per Eracle fu in
seguito assai difficile convincere Atlante a riprendere il suo posto,
e dovette ricorrere a uno stratagemma: gli chiese di tenere
momentaneamente la volta per potersi mettere qualcosa sotto le
ginocchia.
Atlante generò le Pleiadi, le Iadi,
Iante, le Esperidi e Calipso.
Secondo una tradizione il titano fu
pietrificato da Perseo che gli mostrò la testa di Medusa per punirlo
di non averlo ospitato e così Atlante si trasformò nell'omonima
catena montuosa che si trova nel nord dell'Africa.
La prima vertebra della colonna
vertebrale, atlante, deve il suo nome a questo personaggio, poiché
essa sostiene il cranio così come il titano regge la sfera celeste.
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